IT201800002831A1 - Scatola elettrica da incasso - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“Scatola elettrica da incasso”

Oggetto della presente invenzione è una scatola elettrica da incasso. Sono note scatole elettriche che sono incassate in fori precedentemente predisposti in pareti o setti divisori. Tali scatole definiscono un alloggiamento per l’inserimento dei frutti elettrici (tipicamente prese di corrente o comandi luce). Le scatole hanno un corpo unico in materiale plastico sagomato sostanzialmente come un parallelepipedo privo di una parete attraverso la quale l’utente può accedere ai frutti. Una cornice di copertura circonda poi i frutti mascherando la zona di interfaccia tra la scatola e la parete.

Tali scatole presentano dimensioni standardizzate. In particolare ciascuna scatola ha un alloggiamento che permette di ospitare un numero prefissato di moduli (tipicamente uno, due, tre o quattro moduli pur potendo in casi limite arrivare anche ad alloggiare 6 moduli). Si rammenta che un modulo ha una dimensione fissa predefinita ben nota al tecnico del ramo.

Conseguentemente per ogni installazione verrà utilizzata la scatola elettrica aventi le dimensioni più opportune. Un inconveniente di tale soluzione è legata al fatto che ogni installatore deve poter disporre un’adeguata scorta di scatole per ciascuna tipologia. L’installatore quando si reca presso un cantiere per eseguire un intervento deve portare con se un adeguato assortimento di scatole di varie dimensioni per evitare di non disporre del modello di cui ha bisogno. Più in generale si hanno problematiche legate al mantenimento di un adeguato magazzino.

Scopo della presente invenzione è proporre una scatola elettrica da incasso che permetta di superare gli inconvenienti sopraillustrati.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una scatola elettrica da incasso comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni e che permetta la massima flessibilità di impiego.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una scatola elettrica da incasso illustrata negli uniti disegni in cui:

-figure 1-3 mostrano prospetticamente, in tre diverse configurazioni, una scatola da incasso secondo la presente invenzione;

-figure 4-6 mostrano secondo una diversa prospettiva, in tre diverse configurazioni, la medesima scatola di cui alle figure 1-3;

-figure 7-9 mostrano frontalmente, in tre diverse configurazioni, la medesima scatola di cui alle figure 1-6;

-figure 10 e 11 mostrano due componenti della scatola di cui alle figure 1-9.

Nelle unite figure con il numero di riferimento 1 si è indicata una scatola da incasso per frutti elettrici come prese elettriche o comandi luce.

La scatola 1 è estendibile telescopicamente per variare le dimensioni dell’alloggiamento 2 e poter ospitare un numero variabile di frutti elettrici. In particolare l’alloggiamento 2 consente di ospitare un numero variabile di moduli. Ad esempio una presa italiana standard occupa un modulo, una presa shuko occupa due moduli. L’alloggiamento 2 è sostanzialmente parallelepipedo con una faccia aperta verso l’esterno e le restanti delimitate dalla scatola 1. Tale faccia aperta permette l’inserimento e l’estrazione dei frutti. L’alloggiamento 2 è estendibile solo lungo una prima direzione. Tale prima direzione è la larghezza della scatola 1 mentre la profondità e l’altezza della scatola 1 rimangono fisse.

La scatola 1 comprende inoltre un primo corpo 31 e un secondo corpo 32. Il secondo corpo 32 è mobile telescopicamente rispetto al primo corpo 31 tra una prima e una seconda posizione. La prima posizione è illustrata nelle figure 1, 4, 7.

Nella seconda posizione (vedasi figure 2, 3, 5, 6, 8, 9) il secondo corpo 32 si protende in allontanamento dal primo corpo 31 in misura maggiore che nella prima posizione. Nella prima posizione il primo corpo 31 potrebbe anche essere del tutto o quasi del tutto all’interno del primo corpo 31. Nella seconda posizione il secondo corpo 32 è dunque maggiormente estratto che nella prima posizione.

La scatola 1 comprende un terzo corpo 33 mobile telescopicamente rispetto al primo corpo 31 tra una prima e una seconda configurazione. Nella seconda configurazione (vedasi figure 3, 6, 9) il terzo corpo 33 si protende in allontanamento dal primo corpo 31 in misura maggiore che nella prima configurazione (1, 2, 4, 5, 7, 8). Nella seconda configurazione il terzo corpo 33 potrebbe anche essere del tutto o quasi del tutto all’interno del primo corpo 31. Nella prima posizione del secondo corpo 32 e nella prima configurazione del terzo corpo 33 l’alloggiamento 2 è definito esclusivamente dal secondo e dal terzo corpo 32, 33 mentre il primo corpo 31 non contribuisce trovandosi posteriormente al secondo e al terzo corpo 32, 33.

Nella prima posizione il secondo corpo 32 è maggiormente avvicinato al terzo corpo 33 rispetto che nella seconda posizione (ipotizzando che il terzo corpo 33 rimanga fermo nella prima o nella seconda configurazione). Opportunamente quando il secondo corpo 32 è nella seconda posizione e il terzo corpo 33 è nella seconda configurazione la scatola 1 assume la configurazione di massimo ingombro (vedasi figure 3, 6, 9). Quando il secondo corpo 32 è nella prima posizione e il terzo corpo 33 è nella prima configurazione la scatola 1 assume la configurazione di minimo ingombro; eventualmente in tale configurazione di minimo ingombro il secondo e il terzo corpo 32, 33 potrebbero anche essere in contatto reciproco (vedasi figure 1, 4, 7); infatti i lembi interni del secondo e del terzo corpo 32, 33 potrebbero essere in contatto; opportunamente nella configurazione di massimo ingombro ciò non accade.

Il primo corpo 31 è un corpo centrale mentre il secondo e il terzo corpo 32, 33 sono corpi laterali o che si protendono lateralmente.

Il terzo corpo 33 è allontanabile (opportunamente è estraibile) dal primo corpo 31 in un verso opposto rispetto al verso con cui il secondo corpo 32 è allontanabile dal primo corpo 31. Il secondo e il terzo corpo 32, 33 sono scorrevoli rispetto al primo corpo 31. Essi si muovono lungo una medesima direzione. A questo proposito il secondo corpo 32 in combinazione con il primo corpo 31 definisce mezzi 7 di guida dello scorrimento del secondo corpo 32 rispetto al primo corpo 31.

Come esemplificato in figura 9 i mezzi 7 di guida possono comprendere: - una prima scanalatura 70 (ricavata vantaggiosamente nel secondo corpo 32);

- un primo pattino 71 scorrevole lungo la prima scanalatura 70 (tale primo pattino 71 è vantaggiosamente solidale al primo corpo 31). Il primo pattino 71 può essere una sporgenza che si innesta nella prima scanalatura 70. Vantaggiosamente i mezzi 7 di guida comprendono quattro scanalature (indicate dal riferimento 7 e visibili in parte in figura 5 e in parte in figura 9). Con riferimento alla figura 5 o 6 si veda una seconda scanalatura 700 in cui si possono innestare una prima e una seconda sporgenza 720, 730. La prima sporgenza 720 è innestata quando il secondo corpo 32 è nella prima posizione; quando il secondo corpo 32 si sposta verso la seconda posizione la prima sporgenza 720 si disimpegna dalla seconda scanalatura 700 e la seconda sporgenza 730 è impegnata (come in figura 6).

La scatola 1 comprende mezzi 5 di fermo del primo e del secondo corpo 31, 32 nella prima e/o nella seconda posizione. In questo modo il secondo corpo 32 rimarrà fermo rispetto al primo corpo 31 agevolando l’installazione e il trasporto. L’applicazione di una forza sufficiente permetterà il disimpegno dei mezzi 5 di fermo permettendo lo scorrimento del secondo corpo 32 rispetto al primo corpo 31.

Ad esempio la prima scanalatura 70 comprende un primo e un secondo allargamento 701, 702 di estremità (vedasi ad esempio figura 9). Il primo pattino 71 nella prima posizione del secondo corpo 32 si innesta nel primo allargamento 701 mentre nella seconda posizione del secondo corpo 32 si innesta nel secondo allargamento 702. Il primo pattino 71 fuoriesce dal primo o dal secondo allargamento 701, 702 per deformazione elastica vincendo una forza che lo trattiene in loco.

Anche la seconda scanalatura 700 comprende un allargamento 740 di estremità. Nella prima posizione del secondo corpo 32 in tale allargamento 740 di estremità si innesta la prima sporgenza 720. Nella seconda posizione del secondo corpo 32 in tale allargamento 740 di estremità si innesta la seconda sporgenza 730 (vedasi figura 6). Anche in tal caso la fuoriuscita della prima o della seconda sporgenza 720, 730 dall’allargamento 740 di estremità avviene mediante una deformazione elastica che avviene vincendo una forza che trattiene in loco la prima o la seconda sporgenza 720, 730.

Quanto descritto con riferimento alla interazione tra il primo e il secondo corpo 31, 32 può essere ripetuto per la iterazione tra il primo e il terzo corpo 31, 33.

Il primo, il secondo e il terzo corpo 31, 32, 33 definiscono in combinazione una zona idonea ad alloggiare i frutti.

Il secondo e il terzo corpo 32, 33 sono tra loro identici. In questo modo può essere utilizzato un medesimo stampo per la realizzazione di entrambi. Inoltre il secondo e il terzo corpo 32, 33 sono posizionabili in modo tra loro speculare rispetto al primo corpo 31.

Opportunamente il primo corpo 31 è sagomato a C. In particolare comprende un tratto 315 centrale dalle cui due estremità opposte si sviluppano due distinte alette 313, 314 (vedasi figura 11).

Il secondo corpo 32 comprende (vedasi ad esempio figura 2):

- una parete 320 di fondo che nella prima posizione si sovrappone al primo corpo 31 per almeno il 50% (vantaggiosamente per almeno il 75%); e

- tre pareti 321, 322, 323 laterali trasversali (sostanzialmente ortogonali) una all’altra. Nella prima posizione del secondo corpo 32 due di dette tre pareti 321, 322, 323 laterali si sovrappongono al primo corpo 31. Una terza delimita lateralmente l’alloggiamento 2.

Il primo corpo 31 comprende una prima zona 311 frangibile idonea al passaggio di un cavo elettrico o di un condotto che contiene un cavo elettrico (ad esempio un tubo corrugato). Il secondo corpo 32 comprende una seconda zona 312 frangibile idonea al passaggio di un cavo elettrico o di un condotto che contiene un cavo elettrico (ad esempio un tubo corrugato); nella prima posizione del secondo corpo 32 la prima e la seconda zona 311, 312 frangibile sono sovrapposte una all’altra. Preferibilmente la prima e la seconda zona 311, 312 frangibile hanno medesimo perimetro. Vantaggiosamente la prima e la seconda zona 311, 312 frangibile presentano un perimetro preforato che ne agevola il distacco. In questo modo nella prima posizione il frutto che si trova nell’alloggiamento 2 della scatola 1 può essere raggiunto mediante una connessione elettrica che attraversa sia la prima sia la seconda zona 311, 312 frangibile.

In figura 2 la seconda zona 312 frangibile è ricavata in una delle due alette 313, 314 che si sviluppano dal tratto centrale del primo corpo 31. La prima zona 311 frangibile è ricavata in una delle tre pareti (in particolare 322, 323) laterali trasversali. Una estesa zona frangibile è ricavata anche sulla parete 320 di fondo del secondo corpo 32 e sul tratto 315 centrale della primo corpo 31 (vedasi la zona piena di incisioni a croce).

La scatola 1, anche nella configurazione di minimo ingombro, definisce una scatola di alloggiamento per due moduli.

Tale denominazione “due moduli” è ben nota nel settore tecnico e indica dimensioni predeterminate. Scatole a due moduli sono ad esempio le scatole del tipo 502E Bticino.

Nella soluzione esemplificativa, ma non limitativa illustrata nelle figure 3, 6, 9 nella configurazione di massimo ingombro l’alloggiamento 2 permette di ospitare quattro moduli. Tale denominazione “quattro moduli” è ben nota nel settore tecnico e indica dimensioni predeterminate. Scatole a quattro moduli sono ad esempio le scatole del tipo 504E Bticino.

Qualora il secondo corpo 32 sia nella seconda posizione e il terzo corpo 33 sia nella prima configurazione l’alloggiamento permette di ospitare tre moduli. Analoga cosa qualora il secondo corpo 32 fosse nella prima posizione e il terzo corpo 33 fosse nella prima configurazione. Tale denominazione “tre moduli” è ben nota nel settore tecnico e indica dimensioni predeterminate. Scatole a tre moduli sono ad esempio le scatole del tipo 503E Bticino.

In una soluzione alternativa non illustrata il primo corpo 31 potrebbe a sua volta essere telescopico in modo da poter ospitare un numero maggiori di moduli. Ad esempio in tal modo la scatola 1 potrebbe ospitare anche sei moduli.

Come indicato in precedenza il primo e il secondo corpo 31, 32 sono scorrevoli uno rispetto all’altro tra la prima e la seconda posizione. In particolare il primo e il secondo corpo 31, 32 possono traslare reciprocamente.

In generale il primo, il secondo ed il terzo corpo (se presente) 31, 32, 33 sono realizzati in un medesimo materiale plastico o comunque una resina. Opportunamente il primo, il secondo e il terzo corpo (se presente) 31, 32, 33 sono corpi stampati. Le pareti del primo e/o del secondo e/o del terzo corpo 31, 32, 33 hanno spessore minore di 2 millimetri.

Come esemplificato in figura la scatola 1 comprende almeno uno o più angolari 8 di irrigidimento.

Inoltre in figura 1 sono visibili due lamine 80 metalliche assemblate rispettivamente al secondo e al terzo corpo 32, 33 per il passaggio di una vite di collegamento (caratteristica comune a tutte le scatole di questo tipo).

Oggetto della presente invenzione è inoltre un sistema comprendente: -una scatola 1 da incasso presentante una o più delle caratteristiche descritte in precedenza;

-almeno un frutto elettrico e/o un comando luce posto nell’alloggiamento della scatola 1.

La presente invenzione consegue importanti vantaggi.

Innanzitutto consente di poter utilizzare una sola tipologia di scatole elettriche adattabile per tutte o comunque per la maggior parte delle situazioni possibili. Questo consente di non dover tenere a magazzino per lungo tempo scorte di scatole elettriche di dimensioni poco frequenti o peggio non averle a disposizione nel momento del bisogno. Inoltre la geometria ottimizzata dei componenti della scatola consente di contenere i costi al minimo.

L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Scatola da incasso individuante un alloggiamento (2) per frutti elettrici come prese elettriche o comandi luce, caratterizzata dal fatto di essere estendibile telescopicamente per variare le dimensioni di detto alloggiamento (2) e poter ospitare un numero variabile di frutti elettrici.
2. 2. Scatola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un primo corpo (31) e un secondo corpo (32), il secondo corpo (32) essendo mobile telescopicamente rispetto al primo corpo (31) tra una prima e una seconda posizione, nella seconda posizione il secondo corpo (32) protendendosi in allontanamento dal primo corpo (31) in misura maggiore che nella prima posizione.
3. 3. Scatola secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di comprendere un terzo corpo (33) mobile telescopicamente rispetto al primo corpo (31) tra una prima e una seconda configurazione, nella seconda configurazione il terzo corpo (33) protendendosi in allontanamento dal primo corpo (31) in misura maggiore che nella prima configurazione; il terzo corpo (33) è allontanabile dal primo corpo (31) in un verso opposto rispetto al verso con cui il secondo corpo (32) è allontanabile dal primo corpo (31).
4. 4. Scatola secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il secondo e il terzo corpo (32, 33) sono tra loro identici.
5. 5. Scatola secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzata dal fatto che il primo corpo (31) è sagomato a C; il secondo corpo (32) comprendendo: - una parete (320) di fondo che nella prima posizione si sovrappone per almeno il 50% al primo corpo (31); e -tre pareti (321, 322, 323) laterali, sostanzialmente ortogonali una all’altra.
6. 6. Scatola secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzata dal fatto che il primo corpo (31) comprende una prima zona (311) frangibile idonea al passaggio di un cavo elettrico o di un condotto che contiene il cavo elettrico; detto secondo corpo (32) comprende una seconda zona (312) frangibile idonea al passaggio di un cavo elettrico o di un condotto che contiene il cavo elettrico; nella prima posizione la prima e la seconda zona (311, 312) frangibile essendo sovrapposte una all’altra.
7. 7. Scatola secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzata dal fatto che il secondo corpo (32) è scorrevole rispetto al primo corpo (31) tra la prima e la seconda posizione; la scatola (1) comprendendo mezzi (5) di fermo del primo e del secondo corpo (31, 32) nella prima e/o nella seconda posizione.
8. 8. Scatola secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzata dal fatto che il secondo corpo (32) in combinazione con il primo corpo (31) definisce mezzi (7) di guida dello scorrimento del secondo corpo (32) rispetto al primo corpo (31); i mezzi (7) di guida comprendendo: - una prima scanalatura (70); - un primo pattino (71) scorrevole lungo la prima scanalatura (70); la prima scanalatura (70) e il primo pattino (71) essendo uno ricavato sul primo corpo (31) e uno ricavato sul secondo corpo (32).
9. 9. Scatola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che anche in una configurazione di minimo ingombro definisce una scatola di alloggiamento per due moduli.
10. 10. Sistema comprendente: -una scatola (1) da incasso secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9; -almeno una presa elettrica e/o un comando luce posto nell’alloggiamento della scatola (1).