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IT201900002345A1 - Raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili - Google Patents

Raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili Download PDF

Info

Publication number
IT201900002345A1
IT201900002345A1 IT102019000002345A IT201900002345A IT201900002345A1 IT 201900002345 A1 IT201900002345 A1 IT 201900002345A1 IT 102019000002345 A IT102019000002345 A IT 102019000002345A IT 201900002345 A IT201900002345 A IT 201900002345A IT 201900002345 A1 IT201900002345 A1 IT 201900002345A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
tubular element
fitting
bush
opening
pipe
Prior art date
Application number
IT102019000002345A
Other languages
English (en)
Inventor
Umberto Bertolotti
Mario Contini
Original Assignee
Ivar Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Ivar Spa filed Critical Ivar Spa
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Priority to CN202080013828.4A priority patent/CN113508256B/zh
Priority to EA202191848A priority patent/EA202191848A1/ru
Priority to US17/431,925 priority patent/US20220136633A1/en
Priority to EP20707322.2A priority patent/EP3928017B1/en
Priority to CA3129870A priority patent/CA3129870A1/en
Priority to PCT/IB2020/051026 priority patent/WO2020170066A1/en
Priority to MA055018A priority patent/MA55018A/fr
Priority to AU2020223900A priority patent/AU2020223900A1/en
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L33/00Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses
    • F16L33/20Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members
    • F16L33/207Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose
    • F16L33/2071Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose the sleeve being a separate connecting member
    • F16L33/2073Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose the sleeve being a separate connecting member directly connected to the rigid member
    • F16L33/2076Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose the sleeve being a separate connecting member directly connected to the rigid member by plastic deformation

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Quick-Acting Or Multi-Walled Pipe Joints (AREA)
  • Joints Allowing Movement (AREA)

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“RACCORDO PER IL COLLEGAMENTO DI TUBAZIONI, IN PARTICOLARE DI TUBI FLESSIBILI”
La presente invenzione ha per oggetto un raccordo per il collegamento di tubazioni, e trova particolare impiego nell'ambito del collegamento di tubi flessibili per la circolazione di fluidi in pressione, per esempio acqua.
L'invenzione può trovare vantaggiosa applicazione nel contesto di impianti termoidraulici e/o di distribuzione di acqua in edifici di tipo residenziale, commerciale o industriale.
Com'è noto, il collegamento di tubi flessibili viene generalmente realizzato predisponendo un raccordo avente forma di elemento tubolare rigido, provvisto di due o più terminazioni accoppiabili ad altrettanti tubi ed atto a mettere questi ultimi in comunicazione di fluido tra loro con tenuta di fluido verso l'esterno.
Una o più terminazioni del raccordo, destinata all’accoppiamento di un tubo flessibile, presenta generalmente una superficie di ancoraggio sagomata sulla quale il tubo flessibile viene forzato ad aderire, e sulla quale il tubo flessibile si aggrappa stabilmente a seguito di una deformazione elastica o permanente. Tale superficie di ancoraggio può essere realizzata mediante una superficie presentante scanalature anulari, alle quali il tubo è forzato ad accoppiarsi in virtù della sua deformabilità elastica. Tali superfici di ancoraggio sono solitamente realizzate esternamente alla terminazione, e la terminazione stessa viene quindi inserita all'interno di un'estremità del tubo associandosi stabilmente ad essa. Le terminazioni del raccordo possono essere tutte dotate di una superficie di ancoraggio con scanalature, per l’aggancio di tubi mediante deformazione, oppure possono essere realizzate per esempio mediante una superficie filettata, sulla quale il tubo viene forzato ad impegnarsi mediante avvitamento; in alternativa, alla superficie filettata del terminale può essere collegata una valvola.
Al fine di garantire una tenuta di fluido tra l'interno dell'elemento tubolare e l'esterno della tubazione ad esso associata, ed impedire quindi trafilamenti di fluido verso l'esterno, si impiegano solitamente guaine esterne (tipicamente denominate “bussole”), per esempio metalliche, che avvolgono l'estremità del tubo accoppiato all'elemento tubolare e vengono quindi deformate permanentemente, per esempio imprimendo uno schiacciamento con una pinza, in modo da generare una compressione sul tubo sottostante. In tal modo, il tubo è forzato a schiacciarsi contro la terminazione sottostante, generando un accoppiamento stabile con la stessa. Tali raccordi sono generalmente identificati come “raccordi a pressare” (o in gergo tecnico “press-fit”).
Al fine di migliorare la tenuta di fluido tra l'interno del collegamento raccordo/tubazione e l'ambiente esterno, sono generalmente previste guarnizioni -ad esempio O-ring - da interporre tra ciascuna terminazione del raccordo e la rispettiva tubazione a cui essa è accoppiata.
Un esempio di raccordi a pressare di tipo noto è costituita dai raccordi in ottone, ad esempio del tipo descritto nel documento brevettuale EP2677223, a nome della stessa Richiedente. Tali raccordi sono tipicamente realizzati a partire da barre in ottone, le quali vengono stampate per definire la forma del raccordo e il condotto interno per il passaggio del fluido. Inoltre, sulla superficie esterna delle terminazioni del raccordo, vengono realizzate (tipicamente mediante lavorazione meccanica) delle scanalature anulari o delle nervature che consentono di ancorare il tubo flessibile alla terminazione, come sopra illustrato. In aggiunta, i raccordi in ottone presentano tipicamente una o più guarnizioni calzate esternamente a ciascuna terminazione, ad esempio in posizioni intermedie tra le varie scanalature anulari di presa del tubo. In alcuni casi, la guarnizione può sporgere radialmente oltre l’ingombro delle scanalature presenti sulla superficie di ancoraggio, in modo tale da risultare pressate e deformate insieme al tubo da collegare a seguito dello schiacciamento della guaina esterna (o bussola), in modo tale da aderire con maggiore efficacia sia alla terminazione del raccordo che al tubo ad essa calzato ed evitare trafilamenti di fluido tra questi ultimi verso l'esterno anche in condizioni di elevate pressioni di esercizio.
Questa tipologia di raccordo presenta alcuni svantaggi. Anzitutto tali raccordi presentano un passaggio per il fluido di diametro ristretto, poiché è necessario prevedere un certo spessore di ottone che consenta una corretta lavorazione del pezzo. Ciò si traduce in una ridotta portata trasferibile, o comunque di un ridotto diametro interno utile rispetto al diametro esterno.
In aggiunta, tali raccordi - quando di tipo angolare, ossia quando presentano un angolo (ad esempio di 90°) tra le terminazioni atte a ricevere i tubi da collegare -sono caratterizzati internamente da un cambio repentino di direzione, dovuto al fatto che i condotti interni sono realizzati tipicamente mediante punzoni che si inseriscono in fase di lavorazione all’interno delle terminazioni per creare lo spazio vuoto che definisce i condotti stessi. In altre parole, la realizzazione di un condotto interno angolare su raccordi in ottone porta necessariamente alla creazione di una curva stretta nel condotto interno. Ciò determina un inconveniente molto rilevante, poiché la presenza di una curva stretta introduce elevate perdite di carico (cali di pressione) e turbolenze nel flusso di fluido trasportato. Nel settore dei raccordi a pressare, si indica con “zeta value” un parametro rappresentativo delle perdita di carico legate alla geometria del raccordo stesso, ossia una sorta di “resistenza idraulica”: maggiore è il valore di “zeta value”, maggiore è la perdita di carico in corrispondenza del raccordo. Tipicamente i raccordi in ottone sopra descritti presentano elevati valori di “zeta value” dovuti alla geometria e alle dimensioni determinate dal processo produttivo.
Per ovviare a tali inconvenienti, è nota un’ulteriore tipologia di raccordo a pressare, realizzati a partire da un tubo di spessore sottile, tipicamente in acciaio. Tali raccordi sono ottenuti per piegatura, anziché per stampaggio e/o lavorazione meccanica, e consentono di ottenere curve morbide e diametri del condotto interno elevati. Ciò permette di ottenere un flusso uniforme e basse perdite di carico, raggiungendo quindi valori di “zeta value” inferiori rispetto ai raccordi in ottone.
Tuttavia anche i raccordi in acciaio presentano inconvenienti rilevanti. Anzitutto, i raccordi in acciaio non possono presentare terminali con una superficie esterna di ancoraggio dotata di scanalature/nervature anulari, poiché non vi è spessore e materiale a sufficienza per lavorare ancoraggi per i tubi da collegare (la superficie esterna è sostanzialmente liscia). Ciò porterebbe all’impossibilità di mantenere i tubi stabilmente fissati al raccordo, e i tubi potrebbero quindi sfilarsi o non avere un ancoraggio stabile. Per ovviare a tale inconveniente, è necessario prevedere mezzi aggiuntivi per far aggrappare i tubi quando si esegue la pressatura: le soluzioni note sono quindi dotate di cilindri aggiuntivi che avvolgono esternamente ciascun terminale. Tali cilindri aggiuntivi sono tipicamente in plastica e dotano il terminale di opportune nervature o rilievi esterni sui quali il tubo - una volta pressato - può fare presa per realizzare un montaggio stabile. Tipicamente tali cilindri sono realizzati mediante co-stampaggio di materiale plastico attorno al tubolare in acciaio del raccordo: in sostanza la presa e l’aggancio del tubo avviene sulla superficie dei cilindri in plastica in modo funzionalmente analogo a quanto avviene - nei raccordi in ottone - sulle scanalature esterne realizzate mediante lavorazione meccanica. È evidente che la soluzione mista acciaio-plastica risulta molto complessa da un punto di vista del processo produttivo, e ciò determina un elevato costo realizzativo per tale tipo di raccordi a pressare.
In aggiunta, in tale soluzione esiste il rischio che tra ciascun cilindro esterno in plastica e la rispettiva terminazione in acciaio si verifichi un trafilamento, ad esempio a causa dei cambiamenti di temperatura nel fluido trasportato oppure per la presenza di sollecitazioni meccaniche: ciò può portare ad un cattivo funzionamento o all’insorgere di guasti o malfunzionamenti nell’impianto.
In questa situazione lo scopo alla base della presente invenzione, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, è mettere a disposizione un raccordo per il collegamento di tubazioni che possa essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo per il collegamento di tubazioni caratterizzato da una resistenza idraulica ridotta, e in grado di trasmettere il fluido con un flusso regolare e a ridotta turbolenza, anche in caso di raccordo di tipo angolare.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazioni in grado di eseguire in modo efficace il collegamento di tubi, in particolare tubi flessibili per la circolazione di fluidi in pressione, tubi in materiale plastico o tubi “multistrato” (ossia tubazioni contenenti strati sovrapposti di materiali diversi in cui, tipicamente, uno o più di tali strati è in materiale metallico). Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazioni caratterizzato da un ridotto costo di realizzazione. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazione di semplice e rapida realizzazione.
E’ inoltre scopo della presente invenzione realizzare un raccordo per il collegamento di tubazioni che presenti un'elevata affidabilità di funzionamento.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo per il collegamento di tubazioni caratterizzato da una struttura semplice e razionale.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di creare soluzioni alternative, rispetto alla tecnica nota, nella realizzazione di raccordi per il collegamento di tubazioni, e/o aprire nuovi campi progettuali.
Tali scopi, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
Aspetti dell’invenzione sono qui di seguito elencati.
In un suo primo aspetto, l’invenzione riguarda un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di cui almeno un tubo flessibile, comprendente:
- almeno un primo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un primo condotto;
- almeno un secondo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un secondo condotto, detti primo e secondo elemento tubolare essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima di ingresso/uscita e detta seconda apertura di ingresso/uscita,
in cui almeno detto primo elemento tubolare è dotato di almeno un’apertura passante, tra una superficie esterna del primo elemento tubolare rivolta verso l’esterno e una superficie interna del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto,
detta apertura passante definendo un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna e la superficie interna del primo elemento tubolare,
il raccordo essendo configurato per operare almeno in una condizione di inserimento, nella quale consente ad una tubazione di essere calzata attorno a detto primo elemento tubolare, e una condizione di serraggio, nella quale la tubazione è pressata e bloccata stabilmente e a tenuta di fluido sul primo elemento tubolare, in cui in detta condizione di serraggio detto spazio vuoto definito da detta almeno un’apertura passante è configurato per essere occupato da una porzione di detta tubazione pressata sul primo elemento tubolare.
In un aspetto il raccordo comprende inoltre almeno una prima bussola associabile al primo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna, rivolta verso il primo elemento tubolare, e una superficie esterna, in cui detta superficie esterna del primo elemento tubolare è rivolta verso detta prima bussola, in cui detta prima bussola è configurata per operare in una configurazione di inserimento, quando detto raccordo è in detta condizione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione in detto alloggiamento anulare, e una configurazione di serraggio, quando detto raccordo è in detta condizione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare, in cui in detta configurazione di serraggio detto spazio vuoto è occupato da una porzione di detta tubazione per effetto della pressione di detta prima bussola sul primo elemento tubolare.
In un suo aspetto indipendente, l’invenzione riguarda un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di cui almeno un tubo flessibile, comprendente:
- almeno un primo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un primo condotto;
- almeno un secondo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un secondo condotto, detti primo e secondo elemento tubolare essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita e detta seconda apertura di ingresso/uscita.
In un aspetto il raccordo comprende inoltre almeno una prima bussola associabile al primo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna, rivolta verso il primo elemento tubolare, e una superficie esterna.
In un aspetto almeno il primo elemento tubolare è dotato di almeno un’apertura passante (o un intaglio, foro, finestra, fessura o buco), tra una superficie esterna del primo elemento tubolare rivolta verso detta prima bussola e una superficie interna del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto.
In un aspetto detta apertura passante definisce un rispettivo spazio vuoto (ossia una sede) tra la superficie esterna e la superficie interna del primo elemento tubolare.
In un aspetto la prima bussola è configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione in detto alloggiamento anulare, e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare.
In un aspetto, in detta configurazione di serraggio detto spazio vuoto definito da detta almeno un’apertura passante è configurato per essere occupato da una porzione di detta tubazione pressata tra la prima bussola e il primo elemento tubolare.
In un aspetto detto primo elemento tubolare ha una conformazione sostanzialmente a cilindro cavo con un primo asse di sviluppo longitudinale e il materiale che compone il primo elemento tubolare ha una sezione (o spessore) sostanzialmente costante, detta superficie esterna del primo elemento tubolare definendo un primo diametro rispetto a detto primo asse di sviluppo longitudinale.
In un aspetto detto spazio vuoto è libero dal materiale di cui è composto detto primo elemento tubolare almeno in corrispondenza della sezione del primo elemento tubolare stesso.
In un aspetto detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare.
In un aspetto detta almeno un’apertura passante ha una determinata forma poligonale chiusa, ad esempio rettangolare, circolare, quadrata, triangolare.
In un aspetto detta almeno un’apertura passante presenta un bordo corrispondente con detta determinata forma poligonale chiusa.
In un aspetto detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante l’esecuzione di un taglio passante (tranciatura, incisione) nel materiale che costituisce detto primo elemento tubolare, detto taglio passante avente un determinato profilo o contorno, e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo di detto taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare, ossia verso detto primo asse di sviluppo longitudinale in detto primo condotto.
In un aspetto detto profilo del taglio passante ha una determinata forma preferibilmente a C, a U, o a linea spezzata (polilinea) formata da uno o più segmenti consecutivi.
In un aspetto detto spazio vuoto (o sede), definito da detta apertura passante, corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare dalla quale è stato rimosso il materiale, mediante l’intaglio che realizza l’apertura passante.
In un aspetto detta almeno un’apertura passante è realizzata, in una sua prima porzione, mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare, e in una seconda porzione mediante l’esecuzione di un taglio passante (tranciatura, incisione) nel materiale che costituisce detto primo elemento tubolare e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo del taglio preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare, ossia verso detto primo asse di sviluppo longitudinale in detto primo condotto, dette prima porzione e seconda porzione essendo unite tra loro, ossia adiacenti senza soluzione di continuità, a formare un solo spazio vuoto unitario.
In un aspetto, il primo elemento tubolare presenta un diametro esterno, in corrispondenza di detta superficie esterna, e detto spazio vuoto si estende da detto diametro verso l’interno del primo elemento tubolare, ossia verso detto primo asse di sviluppo longitudinale.
In un aspetto, detto primo elemento tubolare è dotato di una pluralità di aperture passanti, preferibilmente identiche tra loro, realizzate in differenti posizioni su detta superficie esterna del primo elemento tubolare.
In un aspetto, ciascuna apertura passante può essere orientata in qualsiasi modo rispetto al primo asse di sviluppo longitudinale, ovvero ciascuna apertura passante ha il proprio bordo orientato o posizionato a piacere su detta superficie esterna del primo elemento tubolare.
In un aspetto il primo elemento tubolare comprende:
- una porzione di bloccaggio, che comprende detta almeno un’apertura passante o detta pluralità di aperture passanti ed è configurata per consentire, quando detta prima bussola è in detta configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione inserita in detto alloggiamento anulare, ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo;
- una porzione di tenuta, che comprende almeno un elemento di tenuta avvolto esternamente al primo elemento tubolare in modo tale che l’elemento di tenuta risulti interposto tra la porzione di tenuta dell’elemento tubolare e la tubazione inserita nell’alloggiamento anulare, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto e l’esterno del raccordo.
In un aspetto la porzione di tenuta può comprendere una sede anulare configurata per alloggiare detto elemento di tenuta.
In un aspetto il raccordo ha una conformazione lineare e detto primo elemento tubolare ha l’asse di sviluppo longitudinale coincidente con un rispettivo asse di sviluppo longitudinale del secondo elemento tubolare.
In un aspetto il raccordo ha una conformazione curva o angolare, in cui i rispettivi assi di sviluppo longitudinale del primo e del secondo elemento tubolare formano tra loro un angolo diverso da 180°.
In un aspetto il raccordo ha una conformazione a “T” e comprende tre elementi tubolari dei quali due elementi tubolari esterni allineati tra loro e un terzo elemento tubolare intermedio interposto tra i due elementi tubolari esterni e perpendicolare ad essi.
In un aspetto detto primo elemento tubolare e detto secondo elemento tubolare sono realizzati in pezzo unico.
In un suo aspetto indipendente la presente invenzione riguarda un metodo di realizzazione di un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili, il metodo comprendente le fasi di:
- predisporre almeno un primo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un primo condotto; - predisporre almeno un secondo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un secondo condotto,
detti primo e secondo condotto essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita e detta seconda apertura di ingresso/uscita.
In un aspetto il metodo comprende inoltre la fase di realizzare almeno un’apertura passante tra una superficie esterna del primo elemento tubolare (rivolta verso l’esterno del raccordo) e una superficie interna del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto, in modo tale che detta apertura passante definisca un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna e la superficie interna del primo elemento tubolare.
In un aspetto il metodo comprende una fase di predisporre almeno una prima bussola avente conformazione a cilindro cavo e presentante un asse di sviluppo longitudinale.
In un aspetto il metodo comprende una fase di montare detta prima bussola a detto primo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la superficie interna della bussola stessa e la superficie esterna del primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la bussola.
In un aspetto, in detta fase di realizzare almeno un’apertura passante, detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante un’operazione di intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare.
In un aspetto alternativo, in detta fase di realizzare almeno un’apertura passante, detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante l’esecuzione di un taglio passante nel materiale che costituisce detto primo elemento tubolare, detto taglio passante avente un determinato profilo o contorno, e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo di detto taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare.
In un suo aspetto la presente invenzione riguarda un impianto comprendente almeno un raccordo secondo uno o più degli aspetti e/o delle rivendicazioni e almeno una tubazione collegata a detto almeno un raccordo.
Ciascuno dei suddetti aspetti dell’invenzione può essere preso da solo o in combinazione con una qualsiasi delle rivendicazioni o degli altri aspetti descritti. Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un raccordo per il collegamento di tubazioni in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1A mostra una vista prospettica di una possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di almeno un tubo flessibile, secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 1B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 1A;
- la figura 1C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 1B;
- la figura 1D mostra una vista prospettica e in esploso del raccordo di figura 1B; - la figura 1E mostra una vista in sezione e in esploso del raccordo di figura 1B; - la figura 2A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 2B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 2A;
- la figura 2C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 2B;
- la figura 3A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 3B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 3A;
- la figura 3C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 3B;
- la figura 4A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 4B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 4A;
- la figura 4C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 4B;
- la figura 5A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 5B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 5A;
- la figura 5C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 5B;
- la figura 6A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 6B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 6A;
- la figura 6C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 6B;
- la figura 7A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 7B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 7A;
- la figura 7C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 7B;
- la figura 8A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 8B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 8A;
- la figura 8C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 8B;
- la figura 9A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 9B mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 9A;
- la figura 9C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 9B;
- la figura 10A mostra una vista prospettica di una ulteriore possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 10B mostra una vista dall’alto, senza parti rimosse, del raccordo di figura 10A;
- la figura 10C mostra una vista in sezione del raccordo di figura 10B;
- la figura 11 mostra una vista in sezione del raccordo di figura 2A nel quale è inserito un tubo multistrato (condizione di inserimento);
- la figura 12 mostra il raccordo di figura 11 durante l’operazione di serraggio del tubo multistrato (passaggio tra condizione di inserimento e condizione di serraggio); - la figura 13 mostra il raccordo di figura 11 e 12 con il tubo multistrato ad esso montato, al termine delle operazioni di serraggio (condizione di serraggio);
- la figura 13A mostra un ingrandimento di una porzione della vista di figura 13. Con riferimento alle figure citate, con il numero di riferimento 1 è stato complessivamente indicato un raccordo per il collegamento di tubazioni T, in particolare di tubi flessibili, in accordo con la presente invenzione. In generale, lo stesso numero di riferimento è utilizzato per elementi uguali o simili, eventualmente nelle loro varianti realizzative.
Il raccordo 1 viene utilizzato per il collegamento reciproco di tubazioni T utilizzate per il trasporto di fluidi in pressione. Tali tubazioni T possono essere sia del tipo realizzato in un unico materiale (ad esempio gomma o plastica), sia del tipo cosiddetto “multistrato” (come mostrato nelle figure 11, 12, 13, 13A). Sono tubazioni "T" multistrato, per esempio, tubazioni contenenti strati sovrapposti di materiali diversi ed in cui, nello specifico, uno o più di tali strati è in materiale metallico. Ad esempio, come mostrato nelle figure 11, 12, 13, 13A, il multistrato può comprendere tre strati sovrapposti T1, T2 e T3 (preferibilmente incolati tra loro mediante strati adesivi intermedi); preferibilmente gli strati esterno T1 ed interno T3 sono in plastica e lo strato intermedio T2 è in materiale metallico (ad esempio alluminio).
Con riferimento alla forma realizzativa, esemplare e non esclusiva, mostrata nelle figure, il raccordo 1 comprende un primo elemento tubolare (o terminale) 3 e un secondo elemento tubolare (o terminale) 4 dotati rispettivamente di una prima 3a e di una seconda apertura di ingresso/uscita 4a e definenti al proprio interno rispettivamente un primo 3b e un secondo condotto 4b. I due elementi tubolari sono collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che il primo 3b e il secondo condotto 4b siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme 2 del raccordo, il quale pone in comunicazione di fluido la prima 3a e la seconda apertura 4a.
Come osservabile nelle figure, il primo elemento tubolare 3 è dotato di almeno un’apertura passante 20 tra una superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3 rivolta verso l’esterno e una superficie interna 7 del primo elemento tubolare 3 rivolta verso, e definente, il suddetto primo condotto 3b.
Nell’ambito della presente descrizione e rivendicazioni, con “apertura passante” si intende, in generale, un intaglio o un foro una finestra o una fessura o un buco nel primo elemento tubolare 3: l’apertura può avere forma e dimensioni variabili a seconda della forma realizzativa, delle dimensioni del raccordo e della destinazione d’uso, ed è passante dall’esterno all’interno dell’elemento tubolare.
L’apertura passante 20 definisce un rispettivo spazio vuoto 21 tra la superficie esterna 6 e la superficie interna 7 del primo elemento tubolare 3. Con il termine spazio vuoto si intende un’assenza di materiale nel primo elemento tubolare, ossia uno “svuotamento” o rimozione; in sostanza, lo spazio vuoto creato dall’apertura passante definisce una sede destinata - come illustrato di seguito - ad essere riempita da materiale appartenente alla tubazione da collegare mediante il raccordo. Il raccordo 1 è configurato per operare in una condizione di inserimento, nella quale consente ad una tubazione T di essere calzata attorno a detto primo elemento tubolare 3, e in una condizione di serraggio, nella quale la tubazione è pressata e bloccata stabilmente e a tenuta di fluido sul primo elemento tubolare 3.
Nella suddetta condizione di serraggio, lo spazio vuoto 21 definito dall’apertura passante 20 è configurato per essere occupato da una porzione della tubazione T pressata sul primo elemento tubolare 3. Lo schiacciamento della tubazione T nell’alloggiamento anulare e la penetrazione di parte del materiale della tubazione stessa all’interno degli spazi vuoti definiti dalle aperture passanti è esemplarmente illustrato nelle figure 12, 13 e 13A.
Preferibilmente, il raccordo 1 è inoltre dotato almeno di una prima bussola 11 associabile, preferibilmente in modo rimovibile, al primo elemento tubolare 3 in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare 12 destinato a ricevere in inserimento la tubazione T; ad inserimento avvenuto tale tubazione risulta interposta tra il primo elemento tubolare e la bussola. La bussola ha una superficie interna 11a, rivolta verso il primo elemento tubolare 3, e una superficie esterna 11b.
La superficie esterna 6 del primo elemento tubolare è rivolta verso la prima bussola 11. La prima bussola 11 è configurata per operare in una configurazione di inserimento, quando il raccordo è in detta condizione di inserimento, nella quale consente l’inserimento della tubazione T nell’alloggiamento anulare 12, e una configurazione di serraggio, quando il raccordo è in detta condizione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare. Nella configurazione di serraggio lo spazio vuoto 21 è occupato da una porzione della tubazione T per effetto della pressione della prima bussola 11 sul primo elemento tubolare 3.
Più in dettaglio, il passaggio della prima bussola 11 dalla configurazione di inserimento (figura 11) alla configurazione di serraggio (figura 13) avviene mediante una deformazione radiale della bussola 11 stessa, in avvicinamento al primo elemento tubolare 3, tale da comprimere la tubazione T tra la bussola e il primo elemento tubolare all’interno dell’alloggiamento anulare 12. Tale deformazione è realizzata agendo sulla superficie esterna 11b della bussola con un profilo di pinzatura P1 di una pinza di serraggio P (visibile in figura 12), in grado di deformare plasticamente la bussola. In altre parole, il passaggio della bussola 11 nella configurazione di serraggio determina una riduzione dell’estensione radiale dell’alloggiamento anulare 12, provocata dall’avvicinamento della bussola 11 al primo elemento tubolare 3, e una conseguente compressione della tubazione T all’interno dell’alloggiamento anulare.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 ha una conformazione sostanzialmente a cilindro cavo con un primo asse di sviluppo longitudinale X e il materiale che compone il primo elemento tubolare 3 ha una sezione (ovvero uno spessore) sostanzialmente costante; la superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3 definisce un primo diametro rispetto al primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente il suddetto spazio vuoto 21 è libero dal materiale di cui è composto il primo elemento tubolare 3 almeno in corrispondenza della sezione del primo elemento tubolare. Quindi la sede definita dallo spazio vuoto 21 è considerata almeno sulla sezione, o spessore, del primo elemento tubolare 3.
Si osservi che la caratteristica tecnica più rilevante alla base della presente invenzione è la presenza di detta almeno un’apertura passante nell’elemento tubolare, che definisce lo spazio vuoto che viene occupato da una porzione della tubazione quando viene pressata. Come noto, la pressatura avviene ad opera di un utensile meccanico (la suddetta pinza P), che ha lo scopo di deformare la tubazione affinché si blocchi meccanicamente al raccordo, impedendo lo sfilamento. Il raccordo della presente invenzione consente - con le aperture passanti e gli spazi vuoti - di fornire efficaci mezzi di ancoraggio della tubazione una volta pressata. La presenza della bussola consente di ottimizzare le operazioni di aggancio della tubazione al raccordo, poiché la deformazione plastica della bussola (per effetto della pressatura da parte della pinza P) determina una pressione sulla tubazione, con conseguente compressione della tubazione nell’alloggiamento anulare e penetrazione di materiale della tubazione negli spazi vuoti 21, e inoltre tale pressione permane nel tempo evitando lo sfilamento della tubazione anche a distanza di tempo. Tuttavia, non è strettamente necessario che la bussola sia presente, poiché la pressatura del tubo potrebbe avvenire - da parte della pinza P -anche direttamente sulla superficie esterna del tubo (non inserito in un alloggiamento anulare quando non è presente la bussola che lo definisce), portandolo a deformarsi stabilmente (penetrando parzialmente negli spazi vuoti) ed aggrapparsi quindi al raccordo. Tale forma realizzativa del raccordo priva di bussola può essere implementata, ad esempio, nel caso di tubi multistrato T (come mostrati esemplarmente nelle figure 11-13) nei quali lo strato intermedio T2 in materiale metallico (ad esempio alluminio) ha uno spessore sufficiente a garantire - una volta pressato - una deformazione stabile di tale strato T2 e una conseguente penetrazione del sottostante strato interno T3 negli spazi 21 definiti dalle aperture passanti 20.
In un primo gruppo di possibili forme realizzative, ad esempio come mostrato nelle figure 1A-1E, 4A-4C, 6A-6C e 8A-8C, detta almeno un’apertura passante 20 è realizzata mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce il primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente l’apertura passante ha una determinata forma poligonale chiusa, ad esempio rettangolare, circolare, quadrata, triangolare.
Preferibilmente l’apertura passante presenta un bordo 22 corrispondente con la determinata forma poligonale chiusa.
Preferibilmente lo spazio vuoto 21, definito dall’apertura passante 20, corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare 3 dalla quale è stato rimosso il materiale, mediante l’intaglio che realizza l’apertura passante.
In un secondo gruppo di possibili forme realizzative, ad esempio come mostrato nelle figure 2A-2C, 5A-5C, 7A-7C, 9A-9C e 10A-10C, detta almeno un’apertura passante 20 è realizzata mediante l’esecuzione di un taglio passante (ad esempio mediante tranciatura o incisione) nel materiale che costituisce il primo elemento tubolare 3, dove il suddetto taglio passante ha un determinato profilo 23 o contorno, e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo 23 del taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare 3, ossia verso il primo asse di sviluppo longitudinale X all’interno del primo condotto 3b.
Il profilo 23 del taglio passante ha una determinata forma preferibilmente a C, a U, o a linea spezzata (polilinea) formata da uno o più segmenti consecutivi.
Nelle figure, esemplari, la linea spezzata è sostanzialmente a U, con il segmento intermedio di maggiore lunghezza rispetto ai due segmenti laterali (ortogonali al segmento centrale).
Preferibilmente la linea spezzata è una linea spezzata aperta. Preferibilmente la linea spezzata è una linea spezzata semplice o non intrecciata.
Preferibilmente, come per il secondo gruppo di forme realizzative, l’apertura passante 20 presenta un bordo, sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3, corrispondente con il suddetto profilo 23 del taglio passante.
Preferibilmente lo spazio vuoto 21, definito dall’apertura passante 20, corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare 3 dalla quale è stato rimosso il materiale, mediante l’intaglio che realizza l’apertura passante (figure 1A-1E, 4A-4C, 6A-6C e 8A-8C) oppure mediante il taglio e successiva piegatura del materiale individuato dal profilo del taglio (2A-2C, 5A-5C, 7A-7C, 9A-9C e 10A-10C).
Preferibilmente il materiale individuato dal profilo di taglio definisce, a seguito di detta piegatura, un dentello 24 piegato rispetto allo sviluppo a cilindro cavo del primo elemento tubolare 3, preferibilmente verso l’interno del primo condotto 3b. In tal modo il dentello non occupa l’alloggiamento anulare 12 tra elemento tubolare 3 e bussola 11, lasciandolo libero per ricevere in inserimento l’estremità della tubazione T da raccordare.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente nelle figure 2A-2C, 5A-5C, 7A-7C, 9A-9C e 10A-10C, il profilo 23 del taglio è disposto sul primo elemento tubolare 3 in modo tale che il dentello 24 risulta piegato con una sua estremità terminale libera (definita dal profilo di taglio) rivolta verso l’estremità del primo elemento tubolare corrispondente alla prima apertura di ingresso/uscita 3a (ossia verso l’esterno del raccordo).
In un aspetto alternativo, mostrato esemplarmente nelle figure 3A-3C, il profilo 23 del taglio è disposto sul primo elemento tubolare 3 in modo tale che il dentello 24 risulta piegato con una sua estremità terminale libera (definita dal profilo di taglio) rivolta in un verso opposto rispetto all’estremità del primo elemento tubolare corrispondente alla prima apertura di ingresso/uscita 3a (ossia verso la parte centrale del raccordo).
Preferibilmente la determinata forma dell’apertura passante 20 costituisce un perimetro a spigolo vivo sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3. Preferibilmente, allo stesso modo il determinato profilo 23 di detto taglio passante costituisce un bordo a spigolo vivo sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3.
Nel caso in cui il dentello 24 sia rivolto in verso opposto rispetto alla prima apertura di ingresso/uscita (figure 3A-3C), si evita che sia presente un bordo a spigolo vivo in direzione di sfilamento della tubazione, ossia si evita che sia presente un bordo a spigolo vivo a contatto con il materiale della tubazione inserita nell’alloggiamento anulare (che in talune condizioni di sforzo, anche a seconda del materiale della tubazione, potrebbe agire di taglio sul materiale della tubazione e inciderlo o asportarne una parte).
In generale, la direzione di creazione del dentello può essere selezionata a piacere, in base alla tipologia di raccordo da realizzare e la destinazione d’uso.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure 3A-3C e intermedia rispetto alle precedenti, l’apertura passante 20 è realizzata, in una sua prima porzione, mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce il primo elemento tubolare 3, e in una seconda porzione mediante l’esecuzione di un taglio passante (tranciatura, incisione) nel materiale che costituisce il primo elemento tubolare e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo del taglio. Tali prima porzione e seconda porzione sono unite tra loro, ossia adiacenti senza soluzione di continuità, a formare un solo spazio vuoto unitario. In sostanza, in questa forma realizzativa, una parte del materiale viene rimossa durante la creazione dell’apertura passante, e una parte viene invece tagliata e piegata a creare un dentello. In altre parole, questa forma realizzativa integra le due precedenti, che prevedono - per realizzare l’apertura passante 20 - di asportare il materiale oppure di tagliarlo e piegarlo verso l’interno del condotto.
Preferibilmente, il primo elemento tubolare 3 presenta un diametro esterno, in corrispondenza della superficie esterna 6, e lo spazio vuoto 21 si estende da tale diametro verso l’interno del primo elemento tubolare, ossia verso il primo asse di sviluppo longitudinale X.
Si passano ora in rassegna una serie di possibili forme realizzative del raccordo secondo la presente invenzione.
In una possibile forma realizzativa, il primo elemento tubolare è dotato di una coppia di aperture passanti 20, preferibilmente disposte in posizioni diametralmente opposte tra loro.
In possibili forme realizzative preferite, il primo elemento tubolare 3 è dotato di una pluralità di aperture passanti 20, preferibilmente identiche tra loro, realizzate in differenti posizioni sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure 6A-6C e 7A-7C, la pluralità di aperture passanti 20 comprende una serie di aperture passanti affiancate tra loro a formare una distribuzione anulare attorno alla superficie 6 esterna del primo elemento tubolare, detta distribuzione anulare essendo preferibilmente centrata sul primo asse di sviluppo longitudinale X. In altre parole, la pluralità di aperture passanti è distribuita su una circonferenza avente centro sul primo asse di sviluppo longitudinale.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure 8A-8C e 9A-9C, la pluralità di aperture passanti 20 comprende una serie di aperture passanti allineate tra loro a formare una distribuzione lineare lungo la superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3, detta distribuzione lineare essendo preferibilmente allineata parallelamente al primo asse di sviluppo longitudinale X.
In una possibile forma realizzativa, la pluralità di aperture passanti comprende due di dette serie di aperture passanti allineate tra loro a formare una distribuzione lineare, le due serie essendo collocate in porzioni diametralmente opposte tra loro del primo elemento tubolare.
In una possibile forma realizzativa, la pluralità di aperture passanti comprende una serie di aperture passanti affiancate tra loro a formare una distribuzione curvilinea attorno alla superficie esterna del primo elemento tubolare.
In una possibile forma realizzativa, la pluralità di aperture passanti comprende un insieme di aperture passanti affiancate tra loro in modo tale da occupare un intero settore della superficie esterna del primo elemento tubolare.
In una possibile forma realizzativa, la pluralità di aperture passanti comprende un insieme di aperture passanti affiancate tra loro in modo tale da occupare una porzione cilindrica della superficie esterna del primo elemento tubolare.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure 1A-1E, 2A-2C, 3A-3C e 10A-10C, nell’insieme di aperture passanti affiancate tra loro e occupanti una porzione cilindrica della superficie esterna del primo elemento tubolare, le aperture passanti sono sfalsate tra loro in modo tale da realizzare una distribuzione a scacchiera o un reticolo di aperture passanti.
Eventualmente, la pluralità di aperture passanti può comprendere un insieme di aperture passanti occupanti l’intera superficie esterna del primo elemento tubolare. Preferibilmente, ciascuna apertura passante 20 può essere orientata in qualsiasi modo rispetto al primo asse di sviluppo longitudinale, ovvero ciascuna apertura passante ha il proprio bordo 22 orientato o posizionato a piacere sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3.
Secondo una possibile forma realizzativa preferita, implementata in tutti i raccordi mostrati nelle figure, il primo elemento tubolare 3 comprende:
- una porzione di bloccaggio 30, che comprende la suddetta almeno un’apertura passante 20 o la pluralità di aperture passanti 20 ed è configurata per consentire, quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione T inserita nell’alloggiamento anulare 12, ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo;
- una porzione di tenuta 40, che comprende almeno un elemento di tenuta 41 avvolto esternamente al primo elemento tubolare 3 in modo tale che l’elemento di tenuta 41 risulti interposto tra la porzione di tenuta 40 dell’elemento tubolare 3 e la tubazione T inserita nell’alloggiamento anulare, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto e l’esterno del raccordo.
Preferibilmente l’elemento di tenuta 41 è una guarnizione o un O-ring.
Preferibilmente l’elemento di tenuta 41 ha una conformazione anulare o toroidale o cilindrica cava, o a fascia.
Preferibilmente l’elemento di tenuta è avvolto esternamente al primo elemento tubolare 3, in una opportuna sede anulare 42 della porzione di tenuta 40, in modo tale da risultare sostanzialmente a filo con il diametro esterno del primo elemento tubolare 3.
In alternativa, l’elemento di tenuta può essere avvolto esternamente al primo elemento tubolare 3, in detta sede anulare 42, in modo tale da sporgere esternamente dalla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare. In tal caso l’elemento di tenuta presenta un diametro maggiore rispetto a detto diametro esterno del primo elemento tubolare 3. Tale realizzazione è in grado di provvedere ad una tenuta di fluido già a seguito del semplice inserimento della tubazione T nell’alloggiamento anulare 12; in aggiunta, l’elemento di tenuta può essere poi ulteriormente deformato insieme alla tubazione stessa, a seguito dello schiacciamento della bussola, in modo tale da aderire con maggiore efficacia sia all’elemento tubolare sia alla tubazione ad esso calzata, evitando trafilamenti di fluido verso l'esterno anche in condizioni di elevate pressioni di esercizio.
Preferibilmente la porzione di bloccaggio 30 ha una conformazione cilindrica e la porzione di tenuta 40 ha una rispettiva conformazione cilindrica.
Preferibilmente la porzione di bloccaggio 30 e la porzione di tenuta 40 sono disposte in successione tra loro lungo una direzione coincidente con il primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente la porzione di bloccaggio 30 si sviluppa a partire dalla prima apertura di ingresso/uscita 3a, e la porzione di tenuta 40 è posizionata a valle della porzione di bloccaggio lungo il primo asse di sviluppo longitudinale X (rispetto alla prima apertura di ingresso/uscita).
Preferibilmente la porzione di tenuta 30 è posizionata dal lato della porzione di bloccaggio 40 opposto rispetto al lato in cui si trova la prima apertura di ingresso/uscita 3a. In altre parole, la porzione di bloccaggio 40 risulta interposta, lungo lo sviluppo longitudinale, tra la prima apertura di ingresso/uscita 3a e la porzione di tenuta 30.
Preferibilmente la porzione di bloccaggio 30 termina o sfocia in corrispondenza della prima apertura di ingresso/uscita 3a.
Preferibilmente la porzione di bloccaggio 30 e la porzione di tenuta 40 sono una in successione all’altra nel primo elemento tubolare 3, e si sviluppano tra loro con continuità a formare un primo elemento tubolare unitario.
In una possibile forma realizzativa, non mostrata, la porzione di tenuta può essere dotata di una o più di dette aperture passanti, poste al di sotto dell’elemento di tenuta.
Preferibilmente, con la tubazione T inserita nell’alloggiamento anulare 12 e con la bussola 11 in configurazione di serraggio, la porzione di bloccaggio 30 realizza una tenuta meccanica della tubazione al raccordo, e la porzione di tenuta 40 realizza una tenuta idraulica.
Il raccordo, come nelle forme realizzative dalla figura 1 alla figura 9, può avere una conformazione lineare (o rettilinea), e il primo elemento tubolare 3 ha l’asse di sviluppo longitudinale X coincidente con l’asse di sviluppo longitudinale Y del secondo elemento tubolare 4.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure 10A-10C, il raccordo ha una conformazione curva o angolare, in cui i rispettivi assi di sviluppo longitudinale X e Y del primo 3 e del secondo elemento tubolare 4 formano tra loro un angolo diverso da 180°, ad esempio di 45° o 90°. I n tale configurazione, il primo e il secondo asse di sviluppo longitudinale sono tra loro sghembi e si possono intersecare all’interno del raccordo, in una porzione del raccordo di transizione tra il primo e il secondo elemento tubolare, oppure all’esterno del corpo del raccordo. In una ulteriore possibile forma realizzativa, non mostrata, il raccordo può avere una conformazione a “T” e comprende tre elementi tubolari dei quali due elementi tubolari esterni allineati tra loro e un terzo elemento tubolare intermedio interposto tra i due elementi tubolari esterni e perpendicolare ad essi.
Preferibilmente la prima bussola 11 ha una conformazione a cilindro cavo e presenta un asse di sviluppo longitudinale coincidente con il primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente la superficie interna 11a della prima bussola 11 è sostanzialmente cilindrica e/o di diametro costante lungo l’intero sviluppo della prima bussola lungo il primo asse di sviluppo longitudinale.
Preferibilmente l’elemento di tenuta 41 della porzione di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3 è deformabile, quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio, per inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto e una superficie esterna del primo elemento tubolare.
Preferibilmente la porzione di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3 può comprendere un ulteriore elemento di tenuta, sostanzialmente identico a detto elemento di tenuta, avvolto esternamente al primo elemento tubolare in una differente posizione lungo l’asse di sviluppo longitudinale.
Preferibilmente la bussola 11 ha uno spessore, calcolato come distanza tra la superficie interna 11a e la superficie esterna 11b, sostanzialmente uniforme per tutto il suo sviluppo longitudinale.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 è privo di nervature esternamente alla superficie esterna dell’elemento tubolare stesso
Preferibilmente il bordo 22 dell’apertura passante 20 definisce un afferraggio per la tubazione T quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio.
Preferibilmente, come nelle forme realizzative mostrate nelle figure, il raccordo 1 comprende una seconda bussola 51 associata al secondo elemento tubolare 4 in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il secondo elemento tubolare, un rispettivo alloggiamento anulare 52 destinato a ricevere in inserimento una rispettiva tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il secondo elemento tubolare e la seconda bussola; la seconda bussola 51 ha una superficie interna 51a, rivolta verso il secondo elemento tubolare 4, e una superficie esterna 51b.
Preferibilmente la seconda bussola 51 è identica alla prima bussola 11 e/o è dotata di una o più delle caratteristiche descritte negli aspetti e/o nelle rivendicazioni in relazione alla prima bussola 11.
Vantaggiosamente, in base alla destinazione del raccordo, il diametro del primo elemento tubolare e del secondo elemento tubolare possono essere uguali tra loro o differenti, così come i diametri della prima bussola e della seconda bussola. Nelle forme realizzative delle figure i diametri dei due elementi tubolari sono mostrati, esemplarmente, diversi tra loro.
Preferibilmente il secondo elemento tubolare 4 è dotato di almeno una rispettiva apertura passante 20, tra una superficie esterna del secondo elemento tubolare rivolta verso la seconda bussola 51 e una superficie interna del secondo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto secondo condotto 4b. La rispettiva apertura passante 20 definisce un rispettivo spazio vuoto 21 tra la superficie esterna e la superficie interna del secondo elemento tubolare 4, La seconda bussola 51 è configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una rispettiva tubazione nell’alloggiamento anulare 52, e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare. Nella configurazione di serraggio lo spazio vuoto 21 definito dalla rispettiva apertura passante 20 è configurato per essere occupato da una porzione della rispettiva tubazione pressata tra la seconda bussola 52 e il secondo elemento tubolare 4.
Preferibilmente il secondo elemento tubolare 4 è strutturalmente identico al primo elemento tubolare 3 e/o è dotato di una o più delle caratteristiche descritte negli aspetti e/o nelle rivendicazioni in relazione al primo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo 3 e il secondo elemento tubolare 4 realizzano un raccordo 1 per il collegamento di due tubazioni, in cui i mezzi presenti sul primo elemento tubolare sono i medesimi presenti, in modo del tutto speculare o corrispondente, sul secondo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 e il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati in pezzo unico.
Preferibilmente il raccordo 1 è realizzato in pezzo unico, ad eccezione della prima bussola 11 e detta seconda bussola 51 (e ad eccezione degli elementi portabussola e degli elementi di tenuta).
In alternativa alla conformazione speculare di primo e secondo elemento tubolare, in una possibile forma realizzativa (non mostrata) il secondo elemento tubolare comprende mezzi di connessione ad una sorgente di fluido, ad esempio un condotto, un rubinetto od un serbatoio. Preferibilmente detti mezzi di connessione comprendono una porzione filettata destinata a collegarsi ad una corrispondente contro-filettatura di detta sorgente di fluido per porre in comunicazione di fluido detto secondo elemento tubolare con la sorgente di fluido.
Preferibilmente, il primo elemento tubolare 3 presenta, all’estremità opposta alla prima apertura di ingresso/uscita 3a, una porzione di battuta 3c avente un diametro maggiorato rispetto alla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare stesso e atta a definire una superficie di battuta per una tubazione T calzata sull’elemento tubolare. Tale elemento di battuta ha una dimensione radiale maggiore rispetto alla superficie esterna del primo elemento tubolare, misurata in allontanamento dall’asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente il raccordo comprende un primo porta-bussola 16 (preferibilmente distinto dalla bussola 11) associabile rimovibilmente al primo elemento tubolare; tale porta-bussola 16 è configurato per montare la bussola 11 al primo elemento tubolare 3 in modo tale che la bussola avvolga stabilmente il primo elemento tubolare e definisca l’alloggiamento anulare 12. Preferibilmente il porta-bussola 16 ha una conformazione anulare e, quando associato alla porzione di montaggio, presenta un asse centrale coincidente con l’asse di sviluppo longitudinale X Preferibilmente il porta-bussola si sviluppa lungo detto asse centrale tra una prima estremità anulare di aggancio al primo elemento tubolare e una seconda estremità anulare di aggancio atta a ricevere la bussola. Preferibilmente il montaggio della bussola (associata al suo porta-bussola) all’elemento tubolare 3 avviene “a scatto” mediante inserimento della prima estremità anulare di aggancio in una gola definente una porzione di montaggio.
Il porta-bussola 16 può comprende preferibilmente una o più aperture 18 ricavate in una o più posizioni circonferenziali del porta-bussola e passanti tra l’esterno e l’interno del porta-bussola; tali aperture (definenti complessivamente una “finestratura” attorno al porta-bussola) sono atte a consentire l’osservazione (dall’esterno della bussola) della tubazione T inserita nell’alloggiamento 12 al fine di verificare il corretto posizionamento della tubazione prima di procedere al suo serraggio nel raccordo.
Il raccordo 1 può comprendere un secondo porta-bussola 56, ad esempio identico al primo porta-bussola, destinato alla seconda bussola 51.
Preferibilmente, in una possibile forma realizzativa dell'invenzione (non mostrata), il raccordo comprende una pluralità di elementi tubolari in comunicazione di fluido tra loro, su ciascuno di tali elementi tubolari essendo calzabile una rispettiva tubazione, ciascun elemento tubolare essendo preferibilmente identico ai suddetti primo o secondo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo 3 e/o il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati in materiale metallico, preferibilmente in acciaio, oppure in ottone (ad esempio in ottone giallo CW602N), o ancora in materiale plastico (ad esempio in tecnopolimero PPSU).
Esemplarmente, il primo 3 e il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati mediante un tubo in acciaio di spessore di circa 1mm, o compreso tra 0,5mm e 1,5mm.
Preferibilmente la bussola 11 è realizzata in materiale metallico, preferibilmente acciaio (ad esempio acciaio inox AISI 304). Preferibilmente gli elementi di tenuta sono in gomma (ad esempio gomma sintetica EPDM - Ethylene-Propylene Diene Monomer). Preferibilmente la tubazione T è realizzata in materiale plastico o, alternativamente, è una tubazione multistrato comprendente uno strato esterno T1 in materiale plastico, uno strato intermedio T2 in materiale metallico e uno strato interno T3 in materiale plastico.
Il raccordo oggetto della presente invenzione è conforme alle normative per impieghi con acqua potabile. Esemplarmente, la temperatura massima di esercizio può essere di 150°C in funzionamento continuo e la pre ssione massima di esercizio di 10 bar.
Le bussole 11 e 51 in accordo con la presente invenzione sono configurate per essere serrate mediante pinze aventi un profilo di pinzatura di tipo B o di tipo F o di tipo H o di tipo TH o di tipo U o altro profilo, con riferimento agli standard di pinzatura di raccordi noti nel settore idraulico. In sostanza la bussola è conformata in modo tale che con ciascuna di tali pinze la deformazione sia della giusta entità, ossia né insufficiente (nel qual caso si verificherebbero problemi di tenuta) né eccessiva (nel qual caso potrebbe danneggiarsi la tubazione).
Il metodo di realizzazione di un raccordo secondo la presente invenzione comprendente le fasi di:
- predisporre il primo elemento tubolare 3 dotato, ad una sua estremità, della prima apertura di ingresso/uscita 3a e definente al suo interno il primo condotto 3b;
- predisporre il secondo elemento tubolare 4 dotato, ad una sua estremità, della seconda apertura di ingresso/uscita 4a e definente al suo interno il secondo condotto 4b;
- predisporre la prima bussola 11;
- realizzare detta almeno un’apertura passante 20 tra la superficie esterna 6 e la superficie interna 7 del primo elemento tubolare 3;
- montare la prima bussola al primo elemento tubolare 3.
In un aspetto, le fasi di predisporre il primo elemento tubolare 3 e predisporre il secondo elemento tubolare 4 prevedono di realizzare entrambi gli elementi tubolari 3 e 4 a partire da un unico tubo metallico, preferibilmente in acciaio, con cui vengono definiti - in pezzo unico - il primo elemento tubolare e il secondo elemento tubolare, detto tubo metallico essendo sottoposto ad operazioni di formatura e/o piegatura. Preferibilmente, nella fase di realizzare almeno un’apertura passante, detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante un’operazione di intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare.
Preferibilmente, l’intaglio e l’asportazione del materiale avvengono mediante un’operazione di tranciatura o punzonatura o taglio laser, a acqua, al plasma, a freddo, ossitaglio.
In un aspetto alternativo, nella fase di realizzare almeno un’apertura passante, detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante l’esecuzione di due operazioni: - un taglio passante nel materiale che costituisce il primo elemento tubolare, detto taglio passante avente un determinato profilo o contorno; e
- una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo di detto taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare.
Preferibilmente il taglio passante avviene mediante un’operazione di tranciatura o incisione e la piegatura avviene mediante una deformazione plastica di almeno parte del materiale individuato dal profilo di taglio.
Preferibilmente la fase di tranciatura o incisione e la fase di deformazione plastica possono essere eseguite contemporaneamente mediante un’unica operazione. Preferibilmente, la fase di realizzare almeno un’apertura passante avviene senza lavorazioni meccaniche di tornitura o fresatura.
Preferibilmente il metodo comprende, preferibilmente anteriormente alla fase di montare la prima bussola al primo elemento tubolare, la fase di predisporre almeno un elemento di tenuta e avvolgerlo esternamente al primo elemento tubolare in modo tale che l’elemento di tenuta risulti interposto tra il primo elemento tubolare e una tubazione inserita nel suddetto alloggiamento anulare.
Preferibilmente il metodo comprende, precedentemente alla fase di montare la prima bussola al primo elemento tubolare, una fase di predisporre un porta-bussola associabile rimovibilmente al primo elemento tubolare, il porta-bussola essendo configurato per ricevere la prima bussola e per montarla al primo elemento tubolare in modo tale che la prima bussola avvolga stabilmente il primo elemento tubolare e definisca l’alloggiamento anulare.
Preferibilmente il metodo comprende la fase di inserire nell’alloggiamento anulare un’estremità di una tubazione da connettere al raccordo, in modo tale che la tubazione risulti calzata sul primo elemento tubolare e parzialmente avvolta dalla prima bussola.
In un aspetto il metodo comprende la fase di esercitare sulla superficie esterna della prima bussola, preferibilmente mediante un profilo di pinzatura di una pinza di serraggio, una forza di serraggio in grado di deformare radialmente, preferibilmente plasticamente, detta prima bussola, in avvicinamento al primo elemento tubolare, in modo tale da comprimere la tubazione tra la prima bussola e il primo elemento tubolare all’interno dell’alloggiamento anulare e bloccare stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare stesso.
In un aspetto, durante la fase di esercitare sulla superficie esterna della prima bussola una forza di serraggio, detto almeno un elemento di tenuta si deforma in modo tale da inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto e la superficie esterna del primo elemento tubolare.
In un aspetto il metodo comprende le fasi di:
- predisporre una seconda bussola avente conformazione a cilindro cavo e presentante un rispettivo asse di sviluppo longitudinale;
- realizzare almeno un’apertura passante tra una superficie esterna del secondo elemento tubolare rivolta verso detta seconda bussola e una superficie interna del secondo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto secondo condotto, in modo tale che detta apertura passante definisca un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna e la superficie interna del secondo elemento tubolare;
- montare la seconda bussola al secondo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la superficie interna della seconda bussola stessa e il secondo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una ulteriore tubazione, tale ulteriore tubazione risultando interposta tra il secondo elemento tubolare e la seconda bussola.
Il metodo può comprendere la fase di predisporre, sul primo o secondo elemento tubolare, mezzi di connessione ad una sorgente di fluido, ad esempio un condotto, un rubinetto od un serbatoio. Tali mezzi di connessione possono comprendere una porzione filettata destinata a collegarsi ad una corrispondente contro-filettatura di detta sorgente di fluido per porre in comunicazione di fluido l’elemento tubolare con la sorgente di fluido.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo, e i componenti citati sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
L’invenzione consegue importanti vantaggi. Innanzitutto, come emerge chiaramente dalla descrizione sopra esposta, l’invenzione consente di superare almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota.
In maggiore dettaglio, il raccordo descritto, e il relativo metodo di realizzazione, superano gli inconvenienti descritti per le soluzioni note, in particolare gli inconvenienti sia dei raccordi in ottone, del tipo descritto nel brevetto EP2677223, sia dei raccordi misti acciaio-plastica, illustrati in precedenza.
Infatti, la presenza delle aperture passanti, nella porzione di bloccaggio, consentono di garantire una tenuta meccanica efficace e sicura direttamente sull’elemento tubolare, senza necessità di una struttura complessa e di elevato spessore (tipicamente in ottone e dotata di nervature), come nel caso del brevetto EP2677223, e senza necessità di cilindri aggiuntivi avvolti esternamente al terminale, per dotare il raccordo di rilievi esterni sui quali ancorare il tubo (come per i raccordi misti acciaio-plastica).
Il raccordo secondo la presente invenzione è dotato di mezzi innovativi (le aperture passanti) realizzati sul raccordo stesso e in grado di ancorare stabilmente il tubo flessibile alla terminazione.
In tal modo è possibile ottenere un raccordo caratterizzato da un costo ridotto, in particolare se confrontato con il costo delle soluzioni note, pur garantendo le necessarie prestazioni e il corretto collegamento di tubazioni al raccordo.
Ad esempio, è possibile realizzare il raccordo della presente invenzione partendo da un semplice tubo metallico, di costo e peso ridotti, senza prevedere parti di presa aggiuntive (quali i cilindri con rilievi delle soluzioni note, che devono essere costampati ad un tubo metallico liscio) o complesse lavorazioni meccaniche (necessarie a realizzare le nervature nei raccordi noti in ottone). Anche la realizzazione dei mezzi di bloccaggio, ossia la creazione delle aperture passanti, è tecnologicamente molto semplice e rapida.
In aggiunta, dal momento che le aperture passanti sono realizzate direttamente sugli elementi tubolari (i terminali), andando a rimuovere materiale per creare gli spazi vuoti che accolgono parte del materiale della tubazione una volta inserita e pressata, non è necessario prevedere un sovra spessore nel tubo di partenza dal quale è realizzato il raccordo. Anzi, gli elementi tubolari (terminali) del raccordo della presente invenzione possono avere un diametro interno sostanzialmente costante e uno spessore molto sottile.
Ancora, la soluzione della presente invenzione consente di ottenere raccordi ottimizzati anche nel caso di configurazioni angolari: potendo realizzare il raccordo partendo da un semplice tubo sottile (preferibilmente metallico) ed effettuando semplici operazioni di piegatura e tranciatura delle aperture passanti, la curvatura tra le due aperture del raccordo, tra loro inclinate, è molto dolce e non introduce fenomeni di perdita di carico o turbolenza. In ogni tipo di forma realizzativa, il raccordo secondo la presente invenzione è in grado di trasportare il fluido con un flusso il più possibile uniforme e laminare.
Complessivamente tutto ciò consente di ridurre notevolmente le perdite di carico e aumentare il diametro utile del condotto interno e quindi la portata, nonché di limitare le turbolenze nel fluido trasportato: complessivamente questi miglioramenti si traducono in un valore di “zeta value” molto basso, e inferiore alle soluzioni note, e quindi ottimale poiché indice di una bassa resistenza idraulica.
In aggiunta, si evita anche l’ulteriore problema delle soluzioni miste acciaio-plastica, che consiste nel rischio che tra il cilindro esterno in plastica e la rispettiva terminazione in acciaio si verifichi un trafilamento: nel raccordo della presente invenzione, infatti, la porzione di bloccaggio non presenta mezzi aggiuntivi ad eccezione del tubo stesso, sul quale sono direttamente realizzate le aperture passanti.
Complessivamente il raccordo della presente invenzione è caratterizzato da un'elevata affidabilità di funzionamento e da una minore predisposizione a guasti o malfunzionamenti.
Il raccordo della presente invenzione può essere vantaggiosamente realizzato in vari materiali (acciaio, ottone, alluminio, plastica, etc.), e il metodo di realizzazione è molto veloce, in particolare rispetto alle soluzioni note.
Si osservi che la soluzione tecnica alla base della presente invenzione è particolarmente innovativa se confrontata con le soluzioni note: queste ultime prevedono sempre l’aggiunta di nervature o rilievi esterni al diametro del terminale che riceve la tubazione da collegare, terminale che non viene mai forato nella parte di aggrappaggio. Al contrario, la presente invenzione prevede di realizzare - tramite le aperture passanti - spazi vuoti nello spessore del terminale e al di sotto del suo diametro (tagliando e rimuovendo il materiale per creare finestrelle, oppure tagliando e ripiegando i dentelli/alette). Tali spazi vuoti sono poi riempiti proprio dal materiale stesso della tubazione flessibile da collegare al raccordo, quando la tubazione viene pressata sul terminale per effetto della deformazione della bussola (o per effetto della deformazione della tubazione stessa nel caso di raccordo senza bussola, con pressatura direttamente sull’esterno della tubazione).
Questa penetrazione di materiale della tubazione pressato all’interno degli spazi vuoti definiti dalle aperture passanti realizza il bloccaggio della tubazione al raccordo, impedendo un successivo sfilamento della tubazione.
In aggiunta alla porzione di bloccaggio, che consente di ancorare stabilmente la tubazione al raccordo, la presente invenzione prevede preferibilmente di dotare il raccordo di una porzione di tenuta - a valle della porzione di bloccaggio rispetto all’apertura di ingresso/uscita del raccordo - dotata di un’opportuna guarnizione che garantisce ancor di più un’efficace tenuta idraulica.
La presenza di un’aggiuntiva porzione di tenuta consente di concentrare la funzione di aggancio meccanico nella porzione di bloccaggio, dotata di aperture passanti, garantendo una corretta tenuta per ogni tipologia di tubazione flessibile, anche multistrato. In altre parole, con la porzione di tenuta è possibile anche che la porzione di bloccaggio si limiti ad effettuare l’ancoraggio stabile della tubazione ed evitare lo sfilamento, poiché la tenuta è garantita a valle delle aperture passanti. Il raccordo oggetto della presente invenzione risulta impiegabile, vantaggiosamente, con una pluralità di pinze di serraggio.
Infine, il raccordo secondo la presente invenzione è caratterizzato da una struttura semplice e razionale.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo (1) per il collegamento di tubazioni (T), in particolare di cui almeno un tubo flessibile, comprendente: - almeno un primo elemento tubolare (3) dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita (3a) e definente al suo interno un primo condotto (3b); - almeno un secondo elemento tubolare (4) dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita (4a) e definente al suo interno un secondo condotto (4b), detti primo (3) e secondo elemento tubolare (4) essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo (3b) e secondo condotto (4b) siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme (2) del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita (3a) e detta seconda apertura di ingresso/uscita (4a), in cui almeno detto primo elemento tubolare (3) è dotato di almeno un’apertura passante (20), tra una superficie esterna (6) del primo elemento tubolare e una superficie interna (7) del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto (3b), detta apertura passante (20) definendo un rispettivo spazio vuoto (21) tra la superficie esterna (6) e la superficie interna (7) del primo elemento tubolare (3), il raccordo essendo configurato per operare almeno in una condizione di inserimento, nella quale consente ad una tubazione (T) di essere calzata attorno a detto primo elemento tubolare (3), e una condizione di serraggio, nella quale la tubazione è pressata e bloccata stabilmente sul primo elemento tubolare (3), in cui in detta condizione di serraggio detto spazio vuoto (21) definito da detta almeno un’apertura passante (20) è configurato per essere occupato, almeno parzialmente, da una porzione di detta tubazione (T) pressata sul primo elemento tubolare (3).
  2. 2. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre almeno una prima bussola (11) associabile al primo elemento tubolare (3) in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare (12) destinato a ricevere in inserimento una tubazione (T), tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna (11a), rivolta verso la superficie esterna (6) del primo elemento tubolare (3), e una superficie esterna (11b), in cui detta prima bussola (11) è configurata per operare in una configurazione di inserimento, quando il raccordo è in detta condizione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione (T) in detto alloggiamento anulare (12), e una configurazione di serraggio, quando il raccordo è in detta condizione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare, in cui in detta configurazione di serraggio detto spazio vuoto (21) è occupato da una porzione di detta tubazione (T) per effetto della pressione di detta prima bussola (11) sul primo elemento tubolare (3).
  3. 3. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo elemento tubolare (3) ha una conformazione sostanzialmente a cilindro cavo con un primo asse di sviluppo longitudinale (X) e il materiale che compone il primo elemento tubolare (3) ha una sezione sostanzialmente costante, detta superficie esterna (6) del primo elemento tubolare definendo un primo diametro rispetto a detto primo asse di sviluppo longitudinale (X), e in cui detto spazio vuoto (21) è libero dal materiale di cui è composto detto primo elemento tubolare almeno in corrispondenza della sezione del primo elemento tubolare.
  4. 4. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno un’apertura passante (20) è realizzata mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare (3), e/o in cui detta almeno un’apertura passante (20) ha una determinata forma poligonale chiusa, ad esempio rettangolare, circolare, quadrata, triangolare, e/o in cui detta almeno un’apertura passante (20) presenta un bordo (22) corrispondente con detta determinata forma poligonale chiusa.
  5. 5. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno un’apertura passante (20) è realizzata mediante l’esecuzione di un taglio passante nel materiale che costituisce detto primo elemento tubolare (3), detto taglio passante avente un determinato profilo (23), e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo (23) di detto taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare (3), ossia verso detto primo asse di sviluppo longitudinale (X) in detto primo condotto (3b), e/o in cui detto profilo (23) del taglio passante ha una determinata forma preferibilmente a C, a U, o a linea spezzata formata da uno o più segmenti consecutivi, e/o in cui detta almeno un’apertura passante (20) presenta un bordo (22), sulla superficie esterna del primo elemento tubolare, corrispondente con detto profilo (23) del taglio passante.
  6. 6. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto spazio vuoto (21), definito da detta apertura passante (20), corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare (3) dalla quale è stato rimosso il materiale, mediante l’intaglio che realizza l’apertura passante, o in cui detto spazio vuoto (21), definito da detta apertura passante (20), corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare (3) dalla quale è stato rimosso il materiale mediante il taglio e successiva piegatura del materiale individuato dal profilo del taglio.
  7. 7. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto materiale individuato dal profilo di taglio definisce, a seguito di detta piegatura, un dentello (24) piegato rispetto a detto sviluppo a cilindro cavo del primo elemento tubolare (3), preferibilmente verso l’interno di detto primo condotto (3b), e/o in cui detto profilo del taglio è disposto sul primo elemento tubolare (3) in modo tale che detto dentello (24) risulta piegato con una sua estremità terminale libera rivolta verso l’estremità del primo elemento tubolare corrispondente a detta prima apertura di ingresso/uscita (3a), o in cui detto profilo del taglio è disposto sul primo elemento tubolare in modo tale che detto dentello (24) risulta piegato con una sua estremità terminale libera rivolta in un verso opposto rispetto all’estremità del primo elemento tubolare corrispondente a detta prima apertura di ingresso/uscita (3a).
  8. 8. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo elemento tubolare (3) è dotato di una pluralità di aperture passanti (20), preferibilmente identiche tra loro, realizzate in differenti posizioni su detta superficie esterna (7), e/o in cui: - detta pluralità di aperture passanti comprende una serie di aperture passanti (20) affiancate tra loro a formare una distribuzione anulare attorno alla superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, detta distribuzione anulare essendo preferibilmente centrata su detto primo asse di sviluppo longitudinale (X), o in cui - detta pluralità di aperture passanti comprende una serie di aperture passanti (20) allineate tra loro a formare una distribuzione lineare lungo la superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, detta distribuzione lineare essendo preferibilmente allineata parallelamente a detto primo asse di sviluppo longitudinale (X), o in cui - detta pluralità di aperture passanti comprende una serie di aperture passanti (20) affiancate tra loro a formare una distribuzione curvilinea attorno alla superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, o in cui - detta pluralità di aperture passanti comprende un insieme di aperture passanti (20) affiancate tra loro in modo tale da occupare un intero settore della superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, o in cui - detta pluralità di aperture passanti comprende un insieme di aperture passanti (20) affiancate tra loro in modo tale da occupare una porzione cilindrica della superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, le aperture passanti (20) essendo preferibilmente sfalsate tra loro in modo tale da realizzare una distribuzione a scacchiera o un reticolo di aperture passanti, o in cui - detta pluralità di aperture passanti comprende un insieme di aperture passanti (20) occupanti l’intera superficie esterna del primo elemento tubolare.
  9. 9. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo elemento tubolare (3) comprende: - una porzione di bloccaggio (30), che comprende detta almeno un’apertura passante (20) o detta pluralità di aperture passanti (20) ed è configurata per consentire, quando detta prima bussola (11) è in detta configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione (T) inserita in detto alloggiamento anulare (12), ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo; - una porzione di tenuta (40), che comprende almeno un elemento di tenuta (41) avvolto esternamente al primo elemento tubolare (3) in modo tale che l’elemento di tenuta risulti interposto tra la porzione di tenuta dell’elemento tubolare e la tubazione inserita nell’alloggiamento anulare, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto e l’esterno del raccordo, detto elemento di tenuta (41) essendo preferibilmente una guarnizione o un O-ring, e/o in cui detto elemento di tenuta (41) è avvolto esternamente al primo elemento tubolare, in una sede anulare (42) della porzione di tenuta, in modo tale da risultare sostanzialmente a filo con un diametro esterno del primo elemento tubolare.
  10. 10. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 9, in cui la porzione di bloccaggio (30) ha una conformazione cilindrica e la porzione di tenuta (40) ha una rispettiva conformazione cilindrica, e/o in cui la porzione di bloccaggio (30) e la porzione di tenuta (40) sono disposte in successione tra loro lungo una direzione coincidente con detto primo asse di sviluppo longitudinale (X), e/o in cui la porzione di bloccaggio (30) si sviluppa a partire da detta prima apertura di ingresso/uscita (3a), e la porzione di tenuta (40) è posizionata a valle della porzione di bloccaggio lungo il primo asse di sviluppo longitudinale (X), e/o in cui la porzione di tenuta (30) è posizionata dal lato della porzione di bloccaggio (40) opposto rispetto al lato in cui si trova la prima apertura di ingresso/uscita (3a), e/o in cui la porzione di bloccaggio (30) e la porzione di tenuta (40) sono una in successione all’altra in detto primo elemento tubolare (3), e si sviluppano tra loro con continuità a formare un primo elemento tubolare unitario.
  11. 11. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il passaggio della prima bussola (11) da detta configurazione di inserimento a detta configurazione di serraggio avviene mediante una deformazione radiale di detta prima bussola (11), in avvicinamento al primo elemento tubolare (3), tale da comprimere la tubazione (T) tra la prima bussola (11) e il primo elemento tubolare (3) all’interno dell’alloggiamento anulare (12), detta deformazione essendo realizzata agendo sulla superficie esterna (11b) della prima bussola con un profilo di pinzatura (P1) di una pinza di serraggio (P), in grado di deformare plasticamente detta prima bussola, e/o in cui il passaggio della prima bussola in detta configurazione di serraggio determina una riduzione dell’estensione radiale dell’alloggiamento anulare (12), provocata dall’avvicinamento della prima bussola (11) al primo elemento tubolare (3), e una conseguente compressione della tubazione (T) all’interno dell’alloggiamento anulare, e/o in cui detto primo elemento di tenuta (7) della porzione di tenuta del primo elemento tubolare è deformabile, quando detta prima bussola è in configurazione di serraggio, per inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto (3b) e una superficie esterna del primo elemento tubolare.
  12. 12. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una seconda bussola (51) associata al secondo elemento tubolare (4) in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola (51) stessa e il secondo elemento tubolare, un rispettivo alloggiamento anulare (52) destinato a ricevere in inserimento una rispettiva tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il secondo elemento tubolare e la seconda bussola, detta seconda bussola (51) avendo una superficie interna (51a), rivolta verso il secondo elemento tubolare (4), e una superficie esterna (51b), e in cui detto secondo elemento tubolare (4) è dotato di almeno una rispettiva apertura passante (20), tra una superficie esterna del secondo elemento tubolare rivolta verso detta seconda bussola e una superficie interna del secondo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto secondo condotto (4b), detta rispettiva apertura passante (20) definendo un rispettivo spazio vuoto (21) tra la superficie esterna e la superficie interna del secondo elemento tubolare, detta seconda bussola (51) essendo configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una rispettiva tubazione in detto alloggiamento anulare (52), e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare, in cui in detta configurazione di serraggio detto spazio vuoto (21) definito da detta almeno una rispettiva apertura passante (20) è configurato per essere occupato da una porzione di detta rispettiva tubazione pressata tra la seconda bussola e il secondo elemento tubolare.
  13. 13. Metodo di realizzazione di un raccordo (1) per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili, il metodo comprendente le fasi di: - predisporre almeno un primo elemento tubolare (3) dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita (3a) e definente al suo interno un primo condotto (3b); - predisporre almeno un secondo elemento tubolare (4) dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita (4a) e definente al suo interno un secondo condotto (4b); detti primo condotto (3b) e secondo condotto (4b) essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme (2) del raccordo (1) ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita (3a) e detta seconda apertura di ingresso/uscita (4a); - realizzare almeno un’apertura passante (20), o foro passante, tra una superficie esterna (6) del primo elemento tubolare (3) rivolta verso l’esterno e una superficie interna (7) del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto (3b), in modo tale che detta apertura passante (20) definisca un rispettivo spazio vuoto (21) tra la superficie esterna e la superficie interna del primo elemento tubolare.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui, in detta fase di realizzare almeno un’apertura passante (20), detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante un’operazione di intaglio e asportazione del materiale che costituisce detto primo elemento tubolare (3), e in cui detto intaglio e asportazione del materiale avviene mediante un’operazione di tranciatura o punzonatura, o in cui, in detta fase di realizzare almeno un’apertura passante (20), detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante l’esecuzione di un taglio passante nel materiale che costituisce detto primo elemento tubolare, detto taglio passante avente un determinato profilo o contorno, e di una piegatura di parte del materiale individuato dal profilo di detto taglio, preferibilmente verso l’interno del primo elemento tubolare, e in cui detto taglio passante avviene mediante un’operazione di tranciatura o incisione e detta piegatura avviene mediante una deformazione plastica di almeno parte del materiale individuato dal profilo di taglio.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, comprendente un fase di predisporre almeno una prima bussola (11) avente conformazione a cilindro cavo e presentante un asse di sviluppo longitudinale, e una fase di montare detta prima bussola (11) a detto primo elemento tubolare (3) in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la superficie interna della bussola stessa e la superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare (12) destinato a ricevere in inserimento una tubazione (T), tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare (3) e la prima bussola (11), e/o in cui il raccordo (1) è realizzato a partire da un tubo metallico, preferibilmente in acciaio, che comprende - in pezzo unico - detto primo elemento tubolare (3) e detto secondo elemento tubolare (4), detto tubo metallico essendo sottoposto ad operazioni di formatura e/o piegatura, e/o in cui il metodo comprende una fase di predisporre almeno un elemento di tenuta (41) e avvolgerlo esternamente al primo elemento tubolare (3) in modo tale che l’elemento di tenuta risulti interposto tra il primo elemento tubolare (3) e una tubazione (T) inserita nel suddetto alloggiamento anulare.
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