ITMO20100286A1

ITMO20100286A1 - Sistema di vincolamento di barriera di sicurezza per il contenimento e la protezione di conducenti di (moto)veicoli in tessuto tecnico alla barriera stradale esistente o di nuova installazione.

Info

Publication number: ITMO20100286A1
Application number: IT000286A
Authority: IT
Inventors: Elena Manni; Fabio Rossi
Original assignee: Elena Manni; Fabio Rossi
Priority date: 2010-10-13
Filing date: 2010-10-13
Publication date: 2012-04-14

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: SISTEMA DI VINCOLAMENTO DI BARRIERA DI SICUREZZA PER IL CONTENIMENTO E LA PROTEZIONE DI CONDUCENTI DI (MOTO)VEICOLI IN TESSUTO TECNICO ALLA BARRIERA STRADALE ESISTENTE O DI NUOVA INSTALLAZIONE

Forma oggetto della presente invenzione un sistema di ancoraggio tra una barriera di sicurezza stradale per il contenimento e la protezione di conducenti di (moto)veicoli in tessuto tecnico e la barriera stradale esistente e di nuova costruzione. La suddetta barriera è quella oggetto di domanda di brevetto Intemazionale in data 15 Marzo 2010 al N. PCT/IB2010/051 103.

Specificamente, ma non esclusivamente, essa trova utile impiego per realizzare una efficace protezione per i motociclisti che, caduti a seguito di un incidente, vengono sospinti fuori strada in zone già dotate di barriere stradali poste a protezione di tratti pericolosi come ad esempio scarpate o ponti assicurando che il sistema di protezione per motociclisti risulti opportunamente vincolato alla barriera per autoveicoli installata contestualmente o precedentemente all’S.P.M. (sistema di protezione per motociclisti), garantendo il migliore livello di assorbimento e contenimento dell’urto.

Il sistema combinato di protezione serve a garantire differenti livelli di contenimento, infatti le barriere stradali sono efficaci per i mezzi, ma sono spessissimo controproducenti e dannose per il motociclista il quale o urta contro uno dei montanti che sorreggono il corrente della barriera oppure passa tra un montante e l’altro, ma soprattutto sono costituite e testate per attenuare gli impatti di autoveicoli, mentre gli S.P.M. sono progettati e testati per assorbire l’impatto dei motociclisti.

Il problema dell’ancoraggio degli S.P.M. alle barriere esistenti o di nuova costruzione è stato affrontato nella tecnica nota con l'adozione di sistemi di vincolamento a tasselli, con fasce metalliche che cinturano i montanti esistenti o con sistemi che aggiungono parti metalliche creando strutture di sostegno puntuali (piedi metallici alla base dei paletti) o continue (fasce correnti o barre in acciaio). Generalmente questi sistemi introducono parti metalliche che alterano le caratteristiche strutturali delle barriere per veicoli, aumentandone la rigidezza, pertanto non sono in grado di garantire l’efficacia combinata dei due sistemi di protezione, ma solo di renderli solidali l’uno all’altro.

In particolare, sistemi continui di protezione per motociclisti sono prevalentemente costituiti da elementi modulari a sviluppo longitudinale realizzati in lamiera metallica sottile, collegati alle barriere esistenti mediante tassellature o bullonature, altri presentano profilo a scarpa, o in materiale plastico rigido, con profilo a doppia onda o in lamiera metallica con profilo pressoché piano ricoperto di uno strato di gomma vulcanizzata, anch’essi imbullonati o ancorati mediante staffe o tasselli ai montanti esistenti.

Altri S.P.M. sono in materiale composito con fibra di vetro, profilo a doppia onda, collegata alla barriera stradale con staffe metalliche sottili, oppure in materiale plastico flessibile, che una volta posato assume un profilo a scarpa irrigidito con due fasce in alto e in basso, collegata alla barriera stradale e alla sede stradale mediante tasselli.

I sistemi di ancoraggio della tecnica nota hanno dimostrato di non essere in grado di fornire una adeguata soluzione al problema succitato della non compromissione delle caratteristiche strutturali delle barriere esistenti in quanto insistono in maniera invasiva sulle medesime; altri sistemi si sono rivelati poco efficaci e duraturi (fascette e viti autofilettanti) e comunque non applicabili ad un S.P.M. in tessuto.

Lo scopo del presente trovato è quello risolvere il problema enunciato ovviando agli inconvenienti alle insufficienze e limitazioni della tecnica nota secondo quanto esposto nelle rivendicazioni.

In particolare si intende adottare un doppio ancoraggio che consenta di agganciare un S.P.M. continuo in tessuto tecnico alle strutture esistenti mediante Γ incollaggio del medesimo alle onde metalliche della barriera (ancoraggio superiore) e mediante una doppia fascia posteriore ad uncini ed aghetti in Velcro<®>che aderisca all’ S.P.M. e avvolga i montanti garantendo continuità d’assorbimento e di contenimento.

Vantaggi del sistema di ancoragggio sono la semplicità di istallazione, la estrema adattabilità ad ogni tipologia di barriere stradali su cui andrà posizionato l’S.P.M., la garanzia di non interferire in alcun modo con le barriere esistenti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione sono l’estrema versatilità di installazione, infatti non è necessaria alcuna lavorazione preparatoria sulle barriere esistenti fatto salvo una semplice pulizia della superficie in modo tale da poter rimuovere eventuale polvere o sporco presente. Inoltre va considerato come elemento peculiare e di forte carattere innovativo il fatto che non esistono, in ambito stradale, precedenti di strutture metalliche e tessili vincolate tra loro mediante sistemi di questo tipo con funzioni di sicurezza stradale.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema di ancoraggio tra una prima barriera di sicurezza stradale per il contenimento e la protezione di conducenti di (moto)veicoli in tessuto tecnico e una seconda barriera (10) essendo la prima del tipo posto a lato del ciglio stradale per il contenimento e la protezione di conducenti di (moto)veicoli comprendente un corpo (2) il quale è riempito con materiali sciolti o incoerenti (3) dotati complessivamente della capacità di distribuire e assorbire almeno parte dell'energia trasmessa al corpo medesimo da sollecitazioni di urto esterne; detto corpo (2) essendo dimensionato per essere posizionato a lato del ciglio stradale del tratto da mettere in sicurezza; 2. Sistema di vincolamento costituito da un doppio ancoraggio (4 e 5) che consenta di agganciare un S.P.M. (sistema di protezione per motociclisti) in tessuto tecnico (2) alle strutture esistenti (7 e 8), il primo dei quali posto su un lembo superiore dell’ S.P.M. stesso (4) in maniera tale da garantire soluzione di continuità tra le fasce metalliche esistenti e l’ S.P.M., mentre il secondo (5) posizionato sul lato opposto al fronte strada (lato terreno o posteriore), in modo tale da garantire aderenza ai montanti delle barriere esistenti. 3. Sistema di vincolamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzato per il fatto di avvenire mediante incollaggio della prima barriera alla seconda (10) attraverso colla monocomponente o bicomponente. 4. Sistema di ancoraggio opposto al fronte strada (lato terreno o posteriore) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato per il fatto di avvenire mediante una doppia fascia posteriore ad uncini ed aghetti in Velcro<®>o materiale simile (9) che aderisca all’S.P.M. e avvolga i montanti (8) garantendo continuità d’assorbimento e di contenimento, essendo inoltre amovibile e fissato sia sull’S.P.M. che sui montanti delle barriere esistenti. 5. Fascia di ancoraggio (9) in Velcro<®>secondo la rivendicazione 4 caratterizzata per il fatto di essere ad alta resistenza a trazione e alta tenacità, garantendo il vincolamento dell’S.P.M. ai montanti (8). 6. guaina di protezione (11) per i montanti (8) delle caratterizzata per il fatto di essere ad alta resistenza a trazione e alta tenacità, garantendo il vincolamento dell’S.P.M. ai montanti.