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White Rabbit (Jefferson Airplane)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
White Rabbit
singolo discografico
Poster del singolo White Rabbit
ArtistaJefferson Airplane
Pubblicazione24 giugno 1967
Durata2:31
Album di provenienzaSurrealistic Pillow
Dischi1
Tracce2
GenereRock psichedelico
EtichettaRCA Victor
ProduttoreRick Jarrard
Registrazione3 novembre 1966
Certificazioni
Dischi d'oroRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 400 000+)
Dischi di platinoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti (2)[2]
(vendite: 2 000 000+)
Jefferson Airplane - cronologia
Singolo precedente
(1967)
White Rabbit
ArtistaJefferson Airplane
Autore/iGrace Slick
GenereAcid rock
Rock psichedelico
Pubblicazione originale
IncisioneSurrealistic Pillow
Data1967
EtichettaRCA Victor
Durata2 min : 31 s

White Rabbit è un brano acid rock dell'album Surrealistic Pillow (1967) del gruppo rock psichedelico statunitense Jefferson Airplane. Nel corso degli anni è diventato un brano manifesto del rock psichedelico più acido e corrosivo, e nel 2004 fu classificato 478° nella lista delle 500 migliori canzoni di sempre redatta dalla rivista Rolling Stone.

Canzone caratterizzata da un crescendo irresistibile che si interrompe in modo inatteso, fu interpretata dalla band al Festival di Woodstock del 1969. White Rabbit era stata scritta da Grace Slick quando era nei The Great Society. Il gruppo si sciolse nel 1966 e la Slick fu invitata ad entrare nei Jefferson Airplane in sostituzione della cantante Signe Toly Anderson, che aveva lasciato il gruppo dopo la nascita del figlio. Il primo album al quale partecipò la Slick coi Jefferson Airplane fu Surrealistic Pillow, e Grace fornì le due canzoni più celebri dell'album portando in eredità dal suo precedente gruppo: White Rabbit e Somebody to Love, composta con il cognato Darby Slick ed incisa con il titolo Someone to Love dai Great Society. Entrambe le canzoni riscossero enorme successo e resero famosi i Jefferson Airplane ai quali sarebbero rimaste associate per sempre.[3]

Pubblicazione

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Pubblicato come secondo singolo estratto da Surrealistic Pillow nel giugno 1967, il brano divenne il secondo successo da top ten della band, raggiungendo la posizione numero 8[4] nella classifica statunitense Billboard Hot 100.

Composizione e significato

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(EN)

«One pill makes you larger,
and one pill makes you small
And the ones that mother gives you
don't do anything at all
Go ask Alice when she's ten feet tall»

(IT)

«Una pillola ti rende grande
e una pillola ti rende piccolo
E quelle che ti dà la mamma
in fondo non fanno nulla;
Domandalo ad Alice, quando è alta tre metri»

Fu una delle prime canzoni scritte da Grace Slick, composta a fine 1965 o inizio 1966, ispirata dai libri di Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio, utilizzando elementi come il cambio di dimensioni dopo aver assunto pillole o liquidi sconosciuti, aggiornandoli alla luce della controcultura anni sessanta per descrivere gli effetti di un viaggio sotto LSD. È un brano profondamente influenzato dalla cultura delle droghe degli anni sessanta, l'LSD e i funghi allucinogeni. Ovviamente il coniglio bianco del titolo ("White Rabbit") è proprio quello del racconto di Carroll, trasfigurato come metafora della psichedelia.

Per la nazione hippie le droghe erano elemento essenziale per l'espansione della mente e la ricerca interiore. Con il suo enigmatico testo, White Rabbit fu una delle prime canzoni con riferimenti alla droga a passare in radio senza cadere vittima della censura. Persino Marty Balin, successivamente "rivale" della Slick nelle dinamiche interne dei Jefferson Airplane, riconobbe al brano la statura di vero "capolavoro".

Dal punto di vista musicale, in un'intervista rilasciata al The Wall Street Journal Grace Slick menzionò altre influenze, e cioè "il bolero" usato da Miles Davis & Gil Evans per il loro album del 1960 Sketches of Spain.[5] Infatti il brano è essenzialmente un lungo crescendo simile a quello del famoso Boléro di Ravel.

L'influenza più evidente è comunque quella derivante dalle opere di Carroll, metafora delle esperienze lisergiche della California dell'epoca; i celebri romanzi dedicati al mondo fantastico e inquietante della piccola Alice (Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio), dei quali nel testo del brano vengono espressamente citati personaggi come:

La Regina rossa e il cavaliere bianco menzionati nel brano, possiedono attributi che differiscono dal testo originale di Lewis Carroll, dove il cavaliere bianco non parla al contrario ed è la regina di cuori, non la regina rossa, che dice sempre: «Tagliatele la testa!»

Tracce singolo

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RCA 9248
  1. White Rabbit (Grace Slick) - 2:30
  2. Plastic Fantastic Lover (Marty Balin) - 2:37
Grace Slick (in primo piano), autrice di White Rabbit, ritratta insieme agli altri membri dei Jefferson Airplane (1967)

Il brano è stato reinterpretato da numerosi artisti nel corso degli anni:

Campionamenti

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Riferimenti nella cultura di massa

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Nel corso degli anni White Rabbit è stata utilizzata in numerosi film e programmi televisivi:[13]

  1. ^ (EN) White Rabbit, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  2. ^ (EN) Jefferson Airplane - White Rabbit – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 luglio 2022.
  3. ^ Tamarkin, Jeff. Got a revolution!:the turublent flight of Jefferson Airplane, Atria, 2003, pag. 113, ISBN=0-671-03403-0
  4. ^ Top 100 Music Hits, Top 100 Music Charts, Top 100 Songs & The Hot 100, su billboard.com. URL consultato l'8 luglio 2011.
  5. ^ Berkowitz, Kenny. Got a Revolution!: The Turbulent Flight of Jefferson Airplane. New York: Atrica Books, 2005, p. 153; Wall Street Journal Interview 29 April 2011 [1]
  6. ^ David Diebold & Kim Cataluna - White Rabbit
  7. ^ Collide - Chasing The Ghost
  8. ^ Blue Man Group - The Complex
  9. ^ Fuzzion - Black Magic
  10. ^ Lana Lane - Gemini
  11. ^ Naik Borzov - Fear and Loathing in Las Vegas soundtrack
  12. ^ Nice & Smooth - Jewel Of The Nile, su discogs.com, Discogs.com.
  13. ^ Filmography by year for Jefferson Airplane, in IMDB.com. URL consultato il 14 giugno 2011.
  14. ^ Dustin Burg, Video: Lost Odyssey follows the white rabbit, su joystiq.com, Joystiq. URL consultato il 3 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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