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ITTV20060039A1 - Sistema di controllo per uno o piu' azionamenti. - Google Patents

Sistema di controllo per uno o piu' azionamenti. Download PDF

Info

Publication number
ITTV20060039A1
ITTV20060039A1 ITTV20060039A ITTV20060039A1 IT TV20060039 A1 ITTV20060039 A1 IT TV20060039A1 IT TV20060039 A ITTV20060039 A IT TV20060039A IT TV20060039 A1 ITTV20060039 A1 IT TV20060039A1
Authority
IT
Italy
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drive
code
received
command
management device
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Bruno Bortolan
Oscar Marchetto
Sergio Tomasella
Original Assignee
Nice Spa
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Filing date
Publication date
Application filed by Nice Spa filed Critical Nice Spa
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Priority to EP07726651A priority patent/EP2005403A1/en
Priority to PCT/EP2007/052092 priority patent/WO2007104675A1/en
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    • GPHYSICS
    • G08SIGNALLING
    • G08CTRANSMISSION SYSTEMS FOR MEASURED VALUES, CONTROL OR SIMILAR SIGNALS
    • G08C17/00Arrangements for transmitting signals characterised by the use of a wireless electrical link
    • GPHYSICS
    • G08SIGNALLING
    • G08CTRANSMISSION SYSTEMS FOR MEASURED VALUES, CONTROL OR SIMILAR SIGNALS
    • G08C2201/00Transmission systems of control signals via wireless link
    • G08C2201/40Remote control systems using repeaters, converters, gateways

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Selective Calling Equipment (AREA)
  • Control Of Direct Current Motors (AREA)
  • Control Of Eletrric Generators (AREA)

Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Sistema di controllo per uno o più azionamenti”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema di controllo per uno o più azionamenti, in particolare azionamenti per cancelli o avvolgibili.
Come esempio ci si riferirà ad azionamenti di cancelli, fermo restando che l'invenzione si può applicare anche in settori differenti.
Gli azionamenti di cancelli più evoluti AZ - di cui uno schema a blocchi è riportato in fig. 1 - sono sistemi intelligenti con a bordo un’unità di controllo Uaz, di solito un microprocessore. L'azionamento AZ comprende anche un ricevitore radio o ad infrarossi Rx che demodula/rivela un codice radio C (ad esempio il codice di apertura/chiusu cancello) ricevuto da un telecomando Tx di un utente, telecomando che può essere fis su una parete o portatile a batterìa. Il codice C viene memorizzato in una memoria MR codici radio C oppure confrontato, per mezzo di un noto microprocessore, con codici ivi già memorizzati. A ciascun codice radio è associato univocamente un segnale di comando COM, contenuto in una memoria MC e, in caso di corrispondenza tra codice ricevuto e codice in MR, viene eseguito il rispettivo comando in MC. Di conseguenza l'unità Uaz recupera in una memoria parametri MP i parametri (o le relative istruzioni) associati a quel particolare segnale di comando, e lo esegue. Il segnale di comando COM in MC può essere ad esempio il pilotaggio di un motore M per movimentare il cancello.
Al riconoscimento di un codice radio C tra quelli presenti nella memoria MR da parte del ricevitore Rx, segue la fase di identificazione del segnale di comando corrispondente contenuto in MC e la fase di elaborazione nell'unità Uaz atta a implementare il comando con dei parametri contenuti e codificati nella memoria MP. La memoria MP può anche contenere dei parametri operativi dell'azionamento A Z (ad esempio i valori dei finecorsa del cancello, i profili di coppia del motore da usare come riferimento, temporizzazioni, ecc.) di cui l'unità Uaz si serve per eseguire i comandi COM.
Nell'azionamento AZ esistono almeno tre insiemi di dati, uno contenuto nella memoria MR, uno nella memoria MC e uno nella memoria MP. Gli insiemi delle prime due sono riportati schematicamente sotto forma di tabella in fig. 2. Ai vari codici C1-Cn nella memoria MR sono associati rispettivi segnali di comando COM1...COMn da eseguire. A seconda del comando COM che si vuole sia associato ad ogni codice ricevuto C, si predefinisce la corrispondenza univoca (indicata dalle frecce) tra codice C e relativo comando COM.
Il sistema si dimostra sufficientemente flessibile (come esempio pratico si veda ad esempio US 5453 736), ma mostra i suoi limiti - essendo un sistema chiuso - qualora si voglia un sistema con funzioni di alto livello che coinvolgano più azionamenti, in particola la struttura del sistema impedisce una gestione coordinata di uno o più azionamenti specialmente per quando riguarda il riconoscimento centralizzato dei codici radio -problema che l'invenzione come si vedrà risolve.
Molto spesso - vedere ancora fig. 1 - all'azionamento AZ si associa un dispositivo esterno di servizio CC, che serve ad interfacciarsi con l'azionamento AZ per programmarlo in fase di installazione o per inviargli comandi come quelli generati dall'utente finale. Il dispositivo CC comprende un'unità logica Ucc, di solito un microprocessore, un display D e una tastiera K.
L'azionamento AZ e il dispositivo CC comunicano tra loro attraverso rispettive interfacce di comunicazione dati laz e Icc, che possono essere interfacce di trasmissione con o senza fili.
Il dispositivo CC permette di accedere alle memorie MR, MC e MP dell'azionamento AZ durante l'installazione, in modo che si possano sia scaricare nella memoria MR codici radio C, nella memoria MC comandi COM e nella memoria MP parametri operativi preimpostati, sia prelevarli e salvarli localmente per uso futuro (back up) nel dispositivo CC o una memoria esterna.
Ancora però ogni azionamento AZ è realizzato per operare a sé stante, e il dispositivo CC interagisce con l'azionamento AZ soltanto per installare dati nelle memorie MR, MC e MP una volta sola, al momento dell'installazione, o per dare comandi equivalenti a quelli che l'azionamento AZ riceverebbe da un utente con il ricevitore Rx.
Altri noti controlli centralizzati di più azionamenti AZ prevedono solo il loro funzionamento simultaneo o la gestione da parte di un remoto terminale di comando fisso, di struttura simile al dispositivo CC. In entrambi i casi però quando l'utente dà un comando al terminale di comando, esso lo interpreta e invia all'azionamento selezionato un segnale di comando uguale/corrispondente a quello emesso da un telecomando Tx portatile. ricevitore Rx riceve tale segnale, e ne demodula\rivela il codice C che viene elaborato come già descrìtto.
E' evidente che un sistema siffatto non permette ad esempio un controllo dei codici radio centralizzato e simultaneo alla loro ricezione nei ricevitori Rx, e ne impedisce una gestione centralizzata fatta in tempo reale. Inoltre, in un sistema di questo tipo la portata di un telecomando Tx, ancorché utilizzabile per comandare più azionamenti AZ, è limitata dalla potenza di trasmissione.
Scopo principale della presente invenzione è realizzare un sistema di controllo per azionamenti, in particolare di cancelli e avvolgibili, che non presenti gli inconvenienti di questo stato dell'arte.
Altro scopo dell'invenzione è realizzare un sistema di controllo per azionamenti che consenta una gestione centralizzata in tempo reale dei codici radio.
Altro scopo dell'invenzione è realizzare un sistema di controllo per azionamenti che consenta una gestione diretta dei consensi (all'accesso) da e per un ambiente.
Altro scopo dell'invenzione è realizzare un sistema di controllo per azionamenti in cui la portata dei telecomandi portatili sia ampliata rispetto allo stato dell'arte.
Tali scopi sono ottenuti con un azionamento comprendente mezzi di ricezione di un segnale remoto e estrazione di un codice ricevuto di comando dal segnale remoto, una memoria codici contenente almeno un codice valido, mezzi di elaborazione per distinguere se il codice ricevuto è tra quelli validi, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per inviare il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento.
L'invenzione prevede anche un primo metodo di controllo per un azionamento, in particolare di avvolgibili o barriere mobili, comprendente le fasi di
- ricevere un segnale remoto ed estrarre da esso un codice ricevuto di comando; - verificare che il codice ricevuto appartenga ad un insieme valido di codici ;
- inviare il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento.
L'invenzione prevede anche un secondo metodo di controllo per un sistema di azionamenti, in particolare di avvolgibili o barriere mobili, comprendente le fasi di
- ricevere in ogni azionamento un segnale remoto ed estrarre da esso un codice ricevuto di comando;
- verificare in ogni azionamento che il codice ricevuto appartenga ad un insieme valido di codici;
- in caso negativo condividere il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento su una rete cui sono collegati gli altri azionamenti.
A uno o più azionamenti è vantaggiosamente collegabile un dispositivo per il controllo centralizzato, in particolare un dispositivo di gestione remota collegabile ad almeno un azionamento realizzato secondo l'invenzione, comprendente un’interfaccia per leggere e acquisire detto codice ricevuto. Tale dispositivo può comprendere inoltre - un'interfaccia di comunicazione per ricevere e trasmettere dati dall'azionamento; - un display per visualizzare informazioni ad un utente;
- un'interfaccia utente con la quale un utente può fornire comandi;
- un’unità di elaborazione collegata col display e l’interfaccia utente e atta ad elaborare detto codice ricevuto.
Si può realizzare un sistema di (uno o) più azionamenti aventi le caratteristiche dell'invenzione, le cui interfacce di comunicazione dati sono collegate ad una rete di comunicazione dati per condividere detto codice ricevuto.
Nel seguito si descrive una forma esemplificativa di realizzazione dell'invenzione, per spiegare tutti i vantaggi dell'invenzione, con riferimento all'allegato disegno ove:
fig. 1 mostra un azionamento dell'arte nota;
fig. 2 mostra la struttura associativa tra codici ricevuti e codici comando eseguibili nell'azionamento di fig. 1 ;
fig. 3 mostra un sistema di controllo secondo l'invenzione;
fig. 4 mostra una variante del sistema di fig. 3.
Il sistema secondo l'invenzione è mostrato in fig. 3, ove sono mostrati come esempio tre azionamenti AZ1 , AZ2 e AZ3 di struttura già descritta, e pertanto non si ripete. Si usano gli stessi riferimenti, solo con un suffisso distintivo numerico.
Quello che cambia sono le funzioni del sistema, in particolare il flusso di dati. A tratteggio è disegnato il percorso seguito da un segnale di comando COM associato ad un codice radio C rivelato in tempo reale dal ricevitore Rx1 dell'azionamento AZ1. Invece di terminare all'ingresso dell'unità Uaz1, detto segnale di comando COM (o in alternativa anche lo stesso codice ricevuto C) è deviato all'interfaccia di comunicazione lazi.
La deviazione del segnale di comando COM (o codice radio C) ricevuto, che può anche avvenire tramite mezzi di redirezione (un deviatore elettrico o un deviatore logico), si ottiene attraverso una ri-definizione delle corrispondenze associative tra codici radio C (nella memoria MR) e segnali di comando COM (nella memoria MC), vedi fig.2, il che si traduce in un diverso comportamento dell'unità Uaz1.
Il funzionamento del sistema di fig. 3 è il seguente. Un utente invia con un trasmettitore Tx un segnale di comando, che viene ricevuto dall'azionamento AZ1. Esso con il ricevitore Rx1 rivela il codice radio nel segnale e lo confronta con quelli presenti nella memoria MR. Se il codice ricevuto vi è presente, e quindi il codice appartiene all'azionamento AZ1, si recupera il corrispondente segnale di comando COM presente nella memoria MC. Il segnale di comando COM giunge all'unità Uaz1 che, come già detto, lo eseguirà reperendo nella memoria MP i parametri corrispondenti. I comandi COM eseguiti dall'unità Uaz1 , conformemente all'invenzione, possono riguardare almeno:
i) una procedura nota;
ii) nessuna operazione da eseguire, vale a dire ad un codice C ricevuto e identificato non segue alcuna azione;
iii) inviare all’esterno dell'azionamento AZ1 il segnale (o codice) ricevuto e restare in attesa.
Il caso i) è quello della tecnica nota.
Il caso ii) corrisponde alla disabilitazione del particolare codice ricevuto.
Il caso iii) dà vita a due varianti del sistema: il collegamento ad una rete NT o bus comune degli azionamenti AZ1, ..., AZ3 (vedi collegamenti bidirezionali a tratteggio) o alla devoluzione della gestione del segnale (o codice) all'esterno, vantaggiosamente - come sarà descrìtto - da un dispositivo di gestione centralizzata remota OP.
Per il collegamento in rete NT, il codice radio ricevuto e non elaborato da AZ1 sarà disponibile per AZ2 e AZ3, che tramite la propria interfaccia laz e il ricevitore Rx (o, in un'altra possibile configurazione, l'unità Uaz) interpreteranno il codice radio per stabilire se devono o meno attivarsi ed eseguire qualche proprio comando COM associato. Se nella rete NT viene condiviso il codice radio ricevuto da AZ1, i mezzi di elaborazione in AZ2 e AZ3 hanno accesso anche alla propria memoria MR, onde verificare se tale codice è tra quelli cui essa deve reagire. In tutti i casi le unità Uaz recuperano dalle memorie MP i parametri associati ai comandi COM (presenti in MC) associati ai codici C, memorizzati in MR, e con cui il codice ricevuto via rete NT viene confrontato.
Nel caso l'azionamento AZ1 sia il più vicino al telecomando Tx ma il ricevitore Rx1 (deH'azionamento AZ1) non riconosca il codice come valido, gli altri azionamenti AZ2, AZ3 saranno in ascolto tramite le rispettive interfacce di comunicazione laz da e per la rete NT o il bus. L’azionamento che riconoscerà il codice radio eseguirà di conseguenza il comando COM programmato nella propria memoria MC, pur essendo magari localizzato molto al di fuori della portata del telecomando Tx e, a differenza della tecnica nota, non rimanendo insensibile al comando di quest'ultimo. E' evidente allora che il dell'invenzione estenda la portata efficace del trasmettitore Tx.
Il codice radio ricevuto può anche essere gestito da un dispositivo di gestione OP secondo l'invenzione (vedere fig. 4).
Il dispositivo OP serve ad interfacciarsi con un azionamento A Z per programmarlo o per comandarlo come farebbe l'utente finale. Il dispositivo OP comprende un'unità logica Uop, ad esempio un microprocessore, un display D e una tastiera K.
Un azionamento AZ e il dispositivo OP comunicano tra loro attraverso rispettive interfacce di comunicazione dati laz e lop, che possono essere interfacce con o senza fili (vedere frecce bidirezionali a tratteggio).
Il dispositivo OP permette di accedere alle memorie MR, MC e MP dellazionamento AZ, in particolare permette di definire i comandi COM associati ai codici C radio. In particolare il dispositivo OP permette di inserire nella memoria MC almeno i comandi COM:
- di inviare il codice radio ricevuto all'esterno dell'azionamento A Z (tramite l’interfaccia laz o altri mezzi);
- e/o di non effettuare alcuna operazione dopo il riconoscimento di un codice radio ricevuto.
E' chiaro dunque che una simile caratteristica del dispositivo OP consente di modificare a piacimento il comportamento di un'unità Uaz in risposta ad un particolare codice radio o di comando ricevuto, essendo sufficiente programmare con il dispositivo OP il relativo comando COM da eseguire in associazione al codice C.
Oltre a questa funzione di programmazione il dispositivo OP può anche avere funzioni di gestione. Esso può ricevere, qualora sia connesso alla rete NT o l'interfaccia laz agisca anche come nodo di accesso, tutti i codici ricevuti da tutti gli azionamenti AZ. Per far ciò, per ogni unità Uaz (e relativo ricevitore Rx) è programmata una funzione associata con l'interfaccia laz, faccia ripetere all'esterno degli azionamenti AZ tutti i codici ricevuti e che non preveda di effettuare altre operazioni, tranne ad esempio mettersi in attesa. Dopo che il dispositivo OP ha elaborato i codici radio, può inviare comandi direttamente alle unità Uaz (ancora tramite lop e laz).
L'unità logica Uop può allora essere programmata per gestire la ricezione dei codici radio ricevuti dagli azionamenti AZ1, AZ2, AZ3, nonché per svolgere innovative funzioni quali ad esempio:
- gestione diretta dei consensi in modo centralizzato. In ogni azionamento AZ in tempo reale il codice radio C ricevuto da Rx non termina all'unità Uaz ma viene inviato con la rete NT all'unità Uop, la quale sola può decidere se autorizzarne e/o eseguirne i comandi associati. Ad esempio, confrontando il codice radio C acquisito dalla rete NT con quelli in una sua lista o database interno (o contenuto in una memoria esterna), l’unità Uop può limitare i permessi di accesso ad un edificio solo ad alcune persone (ogni codice ricevuto dagli azionamenti AZ è associato al telecomando Tx che l’ha emesso e pertanto alla persona che lo usa), o solo in certi periodi del giorno, o solo in certi locali. Tale filtro è ottenuto abilitando solo un sottoinsieme di azionamenti AZ, solo un sottoinsieme di comandi nelle memorie MC o entrambe le opzioni. Le funzioni abilitate dal dispositivo OP possono essere eseguite direttamente dall’unità Uop o comandandone l’esecuzione autonoma ad un'unità Uaz tramite invio di comandi con le interfacce lop e laz. Nel primo caso l'unità Uop ha anch'essa una memoria MRop ove sono contenuti i codici abilitati e una memoria MCop contenente gli associati comandi da eseguire (Mrop e MFop mostrate in tratteggio in fig. 4). Un'alternativa è che il dispositivo OP visualizzi su display D l'arrivo del codice radio ricevuto da un azionamento AZ e/o la relativa richiesta di comando (ad esempio di accesso o comando dell'azionamento). Potrà essere un utente ad autorizzare l'esecuzione delle funzioni associate, attraverso l'immissione di comandi di consenso con la tastiera K.
- garantire la sicurezza dell'intero sistema, nel caso di smarrimento o interdizione di qualche telecomando Tx, situazione in cui nel rispettivo azionamento AZ basta disabilitare il comando COM nella memoria MC associato ai codici radio della memoria MR relativi a quel telecomando, o nella memoria locale MCop del dispositivo OP.
- facilitare il passaggio di proprietà di telecomandi Tx relativi a tutti gli azionamenti AZ del sistema, con le relative e personalizzate operazioni autorizzate. Questo si ottiene modificando opportunamente il contenuto delle memorie MR e MC nei vari azionamenti, o delle memorie MRop o Mcop, azioni che possono essere svolte attraverso la tastiera K e l'ausilio del display D.
L'unità Uop può essere programmata velocemente tramite la tastiera K e il display D.
Col dispositivo OP un utente può modificare e/o sostituire i codici radio C nella memoria MR e i corrispondenti segnali di comando COM in MC in un azionamento AZ, oppure il contenuto delle memorie MRop e MCop. Ne risulta che un sistema di azionamenti, benché complesso ed esteso, col dispositivo OP viene gestito efficientemente e si può programmare il comportamento di ogni azionamento AZ semplicemente modificando la corrispondenza associativa tra i codici in MR e i comandi COM in MC, o quella tra MRop e MCop.
Non è necessario, se si usa il dispositivo OP, che ogni azionamento AZ detenga un proprio database di comandi COM. Basta che per ogni codice C in MR vi sia associata un unico comando di trasferire e inviare il codice ricevuto all’esterno dell'azionamento, li database delle comandi COM per tutti gli azionamenti sarà contenuto, come già detto, nella memoria MCop del dispositivo OP, e ivi gestito ed elaborato. Il dispositivo OP può comprendere anche mezzi di ricetrasmissione dati 50 da e verso un trasmettitore remoto, ad esempio un ricetrasmettitore GSM, connessi in modo da cooperare con l'unità Uop, Cosi si può pilotare il dispositivo OP e tutte le sue funzionalità anche, ad esempio, dalla sede della ditta produttrice o quella dell'istallatore.
Si noti come sia facile col dispositivo OP, o in generale con l'insegnamento dell'invenzione, modificare un sistema di azionamenti esistente per aggiungervi le vantaggiose funzionalità descritte, caso questo in cui gli azionamenti mantengono la loro architettura ma ne vengono alterate solo le corrispondenze tra codici C e comandi COM.
Invece dei codici radio è possibile anche ripetere o trasmettere all'esterno dell'azionamento AZ copia del segnale ricevuto, ad esempio dopo un campionamento.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Azionamento (AZ) comprendente mezzi di ricezione (Rx) di un segnale remoto e estrazione di un codice ricevuto di comando dal segnale remoto, una memoria codici (MR) contenente almeno un codice valido (C), mezzi di elaborazione (Uaz) per distinguere se il codice ricevuto è tra quelli validi, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (Uaz, laz) per inviare il codice ricevuto all’esterno dell'azionamento.
  2. 2. Azionamento (AZ) secondo la rivendicazione 1 , comprendente inoltre una memoria comandi (MC) contenente almeno un comando programmato (COM), mezzi di elaborazione (Uaz) per distinguere se il codice ricevuto è tra quelli validi e in caso affermativo associarvi un comando (COM) della memoria comandi (MC) ed eseguirlo, la memoria comandi (MC) comprendendo almeno i comandi di inviare il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento e/o di non effettuare alcuna operazione.
  3. 3. Azionamento (AZ) secondo la rivendicazione 2, comprendente un’interfaccia di rete (laz) per l'invio del codice ricevuto in una rete dati (NT).
  4. 4. Azionamento (AZ) secondo la rivendicazione 3, in cui l'interfaccia di rete (laz) predisposta per ricevere un codice ricevuto da un altro azionamento (AZ2, AZ3) collegato alla rete (NT) e inviarlo ai mezzi di elaborazione (Uaz) o ai mezzi di ricezione (Rx).
  5. 5. Azionamento (AZ) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un’interfaccia di comunicazione dati (laz) per l'invio del codice ricevuto ad un dispositivo di gestione remoto (OP).
  6. 6. Azionamento (AZ) secondo la rivendicazione 5, in cui l'interfaccia di comunicazione dati (laz) è predisposta per ricevere un segnale di comando dal dispositivo di gestione remoto (OP) e inviarlo ai mezzi di elaborazione (Uaz) per essere eseguito.
  7. 7. Metodo di controllo per un azionamento (AZ), in particolare di avvolgibili o barriere mobili, comprendente le fasi di - ricevere un segnale remoto ed estrarre da esso un codice ricevuto di comando (C); - verificare che il codice ricevuto appartenga ad un insieme valido di codici (MR); - inviare il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento (A Z).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, comprendente le fasi ulteriori di - identificare un comando (COM) da eseguire associato al codice ricevuto; - eseguire il comando (COM), ove come comando associato al codice ricevuto vi è almeno la trasmissione del codice ricevuto all'esterno dell’azionamento (AZ) e/o la non esecuzione di alcuna operazione.
  9. 9. Metodo secondo le rivendicazioni 7 o 8, comprendente la fase ulteriore di inviare il codice ricevuto ad un dispositivo di gestione remoto (OP) perché venga da questo elaborato.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, comprendente la fase ulteriore di ricevere ed eseguire un comando emesso dal dispositivo di gestione remoto (OP).
  11. 11. Metodo di controllo per un sistema di azionamenti (AZ1, AZ2, AZ3), in particolare di avvolgibili o barriere mobili, comprendente le fasi di - ricevere in ogni azionamento (AZ1, AZ2, AZ3) un segnale remoto ed estrarre da esso un codice ricevuto di comando (C); - verificare in ogni azionamento (AZ1 , AZ2, AZ3) che il codice ricevuto appartenga ad un insieme valido di codici (MR); - in caso negativo condividere il codice ricevuto all'esterno dell'azionamento (AZ1, AZ2, AZ3) su una rete (NT) cui sono collegati gli altri azionamenti (AZ1, AZ2, AZ3).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, comprendente le fasi ulteriori di • acquisire in uno degli azionamenti (AZ1, AZ2, AZ3) tramite la rete (NT) un codice ricevuto da un altro azionamento (AZ1 , AZ2, AZ3); - verificare che il codice ricevuto tramite la rete (NT) appartenga ad un insieme valido di codici (MR) per l'azionamento.
  13. 13. Metodo secondo le rivendicazioni 10 o 11, comprendente la fase predisporre l'invio in ogni azionamento (AZ1, AZ2, AZ3) del codice ricevuto ad un dispositivo di gestione remoto (OP) per la sua elaborazione.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente la fase ulteriore di predisporre in ogni azionamento (AZ1, AZ2, AZ3) la ricezione e l'esecuzione di un comando emesso dal dispositivo di gestione remoto (OP).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui il comando emesso dal dispositivo di gestione remoto (OP) ha come effetto la variazione della corrispondenza tra l'insieme di codici validi (MR) per l'azionamento (AZ) e i comandi (COM) ad essi associati da eseguire nell'azionamento (AZ) in seguito alla ricezione dei codici validi.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui la variazione della corrispondenza tra l'insieme di codici validi (MR) per l'azionamento (AZ) e i comandi (COM) ad essi associati determina l'abilitazione/disabilitazione di un codice radio in un azionamento (AZ).
  17. 17. Dispositivo di gestione remota (OP) per azionamenti (AZ1, AZ2, AZ3) collegabile ad almeno un azionamento (AZ1 , AZ2, AZ3) realizzato secondo le rivendicazioni da 2 a 6, comprendente un'interfaccia (lop) per acquisire detto codice ricevuto.
  18. 18. Dispositivo di gestione remota (OP) comprendente inoltre - un’interfaccia di comunicazione (lop) per ricevere e trasmettere dati dall'azionamento (AZ1, AZ2, AZ3); - un display (D) per visualizzare informazioni ad un utente; - un'interfaccia utente (K) con la quale un utente può fornire comandi; - un'unità di elaborazione (Uop) collegata col display (D) e l'interfaccia utente (K) e atta ad elaborare detto codice ricevuto.
  19. 19. Dispositivo di gestione remota (OP) secondo le rivendicazioni 17 o 18, comprendente inoltre mezzi (Uop, lop) per modificare il contenuto della memoria codici (MR) e/o della memoria comandi (MC) e/o di una memoria parametri (MP) in detto almeno un azionamento (AZ1, AZ2, AZ3).
  20. 20. Dispositivo di gestione remota (OP) secondo una delle rivendicazioni da 17 a 19, comprendente inoltre mezzi di ricetrasmissione (50) dati da e verso un trasmettitore remoto.
  21. 21. Dispositivo di gestione remota (OP) secondo una delle rivendicazioni da 17 a 20, comprendente inoltre mezzi (Uop, lop, D, K) per modificare la relazione di associazione tra il contenuto della memoria codici (MR) e la memoria comandi (MC) in detto almeno un azionamento (AZ1 , AZ2, AZ3).
  22. 22. Dispositivo di gestione remota (OP) secondo una delle rivendicazioni da 17 a 21, comprendente inoltre mezzi (Uop, lop, D) per visualizzare la relazione di associazione tra il contenuto della memoria codici (MR) e la memoria comandi (MC) in detto almeno un azionamento (AZ1, AZ2, AZ3).
  23. 23. Sistema comprendente (uno o) più azionamenti (AZ1, AZ2, AZ3) secondo le rivendicazioni da 1 a 6 le cui interfacce di comunicazione dati (laz) sono collegate ad una rete di comunicazione dati (NT) per condividere detto codice ricevuto.
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EP2005403A1 (en) 2008-12-24

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