Tranvia di Messina
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Il tram T11 di Messina | |||
Tipo | rete tranviaria urbana | ||
Stati | Italia | ||
Città | Messina | ||
Apertura | 2003 | ||
Ultima estensione | 2009 | ||
Linee impiegate | 1 | ||
Gestore | ATM | ||
Mezzi utilizzati | Fiat Cityway | ||
Lunghezza | 7,7 km | ||
Alimentazione | Elettrica, 750 V c.c. | ||
Trasporto pubblico | |||
La tranvia di Messina è una linea tranviaria a servizio della città di Messina.
Rete
[modifica | modifica wikitesto]La tranvia di Messina è costituita da un'unica linea, identificata con il numero 28, che percorre la città dal quartiere Gazzi fino alla fermata Annunziata. Attivata nel 2003, la linea ha una lunghezza di circa 7,7 km ed è costituita da 18 fermate in totale per una percorrenza di 40 minuti circa. L'ultima estensione della suddetta linea è avvenuta nel 2009, con l'attivazione del capolinea meridionale Gazzi. Si prevede nel 2022 un aumento delle vetture pari a 7 e una frequenza di 10-15 minuti, rispetto ai 20 minuti odierni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già molti anni prima la città di Messina possedeva una rete tranviaria tradizionale, attivata nel 1917 e smantellata nel 1951.
Nel 1996 la Provincia e il Comune di Messina sottoscrissero un protocollo d'intesa per la costruzione di una linea tranviaria urbana lungo l'asse nord-sud; l'opera venne appaltata il 30 luglio 1998.[1]
I lavori di costruzione iniziarono nel 1999[2] e la nuova tranvia di Messina entrò in esercizio il 3 aprile 2003, dopo un lungo periodo di gestazione e dopo più di mezzo secolo dalla dismissione della precedente rete tranviaria.
La linea tranviaria appena entrata in funzione venne identificata con il numero 28, riprendendo la numerazione dell'autolinea che veniva sostituita.
Il capolinea meridionale della linea fu posto inizialmente alla fermata Bonino; quindi - il 21 aprile 2009 - fu spostato definitivamente a Gazzi.[3]
Nonostante i primi lusinghieri risultati,[4] già dopo qualche anno l'esercizio dell'impianto risultò penalizzato dalla difficile situazione economica complessiva del comune di Messina e dell'ATM: la mancanza di pezzi di ricambio originali, impossibili da acquistare per mancanza di fondi, portò al temporaneo accantonamento di molte unità.[5]
A partite da gennaio 2022 è stato avviato un ammodernamento dei tram, con nuovi interni e carrozzerie a tema dei luoghi più caratteristici della città. Al momento le vetture restaurate sono 5: la prima chiamata Messina, la seconda Zancle (che richiama la zona falcata del porto), la terza Peloro (che richiama Capo Peloro, località balneare a nord della città), la quarta “Duomo” (Cattedrale di Messina) e la quinta “Nettuno” (statua presente nei pressi della prefettura nonché figura mitologica della città). Le nuove vetture presentano una carrozzeria simile tra loro, rossa e grigia. L’unica differenza sta nei disegni che richiamano i rispettivi nomi.
Nel 2023 sono stati aggiudicati i lavori per l'ammodernamento della linea, che consisterà nel rifacimento di molte stazioni, la messa in esercizio dell'intera flotta restaurata e, in alcuni tratti, il passaggio dal doppio binario al binario singolo, allo scopo di dare maggiore sfogo alle attività commerciali.
Nella vettura T13 e T09 hanno ricevuto un pannello informativo della linea in sostituzione di quello vecchio in entrambe le cabine con il testo e il numero linea nei fianchi prima vettura con questo aggiornamento.
Lo stato delle vetture è
T01 (Non in servizio)*
T02 (Non in servizio)*
T03 (Non in servizio)*
T04 (Revampizzata e in servizio con il nome di Antonello da Messina)
T05 (Revampizzata e in servizio con il nome di Peloro)
T06 (In revamping)
T07 (In revamping)
T08 (In servizio da revampizzare)
T09 (Revampizzata ma in test con il nome di Mata e Grifone)
T10 (In servizio da revampizzare)
T11 (Revampizzata e in servizio con il nome di Duomo)
T12 (Revampizzata e in servizio con il nome di Messina)
T13 (Revampizzata e in servizio con il nome di Nettuno) ha i pannelli linea nuovi dopo il rientro in esercizio
T14 (Revampizzata e in servizio con il nome di Zancle)
*stato sconosciuto per via della cannibalizzazione avvenuta negli anni per mantenere in esercizio prima del 2020 le vetture rimanenti ma si presuppone che possono mandate in demolizione.
Le vetture T11 e T13 saranno riparate di cui la T13 rimarrà a Messina per riparazioni strutturali mentre la T11 è rientrata a fine luglio in esercizio la T13 è rientrata ad agosto del 2024.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso della tranvia ha andamento nord-sud, parallelo alla costa e, in parte, alla ferrovia per Catania, servendo le aree centrali della città. Il binario si snoda in sede propria per 7,7 km di lunghezza. I tram effettuano 18 fermate e permettono di raggiungere il terminale nord degli autobus (al capolinea Annunziata), il museo regionale, i traghetti e i mezzi veloci per la Calabria, la stazione centrale, il cimitero, il policlinico e il terminale sud degli autobus (al capolinea di Gazzi); attraversano inoltre il centrale viale San Martino, piazza Cairoli e il viale della Libertà.
il 1° Gennaio 2025 il tram si fermerà per 1 anno per il rifacimento e accorciamento della linea nella fermata Repubblica
Fermate (da Nord a Sud) | ||||||
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Terminal museo (Annunziata) | |||||
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Ringo | |||||
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Brasile | |||||
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San Francesco/Pola | |||||
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Trapani | |||||
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Alighieri | |||||
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Boccetta | |||||
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Municipio | |||||
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Palazzo Reale | |||||
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Repubblica (Stazione FS Centrale) | |||||
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Cairoli | |||||
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Camiciotti | |||||
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Trieste | |||||
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Don Orione | |||||
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Villa Dante | |||||
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Provinciale | |||||
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Deposito | |||||
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Bonino/Curvone Gazzi | |||||
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Terminal ZIR (Gazzi) | |||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio è espletato da 15 vetture di tram snodati, appartenenti alla famiglia Fiat Cityway.
Nel 2000 la gara per la fornitura di tali rotabili fu aggiudicata all'allora Fiat Ferroviaria[6] che realizzò vetture analoghe alla serie 6000, allora in corso di consegna al GTT per la rete tranviaria di Torino, di cui costituivano una versione accorciata. Le consegne iniziarono circa due anni dopo[7][8][9], in coincidenza con il completamento del nuovo deposito ATM[10], ubicato in zona Gazzi, sull'area che precedentemente aveva ospitato il deposito-officina della rete tranviaria soppressa nel 1951.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni Russo, Messina risale in tram, in Mondo Tram. URL consultato nel giugno 2014.
- ^ Notizia su I Treni, n. 209, novembre 1999, p.9.
- ^ Tram di Messina, in "I Treni", n. 315 (maggio 2009), p. 8.
- ^ Notizia su "I Treni", n. 249, giugno 2003, p. 7.
- ^ Notizia su "I Treni", n. 344, gennaio 2012, p. 10.
- ^ Notizia su I Treni n. 231, marzo 2000, p. 6.
- ^ Notizia su Tutto Treno n. 149, gennaio 2002, p. 8.
- ^ Notizia su I Treni n. 233, gennaio 2002, p. 10.
- ^ Notizia su I Treni n. 234, febbraio 2002, p. 8.
- ^ Notizia su I Treni n. 231, marzo 2002, p. 8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Formigari, Giulio Romano, Centoventitré anni di tram a Messina, 2001.
- Ettore Caliri, Il moderno tram di Messina, in I Treni, n. 246, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, marzo 2003, pp. 15-23, ISSN 0392-4602 .
- Carlo Ferrone, Il ritorno del tram a Messina, in Mondo Ferroviario, n.33, giugno 2003, p. 12.
- Francesco Bloisi, Nuovi Cityway in riva allo Stretto, in Tutto treno, 15 (giugno 2003), n. 165, pp. 12–15.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tranvia di Messina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito dell'ATM di Messina, su atmmessina.it (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2011).
- Associazione Ferrovie Siciliane - AFS (Messina), sito amatoriale, su a-f-s.it.