ITPD20130014A1 - Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilita' - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

La presente invenzione concerne una apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo il preambolo della rivendicazione principale indipendente.

L’apparecchiatura di cui trattasi à ̈ destinata ad essere vantaggiosamente impiegata per consentire a persone con limitata mobilità di accedere agevolmente ad una posizione almeno parzialmente supina ovvero anche per trasferire persone da una seduta ad un’altra così come ad esempio da una poltrona ad un letto o viceversa.

L’apparecchiatura secondo la presente invenzione à ̈ pertanto principalmente inquadrabile nel settore industriale della produzione di presidi domestici ed ospedalieri per l’ausilio di persone a limitata mobilità quali anziani o disabili.

Stato della tecnica

Come à ̈ noto, soprattutto nel caso di persone che per ragioni di salute hanno difficoltà ad effettuare spostamenti, à ̈ sentita l’esigenza di provvedere alla loro agevole movimentazione da una postazione ad un’altra ovvero semplicemente da una posizione seduta, in cui il peso si scarica prevalentemente mediante le natiche (con il rischio della formazione di piaghe di decubito) ad una posizione supina, in cui il peso si scarica prevalentemente attraverso il busto. La suddetta movimentazione può essere richiesta anche semplicemente per consentire alle stesse persone, di assumere agevolmente ed in maniera autonoma, le posizioni più confortevoli.

Attualmente, in accordo con la tecnica nota sono disponibili alcune soluzioni di apparecchiatura, ad esempio descritte nei brevetti US 5366036 e US 4948156 che imbrigliano la persona in una struttura modificabile consentendole di assumere differenti posizioni e ad esempio di spostarsi tra una posizione seduta su una carrozzina ad una posizione in piedi (ovvero anche sdraiata nel caso della apparecchiatura descritta nel brevetto US 5366036).

Le suddette apparecchiature non sono adatte per trasferire una persona tra due differenti sedute esterne alle apparecchiature così come ad esempio da una poltrona ad un letto e viceversa. Inoltre, tali apparecchiature non sono studiate per consentire alle persona di spostarsi autonomamente tra sedute esterne alla apparecchiatura, utilizzando la seduta di quest'ultima per il trasferimento grazie a particolari configurazioni assunte dalla sua seduta.

Le suddette apparecchiature sono infatti pensate per persone che necessitano di raggiungere le diverse posizioni senza spostare la persona dalla apparecchiatura semplicemente modificando le configurazioni meccaniche assunte dalla apparecchiatura.

Le apparecchiature descritte nei brevetti US 6308981 ed US 5093944 consentono in maniera del tutto manuale di spostare una persona da una condizione di seduta iniziale, ad esempio su una sedia, ad una posizione provvisoria supina sulla apparecchiatura per il trasferimento ad una seduta finale. La posizione supina di appoggio sulla apparecchiatura descritta nel brevetto US 6308981 à ̈ piuttosto scomoda può essere raggiunta dalla persona solo esercitando un notevole sforzo sulle gambe. La posizione supina di appoggio sulla apparecchiatura descritta nel brevetto US 5093944 à ̈ raggiunta solo dopo avere imbragato la persona con cinghie e solo dopo una rotazione dell’intera apparecchiatura di 90 gradi effettuata in modo manuale da personale esterno.

Pertanto, le apparecchiature fino ad oggi note prevedono interventi pesanti di operatori esterni ovvero consentono alla persona dotata di scarsa mobilità di raggiungere solo diverse posizioni variando le configurazione della stessa apparecchiatura pur restando sempre la persona vincolata sulla medesima apparecchiatura.

Presentazione dell’invenzione

Scopo essenziale del presente trovato à ̈ pertanto quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica sopra citata mettendo a disposizione una apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità, la quale di assumere una comoda posizione di riposo supina sulle apparecchiature ovvero di utilizzare l'apparecchiatura per trasferimenti tra posizioni di seduta esterna all'apparecchiatura.

Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità, la quale consenta alla persona di realizzare un trasferimento tra due sedute esterne alla apparecchiatura ovvero tra una seduta esterna alla apparecchiatura ed una sulla apparecchiatura in modo autonomo sfruttando la forza peso di scivolamento da posizioni superiori a posizioni inferiori.

Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità strutturalmente semplice ed operativamente del tutto affidabile.

Questi scopi ed altri ancora, vengono tutti raggiunti dalla apparecchiatura per la seduta di persone a limitata mobilità, la quale, in accordo con la rivendicazione 1, si caratterizza per il fatto di comprendere una struttura di supporto appoggiata al terreno; un telaio mobile dotato di una seduta suscettibile di ricevere una persona a limitata mobilità; mezzi di movimentazione montati sulla struttura di supporto ed agenti sul telaio mobile; mezzi cinematici meccanicamente collegati alla struttura di supporto ed al telaio mobile, i quali supportano il telaio mobile rispetto alla struttura di supporto guidandolo, a seguito dell’azionamento dei mezzi di movimentazione, in sequenza tra una prima posizione di trasferimento della persona sulla seduta del telaio mobile, in cui la seduta del telaio mobile à ̈ in posizione sostanzialmente orizzontale; una posizione di riposo, in cui la seduta del telaio mobile à ̈ in posizione inclinata in avanti; una seconda posizione di trasferimento della persona dalla seduta del telaio mobile, in cui la seduta del telaio mobile à ̈ inclinata in indietro.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:

la FIG. 1 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una prima forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 2 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 1 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 3 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 1 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 4 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 3; la FIG. 5 mostra una vista laterale di un particolare ingrandito della apparecchiatura di figura 1 relativo a dei mezzi cinematici;

la FIG. 6 mostra una vista prospettica del particolare di figura 5;

la FIGG. 7A, 7B e 7C mostra la prima forma realizzativa di apparecchiatura secondo l’invenzione con la seduta impegnata da una persona e rispettivamente disposta nella prima posizione di trasferimento da una carrozzina alla seduta della apparecchiatura, nella posizione di riposo sulla apparecchiatura e nella seconda posizione di trasferimento dalla seduta della apparecchiatura verso la carrozzina;

la FIG. 8 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una seconda forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 9 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 8 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 10 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 8 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 11 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 10; la FIG. 12 mostra una vista prospettica della apparecchiatura di figura 8; la FIG. 13 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una terza forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 14 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 13 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 15 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 13 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 16 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 15; la FIG. 17 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una quarta forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 18 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 17 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 19 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 17 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 20 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 19; la FIG. 21 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una quinta forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 22 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 21 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 23 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 21 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 24 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 23; la FIG. 25 mostra una vista laterale di un particolare ingrandito della apparecchiatura di figura 21 relativo a dei mezzi cinematici;

la FIG. 26 mostra una vista prospettica del particolare di figura 25; la FIG. 27 mostra una vista laterale della apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una sesta forma realizzativa della presente invenzione con la seduta in una prima posizione di trasferimento;

la FIG. 28 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 27 con la seduta in una posizione di riposo;

la FIG. 29 mostra una vista laterale della apparecchiatura di figura 27 con la seduta in una seconda posizione di trasferimento;

la FIG. 30 mostra una vista frontale della apparecchiatura di figura 29; la FIG. 31 mostra una vista laterale di un particolare ingrandito della apparecchiatura di figura 27 relativo a dei mezzi cinematici con uno scrocco in una prima posizione operativa;

la FIG. 32 mostra una vista laterale del particolare della apparecchiatura di figura 31 con lo scrocco in una seconda posizione operativa.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stato indicato nel suo complesso rispettivamente con 1 l’apparecchiatura per la seduta di persone a limitata mobilità oggetto del presente trovato.

Essa si presta ad essere impiegata sia in ambito ospedaliero sia in ambito domestico per consentire la movimentazione di una persona a mobilità ridotta, in maniera autonoma o anche in maniera parzialmente assistita, a trasferirsi tra due sedute esterne alla apparecchiatura, ad esempio tra il letto ed una poltrona e viceversa, ovvero anche per raggiungere la seduta di un apparato sanitario, nonché per raggiungere una posizione di riposo, sostanzialmente supina, al di sopra della stessa apparecchiatura 1.

In particolare, grazie a tale apparecchiatura per spostarsi da una seduta all’altra come specificato nel seguito, la persona a modesta mobilità potrà sempre decidere di scivolare dalla seduta posta ad una altezza superiore alla seduta posta ad una altezza inferiore così da necessitare di un minimo sforzo per effettuare lo spostamento.

L’apparecchiatura 1 in oggetto comprende una struttura di supporto 2 appoggiata al terreno ad esempio costituita da una intelaiatura in metallo inferiormente provvista di ruote 3 per un agevole spostamento della stessa apparecchiatura 1 sul terreno.

Su tale struttura di supporto 2 à ̈ montato un telaio mobile, genericamente indicato con 4, il quale à ̈ dotato di una seduta 5 suscettibile di ricevere una persona 6 a limitata mobilità.

Vantaggiosamente, la posizione della seduta 5 rispetto al telaio mobile 4 potrà essere regolata mediante primi mezzi di regolazione 7, ad esempio costituiti da due porzioni tubolari impegnate telescopicamente tra loro (ovvero analogamente da aste affiancate o da coppie di aste affiancate) e solidali l’una al telaio 4 e l’altra alla seduta 5 ed ancorabili l’una all’alta nella posizione selezionata mediante una vite azionabile con una manovella atta ad impegnare il proprio gambo in fori allineati ricavati sulle due porzioni tubolari.

Il telaio 4 supporta vantaggiosamente, in posizione longitudinalmente simmetrica, un appoggio centrale 8, suscettibile di ricevere in appoggio il busto della persona 6. Tale appoggio centrale 8, Ã ̈ preferibilmente rivestito con un cuscino di comodo supporto, Ã ̈ inclinato rispetto al piano della seduta 5 con inclinazione registrabile mediante secondi mezzi di regolazione 9 comprendenti ad esempio un perno di collegamento della porzione centrale 8 al telaio 4, bloccabile in differenti posizioni angolari.

Preferibilmente, dal suddetto appoggio centrale si estende sostanzialmente inclinata verso l’alto una testata 10 a forma di arco rivestita da un cuscino e su cui à ̈ destinata ad andare in comodo appoggio la testa della persona 6 con il viso centrato nella parte vuota centrale dell’arco.

Terzi mezzi di regolazione 11 di per sé noti e per questo non descritti in dettaglio potranno consentire la regolazione della posizione della testata 10 sia per quanto riguarda la sua distanza dalla porzione centrale 8 sia per quanto riguarda la sua inclinazione.

Nella parte inferiore del telaio 4 sono vantaggiosamente montati sui due lati della apparecchiatura in posizioni longitudinalmente simmetriche degli appoggi tibiali 12 suscettibili di ricevere le porzioni inferiori delle gambe dell’utente 6 della apparecchiatura. Tali appoggi tibiali 12 sono a loro volta regolabili in altezza, in posizione avanzata o arretrata nonché in inclinazione mediante quarti mezzi di regolazione 13 di per sé noti e per questo non descritti in dettaglio.

La persona 6 potrà trovare appoggio con le braccia durante le fasi di spostamento su due braccioli 14, estendentesi in posizioni longitudinalmente simmetriche, ed atti ad aiutare la stessa persona nei suoi spostamenti sulla seduta 5 o dalla seduta 5 della apparecchiatura 1, nonché di custodirla in sicurezza sulla stessa seduta 5.

Sono inoltre presenti degli appoggi 140 per gli avambracci da utilizzare in particolare nella posizione di riposo supina B descritta nel seguito.

Tali appoggi 140 per gli avambracci si estendono in posizioni longitudinalmente simmetriche, e sono a loro volta regolabili in posizione avanzata o arretrata nonché in inclinazione mediante quinti mezzi di regolazione 141 di per sé noti e per questo non descritti in dettaglio. Diversamente tali appoggi sono ottenuti con una porzione continua che si estende da un lato all’altro della apparecchiatura 1 con una porzione anteriore di raccordo assumendo in pianta una forma sostanzialmente ad U.

L’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di movimentazione, indicati genericamente con il riferimento 15, i quali sono montati sulla struttura di supporto 2 ed agiscono sul telaio mobile 4.

Come specificato nel seguito essi sono ottenuti mediante uno o più attuatori lineari, preferibilmente di tipo a vite, azionati da un motore elettrico 22 alimentato mediante una batteria 23 entrambi montati sulla struttura di supporto 2, ad esempio nella parte bassa anteriore, come mostrato negli esempi allegati.

Sono quindi previsti, mezzi cinematici indicati a loro volta genericamente con il riferimento 16, i quali sono meccanicamente collegati alla struttura di supporto 2 ed al telaio mobile 4.

Secondo l’idea alla base della presente invenzione, i suddetti mezzi cinematici 16 supportano il telaio mobile 4 sulla struttura di supporto 2 guidandolo, a seguito dell’azionamento dei mezzi di movimentazione 15, in sequenza tra una prima posizione di trasferimento A della persona 6 sulla seduta 5 del telaio mobile 4, in cui la seduta 5 del telaio mobile 4 à ̈ in posizione sostanzialmente orizzontale; una posizione di riposo B, in cui la seduta 5 del telaio mobile 4 à ̈ in posizione inclinata in avanti ed una seconda posizione di trasferimento C della persona 6 dalla seduta 5 del telaio mobile 4, in cui la seduta 5 del telaio mobile 4 à ̈ inclinata verso indietro.

Più in dettaglio, il bordo posteriore 5’ della seduta 5 risulta in posizione più arretrata, e vantaggiosamente anche più elevata, nella seconda posizione di trasferimento C rispetto alla posizione più avanzata e più abbassata, che assume nella prima posizione di trasferimento A.

In questo modo, operativamente quando la persona 6 deve spostarsi da una seduta esterna, sia essa di un letto di una sedia o altro, alla seduta 5 della apparecchiatura 1, potrà disporre quest’ultima con il bordo posteriore 5’ della seduta 5 al di sotto della seduta esterna così da scivolare da quest’ultima alla seduta 5 della apparecchiatura 1 in modo agevolato dalla perdita di quota del suo baricentro come mostrato in figura 7A. Analogamente, quando la persona 6 deve spostarsi dalla seduta 5 della apparecchiatura 1 ad una seduta esterna, sia essa di un letto di una sedia o altro, potrà disporre la seduta 5 con il suo bordo posteriore 5’ al di sopra della seduta esterna così da scivolare su quest’ultima favorita dalla perdita di quota del suo baricentro nonché dalla inclinazione della seduta 5 a guisa di scivolo. La posizione più arretrata assunta dal bordo posteriore 5’ nella seconda posizione di trasferimento C rispetto a quella assunta nella prima posizione di trasferimento A à ̈ ottenuta con una traiettoria del bordo 5’ circolare attorno al margine anteriore della seduta esterna per posizionare lo stesso bordo posteriore 5’ da una posizione sottostante, o anche solo accostata davanti, al margine anteriore della seduta esterna, fino a giungervi al di sopra per consentire alla persona 6 di scivolare sulla suddetta seduta esterna alla seduta della apparecchiatura 1.

Operativamente, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione, oltre ad essere impiegabile per il trasferimento di una persona tra due sedute esterne à ̈ suscettibile di essere utilmente impiegata anche per accogliere la persona in una posizione di riposo B, in cui il suo peso à ̈ scaricato su parti del corpo differenti dalle natiche ed in particolare sul supporto centrale mediate il busto, sulla testata mediante il capo, sugli appoggi tibiali 12 mediante le gambe.

In accordo con la prima forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, da considerarsi quella preferenziale ed illustrata nelle figure 1-7, i mezzi cinematici 16 comprendono una pista 17, la quale à ̈ ottenuta mediante due scanalature sagomate ricavate in due piastre parallele 18 che si sviluppano verticalmente da un longherone inferiore 2’ della struttura di supporto 2, a cui sono rigidamente fissate.

In particolare, in accordo con la forma realizzativa esemplificativa e non limitativa illustrata nelle allegate figure 1-6, la pista 17, ovvero ciascuna scanalatura, à ̈ dotata di un primo tratto 17’, vantaggiosamente sostanzialmente circolare con un primo centro di rotazione R1 ed uno sviluppo prevalentemente orizzontale, e di un secondo tratto 17’’ vantaggiosamente sostanzialmente circolare raccordato al primo tratto 17’ con un secondo centro di rotazione R2 ed uno sviluppo prevalentemente verticale.

Nella pista 17 Ã ̈ impegnato un elemento inseguitore 19, vantaggiosamente costituito da un rullo montato tra due piastre parallele rigidamente fissate tra loro da aste e boccole trasversali, e che formano un montante 20 del telaio mobile 4.

Tale rullo 19 presenta le estremità sporgenti esternamente dalle piastre parallele per ingaggiarsi scorrevolmente nelle due scanalature 17’, 17’’ della pista 17.

Il telaio mobile 4 risulta pertanto in tale modo guidato rispetto alla struttura di supporto 2 essendo mobile lungo i tratti circolari 17’ e 17’’ della pista 17 ovvero girevolmente in sequenza attorno ai centri di rotazione R1 e R2 citati in precedenza.

I mezzi cinematici 16 constano inoltre di almeno una leva 21 imperniata ad una sua prima estremità alla parte posteriore bassa della struttura di supporto 2, ad esempio di poco al di sopra della ruota posteriore 3, in corrispondenza del secondo centro di rotazione R2 del secondo tratto circolare 17’’ della pista 17, ed all’altra sua seconda estremità al telaio mobile 4 in corrispondenza del primo centro di rotazione R1 del primo tratto circolare 17’ della pista 17.

In accordo con tale prima forma realizzativa inoltre i mezzi di movimentazione 15, citati in precedenza ed atti a spostare il telaio mobile 4 con la seduta 5 che assume le diverse posizioni operative A, B e C, comprendono almeno un attuatore lineare incernierato ad una sua prima estremità alla parte anteriore bassa della struttura di supporto 2, ed alla sua seconda estremità al telaio mobile 4 in vicinanza della seconda estremità della leva 21 attraverso una staffa sporgente verso il basso 20’ a forma arcuata visibile in figura 5.

Le posizioni reciproche dei due centri di rotazione R1 ed R2 e dell’attuatore 15 sono scelte in modo che:

- l’allungamento per un primo tratto di corsa dell’attuatore 15, a partire dalla configurazione A di figura 1, determina inizialmente una prima coppia (oraria con riferimento ai disegni) volta a fare ruotare attorno ad R1 il telaio 4 e la relativa seduta 5 fintanto che l’elemento inseguitore 19 scorre lungo il primo tratto circolare 17’;

- e l’ulteriore allungamento per un secondo tratto di corsa dell’attuatore 15, a partire dalla configurazione B di figura 2, determina successivamente una seconda coppia volta a fare ruotare attorno ad R2 il telaio 4 e la relativa seduta 5 nel verso opposto rispetto a quello determinato dalla prima coppia (anti-oraria con riferimento ai disegni), fintanto che l’elemento inseguitore 19 scorre lungo il secondo tratto circolare 17’’.

In accordo con la configurazione spaziale preferenziale della suddetta prima forma realizzativa della apparecchiatura, l’asse Y di sviluppo dell’attuatore lineare 15, à ̈ posizionato al di sotto di R1 finché l’elemento inseguitore 19 scorre lungo il primo tratto circolare 17’, ed à ̈ posizionato al di sopra R2 fintanto che l’elemento inseguitore 19 scorre lungo il secondo tratto circolare 17’’, in modo da conferire al telaio 4 ed alla relativa seduta 5, rispettivamente un moto in un primo verso di rotazione ed in un secondo verso di rotazione opposto al primo (corrispondentemente orientati in senso orario ed anti-orario con riferimento all’esempio delle allegate figure).

In altre parole pertanto, l’allungamento dello stelo dell’attuatore 15 per un primo tratto di corsa determina inizialmente la rotazione del telaio 4 e delle relativa seduta 5 in verso orario di rotazione, secondo i riferimenti del disegno di figura 2, attorno al primo centro di rotazione R1 ovvero nel verso atto a portare la seduta 5 con inclinazione in avanti verso la posizione di riposo B. Il successivo allungamento dello stelo dell’attuatore 15 per un secondo tratto di corsa determina invece una rotazione del telaio 4 e della relativa seduta 5 in verso antiorario secondo i riferimenti del disegno di figura 3, attorno al secondo centro di rotazione R2 ovvero nel verso atto a portare la seduta 5 con inclinazione in indietro verso la seconda posizione di trasferimento C.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 1-7, l’attuatore 15 à ̈, come detto, preferibilmente superiormente imperniato ad una staffa 20’ estendentesi verso il basso dal montante 20 del telaio mobile 4, in una posizione posta superiormente all’altra estremità dell’attuatore 15 a sua volta imperniata alla struttura di supporto 2 e posta inferiormente al primo centro di rotazione R1. In accordo con tale configurazione spaziale l’allungamento in spinta dello stelo dell’attuatore lineare 15 per un primo tratto di corsa determina la rotazione del telaio mobile 4 attorno a tale centro di rotazione R1 in un primo senso di rotazione (orario secondo quanto rappresentato in figura 2) e volto a determinare l’inclinazione in avanti della seduta 5. L’estremità superiore dell’attuatore 15 à ̈ inoltre posta superiormente al secondo centro di rotazione R2 per determinare con un ulteriore secondo tratto di corsa dell’attuatore lineare 15, una successiva rotazione del telaio 4 attorno al secondo centro di rotazione R2 in un secondo verso opposto al primo (antiorario secondo quanto rappresentato in figura 3) volto a portare la seduta 5 inclinata vero l’indietro nella seconda posizione di trasferimento C.

Alla posizione finale della prima rotazione del telaio mobile 4 attorno al primo centro di rotazione R1 corrisponde la posizione di riposo B della seduta 5, mentre alla posizione finale della seconda rotazione del telaio mobile 4 attorno al secondo centro di rotazione R2 corrisponde la seconda posizione di trasferimento C della seduta 5. Il passaggio dalla rotazione del telaio 4 in un primo verso di rotazione (orario) attorno al primo centro di rotazione R1 alla rotazione nel verso opposto (antiorario) attorno al secondo centro di rotazione R2 avviene in corrispondenza del passaggio dell’inseguitore 19 dal primo tratto circolare 17’ al secondo tratto circolare 17’’.

A seguito dell’allungamento dello stelo dell’attuatore 15 per il primo tratto di corsa ha luogo la prima rotazione del telaio mobile 4 rispetto sia alla struttura di supporto 2 sia rispetto alla leva 21 e termina in corrispondenza del passaggio dell’inseguitore 19 dal primo tratto circolare 17’ al secondo tratto circolare 17’’.

A quel punto, a seguito dell’allungamento dello stelo dell’attuatore 15 per il secondo tratto di corsa ha luogo la seconda rotazione del telaio mobile 4 rispetto sia alla struttura di supporto 2 sia rispetto alla leva 21 e termina in corrispondenza del fine corsa dell’inseguitore 19 nel secondo tratto circolare 17’’. La seduta 5 ruotando ora attorno ad un centro di rotazione (R2) più lontano si solleva tornando verso la parte posteriore della apparecchiatura 1 ed inverte l’inclinazione da in avanti ad indietro come si vede nel passaggio dalle figure 2 e 3 dei disegni allegati.

L’attuatore lineare 15 à ̈ azionato dal motore 22 montato sulla struttura di supporto 2 nella parte anteriore bassa della apparecchiatura 1, ed à ̈ affiancato da un gruppo di alimentazione 23 costituito da una o più batterie, e da una centralina di controllo.

In accordo con la seconda forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, illustrata nelle figure 8-12, i mezzi di movimentazione 15 comprendono anche in questa forma realizzativa un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità alla struttura di supporto ed alla seconda estremità ai mezzi cinematici 16 come chiarito qui di seguito.

I mezzi cinematici 16 comprendono una piastra di trasmissione del moto 24, in particolare di forma triangolare oppure a forma di L, la quale supporta il telaio mediante un quadrilatero articolato 50 su cui agiscono i mezzi di movimentazione 15. In particolare questi ultimi sono costituiti, come detto, da un attuatore lineare 15.

Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa dei disegni 8-12 allegati, la piastra 24 à ̈ imperniata in tre punti non allineati, in particolare posti in corrispondenza dei tre vertici della sua forma a triangolo. Essa à ̈ imperniata direttamente alla struttura di supporto 2 in corrispondenza della sua porzione più arretrata ed inferiore 25, rispetto al quale rimane definito un suo centro di rotazione R2, ed a due bielle del quadrilatero articolato 50 in corrispondenza di due posizioni più elevate rispetto alla precedente posizione di vincolo 25 e di cui una posizione anteriore 28 ed una posizione intermedia 29 rispettivamente per il vincolo della piastra 24 ad una biella motrice 26 e ad una biella condotta 27 a loro volta superiormente collegate al telaio 4 al di sotto della seduta 5. La biella motrice 26 à ̈ pertanto disposta in posizione più avanzata della biella condotta 27.

Più in dettaglio, la biella motrice 26 si sviluppa dalla posizione di vincolo anteriore 28 verso il telaio mobile 4 a cui à ̈ imperniata in una prima posizione posta al di sotto della seduta 5. È previsto un braccio 26’ che estende la biella motrice 26 oltre la posizione di vincolo anteriore 28 e che à ̈ imperniato alla seconda estremità dell’attuatore lineare 15.

La biella condotta 27 si sviluppa dalla posizione di vincolo intermedia 29 verso il telaio mobile 4 imperniandosi ad esso al di sotto della seduta 5 in una seconda posizione più arretrata rispetto alla prima posizione, in cui à ̈ imperniata l’estremità superiore della biella motrice 26.

Operativamente, la movimentazione del telaio mobile 4 e quindi della seduta 5 Ã ̈ molto simile a quella della precedente forma realizzativa.

In questo caso:

- l’allungamento per un primo tratto di corsa dell’attuatore 15, a partire dalla configurazione A di figura 8, determina inizialmente una prima rotazione (oraria con riferimento ai disegni) del telaio 4 e della relativa seduta 5 attorno ad un centro di istantanea rotazione mobile R1 che si trova sulla congiungente delle due bielle motrice 26 e condotta 27, fintanto che una porzione del braccio 26’ di estensione della biella motrice 26 va in battuta contro una porzione della piastra di trasmissione del moto 24 rendendo solidali tale biella motrice 26 e tale piastra 24 rispetto ad una successiva seconda rotazione;

- e l’ulteriore allungamento per un secondo tratto di corsa dell’attuatore 15, a partire dalla configurazione B di figura 9, determina successivamente una seconda rotazione (anti-oraria con riferimento ai disegni) del telaio 4 e della relativa seduta 5 attorno ad un centro di rotazione R2 che si trova in corrispondenza della porzione più arretrata ed inferiore 25 della piastra 24.

La rotazione relativa del telaio mobile 4 nel suddetto primo verso di rotazione termina pertanto grazie a tale battuta in corrispondenza della posizione di riposo B della seduta 5. Da quel punto in poi e grazie alla suddetta battuta l’azionamento dell’attuatore 15 conduce in rotazione anche la piastra di trasferimento del moto 24 unitamente al telaio 4, attorno al centro di rotazione R2, in un secondo verso di rotazione opposto al primo e volto a portare la seduta 5 dalla posizione di riposo B alla seconda posizione di trasferimento C.

Sono vantaggiosamente previsti mezzi di stabilizzazione 40 i quali agiscono (unitamente al peso del telaio 4) per richiamare in avvicinamento la piastra 24 verso il longherone inferiore 2’ della struttura di supporto 2 ovvero tendendo a fare ruotare la piastra 24 nel primo verso di rotazione in contrasto con il secondo verso di rotazione della seconda rotazione attorno al centro di rotazione R2 in cui la piastra à ̈ imperniata alla struttura di supporto 2.

I mezzi di stabilizzazione 40 assicurano pertanto prima la movimentazione del quadrilatero articolato 50 e poi della piastra 24. Più chiaramente tali mezzi assicurano operativamente che abbia termine la prima rotazione del telaio 4 fino al raggiungimento della posizione di riposo B prima che abbia inizio la seconda rotazione volta a portare la seduta nella posizione di trasferimento C. Solo infatti a seguito della battuta tra il braccio 26’ di estensione della biella motrice 26 e la piastra di trasmissione del moto 24 può essere vinta l’azione dei mezzi di stabilizzazione 40 (ovvero anche del peso) da parte dell’attuatore lineare 15.

I suddetti mezzi di stabilizzazione 40 sono ad esempio costituiti da una molla pneumatica a gas, da una semplice molla metallica elastica, da dispositivi di aggancio/sgancio come ad esempio scrocchetti in particolare elettromagnetici.

In accordo con tale terza forma realizzativa le tre posizioni della seduta A, B e C sono raggiunte non più con due semplici traiettorie circolari dettate da due rotazioni del telaio attornio a due distinti centri di rotazione, bensì mediante una prima traiettoria data dalla rotazione del telaio attorno ad un centro di istantanea rotazione di un quadrilatero articolato che lo supporta ed una seconda traiettoria circolare di semplice rotazione del telaio attorno ad un centro di rotazione.

La terza forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, illustrata nelle figure 13-16, à ̈ da considerarsi una variante della prima forma realizzativa in cui à ̈ stato tolto il vincolo della pista 17 ed al suo posto à ̈ stato montato un ulteriore attuatore lineare. Più in dettaglio, la rotazione del telaio mobile 4 prima nel primo verso attorno al primo centro di rotazione R1 per portare la seduta 5 dalla prima posizione di trasferimento A alla posizione di riposo B, e poi nel secondo verso attorno al secondo centro di rotazione R2 per portare la seduta 5 dalla posizione di riposo B alla seconda posizione di trasferimento C, à ̈ ottenuto rispettivamente con un primo 15’ ed un secondo attuatore 15’’ dei mezzi di movimentazione 15.

I mezzi cinematici 16 constano della leva 21 imperniata ad una sua prima estremità alla parte posteriore bassa della struttura di supporto 2, ad esempio di poco al di sopra della ruota posteriore 3, in corrispondenza del secondo centro di rotazione R2, ed all’altra sua seconda estremità al telaio mobile 4 in corrispondenza del primo centro di rotazione R1.

Il primo attuatore lineare 15’ à ̈ incernierato ad una sua prima estremità alla parte posteriore bassa della struttura di supporto 2 in vicinanza della prima estremità della leva 21, ed alla sua seconda estremità al telaio mobile 4 al di sotto della seduta.

Il secondo attuatore lineare 15’’ à ̈ incernierato ad una sua prima estremità alla parte anteriore bassa della struttura di supporto 2, ed alla sua seconda estremità al telaio mobile 4 in vicinanza della seconda estremità della leva 21 ed in una posizione più avanzata e più bassa rispetto al punto in cui il primo attuatore 15’ à ̈ imperniato al telaio 4. La leva 21 il primo attuatore 15’ ed un tratto inclinato del telaio mobile 5 formano un triangolo di cui due vertici in comune con la leva corrispondono ai due centri di rotazione R1, R2. Azionando l’uno o l’altro attuatore si assiste alla rotazione del telaio 4 attorno ad uno dei due centri di rotazione R1, R2.

Più in dettaglio, azionando il primo attuatore 15’ il telaio mobile 4 ruota in senso orario (figura 14) attorno al primo centro di rotazione R1 portando la seduta 5 dalla prima posizione di trasferimento A alla posizione di riposo B, mentre azionando il secondo attuatore 15’’ il telaio mobile 4 ruota in senso antiorario (figura 15) attorno al secondo centro di rotazione R2 portando la seduta 5 dalla posizione di riposo B alla seconda posizione di trasferimento A.

La quarta forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, illustrata nelle figure 17-20, à ̈ da considerarsi anch’essa una variante della prima forma realizzativa, rispetto alla quale à ̈ stato tolto il vincolo della pista 17 e, vantaggiosamente sono stati previsti mezzi di stabilizzazione 40 del tipo sopra ricordati con riferimento alla seconda forma realizzativa.

Più in dettaglio, la rotazione del telaio mobile 4 prima nel primo verso attorno al primo centro di rotazione R1 per portare la seduta 5 dalla prima posizione di trasferimento A alla posizione di riposo B, e poi nel secondo verso attorno al secondo centro di rotazione R1 per portare la seduta 5 dalla posizione di riposo B alla seconda posizione di trasferimento C, à ̈ ottenuto con due tratti di corsa in successione dell’attuatore lineare 15 montato come nella prima forma realizzativa ed a cui si rimanda per la specifica descrizione della sua posizione sulla apparecchiatura 1.

La leva 21 à ̈ posta come nella prima forma realizzativa inclinata verso la parte posteriore essendo imperniata alla sua prima estremità posteriore alla parte posteriore bassa della struttura di supporto 2, ad esempio di poco al di sopra della ruota posteriore 3, in corrispondenza del secondo centro di rotazione R2 del telaio 4, ed all’altra sua seconda estremità al telaio mobile 4 (al montante 20 del telaio mobile) in corrispondenza del primo centro di rotazione R1 del telaio mobile 4, ovvero in una posizione più avanzata e più elevata rispetto a quella della sua prima estremità.

I mezzi di stabilizzazione 40 agiscono per richiamare in avvicinamento la leva 21 al longherone inferiore 2’ della struttura di supporto 2 facendo ruotare la leva 21 rispetto al secondo centro di rotazione R2 in cui à ̈ imperniata alla struttura di supporto 2.

Il peso del telaio e la forza di richiamo dei mezzi di stabilizzazione 40 impongono al telaio di ruotare attorno al primo centro di rotazione R1 durante il primo tratto di corsa dell’attuatore lineare 15.

La prima rotazione del telaio mobile 4 avviene pertanto rispetto sia alla struttura di supporto 2 sia rispetto alla leva 21 e termina al raggiungimento della posizione angolare relativa alla posizione di riposo B della seduta 5 quando una porzione del telaio 4 interferisce con una porzione della leva 21 andando in battuta l’una sull’altra e vincolando così i due componenti rispetto alla ulteriore spinta dell’attuatore 15.

A quel punto infatti, l’ulteriore spinta dell’attuatore lineare 15 per il secondo tratto di corsa porta solidalmente in rotazione attorno al secondo centro di rotazione R2 posto alla estremità inferiore e posteriore della leva 21 sia il telaio mobile 4 sia la stessa leva 21 con la molla che agendo in richiamo mantiene la battuta le due porzioni interferenti del telaio e della leva 21. La seduta 5 ruotando ora attorno al secondo centro di rotazione R2 più lontano si solleva tornando verso la parte posteriore della apparecchiatura 1 ed inverte l’inclinazione da in avanti ad indietro come si vede nel passaggio dalle figure 18 e 19 dei disegni allegati.

Operativamente pertanto, l’allungamento dello stelo del primo attuatore 15 per un primo tratto di corsa determina inizialmente la rotazione del telaio 4 e delle relativa seduta 5 in un primo verso di rotazione (orario secondo i riferimenti del disegno di figura 18) attorno al primo centro di rotazione R1 ovvero nel verso atto a portare la seduta 5 con inclinazione in avanti verso la posizione di riposo B. Il successivo allungamento dello stelo del primo attuatore 15 per un secondo tratto di corsa determina invece una rotazione del telaio 4 e detta relativa seduta 5 in verso opposto (anti-orario secondo i riferimenti del disegno di figura 19) attorno al secondo centro di rotazione R2 ovvero nel verso atto a portare la seduta 5 con inclinazione in indietro verso la seconda posizione di trasferimento C.

In accordo con la quinta forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, illustrata nelle figure 21-26, i mezzi cinematici 16 comprendono una prima manovella 30 imperniata ad una estremità alla struttura di supporto 2 e collegata all’altra estremità ai mezzi di movimentazione 15 atti a portarla in rotazione e costituiti anche in questo caso da un attuatore lineare. I mezzi cinematici 16 comprendono inoltre una seconda manovella 31 imperniata ad una estremità al telaio mobile 4 ed all’altra estremità alla struttura di supporto 2. Le due manovelle 30, 31 sono meccanicamente connesse tra loro mediante mezzi di trasmissione 32. Più in dettaglio, vantaggiosamente le due manovelle 30, 31 sono calettate su perni portanti ciascuno una ruota dentata. Sulle due ruote dentate sono quindi avvolti ad anello mezzi di trasmissione flessibili 33 costituiti vantaggiosamente da una catena o da una cinghia.

La prima ruota dentata calettata sul perno della prima manovella 30 ha diametro maggiore di quello della seconda ruota dentata calettata sul perno della seconda manovella 31, definendo una moltiplicazione nel rapporto di trasmissione tra le due ruote dentate cosicché mentre la prima manovella 30 ha una escursione solo di un arco di circonferenza la seconda manovella 31 può ruotare di 360 gradi.

Completa i mezzi cinematici 16 una guida lineare 34 interposta tra il telaio mobile 4 e la struttura di supporto 2 e vantaggiosamente ottenuta con due aste tubolari impegnate telescopicamente ad una estremità l’una nell’altra nonché imperniate all’altra loro estremità l’una al telaio 4 l’altra alla struttura di supporto 2.

L’azionamento dell’attuatore lineare 16 determina la rotazione delle manovelle 30, 31 ed il raggiungimento delle tre posizioni sopra descritte della seduta 5.

In accordo con la sesta forma realizzativa della apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, illustrata nelle figure 27-32, i mezzi di movimentazione 15 comprendono anche in questa forma realizzativa un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità inferiore alla struttura di supporto 2 ed alla seconda estremità superiore, in particolare più avanzata rispetto alla prima estremità, al telaio mobile 4.

Quest’ultimo à ̈ imperniato ad un profilo inclinato 2’’ fisso, che si estende da un longherone orizzontale 2’ della struttura di supporto 2, in corrispondenza di un primo centro di rotazione R1.

I mezzi cinematici 16 comprendono un piede di appoggio 35 imperniato al telaio mobile 4 in prossimità della estremità posteriore della struttura di supporto 2.

Il suddetto piede di appoggio 35 à ̈ inferiormente dotato di una ruota di appoggio 3 al terreno e porta inoltre incernierato un chiavistello 36, che, a seconda della posizione angolare assunta dal piede di appoggio 35 rispetto al telaio 4, può disporsi in una di due posizioni 37, 38 poste in successione nella parte anteriore dello stesso piede 35. Più in dettaglio, il suddetto chiavistello 36 si può disporre in una prima posizione libera 37 posteriore, in cui à ̈ a contatto con una parte sostanzialmente piana del margine inferiore del piede 35, nella quale non interferisce con la libera rotazione del telaio mobile 4 rispetto al piede 35, ed in una seconda posizione in cui si impegna in una prima sede 38 ricavata nel piede medesimo e posta più avanzata della prima sede 37. In tale seconda posizione il chiavistello 36 si impegna contestualmente anche in una seconda sede 39 allineata alla prima e ricavata su una porzione posteriore 45 del telaio 4 per vincolare il piede 35 al telaio 4 medesimo. È prevista una molla per forzare il chiavistello 36 in rotazione verso le sedi 37, 38.

Operativamente, inizialmente il piede di appoggio 35 ha il chiavistello 36 nella posizione libera 37 ed il telaio mobile 4 à ̈ libero di ruotare rispetto ad esso. Con il telaio mobile 4 orientato in modo che la seduta 5 sia posta nella prima posizione di trasferimento A, viene azionato l’attuatore lineare 15 a raccogliere il suo stelo. Tale azionamento pone in rotazione il telaio mobile 4 rispetto alla struttura di supporto 2 attorno al primo centro di rotazione R1 in un primo verso di rotazione (indicato in senso orario in figura 28). Con tale rotazione il telaio 4 ruota non solo rispetto alla struttura di supporto 2 ma anche rispetto al piede d’appoggio 35 attorno al perno di unione facendo spostare il chiavistello 36 dalla prima posizione libera 37 fino all’interno delle due sedi allineate 38, 39 del piede di appoggio 35 e del telaio 4, in cui questi due organi meccanici sono tra loro vincolati. Vantaggiosamente, la suddetta porzione posteriore 45 del telaio à ̈ a forma circolare per spostare il chiavistello 36 in allontanamento dalla posizione libera 37.

A questo punto, l’azionamento in allungamento dello stelo dell’attuatore 15 determina una rotazione opposta alla precedente (indicato in senso orario in figura 29) rispetto ad un centro di rotazione che, una volta che il piede tocca il terreno con la sua ruota 3, non à ̈ più il primo centro di rotazione R1 ma si trova in corrispondenza della suddetta ruota 3 del piede 35 e comporta una rotazione lungo una traiettoria circolare più grande di quella centrata sul primo centro R1 e che determina contestualmente il sollevamento all’indietro della seduta 5 fino a portarla a raggiungere la seconda posizione di trasferimento C inclinata in indietro.

Una volta toccato terra la ruota si impunta sul terreno non potendo più ruotare il piede di appoggio 35 rispetto al telaio per via della mutata posizione del chiavistello 36.

Per consentire alla seduta 5 di riprendere la originaria posizione orizzontale ovvero la prima posizione di trasferimento A, à ̈ necessario agire manualmente sul chiavistello 36, ad esempio spingendo con un piede su una sua porzione superiore di sblocco per farlo ruotare attorno al proprio perno di incernieramento sul piede 35, così da liberarlo dalle sedi 38, 39.

Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.

Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi e da cinematismi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una struttura di supporto appoggiata al terreno; - un telaio mobile dotato di una seduta suscettibile di ricevere una persona a limitata mobilità; - mezzi di movimentazione montati su detta struttura di supporto ed agenti su detto telaio mobile; - mezzi cinematici meccanicamente collegati a detta struttura di supporto ed a detto telaio mobile, i quali supportano detto telaio mobile rispetto a detta struttura di supporto guidandolo, a seguito dell’azionamento di detti mezzi di movimentazione, in sequenza tra una prima posizione di trasferimento di detta persona sulla seduta di detto telaio mobile, in cui la seduta di detto telaio mobile à ̈ in posizione sostanzialmente orizzontale; una posizione di riposo, in cui la seduta di detto telaio mobile à ̈ in posizione inclinata in avanti; una seconda posizione di trasferimento di detta persona dalla seduta di detto telaio mobile, in cui la seduta di detto telaio mobile à ̈ inclinata in indietro.
2. 2. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il bordo posteriore della seduta di detto telaio mobile à ̈ in posizione più arretrata in detta seconda posizione di trasferimento rispetto a quella assunta in detta prima posizione di trasferimento.
3. 3. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il bordo posteriore della seduta di detto telaio mobile à ̈ in posizione più elevata in detta seconda posizione di trasferimento rispetto a quella assunta in detta prima posizione di trasferimento.
4. 4. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi cinematici comprendono: - almeno una pista solidale a detta struttura di supporto, e dotata di un primo tratto, sostanzialmente circolare, avente un primo centro di rotazione, e di un secondo tratto, sostanzialmente circolare, raccordato al primo ed avente un secondo centro di rotazione; - almeno un elemento inseguitore montato su detto telaio mobile guidatamente entro detta pista, per condurre detto telaio mobile lungo detti tratti circolari di pista girevolmente attorno a detti centri di rotazione; - almeno una leva imperniata ad una estremità alla parte posteriore di detta struttura di supporto in corrispondenza del secondo centro di rotazione del secondo tratto circolare di detta pista, ed all’altra estremità a detto telaio mobile in corrispondenza del primo centro di rotazione del primo tratto circolare di detta pista.
5. 5. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono almeno un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità a detta struttura di supporto, ed alla seconda estremità a detto telaio mobile; l’azionamento di detto attuatore lineare per un primo tratto di corsa determinando la rotazione di detto telaio mobile attorno a detto primo centro di rotazione in un primo senso di rotazione atto a spostare detta seduta da detta prima posizione di trasferimento a detta posizione di riposo; l’azionamento di detto attuatore lineare per un secondo tratto di corsa determinando la rotazione di detta leva e di detto telaio mobile attorno a detto secondo centro di rotazione in un secondo senso di rotazione opposto al primo ed atto a spostare detta seduta da detta posizione di riposo a detta seconda posizione di trasferimento.
6. 6. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - detti mezzi di movimentazione comprendono almeno un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità a detta struttura di supporto; - detti mezzi cinematici comprendono una piastra di trasmissione del moto, la quale supporta detto telaio mediante un quadrilatero articolato su cui à ̈ incernierata la seconda estremità di detto attuatore lineare.
7. 7. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che: detta piastra di trasmissione del moto à ̈ imperniata in corrispondenza di un suo centro di rotazione a detta struttura di supporto, ed in corrispondenza di due posizioni più elevate rispetto a detto centro di rotazione rispettivamente ad una biella motrice e ad una biella condotta di detto quadrilatero articolato; la seconda estremità di detto attuatore lineare essendo imperniata alla estremità di un braccio estendentesi a prolungamento di detta biella motrice oltre alla posizione di imperniamento a detta piastra. l’azionamento di detto attuatore lineare per un primo tratto di corsa determinando la rotazione di detto telaio mobile attorno ad un centro di istantanea rotazione di detto quadrilatero articolato in un primo senso di rotazione atto a spostare detta seduta da detta prima posizione di trasferimento a detta posizione di riposo; l’azionamento di detto attuatore lineare per un secondo tratto di corsa determinando la rotazione di detto telaio mobile attorno a detto centro di rotazione in un secondo senso di rotazione opposto al primo ed atto a spostare detta seduta da detta posizione di riposo a detta seconda posizione di trasferimento.
8. 8. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - detti mezzi cinematici comprendono: almeno una leva imperniata ad una estremità a detto telaio mobile in corrispondenza di un primo centro di rotazione di detto telaio mobile ed all’altra estremità alla parte posteriore bassa di detta struttura di supporto in corrispondenza di un secondo centro di rotazione di detto telaio mobile; - detti mezzi di movimentazione comprendono: almeno un primo attuatore lineare imperniato ad una sua prima estremità alla struttura di supporto in particolare in una sua parte posteriore bassa, ed alla sua seconda estremità al telaio mobile al di sotto della seduta; almeno un secondo attuatore lineare incernierato ad una sua prima estremità alla parte anteriore bassa di detta struttura di supporto, ed alla sua seconda estremità al telaio mobile in una posizione più avanzata e più bassa rispetto al punto in cui il primo attuatore à ̈ imperniato al telaio mobile; l’azionamento di detto primo attuatore portando il telaio mobile a ruotare in un verso di rotazione attorno a detto primo centro di rotazione da detta prima posizione di trasferimento a detta posizione di riposo; l’azionamento di detto secondo attuatore portando il telaio mobile a ruotare in un opposto verso di rotazione attorno a detto secondo centro di rotazione da detta posizione di riposo a detta seconda posizione di trasferimento.
9. 9. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - detti mezzi cinematici comprendono: almeno una leva imperniata ad una estremità a detto telaio mobile in corrispondenza di un primo centro di rotazione di detto telaio mobile ed all’altra estremità alla parte posteriore bassa di detta struttura di supporto in corrispondenza di un secondo centro di rotazione di detto telaio mobile; - detti mezzi di movimentazione comprendono almeno un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità a detta struttura di supporto, ed alla seconda estremità a detto telaio mobile; la direzione di azionamento di detto attuatore lineare essendo interposta tra detti due centri di rotazione; l’azionamento di detto attuatore lineare per un primo tratto di corsa determinando la rotazione di detto telaio mobile attorno a detto primo centro di rotazione in un primo senso di rotazione spostando detta seduta da detta prima posizione di trasferimento a detta posizione di riposo in corrispondenza della quale una porzione di detto telaio ed una porzione di detta leva interferiscono tra loro in battuta nel suddetto primo senso di rotazione; l’azionamento di detto attuatore lineare per un secondo tratto di corsa determinando la rotazione, solidale e vincolata mediante dette porzioni in battuta, di detta leva e di detto telaio mobile attorno a detto secondo centro di rotazione in un secondo senso di rotazione opposto al primo spostando detta seduta da detta posizione di riposo a detta seconda posizione di trasferimento,
10. 10. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi cinematici comprendono: - almeno una prima manovella imperniata a detta struttura di supporto e su cui agiscono detti mezzi di movimentazione per portarla in rotazione; - almeno una seconda manovella imperniata al telaio mobile e a detta struttura di supporto e meccanicamente collegata a detta prima manovella mediante mezzi di trasmissione; - almeno una guida lineare interposta tra telaio e struttura di supporto.
11. 11. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - detti mezzi di movimentazione comprendono: almeno un attuatore lineare incernierato ad una prima estremità inferiore alla struttura di supporto ed alla seconda estremità superiore, in particolare più avanzata rispetto alla prima estremità, al telaio mobile imperniato a sua volta a detta struttura di supporto in un primo centro di rotazione; - detti mezzi cinematici comprendono un piede di appoggio il quale à ̈ imperniato al telaio mobile in prossimità della estremità posteriore della struttura di supporto e porta incernierato un chiavistello suscettibile di disporsi sul piede medesimo in una posizione libera, nella quale non interferisce con la libera rotazione del telaio mobile rispetto al piede di appoggio, ed in una prima sede del piede d’appoggio, nella quale si impegna contestualmente anche in una seconda sede allineata a detta prima sede e ricavata su una porzione posteriore di detto telaio ed atta a vincolare detto piede di appoggio a detto telaio; con detto chiavistello in detta posizione libera e detta seduta in detta prima posizione di trasferimento l’azionamento di detto attuatore lineare in raccolta del suo stelo determinando: la rotazione di detto telaio rispetto alla struttura di supporto attorno a detto primo centro di rotazione fino a che detta seduta raggiunge detta posizione di riposo, e la rotazione di detto telaio rispetto a detto piede di appoggio con il passaggio di detto chiavistello da detta posizione libera in dette prima e seconda sede; con detto chiavistello in dette prima e seconda sede e detta seduta in detta posizione di riposo, l’azionamento in allungamento dello stelo di detto attuatore determinando una rotazione di detto telaio opposta alla precedente e che, dalla battuta di detto piede di appoggio sul terreno, ha traiettoria circolare più grande di quella precedente centrata su detto primo centro di rotazione e suscettibile di determinare il sollevamento all’indietro di detta seduta fino a detta seconda posizione di trasferimento C inclinata in indietro.
12. 12. Apparecchiatura per la movimentazione di persone a limitata mobilità secondo una qualunque delle rivendicazioni 7 o 9, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di stabilizzazione volti a contrastare l’azione di detto attuatore lineare volta a ruotare detto telaio in detto secondo senso di rotazione.