ITMI20080689A1 - Struttura di mobile a larghezza variabile - Google Patents
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Description
Titolo: Struttura di mobile a larghezza variabile
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una struttura di mobile a larghezza variabile.
È nota l'esigenza di poter sfruttare adeguatamente lo spazio disponibile neN'arredamento di un ambiente. Normalmente, tale esigenza viene soddisfatta mediante l'impiego di mobili su misura, ossia costruiti per l'impiego specifico e quindi dimensionati di conseguenza. Questa soluzione, chiaramente ottimale dal punto di vista dello sfruttamento dello spazio, a volte risulta tuttavia insoddisfacente per la totale mancanza di flessibilità di impiego; ad esempio, in caso di trasloco un mobile su misura sarà difficilmente utilizzabile, a meno di interventi di adattamento sulla sua struttura.
Sono note strutture di mobile a larghezza in qualche modo variabile, che però hanno limiti di solidità strutturale tali da impedirne l'impiego per mobili destinati a sopportare pesi di una certa entità, come ad esempio le librerie.
Esiste quindi il problema di realizzare una struttura di mobile a larghezza variabile in cui la flessibilità (facilità di variazione della larghezza) non vada a scapito della solidità strutturale.
Di conseguenza, la presente invenzione riguarda una struttura di mobile secondo la rivendicazione 1 . Caratteristiche preferite sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti.
In particolare, la struttura di mobile secondo l'invenzione comprende una prima ed una seconda sottostruttura fra loro interconnesse, in cui ciascuna sottostruttura comprende due montanti verticali collegati fra loro da almeno due ripiani orizzontali, caratterizzata dal fatto che dei due montanti di ogni sottostruttura un montante interno si trova fra i due montanti dell’altra sottostruttura, in cui il montante interno di ciascuna delle sottostrutture è provvisto di almeno un'apertura nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano dell'altra delle sottostrutture.
In questo modo, la struttura di mobile risulta composta da due sottostrutture interconnesse ma distinte, ciascuna indipendentemente portante in quanto formata da montanti collegati a ripiani; di conseguenza, la struttura risulta estremamente solida ed è in grado di sopportare carichi anche elevati, come una struttura di mobile fissa convenzionale. Tuttavia, le due sottostrutture possono essere spostate l'una rispetto all'altra, aumentando o diminuendo a piacere la larghezza della struttura di mobile, fra un minimo appena superiore alla larghezza della più larga delle sottostrutture ad un massimo appena inferiore alla somma delle larghezze delle due sottostrutture.
Preferibilmente, l'apertura ha ampiezza appena superiore alla sezione trasversale del ripiano in essa scorrevolmente impegnato, in modo da garantire il gioco minimo necessario per un buon scorrimento senza però indebolire troppo il montante.
Preferibilmente, una fra la prima e la seconda sottostruttura comprende elementi di appoggio fisso a terra, mentre l'altra sottostruttura comprende elementi di appoggio scorrevole a terra; più preferibilmente, gli elementi di appoggio fisso a terra sono piedini regolabili e gli elementi di appoggio scorrevole a terra sono rotelle. L'appoggio fisso di una delle due sottostrutture serve a garantire una buona stabilità della struttura di mobile, mentre l'appoggio scorrevole dell'altra sottostruttura serve a garantire una facile regolazione della larghezza della struttura di mobile. Per migliorare la stabilità della struttura una volta definita la sua larghezza, preferibilmente le sottostrutture sono bloccabili Cuna rispetto all’altra.
Evidentemente, ciascuna delle sottostrutture può avere un numero qualsiasi di ripiani, a seconda dell'altezza della struttura di mobile ed a seconda dello spazio in altezza che si desidera lasciare disponibile per gli oggetti posti sui ripiani. Inoltre, il numero di ripiani di ciascuna sottostruttura e l'altezza dei montanti possono essere scelti a piacere, anche diversi fra le due sottostrutture; è ovviamente impossibile che i ripiani di una sottostruttura siano esattamente alla stessa altezza dei ripiani dell'altra sottostruttura.
In una forma di esecuzione preferita, ciascuna delle sottostrutture comprende un ripiano inferiore, un ripiano superiore ed almeno un ripiano intermedio, tutti i ripiani con la sola eccezione di uno solo dei ripiani superiori essendo in impegno scorrevole in rispettive aperture in uno dei montanti interni.
Preferibilmente, la distanza verticale fra i ripiani è tale da permettere un utilizzo di ciascun ripiano, anche nella zona fra i due montanti interni. È comunque possibile prevedere che un ripiano di una sottostruttura sia appena al di sotto di un ripiano dell'altra sottostruttura, senza che vi sia spazio libero in altezza fra questi due ripiani nella zona fra i due montanti interni.
Preferibilmente, ogni apertura è protetta da una guarnitura, per proteggere sia il montante sia il ripiano e per favorire lo scorrimento reciproco.
In forme di esecuzione più complesse, la struttura di mobile secondo l'invenzione comprende inoltre almeno una terza sottostruttura, interconnessa alla seconda sottostruttura, comprendente due montanti verticali collegati fra loro da ripiani orizzontali, in cui dei due montanti della terza sottostruttura un montante interno si trova fra i due montanti della seconda sottostruttura, in cui il montante interno della terza sottostruttura è provvisto di almeno un'apertura nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano della seconda sottostruttura ed in cui il montante della seconda sottostruttura fra i due montanti della terza sottostruttura è un montante interno, provvisto di almeno un'apertura nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano della terza sottostruttura. La previsione di tre od anche più sottostrutture aumenta la flessibilità della struttura di mobile, senza tuttavia ridurne stabilità e solidità, poiché ogni sottostruttura è comunque indipendentemente portante.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di una sua forma di esecuzione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni,
la fig. 1 è una vista prospettica di una struttura di mobile secondo l'invenzione, con due sottostrutture;
le fig. 2a, 2b, 2c sono viste frontali della struttura di mobile di figura 1 in tre configurazioni di larghezza diversa;
la fig. 3 è una vista in sezione di un particolare della struttura di mobile della figura 1 ;
la fig. 4 è una vista frontale della struttura di mobile di figura 1 ; la fig. 5 è una vista posteriore della struttura di mobile di figura 1 ; la fig. 6 è una vista dal basso della struttura di mobile di figura 1 ; la fig. 7 è una vista frontale di una struttura di mobile secondo l'invenzione, con tre sottostrutture.
Nelle figure, con 10 è complessivamente indicata una struttura di mobile secondo l'invenzione, la quale comprende due sottostrutture 20 e 50, fra loro distinte ed interconnesse nel modo che sarà illustrato nel seguito.
La prima sottostruttura 20 comprende due montanti 21 e 22 verticali, collegati fra loro da cinque ripiani 31 , 32, 33, 34, 35 orizzontali, fissati rimovibilmente ai montanti mediante mezzi di fissaggio di per sé convenzionali, non illustrati nelle figure.
In modo del tutto analogo, la seconda sottostruttura 50 comprende due montanti 51 e 52 verticali, collegati fra loro da cinque ripiani 61, 62, 63, 64, 65 orizzontali, fissati rimovibilmente ai montanti mediante mezzi di fissaggio di per sé convenzionali, non illustrati nelle figure.
Il secondo montante 22 della prima sottostruttura 20 è un montante interno, interposto fra i due montanti 51 e 52 della seconda sottostruttura 50; analogamente, il primo montante 51 della seconda sottostruttura 50 è un montante interno, interposto fra i due montanti 21 e 22 della prima sottostruttura 20.
Il montante interno 22 della prima sottostruttura 20 è provvisto di cinque aperture 41 , 42, 43, 44, 45 nelle quali sono scorrevolmente impegnati i ripiani 61 , 62, 63, 64, 65 della seconda sottostruttura 50. Analogamente, il montante interno 51 della seconda sottostruttura 50 è prowisto di quattro aperture 71 , 72, 73, 74 nelle quali sono scorrevolmente impegnati i ripiani 31 , 32, 33, 34 della prima sottostruttura 20; non è prevista una quinta apertura per il quinto ripiano 35, poiché questo si trova ad un'altezza superiore a quella del montante 51. Tutte le aperture 41, 42, 43, 44, 45 e hanno ampiezza appena superiore alla sezione trasversale del ripiano che è scorrevolmente impegnato in ciascuna di esse. Preferibilmente, per evidenti ragioni di semplificazione produttiva, tutti i ripiani 31 , 32, 33, 34, 35 e 61 , 62, 63, 64, 65 hanno il medesimo spessore e la medesima profondità e corrispondentemente tutte le aperture 41 , 42, 43, 44, 45 e 71 , 72, 73, 74 hanno la medesima altezza e la medesima profondità. Preferibilmente, tutte le aperture 41, 42, 43, 44, 45, 71, 72, 73, 74 sono provviste di rispettive guarniture, tutte indicate con 18, per proteggere sia il montante in cui è formata l’apertura, sia il ripiano che vi scorre dentro, oltre che per favorire lo scorrimento reciproco.
Nella struttura di mobile 10 risultano definite fra i montanti 21 , 51 , 22 e 52 tre zone, indicate con 11 , 12 e 13.
La distanza verticale fra i ripiani 31 , 32, 33, 34, 35 e 61 , 62, 63, 64, 65 è tale da permettere un utilizzo di ciascun ripiano, anche nella zona 12 fra i due montanti interni 22 e 51 , pur se in tale zona 12 evidentemente l'altezza disponibile risulta ridotta a causa della presenza di un numero doppio di ripiani rispetto alle altre zone 11 e 13 della struttura di mobile 10.
Con riferimento in particolare alle figure 4 e 6, la prima sottostruttura 20 comprende elementi di appoggio fisso a terra, formati da piedini 24, preferibilmente del tipo ad altezza regolabile e comunque di per sé noti nell'arte, montati inferiormente ai montanti 21 e 22. La seconda sottostruttura 50 comprende elementi di appoggio scorrevole a terra, formati da rotelle 54, di per sé note neN'arte, al primo ripiano 61.
Le due sottostrutture 20 e 50 possono essere anche dotate di schienali posteriori, la cui estensione dovrà evidentemente tenere conto delle esigenze di movimento fra le due sottostrutture. Con riferimento in particolare alla figura 5, nella struttura di mobile 10 sono previsti uno schienale parziale 25 per la sottostruttura 20, che ne chiude una zona superiore, ed uno schienale parziale 55 per la sottostruttura 50, che ne chiude una zona inferiore. Le due sottostrutture 20 e 50 possono poi essere dotate di mezzi di bloccaggio reciproco, non presenti nella struttura di mobile 10 illustrata.
Nell'uso, le due sottostrutture 20 e 50 vengono montate in condizione di reciproca interconnessione, fissando i montanti di ciascuna ai rispettivi ripiani dopo che questi ultimi sono stati inseriti nelle rispettive aperture. Una volte montate, le due sottostrutture 20 e 50 possono essere fatte scorrere l'una rispetto all'altra, in modo da variare la larghezza complessiva della struttura di mobile 10 secondo le esigenze dell'utente, come mostrato nelle figure 2a, 2b e 2c; in questa fase, preferibilmente verrà lasciata ferma la sottostruttura 20 dotata di piedini 24 mentre sarà mossa la sottostruttura 50 dotata di rotelle 54. Definita la posizione della seconda sottostruttura 50 rispetto alla prima sottostruttura 20 e quindi definita la larghezza della struttura di mobile 10, le due sottostrutture 20 e 50 saranno eventualmente bloccate fra loro, in modo da miglorare la stabilità della struttura di mobile 10.
Nella figura 7 è illustrata una struttura di mobile 110 secondo una seconda forma di esecuzione dell'invenzione, con tre sottostrutture 120, 150 e 180. La prima sottostruttura 120 (uguale alla sottostruttura 20) comprende due montanti 121 e 122 e cinque ripiani 131, 132, 133, 134, 135; il montante 122 è un montante interno ed è provvisto di cinque aperture 141 , 142, 143, 144, 145. La seconda sottostruttura 150 comprende due montanti 151 e 152 e cinque ripiani 161 , 162, 163, 164, 165; il montante 151 è un montante interno ed è provvisto di quattro aperture 171, 172, 173, 174; anche il montante 152 è un montante interno, ed è provvisto di tre aperture 176, 177, 178. La terza sottostruttura 180 comprende due montanti 181 e 182 e quattro ripiani 191 , 192, 193, 194; il montante 181 è un montante interno ed è provvisto di cinque aperture 201, 202, 203, 204, 205. Nella struttura di mobile 110, i ripiani 131 , 132, 133, 134 sono scorrevoli rispettivamente nelle aperture 171, 172, 173, 174, i ripiani 161, 162, 163, 164, 165 sono scorrevoli rispettivamente nelle aperture 141 , 142, 143, 144, 145 ed anche nelle aperture 201, 202, 203, 204, 205; i ripiani 191 , 192, 193 sono scorrevoli rispettivamente nelle aperture 176, 177, 178; i ripiani 135 e 194 sormontano i montanti 151 e 152 rispettivamente, e quindi non scorrono in alcuna apertura.
Nella struttura di mobile 110 risultano definite fra i montanti 121, 151 , 122, 181 , 152, 182 cinque zone, indicate con 111, 112, 113, 114, 155.
La distanza verticale fra i ripiani 131-135, 161-165, 191-194 è tale da permettere un utilizzo di ciascun ripiano, anche nella zona 112 fra i due montanti interni 122 e 151 e nella zona 114 fra i due montanti interni 181 e 152, pur se in tali zone 112 e 114 evidentemente l'altezza disponibile risulta ridotta a causa della presenza di un numero maggiore di ripiani rispetto alle altre zone 111 , 113, 115 della struttura di mobile 110.
La sottostruttura 120 è provvista di piedini 124 regolabili, mentre le sottostrutture 150 e 180 sono provviste di rotelle 154 e 184.
Analogamente alla struttura di mobile 10, anche nella struttura di mobile 110 possono essere vantaggiosamente previsti guarniture di protezione delle aperture e schienali di chiusura posteriore, non mostrati nella figura 7.
L’uso della struttura di mobile 110 è del tutto analogo a quello della struttura di mobile 10.
È chiaro che altre forme di esecuzione dell'invenzione potranno comprendere più sottostrutture, con un diverso numero di ripiani e con un diverso numero di montanti.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Struttura di mobile, comprendente una prima (20; 120) ed una seconda (50; 150) sottostruttura fra loro interconnesse, in cui ciascuna sottostruttura (20, 50; 120, 150) comprende due montanti (21, 22, 51, 52; 121 , 122, 151 , 152) verticali collegati fra loro da almeno due ripiani (31-35, 61-65; 131-135, 161-165) orizzontali, caratterizzata dal fatto che dei due montanti (21 , 22, 51 , 52; 121 , 122, 151 , 152) di ogni sottostruttura (20, 50; 120, 150) un montante interno (22, 51 ; 122, 151) si trova fra i due montanti (21 , 22, 51 , 52; 121 , 122, 151 , 152) dell’altra sottostruttura (20, 50; 120, 150), in cui il montante interno (22, 51; 122, 151) di ciascuna delle sottostrutture (20, 50; 120, 150) è provvisto di almeno un'apertura (41-45, 71-74; 141-145, 171-174) nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano (31-34, 61-65; 131-134, 161-165) dell'altra delle sottostrutture (20, 50; 120, 150).
- 2. Struttura secondo la rivendicazione 1 , in cui l'apertura (41-45, 71-74; 141-145, 171-174) ha ampiezza appena superiore alla sezione trasversale del ripiano (31-34, 61-65; 131-134, 161-165) in essa scorrevolmente impegnato.
- 3. Struttura secondo la rivendicazione 1 , in cui una (20; 120) fra la prima e la seconda sottostruttura comprende elementi di appoggio fisso a terra (24; 124), mentre l'altra (50; 150) sottostruttura comprende elementi di appoggio scorrevole a terra (54; 154).
- 4. Struttura secondo la rivendicazione 3, in cui gli elementi di appoggio fisso a terra sono piedini (24; 124) regolabili e gli elementi di appoggio scorrevole a terra sono rotelle (54; 154).
- 5. Struttura secondo la rivendicazione 1 , in cui le sottostrutture (20, 50; 120, 150) sono bloccabili l’una rispetto all’altra.
- 6. Struttura secondo la rivendicazione 1 , in cui ciascuna delle sottostrutture (20, 50; 120, 150) comprende un ripiano inferiore (31 , 61 ; 131 , 161), un ripiano superiore (35, 65; 135, 165) ed almeno un ripiano intermedio (32-34, 62-64; 132-134, 162-164), tutti i ripiani con la sola eccezione di uno solo (35; 135) dei ripiani superiori essendo in impegno scorrevole in rispettive aperture (41-45, 71-74; 141-145, 171-174) in uno (22, 51 ; 122, 151) dei montanti interni.
- 7. Struttura secondo la rivendicazione 6, in cui la distanza verticale fra i ripiani (31-35, 61-65; 131-135, 161-165) è tale da permettere un utilizzo di ciascun ripiano, anche nella zona (11 ; 111) fra i due montanti interni (22, 51 ; 122, 151).
- 8. Struttura secondo la rivendicazione 1 , in cui ogni apertura (41-45, 71-74; 141-145, 171-174) è protetta da una guarnitura (18).
- 9. Struttura secondo la rivendicazione 1 , comprendente almeno una terza sottostruttura (180), interconnessa alla seconda sottostruttura (150), comprendente due montanti verticali (181 , 182) collegati fra loro da ripiani orizzontali (191-194), in cui dei due montanti della terza sottostruttura (180) un montante (151) interno si trova fra i due montanti (151, 152) della seconda sottostruttura (150), in cui il montante interno (181) della terza sottostruttura (180) è provvisto di almeno un'apertura (201-205) nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano (161-165) della seconda sottostruttura (150) ed in cui il montante (152) della seconda sottostruttura (150) fra i due montanti (181 , 182) della terza sottostruttura (180) è un montante interno, provvisto di almeno un'apertura (176-178) nella quale è scorrevolmente impegnato un ripiano (191-193) della terza sottostruttura (180).
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