Tram TEB serie 21-24
TEB 21 ÷ 24 dal 1954 ATM 84 e 227 ÷ 229 | |
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Motrice tranviaria interurbana | |
Anni di costruzione | 1928 |
Anni di esercizio | 1928-1974 |
Quantità prodotta | 4 |
Costruttore | Carminati & Toselli |
Lunghezza | 13730 mm |
Larghezza | 2300 mm |
Altezza | 3300 mm |
Capacità | 42 posti a sedere 28 posti in piedi |
Scartamento | 1445 mm |
Interperno | 6600 mm |
Passo dei carrelli | 2000 mm |
Massa a vuoto | 27,2 t |
Rodiggio | Bo'Bo' |
Diametro ruote | 854 mm |
Potenza continuativa | 4 x 95 HP |
Velocità massima omologata | 40 km/h |
Alimentazione | elettrica da linea aerea 600 V / 1200 V cc |
Tipo di motore | 4 x CGE CT 168 |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit., p. 228 |
Le vetture serie 21 ÷ 24 erano una serie di vetture tranviarie costruite a fine anni Venti per la TEB.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le 4 motrici erano state costruite per la linea Brescia-Salò-Gargnano nel 1928 dalla Carminati & Toselli, insieme a sei rimorchiate Casaralta.
Alla chiusura della linea (1954) motrici e rimorchiate furono acquistate dall'ATM di Milano[1], che demotorizzò tre motrici (matricole 21 ÷ 23) trasformandole in rimorchiate (immatricolate nella serie 227 ÷ 229), mentre la restante, rinumerata 84, fu equipaggiata con un pantografo e subì modifiche alla cassa e all'impianto elettrico per permetterle di captare la corrente alla tensione di 600 V[2].
Fu quindi impiegata sulle tratte Villa Fornaci-Vaprio e Villa Fornaci-Cassano d'Adda nelle ore di morbida, effettuando anche alcuni convogli verso Milano[2]. Nel 1957 la 84 era assegnata al deposito di Gorgonzola[3], mentre le ex motrici demotorizzate erano assegnate nello stesso anno al deposito di Vimercate[4].
Con l'attivazione delle linee celeri dell'Adda (1968) la 84 fu adibita al traino dei treni cantiere (compito a cui era già stata adibita anche in precedenza) sulla tratta Gorgonzola-Vaprio e alle manovre nel deposito di Gorgonzola; con l'apertura della M2 fu trasferita a Milano, dove cessò l'esercizio nel maggio 1974 e fu demolita nel successivo mese di agosto[5]; le rimorchiate ex motrici erano state accantonate già nel 1968[6].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Le motrici erano spinte da 4 motori CGE CT 168 (gli stessi di alcune motrici ATM ad aderenza parziale) e carrelli Carminati & Toselli, poi sostituiti con quelli delle Desio. La modifica all'impianto elettrico si rese necessaria per permettere alla motrice di marciare a piena potenza anche sotto la tensione di 600 V (originariamente poteva marciare solo sotto linee a 1200 V cc)[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980.