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ITTO20111165A1 - Sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordo. - Google Patents

Sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordo. Download PDF

Info

Publication number
ITTO20111165A1
ITTO20111165A1 IT001165A ITTO20111165A ITTO20111165A1 IT TO20111165 A1 ITTO20111165 A1 IT TO20111165A1 IT 001165 A IT001165 A IT 001165A IT TO20111165 A ITTO20111165 A IT TO20111165A IT TO20111165 A1 ITTO20111165 A1 IT TO20111165A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
tubular elements
housing portion
vehicle
extended configuration
support portion
Prior art date
Application number
IT001165A
Other languages
English (en)
Inventor
Giuliano Franceschi
Andrea Giovannini
Fabio Varone
Original Assignee
Oto Melara Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Oto Melara Spa filed Critical Oto Melara Spa
Priority to IT001165A priority Critical patent/ITTO20111165A1/it
Priority to DK12813489.7T priority patent/DK2791004T3/en
Priority to AU2012351777A priority patent/AU2012351777A1/en
Priority to PCT/IB2012/056634 priority patent/WO2013088285A1/en
Priority to CA2858969A priority patent/CA2858969A1/en
Priority to ES12813489.7T priority patent/ES2601843T3/es
Priority to SG11201403249TA priority patent/SG11201403249TA/en
Priority to IN4395CHN2014 priority patent/IN2014CN04395A/en
Priority to CN201280067932.7A priority patent/CN104203751A/zh
Priority to RU2014124322A priority patent/RU2014124322A/ru
Priority to US14/365,869 priority patent/US20140353431A1/en
Priority to PL12813489T priority patent/PL2791004T3/pl
Priority to EP12813489.7A priority patent/EP2791004B1/en
Priority to BR112014014642A priority patent/BR112014014642A8/pt
Priority to KR1020147016799A priority patent/KR20140107283A/ko
Publication of ITTO20111165A1 publication Critical patent/ITTO20111165A1/it
Priority to HRP20161246TT priority patent/HRP20161246T1/hr

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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
    • B64DEQUIPMENT FOR FITTING IN OR TO AIRCRAFT; FLIGHT SUITS; PARACHUTES; ARRANGEMENT OR MOUNTING OF POWER PLANTS OR PROPULSION TRANSMISSIONS IN AIRCRAFT
    • B64D1/00Dropping, ejecting, releasing or receiving articles, liquids, or the like, in flight
    • B64D1/02Dropping, ejecting, or releasing articles
    • B64D1/08Dropping, ejecting, or releasing articles the articles being load-carrying devices
    • B64D1/14Absorbing landing shocks

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Aviation & Aerospace Engineering (AREA)
  • Mattresses And Other Support Structures For Chairs And Beds (AREA)
  • Emergency Lowering Means (AREA)
  • Fluid-Damping Devices (AREA)
  • Handcart (AREA)
  • Air Bags (AREA)
  • Forklifts And Lifting Vehicles (AREA)
  • Fittings On The Vehicle Exterior For Carrying Loads, And Devices For Holding Or Mounting Articles (AREA)
  • Superstructure Of Vehicle (AREA)

Description

TITOLO: “Sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordoâ€
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si riferisce a un sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordo.
Tecnica anteriore
E’ noto nel settore utilizzare sistemi di atterraggio morbido per carichi in caduta libera.
Per consentire un atterraggio morbido a carichi in caduta libera, vengono generalmente utilizzati cuscini pneumatici realizzati con materiale impermeabile all’aria e gonfiati con un fluido in pressione. Tali cuscini pneumatici vengono montati al di sotto dei carichi che vengono lanciati in caduta libera e svolgono la funzione di smorzare l’impatto del carico con il suolo.
Tuttavia la struttura dei cuscini pneumatici noti nel settore non à ̈ realizzata in modo ottimale e presenta alcuni inconvenienti.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera che sia di tipo perfezionato e che nel contempo possa essere prodotto in modo semplice ed economico, risolvendo gli inconvenienti della tecnica nota.
Secondo la presente l’invenzione, questo ed altri scopi vengono raggiunti mediante un sistema del tipo sopra specificato avente le caratteristiche definite nell’annessa rivendicazione 1.
E’ da intendersi che le annesse rivendicazioni costituiscono parte integrante degli insegnamenti tecnici qui forniti nella presente descrizione in merito all’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui: - le figure da 1 a 3 sono rispettivamente una vista prospettica, una vista in elevazione laterale ed una vista in elevazione frontale di una prima forma di realizzazione esemplificativa di un sistema di atterraggio morbido secondo la presente invenzione e su cui appoggia un veicolo; e
- le figure da 4 a 6 sono rispettivamente una vista prospettica, una vista in elevazione laterale ed una vista in elevazione frontale di una seconda forma di realizzazione esemplificativa del sistema di atterraggio morbido secondo la presente invenzione e su cui appoggia un veicolo.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alle figure da 1 a 3, Ã ̈ indicata con 10 una prima forma di realizzazione di un sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, secondo la presente invenzione.
Nelle suddette figure, il sistema 10 à ̈ raffigurato insieme al carico che à ̈ indicato nel suo complesso con V. Nell’esempio di realizzazione illustrato, il carico à ̈ un veicolo V raffigurato soltanto schematicamente. Preferibilmente, il veicolo V à ̈ un veicolo pilotato senza conducente a bordo (definito in lingua inglese come “Unmanned Vehicle†e abbreviato con l’acronimo UV). Più preferibilmente il veicolo V à ̈ un veicolo terrestre pilotato senza conducente a bordo (definito in lingua inglese come “Unmanned Ground Vehicle†e abbreviato con l’acronimo UGV). A titolo puramente esemplificativo e non limitativo, il veicolo V à ̈ un robot militare cingolato dotato di un corpo principale B supportato da una coppia di cingoli laterali CT1, CT2 ed cui in cui à ̈ contenuto un carico di munizioni P (definito in lingua inglese come “payload†).
Il sistema 10 comprende una struttura di cuscino pneumatico indicata nel suo complesso con 12 su cui à ̈ destinato ad essere appoggiato il veicolo V e che à ̈ predisposta per essere gonfiata con un fluido in pressione, in modo tale da proteggere il veicolo V quando esso urta contro il suolo in seguito ad una caduta libera. In particolare, durante l’impatto della struttura 12 con il suolo, l’energia cinetica accumulata dal veicolo V in caduta libera viene trasferita da quest'ultimo alla struttura 12 che viene sottoposta a deformazione. Pertanto il suddetto fluido viene assoggettato ad una compressione e viene fatto sfiatare dalla struttura 12 in maniera graduale.
Nelle figure da 1 a 3, la struttura 12 Ã ̈ mostrata nella sua configurazione gonfiata.
La struttura 12 comprende una porzione di alloggiamento 14 destinata ad accogliere il veicolo V e una porzione di sostegno 15 comprendente una pluralità di elementi tubolari 16 gonfiabili mediante fluido in pressione (ad esempio, aria in pressione) in modo tale da assumere una configurazione distesa in cui essi supportano la porzione di alloggiamento 14. Nella forma di realizzazione illustrata, la configurazione distesa corrisponde ad una giacitura degli elementi tubolari che à ̈ diretta prevalentemente in direzione orizzontale.
Inoltre la struttura 12 comprende un apparato di sfiato 17 (visibile soltanto nella figura 1) predisposto per sgonfiare gradualmente gli elementi tubolari 16 quando la struttura 12 Ã ̈ in caduta libera solidalmente al veicolo V e gli elementi tubolari 16 urtano il suolo.
Gli elementi tubolari 16 sono realizzati con un materiale impermeabile al fluido di gonfiaggio (ad esempio, impermeabili all’aria).
Nella prima forma di realizzazione, quando gli elementi tubolari 16 sono nella configurazione distesa, essi sono lateralmente distanziati e preferibilmente disposti parallelamente fra di loro.
Preferibilmente, quando gli elementi tubolari 16 sono nella configurazione distesa, essi presentano una forma arcuata nella loro direzione di estensione prevalente e tendono a flettersi per supportare la porzione di alloggiamento 14 sovrastante, che a sua volta sostiene il veicolo V. Vantaggiosamente le forme arcuate definite dagli elementi tubolari 16 giacciono su piani sostanzialmente fra di loro paralleli che sono sostanzialmente perpendicolari rispetto al piano individuato dalla porzione di alloggiamento 14.
In questa prima forma di realizzazione, quando gli elementi tubolari 16 sono nella configurazione distesa, essi presentano la loro concavità rivolta verso la porzione di alloggiamento 14, vale a dire verso l’alto nella condizione di utilizzo del sistema 10. Preferibilmente, le estremità degli elementi tubolari 16 terminano nella porzione di alloggiamento 14.
Preferibilmente, la porzione di sostegno 15 comprende una pluralità di ulteriori elementi tubolari 18 gonfiabili mediante fluido in pressione (ad esempio, aria in pressione) in modo tale da assumere una configurazione distesa in cui essi supportano la porzione di alloggiamento 14 e sono disposti in direzione sostanzialmente trasversale rispetto agli elementi tubolari 16.
Vantaggiosamente, le forma arcuate definite dagli ulteriori elementi tubolari 18 giacciono su piani fra di loro paralleli e che sono perpendicolari rispetto ai piani individuati dagli elementi tubolari 16 e al piano individuato dalla porzione di alloggiamento 14.
Preferibilmente gli ulteriori elementi tubolari 18 presentano le medesime caratteristiche tecniche precedentemente descritte in relazione agli elementi tubolari 16. Per ragioni di concisione, tali caratteristiche tecniche non saranno nuovamente ripetute qui di seguito, ma si rimanda a quanto precedentemente descritto.
Preferibilmente gli elementi tubolari 16 e gli ulteriori elementi tubolari 18 si interconnettono fra di loro e sono in comunicazione di fluido fra di loro. Più preferibilmente ciascun elemento tubolare 16 interseca tutti gli ulteriori elementi tubolari 18 e viceversa. Nella prima forma di realizzazione, gli elementi tubolari 16 e gli ulteriori elementi tubolari 18 sono in comunicazione di fluido realizzando un’unica camera “reticolare†per il fluido di gonfiaggio. Quindi la porzione di sostegno 15 realizza una ossatura o telaio concavo sostanzialmente a forma di scafo (o “a chiglia†). La suddetta geometria à ̈ particolarmente vantaggiosa per l’assorbimento di impatti che non avvengono in direzione perpendicolare al suolo.
Se osservati nella vista in elevazione frontale mostrata nella figura 3, gli elementi tubolari 16 definiscono preferibilmente forme arcuate aventi rispettive altezze massime che sono decrescenti a partire dagli elementi tubolari 16a ubicati in posizione centrale verso gli elementi tubolari 16b ubicati in posizione periferica nella struttura 12. A titolo di esempio, ciascuno degli elementi tubolari periferici 16b ha un altezza massima Xbinferiore rispetto all’altezza massima Xadell’elemento centrale tubolare 16a.
Analogamente, se osservati nella vista in elevazione laterale mostrata nella figura 2, anche gli ulteriori elementi tubolari 18 definiscono forme arcuate aventi rispettive altezze massime che sono progressivamente decrescenti a partire dagli ulteriori elementi tubolari 18 ubicati in posizione centrale in detta struttura 12 verso gli ulteriori elementi tubolari 18 ubicati in posizione periferica nella struttura 12. A titolo di esempio, ciascuno degli ulteriori elementi tubolari periferici 18b ha un altezza massima Ybinferiore rispetto all’altezza massima Yadell’ulteriore elemento centrale tubolare 18a.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la porzione di alloggiamento 14 à ̈ gonfiabile mediante fluido in pressione in una configurazione estesa (figure da 1 a 3). Preferibilmente la porzione di alloggiamento 14 à ̈ in comunicazione di fluido con la porzione di sostegno 15 in modo tale da formare un’unica camera per il fluido di gonfiaggio.
Nella prima forma di realizzazione illustrata, quando la porzione di alloggiamento 14 à ̈ nella sua configurazione estesa, essa comprende un pavimento centrale 14a (visibile soltanto nella figura 1) ed una sponda periferica 14b che à ̈ gonfiata mediante fluido in pressione, che circonda il pavimento centrale 14a ed à ̈ rialzata rispetto a quest’ultimo. In questo modo, quando il veicolo V appoggia sul pavimento centrale 14a, esso à ̈ circondato dalla sponda periferica 14b che contrasta un sua escursione indesiderata oltre la porzione di alloggiamento 14 prima che la porzione di sostegno 15 sia completamente sgonfiata in seguito all’impatto con il suolo. Ad esempio, la sponda periferica 14b à ̈ realizzata come un bordo perimetrale di forma tubolare, vantaggiosamente di materiale impermeabile al fluido di gonfiaggio (preferibilmente aria).
Preferibilmente gli elementi tubolari 16 ed eventualmente gli ulteriori elementi tubolari 18 terminano con le loro estremità nella sponda periferica 14b e sono in comunicazione di fluido con quest’ultima, formando complessivamente un’unica camera d’aria, condivisa fra la porzione di alloggiamento 14 e la porzione di sostegno 15, per il fluido di gonfiaggio.
Preferibilmente la struttura 12 comprende organi di presa 20 (visibili soltanto nella figura 1) atti a facilitare la presa del sistema 10 per lanciarlo in caduta libera solidalmente con il veicolo V, ad esempio da un aeromobile in volo. Ad esempio, gli organi di presa sono maniglie 20 ubicate sulla porzione di alloggiamento 14. In questa prima forma di realizzazione, le maniglie 20 sono ubicate da parti opposte della sponda periferica 14b.
Preferibilmente la struttura 12 presenta un ingresso 22 (visibile soltanto nella figura 1) predisposto per essere accoppiato con un serbatoio di fluido in pressione (ad esempio, aria in pressione) in modo tale da gonfiare la porzione di sostegno 15. In questa prima forma di realizzazione l'ingresso 22 à ̈ ubicato in corrispondenza della porzione di sostegno 15, ad esempio su uno degli elementi tubolari 16. Tuttavia in ulteriori varianti di realizzazione non rappresentate, l'ingresso 22 può essere ubicato in posizioni diverse nella struttura 12.
Opzionalmente l’apparato di sfiato comprende una pluralità di valvole di sfiato 17 comunicanti con la porzione di sostegno 15 e predisposte per sgonfiarla gradualmente. Preferibilmente, le valvole di sfiato 17 sono ubicate sugli elementi tubolari 16 e/o sugli ulteriori elementi tubolari 18, ad esempio in modo distribuito sulla loro superficie. In ulteriori varianti, qualora la porzione di alloggiamento 14 sia in comunicazione di fluido con la porzione di sostegno 15, le valvole di sfiato 17 possono essere ubicate sulla porzione di alloggiamento 14, ad esempio distribuendole sulla sponda periferica 14b, in alternativa a - od in combinazione con – le valvole di sfiato 17 ubicate sulla porzione di sostegno 15. Tuttavia, come à ̈ chiaro ad un tecnico del settore, le valvole di sfiato 17 possono essere ubicate in posizioni diverse nella struttura 12. La funzione della valvole di sfiato 17 à ̈ quella di aprirsi quando la pressione nel fluido contenuto nella porzione di sostegno 15 supera un valore di soglia predeterminato, tipicamente in occasione dell'impatto della porzione di sostegno 15 contro il suolo.
Preferibilmente il sistema 10 comprende inoltre un dispositivo di fissaggio rilasciabile (non illustrato) predisposto per trattenere in posizione il veicolo V sulla porzione di alloggiamento 14. Il dispositivo di fissaggio può comprendere una o più di cinghie predisposte per serrare il veicolo V sulla porzione di alloggiamento 14 e dotate di rispettivi meccanismi di chiusura rilasciabili.
Ad esempio, le cinghie possono essere predisposte per circondare e stringere i cingoli laterali CT1, CT2 tramite l’attivazione manuale dei meccanismi di chiusura. In modo ulteriormente preferito il dispositivo di fissaggio comprende una pluralità di attuatori predisposti per disattivare, in maniera controllata remotamente, i rispettivi meccanismi di chiusura, risolvendo il vincolo realizzato dalle cinghie sulla porzione di alloggiamento.
Con riferimento a questa prima forma di realizzazione, il sistema 10 può eventualmente presentare una o più delle seguenti caratteristiche opzionali, citate a titolo di esempio non limitativo:
- il sistema 10 ha dimensioni complessive di 1300 mm X 820 mm X400mm, un volume complessivo di circa 0,2 m<3>, ed un peso di 1,2kg;
- gli elementi tubolari 16, gli ulteriori elementi tubolari 18 e la sponda periferica 14b presentano un diametro di 100mm;
- i componenti della porzione di alloggiamento 14 e della porzione di sostegno 15 sono realizzati di materiale impermeabile al fluido di gonfiaggio (ad esempio, impermeabile all'aria), quale un tessuto di polimero termoplastico, ad esempio il tessuto può essere di poliestere o polivinilcloruro; preferibilmente il poliestere à ̈ di tipo 500/500 4PU WR FR UV di peso 240 g/m<2>; - i componenti della porzione di alloggiamento 14 e della porzione di sostegno 15 sono assemblati mediante saldatura, ad esempio saldatura ad alta frequenza (HFW), oppure mediante incollaggio;
- la porzione di sostegno 15 Ã ̈ gonfiabile con una pressione di 0,3 bar;
- le valvole di sfiato 17 sono tarate per fornire un’apertura continua quando la pressione della porzione di sostegno 15 raggiunge gli 0,32 bar;
- la regolazione della portata delle valvole di sfiato 17 Ã ̈ realizzata in maniera tale da consentire lo sgonfiamento completo della porzione di sostegno 15 in 40 secondi.
Sarà ora brevemente descritto il funzionamento della prima forma di realizzazione del sistema 10.
Inizialmente la struttura 12 Ã ̈ sgonfiata e comodamente ripiegata per il trasporto, ad esempio in uno zaino.
Quando si rende necessario l’uso del sistema 10, ad esempio in volo su un aeromobile che contiene il veicolo V per l’effettuazione di un atterraggio morbido, la struttura 12 viene preliminarmente dispiegata.
Il veicolo V viene successivamente portato al di sopra della porzione di alloggiamento 14.
Un serbatoio di fluido in pressione, ad esempio aria compressa contenuta in una bombola, viene collegato con l'ingresso 22 e la porzione di sostegno 15 viene successivamente gonfiata. In questa fase gli elementi tubolari 16, gli ulteriori elementi tubolari 18 e la sponda periferica 14b vengono portati nelle rispettive configurazioni distese e la rispettiva configurazione estesa, sollevando contemporaneamente il veicolo V.
Successivamente le cinghie del dispositivo di fissaggio vengono posizionate intorno ai cingoli laterali CT1, CT2 e serrate saldamente intorno ad essi tramite l’attivazione manuale degli associati meccanismi di chiusura.
Quindi il sistema 10 e il veicolo V soprastante vengono trasportati afferrando la struttura 12 tramite le maniglie 20 e successivamente lanciati in caduta libera.
Quando la struttura 12 atterra sul suolo, l’impatto provoca la deformazione della porzione di sostegno 15 che comprime il fluido presente al suo interno che raggiunge il valore di soglia di apertura delle valvole di sfiato 17. In questo modo, attraverso l’opportuna regolazione delle valvole di sfiato 17, la portata di fluido uscente dalla porzione di sostegno 15 consente uno svuotamento graduale gli elementi tubolari 16, gli ulteriori elementi tubolari 18 e la sponda periferica 14b, finché il veicolo V appoggia contro il suolo.
Dopodiché i meccanismi di chiusura delle cinghie vengono aperti tramite un controllo remoto, disattivando così il dispositivo di fissaggio e svincolando il veicolo V dalla porzione di alloggiamento 14.
Pertanto in questo modo si conclude l’atterraggio morbido ed il veicolo V à ̈ libero di essere controllato a distanza in modo di per sé noto, mentre il sistema 10 à ̈ pronto ad essere nuovamente ripiegato e trasportato via per un nuovo utilizzo.
Con riferimento alle figure da 4 a 6, Ã ̈ indicata con 110 una seconda forma di realizzazione di un sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, secondo la presente invenzione.
A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della forma di realizzazione precedentemente illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si rimanda a quanto precedentemente esposto nella descrizione della prima forma di realizzazione.
Per ciò che concerne particolari ed elementi che presentano differenze sostanziali dal punto di vista strutturale e/o funzionale rispetto alla prima forma di realizzazione, ad essi sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici a cui à ̈ stato sommato il valore 100.
A differenza della prima forma di realizzazione, gli elementi tubolari 116, che sono preferibilmente in coppia, presentano la loro concavità rivolta in verso opposto alla porzione di alloggiamento 14.
A differenza della prima forma di realizzazione, gli archi definiti dagli elementi tubolari 116 presentano sostanzialmente la medesima altezza massima Y (figura 5). Preferibilmente gli archi definiti dagli elementi tubolari 116 sono paralleli, presentando la medesima sagoma. Pertanto nella seconda forma di realizzazione la porzione di sostegno 15 assume una conformazione sostanzialmente a ponte (o “a balestra†).
A differenza della prima forma di realizzazione, gli ulteriori elementi tubolari 118 sono sostanzialmente rettilinei.
A differenza della prima forma di realizzazione, la porzione di alloggiamento 14 comprende una coppia di piste 114a, ciascuna di esse sovrastando un elemento tubolare 116 ed essendo atta ad alloggiare su di essa una specifica porzione del veicolo V. Preferibilmente ciascuna pista 114a presenta una scanalatura o sede 114b in cui à ̈ accoppiabile uno dei cingoli laterali CT1, CT2.
In maniera analoga alla prima forma di realizzazione, il sistema 110 può comprendere l’ingresso (precedentemente indicato con 22), le maniglie di presa (precedentemente indicate con 20) e/o il dispositivo di fissaggio. Per motivi di brevità, le caratteristiche tecniche riferite ai suddetti elementi non saranno qui di seguito nuovamente descritte, ma per esse si rimanda a quanto illustrato nella prima forma di realizzazione.
Questa seconda forma di realizzazione presenta il vantaggio di semplificare il processo produttivo del sistema 110.
Inoltre, con riferimento a questa seconda forma di realizzazione, il sistema 110 può eventualmente presentare una o più delle seguenti caratteristiche opzionali, citate a titolo di esempio non limitativo:
- gli elementi tubolari 116 presentano un diametro di 150mm;
- i componenti della porzione di alloggiamento 14 e della porzione di sostegno 15 sono realizzati di materiale impermeabile al fluido di gonfiaggio (ad esempio, impermeabile all’aria), preferibilmente con un tessuto di polimero termoplastico, ad esempio, il tessuto può essere di poliestere o polivinilcloruro (PVC); in modo vantaggioso il poliestere à ̈ di tipo 1100/1100 4PU WR FR UV di peso 750 g/m<2>;
- gli elementi tubolari 116 della porzione di sostegno 15 sono gonfiabili con una pressione di 0,2 bar;
- le valvole di sfiato 17 sono tarate per fornire un’apertura continua quando la pressione degli elementi tubolari 116 della porzione di sostegno 15 raggiunge gli 0,22 bar; e
- gli elementi tubolari 116 possono essere realizzati con una camera estrusa di poliuretano (PU) neutro inserita all’interno di una guaina di tessuto.
Il funzionamento della seconda forma di realizzazione del sistema 110 à ̈ sostanzialmente analogo a quello descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione. Pertanto per motivi di concisione tale funzionamento non sarà qui di seguito ripetuto, ma si rimanda a quanto descritto per la prima forma di realizzazione.
Le caratteristiche tecniche che differenziano fra loro le diverse varianti e forme di realizzazione descritte ed illustrate sono liberamente scambiabili fra loro, laddove compatibili.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di atterraggio morbido (10) per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordo (V); detto sistema (10) includendo una struttura di cuscino pneumatico (12) comprendente: - una porzione di alloggiamento (14) destinata ad accogliere detto carico (V); - una porzione di sostegno (15) collegata con la porzione di alloggiamento (14) e gonfiabile mediante fluido in pressione; detta porzione di sostegno (15) comprendendo una pluralità di elementi tubolari (16; 116) atti ad essere gonfiati in modo tale da assumere una configurazione distesa in cui essi supportano detta porzione di alloggiamento (14); e - un apparato di sfiato (17) predisposto per sgonfiare gradualmente detti elementi tubolari (16; 116) quando detta struttura (12) à ̈ in caduta libera solidalmente a detto carico (V) e detta porzione di sostegno (15) urta il suolo.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui quando detti elementi tubolari (16; 116) sono nella configurazione distesa, essi presentano una forma arcuata nella loro direzione di estensione prevalente e tendono a flettersi per supportare detta porzione di alloggiamento (14) sovrastante.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta porzione di sostegno (15) comprende inoltre una pluralità di ulteriori elementi tubolari (18; 118) atti ad essere gonfiati mediante fluido in pressione in modo tale da assumere una configurazione distesa in cui essi sono disposti trasversalmente rispetto a detti elementi tubolari (16; 116).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui gli elementi tubolari (16; 116) e gli ulteriori elementi tubolari (18; 18) si interconnettono fra di loro e sono in comunicazione di fluido fra di loro (18; 118).
  5. 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui quando detti elementi tubolari (16) e/o detti ulteriori elementi tubolari (18) sono nella loro configurazione distesa, essi presentano la loro concavità rivolta verso detta porzione di alloggiamento (14).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, in cui detta porzione di alloggiamento (14) appoggia sulle estremità di detti elementi tubolari (16) e/o detti ulteriori elementi tubolari (18) quando essi sono nella loro configurazione distesa.
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ciascun elemento tubolare (16) interseca tutti gli ulteriori elementi tubolari (18) e viceversa
  8. 8. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detta porzione di alloggiamento (14) à ̈ gonfiabile mediante fluido in pressione in modo tale da assumere una condizione estesa ed à ̈ in comunicazione di fluido con detti elementi tubolari (16) e/o detti ulteriori elementi tubolari (18).
  9. 9. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui quando detti elementi tubolari (116) sono nella configurazione distesa, essi presentano la loro concavità rivolta in verso opposto alla porzione di alloggiamento (14).
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 9, in cui detta porzione di alloggiamento (14) appoggia su un tratto intermedio di detti elementi tubolari (116).
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detti elementi tubolari (116) definiscono forme arcuate presentanti sostanzialmente la medesima altezza massima (Y).
  12. 12. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura (12) include inoltre un dispositivo di fissaggio rilasciabile predisposto per trattenere in posizione detto carico (V) su detta porzione di alloggiamento (14).
  13. 13. Sistema secondo la rivendicazione 12, in cui detto dispositivo di fissaggio rilasciabile à ̈ disattivabile in modo controllato remotamente, liberando detto carico (V) dalla porzione di alloggiamento (14).
IT001165A 2011-12-16 2011-12-16 Sistema di atterraggio morbido per un carico in caduta libera, in particolare per un veicolo, quale un veicolo pilotato senza conducente a bordo. ITTO20111165A1 (it)

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