Gneo Servilio Cepione (console 203 a.C.)
Aspetto
Gneo Servilio Cepione | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Gnaeus Servilius Caepio |
Morte | 174 a.C. |
Figli | Gneo Servilio Cepine |
Gens | Servilia |
Edilità | 206 a.C. |
Pretura | 205 a.C. |
Consolato | 203 a.C. |
Sacerdozio | pontifex nel 213 a.C. |
Gneo Servilio Cepione (in latino Gnaeus Servilius Caepio; ... – 174 a.C.) è stato un politico romano legato al ramo patrizio della gens Servilia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu pontifex nel 213 a.C.,[1] edile curule nel 206 a.C.,[2] pretore urbano nel 205 a.C.[3] e infine ascese al consolato con il plebeo Gaio Servilio Gemino nel 203 a.C..[4]
Dopo il suo consolato gli fu assegnata come provincia il Bruzio ma lui si trasferì in Sicilia e il Senato lo richiamò in Italia.[5]
Nel 192 a.C. fu inviato in Grecia per rafforzare le alleanze con Roma, in vista della guerra contro Antioco III. Morì nel 174 a.C. di peste.[6]
Note
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