ITFI20070048A1

ITFI20070048A1 - Gruppo goffratore multi-funzione

Info

Publication number: ITFI20070048A1
Application number: IT000048A
Authority: IT
Inventors: Mauro Gelli; Alessandro Muchetti; Mauro Ricci
Original assignee: Perini Fabio Spa
Priority date: 2007-02-27
Filing date: 2007-02-27
Publication date: 2008-08-28
Also published as: US20100000687A1; WO2008105016A3; WO2008105016A2; EP2125355A2; US8915283B2; BRPI0808107A2; ES2371129T3; EP2125355B1; ATE523327T1; BRPI0808107B1

Description

Gruppo goffratore multi-funzione

Descrizione

Campo Tecnico

La presente invenzione riguarda un gruppo gofFratore. Più in particolare, la presente invenzione riguarda un gruppo goffratore per la goffratura di un materiale nastriforme multivelo, preferibilmente in carta tissue, ad esempio per la produzione di carta igienica, carta asciugatutto ed altri prodotti cellulosici. Base dell'invenzione

La goffratura è una delle operazioni che vengono tipicamente eseguite sui veli o fogli di carta tissue, per la produzione di articoli cartacei per la pulizia e l’igiene personale, od anche per impiego commerciale od industriale, come ad esempio carta igienica, carta asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti di carta e simili.

La goffratura è un'operazione che viene eseguita al duplice scopo di migliorare le caratteristiche estetiche e di incrementare le funzionali, come in particolare la morbidezza, la levigatezza, la capacità di assorbimento o lo spessore del materiale finito.

Normalmente un materiale in carta tissue, come carta asciugatutto e carta igienica, è prodotto da due o più veli di carta che vengono goffrati separatamente e successivamente uniti tra loro tramite applicazione di collante e laminazione dei veli fra rulli contro-ruotanti e definenti una gola di laminazione.

La goffratura viene tipicamente eseguita facendo passare ciascun velo tra un rullo goffratore, corredato di protuberanze, ed un rullo di pressione con una superficie esterna rivestita in materiale cedevole, tipicamente gomma. Si parla in questo caso di goffratura acciaio-gomma, essendo il rullo goffratore tipicamente realizzato in acciaio. In alcuni casi la goffratura viene eseguita tra due rulli di acciaio od altro materiale duro, l’uno corredato di protuberanze e l'altro di corrispondenti incavi. Le protuberanze del rullo goffratore generano corrispondenti protuberanze o sporgenze nel velo cartaceo. Le protuberanze formate nei due veli più esterni sono orientate verso l’interno del prodotto finito.

Secondo una possibile tecnica (detta “punta-punta”), i due veli del materiale nastriforme cartaceo vengono uniti portando le protuberanze di un velo a corrispondere con le protuberanze dell’altro velo, avendo preventivamente applicato un collante sulle protuberanze di uno dei due veli, o su parte almeno di esse. In pratica, due rulli goffratori che goffrano separatamente due veli di carta per mezzo di rispettivi rulli di pressione, formano tra loro una gola di laminazione, attraverso la quale passano i due veli goffrati, prima di essere staccati dai rulli stessi. Nella gola di laminazione le protuberanze di un rullo coincidono con le protuberanze dell'altro e la distanza reciproca tra i rulli è tale da provocare una compressione localizzata dei veli in corrispondenza di tali protuberanze.

Un goffratore punta-punta per ottenere un prodotto di questo tipo è descritto in US-A-3, 414,459. La tecnica di goffratura punta-punta è stata via via perfezionata e migliorata, allo scopo di risolvere particolari problemi che nascono con questo metodo di lavorazione. In US-A-5, 096,527 è ad esempio descritta una tecnica per ridurre le vibrazioni e l'usura nei gruppi goffratori punta-punta. In US-A-6, 113,723 è descritta una distribuzione di protuberanze avente lo scopo di aumentare la resistenza dell'incollaggio tramite una particolare disposizione delle protuberanze. In US-A-5,736,223 è descritto un metodo per la produzione di un manufatto cartaceo in foglio comprendente tre strati o veli di carta tissue.

In US-A-5, 173,351; US-A-6,032,712; US-A-6,245,414; US-A-6,053,232 sono descritti gruppi goffratori-laminatori che con particolari accorgimenti evitano un'usura concentrata delle protuberanze anche quando queste non coincidono completamente, bensì danno luogo ad una corrispondenza a zone, tra alcune delle protuberanze di un rullo con alcune delle protuberanze dell'altro. In US-A-3, 961,119 è descritto un gruppo goffratore punta-punta, in cui due rulli goffratoli tra loro cooperanti sono corredati di risalti elicoidali. I risalti di un rullo goffratore presentano sporgenze che ingranano con cavità realizzate nei risalti elicoidali del rullo goffratore contrapposto.

Secondo una diversa tecnica, i due veli vengono goffrati separatamente, ciascuno tra un rullo goffratore ed un contro-rullo o rullo di pressione. I due veli vengono poi tra loro incollati in modo tale che le protuberanze di un velo si annidano tra le protuberanze dell’altro. Si parla in questo caso di goffratura cosiddetta "annidata”. La laminazione dei due veli viene ottenuta tra uno dei rulli goffratori ed un rullo laminatore, mentre i due rulli goffratoli non si toccano. Esempi di dispositivi goffratori-laminatori di questo tipo sono descritti in US-A-3,556,907; US-A-3, 867,225; US-A-5,339,730.

In US-A-5,686,168 è descritto un metodo di goffratura annidata, in cui i veli vengono uniti per laminazione fra due rulli goffratori contrapposti.

In US-A-6,578,617 ed in US-A-6,470,945 sono descritti gruppi goffratori che possono eseguire una goffratura secondo entrambe le tecnologie sopra illustrate. Per passare da una goffratura di tipo punta-punta ad una goffratura di tipo annidato è possibile modificare la fase angolare e/o la posizione assiale dei due rulli goffratori.

US-A-6,261,666 descrìve un analogo dispositivo per eseguire una goffratura alternativamente punta-punta o annidata. Un altro dispositivo simile è descritto in US-A-6, 109,326.

inizialmente la goffratura veniva realizzata secondo disegni geometrici molto semplici, con distribuzioni uniformi di protuberanze di forma tronco-conica o tronco-piramidale. Tali goffrature avevano prevalentemente una funzione tecnica, servendo a realizzare un prodotto di adeguato spessore e con una sufficiente morbidezza nonché capacità di assorbimento.

Attualmente la goffratura deve assolvere sempre più ad una duplice funzione, sia tecnico-funzionale che estetica. Sono stati pertanto sviluppati disegni di goffratura e dispositivi goffratori che consentano di ottenere un prodotto esteticamente gradevole ed al tempo stesso adatto a soddisfare i requisiti tecnici e le esigenze commerciali sempre più elevati richiesti a questi manufatti. La goffratura non è più realizzata solo tramite disegni geometrici elementari, ma prevede la combinazione di goffrature più o meno fitte (talvolta di micro-goffrature) e di disegni decorativi goffrati ed eventualmente stampati. Esempi di goffrature complesse sono descrìtti in US-A-6, 136,413; US-A-5,846,636; US-A-6, 106,928.

Una nuova tecnica di goffratura che consente di ottenere decori di particolare pregio e facilmente intercambiabili è descrìtta in US-A-6, 755, 928 ed in US-A-6, 681,826.

In WO-A-2006/027809 è descritto un gruppo goffratore convertibile, in cui una coppia di fiancate fisse coopera con una coppia di fiancate oscillanti per definire due coppie di sedi di supporto per i rulli goffratori. Al fine di disporre i rulli goffratori in due posizioni alternative, le fiancate mobili possono cooperare direttamente con le fiancate fisse, oppure in alternativa le fiancate fisse e mobili possono essere corredate di elementi di chiusura e completamento delle sedi di supporto delle estremità dei rulli goffratori. Il gruppo goffratore così configurato, benché caratterizzato dalla possibilità di modificare l’assetto dei rulli, ha una flessibilità limitata.

Una delle esigenze maggiormente sentite nell'industria della trasformazione della carta è la possibilità di adattare le linee di produzione a diverse richieste di mercato, con modifiche rapide e semplici della linea, per evitare di bloccare la linea stessa e quindi perdere produzione.

Scopi e sommario dell’invenzione

Secondo una possibile forma di realizzazione, uno scopo dell'invenzione è quello di proporre un gruppo goffratore che possa essere facilmente adattato a vari tipi di produzione e che possa produrre materiali goffrati secondo luna o l’altra di diverse tecniche di goffratura.

Sostanzialmente, secondo una forma di realizzazione dell’invenzione viene previsto un gruppo goffratore per goffrare ed accoppiare almeno due veli di materiale nastriforme, comprendente in combinazione):

> un primo supporto per un primo rullo goffratore;

> un secondo supporto per un primo rullo di pressione, cooperante con detto primo rullo goffratore, detto secondo supporto presentando due sedi per accogliere e supportare il primo rullo di pressione in due posizioni diverse rispetto a detto secondo supporto;

> un terzo supporto, per un secondo rullo goffratore, detto terzo supporto potendo assumere almeno due diverse posizioni di lavoro;

> un quarto supporto per un secondo rullo di pressione atto a cooperare con detto secondo rullo goffratore ed atto ad assumere almeno una posizione di lavoro ed una posizione non operativa;

> un quinto supporto con una doppia sede per accogliere e supportare in due posizioni diverse alternativamente un rullo accoppiatore o detto secondo rullo di pressione.

Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione dell’invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni e verranno descritte con riferimento ad un esempio di attuazione non limitativo dell'invenzione. Si deve comprendere che costituisce oggetto dell’invenzione anche un gruppo goffratore comprendente alcune soltanto delle attrezzature e dei dispositivi che consentono di configurare il gruppo goffratore in almeno due distinti assetti operativi.

Breve descrizione dei disegni

L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno; la

Fig.1 mostra un gruppo goffratore secondo l'invenzione in una prima configurazione in fase di allestimento; la

Fig.1A mostra un dettaglio dell'attrezzatura utilizzata nella configurazione di Fig.1; la

Fig.2 mostra il gruppo goffratore nella configurazione della Fig.1, ma in condizioni di lavoro; la

Fig.3 mostra il gruppo goffratore in una seconda configurazione in assetto aperto; la

Fig.3A mostra un dettaglio dell'attrezzatura utilizzata nella configurazione della Fig.3; la

Fig.4 mostra il gruppo goffratore nella configurazione della Fig.3 in assetto di lavoro; la

Fig.5 mostra in assetto aperto una terza configurazione del gruppo goffratore secondo l'invenzione; le

Fig.5A, 5B, 5C mostrano dettagli delle attrezzature utilizzate nella configurazione della Fig.5; e la

Fig.6 mostra il gruppo goffratore nella configurazione della Fig.5 in assetto di lavoro.

Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione dell'invenzione

Con iniziale riferimento alle Figg.1 e 2 verrà in primo luogo descritta la configurazione del gruppo goffratore secondo l'invenzione per la lavorazione secondo la tecnica cosiddetta punta-punta.

Il goffratore, complessivamente indicato con 1 , comprende una struttura di base 3, che a sua volta comprende ad esempio una coppia di fiancate parallele, su cui sono disposti i supporti per i rulli goffratori. Alla struttura 3 è associato un primo supporto 5 con una porzione 5A apribile grazie ad una cerniera 5B con cui la parte 5A è incernierata alla struttura 3. In tutte le Figure dell'allegato disegno il gruppo goffratore è mostrato in pratica in una sezione secondo un piano mediano longitudinale disposto in posizione intermedia tra le due fiancate laterali della macchina. Pertanto, nel disegno è visibile una sola delle due fiancate che formano la struttura 3.

Nel seguito ed in ciò che precede ed anche nelle allegate rivendicazioni quando viene fatto riferimento ad un supporto per un rullo si deve in realtà intendere la coppia di elementi di supporto sulle due fiancate per le due estremità del rispettivo rullo. Tornando alla Fig. 1 , quindi, il supporto 5 è costituito in realtà da due elementi di supporto uno su ciascuna delle due fiancate parallele che formano la struttura portante 3.

Nel supporto 5 viene alloggiato un primo rullo goffratore 7, ad esempio un rullo in acciaio o comunque di materiale sufficientemente duro per effettuare la lavorazione di goffratura sul materiale nastriforme che viene alimentato al gruppo goffratore. In modo di per sé noto e non illustrato il rullo goffratore 7 presenta sulla propria superficie protuberanze di goffratura secondo un disegno di goffratura idoneo.

Il gruppo goffratore 1 comprende, inoltre, un secondo supporto 9 per un primo rullo di pressione 11. Il rullo di pressione 11 può essere costituito ad esempio da un rullo rivestito in materiale elasticamente cedevole, come gomma od altro, il quale coopera con il primo rullo goffratore 7. Anche per quanto concerne il supporto 9 si deve comprendere che esso presenta in realtà due elementi di supporto, uno per ciascuna fiancata costituente la struttura portante 3. Il supporto 9 comprende due sedi 9A e 9B tra loro affiancate e realizzate su un braccio 12 incernierato in 13 alia rispettiva fiancata. Con 15 è indicato un attuatore cilindro-pistone, che porta il braccio 12 e quindi il rullo di pressione 11 nella posizione operativa illustrata in Fig.2. In pratica, la disposizione è doppia, con un braccio 12 su ciascun lato della macchina, per impegnare le due estremità del rullo di pressione 11, e preferibilmente con una coppia di attuatori cilindro-pistone 15, uno per ciascuna fiancata della struttura portante 3.

Le due sedi 9A, 9B vengono usate in alternativa a seconda della configurazione che assume il gruppo goffratore come apparirà più chiaro da quanto verrà descritto nel seguito. Nella configurazione delle Figg.1 e 2 il rullo di pressione 11 viene disposto nella sede 9B più vicina al fulcro 13 del braccio 12.

Le sedi 9A, 9B sono chiuse superiormente da un elemento 9C (Fig.2) che definisce e completa le rispettive sedi sul lato superiore e che viene rimosso per spostare o sostituire il rullo di pressione 11.

Il rullo di pressione 11 viene alloggiato nelle sedi 9A ovvero 9B rimuovendo l'elemento superiore 9C il quale viene poi applicato sulla sottostante porzione 9A, 9B delle sedi per bloccare il rullo 11 e supportarlo nella posizione che esso deve assumere durante la lavorazione.

Il gruppo goffratore 1 comprende un terzo rullo goffratore 17 supportato in un terzo supporto 19 realizzato con una porzione 19A apribile analoga alla porzione 5A che consente l'apertura e la chiusura del supporto 5 del primo rullo goffratore 7. La porzione 19A è fulcrata alla rispettiva fiancata della struttura portante 3 in 19B. In Fig.1 il supporto 19 è mostrato aperto per consentire l'inserimento ed il disinserimento del rullo goffratore 17, mentre in Fig.2 tale supporto è mostrato chiuso per mantenere il rullo goffratore 17 nella sua posizione di lavoro. Anche in questo caso il supporto 19 è doppio, cioè costituito in realtà da due elementi di supporto sostanzialmente simmetrici sulle due fiancate delia macchina.

Come mostrato in particolare nel dettaglio di Fig.lA, il supporto 19 non è realizzato direttamente sulla fiancata delia struttura portante 3, bensì su una attrezzatura 21 applicata in modo removibile ad una base oscillante 23 fulcrata in 25 alla struttura portante 3. Nella configurazione delle Figg.1 e 2 tra l'attrezzatura 21 e la base oscillante 23 è interposto un distanziale 27, il quale consente di disporre il supporto 19 e quindi il rullo goffratore 17 alla adeguata distanza dal fulcro 25. Come mostrato in figura, in questa configurazione i rulli goffratori 7 e 17 sono sostanzialmente disposti con i propri assi su un piano orizzontale.

Con 29 è indicato un attuatore (cosiddetto "Torpress") che preme fra la struttura 3 e la base oscillante 23 per portare il secondo rullo goffratore 17 a premere contro il primo rullo goffratore 7, in un assetto punta-punta, cioè con almeno alcune delle protuberanze del rullo 7 che premono contro alcune almeno delie protuberanze del rullo 17 nella gola definita fra i rulli goffratori.

Con il secondo rullo goffratore 17 coopera un secondo rullo di pressione 33 supportato in un supporto 35 realizzato in un braccio oscillante 37 e formato da due porzioni apribiii, di cui quella mobile è indicata con 35A in Fig.2. Questo permette l'apertura del supporto 35 e l'inserimento o il disinserimento del rullo di pressione 33. Come nel caso degli altri supporti, anche questo quarto supporto 25 è in realtà formato da due elementi di supporto uno per ciascuna delle due fiancate del gruppo goffratore 1. Doppi sono anche di conseguenza i bracci oscillanti 37 che portano il supporto 35. I bracci 37 sono fulcrati in 39 alla struttura portante 3 ed il loro movimento di oscillazione è comandato da attuatori cilindro-pistone 41. Gli attuatori 41 premono il rullo di pressione 33 contro il secondo rullo goffratore 17 per goffrare il materiale nastriforme che passa nella gola formata dai rulli 33 e 17 stessi.

Alla struttura fissa 3 è associato un basamento 3A per un gruppo incollatore 45 mobile secondo la doppia freccia f45 per avvicinarsi ed allontanarsi rispetto al rullo goffratore 7.

Il gruppo incollatore 45 comprende cilindri 47, 49 che prelevano il collante da un serbatoio e lo trasferiscono al materiale nastriforme rinviato attorno al rullo goffratore 7, il tutto in modo di per sé noto e che non richiede ulteriore descrizione in questa sede.

Come si osserva in Fig.2, quando il gruppo goffratore configurato come in questo esempio è in posizione di lavoro, i due rulli goffratori 7 e 17 sono premuti l'uno contro l'altro per laminare fra loro due veli di materiale nastriforme V1, V2 alimentati alla coppia di rulli 7, 11 ed alla coppia di rulli 17, 33 rispettivamente. Il velo V1 viene goffrato dal primo rullo goffratore 7 e dal rispettivo rullo di pressione 11, mentre il secondo velo V2 viene goffrato tra il secondo rullo goffratore 17 ed il rullo di pressione relativo 33. Con N è indicato il materiale nastriforme che, formato dall'accoppiamento e dall'incollaggio dei due veli V1 , V2, fuoriesce dal gruppo goffratore 1.

I rulli di pressione 11 e 33 si trovano, in questa configurazione, su lati opposti del piano geometrico sostanzialmente orizzontale su cui giacciono gli assi di rotazione dei rulli goffratori 7 e 17.

Il gruppo goffratore qui descritto può essere riconfigurato per assumere una diversa posizione dei rulli goffratori e di pressione, ancora disposti in modo da operare in assetto punta-punta.

Questa seconda configurazione è illustrata nelle Figg.3 e 4, dove in Fig.3 è mostrato il gruppo goffratore 1 in fase di allestimento, con i supporti aperti, mentre in Fig.4 esso è mostrato in assetto operativo durante la goffratura e la laminazione dei veli, ancora indicati con V1 e V2 per la produzione del materiale nastriforme N.

Si osserva che in questa configurazione il supporto 35 è vuoto e mantenuto in una posizione di non lavoro con i bracci 37 ruotati in verso orario rispetto alla posizione da essi assunta nelle Figg.1 e 2. Il secondo rullo di pressione, ancora indicato con 33, che coopera con il secondo rullo goffratore 17, è portato in questo caso da un quinto supporto 51, costituito come nel caso degli altri supporti in realtà da due elementi di supporto, uno per ciascuna fiancata della macchina.

Il supporto 51, o più esattamente ciascun elemento di supporto per le due estremità dei rulli di pressione 33, è fulcrato in 53 alla rispettiva fiancata della macchina e associato ad un attuatore cilindro-pistone 55, che preme il rullo di pressione 33 contro il rullo goffratore 17.

Il supporto 51 del rullo di pressione 33 in questa configurazione è mostrato in dettaglio nella Fig.3A. Esso è completato da una porzione mobile 51A che potendo essere rimossa consente l'inserimento e il disinserimento del rullo di pressione 33.

Come si osserva in particolare in Fig.4, durante il funzionamento i due rulli di pressione 11 e 33 si trovano, in questo caso, entrambi al di sopra del piano geometrico su cui giacciono i due assi dei rulli goffratori 7 e 17. Ne risulta modificato il percorso di alimentazione del velo V2 rispetto alla configurazione delle Figg.1 e 2.

La possibilità di configurare nell'uno o nell'altro dei due modi sin qui illustrati il gruppo goffratore 1 permette di scegliere il migliore assetto dei rulli goffratori e dei rulli di pressione in funzione del tipo di disegno di goffratura, tenendo conto delle deformazioni che i rulli goffratori subiscono per effetto del peso proprio e delie spinte su di essi esercitate dai rulli di pressione 11 e 33.

Per quanto concerne i supporti dei rulli goffratori 7 e 17, nonché del primo rullo di pressione 11, la configurazione delle Figg.3 e 4 non differisce rispetto alla configurazione delle Figg.1 e 2.

Lo stesso gruppo goffratore sin qui descritto può essere trasformato per assumere una configurazione per la lavorazione cosiddetta “nested” o "desi", oppure per lavorare secondo una tecnica cosiddetta "goffra-incolla", tipica dei più moderni gruppi goffratoli. Queste ulteriori configurazioni verranno nel seguito descritte con riferimento alle Figg.5 e 6.

Rispetto alla configurazione delle Figg.1 e 2 nella configurazione delle Figg.5 e 6 (dove numeri uguali indicano parti uguali o corrispondenti rispetto a quelle delle Figg.1 e 2), il primo rullo di pressione 11 viene disposto nella sede 9A anziché nella sede 9B del supporto. Inoltre, il supporto 19, 19A del secondo rullo goffratore 17 viene posto più vicino alla base oscillante 23 portando l'attrezzatura 21 direttamente sulla base oscillante 23, rimuovendo il distanziale 27 (Fig.lA).

II secondo rullo di pressione 33 è supportato nel supporto 35 il quale, grazie ad una opportuna oscillazione dei bracci 37, si trova in posizione più bassa rispetto alla posizione che esso assume nella configurazione delle Figg.1 e 2. Ciò perché il secondo rullo goffratore 17 si trova con il proprio asse al di sotto della quota dell'asse del primo rullo goffratore 7, e quindi più basso rispetto a dove esso si trovava nella configurazione delle Figg.1 e 2.

Nel quinto supporto 51, non utilizzato nella configurazione delle Figg.1 e 2 ed utilizzato, viceversa, nella configurazione delle Figg.3 e 4, nella configurazione delle Figg.5 e 6 viene alloggiato un rullo laminatore o rullo accoppiatore 61. Il rullo laminatore od accoppiatore 61 coopera con il primo rullo goffratore 7 e non con il secondo rullo goffratore 17. Pertanto la sua posizione dovrà essere sostanzialmente diversa rispetto a quella che assume il rullo di pressione 33 nella configurazione delle Figg.3 e 4. Per questo motivo il supporto 51 è in questo caso integrato con un elemento 54 che si sovrappone alla sede del supporto 51 in cui, nella configurazione delle Figg.3 e 4, è alloggiato il secondo rullo di pressione 33.

La Fig.5B mostra in modo più dettagliato come è disposta l'attrezzatura che definisce il supporto del rullo laminatore 61 con l'elemento intermedio 54 che si sovrappone alla originaria sede 51 in cui si dispone il rullo di pressione 33 nella configurazione delle Figg.3 e 4. Con 51 B è indicata la porzione mobile del supporto che, tanto nella configurazione delle Figg.5 e 6, quanto nella configurazione delle Figg.3 e 4 chiude il supporto del rullo.

La Fig.5A mostra in dettaglio isolatamente la doppia sede 9A, 9B del supporto 9 per il primo rullo di pressione. In questa configurazione il primo rullo di pressione 11 è disposto nella sede 9A del supporto 9. In Fig.5C è mostrato il supporto 35 con la sua porzione mobile 35A, in cui è supportato il rullo di pressione 33.

La posizione del supporto 19 e quindi dell'asse del rullo goffratore 17 rispetto al primo rullo goffratore 7 è definita in questa configurazione da una battuta 65 registrabile ad esempio tramite un servo-motore 67. Infatti, in questa configurazione il rullo goffratore 17 non deve premere contro il rullo goffratore 7, bensì viene mantenuto in modo tale che nella gola fra i due rulli non vi sia pressione reciproca. Si deve comprendere che preferibilmente la battuta 65 è doppia, con un elemento di battuta su ciascuna fiancata del gruppo goffratore 1 ed uno o due servo-motori per la loro registrazione.

Nella configurazione illustrata nelle Figg.5 e 6 il gruppo goffratore 1 può lavorare secondo la tecnica “Desi” o annidata ("nested”), alimentando i due veli V1 e V2 lungo i due percorsi indicati a tratto continuo in Fig.6. Il primo velo V1 viene alimentato fra il primo rullo goffratore 7 ed il primo rullo di pressione 11 per venire goffrato. A valle della gola di goffratura fra i rulli 7 ed 11 il gruppo erogatore di collante 45 applica il collante sulle protuberanze formate sul velo V1. Il secondo velo V2 viene goffrato fra il secondo rullo di pressione 33 ed il secondo rullo goffratore 17 ed entrambi i veli V1 e V2 goffrati vengono fatti passare attraverso la gola fra i rulli goffratori 7 e 17, dove tuttavia essi non vengono laminati, poiché i due rulli goffratori 7, 17 non sono premuti l'uno contro l'altro. Il velo V1 rimane a contatto e rinviato attorno al rullo goffratore 7, mentre il velo V2 viene staccato dal rullo goffratore 17 ed appoggiato sul velo V1 rinviato attorno ai rullo goffratore 7. I due veli cosi accoppiati vengono laminati fra il rullo goffratore 7 ed il rullo laminatore 61 portato dal supporto 54 per provocarne l’incollaggio.

Nella configurazione delle Figg.5 e 6 il gruppo goffratore può anche lavorare secondo la cosiddetta tecnica “goffra-incolla", portando eventualmente fuori lavoro il secondo rullo goffratore 17 ed il rispettivo rullo di pressione 33 modificando la posizione dei relativi supporti. A tale scopo è sufficiente modificare il percorso del velo V2 facendo seguire a quest'ultimo il tragitto indicato a tratteggio in Fig.6. In questo caso il velo V2, anziché passare nella gola di goffratura tra il rullo goffratore 17 ed il rullo di pressione 33, viene alimentato direttamente verso il rullo goffratore 17 ed adagiato sul velo V1 goffrato dal rullo 7 e dal rullo 11. 1 due veli V1 e V2 vengono poi laminati ed accoppiati fra loro passando nella gola di laminazione definita dal rullo goffratore 7 e dal rullo laminatore 61. La base oscillante 23 su cui sono supportati il secondo rullo goffratore 17 ed il secondo rullo di pressione 33 può essere anche fatta oscillare in senso orario per allontanare leggermente il rullo goffratore 17 dal rullo goffratore 7.

Da quanto sopra si comprende che Il gruppo goffratore secondo l'invenzione può assumere una varietà di configurazioni tramite semplice applicazione o rimozione di attrezzature, modificando la posizione assunta dagli assi dei vari rulli. Questo permette a chi utilizza il gruppo goffratore di produrre con la stessa linea e lo stesso gruppo materiali diversi a seconda delle esigenze del mercato con un minimo intervento di modifica della configurazione della macchina.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale disposizione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims

Rivendicazioni 1. Un gruppo goffratore per goffrare ed accoppiare almeno due veli di materiale nastriforme, comprendente in combinazione: > un primo supporto per un primo rullo goffratore; > un secondo supporto per un primo rullo di pressione, cooperante con detto primo rullo goffratore, detto secondo supporto presentando due sedi per accogliere e supportare il primo rullo di pressione in due posizioni diverse rispetto a detto secondo supporto; > un terzo supporto, per un secondo rullo goffratore, detto terzo supporto potendo assumere almeno due diverse posizioni di lavoro; > un quarto supporto per un secondo rullo di pressione atto a cooperare con detto secondo rullo goffratore ed atto ad assumere almeno una posizione di lavoro ed una posizione non operativa; > un quinto supporto con una doppia sede per accogliere e supportare in due posizioni diverse alternativamente un rullo accoppiatore o detto secondo rullo di pressione.
2. Gruppo goffratore come da rivendicazione 1, in cui detto terzo supporto presenta una configurazione variabile per portare il secondo rullo goffratore in almeno due posizioni di lavoro alternative rispetto al primo rullo goffratore.
3. Gruppo goffratore come da rivendicazione 2, in cui il detto terzo supporto è vincolabile ad una base oscillante attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse di detti rulli goffratori e di detti rulli di pressione, detta base potendo assumere almeno due posizioni di lavoro angolarmente diverse, ed in cui tra detta base e detto supporto è interponile un elemento distanziatore, detto elemento distanziatore essendo interposto o non interposto tra la base oscillante ed il terzo supporto a seconda della posizione di lavoro che deve assumere il secondo rullo goffratore rispetto al primo rullo goffratore.
4. Gruppo goffratore come da rivendicazione 3, in cui dette due posizioni di lavoro angolarmente diverse della base oscillante sono definite da una battuta registrabile.
5. Gruppo goffratore come da rivendicazione 4, in cui detta battuta registrabile è motorizzata.
6. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo supporto comprende un braccio oscillante attorno ad un asse di oscillazione sostanzialmente parallelo all'asse di detti rulli di pressione e di detti rulli goffratori, ed in cui dette due sedi per supportare il primo rullo di pressione sono affiancate lungo lo sviluppo longitudinale di detto braccio oscillante.
7. Gruppo goffratore come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto braccio oscillante comprende due porzioni accoppiabili e disaccoppiabili per estrarre il rullo di pressione dalla rispettiva sede.
8. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto quinto supporto è oscillante attorno ad un asse sostanzialmente parallelo agli assi dei rulli goffratori e dei rulli di pressione. Θ.
Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto quinto supporto comprende un braccio oscillante, a detto braccio oscillante essendo accoppiabili alternativamente un primo elemento oppure detto primo elemento ed un secondo elemento, detta doppia sede essendo definita da detto braccio oscillante e da detto primo elemento, oppure alternativamente da detto secondo elemento e da detto primo elemento, detto secondo elemento essendo interposto tra detto braccio e detto primo elemento.
10. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui un gruppo incollatore coopera con detto primo rullo goffratore.
11. Gruppo goffratore come da rivendicazione 10, in cui detto gruppo incollatore è montato su un carro mobile per essere avvicinato ed allontanato rispetto ai supporti dei rulli goffratori e di pressione.