ITMI20000498A1 - Valvola direzionale a soglia di scatto e dispositivo dotato di talevalvola - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una valvola direzionale a soglia di scatto e a un dispositivo dotato di tale valvola , comprendente:

un'apertura a gradino avente in ingresso un'apertura a monte di piccola sezione che sbocca in una camera a monte ed un'apertura a valle di grande diametro che sbocca in una camera a valle; le suddette due aperture di diametro differente che formano tra di loro una spalla ove sbocca l'apertura a monte creando la sede valvola con la quale coopera un organo di chiusura; un'apertura strozzata che collega l'interno della valvola, a valle della sede, alla camera a valle.

Sono note in passato valvole direzionali tarate, destinate in particolare ad arresti di porte di autoveicoli (FR 97 12 946). Tali valvole hanno la funzione di aprirsi quando vengono sottoposte ad una differenza di pressione superiore al limite fissato e che corrisponde alla loro direzione di funzionamento; esse si richiudono quando la suddetta differenza di pressione scompare. Nel caso dell'arresto di porta, ciò significa che la valvola si apre quando la porta è spinta con uno sforzo superiore al limite fissato nel senso corrispondente all'apertura della valvola e la valvola si chiude quando cessa la forza di apertura applicata alla porta che ha generato la differenza di pressione dai due lati della valvola.

Una valvola convenzionale del tipo suddetto è rappresentata in modo schematico nella Figura 1, isolata ed al di fuori della sua applicazione.

La valvola 1 è destinata a liberare il passaggio 10 che collega la camera A (in cui regna per ipotesi la pressione più elevata) alla camera B quando la differenza tra le due pressioni supera la soglia di apertura della valvola.

La valvola 1 comprende un'apertura a gradino realizzata nel corpo 2 e costituita da un ingresso sul lato della camera A, da un'apertura di sezione ridotta 11 dall'altro lato, che sbocca nella camera B, da un'apertura di sezione maggiore 12. Queste aperture formano tra di loro una spalla 13 in cui l'apertura di piccola sezione 11 definisce una sede valvola 14. La valvola è chiusa da un organo di chiusura 15 in forma di sfera. Questo organo di chiusura è disposto all'interno dell'apertura di sezione grande 12 in un manicotto 16 con il quale è a contatto di tenuta. Questo manicotto è a sua volta inserito a tenuta nell'apertura 12.

Una molla 17 è appoggiata contro l'organo di chiusura 15. All'altra sua estremità, la molla 17 è appoggiata ad una vite forata 18 attraversata completamente da un foro 19. Detta vite 18 è avvitata nella parte filettata dell'apertura di sezione maggiore 12 per schiacciare la molla 17 in modo tarato fissando la soglia di apertura della valvola.

Il manicotto 16 libera il passaggio strozzato 10 come si vede nel disegno.

Il funzionamento della suddetta valvola 1 è il seguente:

inizialmente, per ipotesi, la pressione di fluido nelle due camere A, B è identica. Il pistone si trova in equilibrio e la valvola è chiusa. Il suo organo di chiusura 15 è applicato dalla spinta della molla 17 contro la sua sede 14.

A titolo di esempio, si supponga che la pressione del fluido nella camera A aumenti e quella del fluido nella camera B diminuisca.

La differenza delle due pressioni si manifesta attraverso l'apertura di sezione piccola 11 sulla parte dell'organo di chiusura 15 esposta verso l'apertura 11. Quando il prodotto di questa pressione (differenza di pressione) e la superficie esposta è uguale o leggermente superiore alla forza di chiusura esercitata dalla molla 17 sull'organo di chiusura 15, questo si solleva dalla sua sede 14. Dal momento in cui si verifica l'apertura la differenza di pressione non si applica più soltanto sulla piccola superficie dell'organo di chiusura 15 ma su tutta la parte di questo esposta al fluido della camera A. In effetti, tutta la superficie dell'organo di chiusura 15 rivolta verso la camera A è sottoposta alla pressione che regna nella camera A e tutta la superficie dell'organo di chiusura 15 rivolta verso la camera B è sottoposta alla pressione del fluido che si trova in detta camera B attraverso l'apertura 19 che attraversa il dado 18. Per mantenere l'organo di chiusura 15 in posizione di apertura, è sufficiente una differenza di pressione molto minore di quella necessaria all'apertura iniziale della valvola, poiché questa differenza di pressione non si applica più sulla piccola superficie dell'organo di chiusura ma praticamente su tutta la sezione dell'apertura 12.

L'inconveniente delle valvole note risiede nel funzionamento a livello di soglia che non è sufficientemente accentuato. In effetti, l'organo di chiusura in forma di sfera che chiude l'orifizio di ingresso del fluido è caricato da una molla. Ora, la forza di richiamo sviluppata dalla molla è proporzionale allo spostamento della sfera. Ciò significa che più la valvola è aperta e più la molla spinge la sfera, il che crea perdite di carico molto importanti lungo un filetto fluido. Questo non permette di ottenere un'apertura netta quando si raggiunge la soglia, la qual cosa è evidenziata nelle Figure 2A, 2B che mostrano rispettivamente il caso ideale ed il caso pratico. In ascisse, sulle due figure sono rappresentati lo spostamento lineare o angolare e in ordinate la forza di ritegno della valvola.

La Figura 2A mostra che vi è una caduta brusca tra il livello F1 ed il livello F2 della forza F al passaggio del punto α0 dell'ascissa. Trattasi, questa, di una situazione teorica e desiderata.

La Figura 2B mostra la situazione pratica. Il passaggio dal livello F1 al livello F3 non avviene bruscamente in corrispondenza del punto α0 dell'ascissa ma inizia in questo punto per terminare al punto al dell'ascissa, il che corrisponde ad un funzionamento non ideale poiché la soglia di apertura non è nettamente definita.

La presente invenzione ha come scopo quello di eliminare i suddetti inconvenienti e si propone di creare una valvola direzionale a soglia di scatto, in cui l'effetto di soglia sia nettamente accentuato .

A questo scopo l'invenzione si riferisce ad una valvola direzionale del tipo suddetto, caratterizzata dal fatto che:

-l'organo di chiusura è magnetico, e

- una calamita è prevista a livello della sede valvola per attirare l'organo di chiusura contro la sede valvola.

Poiché la forza di attrazione magnetica applicata all'organo di chiusura diminuisce in funzione dell'inverso del quadrato della distanza tra l'organo di chiusura e l'elemento magnetico, dal momento in cui l'organo di chiusura è leggermente sollevato dalla sua sede, la forza di ritegno o di attrazione dell'elemento magnetico diventa molto rapidamente estremamente debole.

Questa forza non è affatto completata o sostituita da un'eventuale forza di richiamo che agisce sull'organo di chiusura poiché la molla di richiamo è semplicemente destinata a spingere l'organo di chiusura, in assenza di altre forze esterne, contro la sede valvola senza essere dimensionata per mantenerlo contro la sede e creare la forza di ritegno corrispondente alla soglia di apertura della valvola. La suddetta forza è unicamente quella generata dalla calamita, vale a dire la forza di distacco.

In modo particolarmente vantaggioso, la calamita delimita la sede valvola, l'organo di chiusura si presenta sotto forma di cono supportato da una rondella e la calamita è una corona magnetizzata munita di un'apertura conica allineata all'apertura della valvola, il che permette di avere una superficie di azione consistente per l'ancoraggio magnetico. Secondo un'altra caratteristica vantaggiosa, una molla di richiamo che agisce sull'organo di chiusura richiama quest'ultimo verso la sua sede valvola .

L'invenzione si riferisce anche ad applicazioni di tali valvole direzionali, in particolare ad arresti di porte a movimento di rotazione o a movimento di traslazione.

Così, secondo un'altra caratteristica vantaggiosa, l'arresto della porta, in particolare per autoveicoli, destinato a collegare l'una all'altra le due parti dell'articolazione (porta/carrozzeria) per trattenerle in una posizione qualsiasi, comprende:

-una scatola rigida, a chiusura stagna, contenente un fluido collegato ad una parte dell'articolazione e suddivisa in due camere di volume variabile, complementari, da un pistone montato nell'involucro per mezzo di un asse solidale con il pistone (203) della FIG.7 e di cui almeno una estremità esce dall'involucro per essere collegata all'altra parte dell'articolazione,

-il pistone è dotato di due valvole direzionali a soglia di scatto, opposte, che collegano le due camere quando la pressione in una delle camera supera quella dell'altra di una differenza superiore alla soglia della valvola corrispondente al senso di passaggio del fluido dalla camera a pressione elevata verso l'altra.

Secondo un'altra caratteristica, il pistone è incernierato nell'involucro.

Secondo un'altra caratteristica ancora, il pistone è montato in modo scorrevole nell'involucro.

La presente invenzione verrà descritta qui di seguito in modo più dettagliato con riferimento ai disegni allegati, in cui la

Fig. 1 è una sezione schematica di una valvola direzionale a soglia di scatto secondo lo stato della tecnica, le

Figg. 2A e 2B che sono grafici che mostrano la relazione tra lo spostamento angolare o lineare della valvola e la forza esercitata sulla valvola, la Fig.2A corrispondendo alla situazione teorica o desiderabile e la Fig. 2B corrispondendo al risultato ottenuto con l'utilizzazione di una valvola secondo la Figura 1, 1a

Figura 3A è una sezione analoga a quella di Fig. 1, di una valvola direzionale a soglia di scatto in posizione di chiusura, la

Figura 3B è una vista della valvola di Fig. 3A in posizione di apertura, la

Fig. 4 mostra un dispositivo a traslazione lineare a pistone, dotato di due valvole secondo l'invenzione, la

Fig. 5 è una sezione di una variante di realizzazione di un dispositivo a traslazione lineare a pistone secondo la Fig. 4, la

Fig. 5A mostra un dettaglio della forma dell'estremità anteriore del pistone e del canale a passaggio strozzato, la

Fig. 6 è una sezione di un'altra variante di realizzazione di un dispositivo a traslazione a pistone bidirezionale, la

Fig. 7 mostra una scatola di arresto di porta dotata di valvole secondo l'invenzione, la

Fig. 8A mostra un primo dispositivo lineare combinato che costituisce un arresto di porta e lavora in traslazione secondo una prima versione, la Fig. 8B si riferisce ad una seconda versione di un arresto di porta che lavora in traslazione, la Fig. 9A mostra un'altra versione di un arresto di porta che lavora in traslazione, e la

Fig. 9B è una variante del modo di realizzazione della Figura 9A.

La presente invenzione sarà descritta qui di seguito in modo più dettagliato secondo un modo di realizzazione di una valvola rappresentato nelle Figg 3A, 3B.

Secondo la Figura 3A, la valvola secondo l'invenzione è destinata a mettere in comunicazione una camera a monte A ed una camera a valle B. Queste due camere sono separate da un piano teorico PP.

La valvola 101 secondo l'invenzione è costituita da un corpo 102 attraversato da un passaggio a gradino con asse XX formato da un'apertura a monte 111 di sezione piccola e un'apertura a valle 112 di sezione maggiore. L'apertura a monte 111 si trova sul lato della camera A e l'apertura a valle 112 sul lato della camera B. Queste due aperture creano una spalla 113 che costituisce la sede valvola 114.

Un organo di chiusura 115 coopera con detta sede 114. L'organo di chiusura è realizzato sotto forma di una parte conica 1151 e di una rondella o disco 1152; etto organo di chiusura 115 scorre nell'apertura a valle 112. Esso è spinto da una molla di richiamo 117 che agisce contro la superficie posteriore della rondella 1152 appoggiandosi contro un dado 118 dotato di un foro 119. Il dado 118 è avvitato nel passaggio a valle 112 dotato di filettatura. Detto dado 118 è forato affinché il fluido possa agire dalla camera B sulla superficie posteriore dell'organo di chiusura 115, vale a dire sulla rondella 1152.

Il suddetto organo di chiusura 115 è realizzato in materiale che può essere magnetizzato oppure cooperare con una calamita.

Secondo il modo di realizzazione rappresentato, a livello della spalla 113 è prevista una calamita 116 in forma di rondella forata, che definisce la sede 114 della valvola.

La suddetta calamita 116 può anche essere integrata nel materiale del corpo 102 se questo, per esempio, è realizzato in materia plastica. La sede 114 è in questo caso costituita dallo spigolo dell'apertura a monte 111.

Nel presente modo di realizzazione, l'organo di chiusura presenta una forma conica 1151 e la sede 114 una forma corrispondente. La conicità può esse-re leggermente differente, a seconda del caso, per creare un effetto di contatto a punta che migliora, in certi casi, la tenuta.

La forza magnetica che attira l'organo di chiusura 115 contro la calamita 116, e più precisamente la sede 114, è direttamente proporzionale all'inverso del quadrato della distanza che separa queste due parti. Ciò significa che questa forza di attrazione diminuisce molto rapidamente quando le due parti cominciano a separarsi mentre al momento del contatto essa è molto intensa. Questo permette di creare un effetto di soglia nettamente marcato.

Si può notare che la molla di richiamo 117 spinge semplicemente l'organo di chiusura 115 verso la sede valvola 114 senza che questa molla 117 crei la forza di chiusura della valvola e, soprattutto intervenga nella definizione della soglia di apertura della valvola, questa forza di apertura essendo principalmente definita dalla forza magnetica.

Il corpo prevede un'apertura strozzata 110, vale a dire un'apertura di diametro relativamente piccolo, che sfocia nell'apertura a valle 112 in prossimità della spalla 113, nella zona non coperta dalla calamita 116. Detto passaggio 110 sbocca per altro all'esterno del corpo 112 dal lato della camera B per comunicare con questa camera.

La parte iniziale dell'apertura strozzata 110 nell'apertura a valle 112 è tale che, quando la valvola 115 è in posizione di chiusura, l'apertura strozzata 110 risulta chiusa. La posizione più o meno avanzata dell'imboccatura dell'apertura 110 nella camera 112 ha, in pratica, poca importanza, poiché quando l'organo di chiusura 115 è staccato dalla sua sede 114 la pressione del fluido della camera a monte 114 agisce su tutta la sezione dell'organo di chiusura (questa sezione corrisponde a quella dell'apertura 112) e può facilmente respingerlo, per effetto della differenza di pressione tra le due superfici che hanno praticamente la stessa area dell'organo di chiusura 115, la superficie a monte essendo sottoposta alla pressione della camera a monte A e la superficie a valle a quella della camera a valle B.

La Figura 3A mostra la valvola in posizione di chiusura e la Figura 3B mostra la valvola in posizione di apertura. In quest'ultima posizione il fluido, che si trova nella camera A ad una pressione superiore a quella del fluido della camera B, attraversa l'apertura a monte 111 e l'apertura strozzata 110 per arrivare nella camera B.

La Figura 4 mostra una prima applicazione delle valvole secondo l'invenzione. Questo dispositivo è per esempio interposto tra due organi che effettuano tra di loro un movimento di traslazione. Uno degli organi è solidale con una parte del dispositivo e l'altro con la seconda parte.

Questo dispositivo è costituito da una scatola 401 che contiene un pistone 403 solidale con uno stelo del pistone 402. La scatola 401 è collegata ad uno dei pezzi in movimento e lo stelo del pistone 402 all'altro pezzo in movimento. Il pistone 403 delimita, nella scatola 401, due camere A, B, che contengono del fluido e possono comunicare tramite il passaggio di fluido attraverso il pistone 403. Detto passaggio è comandato da due valvole 300 integrate nel pistone 403. Dette valvole agiscono in senso opposto, vale a dire una delle valvole agisce quando la pressione della camera A supera quella della camera B con una differenza di pressione superiore a quella di soglia. Nel caso inverso, lavora l'altra valvola e permette la comunicazione tra le due camere per consentire lo spostamento del pistone 403 rispetto alla scatola 401, questo spostamento essendo bloccato quando gli sforzi esercitati su una delle parti rispetto all'altra scendono al disotto della soglia prestabilita.

La descrizione dettagliata delle suddette valvole 300 corrisponde a quella delle Figure 3A, 3B e non sarà ripetuta.

Si fa semplicemente notare, in questa figura, che l'apertura a monte è riferita con il numero 311 e l'apertura strozzata con il numero 310.

La Figura 5 mostra una variante di realizzazione del dispositivo di Figura 4, comprendente una scatola 501 in cui si trova un pistone 503 solidale con uno stelo del pistone 502. Come in precedenza, la scatola 501 è collegata ad uno dei pezzi in movimento e lo stelo 502 all'altro pezzo in movimento. Il pistone 503 definisce, nella scatola 501, due camere A, B che contengono un fluido e possono comunicare tramite il passaggio di fluido attraverso il pistone 503. Detto passaggio è comandato da due valvole 300' integrate nel pistone 303. Dette valvole hanno anche passaggi strozzati 510 sdoppiati per ciascuna valvola.

Come in precedenza, le valvole 300' agiscono ciascuna in una direzione.

La Figura 5A mostra una variante di realizzazione del pistone 315 del dispositivo 300' e dell'apertura strozzata 510'. Detta apertura strozzata è curvata per favorire lo scorrimento riducendo le perdite di carico. L'apertura 510' comunica con l'apertura 511 a monte del pistone 315. La superficie anteriore del pistone 315 presenta una parte curva 315A, 315B adattata rispettivamente alla forma 511A, 511B dell'ingresso dell'apertura 511.

In effetti, la forma 315A corrisponde alla forma curva mentre la forma 315B corrisponde alla parte conica rimanente della sede valvola così formata nel pistone 503 o nel pezzo che viene a contatto con la sede valvola nel pistone 503, come il pezzo 116 delle Figure 3A, 3B. Il senso di scorrimento del fluido attraverso l'apertura strozzata 510 e l'apertura 511 è rappresentato da una freccia curva.

La Figura 6 mostra una variante di realizzazione di un dispositivo a pistone che forma una doppia valvola integrata.

Questo dispositivo è costituito da una scatola 601 dotata di un pistone 603 che delimita pure due camere A, B. Il pistone 603 è solidale con uno stelo 602. La scatola 601 e lo stelo 602 sono rispettivamente collegati alle due parti mobili.

Detto pistone 603 forma una valvola bidirezionale costituita da due organi di chiusura 615A, 615B che funzionano ognuno in una direzione di scorrimento. Detti due organi di chiusura non lavorano contemporaneamente poiché una delle camere A o B ha necessariamente una pressione superiore all'altra quando il dispositivo funziona. In queste condizioni, l'organo di chiusura situato dal lato della camera in cui esiste la pressione più elevata, viene respinto all'indietro rispetto alla sua posizione di chiusura mentre l'altro organo di chiusura resta in posizione chiusa.

Questa disposizione consente un importante risparmio di spazio.

Attorno ai suddetti due dispositivi si trovano le aperture strozzate 610B, 610A.

Gli organi di chiusura 615A e 615B cooperano ciascuno con una sede valvola 614A, 614B con una calamita 616A, 616B posta a livello della sede valvola. In questa realizzazione, i due organi di chiusura 615A, 615B sono in posizione contrapposta separati dalla molla di compressione 617 che tende ad allontanarli. Nel caso di questa doppia valvola, l'apertura a gradino 612 termina a ciascuna estremità con una apertura di sezione piccola 611A, 611B che funge da apertura strozzata 111, 112, del modo di realizzazione rappresentato nelle Figure 3A, 3B.

Infine, gli organi di chiusura 615A, 615B presentano passaggi 618A, 618B. Quando il dispositivo è a riposo, gli organi di chiusura 615A, 615B vengono allontanati dalla molla 617 e spinti contro le rispettive caiamite. Quando il dispositivo è in movimento, uno dei due organi di chiusura 615A, 615B si stacca dalla sua sede a seconda del senso di movimento, vale a dire il senso della differenza di pressione generata tra le due camere A, B, mentre l'altro organo resta fisso. I passaggi 618A, 618B previste in ciascuno dei due organi di chiusura 615A, 615B permettono lo scambio di fluido con il volume compreso tra i due organi di chiusura 615A, 615B, consentendo il movimento relativo di questi due organi. Poiché i due passaggi 618A, 618B sboccano sulle superfici frontali degli organi 615A, 615B, non vi è perdita globale di fluido attraverso i due passaggi 618A, 618B simultaneamente, poiché i due organi 615A, 615B sono a contatto con le sedi 614A, 614B.

La Figura 7 presenta un altro modo di realizzazinne per un dispositivo di arresto incernierato, Questo dispositivo è costituito da una scatola 201 che contiene un pistone 203 incernierato attorno ad un asse 202. Il pistone separa la scatola 201 in due camere A. B; detto pistone è. dotato di. due valvole secondo l'invenzione montate in direzione opposta per funzionare a seconda della differenza di pressione che si trova tra le due camere A e B.

I vari mezzi d queo dispositivo non relativi all'invenzione non saranno descritti.

Le Figure 8A, 8B mostrano molto schematicamente l'applicazione delle valvole direzionali alla realizzazione di un arresto di porta in traslazione, È particolarmente interessante, per ragioni di ingombro, realizzare un arresto di porta che lavora in traslazione e non in rotazione. Per far ciò,- si trasforma il movimento di rotazione dell'asse 700 della cernier aella porta in un movimento di traslazione mediante una manovella 701 montata su un disco 702 solidale con l'asse della porta. Questa manovella è collegata tramite una iella 703 ad uno stelo 704 di un pistone 705 scorrevole in una scatola 706 che delimita due camere A, B. Questa scatola 706, con il suo pistone 705 e le sue due camere, funziona come il dispositivo delle Figure 4, 5 o 6. Esso può avere una valvola combinata o due valvole bidirezionali.

La Figura 8B presenta una leggera variante della realizzazione di Figura 8A. In questo caso lo stelo 704 del pistone non è collegato ad una biella ma ad un elemento di spinta 703A dotato di un pezzo 708 a forma di foro oblungo che riceve la manovella 701A che forma un rullino di scorrimento. Questa manovella è supportata pure da un disco 702 solidale all'asse 700 della cerniera. La rotazione della manovella 701A provoca lo spostamento del foro oblungo 708. Questo movimento viene trasmesso dall'elemento di spinta 703A allo stelo 704 del pistone che è pure dotato di un pistone 705 come quello delia Figura 8A con una o due valvole 707.

Le Figure 9A, 9B mostrano schematicamente due altri modi di realizzazione di arresti di porte dotate di valvole direzionali. Secondo la Figura 9A, l'arresto delia porta comprende una parte 800 collegata all'asse della cerniera ed una parte 801 solidale con la carrozzeria. Le due parti 800, 801 ruotano l'una rispetto all'altra. La parte 800 è dotata di un asse 802 con una vite 803 e la parte 801 è una scatola in cui scorre un pistone 804 definendo due camere A e B riempite di fluido. Il pistone 804 è dotato di due valvole unidirezionali 805, 806 montate in direzioni opposte per permettere il passaggio di fluido in una sola direzione per volta, come è già stato precedentemente descritto. Il pistone 804 è dotato di un dado 807 che riceve la vite 803.

La parte 800 non compie un movimento di traslazione ma può ruotare poiché è collegata all'asse della cerniera. L'involucro 801 è pure vincolato contro il movimento di traslazione. Il suo pistone 804 è bloccato per la rotazione ma libero di spostarsi in traslazione all'interno dell'involucro 801.

Per cooperazione del dado 807 e della vite 803, quando l'asse della cerniera ruota, il pistone 804 viene spinto per avvitamento nel senso corrispondente. L'aumento della pressione e la depressione che ne risulta da un lato all'altro del pistone 804 nelle camere A e B (secondo il senso del movimento) creano un passaggio di liquido da una camera verso l'altra, quindi il blocco del pistone 804 nella posizione di arresto della rotazione, il che corrisponde all'arresto della porta.

La Figura 9B mostra un'altra variante di realizzazione dell'arresto di porta, comprendente una parte 900 collegata all'asse della cerniera ed una parte 901 collegata rispetto all'asse 900 e scorrevole nella carrozzeria. La parte 901 è una scatola che contiene un pistone 904 che separa 1'interno dell'involucro 901 in due camere A e B. Il pistone 904 è dotato di due valvole unidirezionali 905 e 906 come quelle precedentemente descritte, che lavorano nelle direzioni di passaggio opposte.

Il pistone 904 è collegato per mezzo di uno stelo 902 alla parte 900. La parte 900, lo stelo 902 ed il pistone 904 sono bloccati contro i movimenti di traslazione ma solidali con la rotazione dell'asse della cerniera. Il movimento di avvitamento tra la filettatura 903 dello stelo 902 ed un dado 907 fissato all'involucro 901, provoca il movimento della scatola 901. Questo movimento avviene nelle stesse condizioni precedenti: quando si ruota la porta e quindi il suo asse, questa rotazione fa ruotare la parte 901 ed il suo stelo 902 con la sua parte filettata. Poiché questo gruppo non si può spostare, l'avvitatura nel dado 907 produce lo spostamento del dado 907 e della scatola 901. Il movimento della scatola 901 rispetto al pistone 904 provoca un aumento o una diminuzione della pressione del liquido da una parte e dall'altra del pistone 904 nelle due camere A e B. A partire da una certa soglia, il liquido può attraversare una delle valvole unidirezionali 905, 906. Quando il movimento della cerniera si interrompe, il gruppo viene bloccato nelle stesse condizioni precedentemente descritte .

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola direzionale a soglia di scatto (101) comprendente : -un'apertura a gradino (111, 112) avente in ingresso un'apertura a monte (111) di piccola sezione che sbocca in una camera a monte (A) ed un'apertura a valle (112) di diametro maggiore che sbocca in una camera a valle (B), -le suddette due aperture di diametro differente formando tra di loro una spalla (113) in cui sbocca l'apertura a monte (111) e costituendo la sede valvola (114) con la quale coopera un organo di chiusura (115), -un'apertura strozzata (110) che collega l'interno della valvola (101) a valle della sede (114) con la camera a valle (B), caratterizzata da ciò che -l'organo di chiusura (115) è magnetico ed una calamita (116) è prevista a livello della sede valvola (114) per attirare l'organo di chiusura (115) contro la sede valvola, -l'apertura strozzata (110) sbocca nell'apertura a monte (111) in prossimità della spalla nella zona non coperta dalla calamita (116), -una molla di richiamo (117) che agisce sull'organo di chiusura (115) per richiamarlo verso la sede valvola (114).
2. 2. Valvola direzionale a soglia di scatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che la calamita circonda la sede valvola (114).
3. 3. Valvola direzionale a soglia di scatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che l'organo di chiusura (115) è a forma di cono (1151) supportato da una rondella (1152) e la calamita (116) è una corona con un'apertura conica allineata sull'apertura a monte (111) e che costituisce la sede valvola.
4. 4. Valvola direzionale a soglia di scatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che presenta un'apertura strozzata (510'), curva (511A), e la superficie (315A) del pistone (315) della valvola (300'), in corrispondenza del punto ove sbocca l'apertura strozzata, è di forma curva complementare a quella dell'apertura.
5. 5. Valvola direzionale a soglia di scatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che è dotata di due organi di chiusura (615A, 615B) disposti in posizione opposta e separati da una molla a compressione (617), ciascun organo di chiusura (615A, 615B) essendo magnetico per cooperare con una rispettiva sede (614A, 614B) nell'apertura a gradino e ciascun organo di chiusura essendo associato ad un'apertura strozzata (610A, 610B).
6. 6. Valvola direzionale a soglia di scatto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che la molla (117) che agisce sull'organo di chiusura (115) si appoggia ad una vite forata (118) inserita in modo regolabile nell'apertura a valle (112), filettata per almeno una parte della sua lunghezza .
7. 7. Arresto di porta, specialmente per veicolo automobile, destinato a collegare l'una all'altra le due parti dell'articolazione (porta/carrozzeria) per trattenerle in una posizione qualsiasi, comprendente : -una scatola (201) rigida, chiusa in modo stagno, contenente un fluido collegato ad una parte dell'articolazione e suddiviso in due camere (A, B) di volume variabile, complementari, da un pistone (203) montato nella scatola (201) mediante un asse (202) solidale con il pistone (203) e di cui almeno un'estremità esce dalla scatola (201) per essere collegata all'altra parte dell'articolazione, -il pistone (203) è munito di due valvole direzionali a soglia di scatto, orientate in direzione opposta, che collegano le due camere (A, B) quando la pressione in una delle camere supera quella dell'altra di una differenza superiore alla soglia della valvola, corrispondente alla direzione di passaggio del fluido dalla camera a pressione elevata verso l'altra, caratterizzato da valvole direzionali a soglia di scatto (300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6.
8. 8. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da ciò che il pistone (203) è montato incernierato nella scatola (201).
9. 9. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da ciò che il pistone (403) è montato scorrevole nella scatola (401).
10. 10. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da ciò che presenta un dispositivo di trasmissione formato da una manovella (701) supportata dall'asse (700) della cerniera e che trasmette il suo movimento di rotazione ad una biella (703) che comanda lo stelo (704) del pistone (705), in cui il pistone è dotato di valvole direzionali (707).
11. 11. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da un dispositivo di trasmissione costituito da una manovella (701A) trascinata in rotazione dall'asse della cerniera (700), detta manovella essendo sistemata in un foro oblungo (708) solidale con un elemento di spinta (703A) che trasmette il movimento di traslazione generato per trasformazione del movimento di rotazione della manovella (701A) nel foro oblungo (708) in un movimento di traslazione applicato allo stelo (704) del pistone (705) dotato di valvole direzionali.
12. 12. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da -una parte (800) collegata all'asse della cerniera ed una parte (801) solidale con la carrozzeria, dette due parti ruotando l'una rispetto all'altra, -la parte (800) avendo un asse (802) con una vite (803) e la parte (801) essendo una scatola in cui scorre un pistone (804) attraversato da due valvole unidirezionali (805, 806) montate in posizione opposta, -il pistone (804) avendo un dado (807) che riceve la vite (803), -la parte (800) collegata all'asse della cerniera essendo bloccata per il movimento di traslazione ma libera di ruotare e la scatola (801) essendo bloccata per il movimento di traslazione, il pistone bloccato per il movimento di rotazione essendo libero in traslazione all'interno della scatola (801).
13. 13. Arresto di porta secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da -una parte (900) collegata all'asse della cerniera ed una parte (901) collegata rispetto all'asse (900) e scorrevole nella carrozzeria, -la parte (901) essendo una scatola che contiene un pistone (904) che separa l'interno della scatola (901) in due camere (A e B), -il pistone essendo dotato di due valvole unidirezionali (905, 906) che lavorano in direzioni opposte, il pistone (904) essendo collegato mediante uno stelo (902) alla parte (900), -lo stelo (902) essendo dotato di una filettatura avvitata in un dado (907) fissato alla scatola (901), -la parte (900), lo stelo (902) ed il pistone (904) essendo bloccati per il movimento di traslazione ma solidali in rotazione con l'asse della cerniera, per provocare, per effetto dell'avvitamento, il movimento della scatola (901).