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IT202100024584A1 - Armadio per la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari - Google Patents

Armadio per la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari Download PDF

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Publication number
IT202100024584A1
IT202100024584A1 IT102021000024584A IT202100024584A IT202100024584A1 IT 202100024584 A1 IT202100024584 A1 IT 202100024584A1 IT 102021000024584 A IT102021000024584 A IT 102021000024584A IT 202100024584 A IT202100024584 A IT 202100024584A IT 202100024584 A1 IT202100024584 A1 IT 202100024584A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
circuit
fluid
promote
carrier fluid
cabinet according
Prior art date
Application number
IT102021000024584A
Other languages
English (en)
Inventor
Igor Lauri
Original Assignee
Arneg
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Arneg filed Critical Arneg
Priority to IT102021000024584A priority Critical patent/IT202100024584A1/it
Priority to EP22197604.6A priority patent/EP4155623A1/en
Publication of IT202100024584A1 publication Critical patent/IT202100024584A1/it

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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25BREFRIGERATION MACHINES, PLANTS OR SYSTEMS; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS
    • F25B23/00Machines, plants or systems, with a single mode of operation not covered by groups F25B1/00 - F25B21/00, e.g. using selective radiation effect
    • F25B23/006Machines, plants or systems, with a single mode of operation not covered by groups F25B1/00 - F25B21/00, e.g. using selective radiation effect boiling cooling systems
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F25B2339/047Water-cooled condensers
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    • F25B2400/22Refrigeration systems for supermarkets

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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione dell?invenzione
[001] La presente invenzione trova collocazione nel settore tecnico degli espositori e, in particolare, ha per oggetto un armadio atto a promuovere la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari.
Stato della tecnica
[002] Come noto, nell?ambito dello stoccaggio e vendita di prodotti alimentari a rapido deperimento ? comune l?utilizzo di armadi refrigerati, comunemente denominati anche ?banco frigo? o ?armadio frigorifero?, atti a consentire il contenimento di prodotti alimentari destinati ad essere conservati in ambienti freddi e a temperatura controllata.
[003] Negli ambienti espositivi di elevate dimensioni (supermercati, ipermercati, etc.) ? comune predisporre una installazione separata e remota dei componenti che compongono il banco frigo.
[004] In particolare, il vano destinato a stoccare i prodotti alimentari ? collocato in una posizione remota rispetto ad altri componenti del frigo (ad esempio il compressore e il condensatore).
[005] Il compressore ? spesso installato all'interno di un vano dedicato (denominato ?sala macchine?) mentre il condensatore ? posto all'esterno dell'edificio in modo da promuovere lo scambio termico del fluido vettore con l'ambiente.
[006] In questo caso, quindi, ? possibile utilizzare lo stesso compressore e lo stesso condensatore (o una batteria di entrambi) per una pluralit? di vani di esposizione collocati all'interno del supermercato.
[007] Il principale inconveniente di questa soluzione consiste nel fatto che il passaggio delle tubazioni di refrigerante nella struttura dell?edificio richiede un impegno economico considerevole. Oltre a questo, le tubazioni presentano una installazione fissa e predeterminata che non consente di modificare il layout che ? stato seguito in origine per l?installazione di tutti gli armadi.
[008] Inoltre, la quantit? di fluido vettore utilizzata per il funzionamento di questa tipologia di banco frigo ? piuttosto elevata e non trascurabile.
[009] ? comune, infatti, utilizzare una quantit? di fluido vettore pari ad alcune centinaia di chilogrammi in modo da promuovere il raffreddamento di tutti i vani collocati all'interno del supermercato.
[0010] Inoltre, per promuovere la circolazione de fluido vettore tra i componenti del banco frigo ed il vano refrigerato ? necessario predisporre una pluralit? di tubazioni la cui realizzazione richiede una elevata complessit?.
[0011] Una configurazione alternativa dei banchi frigo prevede l'utilizzo di due differenti fluidi vettori che circolano all?interno di circuiti isolati installati nello stesso impianto.
[0012] In particolare, nella versione dei banchi frigo c.d. ?remota indiretta? ? previsto l?uso di un primo circuito remoto composto da un compressore, un condensatore, una valvola di espansione e da evaporatore all?interno del quale circola un fluido vettore preferibilmente infiammabile (propano o altri gas similari).
[0013] E? previsto anche un secondo circuito all?interno del quale circola un diverso fluido vettore (preferibilmente non infiammabile). Questo secondo circuito ? completamente isolato dal primo circuito ma scambia energia termica con quest?ultimo attraverso l?evaporatore.
[0014] Il secondo circuito comprende inoltre uno scambiatore di calore posto in corrispondenza del vano refrigerato. Dal punto di vita fluidico il fluido vettore preferibilmente di tipo infiammabile utilizzato nel primo circuito ha la funzione di assorbire calore dal secondo fluido non infiammabile cos? da abbassare la temperatura di quest?ultimo e promuovere il raffreddamento del vano refrigerato.
[0015] Il primo circuito comprende inoltre un condensatore posto all?esterno dell?ambiente di installazione del banco frigorifero.
[0016] La quantit? di fluido vettore preferibilmente di tipo infiammabile utilizzato in questa tipologia di banchi frigo ? sensibilmente inferiore rispetto ai banchi frigo descritti nel caso precedente.
[0017] Tuttavia, anche quando non ? richiesta l?installazione di una pluralit? di vani refrigerati, la quantit? complessiva di fluido vettore infiammabile risulta essere comunque consistente.
[0018] Una ulteriore configurazione dei banchi frigo, denominata ?semi plug-in?, prevede anch?essa la realizzazione di due circuiti separati: il primo circuito prevede la circolazione di un fluido vettore preferibilmente di tipo infiammabile mentre nel secondo circuito circola un fluido di tipo non infiammabile (generalmente acqua).
[0019] Il primo circuito prevende un compressore, un condensatore, una valvola di espansione (o analogo organo di laminazione) ed un evaporatore, quest?ultimo componente ? fluidicamente associato al vano refrigerato.
[0020] In secondo circuito prevede invece ? isolato rispetto al primo circuito ma scambia calore con quest?ultimo in corrispondenza del condensatore; il calore assorbito dal fluido in corrispondenza di questo componente viene poi smaltito all?esterno dell?ambiente di installazione attraverso l?uso di un chiller.
[0021] Lo scopo del chiller ? quello di mantenere ad una temperatura sostanzialmente costante l?acqua che costituisce il secondo fluido vettore.
[0022] In questa configurazione di armadi refrigerati, quindi, il raffreddamento del vano ? affidato al fluido vettore preferibilmente di tipo infiammabile ed il principale svantaggio di questa soluzione consiste nel fatto che la quantit? di tale fluido ? comunque relativamente elevata e non trascurabile.
[0023] Infatti, pur richiedendo una quantit? complessiva di fluido vettore infiammabile inferiore rispetto ai casi descritti in precedenza, questa la soluzione ?semi plug-in? richiede comunque una quantit? relativamente elevata di fluido potenzialmente infiammabile, specialmente nel caso in cui il vano da raffreddare presenta elevate dimensioni.
Presentazione dell?invenzione
[0024] La presente invenzione intende superare gli inconvenienti tecnici sopra citati mettendo a disposizione un armadio per la refrigerazione, il contenimento e la vendita di prodotti alimentari particolarmente efficace e performante.
[0025] In particolare, lo scopo principale della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari in grado di ridurre sensibilmente la quantit? di fluido vettore di tipo infiammabile utilizzato nello stesso.
[0026] Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari che presenta un livello di sicurezza maggiore rispetto alle configurazioni di armadi refrigerati attualmente note nel mercato.
[0027] Un altro scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio atto per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari la cui manutenzione possa essere in gran parte eseguita da un operatore non abilitato a trattare gas e sostanze infiammabili (ad esempio un idraulico).
[0028] Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari che consente di minimizzare l?intervento di un operatore frigorista o di un altro professionista abilitato a trattare gas e sostanze infiammabili.
[0029] Un altro scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari che sia di semplice realizzazione e presenti costi di realizzazione e assemblaggio relativamente ridotti.
[0030] Ancora, non ultimo scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari in grado di confinare il circuito comprendente il fluido vettore di tipo infiammabile in un vano autonomo e particolarmente sicuro, contenuto tuttavia all?interno del telaio del vano refrigerato.
[0031] Questi scopi, unitamente ad altri che saranno meglio chiariti nel seguito, sono raggiunti da un armadio per la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari del tipo in accordo alla rivendicazione 1.
[0032] Altri scopi che saranno meglio descritti nel seguito sono conseguiti da un in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
[0033] I vantaggi e le caratteristiche della presente invenzione emergeranno chiaramente dalla seguente descrizione dettagliata di alcune configurazioni preferite ma non limitative di un armadio atto a promuovere la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari con particolare riferimento ai seguenti disegni:
- la Figura 1 comprende uno schema a blocchi di un armadio per la; refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari secondo il trovato;
- la Figura 2 ? una vista in sezione semplificata di un armadio per la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari secondo il trovato.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
[0034] La presente invenzione ha per oggetto un armadio atto a promuovere la refrigerazione e il contenimento di prodotti alimentari. Questo armadio, nel seguito indicato con il numero di riferimento 1, potr? essere adatto a promuovere il contenimento e l?esposizione di prodotti alimentari P di vario tipo siano essi freschi, e quindi destinati al consumo nel breve termine, che di prodotti alimentari a lunga o media conservazione i quali, tuttavia, necessitano di essere costantemente sottoposti ad una temperatura inferiore rispetto alla temperatura ambiente.
[0035] Opportunamente, il presente armadio 1 comprende un vano refrigerato 2 destinato a contenere i prodotti alimentari P.
[0036] In particolare, l'armadio 1 potr? comprendere un telaio di supporto 2?provvisto di una pluralit? di pareti 2?? atte a definire il vano refrigerato 2.
[0037] Una o pi? di tali pareti 2?? potr? essere realizzata in vetro o in altro materiale trasparente in modo da consentire la visione dall'esterno dei prodotti alimentari P contenuti all'interno del vano refrigerato 2.
[0038] Inoltre, una o pi? pareti 2?? che delimitano il vano 2 potrebbero essere mobili in modo da consentire l?accesso da parte di un utilizzatore ai prodotti alimentari P stoccati all?interno del vano stesso.
[0039] Inoltre, il telaio di supporto 2? potr? essere sostanzialmente autoportante in modo da essere collocato all'interno di uno spazio di installazione I destinato alla vendita e al contenimento di prodotti alimentari P freschi o conservati ad una temperatura controllata.
[0040] La conformazione del telaio definente l?armadio 1 potr? essere tale da consentire l?installazione di quest?ultimo nelle strutture destinate a promuovere la vendita al dettaglio di prodotti alimentari.
[0041] Ad esempio, tale armadio 1 potr? essere installato sia in ambienti particolarmente ampi, quali supermercati, ipermercati, etc., che in ambienti di ridotte dimensioni quali piccoli negozi, salumerie, panifici, etc.
[0042] Opportunamente, un singolo armadio 1 potr? comprendere una pluralit? di vani refrigerati 2 i quali possono essere tra loro fluidicamente comunicanti oppure isolati, a seconda delle necessit? d?uso dell?armadio stesso.
[0043] Come sar? meglio descritto nel seguito, nel caso in cui siano previsti pi? vani refrigerati 2 associati al medesimo armadio 1, la configurazione realizzativa di quest?ultimo prevede la realizzazione di un singolo sistema di raffreddamento, indicato nelle Figure con il numero di riferimento 3, atto a promuovere l?estrazione del calore da ogni singolo vano 2 in modo da mantenerlo ad una temperatura uguale o prossima a quella di riferimento (tipicamente compresa tra 0?C e 10?C).
[0044] La Figura 1 illustra uno schema a blocchi di un armadio 1 oggetto del presente trovato.
[0045] In particolare, il sistema di raffreddamento 3 comprende un primo circuito 4 atto a promuovere la circolazione di un primo fluido vettore 5.
[0046] Il primo circuito 4 ? fluidicamente associato al vano refrigerato 2 in modo da promuoverne il raffreddamento ad una temperatura predeterminata.
[0047] La temperatura all'interno del vano 2 potr? essere impostata selettivamente dall'utente, lo scopo del primo circuito 4 ? quello di mantenere la temperatura T all'interno di tale vano 2 ad un valore uguale o prossimo ad un riferimento Tref impostato dall?operatore.
[0048] Come meglio illustrato in Figura 1, il primo circuito 4 potr? comprendere una serie di tubazioni, indicate globalmente con il numero di riferimento 6, ed una pompa 7 fluidicamente associata a tali tubazioni 6 in modo da promuovere la circolazione selettiva del primo fluido vettore 5 all'interno del primo circuito 4.
[0049] Il primo circuito 4 comprende un primo scambiatore di calore 8 operativamente associato al vano da raffreddare 2 e posto in serie alla rispettiva pompa 7.
[0050] Il primo scambiatore 8 potr? presentare dimensioni ed ingombri predeterminati definenti una capacit? termica C8 atta a garantire il trasferimento del calore presente all?interno del vano 5 verso il primo fluido vettore 5 al fine di mantenere il vano stesso 2 alla temperatura predeterminata Tref.
[0051] La temperatura T5 del primo fluido vettore 5 in ingresso 9 al primo scambiatore 8 risulta essere inferiore rispetto alla temperatura T5? assunta dal medesimo fluido vettore 5 in uscita 10 dal primo scambiatore 8.
[0052] Il primo scambiatore 8 potr? essere scelto all'interno del gruppo comprendente gli scambiatori a fascio tubiero o similari.
[0053] Opportunamente, il primo fluido vettore 5 potr? essere scelto nel gruppo comprendente i fluidi vettori non infiammabili.
[0054] Ad esempio, il primo fluido vettore 5 potr? essere costituito da acqua o acqua e glicole.
[0055] il primo fluido vettore 5 potr? anche essere diverso da acqua; tuttavia, nella configurazione dell?armadio 1 qui decritta resta comunque inteso che tale primo fluido 5 sar? sempre del tipo non infiammabile.
[0056] Pertanto, le tubazioni 6 del primo circuito 4, la pompa 7, ed il primo scambiatore 8 sono calcolate in modo da consentire la circolazione selettiva di una determinata portata d'acqua durante il funzionamento dell'armadio 1.
[0057] Il sistema di raffreddamento 3 comprende un secondo circuito 11 atto a promuovere la circolazione di un secondo fluido vettore 12.
[0058] Il secondo circuito 11 ? fluidicamente associato ad un ambiente A esterno rispetto all'ambiente di installazione I dell?armadio 1.
[0059] lo scopo del secondo circuito 11 ? quello di promuovere lo smaltimento nell?ambiente esterno A di almeno una parte del calore Q assorbito dal primo fluido vettore 5 in corrispondenza del vano refrigerato 2.
[0060] In generale, con l'espressione ?ambiente esterno? si indica un ambiente A posto all'esterno dell'edificio I o della struttura in cui ? installato l'armadio 1.
[0061] E? infatti comune nel settore promuovere lo smaltimento del calore Q precedentemente estratto dal vano (o dai vani) 2 refrigerati verso all'esterno in modo da evitare che tale calore Q comporti il riscaldamento dell?ambiente di installazione I in cui ? collocato l?armadio 1.
[0062] Questo aspetto ? particolarmente importante nel caso in cui all?interno dello stesso ambiente di installazione (supermercati, ipermercati, etc.) sono installati pi? armadi 1; in questo caso, infatti, il calore Q estratto da ciascun vano 2 verrebbe rilasciato all?interno dell?ambiente di installazione I provocandone il riscaldamento in tempi relativamente brevi.
[0063] Il secondo circuito 11 potr? comprendere una serie di tubazioni 13 associate ad una rispettiva pompa 14.
[0064] L'azionamento selettivo della pompa 14 promuover? la circolazione controllata del secondo fluido vettore 12 all'interno delle tubazioni 13.
[0065] Il secondo circuito 11 potr? comprendere un secondo scambiatore di calore 15, posto in serie alla rispettiva pompa 14 ed associato all'ambiente esterno A.
[0066] In questo caso, il secondo scambiatore di calore 15 sar? posto direttamente a contatto con l?aria presente all?esterno dell?edificio o della struttura.
[0067] Il secondo scambiatore 15 sar? quindi configurato per promuovere lo scambio termico tra il secondo fluido vettore 12 e l?aria presente all'esterno dell'ambiente di installazione I.
[0068] Opportunamente, le dimensioni e gli ingombri del secondo scambiatore 15 saranno scelti in modo da assicurare una determinata capacit? termica C15 tale da consentire lo smaltimento verso l?esterno A del calore Q assorbito dal secondo fluido vettore 12 (proveniente dal vano refrigerato 2) oppure del calore Q? ottenuto come somma del calore Q assorbito dal secondo fluido vettore 12 (proveniente dal vano refrigerato 2) e del calore Q?? sviluppato dal altri componenti (ad esempio un compressore associato ad un differente circuito) durante il funzionamento dell?armadio 1 (Q? = Q Q??).
[0069] La temperatura T12 del secondo fluido vettore 12 in ingresso al secondo scambiatore 15 risulta essere maggiore rispetto alla temperatura T12? assunta dal medesimo fluido vettore 12 in uscita dal secondo scambiatore 15.
[0070] Opportunamente il secondo fluido vettore 12 potr? essere scelto nel gruppo comprendente i fluidi vettori non infiammabili.
[0071] Ad esempio, il secondo fluido vettore 12 potr? essere costituito da acqua.
[0072] Il secondo fluido vettore 12 potr? anche essere diverso da acqua; tuttavia, nella configurazione dell?armadio 1 qui decritta resta comunque inteso che tale fluido sar? sempre del tipo non infiammabile.
[0073] In questo caso, le tubazioni 13 del secondo circuito 11, la pompa 14, ed il secondo scambiatore di calore 15 sono calcolate in maniera tale da consentire la circolazione selettiva di una determinata portata d'acqua durante il funzionamento dell'armadio 1.
[0074] Secondo una configurazione peculiare del trovato, il sistema di raffreddamento 3 comprende terzo circuito 16 destinato a promuovere la circolazione di terzo fluido vettore 17.
[0075] Come meglio illustrato in Figura 1, il terzo circuito 16 ? fluidicamente interposto tra il primo circuito 4 ed il secondo circuito 11.
[0076] La funzione del terzo circuito 16 ? quella di promuovere lo scambio termico tra il terzo fluido vettore 17 che circola all'interno di quest'ultimo e, rispettivamente, il primo 5 e di secondo fluido vettore 12 che circolano, rispettivamente, all'interno del primo circuito 4 e del secondo circuito 11.
[0077] Il terzo circuito 16 ? isolato rispetto al primo circuito 4 e al secondo circuito 11, in sostanza il terzo fluido vettore 17 non entra mai in contatto con il primo fluido vettore 5 e/o il secondo fluido vettore 12.
[0078] Inoltre, tra il primo 4 ed il secondo circuito 11 ? interposto il terzo circuito 16; pertanto, neppure il secondo fluido vettore 12 entra in contatto con il terzo fluido vettore 17.
[0079] Il primo circuito 4, il secondo circuito 11, ed il terzo circuito 16 sono fluidicamente isolati tra loro.
[0080] Tuttavia, questi circuiti 4, 11, 16 sono tra loro atti a promuovere uno scambio di calore tra i fluidi 5, 12, 17 che circolano all'interno degli stessi.
[0081] La configurazione del primo circuito 4, del secondo circuito 11 e del terzo circuito 16 sono tali da consentire esclusivamente il trasferimento di calore tra i tre fluidi vettori 5, 12, 17.
[0082] In particolare, come sar? meglio chiarito nel seguito, l?interazione tra i tre circuiti 4, 11, 16 sar? tale da promuovere il trasferimento di energia termica dal primo fluido vettore 5 al terzo fluido vettore 17.
[0083] In maniera similare, l?interazione tra i circuiti 4, 11, 16 sar? tale da promuovere il trasferimento di energia termica dal terzo fluido vettore 17 al secondo fluido vettore 12.
[0084] Il terzo circuito 16 potr? comprendere un compressore 18 posto a monte di un condensatore 19 collegato a sua volta ad una valvola di espansione 20. Quest'ultima potr? essere eventualmente sostituita da un organo di laminazione 20 equivalente (ad esempio un tubo capillare) e sar? collegata in serie ad un evaporatore 21 la cui uscita 22 ? connessa al compressore 18.
[0085] Il terzo circuito 16 sar? progettato per sottoporre il terzo fluido vettore 17 ad un ciclo termico, di tipo frigorifero.
[0086] Il terzo fluido vettore 17, pertanto, dovr? essere scelto all?interno del gruppo di fluidi adatti a subire trasformazioni chimico-fisiche tali da consentire l?esecuzione di un ciclo frigorifero.
[0087] In particolare, l?azionamento del compressore 18 promuover? l?aumento di pressione del terzo fluido vettore 17 (in stato gassoso), cos? da aumentarne la temperatura.
[0088] Il gas compresso percorre poi il condensatore 19 cos? da rilasciare calore verso l?esterno e, di conseguenza, consentire al terzo fluido vettore 17 di compiere un passaggio di stato nella fase liquida.
[0089] A questo punto, tramite l?azionamento della valvola di espansione 20 (o altro organo di laminazione) ? possibile ridurre la pressione associata al terzo fluido vettore 17 in modo da diminuire la sua temperatura.
[0090] Nell?evaporatore 21 avviene un passaggio di stato del terzo fluido 17 dalla fase gassosa/liquida (presente a valle della valvola di laminazione 20) alla fase gassosa.
[0091] Il terzo vettore 17 in uscita 22 dall?evaporatore 21 viene nuovamente convogliato al compressore 18.
[0092] Il primo circuito 4 interagisce fluidicamente con il terzo circuito 16 in corrispondenza dell?evaporatore 21 presente in quest?ultimo.
[0093] Analogamente, il secondo circuito 11 interagisce fluidicamente con il terzo circuito 16 mediante il condensatore 19 presente in quest?ultimo.
[0094] Vi ? pertanto un primo trasferimento di calore Q dal primo fluido vettore 5 (in uscita 10 al primo scambiatore 8) al terzo fluido vettore 17; tale trasferimento termico avviene, come detto, in corrispondenza dell?evaporatore 21.
[0095] A tal fine, il primo circuito 4 potr? comprendere uno scambiatore di calore aggiuntivo 23 posto fluidicamente a contatto con l?evaporatore 21 del terzo circuito 16.
[0096] Lo scopo dello scambiatore aggiuntivo 23 ? quello di promuovere il trasferimento di una determinata quantit? di energia termica Q dal primo fluido vettore 5 verso il terzo fluido vettore 17 circolante all'interno dell'evaporatore 21.
[0097] A seguito di tale trasferimento la temperatura T5?? associata al primo fluido vettore 5 in uscita 24 allo scambiatore di calore aggiuntivo 23 ? inferiore rispetto alla temperatura T5? assunta dallo stesso fluido in corrispondenza dell?ingresso 25 a tale componente 23.
[0098] Nella sostanza, l?energia termica Q assorbita dal primo fluido 5 durante il passaggio nel primo scambiatore 8 viene sostanzialmente smaltita verso il terzo fluido vettore 17 attraverso il passaggio nello scambiatore di calore aggiuntivo 23.
[0099] In questo modo, la temperatura T5 del primo fluido 5 all?ingresso 9 del primo scambiatore 8 rimane sostanzialmente costante durante il normale funzionamento dell?armadio 1 (a parit? di temperatura di raffreddamento Tref impostata all?interno del vano 2).
[00100] Inoltre, ? previsto un secondo trasferimento di calore Q dal terzo fluido vettore 17 al secondo fluido vettore 5 (in uscita 26 al secondo scambiatore di calore 15); tale trasferimento termico avviene, come detto, in corrispondenza del condensatore 19.
[00101] A tal fine, il secondo circuito 11 potr? anch?esso comprendere uno scambiatore di calore aggiuntivo 27 posto fluidicamente a contatto con il condensatore 19 associato al del terzo circuito 16.
[00102] Lo scopo di questo scambiatore aggiuntivo 27 ? quello di promuovere il trasferimento di una determinata quantit? di energia termica Q; Q? associata dal terzo fluido vettore 17 (circolante all'interno del condensatore 19) al secondo fluido vettore 12.
[00103] A seguito di tale trasferimento termico, la temperatura T12 associata al secondo fluido vettore 12 in uscita 28 allo scambiatore di calore aggiuntivo 27 ? maggiore rispetto alla temperatura T12? che lo stesso fluido presenta in ingresso 26 allo scambiatore di calore aggiuntivo 27.
[00104] Nella sostanza, l?energia termica Q; Q? dissipata dal secondo fluido 12 durante il passaggio nel secondo scambiatore 15 (posto generalmente all?esterno dell?ambiente di installazione I) ? sostanzialmente uguale all?energia termica Q, Q? assorbita dal medesimo fluido 12 attraverso il suo passaggio nello scambiatore di calore aggiuntivo 27.
[00105] In altre parole, il secondo fluido 12 subisce un riscaldamento per effetto del calore assorbito dal condensatore 19 associato al terzo circuito 16.
[00106] In questo modo, la temperatura T12? del secondo fluido 12 all?uscita del secondo scambiatore 15 rimane sostanzialmente costante durante il normale funzionamento dell?armadio 1 (a parit? di temperatura di raffreddamento Tref impostata all?interno del vano).
[00107] Opportunamente, almeno uno tra il primo fluido vettore 5, il secondo fluido vettore 12 ed il terzo fluido vettore 17 sar? diverso dagli altri.
[00108] In particolare, il terzo fluido vettore 17 potr? essere scelto all?interno del gruppo comprendente i fluidi infiammabili.
[00109] Ad esempio, il terzo fluido vettore 17 potr? essere scelto nel gruppo comprendente i refrigeranti naturali a base di etano e/o propano e/o butano e/o a base di altri gas infiammabili similari.
[00110] In generale, il terzo fluido vettore 17 potr? essere del tipo R90, R290, R170, R600, etc.
[00111] Come gi? descritto in precedenza, nella configurazione dell?armadio 1 illustrata nello schema di Figura 1, il primo 5 ed il secondo fluido vettore 12 potranno essere acqua (o liquidi a base acquosa) mentre il terzo fluido vettore 17 potr? essere del tipo sopra indicato.
[00112] L?utilizzo di un terzo fluido vettore 17 potenzialmente infiammabile suggerisce l?uso di particolari componenti atti a definire sia gli scambiatori aggiuntivi 23, 27 associati al primo 4 e al secondo circuito 11 che il condensatore 19 e l?evaporatore 21 associati al terzo circuito 16.
[00113] L?evaporatore 21 associato al terzo circuito 16 e lo scambiatore di calore aggiuntivo 23 associato al primo circuito 4 potranno essere entrambi realizzati mediante un singolo componente scambiatore 29.
[00114] Questo componente 29 sar? provvisto di una coppia di condotti (o serie di condotti) 30, 31 fluidicamente isolati ma allo stesso tempo configurati per promuovere comunque tra uno scambio termico.
[00115] Uno di tali condotti 30 ? fluidicamente associato al primo circuito 4 cos? da consentire la circolazione del primo fluido vettore 5. In questo caso, quindi, questo condotto 30 realizza lo scambiatore di calore aggiuntivo 23 associato al primo circuito 4.
[00116] L'altro condotto 31 di questo componente scambiatore 29 ? invece associato al terzo circuito 16 cos? da consentire la circolazione del terzo fluido vettore 17. In questo caso, quindi, questo condotto 31 ? configurato per definire l?evaporatore 21.
[00117] In maniera similare a quanto appena descritto, il condensatore 19 associato al terzo circuito 16 e lo scambiatore di calore aggiuntivo 27 associato al secondo circuito 11 potranno essere entrambi realizzati con un (ulteriore) singolo componente scambiatore 32.
[00118] Questo componente 32 sar? anch?esso provvisto di una coppia di condotti (o serie di condotti) 33, 34 fluidicamente isolati ma allo stesso tempo configurati per consentire un reciproco scambio termico.
[00119] Uno di tali condotti 33 ? fluidicamente associato al terzo circuito 16 cos? da consentire la circolazione del terzo fluido vettore 17. In questo caso, quindi, questo condotto 33 ? configurato per definire il condensatore 19.
[00120] L'altro condotto 34 di questo componente scambiatore 32 ? invece associato al secondo circuito 11 cos? da consentire la circolazione del secondo fluido vettore 12. In questo caso, quindi, questo condotto 34 realizza lo scambiatore di calore aggiuntivo 27 associato al secondo circuito 11.
[00121] Preferibilmente, i componenti scambiatori 29, 32 sopra descritti potranno essere realizzati mediante una coppia di scambiatori a piastre a due circuiti, del tipo in s? noto e non descritto nel seguito.
[00122] Grazie alla configurazione sopra descritta e all?utilizzo di scambiatori a piastre 29, 32, ? possibile minimizzare l'estensione del terzo circuito 16.
[00123] La sostanziale miniaturizzazione del terzo circuito 11 consente di utilizzare una ridotta quantit? di terzo fluido vettore 17 il quale, come gi? descritto in precedenza, ? scelto all?interno del gruppo comprendente i fluidi infiammabili.
[00124] Questo aspetto risulta determinante per aumentare la sicurezza complessiva dell?armadio per la refrigerazione di prodotti alimentari oggetto del presente trovato. Inoltre, la particolare configurazione dell?armadio sopra descritta consente di confinare il terzo circuito all?interno di uno spazio 35 dedicato ricavato nel telaio.
[00125] Questo vano ? ben visibile nell?armadio in sezione illustrato in Figura 2.
[00126] Questo spazio 35 pu? essere delimitato da pareti 36 appositamente realizzate in metallo aventi uno spessore relativamente elevato (ad esempio 5mm ? 10mm) cos? da definire un vano chiuso, isolato e sicuro all?interno del quale ? contenuto tutto il terzo fluido vettore potenzialmente infiammabile.
[00127] Grazie alle ridotte dimensioni di ingombro del terzo circuito 16 ? possibile realizzare un armadio 1 che presenta una elevata flessibilit? nella collocazione dello spazio/vano contenente il terzo fluido vettore 17.
[00128] Questo spazio/vano, infatti, potr? essere collocato superiormente al vano refrigerato 2 o, in alternativa, a fianco dello stesso cos? da permettere ad un operatore specializzato di intervenire con estrema facilit? nelle eventuali operazioni di manutenzione che hanno per oggetto il terzo circuito e/o il terzo fluido vettore.
[00129] La presente invenzione ? realizzabile in altre varianti tutte rientranti nell?ambito delle caratteristiche inventive rivendicate e descritte; tali caratteristiche tecniche possono essere sostituite da diversi elementi tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati; le forme e le dimensioni del trovato possono essere qualsiasi purch? compatibili con il suo uso.
[00130] I numeri ed i segni di riferimento inseriti nelle rivendicazioni e nella descrizione hanno il solo scopo di aumentare la chiarezza del testo e non devono essere considerati come elementi che limitano l?interpretazione tecnica degli oggetti o processi identificati dagli stessi.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Un armadio per la refrigerazione ed il contenimento di prodotti alimentari (P), comprendente:
- almeno un vano refrigerato (2);
- un sistema (3) atto a promuovere il raffreddamento di detto almeno un vano refrigerato (2);
in cui detto sistema (3) comprende:
- un primo circuito (4) atto a promuovere la circolazione di un primo fluido vettore (5), detto primo circuito (4) essendo fluidicamente associato a detto vano (2) per assorbire il calore (Q) presente all?interno di quest?ultimo e promuoverne il raffreddamento ad una temperatura predeterminata (Tref);
- un secondo circuito (11) atto a promuovere la circolazione di un secondo fluido vettore (12), detto secondo circuito (11) essendo fluidicamente associato ad un ambiente esterno (A) per promuovere lo smaltimento di almeno una parte del calore (Q) assorbito da detto primo fluido (5) all?interno di detto vano (2);
caratterizzato dal fatto di comprendere un terzo circuito (16) atto a promuovere la circolazione di un terzo fluido vettore (17), detto terzo circuito (16) essendo fluidicamente interposto tra detto primo circuito (4) e detto secondo circuito (11) in modo da promuovere lo scambio di calore (Q) tra detto terzo fluido vettore (17) e detto primo (5) e detto secondo fluido vettore (12).
2. Armadio espositore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo circuito (4), detto secondo circuito (11) e detto terzo circuito (16) sono chiusi e fluidicamente isolati tra loro.
3. Armadio secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto primo (5) e/o detto secondo fluido vettore (12) ? diverso da detto terzo fluido vettore (17).
4. Armadio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo fluido vettore (5) ? scelto nel gruppo comprendente i fluidi vettori non infiammabili.
5. Armadio secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo fluido vettore (12) ? scelto nel gruppo comprendente i fluidi vettori non infiammabili.
6. Armadio secondo una qualsiasi rivendicazione dalla 3 alla 5, caratterizzato dal fatto che detto terzo fluido vettore (17) ? scelto nel gruppo comprendente i fluidi vettori infiammabili.
7. Armadio secondo una qualsiasi rivendicazione dalla 3 alla 6, caratterizzato dal fatto che detto primo (5) e detto secondo fluido vettore (12) sono scelti nel gruppo comprendente acqua e/o sostanze a base di glicole non infiammabili, detto terzo fluido vettore (17) essendo scelto nel gruppo comprendete i refrigeranti naturali a base di propano.
8. Armadio secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo circuito (4) e detto secondo circuito (11) comprendono rispettive pompe (7, 14) atte e promuovere la circolazione di detto primo (5) e detto fluido vettore (12).
9. Armadio secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto primo circuito (4) comprende un primo scambiatore di calore (8) associato a detto vano refrigerato (2) e detto secondo circuito (11) comprende un secondo scambiatore di calore (15) associato all?ambiente esterno (A), detto primo (8) e detto secondo scambiatore di calore (15) essendo posti fluidicamente in serie alla rispettiva pompa (4, 17) di detto primo (4) e di detto secondo circuito (11).
10. Armadio secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto terzo circuito (16) comprende almeno un compressore (18), un condensatore (19), un organo di laminazione (20) ed un evaporatore (21), detto condensatore (19) essendo posto a valle di detto compressore (18), detto organo di laminazione (20) essendo posta a valle di detto condensatore (19), detto evaporatore (21) essendo posto a valle di detto organo di laminazione (20) e a monte di detto compressore (18).
11. Armadio secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto primo circuito (4) comprende uno scambiatore di calore aggiuntivo (23) posto fluidicamente a contatto con l?evaporatore (21) di detto terzo circuito (16), detto scambiatore di calore aggiuntivo (23) essendo atto a promuovere lo scambio termico (Q) con detto evaporatore (21) in modo da promuovere il raffreddamento di detto primo fluido vettore (5) in uscita da detto primo scambiatore (8) ed il conseguente riscaldamento di detto terzo fluido vettore (17).
12. Armadio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto evaporatore (21) di detto terzo circuito (16) e detto scambiatore di calore aggiuntivo (23) di detto primo circuito (4) sono entrambi realizzati con un singolo elemento scambiatore (29) provvisto di una coppia di condotti isolati (30, 31) tra i quali ? previsto lo scambio termico, uno di detti condotti (30) essendo atto a promuovere la circolazione di detto primo fluido vettore (5) e all?altro di detti condotti (31) essendo atto a promuovere la circolazione di detto secondo fluido vettore (17).
13. Armadio secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto secondo circuito (11) comprende uno scambiatore di calore aggiuntivo (27) posto fluidicamente a contatto con il condensatore (19) di detto terzo circuito (16), detto scambiatore di calore aggiuntivo (27) essendo atto a promuovere lo scambio termico (Q) con detto condensatore (19) in modo da promuovere il raffreddamento di detto terzo fluido vettore (17) a valle di detto compressore (18) ed il riscaldamento di detto secondo fluido vettore (12).
14. Armadio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto condensatore (19) di detto terzo circuito (16) e detto scambiatore di calore aggiuntivo (27) di detto secondo circuito (11) sono entrambi realizzati con un singolo elemento scambiatore (32) provvisto di una coppia di condotti isolati (33, 34) tra i quali ? previsto lo scambio termico, uno di detti condotti (33) essendo atto a promuovere la circolazione di terzo fluido vettore (17) e all?altro di detti condotti (34) essendo atto a promuovere la circolazione di detto secondo fluido vettore (12).
15. Armadio secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti elementi scambiatori (29, 32) sono scelti nel gruppo comprendente gli scambiatori di calore a piastre o similari.
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