ITMI20090064A1 - Macchina distributrice automatica di prodotti - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“MACCHINA DISTRIBUTRICE AUTOMATICA DI PRODOTTI”
La presente invenzione ha per oggetto una macchina distributrice automatica di prodotti.
Tipicamente, ma non necessariamente, la presente invenzione trova applicazione nella distribuzione di prodotti alimentari in luoghi pubblici.
Come è noto, esistono diversi modelli di macchine distributrici. Generalmente, macchine di questo tipo comprendono una struttura di supporto che definisce un vano interno in cui sono contenuti i prodotti destinati alla vendita. Sulla parete frontale della struttura è ricavata una porzione trasparente che permette l’accesso visivo del vano interno. I prodotti sono disposti in un magazzino che si compone di una pluralità di ripiani sui quali i prodotti destinati alla vendita sono allineati in file parallele.
Le macchine distributrici sono altresì dotate di opportuni organi di movimentazione dei prodotti costituiti, per esempio, da spirali tra le cui spire sono disposti i prodotti stessi. La rotazione imposta alle citate spirali spinge il prodotto verso rintercapedine citata in modo che il prodotto selezionato cada in un vano di raccolta posto all’ estremità inferiore dell’intercapedine. Il consumatore può quindi prelevare il prodotto selezionato,
Tutte le macchine sono dotate di uno sportello che consente l’accesso al vano e permette di riempire il magazzino con i prodotti.
In macchine di questo tipo, l’utente seleziona il prodotto premendo un tasto corrispondente posto, per esempio, a lato della porzione trasparente. Oppure, la scelta avviene digitando un codice numerico relativo al prodotto desiderato mediante una tastiera opportunamente predisposta a lato della porzione trasparente.
Le macchine distributrici del tipo noto sono altresì dotate di mezzi di illuminazione del magazzino per consentire una adeguata visibilità dei prodotti contenuti.
A titolo di esempio, tali mezzi di illuminazione comprendono una lampada al neon che realizza una illuminazione diffusa alTintemo del magazzino,
In accordo con la domanda di brevetto europea EP 1 770674, sono noti mezzi di illuminazione che impiegano file di LED disposti all 'interno del vano per realizzare tuttavia una retro-illuminazione di pannelli frontali della macchina. Un esempio ulteriore dell’impiego dei LED nei mezzi di illuminazione della macchine distributrici note può essere visto nella pubblicazione WO 03/060839 nella quale viene descritto l’impiego di uno o più array di LED che realizzano l’illuminazione diffusa e di un gruppo differente di secondi LED, posti in una posizione differente di tipo direzionale e distinti dai primi, che realizzano una illuminazione di tipo puntuale. In altre parole, tali secondi LED sono orientati appositamente e posizionati così da realizzare un fascio ristretto di luce che incide su zone ben precise del magazzino al fine, per esempio, di evidenziare e porre in risalto un prodotto particolare.
Svantaggiosamente, le soluzioni note sono contraddistinte da una particolare complessità realizzativa in quanto è necessario provvedere a due, se non più, distinti gruppi di LED con caratteristiche diverse con rispettivi cablaggi e comandi che incrementano costi e complessità della macchina distributrice. Peraltro è da notare che in questo caso potrebbe essere indispensabile, per garantire flessibilità operativa, dotare la macchina distributrice di una pluralità di file di secondi LED in modo da consentire un’illuminazione puntuale di tutte le zone del magazzino. Solo in questo modo, tutti i prodotti possono essere illuminati ed evidenziati conseguentemente con ulteriore aggravio di complessità progettuale e costruttiva.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre una macchina distributrice automatica di prodotti che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina distributrice automatica di prodotti contraddistinta da una elevata semplicità realizzativa.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre una macchina distributrice automatica di prodotti che sia di semplice ed agevole gestione.
Ancora, scopo della presente invenzione è proporre una macchina distributrice automatica di prodotti che sia di impiego economico.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una macchina distributrice automatica di prodotti comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina distributrice automatica di prodotti come illustrato negli uniti disegni in cui: la figura 1 è una rappresentazione prospettica di una macchina distributrice automatica di prodotti in accordo con la presente invenzione;
le figure 2a e 2b rappresentano rispettive viste prospettiche di una prima e di una seconda forma realizzativa di un dettaglio della macchia di figura 1; - la figura 3 rappresenta una vista prospettiva di un ulteriore dettaglio della macchina di figura 1; e
la figura 4 illustra uno schema a blocchi relativo alla macchina di figura 1.
Con riferimento alle allegate figure, con 1 è stata complessivamente indicata una macchina distributrice automatica di prodotti in accordo con la presente invenzione.
La macchina 1 comprende una struttura di supporto 2 che definisce un vano interno 3 chiuso.
La struttura di supporto 2 è generalmente di forma parallelepipeda e presenta una parete frontale 4 la quale è dotata di una porzione traspaiente o vetrina 5.
Quest 'ultima garantisce l’accesso visivo all’interno del vano 3 per permettere un’osservazione diretta dei prodotti selezionabili.
La struttura di supporto 2 è altresì dotata di uno sportello apribile che consente l’accesso al vano interno 3 per il rifornimento dei prodotti destinati alla vendita e/o per la manutenzione. Preferibilmente, ma non esclusivamente, tale sportello coincide con la parete frontale 4 della struttura di supporto 2.
Nel citato vano interno 3 è presente un magazzino 6 necessario a portare un numero determinato di prodotti 7. In particolare, i prodotti 7 sono disposti a seconda della loro natura nei diversi scomparti in cui è diviso il citato magazzino 6.
Nella foima realizzativa mostrata il magazzino 6 ha forma parallelepipeda e comprende una pluralità di ripiani 8 che sono divisi in file di prodotti.
Esistono ovviamente diverse tipologie di magazzini diversi che potranno essere alternativamente adottati senza fuoriuscire dal concetto inventivo del presente trovato. Ad esempio si potrà adottare un magazzino costituito da una pluralità di dischi sovrapposti ciascuno suddiviso in settori circolari separati contenenti ciascuno un prodotto da erogare.
La macchina 1 comprende inoltre mezzi di selezione 9 di un prodotto 7 che consentono ad un utilizzatore di scegliere un prodotto.
A titolo di esempio, i mezzi di selezione 9 comprendono una tastiera 10 disposta sulla parete frontale 4 della macchina 1.
La macchina 1 di cui all'esempio realizzativo mostrato in fig. 1 comprende inoltre un vano di raccolta 11 che riceve il prodotto 7 selezionato dal consumatore e dove lo stesso può essere prelevato. Tale vano di raccolta 11 può essere posto una parte inferiore 2a della struttura di supporto 2 in prossimità della citata parete frontale 4 nel caso della macchina mostrata in figura,
11 prodotto 7 selezionato viene mosso mediante opportuni organi di movimentazione 12, Nell’esempio qui riportato, tali organi di movimentazione 12 sono costituiti da spirali, il cui asse longitudinale giace lungo ciascuna fila di ogni citato ripiano 8.
Le spirali sono azionate da appositi motori non illustrati.
La spirale relativa alla fila del prodotto selezionato, ruotando, spinge quest’ultimo in un’intercapedine definita tra i ripiani 8 e la vetrina 5, in modo che il prodotto 7 cada nel vano di raccolta 11 e possa essere così prelevato dal consumatore.
E’ evidente tuttavia che la presente invenzione non è limitata alla forma realizzativa illustrata in quanto si potranno prevedere altri organi di movimentazione 12 diversi dalle spirali (ad esempio nastri o spintori) che possono eventualmente anche pollare il prodotto in un vano di raccolta 11 posto, ad esempio, lateralmente al magazzino, o comunque altri sistemi di rilascio del prodotto qui non descritti in quanto di tipo noto e non limitativi del presente trovato.
La macchina 1 comprende inoltre mezzi di illuminazione 13 del magazzino che consentono di illuminare e rendere maggiormente visibili i prodotti 7 disposti sui ripiani 8.
I mezzi di illuminazione 13 comprendono almeno una pluralità di LED 14 disposti aH’intemo del vano 3.
Con maggiore dettaglio, i LED 14 sono tutti attivabili con intensità di emissione di luce uniforme, per realizzare una illuminazione diffusa all’interno del magazzino 6.
I LED 14 sono altresì attivabili in maniera differenziata tra loro per realizzare uno o più fasci di luce direzionale indirizzati verso una o più zone specifiche del magazzino 6, In questo modo è possibile illuminare evidenziandolo agli occhi del consumatore uno o più dei prodotti 7 esposti (o una o più aree del magazzino) in modo da porli in risalto.
A tale scopo, la macchina 1 comprende un’unità di elaborazione 15 in grado di gestire il funzionamento della macchina stessa e capace di gestire anche i mezzi di illuminazione; l'unità 15 è in dettaglio collegata ai LED 14 per gestirne l’attivazione.
Con maggiore dettaglio, l’unità di elaborazione 15 comprende uno specifico modulo 16 attivo su detti LED 14 per configurare gli stessi in almeno due diverse condizioni operative, una prima condizione operativa di illuminazione diffusa in cui il modulo 16 aziona detti LED 14 per illuminare diffusamente e sostanzialmente uniformemente il magazzino 6 ed una seconda condizione operativa in cui il modulo 16 attiva detti LED 14 per, alternativamente, realizzare almeno uno o più fasci di luce diretti verso zone specifiche del magazzino 6 illuminandolo in maniera differenziata.
A titolo di esempio, il modulo 16 può essere costituito da un apposito software o parte del software più complesso di gestione della macchina eseguito dall’unità di elaborazione 15 e specificamente dedicato alla gestione dei mezzi di illuminazione 13. Alternativamente, il modulo 16 può essere costituto da un firmware (ma anche un hardware configurabile) associato all’unità di elaborazione 15 e preposto alla gestione dei LED 14.
I mezzi di illuminazione 13 possono esemplificativamente comprendere un corpo di supporto 17 sul quale sono montati i LED 14.
In una prima forma realizzativa solo esemplificativa delle molte varianti geometriche possibili (figura 2a), i LED 14 sono disposti in successione ed allineati lungo una singola fila ( array ) sul corpo di supporto 17. In una seconda forma realizzativa (figura 2b), invece, i LED 14 sono disposti a coppie in successione lungo due file sul corpo di supporto 17.
Con riferimento ad entrambe le forme realizzative, i LED 14 possono essere associati alla struttura di supporto 2 in corrispondenza della parete frontale 4. In alternativa, i LED 14 possono essere disposti sullo sportello apribile in corrispondenza della porzione trasparente 5 (come illustrato in figura 1).
In ogni caso i LED saranno direzionati in modo da illuminare l'intemo del vano. In uso, come detto, l’unità di elaborazione 15 gestisce opportunamente i LED 14 dei mezzi di illuminazione 13.
Più precisamente il modulo 16 invia ai LED 14 un primo segnale SI rappresentativo dell’accensione dei LED 14 stessi per la realizzazione dell’illuminazione diffusa. In altre parole, per tutti i LED 14 sono accesi emettendo ciascuno una luce di intensità uniforme e sostanzialmente identica a quella emessa dagli altri LED 14 dell'array.
In questo modo l'illuminazione interna del magazzino risulta sostanzialmente uniforme e non vi sono prodotti o aree poste in particolare evidenza luminosa. II modulo 16 può alternativamente inviare ai LED 14 un secondo segnale S2 rappresentativo per realizzare il fascio di luce (o più fasci direzionali di luce) e, quindi, l’illuminazione puntuale o comunque direzionale e concentrata di un determinato prodotto o di una determinata area (o di più prodotti/aree). In altre parole, il secondo segnale S2 comanda l’accensione differenziata di detti LED 14.
A livello realizzativo, la forma di comando più semplice possibile dei LED 14 comporta che ciascuno degli stessi sia comandabile tra due condizioni di lavoro, una accesa ed una spenta.
Il primo segnale SI comanda la condizione accesa di tutti i LED 14 e comporta, grazie alla loro opportuna distribuzione ed al loro numero, un’illuminazione diffusa del magazzino.
Il secondo segnale S2 comanda viceversa un'accensione differenziata di solo alcuni LED 14 ben precisi in modo da generare la citata illuminazione con fasci di luce direzionali.
E' evidente che il secondo segnale S2 potrà essere opportunamente definito per selezionare i LED 14 da accendere e quelli da mantenere spenti in modo da poter di volta in volta modificare le aree illuminate e quelle in ombra.
Tale comando potrà anche automaticamente variare nel tempo cosicché diversi prodotti saranno evidenziati in momenti diversi,
Quanto sopra potrà avvenire ad esempio programmando opportunamente il citato modulo 16 in locale od anche da remoto.
E' evidente che il modulo 16 potrà già contenere al suo interno diverse modalità operative pre-configurate e selezionabili che comporteranno differenti segnali S2 e quindi differenti illuminazioni specifiche del magazzino.
II modulo 16 potrà anche contenere parametri impostabili (anche da remoto) cui corrisponderanno variazioni dei LED 14 accesi/spenti.
Potrà essere possibile per ciascun LED 14 impostare a priori la sua condizione di lavoro (accesa/spenta).
In una forma realizzativa più complessa è possibile pensare che il modulo 16 comandi anche l'intensità di alimentazione in corrente dei LED 14.
Questo comporta la possibilità di variare in maniera graduale l'intensità luminosa di ciascun LED 14 dalla condizione spenta sino alla condizione di massima intensità luminosa.
Operando in questo modo si possono comandare tramite il modulo 16 diverse condizioni di illuminazione diffusa di diversa intensità complessiva.
In altri termini tutti i LED 14 saranno accesi con intensità luminosa sostanzialmente identica una all'altra, ma con valore che potrà variare da un'intensità minima ad una massima definendo diverse condizioni di illuminazione diffusa più o meno intensa.
Viceversa variando l'intensità luminosa di LED 14 diversi si potrà creare un'illuminazione diffusa di base del magazzino intero ed emettere fasci di luce di intensità maggiore che andranno ad illuminare zone specifiche e ben definite del magazzino ponendole in evidenza.
In entrambe le forme realizzative illustrate, i LED 14 utilizzati possono essere realizzati accostando una pluralità di LED monocromatici 14a diversi tra loro per poter ottenere qualunque colorazione desiderata. A titolo di esempio, son utilizzati tre LED monocromatici 14a secondo il modello di colore RGB (alternativamente altre combinazioni anche di 4 o più LED monocromatici possono essere usate),
In una forma di controllo più complessa è pensabile controllare i singoli LED monocromatici 14a che definiscono il LED 14 a luce bianca.
Operando come sopra evidenziato è possibile realizzare illuminazioni dirette e colorate di aree specifiche evidenziandole mediante l’uso di colori differenziati (oltre che eventualmente con intensità di luce diverse).
L’invenzione raggiunge gli scopi prefissati e consegue importanti vantaggi.
Infatti, i mezzi di illuminazione impiegati nella macchina in accordo con la presente invenzione comprendono una pluralità di LED uguali tra loro che svolgono due funzioni diverse.
Infatti, sia Γ illuminazione diffusa che quella puntuale sono realizzate mediante uno o più array di medesimi LED.
Ciò semplifica enormemente la realizzazione della macchina in quanto non è necessario avere a disposizione due tipi diversi di LED, i relativi cablaggi ed i comandi necessari.
Da un punto di vista della gestione dei mezzi di illuminazione, questa diviene particolarmente semplificata in quanto gestita unicamente dal modulo dell’unità di elaborazione.
Il modulo è configurabile anche in remoto dando origine a possibilità operative praticamente illimitate senza la necessità di alcuna modifica deU'hardware della macchina.
Si noti peraltro che macchine attualmente in commercio dotate di LED potranno essere riconfìgurate in modo da implementare la gestione sopra descritta con costi estremamente limitati e senza modifiche importanti e costose.
Infine, l’impiego di LED ed in particolare di un unico tipo di LED consente evidenti risparmi economici nella realizzazione della macchina.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina distributrice automatica di prodotti comprendente: una struttura di supporto (2) che definisce un vano interno (3) e che presenta una parete (4) dotata di almeno una porzione trasparente (5), - un magazzino (6) posto nel vano interno (3) per il contenimento di prodotti (7) da distribuire, mezzi di illuminazione (13) del magazzino (6), detti mezzi di illuminazione (13) comprendendo una pluralità di LED (14) disposti per illuminare l’interno del vano (3); e - un’unità di elaborazione (15) collegata a detti mezzi di illuminazione (13) per comandare detti LED (14), caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre almeno un modulo (16) associato all’unità di elaborazione (15) ed attivo su detti LED (14) per configurare gli stessi in almeno due diverse condizioni operative, una prima condizione operativa di illuminazione diffusa in cui il modulo (16) aziona detti LED (14) per illuminare diffusamente e sostanzialmente uniformemente il magazzino (6) ed una seconda condizione operativa in cui il modulo (16) attiva detti LED (14) per, alternativamente, realizzare almeno uno o più fasci di luce diretti verso zone specifiche del magazzino (6) illuminandolo in maniera differenziata.
- 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti LED (14) sono disposti in successione lungo almeno un'array, detto array essendo preferibilmente disposto in conispondenza di detta parete (4) dotata della porzione trasparente (5) per dirigere il fascio luminoso generato dai LED (14) verso il magazzino (6),
- 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che deto modulo (16) invia selettivamente a deti LED (14) un primo segnale (SI) di comando di un’accensione ad intensità luminosa uniforme sostanzialmente di tuti deti LED (14) per realizzare deta illuminazione diffusa.
- 4. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fato che detto modulo (16) invia seletivamente a deti LED (14) un secondo segnale (S2) di comando di un’accensione ad intensità luminosa non uniforme di deti LED (14) o di comando di un’accensione localizzata di solo alcuni LED (14) specifici per realizzare detto almeno uno o più fasci di luce direzionali direti verso zone specifiche del magazzino (6) illuminandolo in maniera differenziata.
- 5. Macchina secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fato che deto primo segnale (SI) di comando comporta un’accensione ad intensità luminosa uniforme di tutti deti LED (14) per realizzare deta illuminazione diffusa, deto secondo segnale (S2) di comando comportando un’accensione selettiva di solo alcuni LED (14) specifici per realizzare deto almeno uno o più fasci di luce direzionali diretti verso zone specifiche del magazzino (6) illuminandolo in maniera differenziata, gli altri LED (14) rimanendo spenti.
- 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, caraterizzata dal fato deto modulo (16) è configurabile, eventualmente da remoto, per variare deto secondo segnale (S2) e conseguentemente variare la configurazione dei LED (14) accesi e dei LED (14) spenti.
- 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fato che detto secondo segnale (S2) comanda un'intensità luminosa di deti LED (14), la diversa intensità luminosa di diversi LED (14) comportando una illuminazione di base diffusa e la presenza almeno uno o più fasci di luce diretti verso zone specifiche del magazzino (6) per illuminarlo in maniera differenziata.
- 8. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti LED (14) è realizzato accoppiando almeno tre LED monocromatici (14a).
- 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto modulo (16) invia a detti LED monocromatici (14a) un terzo segnale (S3) rappresentativo della colorazione dell’emissione luminosa dei LED (14).
- 10. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto modulo (16) è un software o un firmware.
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2009
- 2009-01-22 IT IT000064A patent/ITMI20090064A1/it unknown
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