ITBO20010462A1 - Unita' di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Unità di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici."
La presente invenzione è relativa ad una unità di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici.
La presente invenzione viene vantaggiosamente impiegata nelle macchine riempitrici atte a riempire dei contenitori sia con sostanze liquide, sia con sostanze in polvere.
Le unità di convogliamento sopra menzionate comprendono, sostanzialmente, una giostra principale montata girevole attorno ad un asse verticale supportante un serbatoio di alimentazione delle citate sostanze, ed atta a ricevere, in corrispondenza di una prima stazione di trasferimento e ad opera di un primo convogliatore rotante di ingresso, una successione di contenitori dotati di un corpo di contenimento ed una imboccatura di riempimento.
Il serbatoio è provvisto inferiormente di una pluralità di erogatori, ciascuno dei quali è associabile all'imboccatura di un rispettivo contenitore in modo tale che, durante la rotazione della giostra, il serbatoio ruotando attorno al citato asse di rotazione provveda a riempire, tramite i suoi erogatori, i contenitori stessi, i quali, una volta pieni, vengono alimentati ad un secondo convogliatore di uscita attraverso una seconda stazione di trasferimento.
In particolare nel corso dell’operazione di riempimento i contenitori, che ruotano solidalmente ai rispettivi erogatori attorno al citato asse di rotazione del serbatoio, vengono mantenuti in corretta posizione di riempimento, cioè con l’imboccatura di riempimento sostanzialmente coassiale al rispettivo erogatore, da una pluralità di equipaggi di supporto e trattenimento. Ognuno di tali equipaggi comprende una coppia di pinze, una inferiore e una superiore atte a trattenere, rispettivamente, e fra le proprie ganasce, il corpo e il collo di ciascun contenitore. Precisamente, ciascuna pinza comprende un elemento di supporto, collegato in un punto periferico della giostra principale, ed una coppia di ganasce tra loro complanari collegate al rispettivo elemento di supporto tramite relativi perni di rotazione. Le due ganasce sono collegate fra loro tramite una molla le cui opposte estremità sono fissate a rispettivi perni di fissaggio solidali alle ganasce stesse. La molla è atta a trattenere le due ganasce nella loro posizione di serraggio in corrispondenza della quale esse definiscono fra loro una sede di accoglimento e di presa di parte del corpo e, rispettivamente del collo del contenitore. I profili dei bordi delle estremità libere delle due ganasce e i profili dei bordi che definiscono la sede sono sagomati, a seconda del tipo e della forma del contenitore da afferrare, in modo tale da favorire prima l’ingresso del contenitore nella citata sede nel corso del trasferimento dal primo convogliatore al rispettivo equipaggio di supporto e presa e, dopo, l’estrazione del contenitore medesimo, una volta riempito, nel corso del trasferimento dall’equipaggio di supporto al secondo convogliatore di uscita. Sia la fase di inserimento, sia la fase di estrazione del contenitore avviene lungo una direzione sostanzialmente radiale alla giostra principale, vincendo la forza elastica di richiamo della citata molla, la cui tensione viene opportunamente calcolata di volta in volta.
Risulta evidente, pertanto, che le due ganasce devono nel tempo essere libere di ruotare attorno ai rispettivi perni e la molla deve mantenere la sua forza di richiamo costante nel tempo, in modo che le operazioni di inserimento e di estrazione richiedano sempre il medesimo sforzo che altrimenti potrebbe compromettere il buon funzionamento.
Secondo quanto noto, in tali macchine riempitrici, per poter ottenere tali effetti costanti nel tempo vengono utilizzati dei perni di rotazione costruiti con materiali metallici speciali e trattati superficialmente in modo da consentire una lunga durata dal punto di vista strutturale, una grande resistenza all’usura e un ridotto attrito, così come la molla a spirale stessa viene realizzata con materiali speciali per consentire di mantenere la sua tensione elastica costante nel tempo.
Si è purtroppo però constatato nella pratica che i perni in materiale metallico applicati alle pinze tendono a perdere la loro posizione strutturale corretta e tendono a disporsi in posizione non idonea a garantire nel tempo il buon funzionamento delle pinze stesse, inoltre in conseguenza dei prodotti trattati che inevitabilmente giungono a -contatto delle parti metalliche citate, sia i perni, sia le molle elicoidali vengono attaccate dai prodotti stessi che ne compromettono il buon funzionamento. Da ciò ne consegue una frequente manutenzione e/o la frequente sostituzione di tali elementi con corrispondenti costi elevati.
Scopo della presente invenzione è fornire una unità convogliatrice di contenitori che non presenti gli inconvenienti sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una unità di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici comprendente una pluralità di pinze di trattenimento dei contenitori, ciascuna pinza comprendendo almeno un elemento di supporto ed una coppia di ganasce collegate al rispettivo elemento di supporto tramite relativi perni di rotazione, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno spezzone di materiale elastico collegato in modo risolvibile con una sua estremità ad una delle due ganasce tramite rispettivi mezzi di ancoraggio.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1 illustra, in vista prospettica schematica, una porzione di una macchina riempitrice per l’erogazione di sostanze liquide e/o pulverulenti all’interno di contenitori;
- la figura 2 illustra, secondo una vista in pianta, la porzione della macchina riempitrice di figura 1 ;
- le figure 3 e 4 illustrano, secondo una vista in pianta e, rispettivamente, in esploso, una prima forma di realizzazione di un particolare di figura 1 ;
- le figure 5 e 6 illustrano, secondo una vista in pianta, due ulteriori forme di realizzazione del particolare di figura 3.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con 1 è indicata nel suo complesso una porzione di una macchina riempitrice atta ad erogare sostanze 2 di tipo liquido o pulverulento all'intemo di contenitori 3, ciascuno dei quali è provvisto di una imboccatura 4 di riempimento.
La macchina 1 comprende una giostra 5 principale, la quale è montata girevole, in senso orario nelle figure 1 e 2, attorno ad un asse 6 verticale, ed è atta a ricevere, in corrispondenza di una prima stazione 7 di trasferimento, una successione di contenitori 3 da un convogliatore 8 rotante di ingresso.
Il convogliatore 8 è atto a ruotare, in senso antiorario nelle figure 1 e 2, attorno ad un asse 9 parallelo all'asse 6, ed a ricevere, in corrispondenza di una prima stazione 10 di ingresso, una successione di contenitori 3 avanzanti lungo un primo percorso determinato PI di un condotto 1 1 di ingresso orizzontale e provvisto di un alimentatore 12 a coclea azionato da un motore 13 ed atto ad alimentare i contenitori 3 stessi a passo alla stazione 10 lungo il percorso P1 e nella direzione F1.
La giostra 5 è disposta e conformata in modo da supportare i contenitori 3 ed un serbatoio 14 il quale è solidale alla giostra 5 stessa ed è dotato di una pluralità di erogatori 15 uniformemente distribuiti attorno al citato asse 6 verticale di rotazione. Ciascun erogatore 15 è atto, durante la rotazione del serbatoio 14 attorno all'asse 6, mosso dalla giostra 5, a posizionarsi in corrispondenza e al di sopra dell'imboccatura 4 di ciascun relativo contenitore 3 per travasare una parte della sostanza 2 contenuta nel serbatoio 14 stesso, all'interno di ciascun contenitore 3 i quali vengono, contemporaneamente, fatti avanzare lungo un secondo percorso P2 determinato di avanzamento e riempimento sviluppantesi attorno all'asse 6 e, una volta pieni, vengono trasferiti ad un convogliatore 16 rotante di uscita attraverso una seconda stazione 17 di trasferimento.
Il convogliatore 16 è atto a ruotare, in senso antiorario nella figura 1, attorno ad un asse 18 parallelo all'asse 6 per trasferire i contenitori 3 pieni dalla stazione 17 ad una stazione 19 di uscita ed all'intemo di un condotto 20 di uscita allineato al condotto 11, e lungo il quale i contenitori 3 avanzano in una direzione F2 e lungo un terzo percorso P3 determinato verso un gruppo di prelievo non illustrato.
Il convogliatore 8 comprende un albero 21, il quale è coassiale all'asse 9 e porta calettati una piattaforma 22 inferiore e almeno un disco 23 superiore di tipo noto. Il disco 23 presenta una successione ordinata di sedi 24 periferiche atte ad accogliere parzialmente, ciascuna, un relativo contenitore 3 supportato dalla piattaforma 22. Il convogliatore 8 comprende inoltre una guida esterna 25 definente, con la periferia esterna del disco 23 un rispettivo canale 26 di avanzamento dei contenitori 3 dalla stazione 10 di ingresso alla stazione 7.
Analogamente al convogliatore 8, il convogliatore 16 comprende un albero 27, il quale è coassiale all'asse 18 e porta calettati una piattaforma 28 inferiore ed almeno un disco 29 superiore, il quale presenta una successione ordinata di sedi 30 periferiche atte ad accogliere parzialmente, ciascuna, un relativo contenitore 3 disposto appoggiato sulla piattaforma 28. Il convogliatore 16 comprende inoltre una guida esterna 3 1 definente, con la periferia esterna del disco 29, un canale 32 di avanzamento dei contenitori 3 dalla stazione 17 alla stazione 19.
I citati canali 26 e 32 sono raccordati rispettivamente all’ingresso e all’uscita di un canale 33 di riempimento che si sviluppa al di sotto del serbatoio 14 lungo il citato secondo percorso P2 di avanzamento e riempimento ed è definito dalla giostra 5 e da una guida 34 coassiale all’asse 6 di rotazione della giostra 5 stessa.
Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 2, la giostra 5 comprende, per ciascun erogatore 15, un rispettivo equipaggio 35 di supporto e trattenimento di un relativo contenitore 3 che viene conseguentemente mantenuto, nel corso dell’operazione di riempimento, in corretta posizione di riempimento, cioè con l’imboccatura 4 sostanzialmente coassiale al rispettivo erogatore 15. Ognuno di tali equipaggi 35 comprende un piattello inferiore di supporto del contenitore 3, non visibile nelle figure allegate, ed una coppia di pinze, una inferiore e una superiore, entrambe indicate con 36 ed atte a trattenere, rispettivamente, e fra le proprie ganasce 37, il corpo 3a e il collo 4a di ciascun contenitore 3.
Secondo quanto illustrato nelle figure 3 e 4, ciascuna pinza 36 comprende un elemento 38 di supporto, collegato (figure 1, 2 e 3) ad una asta verticale 39 facente parte di un rispettivo equipaggio 35 e parallela all’asse 6 della giostra 5, ed una citata coppia di ganasce 37 tra loro complanari e collegate con una loro prima estremità 40 al rispettivo elemento 38 di supporto tramite relativi perni 41 di rotazione. Precisamente, ciascuna prima estremità 40 presenta un foro 42 aperto lateralmente per consentire un rapido montaggio sul relativo perno 41 il quale presenta una testa 43 di diametro maggiore e di battuta per evitare lo sfilamento della ganascia 37 dopo il suo montaggio.
Ciascuna delle due ganasce 37 presenta una sede 44 aperta verso l’esterno tramite un intaglio 45; le sedi 44 ed i rispettivi intagli 45 di ciascuna pinza 36 definiscono nel loro insieme e in condizione di chiusura delle ganasce 37 (illustrata a tratto continuo in figura 3) un alloggiamento 46 atto a ricevere uno spezzone 47 di materiale elastico definito da un corpo centrale 48 e da due teste di estremità 49. Le due teste 49 sono destinate ad essere alloggiate con una certa interferenza all’ interno delle rispettive sedi 44, mentre il corpo 48 centrale è destinato ad essere alloggiato lungo i due intagli 45. Precisamente, le due teste 49 e le rispettive sedi 44 costituiscono dei mezzi 50 di ancoraggio dello spezzone 47 di materiale elastico alle due ganasce 37 le quali sono trattenute, tramite lo spezzone 47 stesso, nella loro posizione di serraggio (visibile in figura 3 a tratto -continuo) in corrispondenza della quale esse definiscono fra loro una sede 51 arcuata di accoglimento e di presa di parte del corpo 3 a e, rispettivamente del collo 4a del contenitore 3. In posizione intermedia tra i perni 41 di rotazione e l alloggiamento 46, l’elemento 38 di supporto comprende una spina 52 di battuta interposta fra le ganasce 37 ed atta ad inserirsi in appositi incavi 53 ricavati sulle ganasce 37 per definire una posizione simmetrica di chiusura di queste ultime.
In particolare, lo spezzone 47 di materiale elastico è ottenuto per estrusione e per taglio trasversale del’estruso stesso e il suo inserimento all’ interno dell’alloggiamento 46, nonché la sua estrazione è effettuabile con la massima semplicità, e sia i perni 41, sia la spina 52 sono ricavati in corpo unico e fanno parte integrante dell’elemento 38 di supporto che può venire realizzato, ad esempio, in materiale plastico per stampaggio.
Precisamente, la pinza rappresentata nelle figure 3 e 4 è particolarmente indicata per accogliere all’interno della sede 51 definita dalle sue ganasce 37 il collo 4a di un rispettivo contenitore 3, mentre le forme di realizzazione delle pinze 36 illustrate nelle figure 5 e 6 sono particolarmente indicate per l’accoglimento aH’intemo delle rispettive sedi 51 delle loro ganasce 37 dei corpi 3a dei contenitori 3 stessi. In particolare, la forma di realizzazione illustrata in figura 5 differisce dalla pinza di figura 3 solo per il fatto che l’elemento 38 di supporto presenta due spina 52 di battuta, ciascuna delle quali sono destinate ad essere alloggiate in un rispettivo incavo 53 realizzato su ciascuna ganascia 37, mentre la forma di realizzazione illustrata in figura 6 differisce dalle altre forme di realizzazione per il fatto di comprendere, oltre a due spine 52 di battuta, due spezzoni 47 di materiale elastico. Nel caso particolare ciascun spezzone 47 presenta una sua testa 49 di estremità alloggiata all’ interno della rispettiva sede 44 di una ganascia 37 e l’altra testa 49 alloggiata all’ interno di una rispettiva sede 54 ricavata su di una piastra 55 di collegamento montata tramite due perni 56 di ancoraggio all’elemento 38 di supporto.
E’ utile osservare che i profili dei bordi delle estremità 57 libere delle due ganasce 37, indicati con 58, e i profili dei bordi che definiscono la sede 51, indicati con 59, sono sagomati, a seconda del tipo e della forma del contenitore 3 da afferrare, e a seconda che debbano afferrare il corpo 3 a o il collo 4a del contenitore 3 stesso, in modo tale da favorire l’ingresso è l’uscita del contenitore 3 stesso rispetto alle pinze 36.
In uso, infatti, con riferimento alle figure 1 e 2, l’ingresso del contenitore 3 nella citata sede 51 delle pinze 36 avviene in corrispondenza della stazione 7 nel corso del trasferimento dal primo convogliatore 8 al rispettivo equipaggio 35 di supporto e presa della giostra 5. Durante tale trasferimento il contenitore 3 subisce una spinta sostanzialmente radiale rispetto alla giostra 5 stessa in conseguenza della quale sull’invito dei bordi 58 le ganasce 37 si aprono, ruotando attorno ai rispettivi perni 41 fino ad assumere la posizione divaricata illustrata a tratteggio nelle figure 3, 5 e 6, -vincendo la resistenza dello spezzone elastico 47 che si allunga, in modo da consentire l inserimento del contenitore 3 all’interno della sede 51 e si ritrae per bloccarlo all’ interno della sede 51 stessa.
Al termine del percorso P3 lungo il canale 33 di riempimento, l’estrazione del contenitore 3 dalla citata sede 51 delle pinze 36 avviene in corrispondenza della stazione 17 nel corso del trasferimento dal rispettivo equipaggio 35 di supporto e presa della giostra 5 al convogliatore 16 di uscita. Durante tale trasferimento il contenitore 3 subisce ancora una spinta sostanzialmente radiale, uguale e contraria a quella di ingresso, rispetto all’equipaggio 35 stesso in conseguenza della quale sull’invito dei bordi 59 della sede 51 le ganasce 37 si aprono assumendo la posizione divaricata illustrata a tratteggio nelle figure 3, 5 e 6, vincendo la resistenza dello spezzone elastico 47 che si allunga, in modo da consentire l’uscita del contenitore 3 dalla sede 51 medesima.
Risulta evidente che l’aver previsto di realizzare l’elemento di supporto 38 in corpo unico con i perni 41 e le spine 52 in materiale plastico consente di diminuire il numero dei componenti e consente di ottenere una maggiore resistenza meccanica dei perni stessi nonché una diminuzione dei costi di produzione. Si può osservare inoltre che non c’è più necessità di lubrificazione e lo spezzone di materiale elastico può essere sostituito con costi decisamente ridotti rispetto alle molle elicoidali e ai rispettivi perni capimolla. Inoltre il materiale plastico con cui vengono realizzati sia l’elemento di supporto sia lo spezzone di materiale elastico si sono rivelati -inattaccabili dalle sostanze trattate, comprese le sostanze utilizzate per i lavaggi dell'unità di convogliamento con detergenti e prodotti igienizzanti. Questo ulteriore vantaggio garantisce, inoltre, un maggior lunghezza di vita dell'unità di convogliamento che richiede così una minor manutenzione, con un conseguente abbattimento dei costi operativi.
Claims (10)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1) Unità di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici comprendente una pluralità di pinze (36) di trattenimento dei contenitori (3), ciascuna pinza (36) comprendendo almeno un elemento (38) di supporto ed una coppia di ganasce (37) collegate al _ rispettivo elemento (38) di supporto tramite relativi perni (41) di rotazione, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno spezzone (47) di materiale elastico collegato in modo risolvibile con una sua estremità (49) ad almeno una delle due ganasce (37) tramite rispettivi mezzi (50) di ancoraggio.
- 2) Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto spezzone (47) di materiale elastico è collegato con la sua seconda estremità (49) e tramite i detti mezzi (50) di ancoraggio all’altra ganascia (37).
- 3) Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto spezzone (47) di materiale elastico è collegato con la sua seconda estremità (49) e tramite i detti mezzi (50) di ancoraggio a detto elemento (38) di supporto.
- 4) Unità secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (50) di ancoraggio comprendono, per ciascuna estremità (49) di detto spezzone (47) in materiale elastico, una testa (49) di bloccaggio realizzata in corpo unico con il detto spezzone (47), e per ciascuna ganascia (37) una sede (44) di accoglimento di una rispettiva testa (49) di bloccaggio.
- 5) Unità secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (50) di ancoraggio comprendono, relativamente al detto elemento (38) di supporto una sede (54) di accoglimento di una rispettiva testa (49) di estremità di bloccaggio del detto spezzone (47) di materiale elastico.
- 6) Unità secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che -detto elemento (38) di supporto comprende una piastra (55) di collegamento montata tramite rispettivi perni (56) di ancoraggio, detta piastra (55) comprendendo rispettive sedi (54) di accoglimento per le teste (49) di estremità e di bloccaggio di detto spezzone (47) in materiale elastico.
- 7) Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i detti perni (41) di rotazione sono ricavati in corpo unico con il detto elemento (38) di supporto.
- 8) Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una spina (52) di battuta interposta fra le ganasce (37), in posizione intermedia tra i perni (41) di rotazione e il detto spezzone (47) di materiale elastico, detta spina (52) essendo ricavata in corpo unico con il detto elemento (38) di supporto.
- 9) Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che i detti perni (41) di rotazione, le dette spine (52) di battuta, la detta piastra (55) di collegamento ed il detto elemento (38) di supporto sono realizzati in materiale plastico.
- 10) Unità di convogliamento di contenitori in macchine riempitrici, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
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