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Bagaraatan ostromi

Bagaraatan (il cui nome in mongolo significa "piccolo predatore") è un genere estinto di dinosauro teropode tyrannosauroide vissuto nel periodo Cretaceo superiore, circa 70 milioni di anni fa (Maastrichtiano), i cui fossili sono stati ritrovati nella Formazione Nemegt della Mongolia. Il genere contiene una singola specie, B. ostromi, eretta sulla base di un esemplare lungo circa 3-4 metri.

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Bagaraatan
Illustrazione della mandibola
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Clade†Pantyrannosauria
GenereBagaraatan
Osmólska, 1996
Nomenclatura binomiale
†Bagaraatan ostromi
Osmolska, 1996

Storia e denominazione

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Diagramma scheletrico del 1996, che mostra l'olotipo e gli elementi assegnati ora attribuiti ad una specie diversa

La specie tipo, B. ostromi, fu descritta da Halszka Osmólska nel 1996. Inizialmente, lo scheletro post-craniale (ZPAL MgD-I/108) venne descritto come "simile a un uccello", mentre il materiale proveniente dal cranio dell'animale mostrava diverse caratteristiche di diversi gruppi di teropodi.

Nel 2024, uno studio di Słowiak, Brusatte e Szczygielski hanno dimostrato che la confusione nell'identificazione di questo materiale, era dovuto al fatto che l'esemplare rappresentava una chimera composta dagli elementi ossei di due dinosauri non-aviari, con alcuni elementi post-crani (ossa della mano, femore sinistro, tibiotarso e costola) che appartenevano in realtà ad un caenagnathide indeterminato, forse Elmisaurus. Il materiale considerato olotipo, che comprende la mandibola, lo scheletro assiale, il bacino e una falange del piede, indica probabilmente che Bagaraatan è un tyrannosauride indeterminato. La somiglianza tra il materiale olotipo di Bagaraatan e quello di giovani esemplari di Tyrannosaurus e Tarbosaurus indica che l'olotipo di Bagaraatan appartiene ad un individuo giovane, forse uno dei più piccoli attualmente conosciuti.[1]

Classificazione

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Holtz classificò Bagaraatan come un tyrannosauroide basale, Coria lo identificò come un troodontide e Rauhut lo collocò in Maniraptora.[2] Mark Loewen et al. lo classificò come un tyrannosauroide basale, concordando con il posizionamento originale di Holtz.[3] Tuttavia, nella loro rivalutazione del 2024 di Bagaraatan, Słowiak, Brusatte e Szczygielski hanno stabilito che il materiale inizialmente riferito a Bagaraatan è chimerico (composto da elementi scheletrici di più individui). Słowiak, Brusatte e Szczygielski suggerirono che il materiale riconosciuto come l'olotipo possa essere identificato con maggiore sicurezza come un membro di Tyrannosauridae o un tyrannosauroide strettamente correlato. Quando l'olotipo a se stante è stato testato in un'analisi filogenetica, Bagaraatan è stato recuperato in una politomia con tyrannosauroidi derivati all'interno di Tyrannosauridae. Tuttavia, Słowiak, Brusatte e Szczygielski avvertono che la sua esatta posizione filogenetica rimane incerta poiché gli esemplari giovanili tendono a essere recuperati in posizioni più basali rispetto agli adulti della stessa specie. I loro risultati sono mostrati nel seguente cladogramma:[1]

 
Dimensioni a confronto con un uomo

Sinotyrannus

Yutyrannus

Proceratosaurus

Guanlong

Kileskus

Suskityrannus

Timurlengia

Xiongguanlong

Dryptosaurus

Raptorex

Tyrannosauridae

Bagaraatan

Bistahieversor

Qianzhousaurus

Alioramus altai

Alioramus remotus

Appalachiosaurus

Albertosaurinae

Tyrannosaurinae

  1. ^ a b (EN) Justyna Słowiak, Stephen L Brusatte e Tomasz Szczygielski, Reassessment of the enigmatic Late Cretaceous theropod dinosaur, Bagaraatan ostromi, in Zoological Journal of the Linnean Society, 16 febbraio 2024, DOI:10.1093/zoolinnean/zlad169, ISSN 0024-4082 (WC · ACNP).
  2. ^ O. W. M. Rauhut (2003). The interrelationships and evolution of basal theropod dinosaurs. Special Papers in Palaeontology 69: 1-213.
  3. ^ M.A. Loewen, R.B. Irmis, J.J.W. Sertich, P. J. Currie e S. D. Sampson, Tyrant Dinosaur Evolution Tracks the Rise and Fall of Late Cretaceous Oceans, in David C Evans (a cura di), PLoS ONE, vol. 8, n. 11, 2013, pp. e79420, Bibcode:2013PLoSO...879420L, DOI:10.1371/journal.pone.0079420, PMC 3819173, PMID 24223179.

Collegamenti esterni

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