Gonzaga | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Lombardia | |
Territorio | Oltrepò mantovano | |
Altitudine | 22 m s.l.m. | |
Superficie | 22 km² | |
Abitanti | 9.135 (2014) | |
Nome abitanti | Gonzaghesi | |
Prefisso tel | +39 0376 | |
CAP | 46023 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Benedetto Abate | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Gonzaga è una città della Lombardia.
Da sapere
[modifica]Nasce qui la storia della famiglia Corradi, che dopo avere accumulato ingenti ricchezze terriere, si lanciò nella lotta politica trasferendosi a Mantova, dove si identificarono come Corradi da Gonzaga. Giunti infine alla Signoria di Mantova, nel 1328 dopo avere spodestato i Bonacolsi, dal 30 aprile 1335 assunsero il solo cognome Gonzaga.
Cenni geografici
[modifica]Sorge nella pianura lombarda sulla sponda destra del Po, nell'Oltrepò mantovano; è quasi equidistante da Mantova (32 km) e da Reggio Emilia (34 km).
Cenni storici
[modifica]L'area di Gonzaga ha dato reperti etruschi e romani; notizie certe sul paese si hanno a partire dal Mille, quando i Canossa sono signori della Corte di Gonzaga. Ai Canossa si fa risalire la costruzione del monastero benedettino che dipende dall'Abate del Polirone e della chiesa parrocchiale di San Benedetto. Il paese in questo periodo è dotato di un fortilizio. Morta Matilde di Canossa Gonzaga passa ad Enrico V, poi ai monaci benedettini del Polirone dopo la sua morte. Ottone IV assegna Gonzaga ai Casaloldo, sostituiti nel XIII secolo dai Corradi, i futuri signori Gonzaga che ne mantengono il possesso fino alla caduta della famiglia. Nel Quattrocento, consolidatosi il potere gonzaghesco nel Ducato di Mantova, la Corte di Gonzaga viene usata dai principi come residenza estiva.
Terminata la signoria gonzaghesca il ducato di Mantova passa ai domini austriaci; il Castello di Gonzaga viene demolito nel 1717 per fornire materiale da costruzione per la fortezza di Mantova. Il Risorgimento vede fervori patriottici anche a Gonzaga, con le figure dei patrioti conte Arrivabene e Lisiade Pedroni. L'Unità d'Italia unisce infine i destini di Gonzaga a quelli del nuovo Stato.
Terremoto del 2012
[modifica]Nel gennaio 2012 e nel successivo mese di maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area dell'Emilia danneggiando seriamente numerosi centri della Pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano, appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che in Emilia è costato anche numerose vittime, nell'Oltrepò ha colpito i centri storici di numerose città causando crolli, cedimenti e lesioni in chiese e in antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri più colpiti sono stati Moglia, Pegognaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Quistello, Gonzaga, San Giovanni del Dosso. I danni maggiori a Gonzaga si sono avuti nelle frazioni: a Palidano si è verificato il distacco della facciata della chiesa parrocchiale, lesioni al campanile e danni anche a villa Strozzi; a Bondeno il crollo del frontone semicircolare della chiesa parrocchiale e di parte della volta che ha distrutto l'altare maggiore. Nel capoluogo si sono verificati danneggiamenti alle torri e nelle due chiese.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il suo territorio comprende i paesi di Bondeno e Palidano.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- 2 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 3 Aeroporto di Bologna, Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
In auto
[modifica]In treno
[modifica]- 4 Stazione di Gonzaga - Reggiolo, Via della Stazione. Ha stazione ferroviaria propria (Gonzaga - Reggiolo) sulla linea Verona - Modena.
In autobus
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Torre civica.
- 1 Chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate, via Matilde di Canossa 14. La cappella dedicata a San Benedetto fu demolita nel 1089; al suo posto si costruì una chiesa ben più grande, a tre navate e tre absidi, con transetto, secondo i canoni romanici. Di questa struttura rimangono due absidi, il presbiterio ed una parte del transetto, poiché la chiesa fu modificata nel 1534 quando si ricostruirono le navate, poi nel 1868 ed infine nel 1925, quando si demolì il protiro originale e si rifece la facciata ad imitazione del romanico.
All'interno sono di un certo pregio alcune opere della quadreria: la pala dell'altare maggiore, riconducibile alla scuola di Giulio Romano, raffigurante la Vergine, il Bambino, San Benedetto e San Giovanni; alcune immagini di Santo carmelitani, che probabilmente provengono dal soppresso convento; una immagine della Madonna dei Miracoli, tela di piccole dimensioni del Quattrocento. L'altare maggiore è opera del 1781 in marmi policromi.
- Piazza Castello.
- Piazza Matteotti.
- Convento di Santa Maria.
- Chiesa dell'Immacolata Concezione (Chiesina di piazza).
- Villa Canaro. Nel 1468 Luca Fancelli la costruì per i Gonzaga, che la usarono come villa di rappresentanza, e prende il nome dall'abbondanza delle canne palustri che si trovavano nei pressi. Fu sopraelevata nel Seicento, dotandola così di un grande salone con balaustra e un grande vestibolo. Conserva un imponente arco settecentesco all'ingresso.
- Villa Speroni. Ha una ricca facciata a cui si affiancano due ali di edificio; è ancora abitata dalla famiglia omonima che la fece costruire, il cui capostipite si era trasferito da Padova a Mantova, lavorando a Palazzo Te con Giulio Romano
- Corte Agnella. Esempio di architettura settecentesca della zona, con rustici e abitazioni dei contadini che contornano l'aia.
A Bondeno
[modifica]- 2 Chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo, Piazza Quattro Novembre.
- Villa Rossi-Benatti.
A Palidano
[modifica]- 3 Chiesa parrocchiale di San Sisto II Papa, Piazza Sordello.
- Villa Strozzi. La Villa fu rimaneggiata nel Seicento, quando fu sopraelevata costruendo sopra l'unico piano che aveva. Furono aggiunti così il vestibolo, il salone ovale con balaustrata, la loggia ed altri eleganti ambienti ornati di stucchi barocchi. La Villa possiede anche pregevoli dipinti settecenteschi.
- Villa Marini Guerrieri. Furono i conti Zanardi a far costruire l'edificio in un parco di faggi e di platani ora secolari. Le sue molte sale sono decorate da personaggi, piante, animali. Di grande impatto visivo lo scalone che conduce al piano superiore dove affreschi attribuiti al Campi precedono una bella sala di rappresentanza.
Eventi e feste
[modifica]- Fiera Millenaria. Si tiene ogni anno tra la prima e la seconda domenica di settembre. È una manifestazione di rilevanza nazionale che richiama allevatori e agricoltori da ogni parte d'Italia; Millenaria perché la sua origine si perde nel lontano passato, dal momento che vanta i natali nel Nono secolo.
- Mostra mercato del C'era una volta. la quarta domenica del mese.
- Mercato settimanale. il mercoledì.
- Mercato settimanale (a Bondeno). il giovedì
Cosa fare
[modifica]- Biblioteca comunale Franco Messora, nel complesso dell'ex convento di Santa Maria, restaurato e riaperto dopo il terremoto., ☎ +39 0376 526337, biblioteca@comune.gonzaga.mn.it.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- Teatro Comunale, via Martiri di Belfiore. Organizza stagioni di spettacoli
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Nuovo Ristorante pizzeria Al Ponte Verde, Viale Fiera Millenaria 5, ☎ +39 0376 58409.
- 2 Ristorante Negri, Latgo Martiri della Libertà 14, ☎ +39 0376 528182.
- 3 Pizzeria Robby's, Piazza Matteotti 46, ☎ +39 0376 528467.
- 4 Ristorante pizzeria Da Beppe, Strada Brigate Garibaldine 21 bis (a Bondeno), ☎ +39 0376 54449.
- 5 Pizzeria ristorante bar La Pepa, via Dino Villani 2 (a Palidano), ☎ +39 0376 535003.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Albergo Il Rifugio, Via Chiesa Matildica 4, ☎ +39 0376 595071.
- 2 Villa Alessia, Piazza Sordello 8 (a Palidano), ☎ +39 0376 532329, fax: +39 0376 507585.
Sicurezza
[modifica]- 5 Conti, Piazza Matteotti 60, ☎ +39 0376 528359.
- 6 Bondeno, Strada Bondeno degli Arduini, 2 (a Bondeno), ☎ +39 0376 54022.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 7 Poste italiane, viale Virgilio 16, ☎ +39 0376 528358, fax: +39 0376 588409.
- 8 Poste italiane, piazza Quattro Novembre 6 E (a Bondeno), ☎ +39 0376 54559, fax: +39 0376 54559.
Nei dintorni
[modifica]- Carpi — Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato
- Mirandola — Giovanni Pico della Mirandola è il più famoso e proverbiale personaggio della casata che signoreggiò la città per quattro secoli, dal 1311 al 1711. La sua zona monumentale è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, che ha seriamente compromesso anche le attività produttive.
- Novellara — Fu capitale della Contea di un ramo della famiglia Gonzaga. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga ed il Santuario della Fossetta voluto da Barbara Gonzaga.
- San Benedetto Po — L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
Itinerari
[modifica]- Strada dei vini e dei sapori del Mantovano — Un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 300 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Mantova su un territorio di 41 comuni, toccando tra questi: Asola, Curtatone, Sabbioneta, Viadana, Mantova, Bagnolo San Vito, San Benedetto Po, Quistello, Gonzaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Ostiglia, Goito, Volta Mantovana, Monzambano, Ponti sul Mincio e Cavriana. Il percorso si intreccia con altri itinerari di valenza turistica nella zona: Strada del Riso e dei Risotti Mantovani e Strada del Tartufo Mantovano.
- Nelle terre dei Gonzaga
- Strada del riso — L'itinerario - da effettuare in particolare da maggio a settembre - percorre, tra fiumi e canali, il territorio mantovano dedito alla coltivazione del riso.
- Nelle terre di Matilde — L'itinerario percorre gran parte del territorio che fu, a cavallo del XII secolo, governato e vissuto dalla grancontessa Matilde di Canossa.
- Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
- Pievi matildiche nell'Oltrepò mantovano — L'itinerario va alla scoperta delle chiese e degli oratori che vennero edificati tra l'XI e il XII secolo dai Canossa, la cui esponente più rappresentativa fu la Grancontessa Matilde di Canossa.
Altri progetti
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