IT201600081787A1 - Serratura per porte e/o finestre - Google Patents
Serratura per porte e/o finestreInfo
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- E05—LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
- E05C—BOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
- E05C1/00—Fastening devices with bolts moving rectilinearly
- E05C1/08—Fastening devices with bolts moving rectilinearly with latching action
- E05C1/12—Fastening devices with bolts moving rectilinearly with latching action with operating handle or equivalent member moving otherwise than rigidly with the latch
- E05C1/14—Fastening devices with bolts moving rectilinearly with latching action with operating handle or equivalent member moving otherwise than rigidly with the latch the handle or member moving essentially towards or away from the plane of the wing or frame
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- E—FIXED CONSTRUCTIONS
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- E05B—LOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
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Description
“SERRATURA PER PORTE E/O FINESTRE”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda una serratura per porte e/o finestre. Più precisamente, l’invenzione ha per oggetto una serratura dotata di comando del tipo a spinta assiale che converte il movimento di spinta o di trazione, in un moto rotatorio applicato al quadro della maniglia.
Il sistema di serratura secondo l’invenzione è inoltre installabile su tutte le serrature che utilizzano il classico sistema ad abbassamento rotatorio della maniglia, semplicemente sostituendo il quadro maniglia.
La serratura secondo l’invenzione presenta il vantaggio di lasciare completa libertà sulla forma della maniglia da utilizzare, in quanto la stessa deve soltanto ricevere sollecitazioni di spinta o di trazione e non più di rotazione in un piano verticale.
Il presente trovato è vantaggiosamente applicato nel settore delle porte, delle finestre e degli infissi o serramenti in genere ed in particolare nel settore dei loro mezzi di chiusura ed apertura.
STATO DELLA TECNICA
Come è noto, i serramenti utilizzati per la chiusura degli accessi ai locali di un edificio sono dotati di serrature provviste di scrocco e/o chiavistello.
È pure noto che un serramento è solitamente formato da un telaio di supporto montato in corrispondenza dell’apertura di una parete e comprendente due montanti verticali contrapposti, o stipiti, ed una traversa disposta tra i montanti verticali trasversalmente ad essi, e da un’anta, quale una porta od una finestra, girevolmente connessa ad un montante del telaio di supporto.
Secondo la tecnica nota, la serratura comprende un corpo scatolare inserito in un apposito alloggiamento dell’anta; in particolare, il corpo scatolare è provvisto di uno scrocco e/o di un chiavistello scorrevolmente mobile tra una configurazione retratta all’interno del corpo scatolare ed una configurazione estratta dal corpo scatolare per impegnarsi in un corrispondente foro-scrocco e/o foro-chiavistello realizzato su uno dei montanti verticali del serramento.
Con particolare riferimento allo scrocco, esso è provvisto di una superficie inclinata atta ad andare in battuta e strisciare su un bordo di una contropiastra installata sul montante, detta superficie inclinata attuando così la retrazione dello scrocco all’interno del corpo scatolare, durante la fase di chiusura della porta.
In accordo con la tecnica nota, lo scrocco è contrastato da una molla che tende a mantenerlo in configurazione normalmente estratta dal corpo scatolare; pertanto, dopo essere andato in battuta con il bordo della contropiastra ed essere arretrato nel corpo scatolare fino al superamento del suddetto bordo della contropiastra, lo scrocco viene riportato in configurazione estratta dalla molla, in modo tale che esso possa inserirsi nel foro-scrocco ricavato sul montante del serramento ed attuare quindi la chiusura del serramento.
Per disimpegnare lo scrocco dal foro-scrocco e consentire nuovamente l’apertura del serramento, è necessario effettuare manualmente la retrazione dello scrocco all’interno del corpo scatolare. Normalmente, tale retrazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di una maniglia a leva, la quale è collegata allo scrocco mediante una serie di cinematismi e viene fatta ruotare attorno ad un asse perpendicolare alla direzione di scorrimento dello scrocco. Più in dettaglio, la rotazione della maniglia a leva determina quindi lo scorrimento dello scrocco.
In accordo con lo stato dell’arte, la necessità di applicare un movimento rotatorio per attuare lo scorrimento dello scrocco e disimpegnarlo dal foro-scrocco obbliga i produttori di serrature all’utilizzo di maniglie a leva, II principale inconveniente della tecnica nota è dunque rappresentato dal fatto di non consentire una libertà di scelta sulla forma della maniglia da utilizzare, la quale deve necessariamente essere di tipo a leva. Svantaggiosamente, inoltre, l’utilizzo di una maniglia a leva non consente libertà nella scelta del tipo di azionamento da parte dell’utilizzatore, essendo quest’ultimo necessariamente costretto a ruotare una maniglia per consentire l’apertura della serratura.
SCOPI DELL’INVENZIONE
In questo contesto, il compito tecnico alla base del presente trovato è quello di proporre una serratura per porte e/o finestre che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo del presente trovato proporre una serratura per porte e/o finestre che sia alternativa a quelle attualmente in commercio. Ancor più particolarmente, è scopo del presente trovato rendere disponibile una serratura in grado di garantire una maggiore libertà sulla forma della maniglia da utilizzare.
Un altro scopo del presente trovato è di proporre una serratura per porte e/o finestre che presenti un funzionamento semplice e immediato.
Un ulteriore scopo del presente trovato è di realizzare una serratura per porte e/o finestre che presenti ingombro e peso contenuti.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una serratura affidabile e resistente alle ripetute sollecitazioni, durante le fasi di apertura e chiusura del serramento.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una serratura per porte e/o finestre, la quale comprende le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a ulteriori forme di realizzazione della serratura secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una o più forme di realizzazione dell’invenzione, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica in esploso di una serratura secondo l’invenzione;
- la figura 2 illustra una vista esplosa di un dettaglio costruttivo della serratura mostrata in figura 1 ;
- la figura 3 illustra una vista prospettica in condizione assemblata della serratura mostrata di figura 1 ;
- le figure 4 e 5 illustrano due viste dal basso e in sezione della serratura mostrata nelle figure precedenti, in due differenti configurazioni operative;
- le figure 6 ed 7 illustrano due viste laterali corrispondenti alle figure 4 e 5 e che mostrano la serratura nelle due differenti configurazioni operative;
- le figure 8 e 9 illustrano, rispettivamente, una vista frontale ed una laterale di un ulteriore dettaglio costruttivo della serratura mostrata nelle figure precedenti;
- le figure da 10 a 12 illustrano viste dall’alto e in sezione del dettaglio costruttivo mostrato nelle figure 8 e 9, rispettivamente secondo le tracce A-A, B-B e C-C di figura 9;
- le figure da 13 a 15 illustrano, rispettivamente, viste frontali ed in sezione di una prima versione di serratura secondo l’invenzione dotata di maniglie incassate;
- le figure da 16 a 18 illustrano, rispettivamente, viste frontali ed in sezione di una seconda versione di serratura secondo l’invenzione dotata di maniglie esterne;
- le figure da 19 a 21 illustrano, rispettivamente, viste frontali ed in sezione di una terza versione di serratura secondo l’invenzione dotata di impugnature.
DESCRIZIONE DI FORME REALIZZATIVE DELL’INVENZIONE
Facendo riferimento alle figure allegate, in particolare alla figura 1 , con il numero 30 viene indicata nel suo complesso una serratura per porte e/o finestre e per serramenti in genere.
La serratura 30 comprende un corpo scatolare 31 che a sua volta comprende un elemento di chiusura 33, ad esempio un chiavistello, un gancio o un catenaccio, mobile almeno tra una configurazione estratta dal corpo scatolare 31 ed una configurazione retratta nello stesso corpo scatolare.
Secondo una forma di realizzazione, per effettuare l’estrazione o la retrazione dell’elemento di chiusura 33 viene utilizzato un organo attuatore 35 cinematicamente collegato all’elemento di chiusura 33. L’organo attuatore, come meglio spiegato in seguito, costituisce il cosiddetto quadro maniglia che è collegato all’elemento di chiusura 33 mediante cinematismi non illustrati né ulteriormente descritti, in quanto di per sé noti.
Secondo un aspetto del trovato, l’organo attuatore 35 è in grado di attivare lo spostamento dell’elemento di chiusura 33 tra le configurazioni estratta e retratta consentendo allo stesso di sporgere o rientrare rispetto ad una piastra frontale 32 della serratura 30.
In accordo con un ulteriore aspetto del trovato, l’organo attuatore 35 è mobile per rotazione tra almeno due posizioni operative che corrispondono, rispettivamente, alle suddette configurazioni estratta e retratta dell’elemento di chiusura.
Secondo una forma di realizzazione meglio visibile nelle figure 1 , 6 e 7, l’elemento di chiusura 33 della serratura 30 è mobile per traslazione tra dette configurazioni estratta e retratta. In questa forma di realizzazione la direzione di traslazione dell’elemento di chiusura 33 è sostanzialmente trasversale all’asse di rotazione di detto organo attuatore 35. Preferibilmente, detto elemento di chiusura 33 è un chiavistello o uno scrocco.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione non illustrata, l’elemento di chiusura della serratura è mobile per rotazione tra dette configurazioni estratta e retratta, ad esempio può comprendere un elemento girevole del tipo a gancio.
In accordo con la forma di realizzazione in cui l’elemento di chiusura 33 è mobile per traslazione (ad esempio figure 1 , 6 e 7), l’organo attuatore 35 comprende un corpo 34 cavo, preferibilmente cilindrico, soggetto a rotazione attorno ad un asse trasversale rispetto alla direzione di scorrimento dell’elemento di chiusura 33; in particolare, detto corpo cavo 34 definisce un cosiddetto quadro maniglia cinematicamente collegato all’elemento di chiusura 33.
In accordo con un aspetto del trovato mostrato, ad esempio, nelle figure 1 , 4 e 5, il corpo cavo 34 dell’organo attuatore 35 è intercettato da un organo di comando 37 che risulta cinematicamente collegato a detto organo attuatore 35 per comandarne la rotazione. In maggiore dettaglio, l’organo di comando 37 è mobile lungo una direzione di traslazione tra almeno due posizioni operative corrispondenti, rispettivamente, alle posizioni operative dell’organo attuatore 35, le quali, a loro volta, corrispondono alle configurazioni estratta e retratta di detto elemento di chiusura 33.
In accordo con un ulteriore aspetto del trovato meglio visibile nelle figure 8 e 9, l’organo di comando 37 presenta una forma allungata, preferibilmente cilindrica, di dimensioni tali da scorrere all’interno dell’organo attuatore 35; l’organo di comando è solidale ad almeno una camma 38 avente uno sviluppo almeno parzialmente elicoidale. Preferibilmente, l’organo attuatore 35 presenta due camme 38 aventi sviluppo rettilineo (per un primo tratto) e parzialmente elicoidale (per un secondo tratto) disposte in modo contrapposto l’una rispetto all’altra relativamente all’asse di rotazione dell’organo di comando 37.
Secondo un altro aspetto del trovato meglio visibile nelle figure da 8 a 12, la camma 38 (oppure le camme 38 se più di una) è intercettata scorrevolmente da un elemento segui-camma 36 solidale all’organo attuatore 35, per cui il movimento di traslazione (vedi frecce in figura 5) dell’organo di comando 37 viene convertito in un movimento di rotazione dell’organo attuatore 35 per effetto dello scorrimento dell’elemento segui-camma 36 all’interno della camma 38.
Secondo un aspetto dell’invenzione meglio visibile nelle figure 1 e da 10 a 12, l’elemento segui-camma 36 è costituito da almeno una semisfera, preferibilmente da due semisfere. In maggiore dettaglio, le semisfere sono ricavate sul corpo cavo 34 che definisce il quadro maniglia e sono rivolte verso l’interno del corpo cavo stesso, essendo inoltre disposte frontalmente l’una all’altra, ossia diametralmente opposte.
In accordo con un ulteriore aspetto del trovato visibile nelle figure 2 e 8, l’organo di comando 37 presenta almeno una scanalatura 39 longitudinale e parallela alla direzione di traslazione dell’organo di comando 37, preferibilmente due scanalature 39. In tal caso, dette scanalature sono disposte in modo contrapposto l’una rispetto all’altra relativamente all’asse di rotazione, alternandosi con dette camme 38 aventi sviluppo almeno parzialmente elicoidale.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato illustrato in figura 1 , l’organo di comando 37 è associato a due boccole 42 e 44 che ne consentono lo scorrimento impedendone, al contempo, la rotazione in modo tale che dette camme 38 aventi sviluppo almeno parzialmente elicoidale imprimano una rotazione a detto organo attuatore 35 mediante lo scorrimento nelle camme degli elementi segui-camma 36 solidali all’organo attuatore 35 (figure 4 e 5).
In aggiunta, una prima boccola 42, dotata di un primo dentello 43, è fissabile al corpo scatolare 31 , ed una seconda boccola 44, dotata di un secondo dentello 45 e anch’essa fissabile al corpo scatolare 31 da parte opposta alla prima boccola 42 rispetto al corpo scatolare stesso.
Con riferimento alle figure 1 e da 10 a 12, l’organo di comando 37 si inserisce in entrambe le boccole 42, 44, attraversando il corpo scatolare 31 in modo tale che entrambi i dentelli 43, 45 siano scorrevolmente inseriti in detta scanalatura longitudinale 39 dell’organo di comando 37, consentendo allo stesso di effettuare movimenti lineari a seguito di forze di pressione o di trazione esercitate su di esso da parte di un utilizzatore.
Più particolarmente, dette boccole 42, 44 sono fissate reciprocamente e sul corpo scatolare 31 per mantenere l’organo di comando 37 in condizione di impegno sul corpo scatolare 31. Preferibilmente, le boccole 42 e 44 vengono fissate reciprocamente e al corpo scatolare 31 mediante l’utilizzo di mezzi di trattenimento 46 del tipo a vite o simili.
Ulteriormente secondo l’invenzione e come meglio visibile nelle figure 1 e 2, l’organo di comando 37 è associato a mezzi elastici 40, preferibilmente una molla, operativamente attivi su di esso per mantenerlo in una condizione operativa normalmente corrispondente alla suddetta configurazione estratta dell’elemento di chiusura 33. In maggiore dettaglio, detti mezzi elastici sono trattenuti sull’organo di comando tra un elemento di trattenimento 41 , preferibilmente definito da una testa discoidale dell’organo di comando 37 avente dimensioni maggiori rispetto al diametro dell’organo stesso, e una porzione della boccola 42, per cui detto elemento elastico si trova in condizione di pre-carico.
Con riferimento alla figura 2, inizialmente viene montato l’elemento elastico 40 in battuta sull’elemento di trattenimento 41 dell’organo di comando 37 e quindi l’organo di comando 37 viene inserito nella prima boccola 42, ed infine si innesta uno spinotto trasversale 47 nell’organo di comando 37 per impedire lo sfilamento della boccola 42, in modo da attuare il precarico dell’elemento elastico. In maggiore dettaglio, la lunghezza della corsa dell’organo di comando 37 corrisponde sostanzialmente alla distanza esistente tra il punto di fissaggio dello spinotto 47 all’organo di comando e l’elemento di trattenimento 41.
Una volta assemblata la prima parte dell’organo di comando 37, lo stesso viene inserito nell’organo attuatore 35 e fissato al corpo scatolare 31 utilizzando la seconda boccola 44 posizionata sul lato opposto del corpo scatolare stesso. Successivamente, le boccole vengono mantenute in sede dai mezzi di fissaggio 46, consentendo al contempo la libera traslazione dell’organo di comando 37 in contrasto ai mezzi elastici 40.
Il funzionamento della serratura è il seguente.
Agendo sull’organo di comando 37, ossia esercitando una forza di pressione o di trazione, viene impressa una traslazione dell’organo di comando 37, in modo tale che le due semisfere 36, intercettate dalle camme 38 almeno parzialmente elicoidali, trasformino il movimento traslatorio dell’organo di comando 37 in un movimento rotatorio dell’organo attuatore 35, consentendo l’arretramento dell’elemento di chiusura 33. In maggiore dettaglio, l’organo di comando 37 è vincolato a traslare secondo una sua direzione di sviluppo assiale, in quanto i dentelli 43 e 45 delle boccole 42 e 44 ne impediscono la rotazione; in questo modo, le camme almeno parzialmente elicoidali 38 sono in grado di esercitare una spinta angolare sulle semisfere 36 ed imprimere così un movimento rotatorio al suddetto quadro maniglia 34 (vale a dire dell’organo attuatore 35).
Nelle figure da 4 ad 7 viene illustrata una prima ed una seconda condizione di funzionamento, ove con “Y” viene indicata una distanza di traslazione dell’organo di comando 37 e con “X” l’angolo di rotazione dell’organo attuatore 35. In particolare, l’entità della traslazione “Y” dell’organo di comando 37 e l’entità della rotazione angolare “X” dell’organo attuatore 35 dipendono dalla misura dello spostamento richiesto all’elemento di chiusura 33. Ad esempio, per ottenere uno spostamento di 10 mm dell’elemento di chiusura 33 è necessaria una traslazione di 6.5 mm dell’elemento di comando 37 e di 27° di rotazione dell’organo attuatore 35.
Le figure da 8 e 12 illustrano in maggiore dettaglio l’organo di comando 37 con le rispettive camme almeno parzialmente elicoidali 38, con le scanalature 39 e mostrano, inoltre, la posizione delle semisfere 36 durante lo spostamento assiale dello stesso organo di comando 37.
Con riferimento alle figure da 10 a 12, sono illustrate tre configurazioni operative consecutive del corpo cavo 34 e dei relativi elementi segui-camma 36.
In figura 10 (sez. A-A) è illustrata una configurazione di montaggio, nella quale le semisfere 36 del corpo cavo 34 si inseriscono nel tratto rettilineo delle camme 38 per posizionarsi in corrispondenza di una posizione neutra, come visibile in figura 11 (sez. B-B). Con particolare riferimento a quest’ultima figura, è illustrata una configurazione inziale, nella quale le semisfere 36 si trovano in prossimità della parte iniziale del tratto elicoidale delle camme 38, in un momento antecedente all’attivazione della rotazione del corpo cavo 34 (facente parte dell’organo attuatore 35).
Con riferimento alla figura 12 (sez. C-C), è illustrata una configurazione di lavoro, nella quale le semisfere 36 del corpo cavo 34 sono entrate nel tratto elicoidale delle camme 38, per attivare la rotazione del corpo cavo 34 dell’angolo indicato con la lettera “X”, in modo da determinare lo spostamento dell’elemento di chiusura 33.
Con riferimento alle figure da 13 a 15, è illustrata una prima versione di serratura secondo l’invenzione (rispettivamente in una vista frontale e in sezione secondo due distinte fasi operative), nella quale l’attivazione dell’organo di comando 37 avviene mediante l’utilizzo di una coppia di leverismi 48 ad incasso. Tali leverismi 48 risultano operativamente attivi sul l’organo di comando 37 per movimentarlo tra almeno due posizioni operative che corrispondono, rispettivamente, alle suddette configurazioni estratta e retratta dell’elemento di chiusura 33; in particolare, ciascuno di detti leverismi 48 è girevolmente collegato, anche indirettamente, al corpo scatolare 31. In ulteriore dettaglio, un primo di detti leverismi 48 presenta una prima estremità incernierata al corpo scatolare 31 , una seconda estremità libera e una porzione intermedia tra dette estremità atta a definire un riscontro per detto organo di comando 37, per cui, ad un movimento di avvicinamento del leverismo verso il corpo scatolare 31 , la porzione intermedia esercita una pressione sull’organo di comando 37, facendolo traslare dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura 33, alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta dello stesso elemento di chiusura.
Il secondo dei detti leverismi 48, che è posizionato dalla parte opposta rispetto al corpo scatolare 31, presenta una prima estremità incernierata al corpo scatolare 31 , una seconda estremità libera e una porzione intermedia tra dette estremità impegnata all’organo di comando 37. In questo modo, ad un movimento di allontanamento del leverismo dal corpo scatolare 31 , la porzione intermedia esercita una trazione sull’organo di comando 37, facendolo traslare dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura 33, alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta di detto elemento di chiusura.
Vantaggiosamente, quindi, i leverismi ricevono unicamente sollecitazioni di spinta o di trazione e non più di rotazione secondo un asse ortogonale alla direzione di scorrimento dell’elemento di chiusura 33.
Con riferimento alle figure da 16 a 18, è illustrata una seconda versione di serratura secondo l’invenzione (rispettivamente in una vista frontale e in sezione secondo due distinte fasi operative), nella quale l’attivazione dell’organo di comando 37 avviene mediante l’utilizzo di una coppia di leverismi 49 che si trovano in una collocazione esterna rispetto alla superficie della porta, al contrario dei leverismi 48 che sono in posizione incassata.
Il funzionamento dei leverismi 49 della seconda versione di serratura è del tutto analogo a quello della prima versione di serratura.
Con riferimento alle figure da 19 a 21 , è illustrata una terza versione di serratura secondo l’invenzione (rispettivamente in una vista frontale e in sezione secondo due distinte fasi operative), nella quale l’attivazione dell’organo di comando 37 avviene mediante l’utilizzo di una coppia di impugnature 50 solidalmente collegate all’organo di comando 37 e posizionate da parti opposte rispetto al corpo scatolare 31 , per cui, a seguito di un’azione di pressione su una prima impugnatura o di trazione su una seconda impugnatura, l’organo di comando 37 trasla dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura 33, alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta di detto elemento di chiusura 33.
La serratura secondo l’invenzione offre la possibilità di utilizzare numerose varianti applicative dei mezzi di movimentazione di spinta o di trazione dell’organo di comando, con la possibilità di spaziare sulle forme di realizzazione delle maniglie che possono essere ad incasso, od esterne alla porta od a pomolo con le più varie forme estetiche realizzative.
L’invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia è chiaro che l’invenzione è suscettibile di numerose varianti che rientrano neN’ambito di tutela, nel quadro delle equivalenze tecniche.
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1. Serratura (30) per porte e/o finestre, comprendente: - un corpo (31) scatolare; - almeno un elemento di chiusura (33) alloggiato all’interno del corpo scatolare (31) e mobile almeno tra una configurazione estratta dal corpo scatolare (31) e una configurazione retratta nel corpo scatolare (31); - un organo attuatore (35) cinematicamente collegato all’elemento di chiusura (33) per attivarne uno spostamento tra le configurazioni estratta e retratta, detto organo attuatore (35) essendo mobile per rotazione tra almeno due posizioni operative che corrispondono, rispettivamente, alle suddette configurazioni dell’elemento di chiusura; - un organo di comando (37) cinematicamente collegato a detto organo attuatore (35) per comandarne la rotazione; caratterizzato dal fatto che detto organo di comando (37) è mobile lungo una direzione di traslazione tra almeno due posizioni operative corrispondenti, rispettivamente, alle posizioni operative dell’organo attuatore (35), le quali, a loro volta, corrispondono alle configurazioni estratta e retratta dell’elemento di chiusura (33).
- 2. Serratura (30) secondo la rivendicazione 1 , in cui l’elemento di chiusura (33) è mobile per traslazione tra dette configurazioni estratta e retratta.
- 3. Serratura (30) secondo la rivendicazione 2, in cui la direzione di traslazione dell’elemento di chiusura (33) è sostanzialmente trasversale alla direzione di traslazione dell’organo di comando (37).
- 4. Serratura (30) secondo la rivendicazione 3, in cui dette direzioni di traslazione sono tra loro sostanzialmente ortogonali.
- 5. Serratura (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una coppia di leverismi (48; 49) operativamente attivi sull’organo di comando (37) per movimentarlo tra le suddette posizioni operative, ciascuno di detti leverismi (48; 49) essendo girevolmente collegato, anche indirettamente, al corpo scatolare (31).
- 6. Serratura (30) secondo la rivendicazione 5, in cui un primo di detti leverismi (48; 49) presenta una prima estremità incernierata, anche indirettamente, al corpo scatolare (31), una seconda estremità libera e una porzione intermedia tra dette estremità atta a definire un riscontro per detto organo di comando (35), per cui, ad un movimento di avvicinamento del leverismo verso il corpo scatolare (31), la porzione intermedia esercita una pressione sull’organo di comando (37), facendolo traslare dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura (33), alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta di detto elemento di chiusura (33).
- 7. Serratura secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui un secondo di detti leverismi (48; 49) presenta una prima estremità incernierata, anche indirettamente, al corpo scatolare (31), una seconda estremità libera e una porzione intermedia tra dette estremità e impegnata all’organo di comando (35), per cui, ad un movimento di allontanamento del leverismo dal corpo scatolare (31), la porzione intermedia esercita una trazione sull’organo di comando (37), facendolo traslare dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura (33), alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta di detto elemento di chiusura (33).
- 8. Serratura (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 4, comprendente una coppia di impugnature (50) solidalmente collegate all’organo di comando (37) e posizionate da parti opposte rispetto al corpo scatolare (31), per cui, a seguito di un’azione di pressione su una prima impugnatura o di trazione su una seconda impugnatura, l’organo di comando (37) trasla dalla posizione operativa corrispondente alla configurazione estratta dell’elemento di chiusura (33), alla posizione operativa corrispondente alla configurazione retratta di detto elemento di chiusura (33).
- 9. Serratura (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo di comando (37) è solidale ad una camma (38) avente uno sviluppo almeno parzialmente elicoidale ed entro la quale è scorrevolmente inserito un elemento segui-camma (36) solidale all’organo attuatore (35), per cui il movimento di traslazione dell’organo di comando (37) viene convertito in un movimento di rotazione dell’organo attuatore (35) per effetto dello scorrimento dell’elemento segui-camma (36) all’interno della camma (38).
- 10. Serratura (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo di comando (37) presenta almeno una scanalatura longitudinale (39) e parallela alla direzione di traslazione dell’organo di comando (37), all’interno di detta scanalatura longitudinale (39) essendo scorrevolmente inserito un dentello (43, 45) solidale al corpo scatolare (31).
- 11. Serratura (30) secondo la rivendicazione 10 quando dipendente dalla rivendicazione 9, comprendente: - una prima boccola (42) fissata al corpo scatolare (31) e dotata di una sede dalla quale sporge un primo dentello (43); - una seconda boccola (44) fissata al corpo scatolare (31) e posizionata da parte opposta a detta prima boccola (42) rispetto a detto corpo scatolare (31), detta seconda boccola (44) essendo dotata di una sede dalla quale sporge un secondo dentello (45), in cui detto organo di comando (37) si inserisce nella sede di entrambe le boccole (42, 44), attraversando il corpo scatolare (31) in modo tale che entrambi i dentelli (43, 45) siano scorrevolmente inseriti in detta scanalatura longitudinale (39) dell’organo di comando (37).
- 12. Serratura (30) secondo la rivendicazione 11 , in cui dette boccole (42, 44) sono fissate reciprocamente e sul corpo scatolare (31) per mantenere l’organo di comando (37) in condizione di impegno sul corpo scatolare (31).
- 13. Serratura (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi elastici (40) operativamente attivi sull’organo di comando (37) per mantenerlo in una condizione operativa normalmente corrispondente alla suddetta configurazione estratta dell’elemento di chiusura (33).
- 14. Porta o finestra, caratterizzata dal fatto di comprendere una serratura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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