ITPR20090086A1 - Set di infusione con ago retrattile - Google Patents

Description

TITOLO: SET DI INFUSIONE CON AGO RETRATTILE

DESCRIZIONE

CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’INVENZIONE

Il presente trovato si inserisce nel campo dei dispositivi di sicurezza per strumenti ad uso medicale, e più precisamente si riferisce ad un set infusionale con ago retrattile.

Più precisamente il set à ̈ composto dall’insieme di un ago a farfalla con sistema di richiamo e protezione dell’ago e di una cannula infusionale, collegata al primo elemento con accoppiamento meccanico antirotazionale.

STATO DELL’ARTE DEGLI AGHI A FARFALLA

Un ago a farfalla à ̈ un ago in acciaio di media lunghezza comprendenti alette di plastica per il fissaggio alla cute. E' dotato inoltra di un raccordo di gomma atto ad essere utilizzato per tutti i tipi di somministrazione farmacologia.

Attualmente si impiegano già dispositivi, meccanismi provvisti di differenti leverismi o pulsanti per la protezione o l’attivazione della ritenzione dell’ago.

Una prima famiglia di dispositivi di protezione dell’ago à ̈ quella descritta ad esempio nel documento brevettuale numero US6719737, che prevede di accoppiare all’ago uno specifico rivestimento, una sorta di guaina protettiva, posizionabile incernierata alla parte terminale dell’ago ed atto a chiudersi a scatto sullo stesso dopo averlo estratto.

Una seconda categoria di sistemi di protezione sono quelli che prevedono l’attivazione di sistemi di retroazione dell’ago, in apposito corpo di contenimento, al termine della venipuntura.

Alcuni esempi di sistemi di attivazione del secondo gruppo sono: l’US7048718, l’US5549571 e l’US5779679.

Con particolare riferimento a quest’ultimo, si osserva che prevede l’impiego di un doppio set di alette, due delle quali sono utilizzate per l’immissione dell’ago e la sua stabilizzazione sul corpo del paziente, mentre le altre due recano ciascuna dei nottolini di attivazione per un barilotto porta-ago cosicché, se ripiegate, lo sganciano dal corpo principale ed un molla interna richiama l’ago entro quest’ultimo.

STATO DELL’ARTE DELLE CANNULE DI INFUSIONE

Una cannula à ̈ un elemento flessibile, di gomma o di altro materiale, che si introduce in un corpo per favorire il drenaggio del contenuto oppure per alimentarlo dall’esterno; in questo caso l’elemento flessibile si protrae da un corpo principale, rigido, provvisto di condotto interno collegato al connettore di alimentazione.

ESPOSIZIONE E VANTAGGI DEL TROVATO

Scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione della tecnica un set costituito dalla combinazione di un ago a farfalla e di una cannula infusionale solidali tra loro mediante accoppiamento meccanico antirotazionale, così da avere, in prima fase, la possibilità di inserire la cannula mediante l’ago che si trova all’interno e fuoriuscente dalla stessa, e successivamente si può convenientemente rimuovere l’ago a farfalla mantenendo in posizione la cannula.

Altro scopo del trovato à ̈ mettere a disposizione della tecnica un sistema di retroazione dell’ago a farfalla, per attivazione delle alette dell’ago a farfalla, direttamente a seguito della loro piegatura. In tal modo l’operatore non agisce direttamente sul dispositivo attivatore del richiamo dell’ago ma, in maniera più facile, agisce sulle alette laterali, le quali a loro volta vanno a premere detto dispositivo attivatore dando il via al richiamo dell’ago. Il vantaggio di detto secondo scopo risiede nel fatto che si evitano punture accidentali dovute all’utilizzo e manipolazione degli aghi a farfalla dopo l’uso in venipuntura.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno.

- Figura 1: illustra una vista prospettica del set infusionale in oggetto

- Figura 2: illustra la sola cannula del set infusionale - Figura 3: illustra il solo ago a farfalla del set infusionale, potendo quest’ultimo essere utilizzato da solo o in abbinamento con la cannula di figura 2,

- Figura 4: illustra tre viste in proiezione del set di cui alla figura 1,

- Figura 5: illustra na vista in sezione del set infusionale in oggetto.

DESCRIZIONE DEL TROVATO

Con particolare riferimento alla figure 1, 2, 3, 4 e 5 si indica con 1, nel suo complesso, un set infusionale che comprende un ago a farfalla 2 accoppiato ed accoppiabile ad una cannula 3 infusionale. Sia ago 2 che cannula 3 comprendono aleno una coppia di alette 5 e 12, complanari, che sporgono lateralmente dai rispettivi componenti e recano una ampia superficie piatta la cui funzione à ̈ quella di stabilizzare il componente corrispondente a seguito della introduzione nel paziente. Una volta uniti assieme l’ago a farfalla 2 e la cannula 3 le alette 5 e 12 si trovano complanari.

Ago 2 e cannula 3 vengono interconnessi tra loro mediante mezzi di interconnessione meccanica 10, 10A e antirotazionale 11, 11A, ovvero mediante sistema ad incastro del tipo maschio/femmina.

Secondo questa forma di realizzazione illustrata il sistema di interconnessione à ̈ coassiale all’ago 2 e alla cannula 3 ed à ̈ costituito da un mozzo cilindrico 10 che si protrae dall’ago 2 idoneo ad inserirsi in una corrispondente cavità 10A femmina della cannula 3; almeno una linguetta 11 lineare fuoriesce lateralmente da detto mozzo 10 ed à ̈ idonea ad inserirsi in una corrispondente feritoia 11A della cannula. Nell’esempio ci sono due linguette 11 contrapposte, preferibilmente collocate sul piano di simmetria del mozzo.

La forma di realizzazione sopra indicata rappresenta una possibilità di realizzazione dell’interconnessione meccanica ed antirotazionale tra l’ago retrattile e la cannula; ulteriori varianti di realizzazione potranno essere previste senza uscire dall’ambito di protezione del trovato. Ad esempio, una seconda forma di realizzazione potrà prevedere la realizzazione di un mozzo e della corrispondente cavità, anziché a sezione circolare, di sezione quadrangolare, cosicché l’accoppiamento medesimo potrà fungere da incastro e sistema antirotazionale. Una terza variante potrà prevedere la realizzazione , anziché del mozzo 10, di almeno una coppia di perni, distanziati e fuoriuscenti dall’ago a farfalla atti ad inserirsi in almeno due corrispondenti cavità del corpo cannula 3 in modo tale, come sopra, da fungere da incastro e sistema antirotazionale al contempo.

Si descrive ora nel dettaglio l’ago 2 a farfalla e la cannula 3. L’ago 2 a farfalla comprende un corpo sostanzialmente astiforme 4, rigido e con sezione quadrangolare dal quale dipartono lateralmente ed esternamente due alette 5 con funzione di stabilizzare il componente sul paziente e di attivare il richiamo dell’ago come in seguito descritto.

Lungo l’asse AA del corpo astiforme à ̈ ricavata una cavità 4A atta ad ospitare un cursore 6 di dimensioni corrispondenti; dal cursore 6 si protrae un elemento 17 che si impegna in una apertura 4A longitudinale, ricavata lungo l’asse AA; detto elemento 17 à ̈ di lunghezza superiore alla apertura 4A in modo da fuoriuscire dal corpo 4.

Il cursore 6 supporta un ago 7 metallico; detto ago 7 à ̈ coassiale al cursore 6 e quindi al corpo 4 una volta inseriti detti componenti nella corrispondente cavità.

Internamente al cursore 6 à ̈ presente un condotto 6A, coassiale all’asse AA, che consente il passaggio di un fluido dall’ago 7 all’estremità opposta. L’ago 7 à ̈ anch’esso forato così da far fuoriuscire, o aspirare, il fluido.

Il componente 2 comprende inoltre una molla 8, posizionata internamente alla cavità del corpo 4 e precisamente tra cursore 6 e parete 4C, di fondo, della cavità. In pratica la molla 8 lavora in compressione quando il cursore 6 à ̈ inserito nella cavità e il corrispondente ago 7 fuoriesce dal corpo 4, passando all’interno della molla 8 e attraverso un opportuno foro di passaggio ricavato nel suddetto mozzo 10.

Detta configurazione operativa (cursore 6 che comprime la molla 8 e ago fuoriuscente dal corpo 4) viene mantenuta per mezzo del bloccaggio in posizione del cursore 6, grazie al suo elemento 17 che viene collocato in un alloggiamento 4B collegato alla scanalatura 4A; l’elemento 7 ed il cursore 6 vengono ruotati in modo che l’introduzione in detto alloggiamento 4B renda inutile l’azione di spinta della molla 8, ora compressa tra cursore 6 e parete di fondo 4C.

L’alloggiamento 4B à ̈ ricavato in corrispondenza delle alette 5, ovvero in modo tale che l’elemento 7 verrebbe ad interagire con dette alette 5. Quanto appena detto à ̈ la soluzione per l’azione di innesco del richiamo dell’ago 7; infatti il set infusionale 1 prevede un sistema per la protezione ed il richiamo dell’ago che agisce a seguito del ripiegamento della medesima aletta 5 che serve per la stabilizzazione dell’ago a farfalla 2.

Più precisamente il termine piegatura delle alette 5 deve essere intesa come l’azione di chiusura delle stesse verso il corpo 4, dalla parte della scanalatura 4A. Durante detta azione di chiusura l’aletta 5 agisce contro l’elemento 7 scalzandolo dalla sua sede o alloggiamento 4B e riportandolo entro la scanalatura 4A: a questo punto la molla 8, non trovando impedimenti meccanici alla sua azione, scatta e produce l’arretramento del cursore 6 e dell’ago 7; la lunghezza della cavità del corpo 4 à ̈ sufficiente per contenere completamente l’ago 7 che rimane in tal modo protetto al suo interno.

Eventualmente sul corpo 4 à ̈ presente anche un dispositivo di sicurezza che evita l’ulteriore scorrimento in senso inverso; con riferimento alle figure il dispositivo à ̈ dato, ad esempio, da una appendice 9 del corpo 4, flessibile, che si inserisce in modo unidirezionale verso l’interno della scanalatura 4A impedendo la riattivazione, o comunque anche il minimo scorrimento, all’elemento 7.

La cannula 3 comprende:

- un barilotto 14, centrale e cavo all’interno, nell’esempio la cavità à ̈ la medesima 10A indicata per l’interconnessione con l’ago a farfalla 2,

- un elemento 18 cavo e flessibile, di gomma o di altro materiale, che si introduce in detto barilotto 14 e si protrae frontalmente da quest’ultimo;

- almeno un innesto 15 con condotto interno 16

- almeno una coppia di alette 12, complanari, si estendono dal barilotto 14 verso l’esterno.

L’elemento flessibile 18 ed il condotto 16 comunicano tramite la cavità del barilotto 14 in maniera da consentire il drenaggio di fluido oppure l’alimentazione dall’esterno.

L’elemento flessibile 18 à ̈ cavo e detta cavità à ̈ di dimensioni tali da poter consentire il passaggio dell’ago 7, cosa che avviene a seguito dell’unione al componente 2 mediante i mezzi di interconnessione precedentemente descritti.

Per evitare dispersioni di fluido all’interno della cavità del corpo 4, il set infusionale 1 prevede un elemento 19 di tenuta dei liquidi posizionato all’interno della cavità 10A del barilotto 14; una volta richiamato l’ago 7 all’interno del corpo 4 l’elemento 17 sigilla il passaggio così da consentire lo scambio di fluidi solamente tra l’elemento flessibile 18 ed il condotto 16.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Set infusionale (1) caratterizzato dal fatto che comprende in combinazione: a. un ago (2) a farfalla, formato da un corpo astiforme (4), rigido, dal quale dipartono lateralmente ed esternamente almeno una coppia di alette (5) complanari; lungo l’asse (AA) del corpo (4) una cavità (4A) à ̈ atta ad ospitare un cursore (6), che supporta un ago (7), scorrevole dal quale un elemento (17) si protrae e si impegna in una scanalatura (4A) rettilinea ricavata lungo il corpo (4); detto elemento (17), di lunghezza superiore alla apertura (4A) in modo da fuoriuscire dal corpo (4), à ̈ inseribile in un alloggiamento (4B) collegato alla scanalatura (4A) così da bloccare in compressione una molla (8), tra cursore (6) e parete (4C) di fondo della cavità del corpo (4); b. una cannula (3) infusionale, comprendente un barilotto (14), centrale e cavo all’interno, un elemento (18) flessibile, di gomma o di altro materiale, almeno un innesto (15) con condotto interno (16); elemento flessibile (18) ed il condotto (16) comunicano tramite la cavità del barilotto (14) così da consentire il drenaggio di fluido oppure l’alimentazione dall’esterno; detto elemento flessibile à ̈ (18) cavo e per detta cavità à ̈ inseribile l’ago (7) dell’ago a farfalla (2); da detto barilotto (14) si estendono complanari almeno una coppia di alette (12),detto ago (2) e detta cannula (3) essendo unibili mediante mezzi (10, 10A, 11, 11A) di accoppiamento meccanico antirotazionale, così da avere, in prima fase, la possibilità di inserire la cannula mediante l’ago che si trova all’interno e fuoriuscente dalla stessa, e successivamente rimuovere l’ago a farfalla mantenendo in posizione la cannula.
2. 2. Set, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto accoppiamento meccanico antirotazionale à ̈ costituito da un mozzo (10) di sezione cilindrica che si protrae dall’ago (2) idoneo ad inserirsi in una corrispondente cavità (10A) femmina della cannula (3); almeno una linguetta (11) fuoriesce lateralmente da detto mozzo (10) ed à ̈ idonea ad inserirsi in una corrispondente feritoia (11A) della cannula.
3. 3. Set, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto accoppiamento meccanico antirotazionale à ̈ costituito da un mozzo di sezione quadrangolare che si protrae dall’ago (2) per inserirsi in una cavità (10A) a sezione quadrangolare corrispondente e l’accoppiamento medesimo funge da incastro e sistema antirotazionale.
4. 4. Set, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto accoppiamento meccanico antirotazionale à ̈ costituito da almeno una coppia di perni, distanziati e fuoriuscenti dall’ago a farfalla atti ad inserirsi in almeno due corrispondenti cavità del corpo cannula (3) in modo tale da fungere da incastro e sistema antirotazionale al contempo.
5. 5. Set, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (4B) essendo collocato in corrispondenza del campo di azione delle alette (5), in modo tale che l’elemento (7), associato in detto alloggiamento, viene ad interagire con dette alette (5) a seguito dell’azione di piegatura delle stesse.
6. 6. Un ago (2) a farfalla, comprendente un corpo astiforme (4), rigido, dal quale dipartono lateralmente ed esternamente almeno una coppia di alette (5) complanari; lungo l’asse (AA) del corpo (4) una cavità (4A) à ̈ atta ad ospitare un cursore (6), che supporta un ago (7), scorrevole dal quale un elemento (17) si protrae e si impegna in una scanalatura (4A) rettilinea ricavata lungo il corpo (4); detto elemento (17), di lunghezza superiore alla apertura (4A) in modo da fuoriuscire dal corpo (4), à ̈ inseribile in un alloggiamento (4B) collegato alla scanalatura (4A) così da bloccare in compressione una molla (8), tra cursore (6) e parete (4C) di fondo della cavità del corpo (4) caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (10, 11) di accoppiamento meccanico antirotazionale per ospitare una cannula o dispositivo infusionale.