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Treno bloccato ATM serie 500

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Treno bloccato ATM serie 500
Convoglio
Treno bloccato serie 500 in livrea "arancio ministeriale"
Anni di costruzione 1961-1964
Anni di esercizio 1961-2022
Quantità prodotta 12 treni di 3 elementi
Motrice
Rimorchiata

I treni bloccati serie 500 dell'ATM di Milano sono una serie di treni tranviari bloccati, composti di tre vetture, realizzati negli anni sessanta per l'esercizio sulla "linea celere" Milano-Gorgonzola.

Furono allestiti dal 1961 al 1964 unendo una motrice della serie 501 ÷ 512 (costruite dalle OEFT nel 1953) e due rimorchiate serie 347 ÷ 358 (costruite nel 1950) o serie 359 ÷ 376 (costruite dalle OEFT nel 1951). Le motrici erano fin dall'origine bitensioni, potendo operare sotto i 600 V della rete urbana e i 1200 V delle tranvie dell'Adda.

Treno bloccato nell'originaria livrea bianco-gialla

I treni bloccati risultarono composti di una motrice, posta in posizione centrale, inquadrata da due rimorchiate sulle quali vennero rimontate le cabine di guida.

Complessivamente vennero allestiti 12 treni; le motrici mantennero la numerazione 501 ÷ 512, le rimorchiate divennero 531 ÷ 554.

I bloccati della serie 500 erano molto simili a quelli della successiva serie 800, con i quali erano accoppiabili a comando multiplo.

I primi quattro bloccati realizzati (501, 502, 506 e 512) avevano le porte delle rimorchiate pilota alle estremità delle casse; a partire dal 1963 furono modificati, portando le stesse al centro[1].

In seguito alla trasformazione della "linea celere" nella linea 2 della metropolitana e alla chiusura della linea Villa Fornaci-Cassano (1972), i bloccati serie 500 vennero destinati al servizio sulla linea Milano-Vimercate; alla chiusura anche di questa (1981) vennero trasferiti sulle tranvie della Brianza (Milano-Carate e Milano-Limbiate), venendo sottoposti a revisione con riverniciatura in arancione, rifacimento di interni, casse e finestrini, nuove testate dei rimorchi pilota, sostituzione degli avviatori[2] ed eliminazione dell'apparato a 1200 V e del comando multiplo. Inoltre, tra il 1983 e il 1986 la presa di corrente ad asta e rotella sui rimorchi a pilota fu sostituita con quella a pantografo[2].

Al 2011 risultavano in servizio 11 unità[3], assegnate ai depositi ATM di Desio e Varedo; ma dopo la chiusura della linea Milano-Desio il loro numero si è assottigliato, tant'è che nel 2013 erano rimasti in funzione soltanto 6 convogli (502, 503, 504, 505, 507, 509 e 510)[4].

Nel corso del 2017, per rispondere a nuovi requisiti di sicurezza imposti dall'USTIF, alcuni bloccati serie 500 ancora in servizio sulla Milano-Limbiate hanno ricevuto in sede di revisione un intervento di manutenzione straordinaria, adottando in particolare una banda adesiva arancione catarifrangente lungo le fiancate, al fine di rendere maggiormente visibili i mezzi durante le ore notturne.

Con la chiusura della tranvia Milano-Limbiate, il 30 settembre 2022, cessa la vita operativa degli ultimi convogli; ATM ha previsto la sostituzione di questa tipologia di materiale nei prossimi anni, dopo i lavori di trasformazione della linea in metrotranvia, tramite l'acquisto di nuove vetture bidirezionali a pianale integralmente ribassato[5].

  1. ^ Zanin, op. cit., p. 104
  2. ^ a b Zanin, op. cit., p. 99
  3. ^ Statistica dei mezzi ATM, su smf.photorail.com. URL consultato il 27 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  4. ^ Zanin, op. cit, p. 106
  5. ^ Milano-Limbiate, al posto del tram arriva il bus. Altro che sostenibilità!, Il Fatto Quotidiano, 30 settembre 2022.
  • Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980, pp. 302–306.
  • Giuseppe Severi, I tram "bloccati" si rinnovano per le linee della Brianza, in "I Treni Oggi" n. 14 (novembre 1981).
  • Paolo Zanin, ATM Milano tram elettrici interurbani, Salò (BS), Editrice Trasporti su Rotaie, 2013, ISBN 978-88-85068-41-4.

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