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Campionato mondiale di calcio 2010

19ª edizione del campionato mondiale di calcio FIFA
(Reindirizzamento da Sudafrica 2010)

Il campionato mondiale di calcio 2010 o Coppa del Mondo FIFA 2010 (in afrikaans: FIFA Sokker-Wêreldbekertoernooi in 2010, in inglese: 2010 FIFA World Cup, in sesotho: Mohope wa lefatse wa FIFA 2010, in sotho del nord: Mogopo wa Lefase wa FIFA wa 2010, in xhosa: 2010 FIFuRoni da Futboll, in zulu: iNdebe Yomhlaba Ye-FIFA ka-2010), noto anche come Sudafrica 2010, è stata la diciannovesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.

Coppa del Mondo FIFA 2010
  • FIFA Sokker-Wêreldbekertoernooi in 2010
  • 2010 FIFA World Cup
  • Mohope wa lefatse wa FIFA 2010
  • Mogopo wa Lefase wa FIFA wa 2010
  • 2010 FIFuRoni da Futboll
  • iNdebe Yomhlaba Ye-FIFA ka-2010
Logo della competizione
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Calcio
Edizione 19ª
Organizzatore FIFA
Date 11 giugno - 11 luglio 2010
Luogo Sudafrica (bandiera) Sudafrica
(9 città)
Partecipanti 32 (204 alle qualificazioni)
Impianto/i 10 stadi
Risultati
Vincitore Spagna (bandiera) Spagna
(1º titolo)
Secondo Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Terzo Germania (bandiera) Germania
Quarto Uruguay (bandiera) Uruguay
Statistiche
Miglior giocatore Uruguay (bandiera) Diego Forlán[1]
Miglior marcatore Uruguay (bandiera) Diego Forlán
Germania (bandiera) Thomas Müller
Paesi Bassi (bandiera) Wesley Sneijder
Spagna (bandiera) David Villa (5)
Miglior portiere Spagna (bandiera) Iker Casillas[2]
Incontri disputati 64
Gol segnati 145 (2,27 per incontro)
Pubblico 3 178 856
(49 670 per incontro)
La Spagna trionfante al Soccer City Stadium con la coppa del mondo
Cronologia della competizione

Si svolse in Sudafrica dall'11 giugno all'11 luglio 2010.[3] Nel 2004 la FIFA scelse la nazione sudafricana, al posto di Egitto e Marocco, per diventare il primo paese africano ad ospitare la fase finale di un campionato mondiale di calcio.[4] Le partite sono state giocate in dieci stadi su nove città ospitanti in tutto il paese,[5] con la prima gara e la finale disputatesi al Soccer City Stadium nella più grande città del Sudafrica, Johannesburg.[6][7]

L'Italia, campione in carica, fu eliminata al primo turno dopo aver perso 2-3 contro la Slovacchia.[8][9] Nelle prime due gare, gli azzurri avevano raccolto solo 2 punti contro il Paraguay e la Nuova Zelanda.[10][11] La nazione ospitante del Sudafrica terminò il proprio cammino nella fase a gironi dopo un pareggio, una sconfitta e una vittoria: si trattò della prima volta nella storia della competizione che i padroni di casa venivano eliminati nella prima fase.[12]

Per la prima volta la Spagna si aggiudicò il Mondiale, battendo per 1-0 i Paesi Bassi in finale dopo i tempi supplementari.[13][14][15] Dopo aver perso la prima gara contro la Svizzera, la Spagna vinse tutte le sei gare seguenti subendo solo un gol nella terza gara del girone contro il Cile.[13] La Roja è diventata l'ottava nazione a vincere il torneo e la prima europea a vincere un mondiale ospitato al di fuori del proprio continente: tutti i precedenti campionati mondiali tenutisi fuori dall'Europa erano stati vinti da nazioni sudamericane. È anche la prima nazionale dal 1978 a vincere un mondiale dopo aver perso una partita nella fase a gironi. Come risultato della loro vittoria, la Spagna ha rappresentato il mondo nella FIFA Confederations Cup 2013.

L'inno ufficiale del campionato fu la canzone Waka Waka di Shakira.[16]

Assegnazione

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Il 15 maggio 2004, la FIFA assegna l'organizzazione del torneo al Sudafrica[17]: per la prima volta questa manifestazione è stata ospitata da un Paese africano. La decisione è giunta dopo che la FIFA aveva stabilito di assegnare l'evento, a partire dall'edizione del 2010, a rotazione tra le varie confederazioni (politica che è stata poi abbandonata nel mese di ottobre 2007, una volta scelto il Brasile come nazione organizzatrice del campionato mondiale del 2014) e a seguito del fatto che il primo continente selezionato il 7 luglio 2001 era stato proprio l'Africa.

A fine maggio 2015, dopo l'apertura della maxi inchiesta sulla FIFA da parte dell'FBI, Danny Jordaan, l'organizzatore di questa edizione dei Mondiali, confessa che l'assegnazione al Sudafrica fu pagata 10 milioni di euro.[18] Il 7 giugno nuove indiscrezioni e prove riportano di come l'assegnazione, vinta inizialmente dal Marocco con due voti di scarto, fu poi pilotata, dietro pagamento di laute tangenti, per lo svolgimento della manifestazione in Sudafrica.[19][20][21]

Problemi organizzativi

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Kgalema Motlanthe, presidente del Sudafrica dal 25 settembre 2008 al 9 maggio 2009.

Fin dal momento della scelta del Sudafrica come sede della fase finale erano sorti molti dubbi circa l'effettiva capacità di questa nazione (o di qualunque altro Stato africano) di organizzare una manifestazione di tale portata, dubbi che erano successivamente acuiti a causa della lentezza con la quale stavano procedendo i lavori di costruzione degli stadi[22].

Inoltre l'esplosione di violenze xenofobe in Sudafrica avrebbe potuto mettere in pericolo l'organizzazione stessa del Mondiale[23][24].

In merito a tutta la questione, il presidente della FIFA Joseph Blatter si era detto molto fiducioso nonostante tutto, anche se aveva di converso dichiarato che se, per motivi estremamente gravi, le tempistiche stabilite non fossero state rispettate (o in qualunque altro caso di emergenza), sarebbe stata la Germania la prima scelta per ospitare l'evento.

Vi sarebbero state anche altre nazioni in regola per poter ospitare eventualmente il torneo, tra le quali gli Stati Uniti d'America, il Messico, l'Inghilterra, il Giappone, la Spagna e l'Australia[25], ma, considerando il poco tempo rimasto per affidare la competizione a una nuova nazione, sembrava che l'ipotesi più accreditata in caso di forfait del Sudafrica potesse essere quella di rigiocare il Mondiale in Germania, grazie all'esperienza e alle infrastrutture dell'edizione 2006 (considerato dallo stesso Blatter come il migliore campionato mondiale mai organizzato[26]).

In ogni caso, Blatter aveva fatto altresì capire, in una sua dichiarazione del 15 settembre 2008, che questa possibilità era estremamente remota: [...] il piano B è il Sudafrica, il piano C è il Sudafrica[27].

Il 26 settembre seguente il neo-presidente della Sudafrica Kgalema Motlanthe aveva nuovamente rassicurato la FIFA, ribadendo il pieno sostegno politico e governativo alla manifestazione.

L'accelerazione dei lavori conseguente e la buona riuscita della FIFA Confederations Cup 2009 avevano finito poi per dissipare ogni residuale perplessità.

Sicurezza

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L'organizzatore Danny Jordaan ha respinto le preoccupazioni che si erano create dopo l'attacco alla nazionale del Togo, che hanno avuto luogo in Angola nel gennaio 2010; questo evento non ha avuto alcuna rilevanza per le disposizioni di sicurezza per la Coppa del Mondo.[28] Ci sono state anche segnalazioni di furti contro i visitatori del paese per i Mondiali. I turisti provenienti da Cina, Portogallo, Spagna, Corea del Sud, Giappone e Colombia erano diventati vittime della criminalità.[29] Il 19 giugno, dopo la partita tra Inghilterra e Algeria, un fan è riuscito a superare il personale di sicurezza FIFA nominato allo stadio Green Point ed accedere allo spogliatoio dell'Inghilterra, poco dopo che i principi William e Harry avevano lasciato la stanza. Il trasgressore è stato poi rilasciato prima che potesse essere consegnato alla Polizia. La FA inglese ha presentato una denuncia formale con la FIFA e ha chiesto che la sicurezza sia aumentata.[30]

Reinsediamenti e sfratti

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La polizia pattuglia Blikkiesdorp, una soluzione per gli sfrattati.

Come per molti eventi sportivi in tutto il mondo,[31] anche la Coppa del Mondo 2010 è stata collegata agli sfratti,[32][33][34][35][36], che in molti sostengono possa essere un modo per abbellire la città, impressionare i turisti in visita e nascondere i senzatetto. Il 14 maggio 2009 Abahlali baseMjondolo, il movimento degli abitanti delle baraccopoli, ha portato in tribunale il Governo Provinciale del KwaZulu-Natal affinché lo Slums Act[37] fosse dichiarato incostituzionale,[38] ma ha perso la causa.[39] Il 14 maggio 2009 il caso è stato portato in appello alla Corte Costituzionale. Secondo Abahlali la sezione 16 dello Slums Act (che obbligava proprietari terrieri e municipalità a sgomberare gli occupanti irregolari) era incoerente con il diritto alla casa stabilito nella Costituzione.[40][41][42]

Un'altra controversia di primo piano per i preparativi dei mondiali era il progetto di edilizia abitativa N2 Gateway a Città del Capo, che prevede di rimuovere oltre 20.000 residenti dalla zona periferica di Joe Slovo, lungo la trafficata superstrada N2 e costruire appartamenti in affitto e abitazioni in tempo per la competizione iridata.[43] Le organizzazioni internazionali per i diritti umani e la Campagna Anti-Sfratto hanno pubblicamente criticato le condizioni in Blikkiesdorp dicendo che il campo è stato utilizzato per ospitare famiglie povere sfrattate.[36][44][45][46] Tuttavia alcuni hanno sostenuto che gli sfratti sono ordinariamente comuni in Sudafrica.[47]

Formula

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La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") composti da quattro squadre ciascuno e con partite di sola andata.

Le prime due nazionali classificate di ogni gruppo accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche.

Regolamento

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La composizione di ognuno degli otto gruppi è sorteggiata sulla base della classifica mondiale della FIFA di ottobre 2009 e di criteri geografici

Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri[48]:

  1. maggiore numero di punti;
  2. migliore differenza reti;
  3. maggiore numero di reti segnate.

Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:

  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  4. sorteggio effettuato dal comitato FIFA.

Gli incontri della fase a eliminazione diretta prevedono i tempi supplementari e i tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.

Per quanto concerne le sanzioni disciplinari, le eventuali ammonizioni accumulate durante il torneo sono state azzerate dopo i quarti di finale (e non al termine della fase a gironi, come avveniva invece nelle passate edizioni), in maniera che nelle semifinali non ci potessero essere calciatori diffidati. Pertanto un giocatore poteva essere squalificato per le finali solo nel caso in cui avesse ricevuto un'espulsione in semifinale.[49]

Mascotte

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Mascotte ufficiale della manifestazione è Zakumi.

Sembra che l'altitudine di alcuni stadi abbia influenzato le prestazioni dei giocatori,[50] anche se il capo medico della Fifa ha minimizzato questa considerazione.[51]

Johannesburg Città del Capo Durban
Soccer City Stadium Ellis Park Stadium Green Point Stadium Moses Mabhida Stadium
26°14′05.27″S 27°58′56.47″E 26°11′51.07″S 28°03′38.76″E 33°54′12.46″S 18°24′40.15″E 29°49′46″S 31°01′49″E
Altitudine: 1753 m s.l.m. Altitudine: 1753 m s.l.m. Altitudine: m s.l.m. Altitudine: m s.l.m.
Capienza: 88460 Capienza: 55686 Capienza: 64100 Capienza: 62760
       
Pretoria Port Elizabeth
Stadio Loftus Versfeld Nelson Mandela Bay Stadium
25°45′12″S 28°13′22″E 33°56′16″S 25°35′56″E
Altitudine: 1214 m s.l.m. Altitudine: m s.l.m.
Capienza: 42858 Capienza: 42486
   
Polokwane Mbombela Bloemfontein Rustenburg
Peter Mokaba Stadium Mbombela Stadium Free State Stadium Royal Bafokeng Stadium
23°55′28.88″S 29°28′07.55″E 25°27′42.19″S 30°55′46.88″E 29°07′02.25″S 26°12′31.85″E 25°34′42.96″S 27°09′38.52″E
Altitudine: 1310 m s.l.m. Altitudine: 660 m s.l.m. Altitudine: 1400 m s.l.m. Altitudine: 1500 m s.l.m.
Capienza: 41733 Capienza: 40929 Capienza: 40911 Capienza: 38646
       

Squadre partecipanti

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Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Sudafrica (bandiera)  Sudafrica 15 maggio 2004 CAF Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 2 (1998, 2002)
2 Giappone (bandiera)  Giappone 6 giugno 2009 AFC 2ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione 3 (1998, 2002, 2006)
3 Australia (bandiera)  Australia 6 giugno 2009 AFC 1ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione 2 (1974, 2006)
4 Corea del Sud (bandiera)  Corea del Sud 6 giugno 2009 AFC 1ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione 7 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
5 Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 6 giugno 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 9 di qualificazione 8 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006)
6 Corea del Nord (bandiera)  Corea del Nord 17 giugno 2009 AFC 2ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione 1 (1966)
7 Brasile (bandiera)  Brasile 5 settembre 2009 CONMEBOL 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 18 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
8 Ghana (bandiera)  Ghana 6 settembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo D della fase finale di qualificazione 1 (2006)
9 Inghilterra (bandiera)  Inghilterra 9 settembre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 6 di qualificazione 12 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006)
10 Spagna (bandiera)  Spagna 9 settembre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 5 di qualificazione 12 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
11 Paraguay (bandiera)  Paraguay 9 settembre 2009 CONMEBOL 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 7 (1930, 1950, 1958, 1986, 1998, 2002, 2006)
12 Costa d'Avorio (bandiera)  Costa d'Avorio 10 ottobre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione 1 (2006)
13 Germania (bandiera)  Germania 10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 4 di qualificazione 16 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)[52]
14 Danimarca (bandiera)  Danimarca 10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 1 di qualificazione 3 (1986, 1998, 2002)
15 Serbia (bandiera)  Serbia 10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 7 di qualificazione 2 (1998, 2006)[53]
16 Italia (bandiera)  Italia 10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 8 di qualificazione 16 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
17 Cile (bandiera)  Cile 10 ottobre 2009 CONMEBOL 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 7 (1930, 1950, 1962, 1966, 1974, 1982, 1998)
18 Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti 10 ottobre 2009 CONCACAF 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 8 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
19 Messico (bandiera)  Messico 10 ottobre 2009 CONCACAF 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 13 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006)
20 Svizzera (bandiera)  Svizzera 14 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 2 di qualificazione 8 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006)
21 Slovacchia (bandiera)  Slovacchia 14 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 3 di qualificazione
22 Argentina (bandiera)  Argentina 14 ottobre 2009 CONMEBOL 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 14 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
23 Honduras (bandiera)  Honduras 14 ottobre 2009 CONCACAF 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 1 (1982)
24 Nuova Zelanda (bandiera)  Nuova Zelanda 14 novembre 2009 OFC Vincitrice dello spareggio di qualificazione AFC-OFC 1 (1982)
25 Nigeria (bandiera)  Nigeria 14 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 3 (1994, 1998, 2002)
26 Camerun (bandiera)  Camerun 14 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 5 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002)
27 Algeria (bandiera)  Algeria 18 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo C della fase finale di qualificazione 2 (1982, 1986)
28 Francia (bandiera)  Francia 18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del primo spareggio di qualificazione 12 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006)
29 Portogallo (bandiera)  Portogallo 18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione 4 (1966, 1986, 2002, 2006)
30 Grecia (bandiera)  Grecia 18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione 1 (1994)
31 Slovenia (bandiera)  Slovenia 18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione 1 (2002)
32 Uruguay (bandiera)  Uruguay 18 novembre 2009 CONMEBOL Vincitrice dello spareggio di qualificazione CONCACAF-CONMEBOL 10 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

La vittoria dell'Uruguay nei playoff interzona ha completato l'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale del mondiale che si sono aggiunte al Sudafrica, ammesso di diritto in quanto paese organizzatore della manifestazione.

C'è una sola squadra (la Slovacchia) al debutto in una fase finale del campionato mondiale.

Come già successe nel 2002, anche in questa edizione sono presenti tutte le sette nazionali che hanno vinto almeno una volta il titolo iridato (ossia Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina e Francia).

Qualificazioni

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Jabulani, il pallone ufficiale dei Mondiali prodotto dall'Adidas[54] è stato criticato in particolare dai portieri: si espressero negativamente Gianluigi Buffon[55] Júlio César[56] e Casillas.[57]
  Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010.

Il campionato mondiale di calcio del 2010 ha messo a disposizione 32 posti per altrettante selezioni nazionali, compresa quella del Sudafrica Paese organizzatore, qualificato di diritto.

Le altre 31 squadre che hanno avuto accesso al torneo sono state selezionate tramite eliminatorie su base confederale.

Ben 204 nazionali sulle 208 complessivamente aderenti alla FIFA si sono iscritte alle qualificazioni, superando così il precedente primato di 199 squadre che risaliva all'edizione del 2002.

Da evidenziare l'esordio del Montenegro come compagine indipendente da quella della Serbia e la prima apparizione dell'Australia in qualità di membro della confederazione asiatica (AFC).

Convocazioni

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2010.
 
L'infortunio che ha costretto il tedesco Michael Ballack a saltare il mondiale

Nella lista dei 23 dell'Honduras, figurano ben 3 fratelli Jerry, Johnny e Wilson Palacios; questo è un inedito nella storia delle convocazioni ai mondiali.[58] Insolitamente, la Germania e il Ghana, sorteggiate nello stesso girone, hanno 2 fratelli contrapposti nelle due nazionali: Jérôme Boateng nella Germania e Kevin Prince Boateng con gli africani. Curioso e senza precedenti, è stato anche il caso nelle convocazioni, del calciatore nordcoreano Kim Myong-Won: anche se attaccante di ruolo,[59] viene inserito nella rosa della nazionale nordcoreana per la rassegna come terzo portiere, essendo obbligatorio per regolamento indicare tre portieri a disposizione.[60] Il 3 giugno 2010, un comunicato della FIFA chiarisce che il giocatore non potrà essere schierato come giocatore di movimento, essendo stato iscritto alla competizione come portiere.[61]

Tra le principali defezioni del Mondiale 2010, si segnalano quelle del capitano dei tedeschi Michael Ballack, David Beckham,[62] Michael Essien, capitano della nazionale ghanese,[63] Santiago Cazorla, Rio Ferdinand, Nani, Karim Benzema,[64] Fabio Grosso, Giuseppe Rossi,[65] Ronaldinho e Adriano.

Arbitri

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Qui di seguito è riportato l'elenco delle ventinove terne ufficialmente selezionate, divise per confederazione di appartenenza.

La lista, originariamente pubblicata il 5 febbraio 2010[66], è stata modificata il 27 maggio successivo in virtù dell'esclusione (a causa del non superamento dei test obbligatori da parte dei rispettivi assistenti) delle terne capitanate dal paraguaiano Carlos Amarilla e dall'algerino Mohamed Benouza e della conseguente convocazione di una terna sostitutiva guidata dall'uruguaiano Martín Emilio Vázquez[67].

AFC

CAF

CONCACAF

CONMEBOL

OFC

UEFA

Riassunto del torneo

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Fase a gironi

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Gruppo A

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La tifoseria di casa durante la partita inaugurale fra Sudafrica e Messico.

La fase finale dei Mondiali ha inizio l'11 giugno 2010 al Soccer City Stadium di Johannesburg, dove nella partita inaugurale i padroni di casa del Sudafrica affrontano il Messico.[68] Gli africani passano per primi in vantaggio al 55' grazie alla rete di Siphiwe Tshabalala, che sugli sviluppi di un contropiede insacca la sfera sotto l'incrocio con un potente sinistro. Verso il finire della gara, i Tricolores trovano il pareggio con il gol del definitivo 1-1 realizzato dal capitano Rafael Márquez al 79' che beffa il portiere Itumeleng Khune. I Bafanas giocano meglio, andando più vicini alla vittoria, ma l'occasione da rete più clamorosa porta la firma di Katlego Mphela, che all'84' semina i difensori avversari e si presenta solo davanti al portiere Óscar Pérez, ma il suo sinistro ad incrociare si stampa sul palo. La partita perde entusiasmo e si chiude sull'1-1.[69]

Nell'altra partita, giocatasi a Città del Capo, Uruguay e Francia, finalista di Germania 2006, in una gara priva di emozioni chiudono il risultato a reti inviolate (0-0).[70] Nel secondo turno, l'Uruguay travolge il Sudafrica per 3-0, trascinato da Diego Forlán: l'attaccante dell'Atlético Madrid spegne le velleità dei padroni di casa prima al 23' con un destro dalla distanza (complice la deviazione di Aaron Mokoena) e poi dal dischetto al 75' trafigge Khune, espulso in seguito ad un intervento irregolare su Luis Suárez, dal quale scaturisce il raddoppio della Celeste. Ad arrotondare il risultato è infine il colpo di testa di Álvaro Pereira al 90', che porta l'Uruguay al primo posto del Girone A. Il 17 giugno a Polokwane, contro ogni pronostico, il Messico stende la Francia 2-0. La squadra di Raymond Domenech delude ampiamente, e ad approfittarne è Javier Hernández, che al 64' dribbla freddamente Hugo Lloris e, a porta sguarnita, realizza la rete dell'1-0. Il vantaggio è però viziato dalla posizione di fuorigioco dell'attaccante del Manchester United, non segnalato dal giudice di gara. Al 75' vi è da segnalare un'ingenuità di Éric Abidal, che stende in area Pablo Barrera; nessun dubbio per l'arbitro Al Ghamdi, che indica il dischetto, poi trasformato da Cuauhtémoc Blanco nel 2-0 finale. Si tratta della prima storica vittoria per il Messico contro i Bleus.[71] Nell'ultima partita, l'Uruguay si qualifica sconfiggendo il Messico 1-0, rete di Luis Suárez 2 minuti prima della fine del primo tempo. Nell'altra sfida, al Sudafrica serve una vittoria di tre a zero, per riequilibrare la differenza reti. All'inizio sembra riuscirci, portandosi sul 2-0, quando al 70' Florent Malouda segna la rete del 2-1, risultato che elimina entrambe le nazionali dal torneo.[12] Per la prima volta nella storia dei mondiali, la nazionale organizzatrice del torneo viene eliminata al primo turno.[12]

Gruppo B

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L'Argentina festeggia dopo un gol segnato nel 4-1 alla Corea del Sud.

La prima partita del Gruppo B vede fronteggiarsi Grecia e Corea del Sud, la quale trova subito la rete del vantaggio, scaturita da un destro al volo del difensore Lee Jung-Soo al 7' su calcio piazzato. L'improvviso 1-0 costringe gli ellenici a scoprirsi, facilitando gli avversari, che sfiorano più volte il raddoppio. Al 15' l'arbitro Michael Hester non vede un fallo netto da rigore di Vasilīs Torosidīs su Lee Chung-Yong, mentre al 28' Park Chu-Young ha la possibilità di raddoppiare, ma viene fermato dalla parata di Alexandros Tzorvas.
Al 52', Loukas Vyntra perde un pallone banale a centrocampo, innescando Park Ji-sung che, con una meravigliosa azione personale, si invola verso la porta, salta due uomini e batte Tzorvas in uscita, firmando il definitivo 2-0.[72]

Nell'altra gara, Argentina-Nigeria, la prima e unica rete arriva 6' dopo il fischio d'inizio, su colpo di testa di Gabriel Heinze al limite dell'area di rigore in seguito ad un calcio d'angolo.[73] Nella gara contro la Corea del Sud il vantaggio per la squadra di Maradona arriva al 16' grazie ad una sfortunata deviazione di Park Chu-young su punizione di Ángel Di María. L'Argentina allarga le distanze con Gonzalo Higuaín al 32', al quale segue la rete dell'1-2 di Lee Chung-yong, agevolata da un errore di Martín Demichelis. Dopo un ottimo inizio da parte dei coreani ad inizio ripresa, l'Albiceleste dilaga nel finale ancora con Higuaín. L'attaccante del Real Madrid trova al 76' prima il tap-in vincente sulla respinta del portiere al tiro di Lionel Messi, e all'80' chiude i conti sfruttando un cross da sinistra, realizzando la sua prima tripletta in Nazionale.[74]

L'altra partita, Grecia-Nigeria, si conclude sul 2-1, avanti i nigeriani al 16' con Kalu Uche, ma riescono a farsi rimontare due reti dagli ellenici che vanno a segno al 44' e al 71', i primi gol mondiali in assoluto.[75] L'ultima giornata decide le qualificazioni: la Corea del Sud rischia pareggiando 2-2 con la Nigeria, mentre l'Argentina sconfigge 2-0 la compagine greca, salvando così la Corea del Sud.[76]

Gruppo C

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Donovan con una sua rete contro l'Algeria, trascina gli Stati Uniti agli ottavi di finale.

L'Inghilterra debutta contro i rivali degli Stati Uniti, passando in vantaggio con Gerrard: sul finire del primo tempo, Dempsey trova il definitivo pari con un tiro da fuori area che coglie impreparato il portiere Green.[77] Nell'altro incontro, l'Algeria costringe la Slovenia sullo 0-0 per 80 minuti: a sbloccare l'equilibrio, e decidere la gara, è un gol del capitano Koren.[78] Gli slavi sfidano poi la squadra "a stelle e strisce" portandosi sul 2-0, prima di venire ripresi: finisce 2-2, con un punto per parte.[79] Termina in parità, ma senza reti, anche la gara tra inglesi e nordafricani.[80]

Gli ultimi due incontri sono così decisivi per stabilire la classifica: l'Inghilterra si assicura il passaggio agli ottavi battendo di misura la Slovenia[81], mentre gli americani passano dalla possibile eliminazione al primo posto nel gruppo piegando le "Volpi del deserto" con un gol di Donovan in pieno recupero.[82]

Gruppo D

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Il Ghana vince la prima gara del suo girone contro la Serbia grazie ad un calcio di rigore di Gyan Asamoah.

Alla partita d'esordio la Serbia deve affrontare il Ghana. La partita la risolve Asamoah Gyan all'85' su calcio di rigore. L'altra partita vede schierarsi contro la Germania e l'Australia che viene risolta con un pirotecnico 4-0 ai danni della compagine oceaniana.[83][84] Per la Germania vanno a segno quattro attaccanti; all'8' Podolski, al 26' Klose, al 67' Muller e al 70' chiude i conti Cacau. La seconda giornata vede la Germania crollare a sorpresa con la Serbia, vittoriosa per 1-0, che diventa la grande favorita per la qualificazione al turno successivo. La rete decisiva è di Milan Jovanovic al 38'; alcuni errori dell'arbitro hanno però deciso l'incontro come l'espulsione eccessiva a Klose.

La Germania sbaglierà in seguito il gol del pareggio fallendo il rigore con Lukas Podolski; l'Australia blocca il Ghana per 1-1, reti di Holman per l'Australia e di Gyan su rigore per il Ghana, rispettivamente all'11' e al 25'. Il rigore è scaturito in seguito al tocco di braccio, sulla linea di porta, di Harry Kewell che è stato espulso dall'arbitro Rosetti.[85][86] Nella giornata finale, la Germania regola il Ghana con un gran gol di Mesut Özil, mentre l'Australia vince 2-1 con la Serbia con reti di Holman e di Cahill, mentre per i balcanici segna Pantelic. La Germania si conferma, come da pronostico, al primo posto del girone con 6 punti, frutto di due vittorie e una sconfitta. La deludente nazionale serba esce così dal mondiale, non riuscendo a sfruttare la vittoria contro i tedeschi. Per Ghana e Australia i punti sono uguali, ma la differenza reti premia la compagine africana che si qualifica per il secondo mondiale di fila agli ottavi di finale.

Gruppo E

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Calcio di punizione di Sneijder, in Camerun-Paesi Bassi, ultima gara del girone E.

Alla prima partita i Paesi Bassi affrontano la Danimarca. Gli orange giocano bene e vengono premiati: un'autorete di Daniel Agger al 46' e un gol di Dirk Kuijt all'85' bastano per sconfiggere l'avversario.[87] Il Giappone batte a sorpresa il Camerun di Samuel Eto'o 1-0, rete di Keisuke Honda al 39'. Nella seconda giornata, l'Olanda stende il Giappone con una rete di Wesley Sneijder,[88] mentre il Camerun esce matematicamente perdendo 2-1 con la compagine danese dopo essere andato in vantaggio al 10' con il bomber Eto'o, per essere raggiunto con Bendtner al 33' e superato con Rommedahl al 61'.

Nell'ultima giornata, il Camerun chiude il suo mondiale senza punti perdendo 2-1 con l'Olanda, reti di Robin van Persie e di Klaas-Jan Huntelaar per gli orange e Samuel Eto'o su rigore per i camerunesi.[89] La Danimarca viene eliminata dal Giappone che la batte per 3-1 grazie alle due reti su punizione di Honda al 17' e di Endō al 30'. Per gli asiatici dopodiché è l'attaccante Okazaki che all'87' segna il terzo gol, dopo che all'81' Jon Dahl Tomasson aveva segnato per la Danimarca ribattendo una respinta del portiere nipponico Kawashima su un rigore da lui stesso tirato.

Gruppo F

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Una visuale di Ellis Park, teatro della clamorosa eliminazione dei campioni del mondo in carica dell'Italia ad opera dell'esordiente Slovacchia.

L'Italia campione del mondo in carica affronta il Paraguay nella prima partita del girone. Finisce 1-1: dopo il vantaggio paraguaiano al 39' con Antolín Alcaraz, risponde l'Italia al 63' con Daniele De Rossi, anche a causa di una deviazione avversaria e di un'incertezza del portiere paraguayano.[90][91] Nell'altra partita, la Nuova Zelanda si salva per un soffio, infatti dopo il vantaggio della Slovacchia al 50' con Róbert Vittek, i neozelandesi segnano in pieno recupero al 93' con Winston Reid il gol del pari. Nella seconda giornata, l'Italia soffre poiché la Nuova Zelanda segna al 7' con Shane Smeltz, a cui l'Italia risponderà al 29' con Vincenzo Iaquinta su rigore.[92] Intanto, Slovacchia-Paraguay termina con il risultato netto di 0-2, con gol di Vera al 27' e di Riveros all'86'.

Nell'ultima giornata, l'Italia compie il disastro: perde 3-2 con la Slovacchia in una partita dominata dagli esordienti ai Mondiali, che si portano sul 2-0 (doppietta di Vittek); poi l'Italia riesce a segnare con Antonio Di Natale ma la Slovacchia risponde dopo pochi minuti con il 3-1 di Kamil Kopúnek. Nel finale Fabio Quagliarella (che sul 2-1 aveva subito l'annullamento di una rete per fuorigioco) accorcia lo svantaggio.[93] Il Paraguay e la Nuova Zelanda pareggiano 0-0: passano quindi paraguaiani e slovacchi mentre italiani e neozelandesi sono eliminati.

Gruppo G

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Il Brasile contro la Corea del Nord, gara terminata 2-1 per i verdeoro.

La prima partita vede schierarsi contro Costa d'Avorio e Portogallo, che non si fanno male e finisce 0-0. In serata la Corea del Nord, che partiva sfavorita, tiene testa al Brasile per tutto il primo tempo, ma nel secondo tempo prima Maicon al 55' e poi Elano al 72' portano la Seleçao sul 2-0, vantaggio dimezzato dalla rete di Ji Yun-Nam all'89'. Nella seconda giornata, il Brasile sconfigge anche la Costa d'Avorio 3-1, con una doppietta di Luis Fabiano e un gol di Elano, mentre per gli africani segna Didier Drogba al 79'. Il Portogallo sommerge di gol la Corea sconfiggendola 7-0. Nella giornata finale, il Portogallo e il Brasile pareggiano 0-0 garantendosi entrambi il passaggio del turno, mentre la Corea perde nuovamente, sconfitta dalla Costa d'Avorio per 3-0.

Gruppo H

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La prima grande sorpresa del mondiale avviene a Durban, quando i campioni d'Europa in carica perdono 1-0 contro la Svizzera.

La prima partita del gruppo H vede contro la Spagna campione d'Europa in carica e la Svizzera. La vittoria va inaspettatamente agli elvetici, con un gol di Gelson Fernandes.[94][95] Nell'altra partita, il Cile batte l'Honduras sempre per 1-0, con una rete dell'attaccante Jean Beausejour. Nella seconda giornata, il Cile continua a vincere, sconfiggendo la Svizzera per 1-0, rete di Mark González al 75',[96] mentre la Spagna regola l'Honduras 2-0, grazie a una doppietta di David Villa.[97] Nel turno finale il Cile perde 2-1 con la Spagna,[98] dando così alla Svizzera la possibilità di qualificarsi in caso di vittoria con l'Honduras, ma gli elvetici non vanno oltre un pareggio a reti inviolate, venendo eliminati dal mondiale con tanti rimpianti. Passa invece il Cile, che si qualifica secondo dietro alle Furie Rosse.

Fase a eliminazione diretta

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Ottavi di finale

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Messi e Márquez a colloquio con l'arbitro Rosetti durante l'ottavo Argentina contro Messico.

Gli ottavi abbinano Uruguay-Corea del Sud, Stati Uniti-Ghana, Paesi Bassi-Slovacchia, Brasile-Cile, Argentina-Messico, Germania-Inghilterra, Paraguay-Giappone e Spagna-Portogallo. Il primo ottavo è molto combattuto e l'Uruguay lo conclude solo all'80' quando Suarez segna il gol del 2-1 finale (lui aveva già segnato il gol dell'1-0, mentre per la Corea aveva segnato Lee Chung-Yong). Nel secondo si conclude ai supplementari, infatti i regolamentari si sono conclusi sul 1-1 (rete di Kevin-Prince Boateng al 5' e Donovan al 62' su rigore), il Ghana si aggiudica la partita perché il solito Gyan segna al 93'. Olanda-Slovacchia si conclude rapidamente, gli orange segnano due reti e il gol su rigore di Vittek al 94' serve solo ad accorciare le distanze. Stessa storia per Brasile-Cile: i verde-oro dominano la partita e vincono 3-0. Argentina-Messico si conclude sul 3-1, platensi che raggiungono il 3-0 e Hernandez segna al 75' l'inutile gol della bandiera messicano.

Germania-Inghilterra, invece, è famosa per il clamoroso errore arbitrale del direttore di gioco Jorge Larrionda che nel primo tempo, con l'Inghilterra in rimonta dal 2-0 (reti di Miroslav Klose al 20' e Lukas Podolski al 32' per i tedeschi e Matthew Upson al 37' per i leoni inglesi) non convalida il gol netto di Frank Lampard con il pallone che, dopo aver battuto sulla traversa e oltre la linea di porta, torna in campo. Nel secondo tempo, con gli inglesi sbilanciati ancora a caccia del pareggio Thomas Müller si scatena e segna una doppietta, risultato finale: 4-1 per la compagine tedesca. Giappone-Paraguay si conclude addirittura ai rigori e l'errore del terzino destro giapponese Komano è decisivo per l'eliminazione degli asiatici. Nel derby iberico che chiude gli ottavi ci pensa Villa a concludere la partita con un gol in leggero fuorigioco; nel primo tempo non venne sanzionato un fallo in area di rigore su Fernando Torres.

Quarti di finale

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Punizione di Forlán nella gara contro il Ghana, vinta dai sudamericani ai calci di rigore.

I quarti hanno nel loro repertorio delle sfide davvero interessanti tra cui Paesi Bassi-Brasile e Germania-Argentina. Il primo quarto vede di fronte il big match Olanda-Brasile. Al 10' Robinho porta in vantaggio i Verdeoro, raccogliendo il passaggio verticale di Felipe Melo che pesca l'attaccante in una voragine difensiva arancione e di prima intenzione scocca il destro dell'1-0. Brasile in vantaggio. Ma nel secondo tempo, sorpresa, Sneijder segna prima al 53' poi al 68', ribaltando il risultato. Il primo gol arriva su un innocuo cross dalla destra di Sneijder, con Felipe Melo che si scontra con Júlio César e tocca la palla nella sua porta. Il secondo gol dell'Olanda avviene su azione d'angolo. Corner tagliato dalla destra di Robben, sponda di testa di Kuyt, e Sneijder, abbandonato da Felipe Melo, di testa trova il 2-1. Il Brasile è così clamorosamente eliminato, mentre l'Olanda approda in semifinale.

Per il secondo quarto si sfidano Uruguay e Ghana, che è arrivato per la prima volta tra le prime otto. Al 47' Muntari recupera palla a centrocampo, se la porta sul sinistro e da 35 metri calcia a tutta potenza, beffando Muslera. Otto minuti dopo Forlán calcia forte una punizione dalla sinistra l'effetto è a uscire, il portiere non ci arriva e il risultato torna in parità. Si va allora ai tempi supplementari, quando la partita si infiamma e diventa incredibile: negli ultimi minuti prima dei rigori, su corner Mensah colpisce di testa, Muslera esce a vuoto e la palla viene respinta dalla porta da Suarez, che la prende con le mani; l'arbitro espelle l'attaccante e concede calcio di rigore al 120' per il Ghana, che potrebbe scrivere la storia per le africane, ma il cannoniere dei ghanesi Gyan calcia potente e centrale ed il pallone colpisce la traversa. Alla lotteria dei rigori Mensah sbaglia e sembra condannare la sua squadra, ma l'errore di Pereira riporta la parità; il Ghana però fallisce ancora con Adiyiah e il risultato è 3-2 per la Celeste: il gol di Abreu, fatto con un "cucchiaio", porta l'Uruguay in semifinale dopo 40 anni (l'ultima volta fu a Messico '70).

 
Il gol di Müller nella partita vinta per 4-0 ai quarti di finale contro l'Argentina.

L'Argentina di Maradona, nel terzo quarto, viene travolta dalla Germania per 4-0; questo è stato il quarto di finale con più titoli mondiali in campo, tre per i tedeschi, due per gli argentini. In vantaggio con Muller già al 3' su distrazione della difesa dell'Argentina, la squadra tedesca ha chiuso i conti nella ripresa con le altre reti di Klose al 23' e di Friedrich al 29', dopo ottime azioni corali dei teutonici. Il quarto gol, ancora di Klose, al 44', al volo su azione di contropiede, è la ciliegina sulla torta per i panzer. Spagna-Paraguay sembra una partita facile per le Furie Rosse, ma i biancorossi si difendono bene chiudendo tutti gli spazi. Nel secondo tempo cambia la gara: Piqué fa fallo da rigore su Cardozo, ma lo stesso attaccante si fa parare il tiro da Casillas. Un minuto dopo, sul ribaltamento di fronte, calcio di rigore per la Spagna e trasformazione affidata a Xabi Alonso: il centrocampista segna, ma l'arbitro fa ripetere; al secondo tentativo il portiere Villar respinge il tiro. Si rimane sullo 0-0 fino a 7 minuti dalla fine, quando Villa segna il gol dell'1-0 finale, raccogliendo il pallone sul palo, dopo un tiro di Pedro. La Spagna è così, per la prima volta nella sua Storia, in semifinale.

Semifinali

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L'ingresso in campo di Uruguay e Paesi Bassi, gara che vedrà gli oranje approdare in finale.

Le due semifinali mettono di fronte Uruguay-Paesi Bassi e Germania-Spagna. Nella prima semifinale, disputata il 6 luglio 2010 allo stadio di Città del Capo, i Paesi Bassi vincono la partita 3–2, qualificandosi così per la finale per la prima volta dai mondiali del 1978.[99] I sudamericani adottano una posizione difensiva all'inizio della partita, ma riescono a tenere gli avversari a zero reti solo per 18 minuti, fin quando il capitano olandese Giovanni van Bronckhorst riesce a segnare da 35 metri nell'angolo in alto a destra della porta. Tuttavia, i Paesi Bassi non sono in grado di capitalizzare il proprio vantaggio, poiché Diego Forlán pareggia al 41 '(1–1) quando il suo tiro da 25 metri colpito esattamente al centro della porta è stato valutato male dal portiere Maarten Stekelenburg che lo ha mancato di pochi millimetri. I Paesi Bassi ritornano in vantaggio nella ripresa, quando un passaggio di Rafael van der Vaart raggiunge Wesley Sneijder che trafigge Fernando Muslera che si è tuffato e lo ha mancato di pochi centimetri. Tre minuti dopo, Kuyt incrocia per Robben, che segna di testa per il 3-1. I Paesi Bassi si spaventano nel finale quando Maxi Pereira, che ha fallito un rigore contro il Ghana, sigla un calcio di punizione nei minuti di recupero; tuttavia, la partita finisce 3–2 nonostante i disperati tentativi uruguaiani di pareggiare.[100] Dopo la partita, l'allenatore dell'Uruguay Óscar Tabárez si è detto orgoglioso del fatto che la sua squadra ha raggiunto le semifinali.[101]

Nell'altra semifinale, la Spagna trionfa 1-0 contro la Germania, in una sorta di riedizione della finale dell'Europeo di due anni prima. Si tratta della prima volta che le Furie Rosse arrivavano in finale ai mondiali, mentre per il secondo campionato del mondo consecutivo la Germania perde in semifinale, dopo la sconfitta casalinga contro l'Italia quattro anni prima.[102] La Spagna ha la maggior parte del possesso palla per tutta la partita, con la Germania che adotta una struttura difensiva serrata. I teutonici creano occasioni in contropiede, ma anche la Spagna va vicina al gol in numerose occasioni in ogni tempo. La partita rimane bloccata sullo 0-0 fino al 73', quando alla Spagna viene assegnato un corner. Il corner, battuto da Xavi, è stato raccolto da Carles Puyol, che ha colpito di testa la palla in rete. Successivamente, la Spagna difende il vantaggio e ottiene la vittoria.[103]

Finale per il terzo posto

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La finalina per il terzo e quarto posto si gioca tra Uruguay e Germania il 10 luglio 2010 al Nelson Mandela Bay Stadium di Port Elizabeth e vede vincere i teutonici per 3-2. La Germania prima passa in vantaggio con Müller poi subisce le reti di Edinson Cavani e Forlán; nel secondo tempo Marcell Jansen e Sami Khedira ribaltano il punteggio sul definitivo 3-2, l'Uruguay ha l'occasione di pareggiare con una punizione di Forlán all'ultimo minuto, ma il pallone si ferma sulla traversa. Si tratta dell'ottava coppa del mondo consecutiva in cui squadre europee arrivano terze ed è anche la seconda volta di fila che la Germania conquista la medaglia di bronzo.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2010.
 
Paesi Bassi e Spagna schierate prima dell'inizio

Al Soccer City di Johannesburg, Spagna e Paesi Bassi si affrontano per la Coppa in una finale inedita: entrambe le squadre non hanno mai vinto un mondiale ma, mentre gli Oranje hanno già disputato due finali, per le Furie Rosse si tratta invece della prima volta. L'incontro non si sblocca – le occasioni migliori capitano sui piedi di Arjen Robben, che non le capitalizza, grazie anche alle parate di Iker Casillas – e finisce nel corso dei supplementari quando la Spagna, in superiorità numerica per l'espulsione di John Heitinga, trova la rete dell'1-0 con Andrés Iniesta (che poi omaggia Dani Jarque) al 116imo minuto.

Gli iberici così si laureano per la prima volta nella loro storia campioni del mondo;[13][14][15] inoltre, la Spagna è la prima nazione europea a vincere un mondiale non disputato nel Vecchio Continente. Nei precedenti mondiali tenutisi fuori dall'Europa a vincere erano state nazioni sudamericane. Si tratta anche la prima nazionale dal 1978 a trionfare ad un campionato mondiale dopo aver perso una partita nella fase a gironi. Come risultato della loro vittoria, la Roja ottiene la possibilità di partecipare alla FIFA Confederations Cup 2013.

Risultati

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Fase a gironi

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Gruppo A

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Uruguay (bandiera)  Uruguay 7 3 2 1 0 4 0 +4
2. Messico (bandiera)  Messico 4 3 1 1 1 3 2 +1
3. Sudafrica (bandiera)  Sudafrica 4 3 1 1 1 3 5 -2
4. Francia (bandiera)  Francia 1 3 0 1 2 1 4 -3
Incontri
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Johannesburg
11 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 1
Sudafrica Sudafrica (bandiera) 1 – 1
referto
Messico (bandiera)  MessicoFNB Stadium (84 490 spett.)
Arbitro: Uzbekistan (bandiera)  Irmatov

Città del Capo
11 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 2
Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 0
referto
Francia (bandiera)  FranciaGreen Point Stadium (64 100 spett.)
Arbitro: Giappone (bandiera)  Nishimura

Tshwane / Pretoria
16 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 17
Sudafrica Sudafrica (bandiera) 0 – 3
referto
Uruguay (bandiera)  UruguayStadio Loftus Versfeld (42 658 spett.)
Arbitro: Svizzera (bandiera)  Busacca

Polokwane
17 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 18
Francia Francia (bandiera) 0 – 2
referto
Messico (bandiera)  MessicoPeter Mokaba Stadium (35 370 spett.)
Arbitro: Arabia Saudita (bandiera)  Al Ghamdi

Rustenburg
22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 33
Messico Messico (bandiera) 0 – 1
referto
Uruguay (bandiera)  UruguayRoyal Bafokeng Stadium (33 425 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera)  Kassai

Mangaung / Bloemfontein
22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 34
Francia Francia (bandiera) 1 – 2
referto
Sudafrica (bandiera)  SudafricaFree State Stadium (39 415 spett.)
Arbitro: Colombia (bandiera)  Ruiz

Gruppo B

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Argentina (bandiera)  Argentina 9 3 3 0 0 7 1 +6
2. Corea del Sud (bandiera)  Corea del Sud 4 3 1 1 1 5 6 -1
3. Grecia (bandiera)  Grecia 3 3 1 0 2 2 5 -3
4. Nigeria (bandiera)  Nigeria 1 3 0 1 2 3 5 -2
Incontri
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Port Elizabeth
12 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 4
Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 2 – 0
referto
Grecia (bandiera)  GreciaNelson Mandela Bay Stadium (31 513 spett.)
Arbitro: Nuova Zelanda (bandiera)  Hester

Johannesburg
12 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 3
Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0
referto
Nigeria (bandiera)  NigeriaEllis Park Stadium (55 686 spett.)
Arbitro: Germania (bandiera)  Stark

Johannesburg
17 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 20
Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1
referto
Corea del Sud (bandiera)  Corea del SudFNB Stadium (82 174 spett.)
Arbitro: Belgio (bandiera)  De Bleeckere

Mangaung / Bloemfontein
17 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 19
Grecia Grecia (bandiera) 2 – 1
referto
Nigeria (bandiera)  NigeriaFree State Stadium (31 593 spett.)
Arbitro: Colombia (bandiera)  Ruiz

Durban
22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 35
Nigeria Nigeria (bandiera) 2 – 2
referto
Corea del Sud (bandiera)  Corea del SudMoses Mabhida Stadium (61 874 spett.)
Arbitro: Portogallo (bandiera)  Benquerença

Polokwane
22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 36
Grecia Grecia (bandiera) 0 – 2
referto
Argentina (bandiera)  ArgentinaPeter Mokaba Stadium (38 891 spett.)
Arbitro: Uzbekistan (bandiera)  Irmatov

Gruppo C

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti 5 3 1 2 0 4 3 +1
2. Inghilterra (bandiera)  Inghilterra 5 3 1 2 0 2 1 +1
3. Slovenia (bandiera)  Slovenia 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Algeria (bandiera)  Algeria 1 3 0 1 2 0 2 -2
Incontri
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Rustenburg
12 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 5
Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1
referto
Stati Uniti (bandiera)  Stati UnitiRoyal Bafokeng Stadium (38 646 spett.)
Arbitro: Brasile (bandiera)  Simon

Polokwane
13 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 6
Algeria Algeria (bandiera) 0 – 1
referto
Slovenia (bandiera)  SloveniaPeter Mokaba Stadium (30 325 spett.)
Arbitro: Guatemala (bandiera)  Batres

Johannesburg
18 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 22
Slovenia Slovenia (bandiera) 2 – 2
referto
Stati Uniti (bandiera)  Stati UnitiEllis Park Stadium (45 573 spett.)
Arbitro: Mali (bandiera)  Coulibaly

Città del Capo
18 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 23
Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0
referto
Algeria (bandiera)  AlgeriaGreen Point Stadium (64 100 spett.)
Arbitro: Uzbekistan (bandiera)  Irmatov

Port Elizabeth
23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 37
Slovenia Slovenia (bandiera) 0 – 1
referto
Inghilterra (bandiera)  InghilterraNelson Mandela Bay Stadium (36 893 spett.)
Arbitro: Germania (bandiera)  Stark

Pretoria
23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 38
Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 0
referto
Algeria (bandiera)  AlgeriaStadio Loftus Versfeld (35 827 spett.)
Arbitro: Belgio (bandiera)  De Bleeckere

Gruppo D

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Germania (bandiera)  Germania 6 3 2 0 1 5 1 +4
2. Ghana (bandiera)  Ghana 4 3 1 1 1 2 2 0
3. Australia (bandiera)  Australia 4 3 1 1 1 3 6 -3
4. Serbia (bandiera)  Serbia 3 3 1 0 2 2 3 -1
Incontri
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Tshwane / Pretoria
13 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 8
Serbia Serbia (bandiera) 0 – 1
referto
Ghana (bandiera)  GhanaStadio Loftus Versfeld (38 833 spett.)
Arbitro: Argentina (bandiera)  Baldassi

Durban
13 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 7
Germania Germania (bandiera) 4 – 0
referto
Australia (bandiera)  AustraliaMoses Mabhida Stadium (62 660 spett.)
Arbitro: Messico (bandiera)  Rodríguez

Port Elizabeth
18 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 21
Germania Germania (bandiera) 0 – 1
referto
Serbia (bandiera)  SerbiaNelson Mandela Bay Stadium (38 294 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera)  Undiano Mallenco

Rustenburg
19 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 24
Ghana Ghana (bandiera) 1 – 1
referto
Australia (bandiera)  AustraliaRoyal Bafokeng Stadium (34 812 spett.)
Arbitro: Italia (bandiera)  Rosetti

Johannesburg
23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 39
Ghana Ghana (bandiera) 0 – 1
referto
Germania (bandiera)  GermaniaFNB Stadium (83 391 spett.)
Arbitro: Brasile (bandiera)  Simon

Mbombela
23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 40
Australia Australia (bandiera) 2 – 1
referto
Serbia (bandiera)  SerbiaMbombela Stadium (37 836 spett.)
Arbitro: Uruguay (bandiera)  Larrionda

Gruppo E

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 9 3 3 0 0 5 1 +4
2. Giappone (bandiera)  Giappone 6 3 2 0 1 4 2 +2
3. Danimarca (bandiera)  Danimarca 3 3 1 0 2 3 6 -3
4. Camerun (bandiera)  Camerun 0 3 0 0 3 2 5 -3
Incontri
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Johannesburg
14 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 9
Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0
referto
Danimarca (bandiera)  DanimarcaFNB Stadium (83 465 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera)  Lannoy

Bloemfontein
14 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 10
Giappone Giappone (bandiera) 1 – 0
referto
Camerun (bandiera)  CamerunFree State Stadium (30 620 spett.)
Arbitro: Portogallo (bandiera)  Benquerença

Durban
19 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 25
Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0
referto
Giappone (bandiera)  GiapponeMoses Mabhida Stadium (62 010 spett.)
Arbitro: Argentina (bandiera)  Baldassi

Pretoria
19 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 26
Camerun Camerun (bandiera) 1 – 2
referto
Danimarca (bandiera)  DanimarcaStadio Loftus Versfeld (38 074 spett.)
Arbitro: Uruguay (bandiera)  Larrionda

Rustenburg
24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 43
Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 3
referto
Giappone (bandiera)  GiapponeRoyal Bafokeng Stadium (27 967 spett.)
Arbitro: Sudafrica (bandiera)  Damon

Città del Capo
24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 44
Camerun Camerun (bandiera) 1 – 2
referto
Paesi Bassi (bandiera)  Paesi BassiGreen Point Stadium (63 093 spett.)
Arbitro: Cile (bandiera)  Pozo

Gruppo F

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Paraguay (bandiera)  Paraguay 5 3 1 2 0 3 1 +2
2. Slovacchia (bandiera)  Slovacchia 4 3 1 1 1 4 5 -1
3. Nuova Zelanda (bandiera)  Nuova Zelanda 3 3 0 3 0 2 2 0
4. Italia (bandiera)  Italia 2 3 0 2 1 4 5 -1
Incontri
modifica
Città del Capo
14 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 11
Italia Italia (bandiera) 1 – 1
referto
Paraguay (bandiera)  ParaguayGreen Point Stadium (62 869 spett.)
Arbitro: Messico (bandiera)  Archundia

Rustenburg
15 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 12
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (bandiera) 1 – 1
referto
Slovacchia (bandiera)  SlovacchiaRoyal Bafokeng Stadium (23 871 spett.)
Arbitro: Sudafrica (bandiera)  Damon

Bloemfontein
20 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 27
Slovacchia Slovacchia (bandiera) 0 – 2
referto
Paraguay (bandiera)  ParaguayFree State Stadium (26 643 spett.)
Arbitro: Seychelles (bandiera)  Maillet

Mbombela
20 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 28
Italia Italia (bandiera) 1 – 1
referto
Nuova Zelanda (bandiera)  Nuova ZelandaMbombela Stadium (38 229 spett.)
Arbitro: Guatemala (bandiera)  Batres

Johannesburg
24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 41
Slovacchia Slovacchia (bandiera) 3 – 2
referto
Italia (bandiera)  ItaliaEllis Park Stadium (53 412 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera)  Webb

Polokwane
24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 42
Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 0
referto
Nuova Zelanda (bandiera)  Nuova ZelandaPeter Mokaba Stadium (34 850 spett.)
Arbitro: Giappone (bandiera)  Nishimura

Gruppo G

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Brasile (bandiera)  Brasile 7 3 2 1 0 5 2 +3
2. Portogallo (bandiera)  Portogallo 5 3 1 2 0 7 0 +7
3. Costa d'Avorio (bandiera)  Costa d'Avorio 4 3 1 1 1 4 3 +1
4. Corea del Nord (bandiera)  Corea del Nord 0 3 0 0 3 1 12 -11
Incontri
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Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
15 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 13
Costa d'Avorio Costa d'Avorio (bandiera) 0 – 0
referto
Portogallo (bandiera)  PortogalloNelson Mandela Bay Stadium (37 034 spett.)
Arbitro: Uruguay (bandiera)  Larrionda

Johannesburg
15 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 14
Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1
referto
Corea del Nord (bandiera)  Corea del NordEllis Park Stadium (54 331 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera)  Kassai

Johannesburg
20 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 29
Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1
referto
Costa d'Avorio (bandiera)  Costa d'AvorioFNB Stadium (84 455 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera)  Lannoy

Città del Capo
21 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 30
Portogallo Portogallo (bandiera) 7 – 0
referto
Corea del Nord (bandiera)  Corea del NordGreen Point Stadium (63 644 spett.)
Arbitro: Cile (bandiera)  Pozo

Durban
25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 45
Portogallo Portogallo (bandiera) 0 – 0
referto
Brasile (bandiera)  BrasileMoses Mabhida Stadium (62 712 spett.)
Arbitro: Messico (bandiera)  Archundia

Mbombela
25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 46
Corea del Nord Corea del Nord (bandiera) 0 – 3
referto
Costa d'Avorio (bandiera)  Costa d'AvorioMbombela Stadium (34 763 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera)  Undiano Mallenco

Gruppo H

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Classifica
modifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Spagna (bandiera)  Spagna 6 3 2 0 1 4 2 +2
2. Cile (bandiera)  Cile 6 3 2 0 1 3 2 +1
3. Svizzera (bandiera)  Svizzera 4 3 1 1 1 1 1 0
4. Honduras (bandiera)  Honduras 1 3 0 1 2 0 3 -3
Incontri
modifica
Mbombela
16 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 15
Honduras Honduras (bandiera) 0 – 1
referto
Cile (bandiera)  CileMbombela Stadium (32 664 spett.)
Arbitro: Seychelles (bandiera)  Maillet

Durban
16 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 16
Spagna Spagna (bandiera) 0 – 1
referto
Svizzera (bandiera)  SvizzeraMoses Mabhida Stadium (62 453 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera)  Webb

Port Elizabeth
21 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 31
Cile Cile (bandiera) 1 – 0
referto
Svizzera (bandiera)  SvizzeraNelson Mandela Bay Stadium (34 872 spett.)
Arbitro: Arabia Saudita (bandiera)  Al Ghamdi

Johannesburg
21 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 32
Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0
referto
Honduras (bandiera)  HondurasEllis Park Stadium (54 386 spett.)
Arbitro: Giappone (bandiera)  Nishimura

Pretoria
25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 47
Cile Cile (bandiera) 1 – 2
referto
Spagna (bandiera)  SpagnaStadio Loftus Versfeld (41 958 spett.)
Arbitro: Messico (bandiera)  Rodríguez

Bloemfontein
25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 48
Svizzera Svizzera (bandiera) 0 – 0
referto
Honduras (bandiera)  HondurasFree State Stadium (28 042 spett.)
Arbitro: Argentina (bandiera)  Baldassi

Fase a eliminazione diretta

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Tabellone

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Ottavi di finale Quarti di finale Semifinali Finale
            
1A Uruguay (bandiera)  Uruguay 2
2B Corea del Sud (bandiera)  Corea del Sud 1
Uruguay (bandiera)  Uruguay (dtr) 1 (4)
Ghana (bandiera)  Ghana 1 (2)
1C Stati Uniti (bandiera)  Stati Uniti 1
2D Ghana (bandiera)  Ghana 2
Uruguay (bandiera)  Uruguay 2
Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 3
1E Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 2
2F Slovacchia (bandiera)  Slovacchia 1
Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 2
Brasile (bandiera)  Brasile 1
1G Brasile (bandiera)  Brasile 3
2H Cile (bandiera)  Cile 0
Paesi Bassi (bandiera)  Paesi Bassi 0
Spagna (bandiera)  Spagna (dts) 1
1B Argentina (bandiera)  Argentina 3
2A Messico (bandiera)  Messico 1
Argentina (bandiera)  Argentina 0
Germania (bandiera)  Germania 4
1D Germania (bandiera)  Germania 4
2C Inghilterra (bandiera)  Inghilterra 1
Germania (bandiera)  Germania 0
Spagna (bandiera)  Spagna 1
1F Paraguay (bandiera)  Paraguay (dtr) 0 (5) Finale per il terzo posto
2E Giappone (bandiera)  Giappone 0 (3)
Paraguay (bandiera)  Paraguay 0 Uruguay (bandiera)  Uruguay 2
Spagna (bandiera)  Spagna 1 Germania (bandiera)  Germania 3
1H Spagna (bandiera)  Spagna 1
2G Portogallo (bandiera)  Portogallo 0

Ottavi di finale

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Port Elizabeth
26 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 49
Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 1
referto
Corea del Sud (bandiera)  Corea del SudNelson Mandela Bay Stadium (30 597 spett.)
Arbitro: Germania (bandiera)  Stark

Rustenburg
26 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 50
Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 2
(d.t.s.)
referto
Ghana (bandiera)  GhanaRoyal Bafokeng Stadium (34 976 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera)  Kassai

Bloemfontein
27 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 51
Germania Germania (bandiera) 4 – 1
referto
Inghilterra (bandiera)  InghilterraFree State Stadium (40 510 spett.)
Arbitro: Uruguay (bandiera)  Larrionda

Johannesburg
27 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 52
Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1
referto
Messico (bandiera)  MessicoFNB Stadium (84 377 spett.)
Arbitro: Italia (bandiera)  Rosetti

Durban
28 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 53
Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1
referto
Slovacchia (bandiera)  SlovacchiaMoses Mabhida Stadium (61 962 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera)  Undiano Mallenco

Johannesburg
28 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 54
Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0
referto
Cile (bandiera)  CileEllis Park Stadium (54 096 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera)  Webb

Pretoria
29 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 55
Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 0
(d.t.s.)
referto
Giappone (bandiera)  GiapponeStadio Loftus Versfeld (36 742 spett.)
Arbitro: Belgio (bandiera)  De Bleeckere

Città del Capo
29 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 56
Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0
referto
Portogallo (bandiera)  PortogalloGreen Point Stadium (62 955 spett.)
Arbitro: Argentina (bandiera)  Baldassi

Quarti di finale

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Port Elizabeth
2 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 57
Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1
referto
Brasile (bandiera)  BrasileNelson Mandela Bay Stadium (40 186 spett.)
Arbitro: Giappone (bandiera)  Nishimura

Johannesburg
2 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 58
Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Ghana (bandiera)  GhanaFNB Stadium (84 017 spett.)
Arbitro: Portogallo (bandiera)  Benquerença

Città del Capo
3 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 59
Argentina Argentina (bandiera) 0 – 4
referto
Germania (bandiera)  GermaniaGreen Point Stadium (64 100 spett.)
Arbitro: Uzbekistan (bandiera)  Irmatov

Johannesburg
3 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 60
Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 1
referto
Spagna (bandiera)  SpagnaEllis Park Stadium (55 359 spett.)
Arbitro: Guatemala (bandiera)  Batres

Semifinali

modifica
Città del Capo
6 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 61
Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 3
referto
Paesi Bassi (bandiera)  Paesi BassiCape Town Stadium (62479 spett.)
Arbitro: Uzbekistan (bandiera)  Ermatov

Durban
7 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 62
Germania Germania (bandiera) 0 – 1
referto
Spagna (bandiera)  SpagnaMoses Mabhida Stadium (60 960 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera)  Kassai

Finale per il terzo posto

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Port Elizabeth
10 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 63
Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 3
referto
Germania (bandiera)  GermaniaNelson Mandela Bay Stadium (36 254 spett.)
Arbitro: Messico (bandiera)  Archundia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2010.
Johannesburg
11 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 64
Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1
(d.t.s.)
referto
Spagna (bandiera)  SpagnaFNB Stadium (84 490 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera)  Webb

Statistiche

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Classifica marcatori

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5 reti
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti
  Lo stesso argomento in dettaglio: Riconoscimenti accessori al campionato mondiale di calcio.
 
Suárez con Forlan, miglior giocatore di Sudafrica 2010.

La sera della finale per il 1º posto, conclusa la partita, la FIFA ha reso noti i premi assegnati ai calciatori[104].

[105] Miglior marcatore (Scarpa d'oro) Miglior giocatore (Pallone d'oro) Miglior portiere (Guanto d'oro) Miglior giovane Premio FIFA Fair Play
Oro Germania (bandiera)  Thomas Müller (5) Uruguay (bandiera)  Diego Forlán Spagna (bandiera)  Iker Casillas Germania (bandiera)  Thomas Müller Spagna (bandiera)  Spagna
Argento Spagna (bandiera)  David Villa (5) Paesi Bassi (bandiera)  Wesley Sneijder Non assegnato Non assegnato Non assegnato
Bronzo Paesi Bassi (bandiera)  Wesley Sneijder (5) Spagna (bandiera)  David Villa Non assegnato Non assegnato Non assegnato
Portiere Difensori Centrocampisti Attaccanti

Spagna (bandiera)  Iker Casillas

Germania (bandiera)  Philipp Lahm
Brasile (bandiera)  Maicon
Spagna (bandiera)  Carles Puyol
Spagna (bandiera)  Sergio Ramos

Spagna (bandiera)  Andrés Iniesta
Germania (bandiera)  Bastian Schweinsteiger
Paesi Bassi (bandiera)  Wesley Sneijder
Spagna (bandiera)  Xavi

Uruguay (bandiera)  Diego Forlán
Spagna (bandiera)  David Villa

Curiosità

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Paul "predice" la nazionale vincitrice dei mondiali.

Un elemento distintivo di questo mondiale è stato il polpo Paul: era un polpo comune che viveva nell'acquario Oberhausen, in Germania, e che ha conosciuto una certa notorietà internazionale in occasione dei Mondiali di calcio del 2010 quando fu utilizzato per tentare di "predire" i risultati delle partite di calcio in cui era coinvolta la Germania.[107] Ad esse si aggiunse anche quella della finale non disputata dalla Germania; le "previsioni" in quell'occasione si rivelarono tutte corrette.

A Mondiale concluso, i suoi proprietari e la direzione dell'acquario hanno annunciato che non si sarebbero più formulate "previsioni" da parte dell'animale, sancendo di fatto il "pensionamento" di Paul.[108] Il quotidiano tedesco Handelsblatt gli ha dedicato anche un editoriale dal titolo "Trionfo per il polpo".[109]

Paul è morto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2010 nello stesso Sea Life Center di Oberhausen, in Germania.[110][111]

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  2. ^ Adidas Golden Glove, su FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato il 6 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2015).
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  8. ^ Umiliati dalla Slovacchia Torniamo a casa. gazzetta.it
  9. ^ A CASA CON VERGOGNA. gazzetta.it
  10. ^ De Rossi agguanta il Paraguay L'Italia parte con un pari. gazzetta.it
  11. ^ L'Italia continua a deludere Solo 1-1 con la Nuova Zelanda. gazzetta.it
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  19. ^ Fifa, spunta una registrazione segreta: «Mondiali 2010 vinti dal Marocco»., la Repubblica.
  20. ^ «I Mondiali del 2010 erano stati vinti dal Marocco, non dal Sudafrica»., Corriere della Sera.
  21. ^ Scandalo Fifa. «Il Marocco aveva vinto l'assegnazione dei mondiali 2010, non il Sudafrica»., Rai News.
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Bibliografia

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  • Blatter e il piano B Sudafrica 2010, dubbi sul Mondiale, Corriere della Sera, 30 giugno 2008, p. 37. (testo).

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