Il clamoroso flop di Modena prepara l'ennesima estate al veleno catanese, i vertici societari rimangono invariati con Agatino Pesce al vertice, così come l'allenatore Gipo Poggi, vengono invece messi fuori rosa quelli che sono ritenuti i capri espiatori della sconfitta shock, che ha privato della massima serie la squadra etnea, Origgi, Malinverni e Celio. La prima linea perde due pezzi da novanta quali Bicicli e Uzzecchini tornati a Inter e Sampdoria, ma trova Riccardo Carapellese un'icona del calcio italiano, protagonista nell'ultimo decennio in nazionale e con le maglie di Torino, Juventus, Milan e Genoa, a 36 anni "Carappa" è chiamato a Catania a fare da chioccia ai giovani rossazzurri Buzzin, Perin e Palazzoli. L'entusiasmo perso a metà giugno indirizza male la nuova stagione, le prime quattro trasferte sono altrettante sconfitte, dopo undici giornate si cambia allenatori, per cinque gare la coppia Cocò Nicolosi e Carapellese cerca di radrizzare la stagione senza riuscirvi, dopo la sconfitta di Novara alla 17ª giornata viene chiamato in panca Francesco Capocasale, si chiuderà con lui in panchina la stagione cadetta 1957-1958 a 30 punti a metà classifica.