ITVI20130253A1

ITVI20130253A1 - Apparecchio di illuminazione a tenuta stagna

Info

Publication number: ITVI20130253A1
Application number: IT000253A
Authority: IT
Inventors: Gian Pietro Beghelli
Original assignee: Beghelli Spa
Priority date: 2013-10-17
Filing date: 2013-10-17
Publication date: 2015-04-18
Also published as: ES2644488T3; WO2015056283A1; US9909741B2; EP3058271B1; PL3058271T3; CN105339733A; HK1220753A1; EP3058271A1; US20160252238A1; CN105339733B

Description

APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE A TENUTA STAGNA

La presente invenzione si riferisce, in genere, ad un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna.

Più in particolare, l’invenzione riguarda una lampada a tenuta stagna certificata con grado IP 66 e realizzabile nelle due possibili versioni con sorgenti luminose a LED e con tubo neon di tipo T5.

Le lampade da illuminazione a tenuta stagna di tipo noto, adatte per ambienti stagni ed anticorrosivi, sono solitamente costruite in plastica o metallo ed impiegano lampade fluorescenti di tipo T5 o T8.

Tali lampade presentano uno schermo di protezione in plastica o in vetro stampato o una lastra di vetro temperato; inoltre, possono utilizzare recuperatori di flusso luminoso (riflettori) in alluminio brillantato o plastica metallizzata.

Il grado di protezione contro la penetrazione da liquidi o fluidi in genere viene raggiunto utilizzando una guarnizione di tenuta, che viene posta tra la struttura in plastica o corpo e lo schermo e mantenuta in posizione mediante agganci di chiusura perimetrali. Le sorgenti luminose utilizzate in questi apparecchi illuminanti implicano una dimensione degli stessi non trascurabile (circa 1,3-1,5 metri, a seconda del tipo di lampada fluorescente impiegata) e, dunque, il perimetro su cui lavora la guarnizione di tenuta diventa un percorso che può superare i 3 metri lineari. Ne consegue, quindi, che i ganci di chiusura distribuiscono la pressione esercitata sulla guarnizione in modo non uniforme e, inoltre, nella maggior parte delle applicazioni, gli stessi ganci possono diventare ricettacoli di sporcizia, oli, ecc. e rendere così difficoltose le operazioni di pulizia, che si rendono necessarie per la manutenzione dell’apparecchio illuminante.

La guarnizione di tenuta viene infine sollecitata ogni volta che si renda necessario l’accesso all’interno dell’apparecchio per effettuare la manutenzione ordinaria (per esempio, per la sostituzione delle lampade fluorescenti esaurite), con il rischio di compromettere il grado di tenuta dell’apparecchio.

Scopo della presente invenzione è, quindi, quello di eliminare gli inconvenienti lamentati, realizzando un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, che consenta di mantenere a lungo la tenuta contro la penetrazione di fluidi, senza la necessità di impiegare ganci o altri elementi di chiusura tra il corpo e lo schermo dell’apparecchio.

Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, che consenta di realizzare un grado di protezione prefissato, contro la penetrazione da fluidi, secondo le normative vigenti in materia.

Altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, che consenta di ottenere buone prestazioni fotometriche. Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, che abbia un eccellente rapporto qualità/prezzo e che presenti un’estrema facilità di installazione e manutenzione.

Questi ed altri scopi, secondo la presente invenzione, vengono raggiunti realizzando un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la rivendicazione 1 allegata; altre caratteristiche tecniche specifiche e di dettaglio sono contenute nelle rivendicazioni dipendenti.

In modo vantaggioso, la lampada secondo l’invenzione risulta estremamente compatta, dalle forme semplici e dal peso molto contenuto, rispetto agli apparecchi di illuminazione a tenuta stagna di tipo noto.

La lampada stagna, nelle due possibili versioni con sorgenti luminose di tipo LED e con tubo al neon di tipo T5, è certificata con grado IP 66 e presenta una struttura esterna in acciaio pre-zincato e verniciato, chiusa dal lato di emissione della luce per mezzo di un vetro temprato ed alle estremità da due testate in plastica, che sono collegate alla struttura in acciaio, tramite incollaggio.

Inoltre, presenta un semplicissimo sistema di apertura del vano lampada, che consente un rapido cablaggio, mantenendo altresì una linea estetica della custodia estremamente pulita, facile da realizzare ed economica. Infine, nella versione con tubo al neon è previsto un sistema di asolature atto ad un adeguato ricircolo del flusso d’aria all’interno della lampada, al fine di migliorare la dissipazione di calore all’interno del vano lampada, senza influire in ogni caso sule prestazioni ottiche dell’apparecchio illuminante.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, riferita ad una forma di realizzazione esemplificativa e preferita, ma non limitativa, e dai disegni allegati, nei quali:

- la figura 1 è una vista prospettica parziale di una prima forma di realizzazione di un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione, in una prima fase di apertura del contenitore;

- la figura 2 è una vista prospettica parziale di una prima forma di realizzazione di un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione, in una seconda fase di apertura del contenitore;

- la figura 3 è una vista prospettica parziale di una prima forma di realizzazione di un apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione, in una terza fase di apertura del contenitore;

- la figura 4 è una vista in sezione schematica trasversale dell’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna di cui alla figura 1, secondo la presente invenzione;

- la figura 4A è una vista ingrandita di un dettaglio costruttivo di figura 4;

- la figura 5 è una vista prospettica parziale dell’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna di cui alla figura 1, secondo la presente invenzione, con evidenziato il flusso d’aria circolante all’interno;

- la figura 6 è una vista in sezione schematica trasversale dell’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna di cui alla figura 5, secondo la presente invenzione;

- la figura 7 è una vista prospettica parziale di un’ulteriore forma di realizzazione dell’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle figure menzionate, l’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, che è oggetto della presente invenzione, comprende un involucro esterno 10, realizzato in acciaio pre-zincato e verniciato, chiuso nel lato di emissione della luce da un vetro temprato 11 ed alle due estremità da rispettive testate in plastica 12, collegate all’involucro 10 in acciaio tramite incollaggio.

All’interno dell’involucro 10 è inoltre posizionata una slitta 14, sulla quale sono fissati i morsetti di cablaggio 15 ed inferiormente alla quale è integrato un riflettore in alluminio 16, contenuto nella calotta 19 ed atto alla diffusione della luce all’esterno, in corrispondenza del quale è fissata la sorgente luminosa, sia essa costituita da una serie di LED 17 (come mostrato nella figura 7 allegata) o da un tubo al neon 18, normalmente di tipo T5.

In tal modo, l’apparecchio di illuminazione risulta estremamente compatto, dalle forme semplici e dal peso molto contenuto rispetto agli apparecchi di illuminazione similari di tipo noto.

Almeno una delle testate 12 presenta un sistema di apertura estremamente comodo e veloce, che include un tappo amovibile 20 connesso alla slitta 14.

In pratica, per avere accesso all’interno dell’apparecchio è sufficiente sganciare (agendo nel verso della freccia F mostrata nella figura 1 allegata, e, per esempio, per mezzo di un cacciavite a taglio 28) una linguetta 21, che costituisce un blocco meccanico di sicurezza atto ad impedire l’apertura accidentale e che è posta sulla periferia del tappo 20, e ruotare il tappo 20 di almeno 1/4 di giro (nel verso della freccia G della figura 1 allegata); in tal modo, è possibile estrarre l’intera slitta 14, al fine di effettuare il cablaggio elettrico e/o sostituire la sorgente luminosa, tramite la presa del tappo 20 ed agendo nel verso della freccia H mostrata nella figura 2 allegata, così come, analogamente, per richiudere l’apparecchio è sufficiente riposizionare l’intera slitta 14 all’interno dell’involucro 10 e semplicemente ruotare il tappo 20 di 1/4 di giro, senza utilizzare alcun attrezzo.

E’ possibile così effettuare le operazioni di cablaggio e di sostituzione della sorgente luminosa in modo estremamente comodo e veloce e senza particolari complicazioni per l’installatore; per esempio l’utilizzo di un tappo 20 fissato direttamente alla slitta 14 fa sì che il suddetto tappo 20 non rimanga in mano all’utilizzatore una volta svitato, offrendo così notevoli vantaggi in termini di tempo e di comodità, mentre l’impiego della slitta 14 quale sistema di scorrimento integrato con il riflettore in alluminio 16, alloggiato all’interno della calotta o corpo lampada 19, consente una rapida apertura ed un rapido cablaggio dell’apparecchio illuminante.

Il sistema di scorrimento della slitta 14 sul profilo del corpo lampada 19, così come mostrato in dettaglio nelle figure 2, 4 e 4A allegate, consente altresì di mantenere una linea estetica dell’involucro 10 estremamente pulita e facile da realizzare, con conseguente economicità nella realizzazione dell’apparecchio illuminante.

Nella versione di apparecchio illuminante con sorgente luminosa costituita dal tubo al neon 18, un’ulteriore importante innovazione è data dal fatto che il portalampada 22, che è posto in corrispondenza del lato di apertura facilitata dell’apparecchio, è montato su un supporto rotante 23 (fissato, a sua volta, al tappo 20), che permette, ruotando nella direzione della freccia J mostrata nella figura 3 allegata, di estrarre o inserire il tubo al neon 18 semplicemente facendolo scorrere in direzione orizzontale e senza trovare l’ostacolo del portalampada 22 stesso; il supporto rotante 23 è dotato altresì di un sistema di trattenuta a scatto, che mantiene il portalampada 22 chiuso sul tubo al neon 18 in posizione di funzionamento dello stesso tubo 18.

Infine, sempre nella versione con tubo al neon 18, la slitta 14 prevede, sulla porzione superiore, una serie di asole o feritoie 24, ad apertura passante, che permettono un adeguato ricircolo del flusso d’aria all’interno dell’apparecchio di illuminazione; in pratica, l’aria fluisce verso l’alto, partendo dal vano lampada posto inferiormente alla calotta 19 ed al riflettore 16, passando da tali feritoie 24 (frecce K della figura 5 allegata) e fluendo così nella zona posta superiormente alla slitta 14, in modo da migliorare la dissipazione del calore all’interno del vano lampada, senza influire in nessun modo, al contempo, sulla prestazione ottica dell’apparecchio. Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche tecniche dell’apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, secondo la presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi. E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate all’apparecchio di illuminazione in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio di illuminazione a tenuta stagna, comprendente un involucro (10), che è chiuso da un vetro temprato (11) in corrispondenza di una superficie di emissione luminosa e che presenta alle estremità rispettive testate (12), collegate e fissate a detto involucro (10), caratterizzato dal fatto che all’interno di detto involucro (10) è posizionata una slitta (14), sulla quale sono fissati i morsetti di cablaggio (15) ed inferiormente alla quale è integrato un riflettore (16), atto alla diffusione della luce all’esterno e posto in corrispondenza di almeno una sorgente luminosa, quale almeno un tubo al neon (18) o una serie di LED (17).
2. Apparecchio di illuminazione come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a detta slitta (14) è connesso un tappo amovibile (20), che, in una posizione di riposo con detto apparecchio di illuminazione chiuso, è posto a contatto di una di dette testate (12).
3. Apparecchio di illuminazione come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto tappo amovibile (20) presenta almeno un blocco meccanico di sicurezza e può essere ruotato (G), al fine di estrarre e riposizionare detta slitta (14) all’interno dell’apparecchio.
4. Apparecchio di illuminazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto riflettore (16) è rivolto verso l’interno di una calotta (19), che racchiude un vano di alloggiamento di detta sorgente luminosa.
5. Apparecchio di illuminazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta slitta (14) scorre su un profilato di detta calotta (19).
6. Apparecchio di illuminazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno un portalampada (22), posto in corrispondenza di detta testata (12) a contatto di detto tappo amovibile (20), è montato su un supporto rotante (23), fissato a detto tappo amovibile (20), che permette di estrarre o inserire detta sorgente luminosa, nel caso detta sorgente luminosa sia costituita da detto tubo al neon (18), facendola scorrere in direzione orizzontale.
7. Apparecchio di illuminazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto rotante (23) è dotato di un sistema di trattenuta a scatto, che mantiene detto portalampada (22) chiuso su detto tubo al neon (18) in posizione di funzionamento dell’apparecchio.
8. Apparecchio di illuminazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta slitta (14) presenta, sulla sua porzione superiore, una serie di asole o feritoie (24), nelle quali scorre aria che fluisce verso l’alto (K) e superiormente a detta slitta (14), detta aria provenendo da detto vano lampada.