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Crash - Contatto fisico

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Crash - Contatto fisico

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Titolo originale

Crash

Lingua originale inglese
Paese Germania, Stati Uniti d'America
Anno 2004
Genere drammatico
Regia Paul Haggis
Sceneggiatura Paul Haggis
Produttore Paul Haggis, Don Cheadle, Robert Moresco, Bob Yari, Cathy Schulman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
  • Vincitore di 3 premi Oscar (2006):
    • Miglior film
    • Miglior sceneggiatura originale
    • Miglior montaggio

Crash – Contatto fisico, film statunitense del 2004 con Matt Dillon e Sandra Bullock, regia di Paul Haggis.

TaglineQuando ti muovi alla velocità della vita... scontrarsi è inevitabile

Frasi

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  • Graham Waters: In una città vera si cammina. Sfiori gli altri passanti, sbatti contro la gente... Qui a Los Angeles non c'è contatto fisico con nessuno: stiamo tutti dietro vetro e metallo. Il contatto ci manca talmente che ci schiantiamo contro gli altri solo per sentirne la presenza.
  • Jean Cabot: Io mi sveglio così tutte le mattine. Sono incazzata continuamente e non ho idea del perché.

Dialoghi

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  • [Due ragazzi hanno rubato un'auto e investito un cinese. Ora vogliono rivenderla.]
    Meccanico: Io la vedo così: tu hai messo sotto un cinese, l'hai caricato dietro e ora mi porti qui l'auto per condividere l'esperienza.
    Anthony: Andiamo bello, è solo un po' di sangue: lo lavi e va via.
    Meccanico: Georgie, brucialo questo.
    Georgie: OK.
    Anthony: Brucialo? È un Navigator nuovo, ci devi solo cambiare il tappeto.
    Meccanico: Tu lo guardi Discovery Channel?
    Anthony: Non tanto.
    Peter: Be', è forte quel canale.
    Meccanico: Ogni sera fanno vedere uno con una piccola torcia blu che trova minuscole tracce di sangue appiccicate a tappeti, a muri, a ventilatori da soffitto, a sanitari di bagni e a bicchieroni plastificati che danno coi BigBurger. E a seguire si vede qualche stupido coglione con le manette, stupefatto ed incredulo di quello che gli sta capitando. A volte il coglione sta addirittura guardando Discovery Channel quando fanno irruzione per arrestarlo e lui ancora non capisce come cazzo hanno fatto a scoprirlo... Ti sembro uno che vuole andare su Discovery Channel?
    Anthony: No.
    Meccanico: Allora tira via il culo dalla mia officina.
  • [Lite tra il Procuratore Distrettuale e sua moglie, dopo il furto dell'auto.]
    Jean: Io voglio cambiare ancora le serrature domattina, e tu dovresti anche dire alla ditta di non mandarci un malvivente questa volta.
    Rick: Un malvivente?
    Jean: Si!
    Rick: Ma chi, il ragazzo di là?
    Jean: Si, quello rapato a zero, con le mutande fuori dai calzoni, marchiato dal tatuaggo.
    Rick: Non è un marchio il tatuaggio.
    Jean: Ah no? E dici che non andrà a vendere la nostra chiave a qualche amico rapinatore quando uscirà di qui?
    Rick: Hai avuto una brutta giornata, quindi sarebbe meglio se adesso te ne andassi di sopra...
    Jean: Ad aspettare che entrino per rapinarci? L'hai vista o no la canna della pistola sulla mia faccia?
    Rick: Non alzare la voce!
    Jean: Ed è stata colpa mia, perché io l'avevo previsto. Però se una donna bianca vede avvicinarsi due neri e cambia strada per evitarli, è una razzista, va bene? Benché avessi paura io non ho detto niente e di li a dieci secondi mi hanno puntato una pistola. Adesso ti dico che il tuo amico lì venderà la nostra chiave a qualche compare e voglio vedere se questa volta ti comporti come se non te ne fregasse un cazzo.

Citazioni su Crash - Contatto fisico

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  • Crash è un film molto particolare e temevo che in mano di qualcun altro avrebbe perso le caratteristiche in cui credo per cadere in cliché o nel melodrammatico. Mi considero un regista autore e dirigere questo film è stata un'esperienza davvero importante e coinvolgente, perché sono riuscito ad esprimere fino in fondo il messaggio che volevo trasmettere con questa storia.
  • Il mio obiettivo era mostrare la complessità delle persone: nessuno di noi può dirsi completamente buono.
  • Per quanto riguarda razzismo e discriminazione volevo far notare come siano cambiati i modi di manifestare la nostra paura verso gli altri rispetto a cinquant'anni fa. Si tratta di fenomeni molto più nascosti e particolari che però emergono con forza e sono molto preoccupanti. Ho cercato di descrivere le nostre paure e la nostra intolleranza, non il terrorismo.

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