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Tram SPF serie 101-107

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

SPF 101 ÷ 107
dal 1974 401 ÷ 407
Vetture tranviarie
Vettura n. 407 in sosta al capolinea di piazza Oberdan
Anni di costruzione 1935, 1942
Anni di esercizio 1935-...
Quantità prodotta 7
Costruttore Stanga (parte meccanica)
TIBB (parte elettrica)
Lunghezza 13.370 mm
Larghezza 2.500 mm
Altezza 3.450 mm
Capacità 50 posti a sedere
70 posti in piedi
Scartamento 1.000 mm
Interperno 8.920 mm
Passo dei carrelli 1.820 mm
Massa a vuoto 16,8 t
Diametro ruote 720 mm
Potenza oraria 4 x 33,5 kW
Potenza continuativa 4 x 25 kW
Velocità massima omologata 35 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
550 V cc
Tipo di motore n. 4 TIBB GTDM 1252
Dati tratti da:
Puccioni, op. cit., p. 24

Le elettromotrici serie 101 a 107 della Società Anonima delle Piccole Ferrovie di Trieste (SPF) sono una serie di vetture tranviarie bidirezionali a carrelli, costruite per l'esercizio della tranvia Trieste-Opicina.

Rinumerate nel 1974 nella serie 401 a 407, appartengono oggi alla società Trieste Trasporti (TT).

Le prime cinque elettromotrici, numerate da 101 a 105, furono costruite nel 1935 ed acquistate con il concorso dell'Amministrazione Comunale[1]; la loro entrata in servizio consentì di adibire le precedenti vetture a due assi ai servizi merci e di manovra[2], e di migliorare i tempi di percorrenza della linea[1].

Nel 1942, per smaltire l'aumento di traffico originato dagli eventi bellici, vennero costruite altre due unità, numerate 106 e 107[1].

In seguito ai mutamenti societari succedutisi nel tempo, le elettromotrici passarono nel 1961 al Servizio Comunale Trenovia (SCT) e nel 1970 all'Azienda Comunale Elettricità Gas e Tranvie (ACEGAT)[3], che nel 1974 le rinumerò da 401 a 407[2]. L'anno successivo l'unità 403 venne radiata e demolita a causa dei danni riportati in un incidente[2].

Attualmente le restanti sei vetture sono tuttora in servizio regolare.

Caratteristiche

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Si tratta di vetture bidirezionali a carrelli, curiosamente con porte da un solo lato, sul quale sono posti tutti i marciapiedi di fermata.

Furono costruite dall'Officina Meccanica della Stanga di Padova, con parte elettrica TIBB e carrelli Brill.

  1. ^ a b c Puccioni, op. cit., p. 27.
  2. ^ a b c Puccioni, op. cit., p. 24.
  3. ^ Puccioni, op. cit., p. 28.
  • Roberto Puccioni, "El tram de Opcina" fa 100, in "I Treni" n. 240 (settembre 2002), pp. 22–29.

Altri progetti

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