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ITVR20120202A1 - Impianto e procedimento per il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati - Google Patents

Impianto e procedimento per il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati Download PDF

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Publication number
ITVR20120202A1
ITVR20120202A1 IT000202A ITVR20120202A ITVR20120202A1 IT VR20120202 A1 ITVR20120202 A1 IT VR20120202A1 IT 000202 A IT000202 A IT 000202A IT VR20120202 A ITVR20120202 A IT VR20120202A IT VR20120202 A1 ITVR20120202 A1 IT VR20120202A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
waste
plant according
extruder
forming molds
molds
Prior art date
Application number
IT000202A
Other languages
English (en)
Inventor
Artemisio Agosti
Piero Biasutti
Original Assignee
Artemisio Agosti
Piero Biasutti
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Artemisio Agosti, Piero Biasutti filed Critical Artemisio Agosti
Priority to IT000202A priority Critical patent/ITVR20120202A1/it
Publication of ITVR20120202A1 publication Critical patent/ITVR20120202A1/it

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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B09DISPOSAL OF SOLID WASTE; RECLAMATION OF CONTAMINATED SOIL
    • B09BDISPOSAL OF SOLID WASTE NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B09B3/00Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless
    • B09B3/20Agglomeration, binding or encapsulation of solid waste
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B09DISPOSAL OF SOLID WASTE; RECLAMATION OF CONTAMINATED SOIL
    • B09BDISPOSAL OF SOLID WASTE NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B09B3/00Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless
    • B09B3/40Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless involving thermal treatment, e.g. evaporation

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • Processing Of Solid Wastes (AREA)

Description

IMPIANTO E PROCEDIMENTO PER IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un impianto ed un procedimento per il trattamento di rifiuti solidi urbani o assimilati.
Come è noto, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, si incontra una forte opposizione da parte dei cittadini prossimi alla localizzazione degli impianti in uso per questo servizio, a causa dei vari problemi di inquinamento che possono produrre.
Attualmente, i sistemi di smaltimento dei rifiuti maggiormente utilizzati sono lo smaltimento in discariche controllate e lo smaltimento in forni chiamati comunemente termovalorizzatori, tramite i quali si produce, procedendo alla combustione dei rifiuti, energia termica che può essere poi convertita in energia elettrica o utilizzata anche per processi di teleriscaldamento.
In particolare, il sistema a discarica controllata non prevede la preselezione dei rifiuti prima della loro messa a dimora e necessita di bacini di grossa dimensione, i quali vengono adeguatamente impermeabilizzati sul fondo e sulle pareti laterali mediante strati di terreno argilloso, rivestiti con teli di materiale plastico.
Nei bacini così realizzati vengono quindi immessi i rifiuti alternati con strati di terreno inerte. Gli inconvenienti che presentano questi bacini sono anche i motivi per cui le popolazioni prossime alla loro localizzazione si oppongono ad essi .
Infatti, i rifiuti solidi urbani, per le loro caratteristiche intrinseche, richiedono, oltre alla impermeabilizzazione dei bacini, anche la presenza di sistemi di drenaggio del liquido che si produce e il recupero del biogas che si sviluppa durante la fermentazione del materiale organico in condizioni anaerobiche.
Le discariche del tipo controllato oggi in uso portano alla formazioni e alla dispersione nell'ambiente circostante di materiali leggeri dovuti all'azione del vento, con proliferazione di odori sgradevoli, anche perché non sempre il rifiuto viene ricoperto immediatamente.
Inoltre, si verifica una enorme proliferazione di insetti e roditori, oltre alla continua presenza di volatili che trasportano parte delle sostanze organiche al di fuori della discarica stessa. Esiste inoltre il pericolo di incendi che possono produrre con la combustione gas nocivi.
Per ultimo la discarica deve essere controllata e curata per almeno venti anni dopo la chiusura definitiva per controllare le modifiche della superficie dovuta all'estrazione del biogas che si produce nel tempo fino all'esaurimento del processo di fermentazione.
Il sistema di smaltimento rifiuti a mezzo di termovaloriz zatori richiede di norma che il rifiuto non sia tale e quale, ma provenga da un sistema di raccolta differenziata, al fine di garantire alla caldaia un prodotto il più possibile omogeneo.
Con questo sistema vengono eliminati molti degli inconvenienti del sistema a discarica, ma anche i termovaloriz zatori comportano alcuni inconvenienti che suscitano l'opposizione alla loro realizzazione da parte delle popolazioni che vivono nelle loro vicinanze.
Infatti, negli impianti di termovalorizzazione si producono fanghi residui da smaltire in siti idonei, che a seconda del rifiuto possono anche raggiungere quantità notevoli, fino al 30% del quantitativo di rifiuto bruciato. Ma il problema che più preoccupa la popolazione è la possibile formazione di sostanze altamente pericolose come le diossine, con il rischio che non vengano adeguatamente trattenute dai sistemi di filtrazione aria e si disperdano nell'atmosfera. Altre tecniche di smaltimento dei rifiuti già studiate prevedono di compattare e pastorizzare i rifiuti con la possibilità di inertizzare le sostanze organiche contenute nei rifiuti solidi urbani ed assimilati evitando la fermentazione e la formazione di biogas.
Tali procedimenti, pur essendosi dimostrati senz'altro validi da un punto di vista concettuale, presentano secondo la soluzione adottata diversi inconvenienti, in quanto, oltre ad una produzione non costante del rifiuto da inertizzare, richiedono la costruzione di macchinari con soluzioni tecniche oltremodo onerose dal punto di vista economico ed ingombranti, sia a causa dei valori di pressione necessari per avere la massima compressione e riduzione del volume del composto da trattare sia allo scopo di raggiungere una capacità di produzione giornaliera accettabile.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i vari problemi sopra esposti, escogitando un impianto per il trattamento rifiuti solidi urbani e assimilati che dia la possibilità di ridurre notevolmente il volume dei rifiuti solidi urbani e assimilati con una elevata continuità di produzione ed una notevole riduzione dei costi dei macchinari.
All'interno di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di fornire un impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e assimilati che comporti un ridotto il consumo di energia elettrica e termica per la compattazione e inertizzazione dei rifiuti stessi.
Ancora uno scopo del trovato è quello di fornire un impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e assimilati che possa essere strutturalmente molto semplice ed economico da realizzare e che abbia inoltre costi di gestione contenuti .
E' ancora uno scopo del trovato quello di realizzare un procedimento per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e assimilati che permetta di realizzare con continuità la compattazione e 1 'inertizzazione dei rifiuti con un apporto ridotto di energia sia elettrica che termica.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti dall'impianto, secondo il trovato, come definito nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni in cui:
la figura 1 illustra uno schema dall'alto dell'impianto secondo il trovato;
la figura 2 mostra schematicamente, in vista prospettica, una porzione dell'impianto secondo il trovato con parti illustrate in spaccato, altre mostre in trasparenza ed altre ancora omesse per semplicità;
la figura 3 mostra una porzione dell'impianto in vista dall'alto con parti in spaccato ed altre mostrate secondo una sezione schematica, presa, per semplicità di disegno, lungo una superficie passante per stampi di formatura e distesa su un piano;
la figura 4 illustra una vista frontale schematica della parte dell'impianto di figura 2, con parti mostrate tratteggiate per maggiore chiarezza;
la figura 5 mostra in sezione longitudinale una matrice di formatura dell'impianto secondo il trovato;
la figura 6 è una vista in sezione trasversale della matrice di formatura di figura 5;
la figura 7 è una sezione longitudinale di una gabbia di contenimento impiegata nell'impianto secondo il trovato.
Con riferimento alle citate figure, l'impianto per il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati, secondo il trovato, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1, comprende, nelle linee generali, una zona di stoccaggio dei rifiuti 2, che può comprendere, ad esempio, una vasca 2a, chiusa ed impermeabilizzata, in cui vengono stoccati, in un primo momento, i rifiuti solidi urbani e assimilati che vengono conferiti all'impianto.
In particolare, la vasca 2a risulta, opportunamente, interrata e, vantaggiosamente, dotata di capacità idonea per contenere una quantità di rifiuti capace di alimentare 1'impianto per almeno cinque giorni di lavorazione in modo continuo. Vantaggiosamente, la vasca 2a è, altresì, dotata di un sistema di raccolta del percolato contenuto nei rifiuti, il quale sgrondando viene convogliato, mediante condotti di scarico, ad appositi serbatoi di stoccaggio per il successivo trattamento. Inoltre, la vasca 2a risulta, preferibilmente, alloggiata all'interno di un edificio chiuso, il quale, evitare che odori o parti volatili vengano dispersi in ambiente esterno, viene tenuto in leggera depressione. Tipicamente, la densità dei rifiuti stoccati nella vasca 2a è di circa 0,3 tonn/m<3>.
Come meglio verrà spiegato in seguito, i rifiuti stoccati nella vasca 2a vengono prelevati in continuo e sottoposti a deferetizzazione e successivamente triturati mediante un trituratone 3, avendo cura di raccogliere la parte di liquido che sgronda.
Secondo il trovato, l'impianto è provvisto di mezzi estrusori 4, i quali sono atti a compattare in continuo i rifiuti triturati e ad immetterli in stampi di formatura, indicati nei disegni con i numeri di riferimento 5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h .
Sempre secondo il trovato, l'impianto è provvisto, inoltre, di mezzi di trasferimento 7, che hanno la funzione di trasferire i rifiuti compattati dagli stampi di formatura in rispettive gabbie di contenimento 8, nonché di un forno di inertizzazione termica 9, in cui i rifiuti inseriti nelle gabbie di contenimento 8 vengono sottoposti a pastoriz zazione, al fine di stabilizzare la loro componente organica, in modo da renderla non soggetta a putrefazione.
Il forno di inertizzazione termica 9 è preferibilmente del tipo a camera d'aria forzata, prodotta tramite appositi scambiatori di calore alimentati da bruciatori a gas e può raggiungere una temperatura di circa 250°C.
L'impianto è, altresì, provvisto di mezzi di svuotamento 10 delle gabbie di contenimento 8, che consentono di estrarre dalle gabbie di contenimento 8 i rifiuti ormai ridotti in blocchi compatti e stabilizzati, pronti per il loro deposito finale in un idoneo sito di stoccaggio, indicato con 100. Tali mezzi di svuotamento 10 possono essere, opportunamente realizzati mediante un apposito gruppo a pistone idraulico IOa.
Entrando più nei dettagli, l'impianto presenta, vantaggiosamente, dei mezzi di caricamento 11, che in continuo provvedono ad inviare i rifiuti stoccati in corrispondenza nella zona di stoccaggio 2 al trituratone 3 e, successivamente, ai mezzi estrusori 4. Tali mezzi di caricamento 11 possono essere, opportunamente, realizzati a mezzo di nastri trasportatori Ila o altri dispositivi similari .
I mezzi estrusori 4 presentano, opportunamente, una tramoggia di carico 4a che riceve i rifiuti dai mezzi di caricamento 11 per immetterli in una camera di compattazione 12, all'interno della quale è, vantaggiosamente, alloggiata almeno una coppia di coclee controrotanti 13, le quali sono preposte a sospingere i rifiuti, compattandoli in continuo, verso la bocca di uscita 14 dei mezzi estrusori 4, dove è, opportunamente, prevista una matrice di formatura 15, avente un passaggio terminale 15a a sezione sostanzialmente poligonale, preferibilmente quadrata o rettangolare .
In particolare, le coclee controrotanti 13 sono, vantaggiosamente, realizzate con passo idoneo a esercitare una prima compressione sui rifiuti, portando gli stessi ad una densità pari sostanzialmente a circa un terzo della loro densità finale.
Va osservato che, essendo i mezzi estrusori 4 in costruzione chiusa, sia il percolato che gli odori non verranno a contatto con l'esterno. In particolare, il percolato che si separa dai rifiuti pressati dalle coclee controrotanti 13 viene raccolto inferiormente alla camera di compattazione ed inviato tramite condotti stagni ad appositi serbatoi per il suo smaltimento.
Vantaggiosamente, l'impianto secondo il trovato è provvisto anche di mezzi di movimentazione degli stampi di formatura 5a-5h, i quali hanno la funzione di disporre, di volta in volta, in modo automatico, ciascuno stampo di formatura tra una posizione di caricamento, in cui è disposto in corrispondenza dei mezzi estrusori 4, ed una posizione di scarico, in cui è disposto in corrispondenza dei mezzi di trasferimento 7.
Vantaggiosamente, tra la pozione di caricamento e la posizione di scarico sono previsti mezzi di compattazione ulteriore 16 dei rifiuti immessi negli stampi di formatura, che verranno meglio descritti in seguito.
Secondo una forma preferita di realizzazione, i suddetti mezzi di movimentazione degli stampi di formatura 5a-5h sono realizzati, in pratica, da una giostra o tamburo rotante 17, che supporta perifericamente gli stampi di formatura 5a-5h.
In particolare, la giostra 17 presenta un asse di rotazione 17a sostanzialmente parallelo alla direzione di estrusione dei rifiuti da parte dei mezzi estrusori 4 e gli stampi di formatura 5a-5h risultano distribuiti sostanzialmente uniformemente attorno all'asse di rotazione 17a. Tramite appositi mezzi motori non illustrati, la giostra 17 può essere azionata con un moto rotatorio, preferibilmente di tipo intermittente, attorno al suo asse di rotazione 17a, così da poter portare sequenzialmente, uno alla volta, ogni singolo stampo di formatura 5a-5h in corrispondenza dei mezzi di estrusione 4 e, successivamente, dei mezzi di trasferimento 7.
Più in dettaglio, gli stampi di formatura 5a-5h sono costituiti ciascuno da una cassa esterna 18 che definisce internamente una camera di pressatura 19, sostanzialmente poliedrica, che ha una sezione trasversale corrispondente a quella del passaggio terminale 15a della matrice di formatura 15 dei mezzi estrusori 4 e che presenta entrambe le sue estremità aperte.
Opportunamente, la cassa esterna 18 degli stampi di formatura 5a-5h ha pareti dotate di fori o feritoie 18 per consentire la fuoriuscita del liquido di percolatura dei rifiuti, che viene raccolto inferiormente alla giostra 17 mediante apposite vasche di raccolta 17b.
Contrapposto ai mezzi estrusori 4 rispetto alla giostra 17 è, inoltre, previsto un pistone di contrasto 20, destinato ad essere introdotto nella camera di pressatura 19 dello stampo di formatura che, di volta in volta, viene a trovarsi nella posizione di caricamento durante la rotazione della giostra 17. Tale pistone di contrasto 20 consente di esercitare, durante l'immissione dei rifiuti negli stampi di formatura da parte dei mezzi estrusori 4, una elevata azione di compattazione dei rifiuti nella camere di pressatura 19, chiudendo al contempo l'estremità della camera di pressatura 19 opposta rispetto a quella rivolta verso i mezzi estrusori 4.
Vantaggiosamente, tra la matrice di formatura 15 dei mezzi estrusori 4 e la giostra 17 operano dei mezzi di taglio, non rappresentati nei disegni e costituiti, ad esempio, da un coltello, i quali sono preposti a tagliare i rifiuti estrusi attraverso la matrice di formatura 15 prima della successiva rotazione della giostra 17.
Vantaggiosamente, i mezzi di trasferimento 7 sono realizzati tramite un pistone di spinta 21 disposto, rispetto alla giostra 17, dalla stessa parte dei mezzi estrusori 4 e destinato ad essere introdotto attraverso una estremità della camera di pressatura 19 dello stampo di formatura che, di volta in volta, si trova in posizione di scarico, per far fuoriuscire i rifiuti compressi attraverso l'estremità opposta della camera di pressatura 19 stessa, in modo da immetterli in una corrispondente gabbia di contenimento 8, che viene, di volta in volta, resa disponibile dalla parte opposta della giostra 17 rispetto al pistone di spinta 21.
Vantaggiosamente, una coppia di piastre di contenimento 25a, 25b affacciate, da parti opposte tra loro, alla giostra 17, consentono di chiudere le estremità aperte delle camere di pressatura 19 degli stampi di formatura che si trovano, durante la rotazione della giostra 17, in posizione intermedia tra la posizione di caricamento e la posizione di scarico.
Vantaggiosamente, le piastre di contenimento 25a e 25b sono realizzate con una lavorazione meccanica idonea a garantire la migliore tenuta alla fuoriuscita di liquido.
Come illustrato, i mezzi di compattazione ulteriore 16 sono, opportunamente, realizzati mediante un pistone di compressione 22, che è disposto, preferibilmente, sul lato della giostra 17 opposto rispetto a quello in cui sono collocati i mezzi estrusori 4 ed il pistone di spinta 21 e che è destinato a comprimere i rifiuti contenuti negli stampi di formatura 5a-5h, passando attraverso una interruzione 23, definita nella omologa piastra di contenimento, corrispondente a quella indicata nei disegni con 25a.
Opportunamente, le gabbie di contenimento 8 vengono movimentate tramite mezzi trasportatori 23 che consentono di portare in modo continuo le gabbie di contenimento 8 dai mezzi di trasferimento 7 al forno di inertizzazione termica 9.
Opportunamente, gli stessi mezzi trasportatori 23 consentono successivamente di portare le gabbie di contenimento 8 ai mezzi di svuotamento 10 ed, infine, da questi di nuovo ai mezzi di trasferimento 7.
Ad esempio, tali mezzi trasportatori 23 possono comprendere delle catene di trascinamento 23a, 23b, che definiscono un percorso chiuso tramite appositi rinvìi.
Preferibilmente, le gabbie di contenimento 8 possono essere realizzate da un corpo scatolare 8a, di conformazione poliedrica con sezione trasversale sostanzialmente corrispondente a quella delle camere di pressatura 19 degli stampi di formatura 5a-5h.
Come illustrato in figura 7, sulle proprie pareti laterali, il corpo scatolare 8a che forma le gabbie di contenimento 8 presenta, opportunamente, delle fessure 8b per la fuoriuscita di eventuale liquido di percolato dai rifiuti.
Alla propria estremità longitudinale destinata ad essere rivolta verso i mezzi di trasferimento 7, ciascuna gabbia di contenimento 8 risulta dotata di un coperchio mobile 24 che chiude automaticamente la gabbia di contenimento 8, una volta che questa è stata riempita dai rifiuti compattati dai mezzi di trasferimento 7.
La chiusura automatica del coperchio mobile 24 delle gabbie di contenimento può essere ottenuta mediante appositi elementi meccanici di azionamento oppure per effetto inerziale all'atto della movimentazione dei mezzi trasportatori 23. L'estremità opposta delle gabbie di contenimento 8 risulta, invece, opportunamente chiusa da un fondo fisso .
Opportunamente, le gabbie di contenimento 8 potranno essere realizzate con spessori di parete contenuti e con soluzioni costruttive estremamente semplici , in quanto non vengono sottoposte alle pressioni di pressatura degli stampi di formatura 5a-5h .
E' da notare che i vari componenti dell'impianto sono, opportunamente, realizzati a tenuta di liquido, allo scopo di poter raccogliere tutto il percolato ed inviarlo ad una apposita unità di smaltimento di tipo noto.
Inoltre, le varie parti dell'impianto vengono, opportunamente, mantenute a tenuta di aria, per evitare la dispersione all'esterno di odori o particelle, mentre il forno di inertizzazione termica 9 è, preferibilmente, dotato di idonei filtri per depurare l'aria.
Ad esempio, la zona interessata dalla giostra 17 può essere contenuta all'interno di un involucro 25 a tenuta stagna.
Il funzionamento dell'impianto secondo il trovato è il seguente.
Come detto, i rifiuti solidi urbani e assimilati arrivano in modo discontinuo e non omogeneo all'impianto, dove vengono stoccati nella vasca 2a .
I rifiuti stoccati nella vasca 2a vengono in continuo inviati, tramite i mezzi di caricamento 11, al trituratore 3. Lungo questo tragitto, i rifiuti vengono deferrizzati mediante caiamite, per garantire e preservare gli organi meccanici del trituratore 3. In questa fase i rifiuti vengono sottoposti anche a mescolamento, al fine di avere una migliore distribuzione dei vari componenti dei rifiuti. Anche questa lavorazione avviene, come detto, con sistemi di raccolta del percolato che sgronda, mantenendo il tutto in depressione per evitare che gli odori e le parti sottili possano contaminare l'ambiente esterno.
Successivamente, i rifiuti triturati e deferrizzati vengono versati in continuo, sempre tramite i mezzi di caricamento 11, nella tramoggia di carico 4a, la quale alimenta le due coclee controrotanti 13, che in questo modo iniziano la compressione in continuo dei rifiuti che vengono sospinti in direzione della matrice di formatura 15 .
In questo modo, i rifiuti vengono pressati fino a raggiungere una densità di circa un terzo del valore definitivo. In questa fase, inizia anche il sgocciolamento più sostanzioso dei rifiuti, il cui percolato che viene raccolto e inviato ai relativi sistemi di raccolta.
I rifiuti, passando attraverso la matrice di formatura 15, assumono una forma cilindrica a sezione poligonale, con i lati della dimensione finale del materiale da inertizzare.
I rifiuti, che in continuo fuoriescono dalla matrice di formatura 15, avanzano, sempre in continuo, all'interno dello stampo di formatura che si trova, in quel momento, in posizione di caricamento e che, con riferimento, in particolare, a figura 2, corrisponde allo stampo di formatura indicato con 5a.
Sempre con riferimento, in particolare, a figura 2, si può notare come, dal lato opposto, il fondo dello stampo di formatura 5a è chiuso dal pistone di contrasto 20 che regola anche la quantità di rifiuti che possono entrare nello stampo di formatura 5a.
Una volta completato il riempimento dello stampo di formatura che si trova in posizione di caricamento, i mezzi di taglio scattano automaticamente in modo da tagliare i rifiuti compressi in uscita dalla matrice di formatura 15. Sostanzialmente contemporaneamente, la giostra 17 esegue un movimento rotatorio di angolo prefissato, attorno al proprio asse di rotazione 17a, in modo da permettere allo stampo di formatura successivo, secondo il senso di rotazione della giostra 17 (corrispondente, nell'esempio di figura 2, a quello indicato con il numero 5h) di raggiungere la posizione di caricamento, in modo da poter essere a sua volta riempito in continuo con i rifiuti compattati dai mezzi estrusori 4. Contestualmente, a seguito di tale rotazione della giostra 17, lo stampo di formatura 5a, già riempito con i rifiuti compattati dai mezzi estrusori 4, viene quindi a portarsi nella posizione corrispondente a quella in cui si trova, in figura 2, lo stampo di formatura 5b, mentre gli stampi di formatura 5b, 5c, 5d e 5e proseguono nel loro avanzamento verso la posizione di scarico, in cui si trova, in figura 2, lo stampo di formatura indicato con 5f.
E' da notare che, durante la rotazione della giostra 17, le estremità degli stampi di formatura che si trovano nella posizione corrispondente a quella degli stampi di formatura 5b e 5c di figura 2 sono chiuse dal loro strisciamento contro la piastre di contenimento 25a e 25b.
Quando lo stampo di formatura riempito dai mezzi estrusori 4 giunge, a seguito delle successive rotazioni della giostra 17, in corrispondenza dei mezzi di compattazione ulteriore 16, come nel caso dello stampo di formatura indicato con 5d in figura 2, il pistone di compressione 22 viene attivato in modo da operare sui rifiuti posti negli stampi di formatura, che, di volta in volta, si presentano in sua corrispondenza, una ulteriore compressione, fino al raggiungimento di una pressione sostanzialmente pari preferibilmente a circa 350 bar.
Una volta raggiunta la pressione desiderata, il pistone di compressione 22 si ritira, permettendo alla giostra 17 di ruotare ancora fino a portare lo stampo di formatura nella posizione corrispondente a quella dello stampo di formatura indicato con 5e in figura 2 e, successivamente, nella posizione di scarico, in cui il pistone di spinta 21, una volta attivato, entra nello stampo di formatura e trasferisce i rifiuti compattati in una corrispondente gabbia di contenimento 8 resa disponibile dai mezzi trasportatori 23.
I rifiuti trasferiti nella gabbia di contenimento 8 presentano una densità che può raggiungere valori fino a circa 1,4-1,5 tonn/m<3>.
Inoltre, al termine del ciclo di pressatura, la quantità di liquidi residui nei rifiuti potrà essere, ad esempio, al massimo di circa il 4-5% del peso complessivo. Tale quantità di liquidi verrà smaltita nella successiva fase di inertizzazione.
Una volta completato il trasferimento dei rifiuti compattati nella rispettiva gabbia di contenimento 8, il coperchio mobile 24 della gabbia di contenimento 8 riempita con i rifiuti compattati si chiude automaticamente e riprende il movimento dei mezzi trasportatori 23, in modo tale che la gabbia di contenimento 8 riempita possa essere avviata verso il forno di inertizzazione termica 9 ed una nuova gabbia di contenimento 8 vuota possa essere portata in corrispondenza del successivo stampo di formatura che, tramite la giostra 17, ha raggiunto la posizione di scarico.
In continuo, tramite i mezzi trasportatori 23 le varie gabbie di contenimento 8 riempite con il rifiuto compattato e quasi asciutto vengono, in successione, inviate al forno di inertizzazione termica 9 dove rimarranno posizionato per il tempo necessario per ottenere, senza combustione, la pastoriz zazione dei rifiuti con completa la distruzione dei batteri anaerobici preposti alla fermentazione e la quasi totale evaporazione della parte liquida (dopo tale trattamento l'umidità residua non supererà il valore di circa 1%).
Dopo questo trattamento all'interno del forno di inertizzazione termica 9 e sempre in continuo, le qabbie di contenimento 8 venqono svuotate e pulite e rimesse in circolo, mentre il blocco di rifiuti stabilizzato e raffreddato, estratto dalle qabbie di contenimento 8, verrà portato al sito di stoccaqqio 100 come materiale inerte.
Più in dettaqlio, le qabbie di contenimento 8 dopo la fase di pastorizzazione all'interno del forno di intertizzazione termica 9 venqono portate dai mezzi trasportatori 23 in una stazione di raffreddamento ad aria forzata.
Una volta raffreddate, le qabbie di contenimento 8 sono inviate, sempre tramite i mezzi trasportatori 23, ai mezzi di svuotamento 10, i quali, di volta in volta, operano l'estrazione del blocco di rifiuti compattato e stabilizzato da ciascuna gabbia di contenimento 8 in arrivo.
I blocchi di rifiuti compattati e stabilizzati, estratti dalle gabbie di contenimento 8, vengono trasportati nel sito di stoccaggio 100 finale, dove possono rimanere per sempre, in quanto, da test e prove effettuate, si è riscontrato che tali blocchi non emettono sostanze instabili e puzzolenti e non rilasciano sostanze inquinanti. Inoltre, i blocchi estratti dalle gabbie di contenimento 8 possiedono una durezza e compattezza tale da poter essere impilati anche per altezze elevate senza nessun problema di cedimenti .
Le gabbie di contenimento 8 vuote passano quindi, in continuo, grazie ai mezzi trasportatori 23, per una stazione di pulizia 26, in cui vengono rimossi possibili residui di rifiuto che possono rimanere attaccati nelle varie fasi di lavorazioni.
Successivamente, dopo la pulizia, le gabbie di contenimento 8 possono tornare verso la giostra 17, chiudendo in tal modo il ciclo di lavorazione, che, come descritto, si svolge pressoché in continuo .
Si è in pratica constatato come il dispositivo di visualizzazione secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto consente di operare il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati per ottenere in continuo blocchi stabilizzati, con tempi e costi di produzione ottimizzati e con l'utilizzo di macchinari e apparecchiature costruttivamente semplici da realizzare.
E' importante, in particolare evidenziare, come 1 'impianto ed il procedimento secondo il trovato prevede l'utilizzo di macchinari che permettono la compressione in continuo dei rifiuti fino al raggiungimento del valore di pressione previsto ed il passaggio diretto in stampi di dimensioni ridotte, in modo da ottenere una riduzione dei tempi di inertizzazione, con conseguenti notevoli risparmi di energia termica.
Va anche aggiunto che l'impianto ed il procedimento secondo il trovato consentono di eliminare radicalmente i problemi ambientali legati alla fermentazione delle sostanze organiche presenti nei rifiuti, anche se in piccole quantità, assieme a tutti gli effetti negativi connessi alla loro presenza.
Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Le singole caratteristiche esposte in riferimento ad insegnamenti generali o a forme di realizzazione particolari, possono essere tutte presenti in altre forme di realizzazione o sostituire caratteristiche in queste forme di realizzazione.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati comprendente una zona di stoccaggio dei rifiuti (2), un trituratone (3) dei rifiuti stoccati, mezzi estrusori (4) atti a compattare in continuo i rifiuti triturati e ad immetterli in stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h), mezzi di trasferimento (7) dei rifiuti compattati da detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) in gabbie di contenimento (8), un forno di inertizzazione termica (9) dei rifiuti inseriti in dette gabbie di contenimento (8) e mezzi di svuotamento (10) di dette gabbie di contenimento (8).
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di caricamento (11) in continuo di detti rifiuti stoccati in detti mezzi estrusori (4).
  3. 3. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di movimentazione di detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) atti a disporre ciascuno di detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) tra una posizione di caricamento, in cui è disposto in corrispondenza di detti mezzi estrusori (4), ed una posizione di scarico, in cui è disposto in corrispondenza di detti mezzi di trasferimento (7).
  4. 4. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di compattazione ulteriore (16) dei rifiuti immessi in detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) disposti tra detta pozione di caricamento e detta posizione di scarico.
  5. 5. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi estrusori (4) presentano una tramoggia di carico (4a) ed almeno una coppia di coclee controrotanti (13).
  6. 6. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi estrusori (4) presentano in corrispondenza della rispettiva bocca di uscita (14) una matrice di formatura (15) avente un passaggio terminale (15a) a sezione sostanzialmente poligonale.
  7. 7. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono una giostra (17) supportante perifericamente detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) e presentante un asse di rotazione (17a) sostanzialmente parallelo alla direzione di estrusione dei rifiuti da parte di detti mezzi estrusori (4), detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) essendo distribuiti attorno a detto asse di rotazione (17a), detta giostra (17) essendo azionabile con moto rotatorio attorno a detto asse di rotazione (17a) per portare sequenzialmente, di volta in volta, ciascuno di detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h) in corrispondenza di detti mezzi di estrusione (4) e di detti mezzi di trasferimento (7).
  8. 8. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di taglio dei rifiuti compattati in uscita da detti mezzi estrusori (4).
  9. 9. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi trasportatori (23) atti a movimentare dette gabbie di contenimento (8) tra detti mezzi di trasferimento (7) e detto forno di inertizzazione termica (9).
  10. 10. Procedimento di trattamento dei rifiuti solidi urbani e assimilati caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi che consistono nel triturare i rifiuti prelevati da una zona di stoccaggio (2), nell 'estrudere i rifiuti triturati con compattazione in continuo degli stessi per immetterli in stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h), nell'eseguire una ulteriore compattazione dei rifiuti immessi in detti stampi di formatura (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h), nel trasferire i rifiuti compattati in blocchi all'interno di gabbie di contenimento (8), nell 'eseguire 1'inertizzazione termica dei blocchi di rifiuti introdotti in dette gabbie di contenimento (8), nell'estrarre i blocchi di rifiuti inertizzati da dette gabbie di contenimento (8).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP0443596A1 (de) * 1990-02-23 1991-08-28 Thermoselect Aktiengesellschaft Verfahren zum Transportieren, Zwischenlagern und energetischen sowie stofflichen Verwerten von Entsorgungsgut aller Art und Vorrichtung zur Durchführung des Verfahrens
DE102007004145A1 (de) * 2007-01-22 2008-07-24 Konrad Wieser Verfahren zur Entsorgung energiehaltiger Abfallstoffe und Verfahren zur Herstellung von Formlingen

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