ITMI20011083A1 - Dispositivo per l'igiene dentale - Google Patents

Description

Descrizione di una domanda di brevetto per invenzione industriale a nome INIZIATIVA CENTRO SUD S.r.l.

DESCRIZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per l’igiene dentale.

Come noto, attualmente, l’igiene dentale viene praticata prevalentemente con due tipologie di strumenti: gli spazzolini elettrici e gli idropulsori, oltre all’impiego di accessori quali il filo interdentale e simili.

Mentre gli spazzolini elettrici sono atti prevalentemente alla rimozione della placca batterica, gli idropulsori sono prevalentemente atti a rimuovere le particelle di cibo che possono rimanere tra dente e dente e contemporaneamente a massaggiare efficacemente le gengive.

Gli attuali idropulsori, a loro volta, possono suddividersi in due tipologie.

La prima tipologia di idropulsori che impiega apparecchiature elettromeccaniche, quali pompe, interruttori e simili, la presenza di un serbatoio dal quale la pompa, quando attivata, pesca il liquido (acqua o acqua e colluttorio) da inviare all’ugello spruzzatore.

La seconda tipologia di idropulsori è quella che prevede l’impiego dell’acqua fuoriuscente dal rubinetto come risorsa d’acqua e quindi esclude l’impiego di pompe, dispositivi elettromeccanici e simili e, soprattutto la necessità di una rete elettrica per la connessione degli stessi e per il loro funzionamento.

Nel caso degli idropulsori di tipo elettrico, tra gli inconvenienti che questi presentano, vi è l’uso della corrente elettrica e i rischi che derivano dal suo impiego.

Inoltre, i sistemi di pompaggio elettrico normalmente risultano rumorosi e difficili da portare con sé.

Vi è ancora da annoverare tra gli inconvenienti il fatto che la limitata capacità dei contenitori di acqua o collutorio implica un loro frequente riempimento, mentre l’uso di parti elettromeccaniche aumenta la possibilità dei guasti degli idropulsori.

Non da ultimo, va anche ricordato che gli idropulsori di tipo elettrico risultano ingombranti e presentano dei costi estremamente elevati.

Gli idropulsori di secondo tipo, ossia quelli che vengono connessi direttamente ad un rubinetto, presentano anch’essi numerosi inconvenienti.

Tra questi ricordiamo il fatto che tali idropulitori normalmente non tutelano l’utilizzatore contro l’impiego degli stessi con una elevata pressione che può creare seri danni alle otturazioni o alle gengive che vengono investite da getti di acqua ad alta pressione.

Infatti, normalmente la regolazione della pressione di questi idropulitori è ottenuta regolando manualmente, secondo la perizia dell’ utilizzatore, l’apertura e la chiusura del rubinetto dell’acqua calda e/o dell’acqua fredda.

Quanto detto fa facilmente comprendere come la regolazione di due rubinetti risulti piuttosto difficoltosa soprattutto nella fase iniziale di impiego dell’ idropulitore.

In altre parole, tali dispositivi normalmente non presentano dei sistemi di sicurezza adeguati, semplici e funzionali che tutelino l’utilizzatore da getti ad elevata pressione che possono procurare numerosi inconvenienti.

Inoltre, un altro inconveniente degli idropulitori che possono essere connessi al rubinetto dell’acqua è quello di non poter essere attaccati o staccati dallo stesso con semplicità e rapidità senza alterare o addirittura implicare l’eliminazione dell’eventuale aeratore che i rubinetti attualmente presentano alle loro estremità.

Non da ultimo, gli idropulitori noti sono corredati da aeratori che, a causa prevalentemente delle dimensioni, deturpano l’estetica molto ricercata delle costose rubinetterie alle quali vanno associati.

Conseguentemente, tali idropulitori implicano o l’esclusione dell’aeratore presente sul rubinetto o l’utilizzo dello stesso tramite sistemi di connessione estremamente complessi, dimensionalmente troppo visibili ed ingombranti, nonché costosi, cosicché rendono l’idropulitore stesso poco utilizzabile o utilizzabile solo su predeterminati rubinetti da parte dell 'utilizzatore.

Il compito che si propone il presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati degli idropulsori di tipo noto.

Nell’ambito di questo compito, uno scopo importante del trovato è ideare un dispositivo per l’igiene dentale che risulti di impiego estremamente flessibile in modo da potersi impiegare in qualsiasi luogo pubblico o privato che presenti una rete di trasporto idrica senza l’impiego di energia elettrica e senza dover modificare il funzionamento dei rubinetti preinstallati. E’ ancora uno scopo del trovato realizzare un dispositivo per l’igiene dentale che risulti di realizzazione estremamente semplice e funzionale, pur essendo in grado di fornire all’utilizzatore tutte le sicurezze necessarie al fine di garantirgli un’ottimizzazione dell’igiene dentale, indipendentemente dalla pressione idrica presente nel locale.

E’ ancora uno scopo del trovato realizzare un idropulsore che permetta di avere una fuoriuscita di acqua aerata dal rubinetto quando è distaccato da esso, senza avere parti in movimento che possono pregiudicare col tempo e la presenza di calcare il funzionamento sia dell’aeratore, sia dell’idropulsore.

E’ un ulteriore scopo del trovare realizzare un dispositivo per l’igiene dentale che possa utilizzare prodotti aggiuntivi, quali sbiancanti, disinfettanti e simili in modo diretto e costante senza il loro ripristino per tempi relativamente lunghi.

E’ ancora uno scopo del trovato realizzare un dispositivo per l’igiene dentale che possa combinare il funzionamento di un idropulsore, di uno spazzolino elettrico e che, inoltre, non sia soggetto a depositi di calcare che possano alterarne o impedirne il funzionamento nel tempo.

Non ultimo scopo del trovato è realizzare un dispositivo per l’igiene dentale in cui l’aeratore si presenti di dimensioni così contenute tali da non deturpare l’estetica delle rubinetterie esistenti.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi, vengono raggiunti da un dispositivo per l’igiene dentale comprendente mezzi per la sua connessione ad un rubinetto dell’acqua e mezzi di erogazione di detta acqua in modo atto alla pulizia dei denti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della pressione di detta acqua associabili a detti mezzi di connessione rispettivamente per disattivare e attivare mezzi di aerazione statici di detta acqua operativamente associati a detti mezzi di connessione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva del dispositivo secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 è una vista schematica dell’ idropulsore secondo il trovato;

- la figura 2 è una vista in esploso dell’idropulsore rappresentato in figura 1 secondo il trovato;

- la figura 3 è una vista sezionata dei mezzi di connessione di figura 2 secondo il trovato;

- la figura 3a è una vista in pianta dal sotto;

- la figura 4 è una vista sezionata dei mezzi di regolazione della pressione di figura 2 secondo il trovato;

- la figura 5 è una vista sezionata dei mezzi di erogazione di figura 2 secondo il trovato;

- la figura 6 è una vista sezionata dell’ugello di erogazione di figura 2 secondo il trovato;

- la figura 7 è una vista in alzato frontale dei mezzi di erogazione dell’acqua muniti di setole secondo il trovato; - la figura 8 è una vista in alzato laterale del manico per impegnare i mezzi erogatori rappresentati in figura 7 secondo il trovato;

- la figura 9 mostra una differente realizzazione dell’ugello di erogazione sezionato trasversalmente;

- la figura 10 è una vista parziale in pianta dal basso dall’ugello di figura 9 secondo il trovato;

- la figura 1 1 mostra la girante interna all’ugello di figura 9 per avere Γ effetto pulsante dell’acqua.

Con riferimento alle figure sopra descritte il dispositivo per l’igiene dentale secondo il trovato, indicato complessivamente con il numero di riferimento 1, comprende mezzi 2 per la sua connessione ad un rubinetto dell’acqua, non rappresentato, e mezzi di erogazione 3 dell’acqua in modo atto alla pulizia dei denti.

Opportunamente il dispositivo comprende dei mezzi di regolazione della pressione dell’acqua 4 che risultano facilmente associabili e dissociabili ai mezzi di connessione 2 al rubinetto in modo da poter rispettivamente, durante l’associazione, disattivare e durante la dissociazione attivare dei mezzi di aerazione 5 statici dell’acqua operativamente associati ai mezzi di connessione 2.

In particolare, i mezzi di regolazione della pressione dell’acqua comprendono uno spinotto 6 presentante una camera interna 7 nella quale è mobile, in contrasto e per l’azione di mezzi elastici, ed in particolare di una molla 8, un cilindro 9.

Il cilindro 9 presenta da una parte un anello di tenuta toroidale 10, atto ad eseguire una tenuta idraulica con la superficie interna 11 dello spinotto 6, e della parte opposta un elemento di attacco 12 con un tubo flessibile 13 atto al trasporto dell’acqua ai mezzi di erogazione 3.

La molla 8 e conseguentemente il cilindro 9 sono trattenuti all’ interno della camera 7 tramite un tappo di chiusura 14 della stessa.

In particolare, il cilindro 9 presenta almeno un canale ed in particolare due canali 15 diametralmente opposti e disposti perimetralmente per consentire il deflusso dell’acqua internamente alla camera interna 7 e successivamente verso l’esterno di essa, al raggiungimento di una pressione superiore alla forza elastica di taratura della molla 8.

Più precisamente, in una situazione normale di impiego con pressione dell’acqua idonea alla pulizia dei denti, il cilindro 9 viene spinto dalla molla pretarata 8 contro il bordo 11 dello spinotto eseguendo, tramite l’anello 10, una tenuta idraulica in modo che l’acqua proveniente dal rubinetto passi internamente al cilindro 9 e da questo al tubo flessibile 13.

Nel caso la pressione superi i livelli di sicurezza, l’acqua eserciterà una spinta contro il cilindro 9 che, comprimendo la molla 8, tenderà a distanziarsi dalla superficie 1 1 dello spinotto permettendo così all’acqua di defluire nella camera 7 per poi uscire tra lo spazio presente tra il fondo 16 dello spinotto e il tappo di chiusura dello stesso 14.

Opportunamente, lo spinotto presenta anche un dispositivo 18 per il bloccaggio e/o la regolazione della molla 8 così da poter ottenere, in funzione delle esigenze, la pressione e la quantità di acqua prevolute dall’utente.

Ad ogni modo, la pressione e la quantità di acqua prevolute sono ottenibili con qualsiasi dispositivo posizionabile ovunque all’ interno del trovato.

Vantaggiosamente, inoltre, lo spinotto 6 presenta una sede 19 internamente alla quale può essere contenuta una pastiglia realizzata con una sostanza atta all’igiene dei denti.

La sede 19 presenta ampiezza diametrale uguale o minore dell’ampiezza diametrale del passaggio dello spinotto internamente alla camera 7, in modo tale che l’eventuale sfaldamento in grumi o pezzi della pastiglia non determini l’ostruzione accidentale al passaggio dell’acqua.

Per questo motivo, la sede 19 presenta il suo fondo di supporto della pastiglia realizzato, ad esempio, con una reticella o altro elemento filtrante idoneo allo scopo indicato con 20.

Vantaggiosamente, inoltre, nel caso di una sostanza per l’igiene dei denti sotto forma di pasta, gel o altro, la sede 19 può essere munita di elementi di rilascio controllato di tale sostanza.

Tali elementi (non rappresentati) possono essere delle alette sviluppantesi inclinate dalle pareti oppure lo stesso elemento filtrante 20 con aperture più o meno fitte.

I mezzi di aerazione statici 5 comprendono un aeratore 21, realizzato in modo di per sé noto mediante l’associazione di più elementi filtranti tra loro, che è alloggiato internamente ad un corpo cilindrico 22.

II corpo cilindrico 22 presenta al suo interno una zona anulare ristretta 23 munita di una pluralità di canali assiali 24 atti all’alimentazione di aria internamente al corpo 22, durante il passaggio dell’acqua internamente ad esso, quando i mezzi di regolazione della pressione, ed in particolare lo spinotto 6 non risulta associato al corpo cilindrico 22.

Grazie a questa soluzione è possibile utilizzare gli elementi filtranti che compongono l’aeratore 21 senza il corpo di sostegno che viene sostituito dalla struttura dello stesso corpo cilindrico con notevole, conseguente, riduzione degli ingombri. Più in dettaglio, il passaggio dell’acqua nel corpo 22 determina una depressione che richiama aria attraverso i canali 24 internamente al corpo 22 e, quindi, internamente all’aeratore 21 in modo da esplicare un effetto di aerazione dell’acqua.

In questo modo, il rubinetto e il flusso di acqua da esso uscente esplicheranno la medesima funzione dei rubinetti tradizionali muniti di aeratore.

Nel momento in cui al corpo 22 si attacca lo spinotto 6 si chiuderanno i canali assiali 24 consentendo così il passaggio dell’acqua all’ interno dello spinotto e quindi del tubo flessibile 13.

In una variante costruttiva non rappresentata, i canali 24 risultano disposti con andamento radiale rispetto al corpo 22 e la connessione tra lo spinotto 6 e il corpo cilindrico 22 avviene su una porzione laterale di quest’ultimo.

La zona anulare ristretta presenta internamente due dentelli 25 che risultano tra loro diametralmente contrapposti e atti all’impegno in rispettive cave 26 presenti sullo spinotto per consentire un accoppiamento tra i due elementi a baionetta, permettendo un’ottima precisione di connessione e di tenuta con una minima rotazione di un elemento rispetto all’altro.

I mezzi di erogazione 3 comprendono una impugnatura 30 presentante assialmente al suo interno un condotto 31 di passaggio del tubo flessibile 13 che viene ad essere associato ad una testa di chiusura 32 della impugnatura 30.

Vantaggiosamente, come meglio verrà precisato di seguito, l’impugnatura presenta un foro di scarico 33 dell’acqua che è posto sulla parte opposta dell’impugnatura rispetto alla testa di chiusura 32 della stessa.

A sua volta la testa di chiusura presenta un tubo rigido 40 di trasporto dell’acqua che presenta una sezione più piccola rispetto al diametro del tubo flessibile 13.

II tubo rigido 40 definisce con il collare 41 della testa 32 una sede di impegno 42 con un ugello di erogazione 43 dell’acqua. L’ugello di erogazione 43 presenta al suo interno una battuta di impegno 44 di un anello di tenuta 45 elasticamente cedevole. L’anello 45 esegue quindi una tenuta idraulica tra la battuta 44 e la superficie frontale 46 del tubo rigido 40.

In questo modo, quando la pressione all’intemo del tubo rigido 40 aumenta, a causa della difficoltà dell’acqua a uscire dall’ugello 43, si avrà un leggero spostamento dell’ugello 43 atto a permettere all’acqua di oltrepassare l’anello di tenuta 45 che si trova in posizione leggermente discostata dalla faccia 46. In questo modo l’acqua attraverso uno o più canali 56 di comunicazione tra la sede 42 e la cavità 47 dell’impugnatura 30 consentirà la fuoriuscita dell’acqua attraverso il foro 33.

Tale sistema di tenuta è un ulteriore sistema di garanzia di mantenimento e controllo della pressione che può essere presente da solo o connesso ad altri sistemi di controllo già citati.

L’ugello 43 presenta, inoltre, al suo interno un condotto rastremato 50 che si sviluppa oltre il foro di uscita 51 posto sostanzialmente ortogonalmente ad esso.

In questo modo si avrà una rottura del getto dell’acqua terminale e, grazie al fatto che il foro 51 presenta una conformazione sostanzialmente conica, si può avere in funzione della pressione un getto di acqua fuoriuscente da esso di tipo lineare o aperto. Sull’impugnatura 30 può essere inoltre previsto un pulsante 60 per ottenere un getto di tipo lineare, un getto di acqua di tipo a doccia, o la chiusura totale dell’uscita dell’acqua dall’ugello. Vantaggiosamente, l’ugello di erogazione 43 può essere sostituito con un altro ugello di erogazione, indicato con 27 che può presentare in prossimità del foro di uscita 51 un allargamento 52 supportante una pluralità di setole 53, così da abbinare una spazzolatura meccanica dei denti unitamente ad un getto per l’asportazione del cibo, sia dalle setole stesse che dagli interstizi dei denti.

L’ugello di erogazione 43 può inoltre presentare nella zona di estremità un girante 70 ruotante che presenta una parte mancante 71 atta a permettere il passaggio di acqua a tre fori 72 presenti sul fondello 73 di alloggiamento della girante per realizzare un effetto pulsante dell’acqua ed indirizzare il getto della stessa lungo direzioni inclinate in modo da creare una combinazione di forze su un residuo di cibo atto ad espellerlo dagli interstizi in cui è alloggiato invece che incunearlo maggiormente negli stessi.

Vantaggiosamente, i mezzi di connessione ad un rubinetto 2, come i mezzi di regolazione della pressione 4 e i mezzi di aerazione 5 che si trovano disposti prima del tubo flessibile 13 possono essere utilizzati anche nel caso di uno spazzolino elettrico di tipo tradizionale con setole mobili per consentire, oltre alla pulizia tramite queste ultime, anche un getto di acqua atto a operare con lo spazzolino elettrico per ottimizzare la pulizia dei denti e levare cibo dagli interstizi degli stessi.

Va anche detto che l’ugello di erogazione 2 presentante le setole 53 può essere inserito in un manico 8 atto a permetterne il suo utilizzo come un tradizionale spazzolino per denti in funzione delle scelte e delle esigenze dell’utilizzatore.

Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del presente concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze dello stato della tecnica.

Claims (18)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l’igiene dentale comprendente mezzi per la sua connessione ad un rubinetto dell’acqua e mezzi di erogazione di detta acqua in modo atto alla pulizia dei denti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della pressione di detta acqua associabili e dissociabili a detti mezzi di connessione rispettivamente per disattivare e attivare mezzi di aerazione statici di detta acqua operativamente associati a detti mezzi di connessione.
2. 2. Dispositivo per l’igiene dentale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione della pressione di detta acqua comprendono uno spinotto presentante una camera interna in cui è mobile, in contrasto e per l’azione di mezzi elastici, un cilindro presentante da una parte un anello di tenuta con detto spinotto e dalla parte opposta un elemento di attacco con un tubo flessibile di trasporto di detta acqua a detti mezzi di erogazione.
3. 3. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono una molla pretarata atta a mantenere detto cilindro contro detto spinotto eseguendo una tenuta idraulica, tramite detto anello di tenuta, fino ad una pressione prestabilita di detta acqua.
4. 4. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cilindro presenta almeno un canale disposto perimetralmente per il deflusso di detta acqua in detta camera e verso l’esterno di essa al raggiungimento di una pressione prestabilita atta a distanziare detto cilindro da detto spinotto comprimendo detta molla pretarata.
5. 5. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo per il bloccaggio e/o la regolazione di detta molla per ottenere la pressione e la quantità di erogazione di detta acqua prevolute.
6. 6. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto spinotto presenta una sede di contenimento con elementi a rilascio controllato di una sostanza per l’igiene dei denti.
7. 7. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aerazione statici comprendono un aeratore alloggiato internamente ad un corpo cilindrico presentante al suo interno una zona anulare ristretta munita di una pluralità di canali assiali per l’alimentazione di aria internamente a detto corpo durante il passaggio di detta acqua quando detti mezzi di regolazione della pressione non sono associati a detto corpo cilindrico.
8. 8. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti canali sono radiali e che detti mezzi di regolazione della pressione si connettono con una porzione laterale di detto corpo.
9. 9. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due o più dentelli preferibilmente contrapposti e inseriti in detta zona anulare per la connessione a baionetta con rispettive cave presenti su detto spinotto.
10. 10.Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di erogazione comprendono una impugnatura presentante assialmente al suo interno un condotto di passaggio di detto tubo flessibile associato ad una testa di chiusura di detta impugnatura, detta impugnatura presentando un foro di scarico di detta acqua posto da parte opposta a detta testa di chiusura.
11. 1 1.Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta testa di chiusura presenta un tubo rigido di trasporto di detta acqua avente sezione molto più piccola rispetto al diametro di detto tubo flessibile, detto tubo rigido definendo con il collare di detta testa una sede di impegno con un ugello di erogazione di detta acqua, detta sede essendo in comunicazione con detto foro di scarico.
12. 12.Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ugello presenta una battuta di impegno di un anello di tenuta elasticamente cedevole operante contro la superficie frontale di detto tubo.
13. 13. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ugello presenta al suo interno un condotto rastremato sviluppantesi oltre il foro di uscita di detta acqua posto ortogonalmente ad esso.
14. 14. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ugello di erogazione presenta una girante ruotante per alimentare uno o più fori di uscita per realizzare un effetto pulsante ed indirizzare il getto di detta acqua lungo direzioni preferibilmente inclinate.
15. 15. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto ugello di erogazione è munito di setole per la pulizia di detti denti. ló.
16. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette setole sono azionate da un meccanismo elettromeccanico.
17. 17. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta girante è contenuta in detti mezzi di erogazione di uno spazzolino elettrico o manuale.
18. 18. Dispositivo per l’igiene dentale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta girante è associata a detto ugello di erogazione con setole intercambiabili con detto spazzolino elettrico o manuale. Il tutto come sostanzialmente descritto, illustrato e per gli scopi ivi specificati.