ITMI972221A1 - Perfezionamenti alle gabbie di laminazione con precarica oleodinamica - Google Patents

Description

Il presente trovato si riferisce ad alcuni interessanti e vantaggiosi perfezionamenti apportati alle gabbie di laminazione con precarica oleodinamica, in particolare per ottenere barre laminate a caldo di una misura data con tolleranze dimensionali molto ristrette.

Gabbie di laminazione, e calibratrici, per ottenere prodotti laminati a caldo, sono ad esempio descritte ed illustrate in EP-166478 e EP-626218, ai quali si rimanda qualora si rendessero necessari ulteriori chiarimenti.

Come è ben noto agli esperti del settore, nel corso del processo di laminazione possono verificarsi gravi inconvenienti dovuti all'incaglio del prodotto laminato fra i cilindri di laminazione.

Si presenta quindi la necessità di dover arrestare il treno di laminazione, e di aprire i cilindri della gabbia in questione nel minor tempo possibile. Questo al fine di rimuovere il prodotto incagliatosi tra i cilindri di laminazione, i quali devono successivamente essere richiusi, sempre nel minor tempo possibile, con la medesima regolazione precedente (gap di laminazione), così da ottenere barre laminate a caldo della misura data e con tolleranze dimensionali molto ristrette.

In gabbie di laminazione e calibratrici di tipo noto, provviste di mezzi di precarica oleodinamica dei cilindri, l'apertura di questi ultimi in caso di incaglio -dopo aver disattivato la precarica- viene effettuata agendo anche sugli stessi sistemi di regolazione a vite e madrevite, tramite i quali è inizialmente stabilita la condizione di lavoro.

L'apertura dei cilindri di laminazione attraverso i sistemi di regolazione a vite e madrevite, al fine di eliminare il prodotto incagliatosi fra gli stessi, e la successiva richiusura, richiede tempi lunghi e la perdita della condizione di lavoro inizialmente stabilita, che deve essere di nuovo ripristinata, con tutti gli inconvenienti che ne derivano, anche di precisione .

Scopo principale del presente trovato è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota, realizzando una gabbia di laminazione con precarica oleodinamica provvista di un sistema di apertura rapida dei cilindri di laminazione, tale da non influenzare la regolazione originaria dei cilindri (gap), il cui valore, all'atto della richiusura dei cilindri stessi (dopo che l'incaglio è stato eliminato), risulta essere identico a quello originariamente impostato.

Un altro inconveniente delle gabbie di tipo noto deriva dalla presenza di numerosi giochi nel sistema a viti e madreviti tramite il quale è registrata la luce di passaggio (gap) fra i cilindri di laminazione.

Tali giochi rappresentano una ulteriore causa di tolleranze dimensionali troppo ampie nel prodotto finito.

Un altro scopo del trovato è pertanto quello di realizzare una gabbia di laminazione e calibratrice congegnata in modo tale da eliminare i suddetti giochi.

Gli scopi suddetti sono conseguiti da una gabbia di laminazione avente le caratteristiche esposte nelle rivendicazioni allegate.

Le caratteristiche strutturali e funzionali del trovato ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica conosciuta saranno più chiaramente comprensibili da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni allegati, che mostrano un esempio di realizzazione pratica del trovato medesimo. Nei disegni:

- la figura 1 è una sezione verticale illustrante una gabbia di laminazione e calibratrice realizzata secondo il trovato con i cilindri di laminazione in posizione aperta;

- la figura 2 è una sezione verticale illustrante la stessa gabbia di figura 1, ma con i cilindri di laminazione in posizione chiusa;

- la figura 3 è una vista in pianta della gabbia delle figure 1, 2;

- la figura 4 è un particolare ingrandito in sezione illustrante la posizione del sistema di regolazione della luce fra i cilindri (gap di lavorazione), nella stessa posizione di figura 1; e

- la figura 5 è una vista come la figura 4, ma illustrante il sistema di regolazione della luce fra i cilindri (gap di lavorazione) nella stessa posizione di figura 2.

Con riferimento alle figure, la gabbia di laminazione e calibratrice secondo il trovato è complessivamente indicata con 10 ed è strutturalmente formata da una intelaiatura rigida portante 11 sulla quale è montata una coppia di cilindri di laminazione 12, 13 rispettivamente superiore ed inferiore.

Detti cilindri 12, 13 sono portati da rispettive guarniture 14, 15 comandabili ad avvicinarsi od allontanarsi nei sensi della freccia 16, al fine di regolare la luce 17 fra i cilindri 13, 14 stessi (gap di lavorazione).

Secondo il presente trovato, il movimento delle guarniture 14, 15 nei sensi della freccia 16 è comandato dalla combinazione di un primo sistema a viti e madreviti con un secondo sistema a tiranti oleodinamici.

La gabbia illustrata nei disegni, a solo titolo di esempio non limitativo, è una gabbia cosiddetta duo (vale a dire comprendente una sola coppia di cilindri di laminazione), e in una tale gabbia il sistema a viti e madreviti, di regolazione della luce 17, comprende quattro alberi 18, comandabili a ruotare su bronzine 25, provvisti ciascuno di due sezioni filettate 19, 20, rispettivamente superiori e inferiori. Le filettature di dette sezioni sono discordi, vale a dire la 19 ad esempio destrorsa e la 20 sinistrorsa.

Dette sezioni filettate 19, 20 ruotano su rispettive madreviti 21, 22 inchiavettate in 23, 24 alle guarniture 14, 15 entro sedi 33. Per conseguenza, dette madreviti 23, 24 sono traslabili assialmente nei sensi della freccia 16, ma bloccate alla rotazione.

Con 26 sono indicati distanziali sferici, alloggiati entro dette sedi 33, cooperanti con le madreviti 21, 22, il cui bordo terminale libero è sagomato corrispondentemente.

Il sistema a tiranti oleodinamici che, come sarà successivamente spiegato, coopera con il sistema a viti e madreviti, comprende invece quattro tiranti 27, passanti attraverso le guarniture 14, 15, con possibilità di traslazione relativa rispetto alle stesse. Come si vede chiaramente dai disegni, i tiranti 27 sono disposti adiacenti agli alberi 18 del sistema a viti e madreviti.

Ciascuno di detti tiranti 27 ad un'estremità è solidalmente fissato in 28 alla guarnitura superiore 14, mentre all'estremità opposta è provvisto di un pistone 29 mobile all'interno di un cilindro oleodinamico 30 fissato alla guarnitura inferiore 15. Il funzionamento della gabbia secondo il trovato è il seguente.

Per portare i cilindri di laminazione 12, 13, dalla posizione aperta non operativa di figura 1 a quella chiusa operativa di figura 2, si agisce prima sul sistema di regolazione a viti e madreviti attraverso la rotazione degli alberi 18 che provocano la traslazione delle madreviti 21, 22, in sensi discordi, e quindi l'avvicinamento delle guarniture 14, 15 fino al raggiungimento della posizione desiderata, vale a dire la luce 17 (gap di lavorazione) prevista fra i cilindri 12, 13 medesimi. Si interviene poi sul sistema a tiranti oleodinamici 18 immettendo fluido in pressione nella camera 31 del cilindro 30, ciò che provoca la precarica della gabbia nella posizione precedentemente regolata tramite il sistema a viti e madreviti, con totale ripresa dei giochi.

Nella figura 2, con le frecce 34 sono schematizzate le alimentazioni di olio in pressione alle camere 31, mentre con le frecce 35 sono schematizzati gli scarichi delle camere contrapposte 32.

In caso si presenti la necessità, nel corso del processo di laminazione, di aprire i cilindri 12, 13, ad esempio in caso di incaglio, è semplicemente necessario agire sul sistema a tiranti oleodinamici 28 immettendo olio in pressione nella camera 32 del cilindro 30, ciò che provoca il rapido allontanamento delle guarniture 14, 15, conseguentemente dei cilindri 12, 13, senza alcun intervento sul sistema di regolazione a viti e madreviti, per cui il valore della luce 17 precedentemente impostato rimane memorizzato .

Nella figura 1, con le frecce 36 sono schematizzate le alimentazioni di olio in pressione alle camere 32, mentre con le frecce 37 sono schematizzati gli scarichi delle camere contrapposte 31.

Eliminato l'incaglio, sempre agendo sul sistema a tiranti, vale a dire immettendo olio in pressione nella camera 31, è possibile riportare rapidamente la gabbia nella posizione chiusa di lavoro mostrata in figura 2, con la medesima luce 17 originariamente impostata .

Sono così conseguiti gli scopi menzionati al preambolo della descrizione, vale a dire di avere una gabbia di laminazione e calibratrice a precarica oleodinamica praticamente priva di giochi sulle viti di regolazione e con possibilità di attuare un rapido movimento di apertura dei cilindri di laminazione in caso di incaglio, con successiva chiusura esattamente nella medesima posizione precedente, vale a dire con la stessa luce fra i cilindri (gap di lavorazione), impostata all'avvio del processo di laminazione, senza necessità alcuna di intervenire ulteriormente sui sistemi di regolazione a viti e madreviti.

Da quanto sopra descritto, agli esperti del settore, risulterà inoltre evidente come la coppia di laminazione non si scarichi sugli alberi 18 del sistema a viti e madreviti, ma bensì sui tiranti 27, per cui agli alberi 18 è affidato il solo compito di sostenere le guarniture 14, 15 nella posizione prefissata.

L'ambito del trovato è definito .dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gabbia di laminazione per ottenere barre laminate a caldo del tipo comprendente almeno una coppia di cilindri di laminazione (12, 13) montati su rispettive guarniture (14, 15), in cui una luce (17) (gap di lavorazione) fra detti cilindri (12, 13) è regolata tramite un sistema a viti (18) e madreviti (21), e in cui è previsto un sistema di precarica oleodinamica degli stessi cilindri (12, 13) dopo la regolazione di detta luce (17), caratterizzata dal fatto che detto sistema di precarica oleodinamica dei cilindri (12, 13) comprende una pluralità di tiranti (27) che attraversano dette guarniture (14, 15) con possibilità di traslazione relativa, ciascuno di detti tiranti (27) è fissato ad una estremità in (28) ad una guarnitura (14), mentre all'estremità opposta è provvisto di un pistone (29) mobile all'interno di un cilindro oleodinamico (30) fissato alla guarnitura (15) opposta alla precedente, per cui detti tiranti (27) hanno anche la funzione di resistere alla coppia di laminazione.
2. 2. Gabbia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti tiranti (27) sono in numero di quattro.
3. 3. Gabbia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti tiranti (27) è fissato in (28) alla guarnitura superiore (14), mentre detto cilindro oleodinamico (30) è fissato alla guarnitura inferiore (15).
4. 4. Gabbia secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto sistema a viti (18) e madreviti (21) comprende una pluralità di alberi (18) comandabili a ruotare su bronzine (25) e provvisti ciascuno di due sezioni filettate discordi (19, 20) rispettivamente superiori e inferiori, a dette sezioni filettate (19, 20} essendo accoppiate rispettive madreviti (21, 22) inchiavettate in (23, 24) entro una sede (33) di dette guarniture (14, 15).
5. 5. Gabbia secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti alberi (18) sono in numero di quattro, disposti adiacenti a detti tiranti (27), così da sostenere dette guarniture (14, 15) nella posizione prefissata.