Tram ATM serie 4500 (1984)
Tram ATM 4500 | |
---|---|
vettura tranviaria articolata a pianale ribassato | |
Anni di costruzione | 1984 |
Quantità prodotta | 1 |
Costruttore | Officine ATM, Stanga, OCIT |
Lunghezza | 21 668 mm |
Larghezza | 2 310 mm |
Altezza | 3 240 mm |
Capacità | 42 posti a sedere 128 posti in piedi |
Quota del piano di calpestio | 364 mm (sezione ribassata) 454 mm (giostra) 834 mm (estremità) |
Scartamento | 1 445 mm |
Interperno | 7 200 mm |
Passo dei carrelli | 1 625 mm (motori) 1 400 mm (portante) |
Massa in servizio | 38,6 t |
Massa a vuoto | 27 t |
Rodiggio | Bo' 2' Bo' |
Diametro ruote motrici | 680 mm |
Diametro ruote portanti | 550 mm |
Potenza oraria | 4 x 30 kW |
Velocità massima omologata | 40 km/h |
Alimentazione | elettrica da linea aerea |
La vettura tranviaria 4500II dell'ATM di Milano era una vettura articolata sperimentale a pianale ribassato, ottenuta dall'unione di due vetture serie 1500.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima metà degli anni ottanta, l'UNIFER promosse l'istituzione di una commissione di studio sulla nuova tecnologia del tram a pianale ribassato (TPR), allo scopo di definire degli standard costruttivi per le aziende del settore.
La commissione definì un modello di vettura articolata a due casse, di rodiggio B'2'B'; la sezione ribassata era quella compresa fra i due carrelli motori d'estremità, mentre la giostra Urbinati di collegamento fra le due casse era sostenuta da un carrello di tipo innovativo[1].
Agli inizi del 1984 le Officine Meccaniche della Stanga, grazie a un finanziamento del CNR, realizzarono un primo prototipo di carrello a ruote indipendenti di 550 mm di diametro[2], e grazie all'interessamento dell'ATM di Milano, che fornì due vetture serie 1500 danneggiate per incidente, fu possibile allestire un primo esemplare di tram a pianale ribassato[2].
Le due vetture furono tagliate, eliminando una testata e una coda, e le porte originarie furono spostate nella parte centrale ribassata[3]. Alle due estremità rialzate furono creati due salottini, ripristinando l'arredamento degli anni trenta. I carrelli motori furono potenziati e dotati di freni a pattino[2].
La nuova vettura, la prima a pianale ribassato circolante in Italia, fu numerata 4500, riprendendo il numero di serie dei primi tram articolati di Milano; poiché a Milano questo numero era già stato impiegato in passato, la vettura è altresì nota come "4500II".[senza fonte]
Le prove della 4500 iniziarono nel novembre 1984; la vettura fu presentata ufficialmente il successivo 14 dicembre[4]. Durante le prove si rilevarono problemi alle sospensioni pneumatiche, che spinsero la Stanga a riprogettare il carrello usando delle sospensioni di diverso tipo[5]; il prototipo milanese non ebbe alcun seguito, sia per il disinteresse dell'ATM, sia per la fine della Stanga.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Koenig (1985), pp. 233-237.
- ^ a b c Koenig (1985), p. 237.
- ^ Koenig (1985), p. 240.
- ^ Koenig (1985), p. 241.
- ^ Koenig (1990), p. 67.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò e Giuseppe Severi, Tram e tramvie a Milano 1840-1987, Milano, Azienda Trasporti Municipali, 1987.
- Giovanni Klaus Koenig, Il tram a pianale ribassato: storia e sviluppi, in Ingegneria Ferroviaria, maggio 1985, pp. 223-241.
- Giovanni Klaus Koenig, Tram d'avanguardia, in I Treni Oggi, anno XI, n. 100, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 1990, pp. 62-75, ISSN 0392-4602 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- MilanoTrasporti - Serie 4500 II, su milanotrasporti.org. URL consultato il 26 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
- Immagine vettura 4500 II (JPG), su lnx.informatica80.it. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).