IT201900009495A1 - Macchina tessile circolare con sistema di sfasamento del piatto degli aghi rispetto al cilindro degli aghi - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“Macchina tessile circolare con sistema di sfasamento del piatto degli aghi rispetto al cilindro degli aghi”
La presente invenzione ha per oggetto una macchina tessile circolare. In particolare, l’invenzione riguarda una macchina tessile circolare per calzetteria o per maglieria dotata di un sistema che consente di sfasare il piatto degli aghi rispetto al cilindro degli aghi.
La presente invenzione si colloca nel settore tecnico delle macchine tessili circolari per calzetteria, per maglieria, maglieria di tipo “seamless”, e simili.
Nel presente testo con il termine “macchina tessile” si intende in generale una macchina tessile circolare atta alla produzione di articoli tessili e dotata di almeno un organo porta-aghi o cilindro porta-aghi girevolmente montato in una struttura portante della macchina e supportante, in appositi vani di scorrimento (o vani ago), una pluralità di aghi mobili parallelamente ad un asse di rotazione del cilindro portaaghi per produrre un tessuto a maglia.
Inoltre, la macchina tessile è dotata di uno o più di punti di alimentazione del filo, o “cadute” di filo, in cui il filato è fornito agli aghi della macchina. Le macchine tessili circolari possono comprendere un numero variabile di cadute, ad esempio 1, 2, 4, 6, 8 o più cadute di filo.
La macchina tessile può essere ad esempio di tipo a doppia frontura.
Nello specifico, la presente invenzione è in particolare - ma non esclusivamente -destinata a macchine tessili circolari che comprendono, oltre al suddetto cilindro degli aghi, anche un piatto degli aghi, ossia un organo anch’esso girevolmente montato alla struttura portante della macchina e supportante, in rispettivi appositi vani di scorrimento (o vani ago) una pluralità di rispettivi aghi (detti aghi del piatto).
Il piatto degli aghi è posto al di sopra del cilindro degli aghi e coassialmente ad esso: ciò significa che il cilindro e il piatto ruotano entrambi attorno al medesimo asse di rotazione. Gli aghi del piatto sono mobili, nei rispettivi vani, su un piano ortogonale al suddetto asse di rotazione, e lungo direzioni radiali rispetto all’asse di rotazione, con un moto traslatorio in avvicinamento e in allontanamento rispetto all’asse di rotazione.
Gli aghi del piatto cooperano con gli aghi del cilindro nella formazione della maglia. Tipicamente cilindro e piatto sono posizionati in modo tale che le testine degli aghi del cilindro, mobili verticalmente, si intersechino con le testine degli aghi del piatto, mobili orizzontalmente, durante la rotazione del cilindro e del piatto, sulla base dei movimenti impartiti dai mezzi di comando (camme, organi di selezione, etc.) degli aghi.
Tale tipologia di macchina è nota, nel gergo del settore delle macchine tessili per calzetteria, come macchina tessile circolare “mono-cilindro con aghi nel piatto”, ossia una macchina tessile dotata di un cilindro porta aghi e di un piatto dotato di suoi aghi aggiuntivi, che cooperano con gli aghi del cilindro nella formazione della maglia, consentendo l’ottenimento di particolari strutture tessili. Gli aghi del piatto sono quindi a supporto degli aghi del cilindro e tale macchina è assimilabile ad una macchina doppia-frontura (avendo aghi sia sul cilindro sia sul piatto).
In questa tipologia di macchine tessili, tipicamente gli aghi del piatto sono in numero minore rispetto agli aghi del cilindro. Ad esempio, gli aghi del piatto possono essere in numero pari alla metà degli aghi del cilindro, con un ago del piatto interposto tra due aghi adiacenti del cilindro.
Nel presente testo con l’espressione “gruppo platò” o “gruppo plateau” si intende la porzione della macchina tessile disposta superiormente al cilindro porta-aghi e portante il suddetto piatto degli aghi. Tale gruppo è provvisto di organi e dispositivi atti a cooperare con gli aghi del piatto e con i fili presenti nelle cadute per consentire la produzione di maglia.
Nel settore delle macchine tessili circolari sono note diverse modalità di realizzazione del gruppo platò e dei dispositivi ad esso connessi. In generale, il gruppo platò è dotato tipicamente di un anello di supporto fisso, di un organo di trasporto e taglio dei fili (indicato nel settore con il termine “seghetta rasa-fili”) montato esternamente all’anello di supporto in modo tale da poter ruotare attorno ad esso, e di una pluralità di dispositivi pneumatici posizionati sull’anello di supporto. Tale pluralità di dispositivi pneumatici comprende solitamente almeno un gruppo di comando degli aghi, dotato di una o più camme di comando in grado di interagire con gli aghi del piatto, e una pluralità di gruppi pinzette, ad esempio pari in numero alle cadute della macchina; ciascun gruppo pinzette comprende una o più pinzette mobili, in grado di trattenere o bloccare un filo fornito agli aghi della macchina tessile, e degli attuatori pneumatici che movimentano tali pinzette.
Il gruppo platò può comprendere inoltre dei dispositivi di taglio, o “coltellini rasa-fili”, dotati ciascuno di un organo di taglio in grado di cooperare con la suddetta seghetta per eseguire il taglio dei fili trasportati dalla seghetta stessa. In aggiunta, il gruppo platò può comprendere dei dispositivi di aspirazione del filo, o “bocchette aspirafilo”, che risucchiano i fili di una o più cadute e la relativa lanuggine.
In sostanza, il gruppo platò comprende al suo interno un raggruppamento di numerosi dispositivi, alcuni ripetuti modularmente per ciascuna caduta, altri condivisi tra più cadute o presenti singolarmente.
Il gruppo platò comprende inoltre il suddetto piatto degli aghi, portante la sua rispettiva pluralità di aghi. Tale piatto è montato all’anello di supporto in modo tale da poter ruotare attorno ad un asse di rotazione coincidente con l’asse di rotazione del cilindro porta-aghi. La suddetta seghetta è inoltre solidale al piatto, e ruota insieme ad esso.
Le suddette camme di comando interagiscono con gli aghi del piatto per impartire loro, durante la rotazione del piatto, un movimento radiale all’interno del rispettivo vano, in avvicinamento o allontanamento rispetto all’asse di rotazione, in base ad una determinata legge di moto definita dal profilo delle camme. In tal modo gli aghi del piatto vengono movimentati a piacere affinché interagiscano in modo desiderato con gli aghi del cilindro, per la formazione della maglia.
Complessivamente le camme di comando definiscono un profilo di camma “circolare”, ossia sviluppantesi anularmente attorno all’asse di rotazione, con il quale interagiscono, in sequenza, i talloni di comando degli aghi del piatto.
Le macchine tessili note comprendono inoltre dei mezzi di trasmissione della rotazione che svolgono la funzione di trasmettere al piatto porta-aghi, rotante nel gruppo platò, la rotazione generata per il cilindro porta-aghi. Infatti, se il piatto portaaghi fosse azionato in modo indipendente rispetto al cilindro porta-aghi, il suo moto rotatorio potrebbe risultare non sincrono o variabile (in modo non prevedibile) rispetto al moto rotatorio del cilindro porta-aghi, mentre è necessario - per realizzare maglia in modo corretto - che piatto e cilindro si muovano in lavorazione con una rotazione sincrona. Pertanto i suddetti mezzi di trasmissione comprendono tipicamente coppie di pulegge, cinghie di trasmissione e alberi ausiliari che formano una catena cinematica rigida e trasmettono al piatto porta-aghi - in modo sincrono rispetto al cilindro - la rotazione generata dal motore che movimenta il cilindro portaaghi. In sostanza, lo stesso motore che aziona il cilindro porta-aghi fornisce una medesima rotazione, attraverso opportuni mezzi di trasmissione, anche al piatto porta-aghi: ne risulta che ad una rotazione angolare del cilindro porta-aghi corrisponde una uguale rotazione angolare del piatto porta-aghi.
Le macchine tessili note, sebbene in lavorazione prevedano la rotazione sincrona e costante del cilindro porta-aghi e del piatto porta-aghi, richiedono che il piatto portaaghi del gruppo platò possa essere sfasato rispetto al cilindro porta-aghi per ottenere determinate lavorazioni tessili. In maggiore dettaglio, le macchine tessili del tipo sopra descritto (con aghi nel piatto) tipicamente possono operare in due configurazioni di lavoro:
- una prima configurazione (di normale lavoro), nella quale cilindro e piatto formano maglia normale, ossia maglia cosiddetta “in costa”;
- una seconda configurazione, nella quale avviene un trasferimento di punti di maglia dall’ago del piatto agli aghi adiacenti del cilindro.
Nella prima configurazione, quando viene formata maglia normale, l’ago del piatto -che come indicato sopra è interposto con la sua testina tra due sottostanti aghi adiacenti del cilindro - deve essere centrato su tali due aghi del cilindro. Per “centrato” si intende che, osservando gli aghi in pianta dall’alto, l’ago del piatto è in mezzo a due aghi adiacenti del cilindro, ed angolarmente equidistante da essi. Invece quando viene effettuato un trasferimento, l’ago del piatto non può restare centrato su due aghi del cilindro poiché non sarebbe possibile trasferire la maglia dall’ago del piatto agli aghi del cilindro; è necessario che l’ago del piatto venga accostato all’ago del cilindro. Pertanto per raggiungere la seconda configurazione è necessario sfasare angolarmente la posizione del piatto porta-aghi rispetto alla posizione del cilindro porta-aghi (rispetto alla prima posizione), ma ciò va ovviamente effettuato mantenendo la rotazione sincrona (sebbene sfasata) tra piatto e cilindro, che continuano a compiere rotazioni dello stesso numero di giri. Le macchine note comprendono quindi un dispositivo per sfasare la posizione del piatto rispetto alla posizione del cilindro, ossia per gestire il passaggio tra la prima e la seconda configurazione sopra illustrate.
In sostanza, ipotizzando di avere una tacca di riferimento sul piatto e una rispettiva tacca di riferimento sul cilindro (oppure due aghi di riferimento), tali tacche sono in fase tra loro e ruotano assieme senza scostamenti quando la macchina è nella prima configurazione, mentre l’intervento del dispositivo di sfasamento fa sì che le due tacche si possano sfasare angolarmente per portarsi nella seconda configurazione.
Una soluzione nota prevede di movimentare il piatto aghi angolarmente, tra due posizioni, mediante un azionamento pneumatico che movimenta l’intero gruppo platò (ossia lo spostamento del piatto porta-aghi è ottenuto spostando tutto il gruppo platò). Le due posizioni del piatto aghi corrispondono rispettivamente alla prima e alla seconda configurazione operativa. Tale azionamento pneumatico è attivo su un insieme di ingranaggi posto in serie lungo i suddetti mezzi di trasmissione che formano la catena cinematica rigida che trasmette al piatto la rotazione generata dal motore che movimenta il cilindro. Tale insieme di ingranaggi intermedio comprende una piastra con una serie di ruote oziose che ingranano una ruota principale: ruotando tutto l’insieme di ingranaggi rispetto ad un asse parallelo all’asse della macchina tessile si ottiene uno sfasamento laterale dell’ingranamento. Una seconda soluzione nota prevede di suddividere l’albero di rotazione del piatto porta-aghi (che riceve dai mezzi di trasmissione la rotazione dal motore del cilindro) in due semi-alberi e di inserire tra di essi una scatola di ingranaggi che ruotando sfasa il semi-albero inferiore rispetto al semi-albero superiore. Tale scatola viene interamente ruotata (come un blocco unico) dall’esterno, ad esempio mediante un pistone pneumatico, per ottenere lo sfasamento tra gli alberi.
La Richiedente ha riscontrato che le soluzioni note non sono esenti da inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti.
Anzitutto, i dispositivi noti, quando introducono lo sfasamento e passano dalla prima alla seconda configurazione, determinano necessariamente una perdita di parte dell’ingranamento tra gli ingranaggi della catena di trasmissione, e ciò introduce giochi e urti tra gli ingranaggi, che comportano fenomeni di usura e maggiore rumorosità, nonché un’imprecisa trasmissione del moto rotatorio al piatto portaaghi.
Inoltre, le soluzioni note possono introdurre errori nel sincronismo tra la rotazione del cilindro e quella del piatto, oppure variazioni periodiche nelle due rotazioni a causa della non precisa trasmissione del moto.
In generale, le soluzioni note presentano gli inconvenienti di essere strutturalmente complesse e/o soggette a fenomeni di guasto e/o di difficile gestione da parte dell’operatore e/o di costosa e/o difficile implementazione su una macchina tessile. In generale, le soluzioni note sono complesse da un punto di vista costruttivo e lente nel determinare il passaggio tra la configurazione di fasatura e di sfasamento. Inoltre, le soluzioni note di tipo pneumatico prevede soltanto il passaggio tra le due configurazioni di fasatura e di sfasamento.
In questa situazione lo scopo alla base della presente invenzione, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, è mettere a disposizione una macchina tessile circolare che possa essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati. Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare in cui è possibile gestire con maggiore flessibilità lo sfasamento del piatto porta-aghi rispetto al cilindro porta-aghi, mantenendo il sincronismo nella rotazione di piatto e cilindro.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare in grado di trasmettere con precisione, e in ogni configurazione operativa, il moto rotatorio generato dal motore del cilindro portaaghi al piatto porta-aghi, garantendo una rotazione sincrona di cilindro e piatto. Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare che non presenti, nella catena di trasmissione della rotazione al piatto porta-aghi, ingranamenti non precisi.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare in cui è possibile sfasare il piatto porta-aghi a prescindere dalle operazioni svolte, contemporaneamente, dagli ulteriori dispositivi del gruppo platò o del cilindro porta-aghi.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare in cui è possibile gestire con maggiore precisione, nelle diverse condizioni operative e in base alle esigenze tessili, l’assorbimento del filo durante la formazione della maglia sul cilindro degli aghi e sul piatto degli aghi. Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare che consenta di ottimizzare la qualità della maglia formata, ad esempio allineando o disallineando le file di maglia prodotte dagli aghi del piatto rispetto alle file di maglia prodotte dagli aghi del cilindro.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare caratterizzata da un’elevata affidabilità di funzionamento e/o da una minore predisposizione a guasti e malfunzionamenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare caratterizzata da una struttura semplice e razionale, in particolare del suo gruppo platò.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare che aumenti le possibilità di definizione delle strutture di maglia ottenibili, in base alle diverse esigenze tessili.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare caratterizzata da un costo di realizzazione contenuto rispetto alle prestazioni e alla qualità offerte.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di creare soluzioni alternative, rispetto alla tecnica nota, nella realizzazione di macchine tessili circolari, e/o aprire nuovi campi progettuali.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare in grado di consentire un nuovo design dei dispositivi di trasmissione del moto dal motore, che genera la rotazione del cilindro porta-aghi, al piatto porta-aghi.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina tessile circolare caratterizzata da una struttura e una configurazione innovative rispetto alla tecnica nota.
Tali scopi, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da una macchina tessile circolare secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
Nella presente descrizione e nelle annesse rivendicazioni i termini “superiore”, “superiormente”, “inferiore”, “inferiormente”, “verticale”, “verticalmente”, “orizzontale”, “orizzontalmente”, “radiale”, “radialmente”, sono relativi al posizionamento della macchina nel normale funzionamento con l’asse centrale di rotazione posto in verticale, gli aghi del cilindro disposti verticalmente con le testine rivolte verso l’alto, e gli aghi del piatto disposti orizzontalmente con le rispettive testine rivolte verso l’esterno del piatto porta-aghi.
Aspetti dell’invenzione sono qui di seguito elencati.
In un suo primo aspetto, l’invenzione riguarda una macchina tessile circolare per maglieria o per calzetteria, comprendente:
- una struttura portante;
- almeno un cilindro porta-aghi girevolmente montato in detta struttura portante e rotabile in modo selettivo attorno ad un asse di rotazione della macchina tessile; - una pluralità di aghi del cilindro supportati da detto cilindro porta-aghi e mobili, in rispettivi vani di scorrimento del cilindro, per produrre un tessuto a maglia;
- un gruppo plateau, o gruppo platò, disposto superiormente a detto cilindro portaaghi e comprendente.
In un aspetto il gruppo platò comprende:
- un anello di supporto solidale a detta struttura portante e coassiale a detto cilindro porta-aghi;
- un piatto porta-aghi girevolmente montato a detto anello di supporto in modo tale da poter ruotare attorno ad un rispettivo asse di rotazione coincidente con detto asse di rotazione della macchina tessile;
- una pluralità di aghi del piatto supportati da detto piatto porta-aghi e mobili, in rispettivi vani di scorrimento del piatto, per produrre un tessuto a maglia.
In un aspetto la macchina tessile comprende organi di generazione del moto configurati per porre in rotazione detto cilindro porta-aghi attorno all’asse di rotazione.
In un aspetto la macchina tessile comprende organi di trasmissione del moto, operativamente interposti tra detti organi di generazione del moto e detto gruppo platò e configurati per formare una catena di trasmissione del moto in grado di trasmettere al piatto porta-aghi la rotazione generata dagli organi di generazione del moto, in modo tale che il cilindro porta-aghi e il piatto porta-aghi ruotino in modo sincrono, ossia in modo tale che ad una determinata rotazione angolare del cilindro porta-aghi corrisponda una uguale rotazione angolare del piatto porta-aghi.
In un aspetto gli organi di trasmissione del moto comprendono:
- almeno una prima ruota dentata, ricevente il moto rotatorio dagli organi di generazione del moto;
- almeno una seconda ruota dentata, posta a valle di detta prima ruota dentata lungo la catena di trasmissione del moto, e montata coassialmente al piatto porta-aghi in modo tale che ad una rotazione della seconda ruota dentata corrisponda una medesima rotazione del piatto porta-aghi;
- almeno un dispositivo di sfasamento, interposto tra detta prima ruota dentata e detta seconda ruota dentata.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento comprende:
- un ingranaggio di ingresso, ingranato con detta prima ruota dentata in modo tale da essere messo in rotazione dalla prima ruota dentata;
- un ingranaggio di uscita, ingranato con detta seconda ruota dentata in modo tale da porre in rotazione la seconda ruota dentata.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita sono montati coassialmente tra loro, in modo tale da ruotare attorno ad un asse del dispositivo di sfasamento.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento comprende un attuatore attivo sull’ingranaggio di ingresso e/o sull’ingranaggio di uscita per traslare selettivamente, e in modo controllato, almeno uno di detti ingranaggio di ingresso e ingranaggio di uscita lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, in modo tale da variare l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata e/o l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita sono solidali tra loro e l’attuatore è attivo sia sull’ingranaggio di ingresso sia sull’ingranaggio di uscita per traslarli solidalmente lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, in modo tale da variare l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata e l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e la prima ruota dentata presentano una medesima prima dentatura, detta prima dentatura essendo composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse del dispositivo di sfasamento (denti angolati).
In un aspetto detta prima dentatura è composta da denti elicoidali.
In un aspetto l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata presentano una medesima seconda dentatura, detta seconda dentatura essendo composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse del dispositivo di sfasamento (denti angolati).
In un aspetto detta seconda dentatura è composta da denti elicoidali.
In un aspetto detta prima dentatura e detta seconda dentatura sono del medesimo tipo, e la prima ruota, l’ingranaggio di ingresso, l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota presentano tutti una dentatura geometricamente uniforme.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita sono montati coassialmente tra loro, nel dispositivo di sfasamento, e contrapposti in modo tale da presentare dentature orientate in direzioni opposte, ossia la prima dentatura e la seconda dentatura sono speculari tra loro rispetto ad un piano mediano perpendicolare all’asse del dispositivo di sfasamento e interposto tra l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita costituiscono complessivamente un ingranaggio doppio a ruote solidali contrapposte.
In un aspetto l’attuatore del dispositivo di sfasamento, quando comanda la traslazione dell’ingranaggio di ingresso e/o dell’ingranaggio di uscita:
- introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata e mantiene l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata, la variazione dell’ingranamento provocando un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, a livello di ingranamento con l’ingranaggio di uscita, rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi coassiale alla seconda ruota dentata; e/o
- introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata e mantiene l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata, la variazione dell’ingranamento provocando in uscita un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi coassiale alla seconda ruota dentata.
In un aspetto l’attuatore del dispositivo di sfasamento, quando comanda la traslazione solidale dell’ingranaggio di ingresso e dell’ingranaggio di uscita, introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata, mantenendo l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata, tale variazione essendo dovuta al fatto che la prima dentatura e la seconda dentatura sono composte da denti non dritti, preferibilmente elicoidali, la variazione dell’ingranamento provocando un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, a livello di ingranamento con l’ingranaggio di uscita, rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi coassiale alla seconda ruota dentata. In un aspetto il dispositivo di sfasamento è configurato per movimentare assialmente, lungo detto asse del dispositivo di sfasamento, l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita almeno tra:
- una prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata presentano tra di essi un primo ingranamento che posiziona il piatto porta-aghi rispetto al cilindro porta-aghi, entrambi rotanti in modo sincrono, in una prima configurazione operativa, in cui ciascun ago del piatto è interposto tra due sottostanti aghi adiacenti del cilindro a determinate distanze angolari da essi;
- una seconda posizione operativa, assialmente traslata rispetto alla prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata presentano tra di essi un secondo ingranamento che posiziona il piatto porta-aghi rispetto al cilindro porta-aghi, entrambi rotanti in modo sincrono, in una seconda configurazione operativa, in cui ciascun ago del piatto è interposto tra due sottostanti aghi adiacenti del cilindro in una posizione angolarmente sfasata rispetto alla posizione assunta in detta prima configurazione operativa.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso e sull’ingranaggio di uscita per movimentarli assialmente almeno tra: - una posizione di fasatura, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata posiziona il piatto porta-aghi, rotante con il cilindro portaaghi, con gli aghi del piatto centrati su due aghi adiacenti del cilindro, ossia con ciascun ago del piatto sostanzialmente in mezzo a due rispettivi aghi adiacenti del cilindro, ed angolarmente equidistante da essi; e/o
- una posizione di ritardo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata posiziona il piatto porta-aghi, rotante con il cilindro portaaghi, arretrato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago del piatto risultando avvicinato all’ago del cilindro - dei due rispettivi aghi adiacenti del cilindro tra i quali è interposto - seguente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro; e/o
- una posizione di anticipo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata posiziona il piatto porta-aghi, rotante con il cilindro portaaghi, avanzato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago del piatto risultando avvicinato all’ago del cilindro - dei due rispettivi aghi adiacenti del cilindro tra i quali è interposto - precedente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento è configurato per movimentare assialmente l’ingranaggio di ingresso e/o l’ingranaggio di uscita fino ad una determinata posizione di sfasamento, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita e la seconda ruota dentata, e/o l’ingranamento tra l’ingranaggio di ingresso e la prima ruota dentata, posiziona il piatto porta-aghi, rotante con il cilindro portaaghi, avanzato o arretrato angolarmente rispetto alla posizione di fasatura di una quantità angolare tale che ciascun ago del piatto risulti sfasato rispetto agli aghi adiacenti del cilindro (della posizione di fasatura) di un angolo maggiore della distanza angolare tra due aghi adiacenti del cilindro, e/o maggiore della distanza angolare tra tre aghi consecutivi del cilindro, e/o maggiore della distanza angolare tra più di tre aghi consecutivi del cilindro.
In sostanza, lo sfasamento degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro, introdotto dal dispositivo di sfasamento, può essere maggiore di un passo d’ago del cilindro (dove il passo ago è la distanza angolare tra due aghi adiacenti del cilindro), o maggiore di due passi ago, o maggiore di tre passi ago, o maggiore di un numero maggiore di passi ago.
In un aspetto, l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita sono assialmente movimentati da detto attuatore in modo tale da coprire una corsa assiale, ciascuna posizione assiale di detta corsa assiale corrispondendo ad una diversa posizione operativa.
In un aspetto detta posizione di ritardo e detta posizione di anticipo, assunte dagli ingranaggi di ingresso e di uscita lungo detta corsa assiale, sono da parti opposte rispetto alla posizione di fasatura.
In un aspetto la posizione di ritardo e la posizione di anticipo sono posizioni nelle quali la variazione dell’ingranamento tra ingranaggio di uscita e seconda ruota dentata determina uno sfasamento della posizione degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro.
In un aspetto la posizione di fasatura corrisponde a detta prima posizione operativa e la posizione di ritardo o la posizione di anticipo corrisponde a detta seconda posizione operativa.
In un aspetto la posizione di anticipo corrisponde a detta prima posizione operativa e la posizione di ritardo corrisponde a detta seconda posizione operativa, la posizione di fasatura risultando una terza posizione operativa intermedia tra detta prima e detta seconda posizione operativa.
In un aspetto detta prima e detta seconda posizione operativa costituiscono posizioni assiali di estremità, lungo detta corsa assiale, raggiungibili dall’ingranaggio di ingresso e dall’ingranaggio di uscita nel loro movimento lungo detta corsa assiale per effetto di detto attuatore del dispositivo di sfasamento.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso e sull’ingranaggio di uscita, solidali tra loro, per movimentarli selettivamente e con continuità tra una pluralità di posizioni operative, ciascuna caratterizzata da un determinato posizionamento assiale degli ingranaggi lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, e in cui la variazione dell’ingranamento avviene con continuità tra successive posizioni che si susseguono.
In un aspetto gli ingranaggi di ingresso e di uscita sono movimentabili assialmente con continuità tra la pluralità di posizioni operative in modo tale da introdurre uno sfasamento incrementale sulle posizioni angolari degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro, con piatto e cilindro rotanti in modo sincrono.
In un aspetto l’ampiezza di sfasamento angolare degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro, ottenibile con detta corsa assiale percorribile dagli ingranaggi di ingresso e di uscita per effetto del moto traslatorio a loro impartito da detto attuatore, è di almeno 0,01°, e/o di almeno 0,1°, e/o di almeno 0,5° , e/o di almeno 1°, e/o di almeno 2°, e/o di almeno 4°, e/o di almeno 12°, e/o di almeno 20°.
In un aspetto il gruppo platò comprende uno o più dei seguenti dispositivi aggiuntivi, preferibilmente montati a detto anello di supporto:
- uno o più gruppi pinzette, ciascuno comprende una o più pinzette mobili, configurate per trattenere o bloccare un filo fornito agli aghi della macchina tessile, e di attuatori, preferibilmente pneumatici, che movimentano tali pinzette;
- uno o più dispositivi di taglio, o “coltellini rasa-fili”, ciascuno dotato di un organo di taglio configurato per cooperare con detta seghetta per eseguire il taglio dei fili trasportati dalla seghetta stessa;
- uno o più dispositivi di aspirazione del filo, o “bocchette aspirafilo”, configurate per risucchiare i fili di una o più cadute e la relativa lanuggine.
In un aspetto i vani di scorrimento del cilindro, alloggianti gli aghi del cilindro, sono scanalature longitudinali nel cilindro porta-aghi, preferibilmente parallele all’asse di rotazione, e i vani di scorrimento del piatto, alloggianti gli aghi del piatto, sono scanalature radiali nel piatto porta-aghi, centrate su detto asse di rotazione.
In un aspetto gli aghi del cilindro sono mobili parallelamente all’asse di rotazione, ovvero verticalmente, e gli aghi del piatto sono mobili radialmente rispetto all’asse di rotazione, ovvero orizzontalmente.
In un aspetto detto dispositivo di sfasamento è solidale alla struttura portante della macchina tessile ed è fisso quando la macchina tessile è in uso (ad eccezione delle parti mobili dell’attuatore e dei due ingranaggi traslanti).
In un aspetto detto attuatore, operativamente attivo sugli ingranaggi di ingresso e uscita per movimentarli selettivamente tra le suddette posizioni operative, è preferibilmente un motore elettrico.
In un aspetto la prima ruota dentata è solidale alla struttura portante della macchina tessile ed è mantenuta in posizione fissa mentre ruota attorno al proprio asse. In un aspetto la seconda ruota dentata è montata al gruppo platò ed è mantenuta in posizione fissa mentre ruota attorno all’asse di rotazione della macchina tessile.
In un aspetto, i denti dell’ingranaggio di uscita costituiscono una pluralità di camme distribuite tutto attorno all’ingranaggio stesso e ingrananti con i denti della seconda ruota dentata, in modo tale che una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita determini un’azione di spinta da parte di detta pluralità di camme sui denti della seconda ruota dentata, detta spinta provocando un avanzamento angolare o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, mantenendo un corretto ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata.
In un aspetto, ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita in una prima direzione, lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, corrisponde un avanzamento angolare, in accordo con il senso di rotazione, della seconda ruota dentata, e ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita in una seconda direzione, opposta a detta prima direzione lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, corrisponde un arretramento angolare, in accordo con il senso di rotazione, della seconda ruota dentata.
In un aspetto, maggiore è la traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita, maggiore è lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata.
In un aspetto, lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata varia proporzionalmente, preferibilmente in modo lineare, in funzione del valore di traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita.
In un aspetto i denti dell’ingranaggio di uscita costituiscono camme multiple ingrananti in successione con i denti della seconda ruota dentata, che consentono di mantenere un corretto ingranamento anche a seguito di una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita rispetto alla seconda ruota dentata.
In un aspetto, i denti dell’ingranaggio di ingresso costituiscono una pluralità di camme distribuite tutto attorno all’ingranaggio stesso e ingrananti con i denti della prima ruota dentata, in modo tale che una traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso determini un’azione di spinta da parte di detta pluralità di camme sui denti della prima ruota dentata, detta spinta provocando un avanzamento angolare o un arretramento angolare della prima ruota dentata, mantenendo un corretto ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata.
In un aspetto, ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso in una prima direzione, lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, corrisponde un avanzamento angolare, in accordo con il senso di rotazione, della prima ruota dentata, e ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso in una seconda direzione, opposta a detta prima direzione lungo l’asse del dispositivo di sfasamento, corrisponde un arretramento angolare, in accordo con il senso di rotazione, della prima ruota dentata.
In un aspetto, maggiore è la traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso, maggiore è lo sfasamento angolare della prima ruota dentata.
In un aspetto, lo sfasamento angolare della prima ruota dentata varia proporzionalmente, preferibilmente in modo lineare, in funzione del valore di traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso.
In un aspetto i denti dell’ingranaggio di ingresso costituiscono camme multiple ingrananti in successione con i denti della prima ruota dentata, che consentono di mantenere un corretto ingranamento anche a seguito di una traslazione assiale dell’ingranaggio di ingresso rispetto alla prima ruota dentata.
In un aspetto i denti dell’ingranaggio di ingresso, dell’ingranaggio di uscita, della prima ruota dentata e della seconda ruota dentata presentano un profilo ad evolvente di cerchio.
In un aspetto il dispositivo di sfasamento è fisicamente interposto tra la prima ruota dentata e la seconda ruota dentata, e ingrana con entrambe lungo detta catena di trasmissione del moto, per trasmettere un moto rotatorio continuo dalla prima ruota dentata alla seconda ruota dentata, con possibilità di sfasamento angolare della seconda ruota dentata montata coassialmente al piatto porta-aghi.
In un aspetto i denti dell’ingranaggio di ingresso, dell’ingranaggio di uscita, della prima ruota dentata e della seconda ruota dentata presentano tutti una medesima dentatura.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso, l’ingranaggio di uscita, la prima ruota dentata e la seconda ruota dentata sono tutte ruote condotte, che ricevono un moto rotatorio da detti organi di generazione del moto (ad esempio da una ruota motrice collegata al motore principale) e lo trasmettono lungo detta catena di trasmissione.
In un aspetto detto asse del dispositivo di sfasamento è parallelo a detto asse di rotazione della macchina tessile.
In un aspetto l’asse di rotazione della prima ruota dentata e della seconda ruota dentata sono paralleli tra loro e a detto asse del dispositivo di sfasamento (e a detto asse di rotazione della macchina tessile).
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso è verticalmente sovrapposto all’ingranaggio di uscita.
In un aspetto alternativo, l’ingranaggio di uscita è verticalmente sovrapposto all’ingranaggio di ingresso.
In un aspetto la struttura portante della macchina tessile comprende un telaio di supporto al quale sono montati almeno una parte di detti organi di trasmissione del moto.
In un aspetto l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita sono strutturalmente identici tra loro.
In un aspetto la macchina tessile comprende una unità di controllo configurata per interagire con il dispositivo di sfasamento.
In un aspetto l’unità di controllo è configurata per programmare e/o mantenere un determinato sfasamento tra il piatto porta-aghi e il cilindro porta-aghi, sulla base della posizione assiale degli ingranaggi di ingresso e/o di uscita movimentati in traslazione dall’attuatore 25, e comandando opportunamente la posizione dell’attuatore.
In un aspetto l’unità di controllo è configurata per realizzare un controllo retroazionato della posizione del piatto rispetto al cilindro, modificando dinamicamente, e con continuità nel tempo, la posizione assiale degli ingranaggi di ingresso e/o di uscita tramite l’attuatore, per mantenere un reciproco posizionamento tra il piatto e il cilindro.
In un aspetto la macchina tessile comprende una pluralità di cadute, o punti di alimentazione di filo, in cui il filo è fornito agli aghi della macchina, le cadute essendo posizionate circonferenzialmente attorno all’organo porta-componenti e distanziate angolarmente tra loro.
In un suo aspetto indipendente, la presente invenzione riguarda un dispositivo di sfasamento secondo uno o più dei suddetti aspetti e/o rivendicazioni, destinato ad essere installato in una macchina tessile circolare per maglieria o per calzetteria. Ciascuno dei suddetti aspetti dell’invenzione può essere preso da solo o in combinazione con una qualsiasi delle rivendicazioni o degli altri aspetti descritti. Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di una macchina tessile circolare in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista di una possibile forma realizzativa di una macchina tessile circolare secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse e parzialmente sezionata (lungo un piano verticale passante per l’asse di rotazione del cilindro porta-aghi e del piatto porta-aghi); in particolare sono mostrati il gruppo platò, dotato del piatto degli aghi, il sottostante cilindro porta-aghi (parzialmente), e gli organi di trasmissione del moto rotatorio al gruppo platò; in figura 1 il piatto degli aghi si trova in una prima configurazione operativa;
- la figura 2 è una sezione schematica, effettuata sul piano II-II perpendicolare all’asse di rotazione, della macchina tessile di figura 1; in particolare, è mostrata la disposizione degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro, con il piatto nella prima configurazione operativa;
- la figura 3, analoga alla figura 1, mostra una vista della macchina tessile circolare di figura 1, con alcune parti rimosse e parzialmente sezionata, e con il piatto degli aghi in una seconda configurazione operativa;
- la figura 4 è una sezione schematica, effettuata sul piano IV-IV perpendicolare all’asse di rotazione, della macchina tessile di figura 3; in particolare, è mostrata la disposizione degli aghi del piatto rispetto agli aghi del cilindro, con il piatto nella seconda configurazione operativa.
Con riferimento alle figure citate, con il numero di riferimento 1 è stata complessivamente indicata una macchina tessile circolare in accordo con la presente invenzione. In generale, lo stesso numero di riferimento è utilizzato per elementi uguali o simili, eventualmente nelle loro varianti realizzative.
La figura 1 mostra una possibile forma realizzativa di una macchina tessile secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse. In particolare, l’illustrazione della macchina è focalizzata sul gruppo platò e sul cilindro porta-aghi, in modo tale da consentire la comprensione della presente invenzione.
Il basamento della macchina tessile, la sezione comprendente la centralina di elaborazione, ulteriori componenti della testa tessile e del cilindro porta-aghi, i suoi organi di generazione della rotazione al cilindro e al piatto porta-aghi e altre parti della macchina tessile non sono mostrati in dettaglio nelle figure, in quanto di per sé noti e di tipo convenzionale. Da un punto di vista della tecnologia tessile, il funzionamento dell’intera macchina tessile (ad esempio il funzionamento del cilindro porta-aghi, la cooperazione tra aghi e fili, etc.) non è descritto in dettaglio, essendo esso noto nel settore tecnico della presente invenzione.
La macchina tessile 1 comprende una struttura portante, un cilindro porta-aghi C girevolmente montato nella struttura portante e rotabile in modo selettivo attorno ad un asse di rotazione X della macchina tessile, e una pluralità di aghi del cilindro N1 supportati dal cilindro porta-aghi e mobili, in rispettivi vani di scorrimento 2 del cilindro, per produrre un tessuto a maglia.
La macchina tessile 1 comprende inoltre un gruppo plateau, o gruppo platò 3, disposto superiormente al cilindro porta-aghi C.
Il gruppo platò 3 comprende un anello di supporto solidale alla struttura portante e coassiale al cilindro porta-aghi C; l’anello di supporto costituisce un telaio fisso del gruppo platò, che rimane fermo a macchina tessile in uso.
Il gruppo platò 3 comprende:
- un piatto porta-aghi P girevolmente montato all’anello di supporto in modo tale da poter ruotare attorno ad un rispettivo asse di rotazione coincidente con l’asse di rotazione X della macchina tessile;
- una pluralità di aghi del piatto N2 supportati dal piatto porta-aghi P e mobili, in rispettivi vani di scorrimento 5 del piatto P, per produrre un tessuto a maglia.
Preferibilmente il gruppo platò 3 comprende un organo di trasporto e taglio dei fili, o “seghetta”, montata esternamente all’anello di supporto e solidale al piatto portaaghi P, in modo tale da ruotare insieme ad esso.
La macchina tessile 1 comprende inoltre:
- organi di generazione del moto (non mostrati, ad esempio di tipo noto) configurati per porre in rotazione il cilindro porta-aghi C attorno all’asse di rotazione X;
- organi di trasmissione del moto 10, operativamente interposti tra gli organi di generazione del moto e il gruppo platò 3 e configurati per formare una catena di trasmissione del moto in grado di trasmettere al piatto porta-aghi P la rotazione generata dagli organi di generazione del moto, in modo tale che il cilindro porta-aghi C e il piatto porta-aghi P ruotino in modo sincrono, ossia in modo tale che ad una determinata rotazione angolare del cilindro porta-aghi C corrisponda una uguale rotazione angolare del piatto porta-aghi P.
Gli organi di generazione del moto comprendono tipicamente un motore elettrico principale in grado di porre in rotazione il cilindro porta-aghi e, per mezzo degli organi di trasmissione del moto, anche il piatto porta-aghi.
Come indicato in precedenza, è necessario - per il corretto funzionamento della macchina tessile - che sia presente una catena cinematica rigida che trasmetta al piatto porta-aghi, in modo sincrono rispetto al cilindro, la rotazione generata dal suddetto motore principale.
A tal fine, gli organi di trasmissione del moto 10 della macchina tessile 1 comprendono:
- una prima ruota dentata 11, che riceve il moto rotatorio dagli organi di generazione del moto;
- una seconda ruota dentata 12, posta a valle della prima ruota dentata 11 lungo la catena di trasmissione del moto, e montata coassialmente al piatto porta-aghi P in modo tale che ad una rotazione della seconda ruota dentata 12 corrisponda una medesima rotazione del piatto porta-aghi P;
- un dispositivo di sfasamento 20, interposto tra la prima ruota dentata 11 e la seconda ruota dentata 12, e comprendente:
- un ingranaggio di ingresso 21, ingranato con la prima ruota dentata 11 in modo tale da essere messo in rotazione da essa;
- un ingranaggio di uscita 22, ingranato con la seconda ruota dentata 12 in modo tale da porla in rotazione.
Come osservabile nelle figure 1 e 3, l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 sono montati coassialmente tra loro, in modo tale da ruotare entrambi attorno ad un asse del dispositivo di sfasamento (tale asse essendo identificato come Y).
Il dispositivo di sfasamento 20 comprende inoltre un attuatore 25 attivo almeno su uno tra l’ingranaggio di ingresso e l’ingranaggio di uscita, o preferibilmente su entrambi, per traslare selettivamente, e in modo controllato, l’ingranaggio di ingresso e/o l’ingranaggio di uscita lungo l’asse del dispositivo di sfasamento;
In tal modo si ottiene una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso 21 con la prima ruota dentata 11 e/o dell’ingranamento dell’ingranaggio di uscita 22 con la seconda ruota dentata 12.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente nelle figure 1 e 3, l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 sono solidali tra loro e l’attuatore 25 è attivo, contemporaneamente, e allo stesso modo, sia sull’ingranaggio di ingresso 21 sia sull’ingranaggio di uscita 22 per traslarli solidalmente lungo l’asse Y del dispositivo di sfasamento 20, in modo tale da variare sia l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso con la prima ruota dentata, sia l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata.
In ogni caso, in accordo con la soluzione tecnica alla base della presente invenzione, è sufficiente che uno dei due ingranaggi 21 o 22, ingranante la rispettiva ruota dentata 11 o 12, sia traslabile assialmente lungo l’asse Y e sia dotato di denti non dritti; anche soltanto con uno dei due ingranaggi traslabili si ottiene una variazione dell’ingranamento che - come illustrato anche nel prosieguo - determina uno sfasamento del piatto rispetto al cilindro mantenendo una rotazione continua e sincrona. In tal senso, una volta individuata la coppia di ruote in corrispondenza della quale avviene lo sfasamento (mediante variazione dell’ingranamento a seguito della traslazione assiale), le restanti ruote degli organi di trasmissione possono anche essere a denti dritti.
Preferibilmente l’ingranaggio di ingresso 21 e la prima ruota dentata 11 presentano una medesima prima dentatura 31, e tale prima dentatura 31 è composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse del dispositivo di sfasamento Y. In altre parole, i denti della prima dentatura 31 sono preferibilmente denti “angolati”, ossia non aventi uno sviluppo verticale.
Più preferibilmente, la prima dentatura 31 è composta da denti elicoidali.
Preferibilmente l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 presentano una medesima seconda dentatura 32, e tale seconda dentatura 32 è composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse del dispositivo di sfasamento. In altre parole, i denti della seconda dentatura 32 sono preferibilmente denti “angolati”, ossia non aventi uno sviluppo verticale. Più preferibilmente la seconda dentatura 32 è composta da denti elicoidali.
In una possibile forma realizzativa, come mostrato esemplarmente nelle figure, la prima dentatura 31 e la seconda dentatura 32 sono tra loro equivalenti, e la prima ruota dentata 11, l’ingranaggio di ingresso 21, l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 presentano tutti una dentatura dello stesso tipo.
Preferibilmente, l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 sono montati coassialmente tra loro, nel dispositivo di sfasamento 20, e contrapposti in modo tale da presentare dentature orientate in direzioni opposte, ossia la prima dentatura 31 e la seconda dentatura 32 sono speculari tra loro rispetto ad un piano mediano M perpendicolare all’asse Y del dispositivo di sfasamento e interposto tra l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22.
In tal modo l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 realizzano complessivamente un ingranaggio doppio a ruote solidali contrapposte.
Si farà ora riferimento al caso in cui entrambi gli ingranaggi di ingresso 21 e di uscita 22 sono solidali e traslano insieme per effetto dell’attuatore 25, come mostrato esemplarmente nelle figure.
In tal caso, l’attuatore 25 del dispositivo di sfasamento 20, quando comanda la traslazione solidale dell’ingranaggio di ingresso 21 e dell’ingranaggio di uscita 22, introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di uscita 22 con la seconda ruota dentata 12, mantenendo l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso 21 con la prima ruota dentata 11; tale variazione è dovuta al fatto che la prima dentatura 31 e la seconda dentatura 32 sono composte da denti non dritti, preferibilmente elicoidali, e la variazione dell’ingranamento provoca un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata 12, a livello di ingranamento con l’ingranaggio di uscita 22, rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi P coassiale alla seconda ruota dentata 12.
Preferibilmente il dispositivo di sfasamento 20 è configurato per movimentare assialmente, lungo l’asse del dispositivo di sfasamento Y, l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 almeno tra:
- una prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 presentano tra di essi un primo ingranamento che posiziona il piatto porta-aghi P rispetto al cilindro porta-aghi C, entrambi rotanti in modo sincrono, in una prima configurazione operativa, in cui ciascun ago N2 del piatto P è interposto tra due sottostanti e adiacenti aghi N1 del cilindro C a determinate distanze angolari da essi;
- una seconda posizione operativa, assialmente traslata rispetto alla prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 presentano tra di essi un secondo ingranamento che posiziona il piatto portaaghi P rispetto al cilindro porta-aghi C, entrambi rotanti in modo sincrono, in una seconda configurazione operativa, in cui ciascun ago N2 del piatto P è interposto tra due sottostanti e adiacenti aghi N1 del cilindro C in una posizione angolarmente sfasata rispetto alla posizione assunta in detta prima configurazione operativa. Preferibilmente il dispositivo di sfasamento 20 è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso 21 e sull’ingranaggio di uscita 22 per movimentarli assialmente almeno tra:
- una posizione di fasatura, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 posiziona il piatto porta-aghi P, rotante con il cilindro porta-aghi C, con gli aghi N2 del piatto centrati su due aghi N1 adiacenti del cilindro, ossia con ciascun ago N2 del piatto P sostanzialmente in mezzo a due rispettivi aghi N1 adiacenti del cilindro C, ed angolarmente equidistante da essi;
- una posizione di ritardo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 posiziona il piatto porta-aghi P, rotante con il cilindro porta-aghi C, arretrato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago N2 del piatto P risultando avvicinato all’ago N1 del cilindro C - dei due rispettivi aghi adiacenti del cilindro tra i quali è interposto - seguente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro;
- una posizione di anticipo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita 22 e la seconda ruota dentata 12 posiziona il piatto porta-aghi P, rotante con il cilindro porta-aghi C, avanzato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago N2 del piatto P risultando avvicinato all’ago N1 del cilindro C - dei due rispettivi aghi adiacenti del cilindro tra i quali è interposto - precedente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro. Si osservi che nella suddetta posizione di fasatura tra cilindro C e piatto P, tipicamente cilindro e piatto formano maglia normale, ossia maglia cosiddetta “in costa” (figure 1 e 2). In tali normali condizioni operative gli aghi N2 del piatto P sono interposti (osservando la sezione dall’alto di figura 2) esattamente a metà tra agli N1 del cilindro C, con una precisa alternanza tra aghi del piatto e aghi del cilindro Si osservi inoltre che la suddetta posizione di anticipo del piatto P rispetto al cilindro C tipicamente è impiegata per eseguire un trasferimento di punti di maglia da uno o più aghi N2 del piatto P ai rispettivi aghi N1 adiacenti del cilindro C (figure 3 e 4). Preferibilmente, l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 sono assialmente movimentati dall’attuatore 25 in modo tale da coprire una corsa assiale, e ciascuna posizione assiale di tale corsa assiale corrisponde ad una diversa posizione operativa.
Preferibilmente la suddetta posizione di ritardo e la suddetta posizione di anticipo, indotte dagli ingranaggi di ingresso 21 e di uscita 22 lungo la corsa assiale, sono da parti opposte rispetto alla posizione di fasatura.
Preferibilmente la posizione di ritardo e la posizione di anticipo sono posizioni nelle quali la variazione dell’ingranamento tra ingranaggio di uscita 22 e seconda ruota dentata 12 determina uno sfasamento della posizione degli aghi N2 del piatto P rispetto agli aghi N1 del cilindro C.
Preferibilmente la posizione di fasatura corrisponde alla suddetta prima posizione operativa e la posizione di ritardo, o la posizione di anticipo, corrisponde alla suddetta seconda posizione operativa.
In una forma realizzativa, la posizione di anticipo corrisponde alla prima posizione operativa e la posizione di ritardo corrisponde alla seconda posizione operativa, la posizione di fasatura risultando una terza posizione operativa intermedia tra la prima e la seconda posizione operativa.
La prima e la seconda posizione operativa possono altresì costituire posizioni assiali di estremità, lungo detta corsa assiale, raggiungibili dall’ingranaggio di ingresso 21 e dall’ingranaggio di uscita 22 nel loro movimento lungo la corsa assiale per effetto dell’attuatore 25 del dispositivo di sfasamento.
Preferibilmente il dispositivo di sfasamento 20 è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso 21 e sull’ingranaggio di uscita 22, solidali tra loro, per movimentarli selettivamente e con continuità tra una pluralità di posizioni operative, ciascuna caratterizzata da un determinato posizionamento assiale degli ingranaggi lungo l’asse del dispositivo di sfasamento Y: in tal caso la variazione dell’ingranamento avviene con continuità tra successive posizioni che si susseguono.
Preferibilmente gli ingranaggi di ingresso 21 e di uscita 22 sono movimentabili assialmente con continuità tra la pluralità di posizioni operative in modo tale da introdurre, in modo selettivo, uno sfasamento incrementale sulle posizioni angolari degli aghi N2 del piatto P rispetto agli aghi N1 del cilindro C, con piatto P e cilindro C rotanti in modo sincrono.
Preferibilmente l’ampiezza di sfasamento angolare degli aghi N2 del piatto P rispetto agli aghi N1 del cilindro C, ottenibile con la corsa assiale percorribile dagli ingranaggi di ingresso 21 e/o di uscita 22 per effetto del moto traslatorio a loro impartito dall’attuatore 25, è di almeno 0,01°, o di almeno 0,1°, o di almeno 1°, o di almeno 2°, o di almeno 4°, o di almeno 12°, o di almeno 20 °, o di angoli maggiori in base alle esigenze.
Preferibilmente il gruppo platò 3 comprende uno o più dei seguenti dispositivi aggiuntivi, preferibilmente montati a detto anello di supporto:
- uno o più gruppi pinzette, ciascuno comprende una o più pinzette mobili, configurate per trattenere o bloccare un filo fornito agli aghi della macchina tessile, e di attuatori, preferibilmente pneumatici, che movimentano tali pinzette;
- uno o più dispositivi di taglio, o “coltellini rasa-fili”, ciascuno dotato di un organo di taglio configurato per cooperare con detta seghetta per eseguire il taglio dei fili trasportati dalla seghetta stessa;
- uno o più dispositivi di aspirazione del filo, o “bocchette aspirafilo”, configurate per risucchiare i fili di una o più cadute e la relativa lanuggine.
Preferibilmente i vani di scorrimento 2 del cilindro C, alloggianti gli aghi N1 del cilindro, sono scanalature longitudinali nel cilindro porta-aghi C, preferibilmente parallele all’asse di rotazione X, e i vani di scorrimento 5 del piatto P, alloggianti gli aghi N2 del piatto, sono scanalature radiali nel piatto porta-aghi P, centrate sull’asse di rotazione X.
Preferibilmente gli aghi N1 del cilindro C sono mobili parallelamente all’asse di rotazione X, ovvero verticalmente, e gli aghi N2 del piatto P sono mobili radialmente rispetto all’asse di rotazione X, ovvero orizzontalmente.
Preferibilmente il dispositivo di sfasamento 20 è solidale alla struttura portante della macchina tessile ed è fisso quando la macchina tessile è in uso (ad eccezione delle parti mobili dell’attuatore 25 e dei due ingranaggi traslanti 21 e 22).
Preferibilmente l’attuatore 25, operativamente attivo sugli ingranaggi di ingresso 21 e/o uscita 22 per movimentarli selettivamente tra le suddette posizioni operative, è preferibilmente un motore elettrico, esemplarmente un motore passo-passo. Preferibilmente il motore è dotato di una opportuna trasmissione in grado di trasformare il moto rotatorio del motore in moto traslatorio degli ingranaggi.
In una possibile forma realizzativa, l’attuatore comprende una trasmissione a vitemadrevite accoppiata agli ingranaggi di ingresso 21 e di uscita 22; tale trasmissione riceve dal motore elettrico (di tipo rotativo) un moto rotatorio e trasferisce agli ingranaggi un moto lineare (lungo l’asse Y).
Esemplarmente, l’attuatore può comprendere un motore elettrico lineare attivo sugli ingranaggi 21 e 22, o ancora un azionamento pneumatico.
Preferibilmente la prima ruota dentata 11 è solidale alla struttura portante della macchina tessile ed è mantenuta in posizione fissa mentre ruota attorno al proprio asse. Preferibilmente la seconda ruota dentata 12 è montata al gruppo platò ed è mantenuta in posizione assialmente fissa mentre ruota attorno all’asse di rotazione della macchina tessile.
Preferibilmente, i denti dell’ingranaggio di uscita 22 (e/o dell’ingranaggio di ingresso 21) costituiscono una pluralità di camme 50 distribuite tutto attorno all’ingranaggio stesso e ingrananti con i denti della seconda ruota dentata 12 (e/o della prima ruota dentata 11), in modo tale che una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita determini un’azione di spinta da parte di detta pluralità di camme sui denti della seconda ruota dentata, detta spinta provocando un avanzamento angolare o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, mantenendo un corretto ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata.
Preferibilmente, ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita 22 in una prima direzione, lungo l’asse del dispositivo di sfasamento Y, corrisponde un avanzamento angolare, rispetto al senso di rotazione, della seconda ruota dentata 12, e ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita in una seconda direzione, opposta alla prima direzione lungo l’asse del dispositivo di sfasamento Y, corrisponde un arretramento angolare, rispetto al senso di rotazione, della seconda ruota dentata.
Preferibilmente, maggiore è la traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita 22, maggiore è lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata 12.
Preferibilmente, lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata 12 varia proporzionalmente, preferibilmente in modo lineare, in funzione del valore di traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita 22.
Da un punto di vista meccanico e funzionale, i denti dell’ingranaggio di uscita 22 (e/o dell’ingranaggio di ingresso 21) costituiscono camme multiple ingrananti in successione con i denti della seconda ruota dentata 12 (e/o della prima ruota dentata 11), che consentono di mantenere un corretto ingranamento anche a seguito di una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita (rispettivamente di entrata) rispetto alla seconda ruota dentata (rispettivamente prima ruota dentata). Si osservi, come illustrato sopra, che l’analogia tra denti non dritti degli ingranaggi e camme rotanti e ingrananti in successione è valido sia per la coppia ingranaggio di uscita-seconda ruota dentata, sia per la coppia ingranaggio di ingresso/prima ruota dentata, a seconda della forma realizzativa implementata.
Si osservi altresì che il passaggio tra le suddette posizioni operative (ad esempio da posizione di fasatura a posizione di anticipo o ritardo) avviene con un transitorio di sfasamento: tale transitorio ha una durata breve, ad esempio pari a circa un rango di maglia, e viene recuperato durante la formazione della maglia senza creare problemi o introdurre imprecisioni nella lavorazione.
Esemplarmente, come mostrato nelle figure, i denti dell’ingranaggio di ingresso 21, dell’ingranaggio di uscita 22, della prima ruota dentata 11 e della seconda ruota dentata 12 presentano un profilo ad evolvente di cerchio.
Preferibilmente il dispositivo di sfasamento 20 è fisicamente interposto tra la prima ruota dentata 11 e la seconda ruota dentata 12, e ingrana con entrambe lungo la suddetta catena di trasmissione del moto, per trasmettere un moto rotatorio continuo dalla prima ruota dentata 11 alla seconda ruota dentata 12, con possibilità di sfasamento angolare della seconda ruota dentata montata coassialmente al piatto porta-aghi.
Esemplarmente i denti dell’ingranaggio di ingresso 21, dell’ingranaggio di uscita 22, della prima ruota dentata 11 e della seconda ruota dentata 12 presentano tutti una medesima dentatura.
Preferibilmente i denti dell’ingranaggio di ingresso 21 e della prima ruota dentata 11 sono di tipo elicoidale a passo costante, e tra loro geometricamente identici.
Preferibilmente i denti dell’ingranaggio di uscita 22 e della seconda ruota dentata 12 sono di tipo elicoidale a passo costante, e tra loro geometricamente identici. Preferibilmente l’ingranaggio di ingresso 21 e l’ingranaggio di uscita 22 sono strutturalmente identici tra loro.
Preferibilmente l’asse del dispositivo di sfasamento Y è parallelo all’asse di rotazione X della macchina tessile 1. Preferibilmente i rispettivi assi di rotazione della prima ruota dentata 11 e della seconda ruota dentata 12 sono paralleli tra loro e all’asse del dispositivo di sfasamento Y (e all’asse di rotazione X della macchina tessile).
Preferibilmente l’ingranaggio di ingresso 21 è verticalmente sovrapposto all’ingranaggio di uscita 22. In alternativa, l’ingranaggio di uscita 22 può essere verticalmente sovrapposto all’ingranaggio di ingresso 21.
Preferibilmente l’ingranaggio di ingresso 21, l’ingranaggio di uscita 22, la prima ruota dentata 11 e la seconda ruota dentata sono tutte ruote condotte, che ricevono un moto rotatorio dagli organi di generazione del moto (ad esempio da una ruota motrice collegata al motore principale) e lo trasmettono lungo la suddetta catena di trasmissione.
Preferibilmente gli organi di trasmissione del moto 10 possono comprendere ulteriori ruote dentate o ingranaggi, per gestire e trasferire correttamente la rotazione generata dal motore principale fino al gruppo platò.
Ad esempio, come mostrato nelle figure, gli organi di trasmissione del moto 10 possono comprendere una terza ruota dentata 13, posta a monte della prima ruota dentata 11 lungo la catena di trasmissione del moto; tale terza ruota 13 riceve il moto rotatorio dagli organi di generazione del moto e lo trasmette alla prima ruota dentata. Tipicamente la terza ruota 13 è una ruota motrice.
La presenza di ulteriori ruote dentate o ingranaggi (ad esempio la terza ruota dentata 13) può essere dovuta al fatto che è necessario giungere al termine della catena di trasmissione del moto, ossia al piatto porta-aghi P, con un moto rivolto nel corretto senso di rotazione (orario o anti-orario), in modo tale che cilindro C e piatto P ruotino, oltre che in modo sincrono, anche nel medesimo senso di rotazione. Dal momento che ciascuna coppia di ruote ingrananti introduce - mentre trasmette il moto - un’inversione del senso di rotazione, può essere necessario introdurre ruote oziose ausiliarie. Un altro motivo può essere la necessità di gestire interassi, spazi vuoti e distanze tra gli ingranaggi, introducendo opportune ruote ausiliarie.
Preferibilmente la struttura portante della macchina tessile comprende un telaio di supporto T al quale sono montati almeno una parte degli organi di trasmissione del moto 10. Nelle figure 1 e 3 è mostrato esemplarmente un telaio di supporto T (solidale alla struttura portante) al quale sono montati: la prima 11 ruota dentata, la terza ruota dentata 13, il dispositivo di movimentazione 20 con l’attuatore 25 e gli ingranaggi 21 e 22, il gruppo platò 3 con la seconda ruota dentata 12.
Preferibilmente la macchina tessile comprende una unità di controllo (non mostrata, ad esempio di tipo noto) configurata per interagire con il dispositivo di sfasamento 20.
Preferibilmente l’unità di controllo è configurata per programmare e/o mantenere un determinato sfasamento tra il piatto porta-aghi P e il cilindro porta-aghi C, sulla base della posizione assiale degli ingranaggi di ingresso e/o di uscita movimentati in traslazione dall’attuatore 25, e comandando opportunamente la posizione dell’attuatore.
Preferibilmente l’unità di controllo è configurata per realizzare un controllo retroazionato della posizione del piatto P rispetto al cilindro C, modificando dinamicamente, e con continuità nel tempo, la posizione assiale degli ingranaggi di ingresso e/o di uscita tramite l’attuatore, per mantenere un reciproco posizionamento tra il piatto e il cilindro.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo, e i componenti citati sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
La presente invenzione si presta ad essere impiegata sia su macchine tessili nuove sia su macchine tessili già esistenti, in quest’ultimo caso sostituendo, ad esempio, alcune parti del gruppo platò.
L’invenzione consegue importanti vantaggi, sia in termini strutturali che funzionali. Innanzi tutto l’invenzione consente di superare almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota.
Inoltre, l’invenzione consente di ottenere una macchina tessile circolare in cui è possibile gestire la posizione angolare del piatto porta-aghi in modo selettivo e indipendente rispetto agli ulteriori dispositivi presenti nel gruppo platò. Ciò consente una maggiore flessibilità di utilizzo degli aghi del piatto, senza i vincoli tipici delle soluzioni note. L’invenzione rende inoltre possibile movimentare il piatto degli aghi a prescindere dalle operazioni svolte, contemporaneamente, dagli ulteriori dispositivi del gruppo platò.
La presente invenzione consente inoltre di realizzare una macchina tessile circolare che consenta di regolare e ottimizzare con precisione la qualità della maglia formata. Ad esempio, è possibile allineare con precisione le file di maglia prodotte dagli aghi del piatto rispetto alle file di maglia prodotte dagli aghi del cilindro, portando il piatto nella posizione di fasatura, con gli aghi del piatto fasati in modo equidistante rispetto ai due adiacenti aghi del cilindro. Tuttavia con la soluzione della presente invenzione è altresì possibile, sempre con lo scopo di migliorare la qualità della maglia, introdurre volutamente un lieve sfasamento/disallineamento tra aghi del piatto e aghi del cilindro (ottenibile mediante il dispositivo di sfasamento), al fine di compensare alcune variabili legate alle reali condizioni operative della macchina tessile, ad esempio la tipologia di filo utilizzato, la larghezza della maglia in produzione, etc..
L’invenzione consente inoltre di gestire con precisione, nelle diverse condizioni operative e in base alle esigenze tessili, l’assorbimento del filo durante la formazione della maglia sul cilindro degli aghi e sul piatto degli aghi.
Inoltre, è possibile selezionare con precisione (tra una pluralità di posizioni operative, anche con continuità) la posizione angolare del piatto rispetto al cilindro, in modo tale che la reciproca posizione tra aghi del piatto e adiacenti aghi del cilindro risulti in fase oppure sfasata di un determinato valore angolare, in base alle caratteristiche desiderate per la maglia in formazione.
La posizione del piatto porta-aghi può essere selezionata per riportare in fasatura oppure per introdurre uno sfasamento desiderato e controllato.
La soluzione della presente invenzione, grazie al dispositivo di sfasamento, consente di recuperare e mantenere costante la fasatura tra gli aghi del piatto e gli aghi del cilindro anche nel caso in cui ci siano elementi che introducono sfasamenti non voluti, ad esempio modifiche nella posizione delle camme sul cilindro e sul piatto.
Diversamente dalle soluzioni note, la presente invenzione consente di ottenere una macchina tessile circolare in cui è possibile introdurre e gestire uno sfasamento incrementale del piatto porta-aghi rispetto al cilindro porta-aghi, nel contempo garantendo sempre un pieno e corretto ingranamento tra gli i vari organi di trasmissione che compongono la catena di trasmissione del moto fino al piatto porta-aghi.
La presente invenzione consente inoltre di realizzare una macchina tessile circolare in cui lo sfasamento del piatto porta-aghi rispetto al cilindro porta-aghi può avvenire con continuità, tra una pluralità di posizioni operative, e in ogni posizione intermedia. La presente invenzione consente inoltre modificare lo sfasamento del piatto portaaghi rispetto al cilindro porta-aghi anche durante il funzionamento della macchina tessile, con piatto e cilindro rotanti (a velocità costante e in sincronia), senza necessità di fermare la macchina.
Complessivamente la presente invenzione consente di raggiungere l’obiettivo di ottenere uno sfasamento programmabile tra piatto e cilindro, con continuità e mantenendo sia un corretto ingranamento, sia il sincronismo della rotazione.
La presente invenzione consente inoltre di realizzare una macchina tessile circolare caratterizzata da una struttura semplice e razionale, in particolare del suo gruppo platò, e caratterizzata da un costo di realizzazione contenuto rispetto alle prestazioni e alla qualità offerte
La soluzione tecnica della presente invenzione consente inoltre di aumentare le possibilità di definizione delle strutture di maglia ottenibili con una macchina tessile circolare, in base alle diverse esigenze tessili.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina tessile circolare (1) per maglieria o per calzetteria, comprendente: - una struttura portante; - almeno un cilindro porta-aghi (C) girevolmente montato in detta struttura portante e rotabile in modo selettivo attorno ad un asse di rotazione (X) della macchina tessile; - una pluralità di aghi del cilindro (N1) supportati da detto cilindro porta-aghi (C) e mobili, in rispettivi vani di scorrimento (2) del cilindro, per produrre un tessuto a maglia; - un gruppo plateau, o gruppo platò (3), disposto superiormente a detto cilindro porta-aghi (C) e comprendente: - un anello di supporto solidale a detta struttura portante e coassiale a detto cilindro porta-aghi; - un piatto porta-aghi (P) girevolmente montato a detto anello di supporto in modo tale da poter ruotare attorno ad un rispettivo asse di rotazione coincidente con detto asse di rotazione (X) della macchina tessile; - una pluralità di aghi del piatto (N2) supportati da detto piatto porta-aghi (P) e mobili, in rispettivi vani di scorrimento (5) del piatto, per produrre un tessuto a maglia; - organi di generazione del moto configurati per porre in rotazione detto cilindro porta-aghi (C) attorno all’asse di rotazione (X); - organi di trasmissione del moto (10), operativamente interposti tra detti organi di generazione del moto e detto gruppo platò (3) e configurati per formare una catena di trasmissione del moto in grado di trasmettere al piatto porta-aghi (P) la rotazione generata dagli organi di generazione del moto, in modo tale che il cilindro porta-aghi (C) e il piatto porta-aghi (P) ruotino in modo sincrono, ossia in modo tale che ad una determinata rotazione angolare del cilindro porta-aghi (C) corrisponda una uguale rotazione angolare del piatto porta-aghi (P); gli organi di trasmissione del moto (10) comprendendo: - almeno una prima ruota dentata (11), ricevente il moto rotatorio dagli organi di generazione del moto; - almeno una seconda ruota dentata (12), posta a valle di detta prima ruota dentata (11) lungo la catena di trasmissione del moto, e montata coassialmente al piatto porta-aghi (P) in modo tale che ad una rotazione della seconda ruota dentata (12) corrisponda una medesima rotazione del piatto porta-aghi (P); - almeno un dispositivo di sfasamento (20), interposto tra detta prima ruota dentata (11) e detta seconda ruota dentata (12), e comprendente: - un ingranaggio di ingresso (21), ingranato con detta prima ruota dentata (11) in modo tale da essere messo in rotazione dalla prima ruota dentata; - un ingranaggio di uscita (22), ingranato con detta seconda ruota dentata (12) in modo tale da porre in rotazione la seconda ruota dentata; in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) sono montati coassialmente tra loro, in modo tale da ruotare attorno ad un asse del dispositivo di sfasamento (Y); - un attuatore (25), attivo sull’ingranaggio di ingresso (21) e/o sull’ingranaggio di uscita (22) per traslare selettivamente, e in modo controllato, l’ingranaggio di ingresso e/o l’ingranaggio di uscita lungo l’asse del dispositivo di sfasamento (Y), in modo tale da variare l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso (21) con la prima ruota dentata (11) e/o l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita (22) con la seconda ruota dentata (12).
- 2. Macchina tessile circolare (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) sono solidali tra loro e detto attuatore (25) è attivo sull’ingranaggio di ingresso (21) e sull’ingranaggio di uscita (22) per traslarli solidalmente lungo l’asse (Y) del dispositivo di sfasamento, in modo tale da variare l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso (21) con la prima ruota dentata (11) e/o l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita (22) con la seconda ruota dentata (12).
- 3. Macchina tessile circolare (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e la prima ruota dentata (11) presentano una medesima prima dentatura (31), detta prima dentatura (31) essendo composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse del dispositivo di sfasamento (Y), e/o in cui detta prima dentatura (31) è composta da denti elicoidali, e/o in cui l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) presentano una medesima seconda dentatura (32), detta seconda dentatura (32) essendo composta da denti non dritti, ossia aventi uno sviluppo trasversale rispetto a direzioni parallele all’asse (Y) del dispositivo di sfasamento, e/o in cui detta seconda dentatura (32) è composta da denti elicoidali.
- 4. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima dentatura (31) e detta seconda dentatura (32) sono tra loro geometricamente equivalenti, e/o in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) sono montati coassialmente tra loro, nel dispositivo di sfasamento (20), e contrapposti in modo tale da presentare dentature orientate in direzioni opposte, ossia la prima dentatura (31) e la seconda dentatura (32) sono speculari tra loro rispetto ad un piano mediano (M) perpendicolare all’asse del dispositivo di sfasamento (Y) e interposto tra l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22), e/o in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) costituiscono complessivamente un ingranaggio doppio a ruote solidali contrapposte.
- 5. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’attuatore (25) del dispositivo di sfasamento (20), quando comanda la traslazione dell’ingranaggio di ingresso (21) e/o dell’ingranaggio di uscita (22): - introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di uscita (22) con la seconda ruota dentata (12) e mantiene l’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso (21) con la prima ruota dentata (11), la variazione dell’ingranamento provocando un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata (12), a livello di ingranamento con l’ingranaggio di uscita, rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi (P) coassiale alla seconda ruota dentata; e/o - introduce una variazione dell’ingranamento dell’ingranaggio di ingresso (21) con la prima ruota dentata (11) e mantiene l’ingranamento dell’ingranaggio di uscita (22) con la seconda ruota dentata (12), la variazione dell’ingranamento provocando un avanzamento o un arretramento angolare della seconda ruota dentata (12), rispetto al senso di rotazione, mantenendo una trasmissione continua della rotazione e il sincronismo del moto rotatorio generato dagli organi di generazione del moto fino al piatto porta-aghi (P) coassiale alla seconda ruota dentata.
- 6. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di sfasamento (20) è configurato per movimentare assialmente, lungo detto asse del dispositivo di sfasamento (Y), l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) almeno tra: - una prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) presentano tra di essi un primo ingranamento che posiziona il piatto porta-aghi (P) rispetto al cilindro porta-aghi (C), entrambi rotanti in modo sincrono, in una prima configurazione operativa, in cui ciascun ago (N2) del piatto (P) è interposto tra due sottostanti e adiacenti aghi (N1) del cilindro (C) a determinate distanze angolari da essi; - una seconda posizione operativa, assialmente traslata rispetto alla prima posizione operativa, nella quale l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) presentano tra di essi un secondo ingranamento che posiziona il piatto porta-aghi (P) rispetto al cilindro porta-aghi (C), entrambi rotanti in modo sincrono, in una seconda configurazione operativa, in cui ciascun ago (N2) del piatto (P) è interposto tra due sottostanti e adiacenti aghi (N1) del cilindro (C) in una posizione angolarmente sfasata rispetto alla posizione assunta in detta prima configurazione operativa.
- 7. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di sfasamento (20) è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso (21) e sull’ingranaggio di uscita (22) per movimentarli assialmente almeno tra: - una posizione di fasatura, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) posiziona il piatto porta-aghi (P), rotante con il cilindro porta-aghi (C), con gli aghi (N2) del piatto centrati su due aghi (N1) adiacenti del cilindro, ossia con ciascun ago del piatto sostanzialmente in mezzo a due rispettivi aghi adiacenti del cilindro, ed angolarmente equidistante da essi; e/o - una posizione di ritardo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) posiziona il piatto porta-aghi (P), rotante con il cilindro porta-aghi (C), arretrato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago (N2) del piatto risultando avvicinato all’ago (N1) del cilindro - dei due rispettivi aghi (N2) adiacenti del cilindro (C) tra i quali è interposto - seguente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro; e/o - una posizione di anticipo, nella quale l’ingranamento tra l’ingranaggio di uscita (22) e la seconda ruota dentata (12) posiziona il piatto porta-aghi (P), rotante con il cilindro porta-aghi (C), avanzato angolarmente rispetto a detta posizione di fasatura, rispetto al senso di rotazione del cilindro e del piatto, ciascun ago (N2) del piatto risultando avvicinato all’ago (N1) del cilindro - dei due rispettivi aghi (N1) adiacenti del cilindro (C) tra i quali è interposto - precedente ad esso lungo il senso di rotazione del cilindro.
- 8. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’ingranaggio di ingresso (21) e l’ingranaggio di uscita (22) sono assialmente movimentati da detto attuatore (25) in modo tale da coprire una corsa assiale, ciascuna posizione assiale di detta corsa assiale corrispondendo ad una diversa posizione operativa, e/o in cui detta posizione di ritardo e detta posizione di anticipo, assunte dall’ingranaggio di ingresso (21) e dall’ingranaggio di uscita (22) lungo detta corsa assiale, sono da parti opposte rispetto alla posizione di fasatura, e/o in cui la posizione di ritardo e la posizione di anticipo sono posizioni nelle quali la variazione dell’ingranamento tra ingranaggio di uscita (22) e seconda ruota dentata (12) determina uno sfasamento della posizione degli aghi (N2) del piatto (P) rispetto agli aghi (N1) del cilindro (C), e/o in cui la posizione di fasatura corrisponde a detta prima posizione operativa e la posizione di ritardo o la posizione di anticipo corrisponde a detta seconda posizione operativa, e/o in cui la posizione di anticipo corrisponde a detta prima posizione operativa e la posizione di ritardo corrisponde a detta seconda posizione operativa, la posizione di fasatura risultando una terza posizione operativa intermedia tra detta prima e detta seconda posizione operativa.
- 9. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di sfasamento (20) è operativamente attivo sull’ingranaggio di ingresso (21) e sull’ingranaggio di uscita (22), preferibilmente solidali tra loro, per movimentarli selettivamente e con continuità tra una pluralità di posizioni operative, ciascuna caratterizzata da un determinato posizionamento assiale degli ingranaggi lungo l’asse (Y) del dispositivo di sfasamento, e in cui la variazione dell’ingranamento avviene con continuità tra successive posizioni, e/o in cui gli ingranaggi di ingresso (21) e di uscita (22) sono movimentabili assialmente con continuità tra la pluralità di posizioni operative in modo tale da introdurre uno sfasamento incrementale sulle posizioni angolari degli aghi (N2) del piatto (P) rispetto agli aghi (N1) del cilindro (C), con piatto e cilindro rotanti in modo sincrono.
- 10. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’ampiezza di sfasamento angolare degli aghi (N2) del piatto (P) rispetto agli aghi (N1) del cilindro (C), ottenibile con detta corsa assiale percorribile dagli ingranaggi di ingresso e di uscita per effetto del moto traslatorio a loro impartito da detto attuatore (25), è di almeno 0,01°, o di almeno 0,1°, o di almeno 0,5°, o di almeno 1°, o di almeno 2°, o di almeno 4°, e/o in cui i vani di scorr imento (2) del cilindro (C), alloggianti gli aghi (N1) del cilindro, sono scanalature longitudinali nel cilindro porta-aghi (C), preferibilmente parallele all’asse di rotazione (X), e i vani di scorrimento (5) del piatto (P), alloggianti gli aghi (N2) del piatto, sono scanalature radiali nel piatto porta-aghi (P), centrate su detto asse di rotazione (X), e in cui gli aghi (N1) del cilindro (C) sono mobili parallelamente all’asse di rotazione, ovvero verticalmente, e gli aghi (N2) del piatto (P) sono mobili radialmente rispetto all’asse di rotazione, ovvero orizzontalmente, e/o in cui detto attuatore (25) è preferibilmente un motore elettrico.
- 11. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i denti dell’ingranaggio di uscita (22) costituiscono una pluralità di camme distribuite tutto attorno all’ingranaggio stesso e ingrananti con i denti della seconda ruota dentata (12), in modo tale che una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita (22) determini un’azione di spinta da parte di detta pluralità di camme sui denti della seconda ruota dentata (12), detta spinta provocando un avanzamento angolare o un arretramento angolare della seconda ruota dentata, mantenendo un corretto ingranamento dell’ingranaggio di uscita con la seconda ruota dentata, e in cui ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita (22) in una prima direzione, lungo l’asse del dispositivo di sfasamento (Y), corrisponde un avanzamento angolare, in accordo al senso di rotazione, della seconda ruota dentata (12), e ad una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita (22) in una seconda direzione, opposta a detta prima direzione lungo l’asse del dispositivo di sfasamento (Y), corrisponde un arretramento angolare, in accordo al senso di rotazione, della seconda ruota dentata (12), e/o in cui maggiore è la traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita, maggiore è lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata, e/o in cui lo sfasamento angolare della seconda ruota dentata varia proporzionalmente, preferibilmente in modo lineare, in funzione del valore di traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita.
- 12. Macchina tessile circolare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i denti dell’ingranaggio di uscita (22) costituiscono camme multiple ingrananti in successione con i denti della seconda ruota dentata (12), che consentono di mantenere un corretto ingranamento anche a seguito di una traslazione assiale dell’ingranaggio di uscita rispetto alla seconda ruota dentata, e/o in cui il dispositivo di sfasamento (20) è fisicamente interposto tra la prima ruota dentata (11) e la seconda ruota dentata (12), e ingrana con entrambe lungo detta catena di trasmissione del moto, per trasmettere un moto rotatorio continuo dalla prima ruota dentata (11) alla seconda ruota dentata (12), con possibilità di sfasamento angolare della seconda ruota dentata montata coassialmente al piatto porta-aghi.
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