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ITVI20110050A1 - Dispositivo o attrezzatura per la rimozione dei fanghi in sospensione da acque nere o di scolo e impianto di raccolta e trattamento di acque nere o di scolo equipaggiato con detto dispositivo. - Google Patents

Dispositivo o attrezzatura per la rimozione dei fanghi in sospensione da acque nere o di scolo e impianto di raccolta e trattamento di acque nere o di scolo equipaggiato con detto dispositivo. Download PDF

Info

Publication number
ITVI20110050A1
ITVI20110050A1 IT000050A ITVI20110050A ITVI20110050A1 IT VI20110050 A1 ITVI20110050 A1 IT VI20110050A1 IT 000050 A IT000050 A IT 000050A IT VI20110050 A ITVI20110050 A IT VI20110050A IT VI20110050 A1 ITVI20110050 A1 IT VI20110050A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
rotation
sludge
blades
axis
collection
Prior art date
Application number
IT000050A
Other languages
English (en)
Inventor
Daniele Danieli
Original Assignee
S T Macchine S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by S T Macchine S P A filed Critical S T Macchine S P A
Priority to IT000050A priority Critical patent/ITVI20110050A1/it
Priority to EP12001574A priority patent/EP2500327A1/en
Publication of ITVI20110050A1 publication Critical patent/ITVI20110050A1/it

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Classifications

    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F11/00Treatment of sludge; Devices therefor
    • C02F11/12Treatment of sludge; Devices therefor by de-watering, drying or thickening
    • C02F11/121Treatment of sludge; Devices therefor by de-watering, drying or thickening by mechanical de-watering
    • C02F11/125Treatment of sludge; Devices therefor by de-watering, drying or thickening by mechanical de-watering using screw filters
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D21/00Separation of suspended solid particles from liquids by sedimentation
    • B01D21/0006Settling tanks provided with means for cleaning and maintenance
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D21/00Separation of suspended solid particles from liquids by sedimentation
    • B01D21/02Settling tanks with single outlets for the separated liquid
    • B01D21/04Settling tanks with single outlets for the separated liquid with moving scrapers
    • B01D21/06Settling tanks with single outlets for the separated liquid with moving scrapers with rotating scrapers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D21/00Separation of suspended solid particles from liquids by sedimentation
    • B01D21/24Feed or discharge mechanisms for settling tanks
    • B01D21/2433Discharge mechanisms for floating particles
    • B01D21/2438Discharge mechanisms for floating particles provided with scrapers on the liquid surface for removing floating particles

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  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
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  • Treatment Of Sludge (AREA)
  • Excavating Of Shafts Or Tunnels (AREA)

Description

“DISPOSITIVO O ATTREZZATURA PER LA RIMOZIONE DEI FANGHI IN SOSPENSIONE DA ACQUE NERE O DI SCOLO E IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMNENTO DI ACQUE NERE O DI SCOLO EQUIPAGGIATO CON DETTO DISPOSITIVO†di
CAMPO TECNICO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo tecnico relativo al trattamento delle acque nere e/o di scarico civile e/o industriale. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa a un impianto per la raccolta e il trattamento delle acque nere e/o di scolo civile e/o industriale. In dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo detto “coclea†atto a essere impiegato in un impianto detto “flottatore†per la raccolta e la chiarificazione di acque nere.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nel campo del trattamento e/o chiarificazione di acque nere e/o di scarico civile e/o industriale sono noti impianti del tipo rappresentato schematicamente nelle figure da la a ld. Gli impianti noti di questo tipo comprendono essenzialmente una vasca principale di raccolta delle acque sporche (circolare con una parete laterale essenzialmente verticale) nella quale vengono fatte confluire le acque sporche da trattare; per mezzo di un procedimento chimico-fisico, nella vasca avviene la separazione dello sporco presente nelle acque, che sale quindi verso l'alto e forma uno strato superficiale di fango di un certo spessore. L'acqua pulita (priva di sporco o con residui accettabili di sporco) viene fatta defluire da una bocca opportuna posta nella parte bassa della vasca. Invece, il fango in sospensione, viene raccolto e rimosso per mezzo di un dispositivo detto coclea 10 rotabile attorno ad un asse di rotazione principale sostanzialmente coincidente con l'asse longitudinale di simmetria della coclea stessa. La coclea à ̈ dotata di pale di raccolta 1 1 ed à ̈ disposta in modo da estendersi tra il centro della vasca e la parete cilindrica della stessa, col proprio asse longitudinale di simmetria (e di rotazione) leggermente inclinato verso il basso in direzione del centro della vasca; le pale 1 1 della coclea 10 si estendono radialmente dall'asse di rotazione e hanno uno sviluppo in parte circolare e tale da conferire alla coclea una forma sostanzialmente troncoconica. Ciò significa che le estremità arrotondate delle pale giacciono su una superficie troncoconica il cui raggio à ̈ minimo nelle vicinanze del centro della vasca e aumenta man mano che ci si allontana dal centro della vasca e ci si avvicina alla parete laterale cilindrica della vasca stessa. Durante la rotazione della coclea attorno al proprio asse longitudinale di simmetria, le pale vengono immerse ed emergono alternativamente dai fanghi 1 in sospensione nella vasca come rappresentato nella figura ld in modo appunto da raccogliere detti fanghi. L'inclinazione della coclea (del proprio asse di rotazione o longitudinale di simmetria) à ̈ scelta in modo tale per cui le pale 11, nella loro fase di immersione, si immergano nei fanghi in sospensione (ed eventualmente nelle acque sottostanti) ad una profondità sostanzialmente costante lungo il percorso tra il centro della vasca e la parete cilindrica della stessa. E quindi, essendo la coclea sostanzialmente di forma troncoconica, (con sviluppo delle pale maggiore in prossimità della parete cilindrica della vasca e via via decrescente verso il centro della vasca stessa), l'asse di rotazione risulterà essere, come anticipato precedentemente, leggermente inclinato verso il basso in direzione del centro della vasca. Considerando una sezione trasversale della coclea, la parte periferica di ciascuna pala ha uno sviluppo a spirale che verso il centro à ̈ conformato in modo da definire un canale di scolo che risulterà quindi anche esso essere leggermente inclinato verso il basso in direzione del centro della vasca. Grazie a questa leggera inclinazione dei canali di scolo definiti dalle pale di raccolta 11, i fanghi raccolti scivoleranno lungo detti canali per effetto della forza peso, confluendo verso il centro della vasca da dove verranno scaricati in una vasca di diametro ridotto (non rappresentata nelle figure) ed essenzialmente concentrica con la vasca principale, dalla quale verranno poi rimossi e smaltiti. La coclea 10 sarà inoltre rotabile attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente coincidente con l'asse longitudinale di simmetria della vasca (e quindi sostanzialmente verticale) per cui la raccolta dei fanghi avverrà su tutta la superficie della vasca, grazie alle due rotazioni della coclea indicate dalle frecce A e B nella figura 2a, e cioà ̈ una rotazione attorno ad un asse sostanzialmente verticale e una rotazione attorno ad un asse coincidente con l'asse di simmetria della coclea 10 e leggermente inclinato verso il basso in direzione del centro della vasca. Il dispositivo flottatore sarà inoltre dotato di elementi accessori di servizio quali ad esempio un ponte di ispezione atto a permettere il passaggio di personale di servizio tra il bordo della vasca e il centro della stessa e quindi al fine di permettere l'esecuzione di operazioni di ispezione e o manutenzione ogni qualvolta le stesse si rendessero necessarie.
Sono altresì noti nella tecnica impianti del tipo in cui i fanghi vengono fatti confluire non già verso il centro della vasca ma verso la parete esterna della stessa; anche questi impianti però sfruttano una coclea o dispositivo flottatore del tipo precedentemente descritto e quindi lo stesso procedimento per la raccolta e la rimozione dei fanghi.
Gli impianti noti nello stato della tecnica, in particolare i dispositivi a coclea o flottatori noti nello stato della tecnica presentano numerosi inconvenienti e/o problemi.
Un primo problema à ̈ relativo al fatto che nelle soluzioni note ogni pala della coclea à ̈ lunga sostanzialmente come il raggio della vasca di raccolta. Ogni pala raccoglie quindi il fango come descritto precedentemente che poi per effetto dell'inclinazione della pala stessa confluisce verso il centro della vasca (o verso il bordo della stessa a seconda del tipo di impianto) da dove poi viene definitivamente rimosso. Per effetto dell'inclinazione delle pale (dell'asse di rotazione delle stesse) e per ottenere una profondità di immersione delle pale stesse sostanzialmente uniforme e costante lungo il percorso tra il centro della vasca e la sua parete laterale, le pale sono conformate in modo da conferire alla coclea una forma sostanzialmente troncoconica o in altre parole in modo che le estremità libere e arrotondate delle pale giacciono su una superficie comune sostanzialmente troncoconica. Vale a dire che, come anticipato precedentemente, lo sviluppo delle pale sarà minore in prossimità di una estremità della coclea ed aumenterà progressivamente man mano che ci si avvicina all'estremità opposta della coclea o, in altre parole, che la distanza tra il bordo libero di ogni pala (opposto all'asse comune di rotazione) non sarà costante ma sarà minore in prossimità di una delle due estremità della coclea e maggiore in prossimità della seconda estremità della coclea stessa opposta a detta prima estremità. Poiché quindi l'inclinazione della coclea (dell'asse di rotazione) à ̈ un dato pressoché costante, ne deriva che all'aumentare delle dimensioni della vasca di raccolta (essenzialmente del raggio della vasca di raccolta), aumenterà la lunghezza totale della coclea stessa, e quindi la distanza tra il bordo libero di ogni pala e lo stesso asse di rotazione in prossimità di una delle estremità della coclea. Per ragioni di chiarezza, nel seguito la distanza tra il bordo libero di ogni pala della coclea e l'asse di rotazione della coclea stessa verrà anche definito come raggio della pala. E quindi possibile apprezzare che, nel caso di coclee di lunghezza considerevole (uguale o maggiore a 10 m) il raggio delle pale in prossimità di una estremità della coclea raggiungerà valori notevoli e tali da conferire alla coclea stessa un ingombro e un peso complessivi che renderanno il trasporto e la movimentazione della coclea stessa estremamente problematici con un aumento dei costi relativi spesso improponibile.
Un ulteriore problema tipico delle soluzioni note nello stato della tecnica à ̈ relativo allo smaltimento dei fanghi e al loro convogliamento verso un'estremità della coclea (verso il centro della vasca o verso il bordo della stessa a seconda del tipo di impianto). Infatti, il fango raccolto in prossimità della estremità della coclea opposta all'estremità verso la quale i fanghi verranno fatti confluire dovranno percorrere una distanza corrispondente sostanzialmente alla lunghezza complessiva della coclea e quindi al raggio della vasca di raccolta delle acque. Se si suppone quindi che la velocità di rotazione sia (come nei casi più frequenti) di circa 3 giri/min, e se si considera che il fango raccolto da una pala dovrà raggiungere l'estremità della coclea prima che la stessa pala venga immersa nuovamente nel fango (per evitare il cosiddetto “rigetto†del fango che significherebbe una riduzione di efficienza della coclea e quindi dell'intero impianto), si potrà apprezzare che il fango avrà a disposizione un tempo corrispondente a 60 sec/3rpm - 5 sec (tempi morti) = 15 sec per scivolare da una estremità all'altra della coclea e quindi per raggiungere l'estremità di convogliamento della coclea stessa. E quindi, se si considera una lunghezza totale della coclea di circa 3 metri, affinché il fango venga convogliato senza essere "rigettato", la sua velocità minima di scivolamento lungo la coclea (lungo una pala della stessa) dovrà essere pari a 3 m/15 sec, e quindi pari a 0,2 m/sec. Se invece si considera una lunghezza totale della coclea di circa 12 m, e si suppone lo stesso angolo di inclinazione della coclea di 3 m, la velocità minima di scivolamento dei fanghi dovrebbe essere pari a 12/15 = 0,8 m/sec, e quindi quadruplicherebbe rispetto al caso precedente Questo però à ̈ un fattore di criticità, poiché à ̈ la forza peso che determina e permette lo scivolamento dei fanghi; e quindi, maggiore à ̈ la velocità di scivolamento richiesta dalle condizioni operative del sistema, maggiore à ̈ il rischio di rigetto. Ciascun fluido o fango in funzione delle sue caratteristiche chimico-fisiche ed in funzione dell’inclinazione dell’asse della coclea ha una velocità di scorrimento massima che di fatto limita la velocità di rotazione della coclea, pena il rigetto. Limitare la velocità di rotazione della coclea comporta limitare la massa di fanghi trasportati nell’unità di tempo e quindi limitare l’efficienza e la produttività dell’impianto in generale. In queste condizioni però il sistema può entrare in crisi; si può verificare infatti che i fanghi non riescano a raggiungere la velocità minima di scivolamento di 0,8 m/sec, per cui gli stessi non vengono scaricati prima che la pala che li ha raccolti venga reimmersa nei fanghi, per cui non à ̈ possibile evitare il rigetto degli stessi. In questo caso à ̈ quindi necessario ridurre la velocità di rotazione della coclea attorno al proprio asse longitudinale di simmetria, cosa che però si traduce in una riduzione dei fanghi trasportati nell'unità di tempo, e quindi in una diminuzione dell'efficienza e della produttività dell'impianto in generale.
Data una coclea di una determinata lunghezza, di un determinato diametro massimo, con una determinata inclinazione e con un determinato tipo di fango si definisce efficienza della coclea la massima quantità di fango rimossa nell’unità tempo senza che vi sia fenomeno di rigetto.
E quindi uno scopo della presente invenzione quello di ovviare agli inconvenienti citati precedentemente e riscontrati nelle soluzioni note nello stato della tecnica. In particolare, gli scopi e obiettivi della presente invenzione possono essere riassunti come segue.
Proporre una soluzione relativa a una coclea per impianti di trattamento e/o chiarificazione di acque nere e/o di scarico civile e/o industriale che permetta di aumentare l'efficienza delle coclee note nello stato della tecnica. In dettaglio, la soluzione secondo la presente invenzione dovrà permettere lo smaltimento di maggiori quantità di fanghi a parità di dimensioni con le soluzioni note nello stato della tecnica. Vale a dire che quando il dispositivo secondo la presente invenzione abbia dimensioni e ingombro paragonabili a quelle dei dispositivi noti nello stato della tecnica, il dispositivo secondo la presente invenzione dovrà permettere lo smaltimento di una quantità maggiore di fanghi nell'unità di tempo. In altre parole, il dispositivo secondo la presente invenzione sarà di dimensioni ragionevoli e contenute, senza che questo vada a scapito della capacità di rimozione e trasporto dei fanghi. Questo obiettivo à ̈ di primaria importanza specialmente nel caso di dispositivi di lunghezza totale pari o superiore a 10 m, per le quali le soluzioni note nello stato della tecnica raggiungono dimensioni e ingombro che li rendono di difficile movimentazione e trasporto e per i quali i costi relativi sono spesso improponibili. Infine, il dispositivo secondo la presente invenzione dovrà essere di facile realizzazione ed installabile con procedimenti semplificati.
Gli scopi o obiettivi citati e descritti precedentemente verranno raggiunti per mezzo di una apparecchiatura o dispositivo secondo la forma di realizzazione rivendicata nella rivendicazione principale. 1. Ulteriori vantaggi verranno inoltre offerti dalle forme di realizzazione della presente invenzione rivendicate nelle rivendicazioni dipendenti.
DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione trova particolare e vantaggiosa applicazione nella realizzazione di impianti per il trattamento e/o la chiarificazione di acque nere e/o di scarico civile e/o industriale. In particolare, la presente invenzione trova particolare e vantaggiosa applicazione nella realizzazione di coclee atte a essere impiegate in impianti del tipo citato precedentemente. Per questa ragione, nel seguito verranno descritti esempi in cui la presente invenzione à ̈ utilizzata per la realizzazione di coclee per impianti di chiarificazione e/o trattamento delle acque nere e/o di scarico. Va comunque notato che le possibili applicazioni della presente invenzione non sono limitate alla realizzazione di coclee per impianti di trattamento delle acque nere. Al contrario, la presente invenzione trova applicazione particolarmente vantaggiosa in tutti quei casi in cui sia richiesta la realizzazione di una coclea per la raccolta e il convogliamento di materiali solidi e/o semisolidi e/o semifluidi quali ad esempio ghiaie e/o sabbie, cementi semisolidi oppure anche cereali sfusi o simili.
La presente invenzione si basa sul concetto generale che gli svantaggi o inconvenienti tipici delle soluzioni note nella tecnica (in particolare delle coclee di tipo noto) possono essere superati o almeno minimizzati realizzando una coclea che comprenda pale di raccolta e che, durante la sua rotazione attorno al proprio asse (longitudinale di simmetria) raccolga fanghi o materiali o elementi simili e li scarichi per gravità verso una sua prima estremità. Detta coclea comprenderà inoltre una prima porzione adiacente a detta prima estremità di scarico nella quale le suddette pale si estendono da un corpo tubolare cavo, e una seconda porzione adiacente a detta prima porzione e opposta a detta prima estremità di scarico, nella quale i fanghi raccolti dalle pale di detta seconda porzione vengono fatti confluire in detto corpo tubolare cavo di detta prima porzione e vengono scaricati airinterno di detto corpo tubolare cavo verso detta estremità.
Nel caso di un dispositivo di questo tipo, infatti, i fanghi raccolti dalle pale della porzione opposta all'estremità di scarico verranno scaricati nel corpo cavo della prima porzione (adiacente airestremità di scarico) e quindi non dovranno più percorrere, nel tempo di rotazione di una coclea, un tratto di lunghezza corrispondente alla lunghezza complessiva del dispositivo, ma un tratto di lunghezza corrispondente alla lunghezza della porzione del dispositivo opposta all'estremità di scarico; gli stessi fanghi, nella prima porzione, scivoleranno all'interno del corpo cavo della prima porzione. Per i fanghi raccolti dalle pale della seconda porzione il rischio di rigetto (di essere reimmersi nella vasca) sarà quindi diminuito. Relativamente ai fanghi raccolti dalle pale della prima porzione del dispositivo, gli stessi scivoleranno lungo i canali definiti dalla combinazione delle pale e del corpo cavo, e quindi all'esterno di esso.
Nell'ipotesi quindi di realizzare un dispositivo comprendente una prima e una seconda porzione, a parità di velocità di rotazione del dispositivo e di inclinazione della coclea, i fanghi raccolti dalle pale della seconda porzione del dispositivo dovranno percorrere un tragitto di lunghezza inferiore alla lunghezza del tragitto che percorrerebbero nel caso di un dispositivo di tipo noto per cui sarà possibile tollerare una velocità di trasporto dei fanghi più bassa. Rifacendoci all'esempio descritto precedentemente, se il dispositivo fosse ad esempio lungo circa 12 m, ai fini del trasporto del fango esso sarebbe assimilabile ad un dispositivo di lunghezza pari a 6 6 m (o anche 5 7, o 4 8 ecc); in questo modo, sarà sufficiente garantire una velocità di trasporto dal fango di 6 m/15 sec = 0,4 m/sec per mantenere una velocità di rotazione di 3 giri/min con un sistema pienamente efficiente e senza fenomeni di rigetto. Necessitando di una velocità di trasporto più bassa, il dispositivo secondo la presente invenzione potrà avere una inclinazione minore e quindi a parità di lunghezza una distanza minore (raggio delle pale) tra il bordo libero di ogni pala e l'asse comune di rotazione di quella di un dispositivo tradizionale, con notevoli vantaggi in termini di facilità di trasporto, movimentazione, assemblaggio e installazione del dispositivo stesso.
Una ulteriore considerazione sulla quale si basa la presente invenzione à ̈ relativa al fatto che vantaggi supplementari potranno essere ottenuti mediante un dispositivo nel quale dette pale di raccolta di dette prima e seconda porzione sono atte a raccogliere detti fanghi e/o corpi solidi durante la loro rotazione attorno a detto asse di rotazione airinterno di un primo angolo di rotazione predefinito, e a scaricare detti fanghi e/o corpi solidi rispettivamente verso detta prima estremità di scarico e detto corpo tubolare cavo durante la loro rotazione attorno a detto asse di rotazione alUinterno di un secondo angolo di rotazione sostanzialmente complementare a detto primo angolo di rotazione. Ulteriori vantaggi si otterranno nel caso di una ulteriore forma di realizzazione della coclea secondo la presente invenzione nella quale, dette pale di detta prima porzione definiscono in combinazione con la superficie esterna di detto corpo tubolare cavo canali di scarico e/o scolo lungo i quali detti fanghi e/o corpi solidi scivolano per gravità verso detta prima estremità di scarico. Ancora ulteriori vantaggi si otterranno mediante una coclea nella quale le pale di detta seconda porzione siano conformate in modo da definire dei canali di scolo e/o scarico lungo i quali detti fanghi e/o corpi solidi scivolano per gravità verso detto corpo tubolare cavo di detta prima porzione. Altri vantaggi si otterranno mediante una coclea nella quale detto corpo tubolare cavo sia sostanzialmente cilindrico o conico e nella quale Tasse longitudinale di simmetria di detto corpo tubolare cavo coincida sostanzialmente con detto asse principale di rotazione, e/o nel quale almeno una di dette pale di detta prima porzione sia fissata a detto corpo tubolare cavo in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione, e detta almeno una pala comprenda una porzione di estremità libera opposta a detto primo bordo longitudinale e curvata in modo da giacere almeno in parte su una superficie troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coincide sostanzialmente con detto asse principale di rotazione. Vantaggi ulteriori si otterranno nel caso di una coclea nella quale detta almeno una pala comprenda una porzione di estremità adiacente a detto primo bordo longitudinale che definisce una superficie piana, e/o nella quale detta prima porzione di detta apparecchiatura comprende una pluralità di pale ognuna fissata a detto corpo tubolare cavo in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione. Altri vantaggi saranno offerti da una coclea nella quale almeno una di dette pale di detta seconda porzione comprende un primo bordo longitudinale sostanzialmente coincidente con detto asse principale di rotazione, e nella quale detta almeno una pala comprende una porzione di estremità libera opposta a detto primo bordo longitudinale curvata in modo da giacere almeno in parte su una superficie troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coincide sostanzialmente con detto asse principale di rotazione. Vantaggi ulteriori si otterranno inoltre per mezzo di una coclea nella quale detta almeno una pala comprende una porzione di estremità adiacente a detto primo bordo longitudinale che definisce una superficie piana o curva e/o nella quale detta seconda porzione di detta apparecchiatura comprende una pluralità di pale fissate reciprocamente una all'altra in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione.
Ulteriori vantaggi saranno ottenuti per mezzo di un impianto come rivendicato in una delle rivendicazioni da 12 a 15
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Nel seguito, la presente invenzione verrà chiarita mediante la descrizione di alcune sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno allegate. Va comunque notato che la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, rientrano nell'ambito e nello scopo della presente invenzione tutte quelle varianti o modifiche delle forme di realizzazione rappresentate che appariranno chiare, ovvie e immediate all'uomo del mestiere. In particolare, nelle tavole di disegno allegate:
- le figure da la a ld sono relative a una apparecchiatura e a un impianto per il trattamento di acque nere del tipo noto nello stato della tecnica;
- le figure da 2a a 2d sono relative ad altrettante viste prospettiche, in pianta e in sezione di un dispositivo e di un impianto secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
- le figure 3a e 3b sono relative rispettivamente a una vista in pianta e a una vista prospettica e di un dispositivo secondo la presente invenzione;
- le figure 4a e 4b sono relative ad altrettante viste prospettiche che mostrano ulteriori dettagli del dispositivo secondo la presente invenzione;
- le figura da 5a a 5d sono relative a viste in pianta, in parziale sezione e prospettiche di parti e/o porzioni del dispositivo secondo la presente invenzione;
- le figura da 6a a 6b sono relative ad altrettante viste prospettiche e/o in parziale sezione di un dispositivo secondo la presente invenzione;
- la figura 7a à ̈ relativa a una vista prospettica, e in parziale sezione di un dispositivo secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- . le figure da 8a a 8b sono relative ad altrettante viste prospettiche e in sezione parziale di un dispositivo secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nelle figure da 2a a 2d il dispositivo o apparecchiatura secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in esse rappresentata à ̈ identificato dal numero di riferimento 10. Nelle figure da 2a a 2c, il dispositivo 10 à ̈ rappresentato nella sua posizione abituale di esercizio, e quindi collocato su una vasca di raccolta delle acque nere o sporche 20 sostanzialmente cilindrica (con la rete laterale sostanzialmente circolare e verticale) di un impianto 100 per il trattamento e/o la chiarificazione di dette acque nere o sporche. Il dispositivo 10 si estende quindi sostanzialmente tra la parete verticale della vasca 20 e il centro della vasca stessa ed à ̈ atto al essere ruotato attorno ad un asse di rotazione principale sostanzialmente coincidente col proprio asse longitudinale di simmetria (e quindi come indicato in figura 2a dalla freccia B), nonché attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente verticale e sostanzialmente coincidente con l'asse longitudinale di simmetria della vasca di raccolta 20 (e quindi nel senso di rotazione indicato dalla freccia A nella figura 2a). Per la rotazione del dispositivo 10 nei due sensi di rotazione indicati in figura 2a rispettivamente dalle frecce A e B potranno essere previsti dispositivi atti a tale scopo quali ad esempio motori elettrici, idraulici o simili; ad esempio, potranno essere previsti un motore o dispositivo 60 per la rotazione del dispositivo 10 attorno al suo asse longitudinale di simmetria (nel senso della freccia B), e un dispositivo o motore 70 per la rotazione del dispositivo 10 attorno all'asse verticale di simmetria della vasca cilindrica 20 (nel senso della freccia A).I dispositivi 60 e 70 sono rappresentati in dettaglio nella figura 3b. L'impianto 100 potrà essere inoltre dotato di apparecchiature o dispositivi di servizio quali ad esempio un ponte di ispezione 30 disposto sostanzialmente parallelamente al dispositivo 10 e quindi in modo da collegare il centro e la parete laterale della vasca 20, permettendo quindi ad esempio a personale specializzato di effettuare operazioni di riparazione, manutenzione e/o ispezione del dispositivo 10 e/o della vasca 20. Ad esempio, il ponte 30 potrà permettere la rimozione dal dispositivo 10 di fanghi o materiale che rimanessero imprigionati all'interno dello stesso dispositivo 10. Una scala di accesso 40 permetterà inoltre l'accesso all'interno della vasca 20. Infine, in alcuni casi sarà possibile ed eventualmente opportuno dotare 1'impianto 100 di un dispositivo 50 (visibile in figura 2d) fissato rigidamente al dispositivo 30. in grado di raschiare il fondo della vasca 20, rimuovendo fanghi, detriti o corpi solidi che si fossero depositati sul fondo stesso, e convogliandoli verso uno scarico 90.
Nel seguito, con riferimento alle figure 3a e 3b verrà riassunto il funzionamento del dispositivo 10; nelle figure 3a e 3b, le parti componenti o caratteristiche del dispositivo 10 già descritte in precedenza con riferimento ad altre figure sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
La rotazione del dispositivo 10 nel senso della freccia A in figura 2a permetterà al dispositivo di muoversi su tutta la superficie dei liquidi contenuti nella vasca 20; inoltre, la rotazione (simultanea) del dispositivo 10 nel senso indicato dalla freccia B nella figura 2a permetterà alle pale 1 1 di cui il dispositivo 10 à ̈ dotato (si veda a questo proposito la descrizione seguente) di venire alternativamente immerse nei liquidi contenuti nella vasca 20 e quindi di raccogliere i fanghi galleggianti (flottanti) che saranno quindi convogliati verso una delle due estremità del dispositivo 10 (coincidente con il centro della vasca 20 nel caso della forma di realizzazione rappresentata nelle figure). A tale scopo, le pale 11 saranno conformate in modo tale da definire dei canali di scolo o scivolamento dei fanghi, lungo i quali i fanghi scivoleranno verso la detta estremità; in particolare, i fanghi raccolti da una pala scivoleranno lungo il canale definito dalla pala stessa mentre la pala si muoverà (ruoterà) all'esterno dei liquidi e quindi durante la fase di non immersione della pala stessa. Lo scivolamento dei liquidi sarà possibile grazie all'azione della forza di gravità e all'inclinazione del dispositivo il cui asse di rotazione sarà come anticipato precedentemente inclinato verso il basso nella direzione della estremità di convogliamento dei fanghi. Lo scivolamento dei fanghi avverrà quindi in definitiva nella direzione indicata dalla freccia nelle figure 3a e 3b. I fanghi verranno quindi convogliati in un imbuto di raccolta 80 (si veda la figura 2d) sostanzialmente concentrico con la vasca 20
Ulteriori caratteristiche e/o dettagli del dispositivo o coclea 10 secondo la presente invenzione sono rappresentati nelle figure 4a e 4b, nelle quali parti componenti o caratteristiche dello stesso dispositivo già descritte in precedenza con riferimento ad altre figure sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
Appare chiaramente dalla figura 4a che il dispositivo 10 in essa rappresentato comprende essenzialmente due porzioni, e cioà ̈ una prima porzione IOa adiacente alla estremità di scarico o convogliamento dei fanghi del dispositivo 10 (indicata dalla freccia in figura 4a) e una seconda porzione lOp adiacente a detta prima porzione 10a e opposta a detta estremità di convogliamento o raccolta dei fanghi del dispositivo 10. Inoltre, si evince dalla figura 4b che la prima porzione IOa del dispositivo 10 comprende un corpo cavo tubolare 12 (cilindrico nella figura 4b, sebbene siano possibili altre forme quali ad esempio a sezione ovale o quadrata o anche troncoconica), che definisce quindi uno spazio interno e dalla cui superficie esterna (opposta a detto spazio interno) si estendono le pale di raccolta 11. Relativamente alle pale di raccolta, va notato che il numero delle stesse può variare a seconda delle esigenze o circostanze; tre pale di raccolta come nell'esempio rappresentato in figura 4b garantiscono comunque un funzionamento adeguato del dispositivo. L'asse longitudinale di simmetria del corpo cavo 12 coincide sostanzialmente con l'asse di rotazione del dispositivo 10 nel senso di rotazione indicato dalla freccia B nella figura 2a. Le pale di raccolta 11 comprendono ognuna un bordo longitudinale sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale di simmetria del corpo cavo 12, in corrispondenza del quale ogni pala 11 à ̈ fissata allo stesso corpo cavo 12. Ogni pala 11 comprende inoltre una porzione piana (o curva) l lp che si estende da detto bordo fissato a detto corpo cavo 12. Ogni pala 11 comprende inoltre una seconda porzione essenzialmente di raccolta 11 r che si estende da detta porzione piana o curva in modo da conferire alla pala 11 una sezione trasversale (secondo un piano trasversale all'asse longitudinale di simmetria del corpo cavo 12) a forma simile a una T. Detta seconda porzione di raccolta 1 1 r comprende un secondo bordo longitudinale opposto al bordo di collegamento al corpo cavo 12, che limita l'estremità libera della porzione di raccolta 1 Ir. In particolare, l'estremità libera della porzione di raccolta 1 1 r à ̈ arrotondata o in altre parole come attorcigliata. Infine, la distanza del bordo della pala che definisce l'estremità libera di raccolta della stessa l lr dall'asse longitudinale di simmetria del corpo tubolare cavo 12 varia lungo il corpo tubolare cavo 12 stesso ed à ̈ minore in prossimità della estremità di convogliamento dei fanghi del dispositivo 10 e aumenta allontanandosi da detta estremità di convogliamento dei fanghi del dispositivo 10. Vale a dire, che l'estremità libera della porzione di raccolta l lr, arrotondata e/o attorcigliata come descritto precedentemente, giacerà su una superficie immaginaria troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coinciderà con l'asse longitudinale di simmetria del corpo cavo 12 e quindi con l'asse di rotazione del dispositivo 10 nel senso di rotazione indicato dalla freccia B nella figura 2a. Si apprezzerà quindi che ogni pala 11 definisce in combinazione con una porzione della superficie esterna del corpo cavo 12, un canale di scolo nel quale i fanghi raccolti dalla pala stessa durante la sua rotazione nel senso della freccia B in figura 2a, rimarranno imprigionati e scivoleranno verso l'estremità di raccolta o convogliamento dei fanghi del dispositivo 10 (grazie all'azione del peso dei fanghi o della forza di gravità e all'inclinazione del dispositivo 10 verso il basso in direzione della sua estremità di raccolta dei fanghi). Va quindi sottolineato che i fanghi raccolti dalle pale della prima porzione IOa della coclea 10 secondo la presente invenzione scivoleranno verso l'estremità di raccolta dei fanghi del dispositivo stesso all'esterno del corpo cavo 12.
Nelle figure da 5a a 5c (nelle quali parti componenti e/o caratteristiche già descritte precedentemente con riferimento ad altre figure sono identificate dagli stessi numeri di riferimento) vi sono rappresentate ulteriori caratteristiche del dispositivo o coclea 10 secondo la presente invenzione.
La figura 5a mostra una vista in pianta e in parziale sezione del dispositivo 10; inoltre, nella figura 5a sono indicati un primo piano B-B, un secondo piano G-G e un terzo piano A-A ognuno trasversale all'asse longitudinale di rotazione del dispositivo 10 e secondo i quali si estendono le sezioni 5 trasversali (in vista parzialmente prospettica) rappresentate rispettivamente nelle figure 5b, 5c e 6a. Entrambi i piani di sezione G-G e A-A sono collocati nella seconda porzione lOp del dispositivo 10 adiacente alla prima porzione 10a e opposta alla estremità di raccolta e convogliamento dei o fanghi del dispositivo 10 (indicata nella figura 5a dalla freccia), mentre il piano B-B à ̈ collocato nella prima porzione 10a del dispositivo 10 adiacente alla sua estremità di convogliamento dei fanghi. La figura 5b conferma in particolare che il corpo cavo 12 e le pale 11 che si estendono dalla superficie esterna dello stesso, si estendono per un certo tratto (o per un tratto di profondità predefinita) corrispondente sostanzialmente alla lunghezza della prima porzione 10a. Al contrario, dalla figura 5c si evince invece la forma e la disposizione reciproca delle palle 11 nella porzione vera e propria lOp del dispositivo 10. In questa porzione vera e propria infatti non à ̈ presente il corpo cavo 12 descritto precedentemente. Al contrario, le pale 11 si estendono da una porzione di collegamento comune a tutte le pale. In particolare, relativamente alle pale di raccolta 11, va notato che anche in questo caso il numero delle stesse può variare a seconda delle esigenze e/o circostanze; tre pale di raccolta come nell'esempio rappresentato in figura 4b garantiscono comunque un funzionamento adeguato del dispositivo. La porzione di collegamento comune alle pale coincide sostanzialmente con l'asse longitudinale di simmetria del dispositivo 10 e quindi con l'asse di rotazione del dispositivo 10 nel senso di rotazione indicato dalla freccia B nella figura 2a. Le pale di raccolta 11 comprendono quindi ognuna un bordo longitudinale sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale di simmetria del dispositivo 10, in corrispondenza del quale le pale sono fissate reciprocamente una all'altra. Ogni pala 11 della porzione lOp comprende inoltre come nel caso delle pale della porzione 10a, una porzione piana l lp che si estende da detto bordo comune di collegamento e che giace su di un piano che passa per l'asse longitudinale di simmetria del dispositivo 10. Ogni pala 11 comprende inoltre una seconda porzione essenzialmente di raccolta dei fanghi 1 1 r che si estende da detta porzione piana in modo da conferire alla pala 1 1 una sezione trasversale (secondo un piano trasversale all'asse longitudinale di simmetria del dispositivo 10) a forma simile a una T. Detta seconda porzione di raccolta 1 Ir comprende un secondo bordo longitudinale opposto al bordo di collegamento centrale e comune alle pale 11, che limita l'estremità libera della porzione di raccolta 1 Ir. In particolare, l'estremità libera della porzione di raccolta 11 r à ̈ arrotondata o in altre parole come attorcigliata. Infine, la distanza del bordo della pala che definisce l'estremità libera di raccolta della stessa 1 1 r dall'asse longitudinale di simmetria dal dispositivo la (dal bordo comune di collegamento) varia lungo l'asse longitudinale di simmetria del dispositivo 10 ed à ̈ minore in prossimità della porzione 10a e aumenta allontanandosi da detta prima porzione IOa di detto dispositivo. Vale a dire, che anche nel caso delle pale di raccolta della seconda porzione lOp del dispositivo 10, l'estremità libera della porzione di raccolta 11 r, arrotondata e/o attorcigliata come descritto precedentemente, giacerà su una superficie immaginaria troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coinciderà con l'asse longitudinale di simmetria del dispositivo stesso e quindi con l'asse di rotazione del dispositivo 10 nel senso di rotazione indicato dalla freccia B nella figura 2a e col bordo comune di collegamento. Si apprezzerà quindi che ogni pala 1 1 definisce in modo autonomo o in combinazione con una pala adiacente, un canale di scolo nel quale i fanghi raccolti dalla pala stessa durante la sua rotazione nel senso della freccia B in figura 2a, rimarranno imprigionati e scivoleranno verso la prima porzione IOa del dispositivo e quindi nella direzione dell'estremità di raccolta o convogliamento dei fanghi del dispositivo 10 stesso (anche in questo caso grazie all'azione del peso dei fanghi o della forza di gravità e all'inclinazione del dispositivo 10 verso il basso in direzione della sua estremità di raccolta dei fanghi). Va quindi sottolineato che i fanghi raccolti dalle pale della seconda porzione lOp del dispositivo o coclea 10 secondo la presente invenzione scivoleranno verso la prima porzione IOa dello stesso e verranno immessi nello spazio interno definito dal corpo cavo 12 e da qui convogliati alla estremità di raccolta dei fanghi 10 -11 del dispositivo stesso all'interno del corpo cavo 12. Dalle figure 6a e 6b (sezioni in parziale vista prospettica secondo il piano A-A de la figura 5a), à ̈ possibile apprezzare inoltre che le due porzioni 10a e lOp del dispositivo o coclea 10 secondo la presente invenzione sono separate da una parete divisoria trasversale 15 che si estende radialmente dalla superficie esterna del corpo cavo 12 e giace su un piano essenzialmente perpendicolare all'asse longitudinale di simmetria e/o di rotazione del dispositivo 10. La presenza della parete divisoria 15 permette di ottimizzare il convogliamento dei fanghi dalle pale 11 della seconda porzione lOp all'interno del corpo cavo 12 della prima porzione IOa del dispositivo 10.
La forma di realizzazione rappresentata alla figura 7a differisce dalle forme di realizzazione descritte in precedenza per il fatto che in questo caso il corpo cavo 12a à ̈ solidale con e fa parte della seconda porzione lOp. Questa variante costruttiva offre notevoli vantaggi relativamente airassemblaggio della coclea 10. Infatti, in questo caso la porzione IOa sarà concepita in modo da permettere al corpo cavo 12a di essere alloggiato airinterno della prima porzione IOa. Ad esempio, la prima porzione IOa potrà anch'essa essere dotata di un corpo cavo 12 (non rappresentato in figura 7a) come nel caso delle forme di realizzazione descritte precedentemente, dal quale si estenderanno le pale 11 di detta prima porzione. In questo caso, detti corpi cavi 12a e 12 rispettivamente di detta seconda e detta prima porzione lOp e IOa avranno dimensioni tali da permettere che ad assemblaggio della coclea ultimato e quindi con la coclea pronta per Teseremo, il corpo cavo 12a della seconda porzione lOp sia alloggiato nel corpo cavo 12. Alternativamente, la prima porzione IOa potrà essere priva di un proprio corpo cavo e le pale di detta prima porzione IOa potranno estendersi da una struttura o telaio che definirà uno spazio interno nel quale sarà alloggiato il corpo cavo 12a della seconda porzione. In questo caso, il corpo cavo 12a avrà lunghezza tale da permettere ai fanghi raccolti dalle pale della seconda porzione lOp della coclea di essere convogliati direttamente alTestremità della coclea opposta alla seconda porzione lOp. Anche dal punto di vista dello scarico e/o convogliamento dei fanghi questa forma di realizzazione offre ulteriori vantaggi. Infatti, si eviteranno perdite di fanghi nella zona di passaggio dei fanghi stessi dalle pale della seconda porzione al corpo cavo.
La ulteriore forma di realizzazione rappresentata alle figure 8a e 8b mostra chiaramente come il numero di porzioni che formano la coclea secondo la presente invenzione, nonché la loro lunghezza, possano variare a seconda delle esigenze e/o circostanze. In particolare, mentre la forma di realizzazione rappresentata comprende in totale tre porzioni 10a, 10b e lOp, saranno possibili forme di realizzazione con anche quattro o cinque o più porzioni.
Le porzioni rappresentate sono simili a quelle descritte precedentemente e comprendono quindi una porzione periferica lOp le cui pale scaricheranno i fanghi in un primo corpo cavo 12b (appartenente alla stessa porzione lOp o alla porzione adiacente 10b), una porzione intermedia 10b le cui pale si estenderanno o da un corpo cavo o da una struttura atta ad alloggiare il corpo cavo 12b) e scaricheranno i fanghi in un corpo cavo 12a (appartenente alla stessa porzione intermedia 10b o alla porzione di estremità 10a) e appunto una porzione di estremità IOa le cui pale si estenderanno o da un corpo cavo o da una struttura atta ad alloggiare il corpo cavo 12a della porzione intermedia 10b. Anche la lunghezza dei corpi cavi potrà variare a seconda delle esigenze e/o circostanze; ad esempio, i corpi cavi 12 a e 12b potranno estendersi fino all'estremità di raccolta della coclea oppure avere lunghezze tali per cui i fanghi vengano convogliati dal corpo cavo 12b nel corpo cavo 12a.
Va osservato inoltre che, in altre forme di realizzazione, le pale di ciascuna porzione potranno essere sfasate rispetto alle porzioni adiacenti per avere un flusso più continuo.
Si à ̈ quindi dimostrato per mezzo della descrizione precedente delle forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno che la presente invenzione (in particolare il dispositivo o coclea 10 secondo la presente invenzione) permette di raggiungere gli obiettivi prefissati. In particolare, la presente invenzione permette lo smaltimento e il convogliamento dei fanghi lungo il dispositivo stesso senza che sia necessario aumentare la dimensione delle pale (la distanza tra il loro bordo libero e l'asse di rotazione del dispositivo) in modo eccessivo, senza che sia necessario diminuire la velocità rotazione del dispositivo, e senza che sia necessario aumentare eccessivamente l'inclinazione verso il basso della estremità di raccolta dei fanghi del dispositivo stesso. Ciò à ̈ possibile in particolare grazie al concetto inventivo alla base della presente invenzione, secondo il quale il dispositivo comprende almeno due porzioni o parti, una delle quali à ̈ dotata di un corpo cavo all'interno del quale vengono convogliati i fanghi raccolti dalle pale dell'altra porzione del dispositivo. In questo modo i fanghi raccolti dalle pale di questa porzione del dispositivo dovranno percorrere un tragitto di lunghezza inferiore alla distanza tra il loro punto di raccolta e il punto di raccolta nella vasca lungo i canali stessi, mentre una parte del loro tragitto sarà all'interno del corpo cavo dell'altra porzione del dispositivo. In questo modo si eviterà quindi il rischio che i fanghi raccolti possano essere rigettati nella vasca durante la rotazione delle pale attorno all'asse principale di rotazione del dispositivo stesso. Sebbene la descrizione precedente sia relativa alle forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno allegate, la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione descritte precedentemente e rappresentate nelle tavole di disegno allegate. Al contrario, rientrano nello scopo della presente invenzione tutte quelle varianti e/o modifiche che appariranno chiare ed immediate all'uomo del mestiere. Ad esempio, il numero delle pale di una o entrambe le porzioni del dispositivo potrà variare a seconda delle esigenze e/o circostanze. Allo stesso modo potranno variare la forma e le dimensioni delle pale stesse, nonché le lunghezze delle due porzioni delle quali si compone il dispositivo secondo la presente invenzione. Lo scopo della presente invenzione à ̈ quindi definito dalle rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura o dispositivo (10) per la raccolta di fanghi e/o componenti solidi (1) da acque sporche quali acque di scolo o scarico civile e/o industriale, detta apparecchiatura comprendendo pale di raccolta (11) ruotabili attorno ad un asse principale di rotazione comune, dette pale di raccolta essendo atte a raccogliere detti fanghi o elementi solidi durante la loro rotazione attorno a detto asse principale comune di rotazione e a scaricare per gravità detti fanghi verso una prima estremità (10-11) deirapparecchiatura, detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto che, detta apparecchiatura comprende una prima porzione (IOa) adiacente a detta prima estremità di scarico (10-11) nella quale le suddette pale sono atte a convogliare i fanghi raccolti verso detta porzione di estremità deirapparecchiatura, dal fatto che detta apparecchiatura comprende un corpo tubolare cavo (12), e dal fatto che detta apparecchiatura comprende una seconda porzione (10p) adiacente a detta prima porzione e opposta a detta prima estremità di scarico, nella quale i fanghi raccolti dalle pale di detta seconda porzione vengono fatti confluire in detto corpo tubolare cavo (12) e vengono scaricati airinterno di detto corpo tubolare cavo (12) verso detta prima estremità (10-11). Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le pale di detta prima porzione si estendono da detto corpo tubolare cavo (12). Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che, dette pale di raccolta (11) di dette prima e seconda porzione sono atte a raccogliere detti fanghi e/o corpi solidi durante la loro rotazione attorno a detto asse di rotazione airinterno di un primo angolo di rotazione predefinito, e a scaricare detti fanghi e/o corpi solidi rispettivamente verso detta prima estremità di scarico e detto corpo tubolare cavo durante la loro rotazione attorno a detto asse di rotazione airinterno di un secondo angolo di rotazione sostanzialmente complementare a detto primo angolo di rotazione. 44.. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che, dette pale (11) di detta prima porzione definiscono in combinazione con la superficie esterna di detto corpo tubolare cavo (12) canali di scarico e/o scolo lungo i quali detti fanghi e/o corpi solidi scivolano per gravità verso detta prima estremità di scarico. 55.. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che, le pale (11) di detta seconda porzione sono conformate in modo da definire dei canali di scolo e/o scarico lungo i quali detti fanghi e/o corpi solidi scivolano per gravità verso detto corpo tubolare cavo.. 6. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che, detto corpo tubolare cavo (12) à ̈ sostanzialmente cilindrico o conico e dal fatto che Tasse longitudinale di simmetria di detto corpo tubolare cavo coincide sostanzialmente con detto asse principale di rotazione, 7. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che almeno una di dette pale (11) di detta prima porzione à ̈ fissata a detto corpo tubolare cavo (12) in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione, e dal fatto che detta almeno una pala comprende una porzione di estremità libera ( 11 r) opposta a detto primo bordo longitudinale e curvata in modo da giacere almeno in parte su una superficie troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coincide sostanzialmente con detto asse principale di rotazione. 8. Apparecchiatura come rivendicata nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che, detta almeno una pala (11) comprende una porzione di estremità (11 p) adiacente a detto primo bordo longitudinale che definisce una superficie piana . 9. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che, detta prima porzione di detta apparecchiatura comprende una pluralità di pale (11) ognuna fissata a detto corpo tubolare cavo (12) in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione. 10. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che, almeno una di dette pale (11) di detta seconda porzione comprende un primo bordo longitudinale sostanzialmente coincidente con detto asse principale di rotazione, e dal fatto che detta almeno una pala comprende una porzione di estremità libera ( 11 r) opposta a detto primo bordo longitudinale curvata in modo da giacere almeno in parte su una superficie troncoconica il cui asse longitudinale di simmetria coincide sostanzialmente con detto asse principale di rotazione. 1 1. Apparecchiatura come rivendicata nella rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che, detta almeno una pala (11) comprende una porzione di estremità ( 11 p) adiacente a detto primo bordo longitudinale che definisce una superficie piana sulla quale giace detto asse principale di rotazione. 12. Apparecchiatura come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che, detta seconda porzione di detta apparecchiatura comprende una pluralità di pale (11) fissate reciprocamente una all'altra in corrispondenza di un primo bordo longitudinale sostanzialmente parallelo a detto asse principale di rotazione. 13. Impianto (100) per il trattamento delle acque sporche e/o nere quali acque di scolo o scarico civile e/o industriale, detto impianto comprendente una vasca di raccolta e/o contenimento (20) atta a contenere dette acque sporche e/o nere, caratterizzato dal fatto che detto impianto comprende una apparecchiatura (10) come rivendicata in una delle rivendicazioni da 1 a 12, e dal fatto che detta apparecchiatura à ̈ posizionata rispetto a detta vasca di raccolta in modo che dette pale di raccolta (11) di detta apparecchiatura si immergano almeno parzialmente in dette acque sporche e/o nere durante la loro rotazione attorno a detto asse principale di rotazione. 14. Impianto come rivendicato nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che, detta apparecchiatura (10) à ̈ posizionata su detta vasca di raccolta (20) in corrispondenza di una apertura superiore di detta vasca in modo che detto asse principale di rotazione, passi per il punto centrale della vasca e abbia una certa inclinazione rispetto l’orizzonte. 15. Impianto come rivendicato in una delle rivendicazioni 13 e 14, caratterizzato dal fatto che detta vasca di raccolta (20) comprende una parete esterna sostanzialmente cilindrica che si estende dal basso verso l'alto, e dal fatto che detta prima estremità di scarico di detta apparecchiatura coincide sostanzialmente con il centro di detta vasca. 16. Impianto come rivendicato nella rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura (10) à ̈ girevole attorno ad un secondo asse di rotazione sostanzialmente coincidente con l'asse principale di detta vasca sostanzialmente cilindrica.
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DE19902148A1 (de) * 1999-01-20 2000-08-10 Meri Entsorgungstech Papierind Tangentiale Feststoffabtrenn-Vorrichtung

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