ITVR980019U1 - Macchina spaccalegna - Google Patents
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Description
"MACCHINA SPACCALEGNA "
p DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda una macchina spaccalegna.
Sono già state proposte macchine spaccalegna comprendenti una tavola di lavoro, un’ incudine ed un cuneo spostabili sopra la tavola di lavoro tra una posizione di massima distanza reciproca per il caricamento di un ceppo di legno ed una distanza minima, raggiunta la quale si provoca la spaccatura del ceppo.
L'energia per lo svolgimento di tale operazione viene fornita da una sorgente di moto, usualmente solidale allo spaccalegna, costituita da un motore elettrico o da un motore a combustione.
Tale motore è solitamente collegabile direttamente all'albero di una pompa preposta ad alimentare olio in pressione ad un gruppo di azionamento a cilindro e pistone, dotato di valvola di finecorsa e di molla di ritorno.
Un inconveniente è rappresentato dal fatto che la valvola di finecorsa costituisce una componente di funzionamento delicato e costoso da produrre.
Scopo precipuo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una macchina spaccalegna perfezionata pratica e maneggevole da usare.
Un altro scopo del presente trovato è quello di fornire una macchina spaccalegna di costo di produzione competitivo così da risultare vantaggioso anche dal punto di vista economico.
Questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito vengono raggiunti da una macchina spaccalegna in particolare per ceppi di legnochecomprende:
- un gruipo fluido dinamico includente un cilindro o camicia con due fondelli dichiusura uno prossimale ed uno distale, un pistone montato scorrevole entro la camicia e delimitante da banda opposta uno scomparto o camera di contenimento ed uno scomparto o camera di pressurizzazione di un fluido di lavoro, uno stelo fissato al pistone e fuoriuscente da detta camicia, una molla di caricamento elastico per dettopistone reagentecontro uno dei fondelli;
-una pompa per pressurizzare detto fluido di lavoro, avente la propria mandata collegata a detto scomparto o camera di pressurizzazione e la propria aspirazione comunicante con detta camerao scomparto dicontenimento;
- una sorgente di moto perdetta pompa,
-un’incudine ed un cuneo contrapposti ed accessibili dal'esterno, l'uno dei quali è mobile rispetto all’altro e vincolato a detto stelo;
e si caratterizza per il fatto che detto fondello prossimale è interfacciatocon detta pompae presenta:
- una prima apertura di comunicazione tra detto scomparto o camera dipressurizzazione ela mandata dellapompa,
- una seconda apertura in comunicazione con l’aspirazione della pompa e con detto scomparto di contenimento ed
almeno un condotto trasversale valvolare intercettante entrambe dette aperture.
Vantaggiosamente detta sorgente di moto comprende un albero coassiale a detto stelo.
Due varianti di pratica realizzazione del trovato sono descritte qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la FIGURA 1 è una vista in alzato laterale, in sezione, di una macchina spaccalegna secondo il trovato;
la FIGURA 2 mostra una vista prospettica frontale, leggermente dall'alto della macchina spaccalegna di Fig. 1;
la FIGURA 3 è una vista prospettica dal retro e dall'alto della macchina spaccalegna di Fig. 1;
la FIGURA 4 illustra una vista in sezione longitudinale assiale ed in scala ingrandita di un fondello;
la FIGURA 5 è una vista in sezione presa lungo la traccia A-A di Fig. 4;
la FIGURA 6 è una vista parziale di una sezione, in scala ingrandita di un pistone posizionato su un foro imbutito;
la FIGURA 7 mostra una vista in alzato laterale con parti in sezione di una macchina spaccalegna secondo una variante di realizzazione; e
la FIGURA 8 è una vista in sezione, in scala ingrandita, del gruppo valvolare della macchina spaccalegna di Figura 7.
Con riferimento dapprima alle Figure da 1 a 6, si noterà come una macchina spaccalegna, indicata genericamente con 1, comprenda un cilindro o camicia 2 preposta ad accogliere un pistone 3, il quale è montato scorrevole al suo interno. Al pistone 3 è fissato uno stelo 4 fuoriuscente dalla camicia 2 e dotato di una molla di richiamo 5 che costituisce i detti mezzi di caricamento elastico. Attorno al cilindro 2 è disposta coassiale una camera 6 di contenimento di un fluido di lavoro (olio), la quale è in comunicazione con l’interno della camicia 2 attraverso un foro 2a previsto nella camicia stessa. Una pompa 7 per il fluido di lavoro è sistemata in testa alla camicia 2 ed alla camera 6 e cinematicamente collegata ad una sorgente di moto, quale un motore elettrico 8 disposto in sostanziale allineamento con la camicia 2 e con la pompa 7. Un’incudine 9 ed un cuneo 10 sono disposti una di fronte all’altro e reciprocamente mobili in quanto, ad esempio, l’incudine è mobile perché vincolata allo stelo 4, mentre il cuneo è fissato alla parete esterna 11 della camera di contenimento 6, che, a sua volta, poggia su mezzi di appoggio al suolo, costituiti ad esempio da un treppiede 87, 88.
La camicia 2 presenta il proprio foro 2a di preferenza imbutito verso la camera di contenimento 6 (Fig. 6) per evitare che i bordi del foro danneggino il pistone 3 destinato a scorrere sopra di esso. Alla parete esterna del tubo 11 sono anche fissate, per esempio saldate, delle barre longitudinali 12 (Fig. 3) fungenti da guida per un telaio 13, destinato a scorrere avanti-indietro su di esse, un’ estremità del telaio 13 è vincolata allo stelo di azionamento 4, mentre l’altra è vincolata e supporta l'incudine 9. il telaio 13 può essere costituito da una piastra frontale 14, forata per accogliere l'estremità sporgente filettata 15 dello stelo 4 e bloccata da un dado 16, da due profilati longitudinali 17 con sezione ad "L", poggianti scorrevolmente con la propria concavità su una rispettiva barra 12 ed attestantisi in corrispondenza di una loro estremità 18 contro la piastra 14 a cui sono fissati, per esempio saldati, mentre in corrispondenza dell’altra loro estremità 19 sono tenuti insieme dall’incudine 9, a cui sono fissati, ad esempio saldati. I profilati 17 possono essere leggermente ricurvi l'uno verso l'altro ai fini di ottenere un adattamento con gioco minimo sulle barre 12.
In ogni caso, essi definiscono anche un piano di lavoro per l’appoggio e lo spostamento di un ceppo di legno da spaccare.
L’incudine 9 è ad esempio in lamiera configurata ad U capovolta ed avente un’ala anteriore 21 estendentesi sostanzialmente ortogonale alle barre 12 e quindi alla sua direzione di spostamento ed un’ala I
posteriore 22 di preferenza inclinata rispetto all’ala anteriore. L’ala anteriore 21 può presentare una superficie accidentata 23 per assicurare una buona presa sul ceppo o pezzo di legno da spaccare. In alternativa, l’ala anteriore 21 può essere concava oppure convessa.
Il cuneo 10 presenta configurazione prismatica a base triangolare cava 24 con un tagliente frontale 25 rivolto verso l’incudine 9. Alla sua base 24 l’incudine 9 è saldata alla parete esterna del tubo 11 in prossimità di una testata 26 di chiusura sia per la camicia 2 che per la camera di contenimento 6. La testata 26 presenta un'apertura assiale 27 (Fig. 1) che alloggia una bussola antifrizione 28 di guida per lo stelo 4. La testata 26 presenta inoltre dei fori longitudinali passanti 29 disposti angolarmente distanziati attorno all'apertura 28 ed atti ad accogliere le estremità filettate 30 di un rispettivo tirante 31 corrente esternamente per tutta la lunghezza della camicia 2 e della camera 6. Sulle estremità 30 vengono serrati dei dadi 32, mentre le estremità opposte 33 dei tiranti 31 sono inserite in corrispondenti fori 34 in un fondello 35 di chiusura posteriore sia per la camicia 2 che per la camera 6. Sulle estremità 30 vengono serrati dei dadi 32, mentre le estremità opposte 33 dei tiranti 31 sono inserite in corrispondenti fori 34 in un fondello 35 di chiusura posteriore sia per la camicia 2 che per la camera 6. Il fondello 35 presenta un'apertura centrale passante 36 (Figg. 1 e 4) di comunicazione tra la camicia 2 e la mandata della pompa 7, per esempio una pompa ad ingranaggi, un'apertura inferiore passante 37 di comunicazione tra la camera 6 e l'aspirazione della pompa 7, ed un foro passante trasversale 38 a più diametri attraversante entrambe le precedenti aperture e comunicante con un tratto longitudinale superiore 39 che lo pone in comunicazione con la camera 6.
Su una sporgenza assiale maschio 40 del fondello 35 insediabile nella camicia 2, è prevista una sede anulare 41 preposta ad accogliere una guarnizione laterale di tenuta 42, mentre in corrispondenza dell'apertura centrale 36 e di quella inferiore 37, vi sono ricavati degli incavi circolari 43 e 44 preposti ad accogliere guarnizioni frontali di tenuta 45 con il corpo pompa.
Un perno di comando 46 è inseribile scorrevole nel tratto superiore del foro trasversale 38 e, in uso, sporge all'esterno del fondello 35 in modo da poter essere compresso da una leva di comando manuale 47, ad esempio di secondo genere, imperniata sul fondello 35, per esempio mediante bullone 48 ed azionabile dall’operatore. Il perno 46 comprende un tappo inferiore conico 49, con punta raccordata 50 rivolta verso il basso alloggiabile all'ingresso di un restringimento centrale 51 del foro trasversale 38. Una molla elicoidale di richiamo 52, avvolgibile attorno al tappo conico 49, riscontra sul perno 46 e sul raccordo 53 tra il foro trasversale 38 ed il restringimento centrale 51. II perno 46 ha di preferenza la sua estremità 54 sporgente dal fondello 35 configurata a semisfera, mentre nella sua superficie laterale inserita nel tratto superiore del foro trasversale 38 presenta una gola 55 preposta ad accogliere una guarnizione di tenuta anulare.
La parte terminale 56 del tratto inferiore del foro trasversale 38 è parzialmente filettata in modo da potervi impegnare un grano di regolazione 57 che comprime una molla elicoidale 58 destinata a caricare elasticamente una sferetta 59 per mantenere otturato un raccordo 60 con il restringimento centrale 51, così da costituire un dispositivo di sicurezza contro eventuali sovrappressioni durante l'uso della macchina spaccalegna 1.
Lo stelo 4 comprende un codolo terminale filettato 61 (Fig. 6) posto entro la camicia 2 e preposto ad impegnare un semipistone anulare posteriore 62 che racchiude una guarnizione di guida 63 ed una di tenuta 64 alloggiate in una apposita sede comune 65 ricavata perifericamente ad un semipistone anteriore 66 spinto dal serraggio del semipistone 62 a riscontrare su una faccia 67 contro un’estremità della molla elicoidale di richiamo 5, la cui altra estremità poggia contro la testata di chiusura 26.
In uso, la superficie esterna del fondello 35 riscontra contro un carcassa 68 della pompa 7. La carcassa 68 presenta un condotto 69 ch a partire dalla apertura inferiore 37 del fondello 35 si allarga ad accogliere un ingranaggio folle 70 ingranate con un ingranaggio motore 71. Il condotto 69 si estende quindi a raggiungere l’apertura centrale 36 del fondello 35. L'ingranaggio folle 70 è sostenuto da un alberino di rinvio 72 supportato all'interno della carcassa 68 mentre l'ingranaggio motore 71 è solidale con un albero primario 73 fissabile ad un albero di uscita 74 del motore elettrico 8. Quest'ultimo comprende, come è usuale, una scatola di contenimento alettata 75, fissabile alla carcassa 68 da parte opposta rispetto al fondello 35. Come si può rilevare dalla Fig. 1 l’albero motore 74 risulta coassiale con lo stelo 4 contenuto nella camicia 2 e la sua estremità 81 da parte opposta al fondello 35 è sporgente dalla scatola 75 per poter fungere da presa di moto per una girante di raffreddamento 82.
Su una faccia esterna della scatola 75 prossimale al fondello 35 è vincolabile, per esempio mediante delle viti 83, una piastra 84, alle cui estremità laterali, sporgenti dall’ingombro del motore 8, sono fissabili due montanti 85 solidali ad una traversa superiore 86 sagomata a maniglia che corre sopra il profilo della scatola 75. Le estremità inferiori 87 di tali montanti 85 fungono da treppiede di supporto per lo spaccalegna 1, il terzo elemento di tale treppiede essendo costituito da un piedino 88 fissabile, per esempio saldabile, al di sotto del tubo 11 in prossimità della testata 26.
Nella variante illustrata nelle Figure 7 e 8, si nota che la macchina risulta priva della camera di contenimento 6 e la camicia 2 presenta, nella sua parte inferiore in prossimità della testata 26, un foro 89, attorno al quale è saldato un gomito 90 diretto verso il fondello 35. Sul gomito 90 è inseribile a tenuta un’estremità di un tubo 91 che si estende sostanzialmente parallelo alla camicia 2 e si collega all’estremità opposta ad un manicotto di mandata 92 fissato, per esempio saldato, alla parte inferiore del fondello 35. A tale scopo, il fondello 35 presenta un condotto trasversale 93 in comunicazione con l’apertura inferiore 37 e terminante col restringimento 51. In tal modo il dispositivo di sicurezza contro eventuali sovrapressioni è realizzabile lateralmente all’apertura 93 mantenendolo comunque in comunicazione con l’apertura centrale 36 mediante il raccoldo 60.
All’estremità della camicia 2 prossimale al fondello 35 è fissabile, per esempio saldabile, un anello estermo 94, sul quale si possono praticare dei fori ciechi angolarmente equidistanziati (non visibili nei disegni) per l’avvitamento di viti inseribili in corrispondenti fori passanti previsti nel fondello 35 stesso al fine di realizzare la chiusura della parte posteriore della camicia 2.
La testata 26 comprende invece una sede anulare 95 atta a riscontrare sui bordi dell’estremità adiacente della camicia 2. Pertanto, la chiusura della parte anteriore della camicia 2 si può ottenere, di preferenza, mediante saldatura della testata 26 con cordone 96 sulla superficie esterna della cami'cia 2 stessa.
Il pistone 3 presenta un foro passante 97 per l’inserimento scorrevole con gioco di un’estremità di una asticella 98, la quale in corrispondenza del semipistone 62 è insediabile in una testa di fermo 99 montata scorrevole nel semipistone 62. In corrispondenza de semipistone anteriore 66, da parte opposta rispetto alla testa di fermo 99, l’asticella 98 si estende a sbalzo dal semipistone 66 e presenta un anello od un risalto 100, contro il quale riscontra una molla elicoidale 101 preposta a caricare elasticamente l’asticella 98 e a mantenere la testa di fermo 99 contro la superfìcie del semipistone 62 (quando asticella 98 non è spinta contro la testa 99) mantenendo idraulicamente isolati i due scomparti delimitati da banda opposta del pistone 3 entro la camicia 2. L’asticella 98 si estende a sbalzo sostanzialmente parallela allo stelo 4 per un tratto tale da garantire, a fine corsa in uscita dello stelo 4, il contatto con la testata 26 con la consegurente compressione della molla 101, che causa l’apertura del foro 97 per il passaggio di fluido.
Il funzionamento della macchina spaccalegna è descritto qui di seguito .
Viene inizialmente avviato il motore (elettrico) 8 che mette in funzione la pompa 7. Tra l'incudine 9 ed il cuneo 10 viene interposto un ceppo di legno da spaccare poggiante sulla superficie superiore dei profilati 17. L’ operatore con una mano preme il pulsante di avviamento del motore e con l’altra aziona la leva 47 verso il fondello 35 in modo da premere sul perno 46 fino a quando il suo tappo conico 49, vincendo l'azione della molla 52 non arriva ad otturare il restringimento 50 del foro 38. Così facendo il fluido di lavoro, solitamente olio, viene aspirato dalla camera di contenimento 6 per passare nel condotto di aspirazione 69 della carcassa grazie all'azione degli ingranaggi 70 e 71, che lo mandano successivamente sotto pressione lungo il condotto di mandata e la corrispondente apertura centrale 36 del fondello 35, verso l’interno della camicia 2. In quest'ultima il fluido esercita una spinta sul pistone 3 che trascina lo stelo 4 a fuoriuscire dalla camicia 2 vincendo l'azione contrastante della molla 5. Contemporaneamente il fluido presente nella camicia 2 tra il semipistone anteriore 66 e la testata 2b viene sospinto ad entrare nella camera di contenimento 6 attraverso il foro o i fori imbutiti 2a. L'uscita del fluido dalla camicia 6 comporta un avvicinamento di lavoro dell'incudine 9 trasportata dal telaio 13 solidale all'estremità sporgente dello stelo 4, verso il tagliente 25 del cuneo 10, che può così penetrare nel ceppo fino a spezzarlo.
Il fine corsa del pistone corrisponde alla posizione in cui questo ha oltrepassato il foro o fori 2a, perché l’olio in pressione si scarica allora direttamente nella camera 6. Grazie all'imbutitura del foro o fori 2a dalla camicia verso la camera di contenimento 6, il passaggio della guarnizione 63 del pistone 3 non comporta effetti taglienti o comunque usuranti su di essa garantendo cosi una lunga durata della guarnizione.
Rilasciando la leva 47 il tappo conico 49 grazie all’azione della molla 52 libera il restringimento 50 consentendo al fluido di passare dalla mandata alla camera 6 passando attraverso l'apertura centrale 36 comunicante con il tratto longitudinale superiore 39. La molla 5 può pertanto mantenere il pistone 3 contro il fondello 35, mentre il fluido torna dalla camera di contenimento 6.
In caso di malfunzionamento l'eventuale sovrappressione, risentibile in mandata attraverso l'apertura centrale 36 del fondello 35, provoca la discesa della sferetta 59 contenuta nel tratto inferiore del foro trasversale 38, vincendo azione contrastante della molla 58 aprendo così un by-pass al fluido di lavoro, che passa attraverso il restringimento 60 del foro trasversale 38 per confluire nel tratto 37 comunicante con l’aspirazione della pompa 7. Tale dispositivo di sicurezza interviene con una sensibilità che dipende dal precaricamento della molla 58 di caricamento della sferetta ed è regolabile dall'esterno agendo sul grano 57.
Poiché l'albero motore 73 è coassiale allo stelo 4, le vibrazioni della macchina spaccalegna risultano considerevolmente bilanciate in fase di lavoro.
L'assenza di valvole per il passaggio del fluido motore dalla camicia 2 alla camera di contenimento 6 e viceversa rende la macchina spaccalegna più funzionale e meno costosa da produrre.
La parte della traversa 86 sormontante il motore può agevolmente essere impiegata come comoda e pratica maniglia di presa per una mano dell’operatore, il quale durante il funzionamento della macchina spaccalegna è costretto a mantenere entrambe le mani impegnate, come si è spiegato sopra, il che riduce il rischio di incidenti.
Fermo restando tale funzionamento, la variante di realizzazione delle Figg. 7 ed 8 prevede delle semplificazioni qui di seguito descritte.
L’assenza dei tiranti 31 alleggerisce la macchina 1 e la rende più facilmente realizzabile.
Senza la camera di contenimento il fluido motore viene aspirato direttamente dall’interno della camicia 2 passando in sequenza attraverso il manicotto 90, la tubazione 91 ed il manicotto 92 per arrivare nell’apertura 93 in comunicazione con l’aspirazione della pompa.
La funzione di travaso esercitabile dal foro 89 viene in questo caso eseguita dall’asticella 98 che, venendo a contatto a fine corsa in uscita dello stelo 4 con la testata 26, libera il foro 97 per il passaggio del fluido motore.
I materiali nonché le dimensioni possono essere vari a seconda delle esigenze.
Il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l'ambito protettivo definito dal tenore delle rivendicazioni che seguono.
Claims (20)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina spaccalegna in particolare per ceppi di legno che comprende: - un gruppo fluidodinamico includente un cilindro o camicia con due fondelli di chiusura uno prossimale ed uno distale, un pistone montato scorrevole entro la camicia e delimitante da banda opposta uno scomparto o camera di contenimento ed uno scomparto o camera di pressurizzazione di un fluido di lavoro, uno stelo fissato al pistone e fuoriuscente da detta camicia, una molla di caricamento elastico per detto pistone reagente contro uno dei fondelli; - una pompa per pressurizzare detto fluido di lavoro, avente la propria mandata collegata a detto scomparto o camera di pressurizzazione e la propria aspirazione comunicante con detta camera o scomparto di contenimento; - una sorgente di moto per detta pompa, - un’incudine ed un cuneo contrapposti ed accessibili dall'esterno, l'uno dei quali è mobile rispetto all’altro e vincolato a detto stelo; e si caratterizza per il fatto che detto fondello prossimale è interfacciato con detta pompa e presenta: una prima apertura di comunicazione tra detto scomparto o camera di pressurizzazione e la mandata della pompa, - una seconda apertura in comunicazione con l’aspirazione della pompa e con detto scomparto di contenimento ed almeno un condotto trasversale valvolare intercettante entrambe dette aperture.
- 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto scomparto o camicia di contenimento comprende una tubazione di collegamento con detta seconda apertura di detto fondello prossimale.
- 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto pistone comprende un foro passante di comunicazione tra detto scomparto di contenimento e detto scomparto di pressurizzazione intercettabile da mezzi valvolari.
- 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi valvolari comprendono un’asticella almeno parzialmente inseribile con gioco in detto foro passante, una testa di fermo o chiusura spostabile tra una posizione di chiusura ed una di apertura in detto foro passante mezzi elastici di caricamento per detta asticella e di ritenuta per detta testa di fermo.
- 5. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una camera ausiliaria di contenimento per detto fluido di lavoro disposta almeno in parte adiacente o contigua a detto cilindro o camìcia.
- 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la superfìcie laterale di detto cilindro o camicia presenta almeno un foro di finecorsa per detto pistone, comunicante con detta camera ausiliaria di contenimento in posizione tale che una volta oltrepassato da detto pistone esso scarica il fluido in pressione dalla camicia alla camera ausiliaria di contenimento.
- 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il o ciascun foro di finecorsa è imbutito verso detta camera di contenimento onde evitare fenomeni di abrasione su detto pistone.
- 8. Macchina secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzata dal fatto che detta camera di contenimento è disposta attorno, almeno in corrispondenza di detto foro o fori, a detta camicia, per cui lo scarico tra camicia e camera avviene direttamente.
- 9. Macchina secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzata dal fatto che detta camera ausiliaria di contenimento è coassiale con detta camicia.
- 10. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 5 a 9, caratterizzata dal fatto che detta camera ausiliaria di contenimento del fluido di lavoro è delimitata tra detta camicia e da un tubo cilindrico esterno a detta camicia.
- 11. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 5 a 10, caratterizzata dal fattodi comprendere un unico fondello comune di chiusura posteriore ed un’unica testata comune di chiusura anteriore per detta camicia e per detta camera di contenimento.
- 12. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 5 a 11, caratterizzata dal fatto che detto fondello di chiusura posteriore presenta un’apertura centrale passante in comunicazione con la mandata di detta pompa, un’apertura inferiore passante in comunicazione con l’aspirazione di detta pompa ed un foro trasversale costituente detto condotto trasversale comunicante sia con la mandata che con l’aspirazione.
- 13. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta sorgente di moto comprende un albero di uscita coassiale con detto stelo.
- 14. Macchina secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto albero di uscita, detta pompa e detto cilindro o camicia sono tra loro allineati.
- 15. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta incudine presenta asperità sulla superficie rivolta verso detto cuneo.
- 16. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detta incudine presenta la propria superficie rivolta verso detto cuneo almeno parzialmente concava.
- 17. Macchina secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzata dal fatto che detta incudine presenta la propria superficie rivolta verso detto cuneo almeno parzialmente convessa.
- 18. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di sicurezza regolabile dall’esterno, comprendente un condotto trasversale comunicante sia con la mandata che con l’aspirazione di detta pompa e delimitante una prima sede di accoglimento di un elemento valvolare a spillo elasticamente caricato ed azionabile verso una posizione di chiusura dove interrompe la comunicazione diretta tra mandata ed aspirazione di detta pompa ed una seconda sede di accoglimento di un elemento valvolare tarabile atto a mettere in comunicazione la mandata con l’aspirazione o con l’esterno in caso di sovrapressioni quando detto elemento valvolare a spillo è in posizione di chiusura.
- 19. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detto elemento valvolare a spillo è azionabile da una leva manuale.
- 20. Macchina spaccalegna in particolare per ceppi di legno sostanzialmente come sopra descritto con riferimento agli uniti disegni e come ivi illustrato.
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