IT202100014867A1

IT202100014867A1 - Procedimento e impianto di confezionamento per confezionare uno o piu’ oggetti in scatole.

Info

Publication number: IT202100014867A1
Application number: IT102021000014867A
Authority: IT
Inventors: Dario Rea; Fiorenzo Draghetti; Alessandro Carapia; Filippo Rosa; Giacomo Collepalumbo
Original assignee: Ima Spa
Priority date: 2021-06-08
Filing date: 2021-06-08
Publication date: 2022-12-08
Also published as: CN117460671A; EP4101773A1

Description

"PROCEDIMENTO E IMPIANTO DI CONFEZIONAMENTO PER CONFEZIONARE UNO O PIU? OGGETTI IN SCATOLE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un procedimento e ad un impianto di confezionamento per confezionare, in modo automatico, o semiautomatico, oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, le cui dimensioni sono definite in funzione dell?ingombro di ciascun lotto, o insieme, di oggetti da introdurre in esse. Il presente trovato pu? trovare applicazione, ad esempio, ma senza limitazioni alla generalit?, per il confezionamento e lo smistamento di oggetti acquistati per corrispondenza, anche in forma elettronica, ad esempio nell?ambito del commercio elettronico.

STATO DELLA TECNICA

Nel contesto degli impianti per le spedizioni di oggetti, derivanti, ad esempio, da ordini di acquisto fatti on-line, ? nota la necessit? di introdurre, in una pluralit? di scatole vuote, gli oggetti associati ad un determinato ordine di acquisto fatto da un cliente, per procedere poi con la spedizione della confezione all?indirizzo indicato da quest?ultimo.

Normalmente, poich? ciascun ordine di acquisto pu? riguardare vari oggetti, aventi forme, peso e dimensioni le pi? diverse gli uni dagli altri, anche la relativa scatola deve essere scelta adeguatamente, in modo che sia la pi? piccola possibile, ma comunque in grado di contenere tutti gli oggetti associati ad un determinato ordine.

Per tale motivo, di solito, sono predisposte una pluralit? di tipologie di scatole di dimensioni standardizzate, in base alle loro dimensioni e quindi alla loro capienza.

In genere, una stazione di inscatolamento dell?impianto ? alimentata sia con scatole vuote di diverse tipologie, sia con diversi lotti di oggetti di diversa natura e dimensione, da introdurre ciascuno in una appropriata scatola, in cui ciascun lotto raggruppa un singolo oggetto oppure una pluralit? di oggetti appartenenti ad uno stesso ordine di acquisto.

Oggigiorno, soprattutto le grandi aziende di commercio elettronico (ecommerce) si trovano nella necessit? di gestire e processare diverse migliaia di ordini di acquisto al giorno. Di conseguenza, ciascuna stazione di introduzione oggetti deve avere una elevata produttivit? e flessibilit? e ciascuna operazione di introduzione oggetti in scatole, inclusa la scelta della scatola adeguata, deve essere fatta in pochissimo tempo. Inoltre, ? necessario mantenere una ottimizzazione del volume occupato dagli oggetti entro la scatola, sia per ridurre il consumo di materiale d?imballo sia per rendere pi? efficiente il trasporto. In talune soluzioni, il formato della scatola pi? appropriato ? scelto dall?operatore oppure suggerito all?operatore da un sistema visivo, ad esempio tramite istruzioni video. Normalmente, in una stazione di introduzione oggetti un operatore opportunamente istruito, prima sceglie un cartone del formato adeguato, fra una pluralit? di cartoni di diverse dimensioni standardizzate. Tali cartoni generalmente presentano quattro pareti laterali consecutive, collegate da linee di piegatura, quattro lembi inferiori e quattro lembi superiori. Inoltre, tali cartoni tipicamente sono forniti in conformazione appiattita con i lembi superiori verso il basso in modo tale che l?operatore possa prelevare il cartone, procedere alla formatura della relativa scatola, ne chiuda il fondo, la ruoti, introduca in essa manualmente un lotto di oggetti associati ad un certo ordine di acquisto, e provveda a chiuderla superiormente, cos? che ciascun lotto di oggetti risulti contenuto nella scatola pi? appropriata. In questo modo, prelevando il cartone con i lembi superiori rivolti verso il basso, l?operatore deve ruotare la scatola una volta sola. Dopodich? la confezione della scatola con all?interno il lotto di oggetti ? inviata ad una stazione di immagazzinaggio e/o di spedizione. Contemporaneamente, un altro operatore, opportunamente istruito, prepara i singoli lotti di oggetti corrispondenti ognuno ad un certo ordine di acquisto e li mette a disposizione dell?operatore addetto alla stazione di introduzione di oggetti nelle scatole.

Un inconveniente della suddetta introduzione manuale di oggetti ? che risulta lenta e costosa.

Un ulteriore inconveniente ? che le suddette operazioni sono altamente ripetitive da effettuare per un operatore.

Inoltre, un altro inconveniente della tecnica nota ? che la sequenza di fasi operative per il confezionamento di ciascuna scatola con al suo interno un lotto di oggetti, che va dalla scelta del relativo cartone alla chiusura della scatola stessa, non permette all?operatore addetto alla stazione di introduzione oggetti nelle scatole di occuparsi di un lotto di oggetti successivo, ossia di un altro ordine di acquisto, fino a quando egli non termina l?intera sequenza. Siccome l?intervallo di tempo per eseguire le fasi operative per il confezionamento ? maggiore rispetto al tempo necessario per predisporre un lotto di oggetti relativi ad un altro ordine di acquisto, c?? una temporanea interruzione di quest?ultima operazione, che pu? riprendere solamente quando l?operatore addetto alla stazione di introduzione oggetti ha completato le fasi operative relative ad una scatola e quindi ad un certo ordine di acquisto.

Sono anche note macchine completamente automatizzate, le quali tuttavia sono tali da processare solo oggetti impilabili. Inoltre, tali macchine note hanno grandi dimensioni, sono molto complicate e quindi sono poco adatte ad ambienti di impianti logistici dove ? assente un personale tecnico specializzato e, infine, sono poco flessibili. In particolare, alcune di queste soluzioni di tipo noto sono conosciute nel settore con il termine ?wrap-around?. Esse prevedono di realizzare la scatola direttamente attorno agli oggetti da inscatolare partendo da un unico foglio di cartone in una condizione distesa. Queste soluzioni, seppur apprezzate perch? permettono di minimizzare il volume della confezione da spedire, sono idonee solo al confezionamento di prodotti impilabili. Inoltre, queste ultime soluzioni note richiedono necessariamente attrezzature complicate, ingombranti e costose, e la presenza di un operatore specializzato per effettuare la corretta disposizione degli oggetti impilabili in ingresso nella macchina. Un ulteriore inconveniente di queste ultime soluzioni note ? che la velocit? con la quale gli oggetti sono avvolti dev?essere piuttosto ridotta per evitare che quest?ultimi si posizionino scorrettamente, cadendo dalla pila in cui sono disposti.

Un ulteriore inconveniente delle soluzioni ?wrap-around? ? che non prevedono la possibilit? di inserire nella scatola materiale di riempimento o ?filler?.

Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un procedimento ed un impianto di confezionamento per confezionare, in modo automatico, o semi-automatico, oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica. Per fare ci? ? necessario risolvere il problema tecnico di automatizzare almeno la fase di formatura delle scatole e di associare, in modo automatico e nelle tempistiche corrette, la fase di formatura di ciascuna scatola alla preparazione di ciascun lotto di oggetti associato ad un certo ordine di acquisto.

Pertanto, uno scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento e fornire un impianto di confezionamento per confezionare oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, in cui, almeno la realizzazione delle scatole avvenga in modo il pi? possibile automatizzato, ossia senza il sostanziale intervento, o con un intervento ridotto al minimo, di personale.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello che la realizzazione in automatico della scatola avvenga sufficientemente in anticipo rispetto a quando l?operatore prende il lotto di oggetti da introdurre in scatola associato ad un determinato ordine.

Ancora un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento e fornire un impianto di confezionamento per confezionare oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, in cui la fase di formatura delle scatole sia correlata alla fase di preparazione di ciascun lotto di oggetti associato ad un certo ordine di acquisto.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento e fornire un impianto di confezionamento per confezionare oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, in cui la formatura di ciascuna scatola sia automatizzata e temporizzata con la predisposizione di un determinato lotto di oggetti associato ad uno specifico ordine e tale che le dimensioni della scatola siano le pi? piccole possibili, compatibilmente almeno con il volume complessivo del lotto di oggetti che deve contenere, associati ad un certo ordine di acquisto, per ridurre cos? i costi e i volumi e non sprecare materiale.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento e fornire un impianto di confezionamento per confezionare oggetti di varia natura e dimensione all?interno di scatole, che siano semplici, sicuri ed affidabili.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi e per risolvere il suddetto problema tecnico in modo nuovo ed originale, ottenendo anche notevoli vantaggi rispetto allo stato della tecnica anteriore, un procedimento di confezionamento secondo il presente trovato per confezionare uno o pi? oggetti in scatole comprende:

- fornire uno o pi? oggetti raggruppati in rispettivi lotti, ciascun lotto essendo associato ad un rispettivo ordine d?acquisto;

- predisporre almeno un?unit? di immagazzinamento comprendente una pluralit? di cartoni in condizione appiattita di differenti dimensioni;

- scegliere, tra i lotti forniti, un lotto da confezionare in accordo con una determinata pianificazione temporale di produzione;

- prelevare da detta almeno un?unit? di immagazzinamento un cartone da detta pluralit? cartoni in condizione appiattita, mediante mezzi di prelievo; - aprire il cartone prelevato per formare una scatola aperta superiormente avente pareti laterali e frontali ed una parete di fondo, mediante mezzi di formatura;

- chiudere la parete di fondo, mediante mezzi di chiusura;

- fornire, ad una stazione di introduzione oggetti, la scatola aperta superiormente;

- introdurre, nella suddetta stazione di introduzione, il lotto scelto di oggetti nella scatola aperta superiormente;

- chiudere l?apertura superiore della suddetta scatola e

- trasferire la scatola chiusa verso ulteriori stazioni di lavorazione, o verso la spedizione.

In accordo con un aspetto del presente trovato, il suddetto prelievo del suddetto cartone in condizione appiattita ? effettuato sulla base di una selezione automatica di uno specifico cartone in condizione appiattita tra la pluralit? di cartoni in condizione appiattita di differenti dimensioni, in cui si correla una capacit? di contenimento della corrispondente scatola in condizione tridimensionale aperta, ottenuta con l?apertura del suddetto cartone, con un ingombro volumetrico del lotto scelto di oggetti da introdurre nella suddetta scatola in modo da prelevare dalla suddetta almeno un?unit? di immagazzinamento il cartone la cui scatola aperta offre un volume che pi? si avvicina al volume dal lotto da introdurre.

Vantaggiosamente, mediante il procedimento qui descritto ? possibile prelevare il cartone delle giuste dimensioni, in relazione al lotto di oggetti da introdurre, da un?unit? di immagazzinamento contenente cartoni appiattiti di diverse dimensioni. L?operatore, quindi, ricever? in automatico una scatola delle dimensioni minime per il volume del lotto di oggetti da introdurre; tale scatola sar? gi? chiusa sul fondo e aperta superiormente. L?operatore avr? quindi solamente il compito di introdurre gli oggetti nella scatola mentre la formatura della scatola destinata all?introduzione del lotto di oggetti dell?ordine successivo e la chiusura superiore finale della scatola in cui sono ? stato introdotto il lotto di oggetti dell?ordine precedente avvengono in sovrapposizione temporale.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede di sincronizzare un tempo atteso di completamento di preparazione di un determinato lotto di uno o pi? oggetti e correlare l?ingombro volumetrico degli uno o pi? oggetti del suddetto determinato lotto con le operazioni previste per il prelievo dal magazzino del cartone, l?apertura del cartone prelevato per formare la scatola aperta superiormente e la chiusura della parete di fondo.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la fase di introduzione, in una scatola gi? formata e chiusa sul fondo, di uno o pi? oggetti di un determinato lotto sia effettuata in almeno parziale sovrapposizione temporale con una o pi? delle operazioni previste per il prelievo del successivo cartone dall?almeno un?unit? di immagazzinamento, l?apertura del cartone prelevato per formare la successiva scatola aperta superiormente e la chiusura della relativa parete di fondo.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la fornitura della suddetta scatola formata e chiusa sul fondo comprenda trasferire automaticamente il suddetto cartone formato in condizione tridimensionale aperta definente la suddetta scatola verso la suddetta stazione di introduzione nella quale introdurre, nella suddetta scatola, gli uno o pi? oggetti del suddetto determinato lotto.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede di fornire un segnale contenente informazioni correlate con l?ingombro volumetrico del determinato lotto di uno o pi? oggetti da introdurre nella suddetta scatola ed eventualmente anche le dimensioni di una coordinata scatola e di associare, ai fini del suddetto prelievo automatico, le suddette informazioni contenute in detto segnale ad uno specifico cartone di una pluralit? di cartoni in condizione appiattita, raggruppati in gruppi predefiniti in base a rispettive dimensioni correlate alla capacit? di contenimento delle suddette scatole in condizione tridimensionale aperta ottenibili da ciascuno dei suddetti cartoni.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che i suddetti uno o pi? oggetti raggruppati in rispettivi lotti associati ciascuno ad un ordine d?acquisto siano forniti ad una stazione di alimentazione che prevede un magazzino temporaneo provvisto di vani ciascuno configurato per alloggiare un rispettivo lotto dei suddetti uno o pi? oggetti.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il suddetto magazzino temporaneo comprende una pluralit? di vani di tipo passante in ognuno dei quali pu? essere introdotto un lotto dei suddetti oggetti.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, i suddetti vani sono disposti ad altezze diverse, ad esempio secondo una matrice di righe e colonne, con le righe ad altezze diverse.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, i suddetti vani presentano un?apertura di caricamento, per il caricamento dei suddetti oggetti, ed un?opposta apertura di prelievo, vantaggiosamente disposta dalla parte della suddetta stazione di introduzione.

In accordo con un ulteriore aspetto, in alternativa il procedimento prevede che i suddetti uno o pi? oggetti raggruppati in rispettivi lotti associati ciascuno ad un ordine d?acquisto siano forniti direttamente alla stazione di introduzione oggetti mediante un dispositivo convogliatore automatico, ciascuno dei lotti essendo posizionato temporaneamente all?interno di un contenitore, quale un vassoio, cassetta o piccola vasca. Il dispositivo convogliatore automatico ? sincronizzato temporalmente con un programma di lavoro associato almeno al prelievo automatico dei cartoni e loro successiva formatura, in modo tale da dare il tempo necessario al prelievo e formatura della scatola stessa, ed eventualmente anche all?operativit? della stazione di introduzione oggetti.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la fase di fornire uno o pi? oggetti raggruppati in rispettivi lotti associati ciascuno ad un ordine d?acquisto sia effettuata manualmente, o automaticamente.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la selezione automatica del suddetto cartone sia effettuata a scelta sulla base di una o l?altra delle seguenti operazioni:

- correlazione diretta a priori tra informazioni di ingombro volumetrico di uno specifico lotto di oggetti da introdurre in una certa scatola e informazioni di capacit? di contenimento della suddetta scatola in condizione tridimensionale aperta ottenibile da un determinato cartone appiattito. In particolare, l?informazione della dimensione della scatola pu? provenire da un sistema di gestione magazzino che, conoscendo quali oggetti compongono il lotto associato all?ordine, sulla base di algoritmi specifici, fornisce le dimensioni, e quindi la capacit? di contenimento, della scatola corrispondente;

- inserimento di richiesta di uno specifico cartone da selezionare in base ad uno specifico lotto di oggetti da introdurre nella suddetta scatola;

- acquisizione optoelettronica in tempo reale di informazioni relative all?ingombro volumetrico di uno specifico lotto di oggetti da introdurre nella suddetta scatola e correlazione delle suddette informazioni con la capacit? di contenimento della suddetta scatola in condizione tridimensionale aperta ottenibile da un determinato cartone appiattito. In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede anche una fase di fornire, manualmente o automaticamente, la suddetta pluralit? di cartoni in condizione appiattita, raggruppati in gruppi predefiniti in base a rispettive dimensioni correlate alla capacit? di contenimento delle suddette scatole in condizione tridimensionale aperta ottenibili da ciascuno dei suddetti cartoni.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la suddetta pluralit? di cartoni in condizione appiattita e raggruppati in gruppi siano forniti ad un?apparecchiatura di formatura automatica che comprenda almeno una unit? di immagazzinamento provvista di sedi ciascuna configurata per alloggiare, disposto su una corrispondente superficie di appoggio, un rispettivo gruppo di cartoni, in cui ciascun cartone ? posizionato preferibilmente inclinato sulla rispettiva superficie di appoggio.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la suddetta pluralit? di cartoni sia disposta sulle suddette superfici di appoggio di ciascuna sede in una posizione di riferimento ripetibile e riconoscibile automaticamente, determinata da un corrispondente elemento di riscontro o finecorsa.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che ciascuno dei suddetti cartoni sia formato da quattro pareti consecutive tra loro collegate mediante linee di piegatura, da quattro lembi inferiori, disposti su un lato delle suddette quattro pareti, ripiegabili ed aventi dimensioni coniugate alle dimensioni in pianta della relativa scatola e preferibilmente non modificabili, e da quattro lembi superiori, disposti dal lato opposto rispetto ai suddetti quattro lembi inferiori. Tali quattro lembi superiori sono ripiegabili per adattarsi a misura alle dimensioni in pianta della relativa scatola ed in particolare anche all?altezza della scatola (operazione cosiddetta di ?down-sizing?), e quindi alla suddetta capacit? di contenimento, funzione a sua volta dell?ingombro volumetrico dello specifico lotto degli uno o pi? oggetti da introdurre nella scatola.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la fase di introduzione, in ciascuna scatola, di rispettivi uno o pi? oggetti di un determinato lotto comprenda anche l?inserimento, eventualmente automatico, oppure manuale, di materiale di riempimento nella suddetta scatola per riempire almeno in parte gli spazi vuoti lasciati dai suddetti uno o pi? oggetti.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che la chiusura a misura della suddetta scatola in cui sono stati introdotti almeno i suddetti uno o pi? oggetti sia effettuata adattando in altezza la scatola (?down-sizing?) manualmente, tagliando eventuali parti della suddetta scatola e chiudendo i lembi superiori della scatola cos? ottenuti, oppure automaticamente, mediante acquisizione optoelettronica della suddetta scatola e degli oggetti in essa contenuti, ad esempio dimensioni di scatola ed oggetti, in particolare quantomeno altezza, e successivo ridimensionamento della suddetta scatola mediante mezzi di taglio configurati per tagliare automaticamente parti della suddetta scatola in base alla suddetta acquisizione optoelettronica per ottenere lembi superiori della scatola che possano essere chiusi automaticamente.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che le suddette scatole, in cui sono stati introdotti gli oggetti, siano chiuse a misura in una stazione di chiusura, favorevolmente effettuando le operazioni di messa in altezza (?down-sizing?) e chiusura superiore. Le scatole, prima di essere chiuse a misura, o dopo tali operazioni, ad esempio nel caso in cui la chiusura a misura sia effettuata manualmente, possono essere trasferite automaticamente mediante mezzi di movimentazione verticale da un primo livello associato ad un piano di lavoro della suddetta stazione di introduzione oggetti, oppure della stazione di chiusura, se prevista, ad un secondo livello abbassato, associato a mezzi di trasporto configurati per trasportare le suddette scatole confezionate e chiuse verso un magazzino, o una stazione di spedizione. In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che, se la chiusura a misura della suddetta scatola ? effettuata automaticamente, le operazioni automatiche della suddetta chiusura a misura possono essere effettuate quando le scatole sono gi? state disposte al secondo livello abbassato. In alternativa, una o pi? operazioni della suddetta chiusura a misura potrebbero essere effettuate in automatico mentre le suddette scatole sono abbassate da detto primo livello verso detto secondo livello.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che ciascun cartone in condizione appiattita sia fornito in una determinata posizione di prelievo in modo da esporre verso l?esterno una linea di piegatura tra due pareti consecutive del suddetto cartone atte a definire rispettivamente una parete laterale, o fianco, della suddetta scatola ed una parete frontale della suddetta scatola; inoltre, il prelievo automatico di un rispettivo cartone ? effettuato applicando una forza di presa su entrambe le superfici a cavallo della suddetta linea di piegatura, in modo da mantenere il suddetto cartone in condizione appiattita durante la fase di prelievo automatico.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento prevede che il prelievo automatico di un rispettivo cartone in condizione appiattita sia effettuato applicando la suddetta forza di presa su due consecutive pareti laterale e frontale della suddetta scatola in una regione interna del cartone stesso tra le rispettive linee di piegature che delimitano le contrapposte pareti superiori e pareti di fondo della suddetta scatola. In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, un impianto di confezionamento, per confezionare uno o pi? oggetti in scatole, comprende:

- una stazione di alimentazione di uno o pi? oggetti raggruppati in rispettivi lotti, ciascun lotto essendo associato ad un rispettivo ordine d?acquisto in accordo con una determinata pianificazione temporale di produzione;

- una stazione di introduzione per introdurre, in una scatola, uno o pi? oggetti di un determinato lotto;

- una stazione di chiusura per chiudere a misura e trasferire la suddetta scatola, in cui sono stati introdotti oggetti, verso ulteriori lavorazioni, o verso la spedizione. Inoltre, l?impianto di confezionamento comprende un?apparecchiatura di formatura configurata per effettuare sia un prelievo automatico di un corrispondente cartone fornito in condizione appiattita, sia una successiva formatura automatica del suddetto cartone in una condizione tridimensionale aperta definente la suddetta scatola con apertura superiore, sia la chiusura della parete di fondo della suddetta scatola. Inoltre, la suddetta apparecchiatura di formatura ? configurata per effettuare il suddetto prelievo automatico del suddetto corrispondente cartone in condizione appiattita sulla base di una selezione automatica del suddetto cartone da una pluralit? cartoni in condizione appiattita di differenti dimensioni presenti in un?unit? di immagazzinamento, in cui un?unit? di controllo ? configurata per correlare una capacit? di contenimento della corrispondente scatola in condizione tridimensionale aperta, ottenuta con l?apertura del suddetto cartone, con un ingombro volumetrico del lotto scelto di oggetti da introdurre nella suddetta scatola in modo da prelevare da detta almeno un?unit? di immagazzinamento i il cartone la cui scatola aperta offre un volume che pi? si avvicina al volume dal lotto da introdurre.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, la suddetta unit? di controllo ? configurata per sincronizzare un tempo atteso di completamento di preparazione di un determinato lotto di uno o pi? oggetti e correlare l?ingombro volumetrico degli uno o pi? oggetti del suddetto determinato lotto con le operazioni previste per il prelievo del cartone dalla suddetta almeno un?unit? di immagazzinamento, l?apertura del cartone prelevato per formare la scatola aperta superiormente e la chiusura della parete di fondo.

Vantaggiosamente, le informazioni di ingombro volumetrico di uno specifico lotto di oggetti da introdurre in una scatola ad un determinato istante temporale, che come sopra indicato ad esempio possono essere note a priori oppure acquisite in tempo reale, possono determinare la selezione ed il prelievo automatico di un cartone da formare, avente determinate e correlate dimensioni volumetriche, in particolare lunghezza, larghezza, ed altezza. Secondo forme di realizzazione vantaggiose del presente trovato, un comando di formare la specifica e determinata scatola viene fornito prima che il correlato lotto di oggetti arrivi alla stazione di introduzione oggetti, in modo che poi la scatola formata arrivi nel pi? breve tempo possibile nella zona di introduzione degli oggetti, in sincronia con il suddetto determinato istante temporale ai fini dell?introduzione degli oggetti e della chiusura superiore della scatola stessa.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, la suddetta unit? di controllo ? configurata per sincronizzare l?introduzione, in una scatola gi? formata e chiusa sul fondo, di uno o pi? oggetti di un determinato lotto in modo che la suddetta introduzione sia in almeno parziale sovrapposizione temporale con una o pi? delle operazioni previste per il prelievo del successivo cartone, l?apertura del cartone prelevato per formare la successiva scatola aperta superiormente e la chiusura della relativa parete di fondo.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, la suddetta unit? di controllo ? configurata per fornire un segnale contenente informazioni correlate con l?ingombro volumetrico del determinato lotto di uno o pi? oggetti da introdurre nella suddetta scatola ed eventualmente anche le dimensioni di una coordinata scatola, e di associare, ai fini del suddetto prelievo automatico, le suddette informazioni contenute in detto segnale ad uno specifico cartone di una pluralit? di cartoni in condizione appiattita, raggruppati in gruppi predefiniti in base a rispettive dimensioni correlate alla capacit? di contenimento delle suddette scatole in condizione tridimensionale aperta ottenibili da ciascuno dei suddetti cartoni.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, la suddetta apparecchiatura di formatura comprende:

- detta almeno una unit? di immagazzinamento, la quale ? provvista di sedi che sono in comunicazione fra loro in un comune spazio di trasferimento superiore e ciascuna atta ad alloggiare, disposto su una corrispondente superficie di appoggio, un rispettivo gruppo di cartoni;

- un primo organo di prelievo posizionato all?interno della suddetta unit? di immagazzinamento per inserirsi nelle suddette sedi e provvisto di uno o pi? elementi di presa configurati per selettivamente prendere in modo stabile un rispettivo cartone in condizione appiattita, il quale primo organo di prelievo ? associato a due carrelli scorrevolmente posizionati su due rispettive guide lineari installate sulla suddetta unit? di immagazzinamento, di cui una prima orizzontale ed una seconda verticale, in modo che il suddetto primo organo di prelievo sia mobile in almeno due gradi di libert? lineari, rispettivamente in altezza e lunghezza lungo le suddette guide associate alla suddetta unit? di immagazzinamento, in cui, inoltre, il suddetto primo organo di prelievo ? associato ad un organo motore configurato per porre in rotazione il suddetto primo organo di prelievo attorno ad un proprio asse di sviluppo;

- un secondo organo di prelievo configurato per cooperare con il suddetto primo organo di prelievo per ricevere il suddetto cartone in condizione appiattita, il quale secondo organo di prelievo ? provvisto di uno o pi? elementi di presa ed ? montato su un rispettivo carrello scorrevolmente posizionato su una guida lineare disposta in verticale nella suddetta unit? di immagazzinamento;

- mezzi di formatura associati al suddetto secondo organo di prelievo e provvisti di uno o pi? elementi rotanti a leva equipaggiati con una o pi? porzioni di presa atte ad accoppiarsi selettivamente con una o pi? parti del suddetto cartone per fare ruotare queste ultime e determinare una condizione tridimensionale aperta del suddetto cartone definente la suddetta scatola; e

- mezzi di chiusura fondo configurati per chiudere il fondo della suddetta scatola.

Secondo forme di realizzazione, la suddetta guida lineare ? montata su un dispositivo di traslazione azionato da un relativo motore per determinare selettivamente un moto di traslazione orizzontale della guida lineare rispetto ai suddetti mezzi di chiusura fondo.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, la suddetta unit? di controllo ? configurata per comandare selettivamente, direttamente, o indirettamente, sia il movimento lineare dei suddetti due carrelli lungo le suddette guide lineari sia per azionare il suddetto organo motore per porre in rotazione il suddetto primo organo di prelievo attorno a detto asse di sviluppo, in modo da determinare complessivamente un moto combinato del suddetto primo organo di prelievo lungo una risultante traiettoria almeno in parte curvilinea, affinch? un cartone appiattito prelevato da un rispettivo gruppo di cartoni inclinati possa ruotare per svincolarsi dal suddetto gruppo di cartoni ed essere posizionato sostanzialmente in orizzontale in detto spazio di trasferimento superiore comune a dette sedi, essere quindi trasferito linearmente verso il suddetto secondo organo di prelievo ed essere ruotato nuovamente per essere consegnato al suddetto secondo organo di prelievo.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, i suddetti uno o pi? elementi di presa del suddetto primo organo di prelievo sono configurati per applicare una forza di presa su entrambi i lati a cavallo di una linea di piegatura tra due pareti consecutive del suddetto cartone atte a definire rispettivamente una parete laterale, o fianco, della suddetta scatola ed una parete frontale della suddetta scatola, in modo da mantenere il suddetto cartone in condizione appiattita durante la fase di prelievo automatico.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, i suddetti uno o pi? elementi di presa del suddetto primo organo di prelievo sono configurati per applicare una forza di presa su due consecutive pareti laterale e frontale della suddetta scatola in una regione interna del cartone stesso, regione che diventer? la superficie perimetrale della scatola stessa, in particolare tra le rispettive linee di piegatura che delimitano le contrapposte pareti superiori e pareti di fondo della suddetta scatola. In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, ciascuno dei suddetti cartoni in condizione appiattita ? provvisto di due linee di piegatura, una su una faccia superiore ed una su una faccia inferiore, tuttavia disposte sfalsate l?una dall?altra di una distanza pari alla differenza tra lunghezza e larghezza della scatola. Quindi, per andare ad effettuare la presa a cavallo della linea di piegatura, preferenzialmente il cartone ? alimentato e posizionato sempre in modo che una delle due linee di piegatura sia il pi? vicino possibile al primo organo di prelievo; se ci? non potesse essere garantito, una prima opzione ? che il primo organo di prelievo sia sufficientemente lungo da scavalcare la linea di piegatura anche quando quest?ultima ? nella posizione pi? distante, oppure, in una seconda opzione, pu? essere previsto un ulteriore carrello mobile secondo un ulteriore grado di libert? lineare in direzione ortogonale alle direzioni di sviluppo delle suddette due guide, in modo che il suddetto primo organo di prelievo sia selettivamente mobile anche lungo la profondit? delle suddette sedi della suddetta unit? di immagazzinamento, per spostarsi in avanti di una quantit? predefinita ? in quanto la reciproca posizione delle due linee di piegatura ? nota a priori ? per raggiungere e superare la linea di piegatura anche quando ? disposta maggiormente distanziata.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, il suddetto impianto ha una disposizione sostanzialmente a U rovesciata, o a ferro di cavallo, con la suddetta zona di introduzione oggetti nelle scatole al centro, fra la suddetta stazione di alimentazione e la suddetta apparecchiatura di formatura.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, i suddetti mezzi di chiusura della parete di fondo comprendono, o sono costituiti da, mezzi di applicazione automatica di un nastro adesivo o mezzi di erogazione collante.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, sono previsti mezzi di trasporto, associati a valle della suddetta apparecchiatura di formatura, per trasferire ciascuna scatola gi? formata in condizione tridimensionale aperta verso la suddetta stazione di introduzione oggetti.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 ? una vista in pianta, schematizzata, di un impianto di confezionamento, secondo il presente trovato

- la fig.2 ? uno schema a blocchi di un circuito di controllo dell?impianto di fig. 1;

- la fig. 3 ? una vista in assonometria, schematica e parzialmente sezionata, dell?impianto di fig. 1.

- la fig. 4 ? una vista in assonometria di una scatola utilizzabile dall?impianto di fig. 1;

- la fig. 5 ? una vista frontale di un?apparecchiatura di formatura dell?impianto di fig. 1;

- la fig. 6 ? una vista posteriore dell?apparecchiatura di formatura di fig.5; - la fig. 7 ? una vista laterale sinistra, parzialmente sezionata dell?apparecchiatura di formatura di fig. 5;

- le figure da 8 a 11 sono rappresentazioni schematiche di alcune fasi operative dell?apparecchiatura di formatura di fig. 5;

- la fig. 12 ? una vista laterale sinistra di un particolare ingrandito dell?apparecchiatura di formatura di fig. 5 nella fase operativa illustrata in fig. 8;

- le figg. 13a, 13b, 13c sono viste in pianta, schematiche, di un dispositivo di formatura dell?apparecchiatura di formatura di fig. 5 in differenti condizioni operative;

- le figg. 14a, 14b, sono viste schematiche, laterale e frontale, di un dispositivo di chiusura dell?apparecchiatura di formatura di fig. 5;

- la fig. 15 ? una vista frontale, schematica, di una stazione di chiusura dell?impianto di fig. 1,

Si precisa che nella presente descrizione la fraseologia e la terminologia utilizzata, come ad esempio i termini orizzontale, verticale, anteriore, posteriore, alto, basso, interno ed esterno, con le loro declinazioni, hanno la sola funzione di illustrare meglio il presente trovato con riferimento alle figure dei disegni allegati e non devono essere in alcun modo utilizzati per limitare la portata del trovato stesso, o l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate.

Inoltre, le persone esperte del ramo, riconosceranno che certe dimensioni, o caratteristiche, nelle figure possono essere state ingrandite, deformate, o mostrate in un modo non convenzionale, o non proporzionale per fornire una versione di pi? facile comprensione del presente trovato. Quando nella descrizione che segue sono specificati dimensioni e/o valori, le dimensioni e/o i valori sono forniti solamente per scopi illustrativi e non devono intendersi limitativi dell?ambito di protezione del presente trovato, a meno che tali dimensioni e/o i valori siano presenti nelle rivendicazioni allegate.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DEL

PRESENTE TROVATO

Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.

Con riferimento alla figura 1, un impianto 10 di confezionamento secondo il presente trovato, per confezionare uno o pi? oggetti 101 di varia natura e dimensione in scatole 11, comprende:

un?apparecchiatura di formatura 100 per formare automaticamente le scatole 11 di dimensioni appropriate;

una stazione di alimentazione 104 nella quale sono aggregati fra loro, in lotti, o insiemi, gli oggetti 101, anche uno solo, facenti parte, ad esempio, di uno stesso ordine di acquisto, o da inviare ad uno stesso destinatario; una stazione di introduzione 105, nella quale gli oggetti 101 di ciascun lotto sono introdotti, manualmente o automaticamente, in una determinata scatola 11 dimensionata in modo ottimale in funzione delle dimensioni e del volume del lotto da contenere;

una stazione di chiusura 106 per chiudere le scatole 11 dopo che in esse sono stati introdotti gli oggetti 101.

L?apparecchiatura di formatura 100 e le stazioni di alimentazione 104, di introduzione 105 e di chiusura 106 saranno descritte pi? avanti in dettaglio.

Nella forma di realizzazione qui descritta la stazione di introduzione 105 ? posizionata vantaggiosamente in una posizione centrale tra la stazione di alimentazione 104 e l?apparecchiatura di formatura 100, secondo una disposizione a U rovesciata, o a ferro di cavallo, in modo da rendere pi? agevole il trasferimento degli oggetti 101 nella rispettiva scatola 11, ad esempio manualmente da parte di un operatore P.

La stazione di chiusura 106 ? disposta vicino alla stazione di introduzione 105, ad esempio arretrata rispetto ad essa.

L?impianto 10 comprende, inoltre, un?unit? di controllo centrale 120 (fig. 2), preferibilmente di tipo programmabile, per il controllo coordinato dell?apparecchiatura 100 e delle stazioni 104, 105 e 106. L?unit? di controllo centrale 120 pu? essere eventualmente collegata, con qualunque mezzo noto, o che sar? sviluppato in futuro, ad un sistema di gestione magazzino (WMS), che viene eseguito ad esempio su un server 122, per la gestione degli ordini di acquisto emessi da una pluralit? di clienti mediante qualunque mezzo di comunicazione, ad esempio tramite Internet, anche se il presente trovato non ? limitato a ci?.

Ciascun ordine di acquisto identifica gli oggetti 101 che un cliente ha acquistato in un determinato momento, che nel loro insieme definiscono uno stesso lotto di oggetti 101, che preferibilmente saranno consegnati allo stesso cliente, o a un destinatario da lui indicato, in una idonea scatola 11 di dimensioni appropriate, che secondo un aspetto del presente trovato ? formata automaticamente dall?apparecchiatura di formatura 100 proprio in base alle dimensioni/volume del lotto di oggetti 101 da introdurre in essa. Infatti, l?uno o pi? oggetti 101 di un dato ordine/lotto, hanno un certo ingombro, o volume, complessivo, che ? molto variabile, per cui ciascun lotto richiede una determinata scatola 11 di dimensioni idonee, le quali devono essere convenientemente le pi? piccole possibili, per ottimizzare sia gli spazi di immagazzinamento delle scatole 11 gi? confezionate, sia la successiva spedizione ai destinatari, riducendo cos? i costi.

Come si vedr? pi? avanti, per soddisfare la suddetta necessit? e quindi per aumentare la versatilit? dell?impianto 10, nonch? per ridurre i tempi di confezionamento di ciascuna scatola 11, l?apparecchiatura di formatura 100 ? in grado di formare automaticamente scatole 11 di diverse dimensioni partendo da una pluralit? di cartoni 12 di tipo noto e di dimensioni standardizzate. Tipicamente, tali cartoni 12 sono forniti in condizione appiattita ed hanno differenti dimensioni tra loro.

Con l?espressione ?formare una scatola? o ?formatura di una scatola?, qui e nella presente descrizione s?intende l?operazione in base alla quale, partendo da un cartone 12, si forma il relativo fondo, ?srombando? e chiudendo i lembi inferiori, e si formano le pareti laterali e frontali di una scatola 11, lasciando disponibile un?apertura superiore per l?introduzione degli oggetti 101.

Tale apertura superiore, in una operazione di chiusura della scatola 11 successiva alla suddetta formatura ed all?introduzione degli oggetti 101 e dell?eventuale materiale di riempimento, come meglio spiegato nel prosieguo, viene chiusa ripiegando e chiudendo i relativi lembi superiori. La stazione di alimentazione 104 ? configurata per contenere, suddivisi per lotti, i diversi oggetti 101 da confezionare nelle appropriate scatole 11. In forme di realizzazione qui descritte, la stazione di alimentazione 104 comprende un magazzino temporaneo 107 (fig. 3) avente ad esempio la forma di uno scaffale provvisto di una pluralit? di vani 108, di tipo passante, disposti ad esempio secondo una matrice di righe e colonne, con le righe ad altezze diverse. Ciascun vano 108 ha un?apertura di caricamento, per esempio posizionata su una parete anteriore del magazzino temporaneo 107 (a destra in fig.1), da dove ? possibile inserire gli oggetti 101, ed un?opposta apertura di prelievo, facilmente accessibile da parte di un operatore P addetto alla stazione di introduzione 105. In ciascun vano 108, che ha un piano di appoggio orizzontale, possono essere posizionati temporaneamente gli oggetti 101 di uno stesso lotto, in attesa di essere poi introdotti nelle corrispondenti scatole 11 nella stazione di introduzione 105.

Il caricamento dei vani 108 con gli oggetti 101 pu? essere fatto sia manualmente, sia automaticamente, per esempio prelevando gli oggetti 101 stessi da un altro magazzino degli oggetti 101, di tipo noto e non rappresentato nei disegni.

Il magazzino temporaneo 107 e/o ciascun vano 108 pu? essere provvisto di almeno un dispositivo di rilevazione 109 in grado di rilevare la presenza e/o il volume di ciascuno degli oggetti 101 e/o di ciascun lotto di oggetti 101 in ciascuno dei vani 108.

Il magazzino temporaneo 107 (fig. 1) pu? essere provvisto, inoltre, di uno o pi? dispositivi di visualizzazione 111, di tipo noto, posizionati eventualmente in corrispondenza di ciascun vano 108 per indicare visivamente all?operatore P addetto alla stazione di introduzione 105 in quale dei vani 108 sono presenti gli oggetti 101 da prelevare dal magazzino temporaneo 107 ed introdurre nella corrispondente scatola 11. I suddetti dispositivi di visualizzazione 111 possono visualizzare anche la sequenza con la quale i vani 108 devono essere scaricati dall?operatore P addetto alla stazione di introduzione 105 e che ? sincronizzata con la sequenza di preparazione automatica delle scatole 11 da parte dell?apparecchiatura di formatura 100.

Per fare ci?, la stazione di alimentazione 104 pu? comprendere, inoltre, una prima unit? di controllo 110, preferibilmente di tipo programmabile, collegata sia al dispositivo di rilevazione 109 e ai dispositivi di visualizzazione 111, sia all?unit? di controllo centrale 120.

Favorevolmente, la preparazione della scatola 11 avviene in modo sincronizzato e sequenziale con il completamento del lotto di oggetti dell?ordine. Nel magazzino temporaneo 107 possono essere presenti pi? lotti completi e, secondo il presente trovato, si prevede di iniziare in sequenza a formare la prima scatola 11 e nel magazzino temporaneo 107 verr? indicato o visualizzato l?associato lotto di oggetti da introdurre nella scatola 11 in preparazione quando la stessa scatola 11 sar? pronta. Contemporaneamente si prevede di iniziare a formare la scatola 11 per il successivo ordine. Quest?ultima scatola 11 rimarr? nell?apparecchiatura di formatura 100 fino a quando non sar? completata la scatola 11 precedente. In forme di realizzazione alternative del presente trovato, la stazione di alimentazione 104, al posto del magazzino temporaneo 107, pu? comprendere un organo di trasporto che convoglia, automaticamente ed in modo coordinato con la formazione delle scatole 11, verso la stazione di introduzione 105, una pluralit? di contenitori in ciascuno dei quali ? contenuto un diverso lotto di oggetti 101. In tal caso il presente trovato pu? prevedere che le informazioni relative al volume degli oggetti 101 da confezionare e/o alle dimensioni della scatola 11 siano elaborate e gestite in modo tale da dare il tempo necessario al prelievo e alla formazione sequenziale delle scatole 11, in particolare prevedendo, a monte della stazione di introduzione 105, un magazzino temporaneo di accumulo, o buffer, di contenitori contenenti gli oggetti 101 di ciascun lotto. In caso, eventualmente, pu? essere prevista anche un?apparecchiatura di introduzione automatica di oggetti nelle scatole 11, ad esempio del tipo descritto in una correlata domanda di brevetto per invenzione industriale che la Richiedente ha depositato contemporaneamente alla presente domanda di brevetto.

In accordo con un aspetto del presente trovato, ciascuna scatola 11 ? formata automaticamente dall?apparecchiatura di formatura 100 partendo, ad esempio, da una pluralit? di tipologie di cartoni 12 (fig. 3) di dimensioni standardizzate, con ognuno dei quali ? possibile formare una scatola 11 avente definite dimensioni, in larghezza, lunghezza ed altezza, che definiscono la sua capienza massima.

Ad esempio, ciascun cartone 12 (figure 4 e 12) comprende un foglio pre-tagliato, piegato e incollato con una linguetta, o patta, K in modo da formare due pareti appiattite una contro l?altra ed idonee ad essere movimentate per assumere una condizione tridimensionale aperta tale da formare una scatola 11, per esempio a forma di parallelepipedo con base rettangolare avente due pareti frontali 114 e 116 e due pareti laterali, o fianchi 113 e 115, intervallate da linee di piegatura F. Ciascuna parete appiattita di ciascun cartone 12 comprende primi tagli G1 (fig. 12) che definiscono quattro lembi inferiori 117 (solamente due dei quali son visibili in fig. 4), idonei a formare, mediante piegatura lungo una prima linea di cordonatura M1 (fig. 12), il fondo, o parete di fondo, di una scatola 11, e secondi tagli G2 che definiscono quattro lembi superiori 118, idonei a formare, mediante piegatura lungo una seconda linea di cordonatura M2, la parete superiore, o di chiusura, della stessa scatola 11. Inoltre, ciascun cartone 12, su ciascuna delle due pareti appiattite, pu? eventualmente essere provvisto opzionalmente di una o pi? linee di cordonatura addizionali N1, N2, in modo che sia possibile selezionare a quale altezza effettuare la piegatura dei lembi superiori 118 per chiudere la scatola 11. Pertanto, con uno stesso cartone 12 ? possibile realizzare una scatola 11 avente un?altezza e quindi una capienza selezionabile, in funzione della cordonatura M2 oppure N1 o N2 scelta per la piegatura,

Tali cartoni 12 forniti in condizione appiattita sono anche denominati nel settore ?scatole preincollate appiattite?.

L?apparecchiatura di formatura 100 (fig. 5) comprende una struttura portante 13 su cui ? disposta, su un piano S, ad esempio orizzontale, una prima unit? di immagazzinamento 16 configurata per alloggiare una pluralit? di cartoni 12, tipicamente di dimensioni differenti tra loro, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio. Eventualmente, una seconda unit? di immagazzinamento 17 di cartoni 12 di dimensioni differenti tra loro pu? essere disposta su un piano Q, parallelo al piano S, sopra la prima unit? di immagazzinamento 16.

In altre forme di realizzazione del presente trovato, non illustrate nei disegni, l?apparecchiatura di formatura 100 pu? comprendere una sola unit? di immagazzinamento oppure un numero di unit? di immagazzinamento maggiore di due, ad esempio tre, quatto o pi?.

Data la sostanziale similarit? della prima unit? di immagazzinamento 16 con la seconda unit? di immagazzinamento 17, la descrizione che segue sar? relativa solamente alla prima unit? di immagazzinamento 16.

La prima unit? di immagazzinamento 16 comprende un telaio 18 (figure 5, 6 e 7) sagomato in modo da definire almeno due montanti 19, una parete superiore 20 (fig. 7), sostanzialmente orizzontale ed una base 21, che insieme definiscono un vano 22.

In particolare, la base 21 ha una parte inferiore sostanzialmente orizzontale ed una parte superiore sagomata in modo da definire una pluralit? di sedi, o vani, 24 ciascuna per un gruppo di cartoni 12. Tipicamente, una pluralit? di cartoni 12 in condizione appiattita pu? essere suddivisa in gruppi, in base anche alle rispettive dimensioni. Tali dimensioni possono essere tra loro differenti. Ciascun gruppo di cartoni 12 ? posizionato in una rispettiva sede 24. Ciascuna sede 24 pu?, ad esempio, alloggiare un gruppo di cartoni 12 di uguali dimensioni, s? che complessivamente ciascuna sede 24 contiene un gruppo di cartoni 12 in condizione appiattita di dimensioni uguali fra loro ma differenti rispetto alle dimensioni di un gruppo di cartoni 12 in condizione appiattita contenuto in un?altra sede 24, come si vede ad esempio nelle figg. 3, 5 e 6).

Ciascuna sede 24 ha una superficie di appoggio 29, la quale pu? essere inclinata di un angolo ? compreso ad esempio fra 0? e 90?, in particolare preferibilmente fra 10? e 30?, rispetto alla parte inferiore della base 21. Inoltre, ciascuna sede 24 ha una parete laterale 30 sostanzialmente ortogonale alla superficie di appoggio 29 ed una parete anteriore 31, che funge da parete di riscontro o finecorsa per i cartoni 12 e che ? sostanzialmente verticale. Cos? i cartoni 12 risultano disposti sulla superficie di appoggio 29 in una posizione di riferimento ripetibile e riconoscibile automaticamente. In particolare, l?operatore, manuale od automatico, che carica i cartoni 12 in ciascuna sede 24 li spinge fino a battuta contro la parete anteriore 31. In questo modo tutti i cartoni 12 sono a filo con tale parete anteriore 31 e quindi, nella successiva fase di formatura, tutte le scatole 11 avranno la parete frontale 114 o 116 nella stessa posizione.

In questo modo, i cartoni 12 una volta inseriti in una corrispondente sede 24, risultano inclinati del suddetto angolo ? rispetto ad un piano verticale e disposti con le loro facce sostanzialmente parallele alla parete 30, con il cartone 12 pi? interno a contatto con quest?ultima e gli altri impaccati su di esso.

Nell?esempio qui fornito le sedi 24 sono sei, ma deve essere chiaro che esse possono essere anche in numero diverso da sei, in funzione della capienza che si vuole dare a ciascuno di esse, dello spazio complessivo a disposizione per l?apparecchiatura di formatura 100 e dei diversi formati dei cartoni 12.

Complessivamente, le sedi 24 della prima unit? di immagazzinamento 16 e della seconda unit? di immagazzinamento 17 sono disposte ad altezze diverse, ad esempio secondo una matrice di righe e colonne, con le righe ad altezze diverse.

Ciascuna sede 24 ? idonea a contenere un congruo numero di cartoni 12, preferibilmente delle medesime dimensioni, ad esempio standardizzate, inclinati e impaccati, con ciascuno dei quali ? possibile realizzare una scatola 11.

Ad esempio, ciascun cartone 12 presente in ciascuna sede 24 pu? permettere di realizzare scatole 11 con una stessa sezione in pianta ma di diversa altezza, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio.

In possibili forme di realizzazione, le sedi 24 possono essere equipaggiate con sensori configurati per rilevare e verificare un livello di riempimento di cartoni 12 delle stesse sedi 24 e fornire un segnale correlato, utile ad esempio ai fini del rifornimento di cartoni 12.

Ulteriormente, le suddette sedi 24 presentano un?apertura di caricamento, per il caricamento dei cartoni 12, ed un?opposta apertura di prelievo dei cartoni 12.

Le diverse sedi 24 sono in comunicazione fra loro in un comune spazio di trasferimento superiore 25 (fig. 6).

Preferibilmente, i cartoni 12 sono forniti in dette sedi 24 in conformazione appiattita con i lembi superiori verso il basso. Vantaggiosamente, il layout delle unit? di immagazzinamento 16, 17 ? tale da permettere massima flessibilit?; infatti, poich? i cartoni 12 sono disposti con i lembi superiori verso il basso in modo analogo a quanto avviene nelle stazioni di prelievo e confezionamento manuali note, in caso di necessit? le unit? di immagazzinamento 16, 17 possono essere utilizzate dall?operatore in modo classico manuale.

L?apparecchiatura di formatura 100 comprende, inoltre, una seconda unit? di controllo 123 (fig. 2), ad esempio di tipo programmabile, e provvista di una memoria, in cui, per ciascuna delle sedi 24, sono memorizzate le informazioni sulle tipologie di cartoni 12 in essa presenti, ad esempio informazioni su lunghezza, larghezza ed altezza ed uno o pi? volumi di capacit? ottenibili per una corrispondente scatola 11.

L?apparecchiatura di formatura 100 comprende, inoltre, un dispositivo di formatura 34, che sar? descritto pi? avanti in dettaglio, configurato per formare una scatola 11 a partire da un cartone 12.

La prima unit? di immagazzinamento 16 comprende, inoltre, un primo dispositivo di prelievo 33 dei cartoni 12, avente la funzione di prelevare da una selezionata sede 24 uno dei cartoni 12, presenti in essa, per portarlo in corrispondenza del dispositivo di formatura 34.

Il primo dispositivo di prelievo 33 comprende una guida orizzontale 35 fissata alla parte superiore del telaio 18 esternamente al vano 22 (fig. 7) e si sviluppa sostanzialmente da una parte all?altra di quest?ultimo (fig. 5), nel senso della lunghezza, ossia parallelamente alla parte inferiore della base 21, lungo un asse longitudinale, o orizzontale, X.

Sulla guida orizzontale 35 ? montato scorrevole un primo carrello 36 collegato, mediante mezzi di collegamento di tipo noto e non rappresentati nei disegni, ad un primo motore elettrico 37 montato sulla guida orizzontale 35 e configurato per farlo scorrere selettivamente, nei due sensi, ossia verso destra o verso sinistra, parallelamente all?asse longitudinale X.

Il primo motore elettrico 37 ? controllato dalla seconda unit? di controllo 123 (fig. 2).

Il primo dispositivo di prelievo 33 comprende, inoltre, una guida verticale 39 montata sul primo carrello 36 per scorrere insieme ad esso, esternamente al vano 22, perpendicolarmente alla guida orizzontale 35, fra una posizione di riposo, o di partenza, in cui, ad esempio, si trova ad una estremit? del vano 22 in corrispondenza del dispositivo di formatura 34 ed una posizione finale in cui si trova dalla parte opposta del vano 22 rispetto al dispositivo di formatura 34.

Sulla guida verticale 39 ? montato scorrevole un secondo carrello 42 collegato, mediante mezzi di collegamento di tipo noto e non rappresentati nei disegni, ad un secondo motore elettrico 43 montato sulla stessa guida verticale 39 e configurato per farlo scorrere selettivamente, nei due sensi, ossia verso il basso o verso l?alto, lungo un proprio asse verticale Y, ortogonale all?asse longitudinale X. Anche il secondo motore elettrico 43 ? controllato dalla seconda unit? di controllo 123.

Sul secondo carrello 42 ? montato un primo organo di prelievo 44 per prelevare un selezionato cartone 12, ruotabile attorno ad un proprio asse trasversale Z, ad opera di un terzo motore 45 (fig. 7), controllato dalla seconda unit? di controllo 123.

In alternativa alle forme di realizzazione che prevedono le guide 35, 39 ed i relativi carrelli 36, 42, il primo organo di prelievo 44 potrebbe essere movimentato da un dispositivo robotizzato configurato con almeno due gradi di libert? lineari, eventualmente anche un terzo grado di libert? lineare, ed eventualmente un grado di libert? angolare.

Il primo organo di prelievo 44 si protende dal secondo carrello 42 all?interno del vano 22 per poter interagire con ciascun cartone 12 da prelevare, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio.

Ad esempio, il primo organo di prelievo 44 comprende elementi di presa, nella fattispecie ventose di prelievo 48 collegate ad una pompa di aspirazione, di tipo noto in s? e non rappresentata nei disegni, in grado di generare selettivamente un vuoto, o una depressione, fra esse e una superficie esterna del cartone 12 da prelevare.

Il dispositivo di formatura 34 ? posizionato adiacente alle unit? di immagazzinamento 16 e 17 lungo l?asse longitudinale X per essere alimentato con i cartoni 12, disposti nelle sedi 24, e configurato per realizzare la formatura, o ?srombatura?, della scatola 11 a partire dal cartone 12 in condizione appiattita prelevato, per successivamente procedere alla chiusura del fondo della stessa mediante un dispositivo di chiusura 67 che verr? descritto nel prosieguo, su un piano di chiusura fondo sostanzialmente complanare al piano S, e fornire cos? una scatola 11 con il fondo chiuso e aperta verso l?alto.

Il dispositivo di formatura 34 ? atto ad essere posizionato, inoltre, inferiormente alla guida orizzontale 35 in modo che quando la guida verticale 39 ? nella posizione finale si trova verticalmente allineata ad esso. Nella posizione finale il primo organo di prelievo 44 dell?unit? di immagazzinamento 16 pu? consegnare il cartone 12 prelevato ad un secondo organo di prelievo 54, descritto in dettaglio nel prosieguo, per poi procedere con la formatura con il suddetto dispositivo di formatura 34. Per alimentare verso il dispositivo di chiusura 67 un cartone 12 ad esempio proveniente dal piano Q della seconda unit? di immagazzinamento 17, che si trova ad un piano pi? alto rispetto al piano S, oppure dal piano S della prima unit? di immagazzinamento 16, l?apparecchiatura di formatura 100 comprende un dispositivo di trasferimento 52 configurato per trasferire il cartone 12 prelevato dal rispettivo primo organo di prelievo 44 della seconda unit? di immagazzinamento 17 oppure della prima unit? di immagazzinamento 16. Il dispositivo di trasferimento 52 comprende una guida verticale 53, in particolare a sviluppo lineare, a cui ? associato in modo scorrevole il suddetto secondo organo di prelievo 54 configurato per associarsi al cartone 12 e collegato ad un quarto motore elettrico 55 configurato per farlo scorrere lungo la guida verticale 53.

Di fatto, quindi, il cartone 12 viene consegnato dal primo organo di prelievo 44 al secondo organo di prelievo 54 che lo prende stabilmente. A tale fine il secondo organo di prelievo 54 comprende un braccio che si sviluppa trasversalmente rispetto alla guida verticale 53 ed ? provvisto di una pluralit? di elementi di presa, ad esempio ventose di presa 56 collegate ad una pompa di aspirazione, di tipo noto in s? e non rappresentata nei disegni, con funzione analoga a quella delle ventose di prelievo 48 del primo organo di prelievo 44.

In particolare, il secondo organo di prelievo 54 ? montato su un terzo carrello 57 mobile sulla guida verticale 53 per passare da una prima posizione, o posizione superiore, ossia sostanzialmente pi? in alto del piano Q (figg. 5 e 6), in cui avviene il passaggio del cartone 12 dal primo organo di prelievo 44 della seconda unit? di immagazzinamento 17 al secondo organo di prelievo 54, ad una seconda posizione, o inferiore, non raffigurata nei disegni, ossia sostanzialmente in prossimit? del piano di chiusura in cui avviene il passaggio del cartone 12 ?srombato? dal secondo organo di prelievo 54 al dispositivo di chiusura 67.

In forme di realizzazione, la guida verticale 53 ? montata su un dispositivo di traslazione 58 azionato da un relativo motore 59 (figg. 5, 6, 7, 14a, 14b). Il dispositivo di traslazione 58 ? atto a determinare selettivamente un moto di traslazione orizzontale della guida 53 lineare rispetto ai mezzi di chiusura fondo 67.

In particolare, tale dispositivo di traslazione 58 ? configurato per consentire un movimento lineare alternato della guida verticale 53 lungo una direzione essenzialmente parallela al suddetto asse longitudinale, o orizzontale, X, come schematicamente indicato dalla freccia L ad esempio nelle figg. 6 e 14b.

Questo movimento orizzontale aggiuntivo della guida 53 lineare permette di adattare selettivamente la posizione del secondo organo di prelievo 54, e quindi del cartone 12, rispetto al dispositivo di chiusura 67 per adeguarsi alle possibili diverse dimensioni della scatola 11 ottenuta, come verr? spiegato nel prosieguo. Ad esempio, il dispositivo di traslazione 58 pu? includere un organo di trasporto 58a, quale una cinghia avvolta, azionato dal motore 59 e collegato alla suddetta guida 53 lineare. Anche in questo caso, in alternativa alle forme di realizzazione che prevedono la guida 53 ed il relativo carrello57, il secondo organo di prelievo 54 potrebbe essere movimentato da un dispositivo robotizzato configurato con almeno un grado di libert? lineare.

Nell?esempio qui fornito, il dispositivo di formatura 34 ? direttamente associato al dispositivo di trasferimento 52 ed ? mobile solidalmente con esso.

Nella forma di realizzazione qui descritta, tale dispositivo di formatura 34 comprende almeno un organo rotante a leva 60 (figg. 13a, 13b, 13c) montato girevolmente su un blocco di supporto 61, mediante un perno 65.

Il blocco di supporto 61 a sua volta ? disposto ad un?estremit? del secondo organo di prelievo 54. L?organo rotante a leva 60 ? comandato in rotazione da un quinto motore elettrico 62 controllato dalla seconda unit? di controllo 123.

L?organo rotante a leva 60 ? equipaggiato con almeno una porzione di presa 63 atta ad accoppiarsi selettivamente con una o pi? parti del suddetto cartone 12 per fare ruotare queste ultime, come indicato dalla freccia R nelle figg. 13a, 13b, 13c e determinare una condizione tridimensionale aperta del suddetto cartone 12 definente la suddetta scatola 11 (si veda sequenza operative delle figg. 13a, 13b, 13c). La porzione di presa 63 pu? ad esempio essere una ventosa di prelievo azionata da una pompa di aspirazione, per generare un sottovuoto, non rappresentata nei disegni. Se opportunamente controllati in modo selettivo, il circuito del sottovuoto e/o la pompa possono essere gli stessi associati al secondo organo di prelievo 54.

L?organo rotante a leva 60 ? configurato per passare ruotando da una posizione di partenza, in cui ? trasversale al secondo organo di prelievo 54 (fig. 13a), ad una posizione di accoppiamento (fig. 13b) in cui ? a contatto con il cartone 12 prelevato e mantenuto di fatto sospeso dal secondo organo di prelievo 54. In tale posizione di accoppiamento, l?attivazione della porzione di presa 63 combinata con una nuova rotazione dell?organo rotante a leva 60 dalla posizione di accoppiamento alla posizione di partenza (fig. 13c) determina l?apertura del cartone 12 in virt? dell?articolazione delle pareti dello stesso attorno alle rispettive linee di piegatura.

? previsto, inoltre, un dispositivo di chiusura 67 (figg. 14a, 14b) per chiudere il fondo di ciascuna scatola 11. Il secondo organo di prelievo 54 trasporta il cartone 12, una volta aperto mediante il dispositivo di formatura 34, verso tale dispositivo di chiusura 67, grazie all?azione di presa delle ventose di prelievo 56.

Il dispositivo di chiusura 67, che pu? essere di qualunque tipo noto, ? configurato per ruotare le quattro pareti di fondo e chiuderle, per esempio mediante nastro adesivo, o l?applicazione di collante, e formare quindi in modo stabile il fondo della scatola 11, per spostarla successivamente, mediante mezzi di trasporto 68 (figg. 1, 3), verso la stazione di introduzione 105 (fig. 1), in cui ? previsto l?introduzione in modo manuale o automatico, degli oggetti 101 da confezionare.

Il dispositivo di chiusura 67, rappresentato schematicamente nelle figg.

14a e 14b, comprende ad esempio una coppia di leve rotanti, o piegatori, 66 disposte contrapposte per fare ruotare due rispettivi lembi di fondo 117 del cartone 12 una volta aperto (frecce M in fig. 14a). Ciascuna leva rotante 66 ? montata su un rispettivo blocco di supporto 79. Uno dei due blocchi di supporto 79 ? accoppiato ai suddetti mezzi di trasporto 68 che possono essere ad esempio cinghie o simili, per determinare l?avanzamento lungo un piano di scorrimento 82 (freccia C in fig. 14a). Nel caso di specie, il blocco di supporto 79 che determina l?avanzamento ? quello posteriore, fungendo quindi da spintore azionato dai mezzi di trasporto 68. La leva rotante 66 montata sul blocco di supporto 79 accoppiato ai mezzi di trasporto 68 consente di adattarsi alle dimensioni della scatola 11 e, in particolare, di processare scatole 11 di lunghezza diversa. Il dispositivo di chiusura 67 comprende anche una coppia di rulli di contrasto 78, mobili linearmente tra due posizioni, ravvicinata e distanziata (fig. 14b), per determinare la rotazione e piega dei rimanenti due lembi di fondo 117 (frecce E in fig.14b). In particolare, ciascun rullo di contrasto 78 ? associato ad una guida di movimentazione trasversale 80 mediante un relativo supporto 81.

Dopo la piegatura dei primi due lembi di fondo 117 da parte della coppia di leve rotanti 66, ? prevista l?azione della coppia di rulli di contrasto 78 che sono movimentati l?uno verso l?altro per piegare la seconda coppia di lembi di fondo 117. Dopodich?, la scatola 11 con il fondo chiuso viene movimentata mediante i mezzi di trasporto 68 verso la stazione di introduzione 105.

Il dispositivo di chiusura 67 pu? essere provvisto di organi applicatori di nastro adesivo, ad esempio a rullo o simili, per applicare il nastro di chiusura sulla parete di fondo una volta ruotata anche la seconda coppia di lembi di fondo 117. L?applicazione di tale nastro adesivo pu? essere eseguita al volo mentre la scatola 11 viene trasportata dai mezzi di trasporto 68 verso la stazione di introduzione 105. Nel caso sia previsto un gruppo di applicazione nastro, esso ? favorevolmente configurato in modo da applicare il nastro centrato lungo la mezzeria della scatola 11. In alternativa ? ipotizzabile prevedere l?erogazione di un collante prima della chiusura della seconda coppia di lembi di fondo 117. Il nastro adesivo pu? essere del tipo adesivo attivabile ad acqua.

Vantaggiosamente, grazie al dispositivo di traslazione 58 a cui ? associata la guida 53 ? possibile spostare orizzontalmente ed in modo selettivo il secondo organo di prelievo 54 e l?associato dispositivo di formatura 34, di conseguenza traslando anche il cartone 12 ?srombato?, per adattarsi alle dimensioni di quest?ultimo ai fini dell?operazione di chiusura della parete di fondo, in particolare per favorire il posizionamento del nastro di chiusura centrato lungo la mezzeria della scatola 11. In questo modo, infatti, ? possibile processare scatole 11 di larghezza diversa mantenendo fissa la mezzeria delle stesse rispetto al dispositivo di chiusura 67. In particolare, ? possibile formare scatole 11 di larghezza diversa mantenendo come riferimento fisso la mezzeria della scatola 11 dove viene applicato il nastro per la chiusura della parete di fondo anche se le scatole 11 presentano larghezza diversa.

Eventualmente, prima dell?introduzione degli oggetti 101 nelle scatole 11, ? prevista l?applicazione di un?etichetta, o segnacollo, sulla scatola 11 in modo che la stessa venga associata univocamente al lotto di oggetti che contiene e quindi all?associato ordine. Questo segnacollo viene poi usato in una stazione di etichettatura finale, prima della spedizione, per applicare l?indirizzo del destinatario.

In forme di realizzazione del presente trovato, la stazione di introduzione 105 pu? essere automatizzata e comprendere una terza unit? di controllo 125 (fig. 2), collegata all?unit? di controllo centrale 120 e configurata per controllarne il funzionamento della stazione di introduzione 105.

La stazione di chiusura 106 ? posizionata a valle della stazione di introduzione 105 (fig. 1) ed ? configurata per ricevere la scatola 11 contenente gli oggetti 101 e chiuderne la parte superiore utilizzando i lembi superiori 118 (fig. 15).

Opzionalmente, la stazione di chiusura 106 pu? comprende organi di taglio 69 configurati per ridurre la dimensione della scatola 11, in particolare abbassandone l?altezza, prima della chiusura della sua parte superiore, ad esempio lungo una delle cordonature N1 o N2.

Vantaggiosamente, la stazione di introduzione 105 o la stazione di chiusura 106 pu? presentare mezzi di acquisizione optoelettronica 77 (figg. 1 e 3) della suddetta scatola 11 e degli oggetti 101 in essa contenuti, ad esempio dimensioni di scatola ed oggetti, in particolare quantomeno altezza, ai fini del successivo ridimensionamento della suddetta scatola 11 mediante gli organi di taglio 69. Questi ultimi sono configurati per tagliare automaticamente parti della suddetta scatola 11 in base alla suddetta acquisizione optoelettronica.

In particolare, gli organi di taglio 69 sono configurati per prolungare i secondi tagli G2 in modo da allungare ciascun lembo superiore 118, cos? da diminuire l?altezza della scatola 11, come noto nella tecnica con il termine inglese ?down-sizing? o ?mettere in altezza? la scatola 11, e quindi potere chiudere a misura la scatola 11 stessa.

Il segnale fornito dai mezzi di acquisizione optoelettronica 77 pu? essere utilizzato anche per verificare se ? avvenuta l?introduzione degli oggetti nella scatola 11. Se l?introduzione di oggetti ? verificata, allora il procedimento consente di fare avanzare la scatola 11 formata ed in cui sono stati introdotti gli oggetti verso la stazione di chiusura 106. In aggiunta, vantaggiosamente il procedimento consente di fare avanzare anche la successiva scatola 11 formata verso la stazione di introduzione 105.

Inoltre, mediante i mezzi di acquisizione optoelettronica 77 pu? anche essere effettuata la verifica che eventuale materiale di riempimento non sporga dalla scatola 11.

La stazione di chiusura 106 pu? comprendere, inoltre, un dispositivo di movimentazione verticale 70, che comprende una piastra di supporto orizzontale 71 scorrevole verticalmente su una barra 72, comandata da un attuatore 73 fra una posizione sollevata, rappresentata in fig. 15, in cui si trova ciascuna scatola 11 dopo che in essa sono stati introdotti gli oggetti 101, ed una posizione abbassata, rappresentata con linee tratteggiate in fig.

15, per portare selettivamente ciascuna scatola 11, gi? confezionata con gli oggetti 101, su un organo trasportatore 75, disposto quindi ad un livello pi? basso rispetto a dove avviene l?introduzione degli oggetti nella scatola 11, e idoneo a trasportare la scatola 11 selettivamente verso un magazzino, o una stazione di spedizione, di tipo noto e non rappresentati nei disegni. L?attuatore 73 ? controllato da una quarta unit? di controllo 126 collegata all?unit? di controllo centrale 120 (fig. 2).

Favorevolmente, l?organo trasportatore 75 ? disposto ad un livello pi? basso in modo tale che il flusso in uscita di scatole 11 possa passare sotto le unit? di immagazzinamento 16, 17 e quindi possa essere comune a pi? macchine od impianto del tipo qui descritto. La direzione di avanzamento determinata dall?organo di trasporto 75 ? indicata dalla freccia T in fig. 15 Dopo che la scatola 11 ? stata abbassata e depositata sopra l?organo trasportatore 75 mediante il dispositivo di movimentazione verticale 70, viene effettuata la chiusura dei lembi superiori 118 mediante un ulteriore dispositivo di chiusura 85 comprendente una coppia di leve di chiusura, o piegatori, 84 ed una coppia di rulli di contrasto 85, qui rappresentati schematicamente ed analoghi a quelli descritti utilizzando le figg. 14a, 14b, tuttavia agenti sui lembi superiori 118. Le leve di chiusura 84 sono selettivamente rotanti come indicato dalla freccia Q in fig. 15. Inoltre, una prima leva 84 (a sinistra in fig. 15) ? mobile anche linearmente lungo la direzione di avanzamento T ed una seconda leva 84 ? in posizione fissa (a destra in fig. 15). Il fatto che la prima leva 84 sia mobile consente di adattarsi alle dimensioni della scatola 11 e, in particolare, di processare scatole 11 di lunghezza diversa, analogamente alla leva rotante 66 montata sul blocco di supporto 79 mobile di cui alle figg. 14a e 14b. Inoltre, i rulli di contrasto 85 sono mobili trasversalmente alla direzione di avanzamento T mediante un?ulteriore guida di movimentazione trasversale 86 alla quale sono associati da supporti 87.

In particolare, dopo l?azione degli organi di taglio 69 ai fini della messa in altezza, la scatola 11 viene fatta avanzare verso destra in fig. 15 dall?organo di trasporto 75 fino a che la prima leva 84, a sinistra in linea continua ed al centro in tratteggio in fig. 15, e la seconda leva 84 sono in posizione per piegare una prima coppia di lembi superiori 118. Dopodich?, in tale posizione della scatola 11, intervengono i rulli di contrasto 85 per determinare la chiusura di due ulteriori lembi superiori 118, concludendo la chiusura sequenziale di tutti i lembi superiori 118, per poi procedere con l?applicazione del nastro adesivo di chiusura. Nel caso in cui sia previsto un gruppo di applicazione di un nastro di chiusura, esso pu? essere favorevolmente configurato mobile perch?, a seguito dell?operazione di ?down-sizing?, la posizione di applicazione del nastro superiore potrebbe non essere necessariamente centrata rispetto alla mezzeria della scatola 11. Anche in questo caso, in alternativa ? ipotizzabile erogare un collante prima della chiusura della seconda coppia di lembi superiori. Dopodich?, come detto, la scatola 11 chiusa viene definitivamente evacuata dall?organo trasportatore 75.

La stazione di introduzione 105, o la stazione di chiusura 106 possono comprendere anche un dispositivo di erogazione 76 di materiale di riempimento (figg. 1 e 3) configurato per introdurre nella scatola 11 materiale di riempimento, ad esempio carta o sacchetti d?aria, per occupare almeno parzialmente lo spazio interno alla scatola 11 non occupato dall?uno o pi? oggetti 101.

Il funzionamento dell?impianto 10 fin qui descritto, che corrisponde sostanzialmente al procedimento secondo il presente trovato, ? il seguente. L?unit? di controllo generale 120 riceve dal sistema di gestione magazzino (WMS), configurato per ricevere e gestire gli ordini di acquisto, un segnale d?ordine relativo a un determinato ordine di acquisto, che identifica il lotto di oggetti in esso contenuto.

Il segnale d?ordine comprende, ad esempio, una lista dell?uno o pi? oggetti 101 ordinati e pu? comprendere, inoltre, un?informazione sul volume di ciascun prodotto 101 presente nella lista e/o il volume complessivo, o ingombro volumetrico, degli oggetti 101 di uno stesso ordine di acquisto. In possibili implementazioni, tale segnale pu? includere, in aggiunta od in alternativa, informazioni relative alle dimensioni della scatola 11 idonea a contenere il determinato gruppo di oggetti 101 dell?ordine, in particolare lunghezza, larghezza ed altezza. Come anche spiegato nel prosieguo, tale segnale pu? essere utilizzato per correlare una capacit? di contenimento della corrispondente scatola 11 in condizione tridimensionale aperta, in particolare lunghezza, larghezza ed altezza, con un ingombro volumetrico del determinato lotto di uno o pi? oggetti 101 da introdurre in detta scatola 11 in modo da identificare e prelevare automaticamente il corrispondente cartone 12 da prelevare. Successivamente, in una prima fase nella stazione di alimentazione 104 sono preparati, suddivisi uno dall?altro, i diversi lotti di articoli 101 appartenenti ciascuno ad un determinato ordine di acquisto e ciascun lotto ? inserito in uno dei vani 108 del magazzino temporaneo 107.

Alternativamente, nel caso in cui la stazione di alimentazione 104 sia caricata in modo manuale, il segnale d?ordine, pu? essere trasmesso, ad esempio, ad un dispositivo di controllo come un computer, un tablet, o uno smartphone in dotazione al personale addetto, in modo che prelevi l?uno o pi? oggetti 101, ad esempio da un magazzino oggetti, e li posizioni nel vano 108 del magazzino temporaneo 107.

In forme di realizzazione del presente trovato, il suddetto segnale d?ordine, se contiene l?informazione sul volume dell?uno o pi? oggetti 101 e/o informazioni sulle dimensioni, in particolare lunghezza, larghezza, altezza, della scatola 11 idonea a contenere il determinato gruppo di oggetti 101, pu? essere inviato parallelamente anche alla seconda unit? di controllo 123 che sulla base di questo controlla la selezione di un cartone 12 per la realizzazione della scatola 11 di capacit? coordinata, in sequenza temporale.

Favorevolmente, in possibili implementazioni il segnale d?ordine viene elaborato incrociando le informazioni sull?ingombro volumetrico del lotto di oggetti 101 con informazioni che riguardano le tre dimensioni della scatola 11, cio? lunghezza, larghezza, altezza, in modo da selezionare la scatola 11 pi? idonea.

In altre forme di realizzazione del presente trovato, ? previsto di inviare l?informazione sul volume dell?uno o pi? oggetti 101 rilevato mediante i dispositivi di rilevazione 109 del magazzino temporaneo 107.

Quindi, in una seconda fase, l?apparecchiatura di formatura 100 prepara automaticamente una scatola 11 alla volta, partendo da un cartone 12 selezionato da una pluralit? di diversi cartoni 12 a disposizione, in funzione del volume dello specifico lotto di oggetti 101 da introdurre nella scatola 11.

In particolare, ad esempio, la seconda unit? di controllo 123 riceve informazioni dall?unit? di controllo generale 120, oppure dalla prima unit? di controllo 110, sul volume dell?uno o pi? oggetti 101 che costituiscono il lotto da confezionare in una certa scatola 11 da formare.

La seconda unit? di controllo 123 confronta il valore del volume con una pluralit? di volumi memorizzati corrispondenti alla pluralit? di cartoni 12 presenti in quel momento nelle sedi 24 e comanda il primo organo di prelievo 44 del dispositivo di prelievo 33 di prelevare il selezionato cartone 12.

Se il cartone 12 da prelevare ? esaurito a magazzino, allora il procedimento pu? prevedere di prelevare il cartone 12 di dimensioni maggiori, preferibilmente pi? prossime a quelle del cartone 12 selezionato inizialmente, sulla base di una logica di ottimizzazione del ciclo operativo. Le dimensioni della scatola 11 ottenuta da tale cartone 12 di dimensioni maggiori possono essere in seguito aggiustate, ad esempio mediante procedura di messa in altezza (?down-sizing?) ed eventualmente prevedendo di inserire nella scatola un?adeguata quantit? di materiale di riempimento.

Il primo organo di prelievo 44 (figure 5 e 6) ? movimentato lungo la guida orizzontale 35 dalla posizione di partenza verso la posizione finale e lungo la guida verticale 39 per posizionarsi in vicinanza del selezionato gruppo di cartoni 12 su una corrispondente sede 24 e prelevare quindi il cartone 12 pi? esterno del gruppo.

Il primo organo di prelievo 44, inoltre, ? ruotato attorno al proprio asse trasversale Z per assumere un?inclinazione corrispondente all?inclinazione dei cartoni 12 che ? uguale al suddetto angolo ? (fig. 8).

Opzionalmente, il dispositivo di prelievo 33, pu? comprendere sensori ottici o similari, di tipo noto e qui non raffigurati, i quali sono configurati per rilevare l?inclinazione dei cartoni 12 e quindi adattare l?inclinazione del primo organo di prelievo 44 all?inclinazione rilevata quando questa non corrisponde a quella nominale dell?angolo ?.

L?associazione del primo organo di prelievo 44 con il cartone 12 avviene grazie alle ventose di prelievo 48 azionate da una pompa di aspirazione, per generare un sottovuoto, non rappresentata nei disegni. Vantaggiosamente, il primo organo di prelievo 44 si associa al cartone 12 (fig. 13) a cavallo di una linea di piegatura F, ed eventualmente in una regione compresa in altezza tra le linee di cordonatura M1 e M2, per evitare che il cartone 12 collassi durante le successive fasi di movimentazione, in particolare quando esso ? posizionato orizzontalmente.

Favorevolmente, il cartone 12 viene prelevato con i lembi superiori 118 rivolti verso il basso e successivamente, come di seguito spiegato, nel movimento di prelievo da parte del primo organo di prelievo 44 e consegna al secondo organo di prelievo 54 il cartone 12 viene ruotato in modo da trovarsi con lembi superiori 118 verso l?alto (fig. 12).

In particolare, il cartone 12 ? estratto dalla sede 24 (fig. 9) mediante movimentazione combinata del primo organo di prelievo 44 lungo l?asse longitudinale, o orizzontale, X, l?asse verticale Y e attorno all?asse trasversale Z, per posizionarlo orizzontalmente (fig. 10).

Il primo organo di prelievo 44 ? quindi movimentato sulla guida orizzontale 35 lungo lo spazio di trasferimento superiore 25 e ulteriormente ruotato per essere portato in posizione sostanzialmente verticale (fig. 11) e con i lembi inferiori 117 della scatola 11 rivolti verso il basso in corrispondenza della posizione iniziale, in cui il cartone 12 ? trasferito al secondo organo di prelievo 54. Il cartone 12, sia nel caso in cui viene prelevato da una sede 24 della prima unit? di immagazzinamento 16 sia nel caso in cui viene prelevato da una sede 24 della seconda unit? di immagazzinamento 17, viene consegnato al secondo organo di prelievo 54 che provvede a trasferirlo in basso verso il dispositivo di chiusura 67, previa formatura mediante azione del dispositivo di formatura 34 sopra descritto. Tale trasferimento verso il basso avviene grazie al dispositivo di trasferimento 52, il quale, dopo che il cartone 12 ? stato formato dal dispositivo di formatura 34, si muove sulla guida verticale 53 portando con s? il secondo organo di prelievo 54 e lo stesso cartone 12 formato ad esso accoppiato. Favorevolmente, inoltre, grazie al dispositivo di traslazione 58, anche la guida 53 pu? essere selettivamente traslata orizzontalmente in modo alternato da e verso il successivo dispositivo di chiusura 67, come ad esempio indicato dalla freccia L di figg. 6 e 14b, adattandosi alla larghezza della scatola 11 ai fini del corretto posizionamento centrato della scatola 11 stessa rispetto all?applicazione del nastro.

In questo modo, la scatola 11 ? realizzata automaticamente mentre un eventuale operatore pu? essere libero di svolgere altre azioni, ad esempio effettuare, nella stazione di introduzione 105, il confezionamento di un altro lotto di oggetti 101 in un?altra scatola 11 formata in precedenza. Inoltre, vantaggiosamente, la scatola 11, non risulter? n? sovradimensionata n? sottodimensionata permettendo cos? di ottimizzare spazio e costi.

L?apparecchiatura di formatura 100 pu? essere rifornita dei cartoni 12 sia in modo manuale, da personale addetto, sia in modo automatizzato, ad esempio mediante un?idonea macchina, ad esempio un robot, di tipo noto e non rappresentata nei disegni.

In una successiva terza fase operativa, nella stazione di introduzione 105 (fig. 1) il lotto di oggetti 101 preparati nella suddetta prima fase sono introdotti nella scatola 11 preparata nella suddetta seconda fase, sotto il controllo della terza unit? di controllo 125, coordinata dall?unit? di controllo centrale 120. Vantaggiosamente, con il presente trovato mentre gli oggetti 101 di un lotto associato ad un determinato ordine vengono introdotti nella scatola 11, viene gi? formata la scatola 11 dell?ordine successivo al determinato ordine e viene chiusa contemporaneamente la scatola 11 dell?ordine precedente al determinato ordine. L?operatore deve solo introdurre gli oggetti del lotto associato al determinato ordine nella scatola 11, senza preoccuparsi di eseguire la formatura e la chiusura delle scatole 11 dell?ordine successivo e precedente, in quanto tali operazioni avvengono automaticamente in sovrapposizione temporale.

Il procedimento prevede che la terza fase sia realizzata in un intervallo di tempo che ? almeno in parte sovrapposto all?intervallo di tempo necessario alla prima fase per predisporre i lotti di oggetti 101.

Esperienze pratiche effettuate dalla Richiedente hanno evidenziato che il tempo in cui una scatola 11 ? formata e resa disponibile dall?apparecchiatura di formatura 100 ? sostanzialmente uguale al tempo richiesto per preparare ciascun lotto di oggetti 101.

In questo modo, vantaggiosamente, si riducono, o addirittura si azzerano i tempi morti tra il confezionamento di oggetti 101 relativi ad un ordine di acquisto e quello successivo.

Infatti, un operatore addetto al confezionamento, in un dato momento, avr? a disposizione per un dato ordine di acquisto/lotto di uno o pi? oggetti 101, un?associata scatola 11 la cui capacit? ? coordinata al volume degli oggetti 101. Pertanto, l?operatore non si deve occupare della stima e della scelta del cartone 12 e nemmeno della sua conformazione a scatola 11. Pu? essere previsto di indicare all?operatore P, per esempio mediante i dispositivi di visualizzazione 111, da quale vano 108 prelevare gli oggetti 101 da confezionare nella scatola 11 fornita in quel dato momento. In questo modo ? possibile evitare di introdurre in una scatola 11 oggetti 101 errati, ossia corrispondenti ad un altro ordine di acquisto.

I cartoni 12 messi a disposizione dall?apparecchiatura di formatura 100 nella prima fase sono idonei a realizzare scatole 11 con un intervallo di capacit? sufficientemente ampio per adattarsi alla gamma di oggetti 101 dei diversi ordini di acquisto gestiti dall?impianto 10.

La suddetta seconda fase prevede che la seconda unit? di controllo 123 monitori, ad intervalli prestabiliti, la quantit? di cartoni 12 presenti nell?apparecchiatura di formatura 100 per inviare un segnale di rifornimento nel caso in cui il numero di cartoni 12 in ciascuna sede 24 scenda sotto un certo numero prestabilito.

Nella prima fase, ? previsto di depositare, preferibilmente in ogni vano 108, l?uno o pi? oggetti 101 di un singolo ordine. La seconda unit? di controllo 123 memorizza la corrispondenza fra l?ordine di acquisto e il contenuto del corrispondente vano 108, o eventualmente di pi? vani 108, in cui sono stati depositati temporaneamente gli oggetti 101.

Pu? essere previsto di rilevare il volume dell?uno o pi? oggetti 101 depositati nel vano 108, singolarmente e/o complessivamente e tale informazione sul volume pu? essere inviata alla seconda unit? di controllo 123 per selezionare il cartone 12 corretto.

L?informazione di volume rilevata dai dispositivi di rilevazione 109 pu? integrare l?informazione gi? presente nel segnale d?ordine, oppure essere utilizzato dalla seconda unit? di controllo 123, ad esempio, per verificare la corrispondenza tra volume atteso, ossia quello indicato dal segnale d?ordine e volume effettivamente rilevato dai dispositivi di rilevazione 109.

In forme di realizzazione, la seconda unit? di controllo 123 confronta l?informazione del volume complessivo dell?uno o pi? oggetti 101 con l?informazione di una predeterminata serie di volumi memorizzati in una sua memoria ciascuno associato ad una scatola 11 ad un corrispondente cartone 12 di coordinate dimensioni e seleziona il cartone 12 corrispondente all?intervallo di volume che comprende il volume dell?uno o pi? oggetti 101.

Nel caso di pi? d?un intervallo di volume comprendente il valore di volume dell?uno o pi? oggetti 101 potenzialmente idoneo, la seconda unit? di controllo 123 seleziona il cartone 12 con il quale ? possibile realizzare la scatola 11 con volume minore.

Ad esempio, la seconda unit? di controllo 123 pu? confrontare il volume rilevato dell?uno o pi? oggetti 101 con i volumi delle scatole 11 ottenibili dai cartoni 12 presenti in un dato momento nell?apparecchiatura 100 per selezionare quello di dimensione pi? idonea.

Una volta che la seconda unit? di controllo 123 ha determinato il cartone 12 idoneo, essa comanda il primo dispositivo di prelievo 33 di muoversi nella corrispondente sede 24, prelevare il cartone 12 e trasferirlo nel dispositivo di formatura 34.

In una successiva quarta fase operativa, nella stazione di chiusura 106 (figure 1 e 15) la scatola 11 ? chiusa, eventualmente viene apposto il segnacollo se non applicato prima dell?introduzione degli oggetti ed inviata selettivamente verso un magazzino, o una stazione di spedizione sotto il controllo della quarta unit? di controllo 126, coordinata dall?unit? di controllo centrale 120.

? chiaro che al procedimento e all?impianto di confezionamento 10 fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di fasi o di parti, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni. ? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potr? realizzare altre forme equivalenti di procedimenti e impianti di confezionamento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni stesse.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Procedimento di confezionamento per confezionare uno o pi? oggetti (101) in scatole (11), detto procedimento comprendendo:

- fornire uno o pi? oggetti (101) raggruppati in rispettivi lotti, ciascun lotto essendo associato ad un rispettivo ordine d?acquisto;

- predisporre almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17) comprendente una pluralit? di cartoni (12) in condizione appiattita di differenti dimensioni;

- prelevare da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17) un cartone da detta pluralit? cartoni (12) in condizione appiattita, mediante mezzi di prelievo (44, 52);

- aprire il cartone (12) prelevato per formare una scatola (11) aperta superiormente avente pareti laterali (113, 115) e frontali (114, 116) ed una parete di fondo, mediante mezzi di formatura (34);

- chiudere la parete di fondo, mediante mezzi di chiusura (67);

- fornire, ad una stazione di introduzione (105), la scatola (11) aperta superiormente;

- introdurre, in detta stazione di introduzione (105), il lotto scelto di oggetti (101) in detta scatola (11) aperta superiormente;

- chiudere l?apertura superiore di detta scatola (11) e

- trasferire la scatola chiusa verso ulteriori stazioni di lavorazione, o verso la spedizione;

in cui detto prelievo di detto cartone (12) in condizione appiattita ? effettuato sulla base di una selezione automatica di uno specifico cartone (12) in condizione appiattita tra detta pluralit? di cartoni (12) in condizione appiattita di differenti dimensioni, in cui si correla una capacit? di contenimento della corrispondente scatola (11) in condizione tridimensionale aperta, ottenuta con l?apertura di detto cartone (12), con un ingombro volumetrico del lotto scelto di oggetti (101) da introdurre in detta scatola (11) in modo da prelevare da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17) il cartone (12) la cui scatola (11) aperta offre un volume che pi? si avvicina al volume del lotto da introdurre.

2. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che prevede di sincronizzare un tempo atteso di completamento di preparazione di un determinato lotto di uno o pi? oggetti (101) e correlare l?ingombro volumetrico degli uno o pi? oggetti (101) di detto determinato lotto con le operazioni previste per il prelievo del cartone (12) da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17), l?apertura del cartone (12) prelevato per formare la scatola (11) aperta superiormente e la chiusura della parete di fondo.

3. Procedimento come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la fase di introdurre, in una scatola (11) gi? formata e chiusa sul fondo, uno o pi? oggetti (101) di un determinato lotto ? effettuata in almeno parziale sovrapposizione temporale con una o pi? delle operazioni previste per il prelievo del successivo cartone (12) da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17), l?apertura di detto cartone (12) prelevato per formare la successiva scatola (11) aperta superiormente e la chiusura della relativa parete di fondo.

4. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che prevede di fornire un segnale contenente informazioni correlate con l?ingombro volumetrico del determinato lotto di uno o pi? oggetti (101) da introdurre in detta scatola (11) ed eventualmente anche le dimensioni di un coordinato cartone (12) e di associare, ai fini di detto prelievo automatico, dette informazioni contenute in detto segnale ad uno specifico cartone (12) di una pluralit? di cartoni (12) in condizione appiattita, raggruppati in gruppi predefiniti in base a rispettive dimensioni correlate alla capacit? di contenimento di dette scatole (11) in condizione tridimensionale aperta ottenibili da ciascuno di detti cartoni (12).

5. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui ciascun cartone (12) in condizione appiattita viene fornito in una determinata posizione di prelievo in modo da esporre verso l?esterno una linea di piegatura (F) tra due pareti principali consecutive di detto cartone (12) atte a definire rispettivamente una parete laterale, o fianco (113, 115), di detta scatola (11) ed una parete frontale (114, 116) di detta scatola (11) ed in cui il prelievo automatico di un rispettivo cartone (12) ? effettuato applicando una forza di presa su entrambe le superfici a cavallo di detta linea di piegatura (F), in modo da mantenere detto cartone (12) in condizione appiattita durante la fase di prelievo automatico.

6. Impianto di confezionamento (10) per confezionare uno o pi? oggetti (101) in scatole (11), detto impianto di confezionamento (10) comprendendo:

una stazione di alimentazione (104) di uno o pi? oggetti (101) raggruppati in rispettivi lotti, ciascun lotto essendo associato ad un rispettivo ordine d?acquisto in accordo con una determinata pianificazione temporale di produzione;

una stazione di introduzione (105) per introdurre in una scatola (11) uno o pi? oggetti (101) di un determinato lotto;

una stazione di chiusura (106) per chiudere a misura e trasferire detta scatola (11) verso ulteriori lavorazioni, o verso la spedizione;

caratterizzato dal fatto che detto impianto di confezionamento (10) comprende, inoltre, un?apparecchiatura di formatura (100) configurata per effettuare sia un prelievo automatico di un corrispondente cartone (12) in condizione appiattita, sia una successiva formatura automatica di detto cartone (12) in una condizione tridimensionale aperta definente detta scatola (11) con apertura superiore, sia la chiusura della parete di fondo di detta scatola (11),

in cui detta apparecchiatura di formatura (100) ? configurata per effettuare detto prelievo automatico di detto corrispondente cartone (12) in condizione appiattita sulla base di una selezione automatica di detto cartone (12) da una pluralit? cartoni (12) in condizione appiattita di differenti dimensioni presenti in un?unit? di immagazzinamento (16, 17), in cui un?unit? di controllo (120) ? configurata per correlare una capacit? di contenimento della corrispondente scatola (11) in condizione tridimensionale aperta, ottenuta con l?apertura di detto cartone (12), con un ingombro volumetrico del lotto scelto di oggetti (101) da introdurre in detta scatola (11) in modo da prelevare da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17) il cartone (12) la cui scatola (11) aperta offre un volume che pi? si avvicina al volume del lotto da introdurre.

7. Impianto come nella rivendicazione 6, in cui detta unit? di controllo (120) ? configurata per sincronizzare un tempo atteso di completamento di preparazione di un determinato lotto di uno o pi? oggetti (101) e correlare l?ingombro volumetrico degli uno o pi? oggetti (101) di detto determinato lotto con le operazioni previste per il prelievo del cartone (12) da detta almeno un?unit? di immagazzinamento (16, 17), l?apertura del cartone (12) prelevato per formare la scatola (11) aperta superiormente e la chiusura della parete di fondo.

8. Impianto come nella rivendicazione 6 o 7, in cui detta unit? di controllo (120) ? configurata per sincronizzare l?introduzione, in una scatola (11) gi? formata e chiusa sul fondo, di uno o pi? oggetti (101) di un determinato lotto in modo che detta introduzione di oggetti (101) in una scatola (11) sia in almeno parziale sovrapposizione temporale con una o pi? delle operazioni previste per il prelievo del successivo cartone (12), l?apertura del cartone (12) prelevato per formare la successiva scatola (11) aperta superiormente e la chiusura della relativa parete di fondo.

9. Impianto come nella rivendicazione 6, 7 o 8, in cui detta unit? di controllo (120) ? configurata per fornire un segnale contenente informazioni correlate con l?ingombro volumetrico del determinato lotto di uno o pi? oggetti (101) da introdurre in detta scatola (11) ed eventualmente anche le dimensioni di una coordinata scatola (11) e di associare, ai fini di detto prelievo automatico, dette informazioni contenute in detto segnale ad uno specifico cartone (12) di una pluralit? di cartoni (12) in condizione appiattita, raggruppati in gruppi predefiniti in base a rispettive dimensioni correlate alla capacit? di contenimento delle scatole (11) in condizione tridimensionale aperta ottenibili da ciascuno di detti cartoni (12).

10. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui detta apparecchiatura di formatura (100) comprende:

detta almeno una unit? di immagazzinamento (16, 17), la quale ? provvista di sedi (24) che sono in comunicazione fra loro in un comune spazio di trasferimento superiore (25) e ciascuna atta ad alloggiare, disposto su una corrispondente superficie di appoggio (29), un rispettivo gruppo di cartoni (12);

un primo organo di prelievo (44) posizionato all?interno di detta unit? di immagazzinamento (16, 17) per inserirsi in dette sedi (24) e provvisto di uno o pi? elementi di presa (48) configurati per selettivamente prendere in modo stabile un rispettivo cartone (12) in condizione appiattita, il quale primo organo di prelievo (44) ? associato a due carrelli (36, 42) scorrevolmente posizionati su due rispettive guide (35, 39) lineari installate su detta unit? di immagazzinamento (16, 17), di cui una prima (35) orizzontale ed una seconda (39) verticale, in modo che detto primo organo di prelievo (44) sia mobile in almeno due gradi di libert? lineari, rispettivamente in altezza e lunghezza lungo dette guide (35, 39) associate a detta unit? di immagazzinamento (16, 17), in cui, inoltre, detto primo organo di prelievo (44) ? associato ad un organo motore (45) configurato per porre in rotazione detto primo organo di prelievo (44) attorno ad un proprio asse di sviluppo;

un secondo organo di prelievo (52) configurato per cooperare con detto primo organo di prelievo (44) per ricevere detto cartone (12) in condizione appiattita (12), il quale secondo organo di prelievo (54) ? provvisto di uno o pi? elementi di presa (56) ed ? montato su un rispettivo carrello (57) scorrevolmente posizionato su una guida (53) lineare disposta in verticale in detta unit? di immagazzinamento (16, 17);

mezzi di formatura (34) associati a detto secondo organo di prelievo (54) e provvisti di uno o pi? elementi rotanti a leva (60) equipaggiati con una o pi? porzioni di presa (63) atte ad accoppiarsi selettivamente con una o pi? parti di detto cartone (12) per fare ruotare queste ultime e determinare una condizione tridimensionale aperta di detto cartone (12) definente detta scatola (11); e

mezzi di chiusura fondo (67) configurati per chiudere il fondo di detta scatola (11).

11. Impianto come nella rivendicazione 10, in cui detta unit? di controllo (120) ? configurata sia per comandare selettivamente, direttamente, o indirettamente, il movimento lineare di detti due carrelli (36, 42) lungo dette guide lineari (35, 39), sia per azionare detto organo motore (45) per porre in rotazione detto primo organo di prelievo (44) attorno a detto asse di sviluppo, in modo da determinare complessivamente un moto combinato di detto primo organo di prelievo (44) lungo una risultante traiettoria almeno in parte curvilinea, affinch? un cartone (12) appiattito prelevato da un rispettivo gruppo di cartoni (12) inclinati possa ruotare per svincolarsi da detto gruppo di cartoni (12) ed essere posizionato sostanzialmente in orizzontale in detto spazio di trasferimento superiore (25) comune a dette sedi (24), essere quindi trasferito linearmente verso detto secondo organo di prelievo (54) ed essere ruotato nuovamente per essere consegnato a detto secondo organo di prelievo (54).

12. Impianto come nella rivendicazione 10 o 11, in cui detti uno o pi? elementi di presa (48) di detto primo organo di prelievo (44) sono configurati per applicare una forza di presa su entrambi i lati a cavallo di una linea di piegatura (F) tra due pareti principali consecutive di detto cartone (12) atte a definire rispettivamente una parete laterale, o fianco, di detta scatola (11) ed una parete frontale di detta scatola (11), in modo da mantenere detto cartone (12) in condizione appiattita durante la fase di prelievo automatico.

13. Impianto come nella rivendicazione 10, 11 o 12, in cui detta guida (53) lineare ? montata su un dispositivo di traslazione (58) azionato da un relativo motore (59) per determinare selettivamente un moto di traslazione orizzontale di detta guida (53) lineare rispetto a detti mezzi di chiusura fondo (67).