Telestico
Un telestico (parola composta dagli elementi greci télos, «fine» e stíchos, «verso») è un componimento poetico in cui, con procedura inversa rispetto all'acrostico, le lettere o le sillabe o le parole finali di ciascun verso formano un nome o una frase.
Tecnica compositiva meno diffusa dell'acrostico, il telestico viene spesso associato a quest'ultimo, e a volte, nei casi più complessi, anche con il mesostico.
Di seguito un esempio di iscrizione latina in esametri che contiene contemporaneamente un acrostico e un telestico (l'iscrizione del Praedium Sammacis, Nordafrica IV secolo):
- PRAESIDIVM AETERNAE FIRMAT PRVDENTIA PACIS
- REM QVOQVE ROMANAM FIDAT VT AT VNDIQVE DEXTRA
- AMNI PRAEPOSITVM FIRMANS MVNIMINE MONTEM
- E CVIVS NOMEN VOCITAVIT NOMINE PETRAM
- DENIQVE FINITIMAE GENTES DEPONERE BELLA
- IN TVA CONCVRRVNT CVPIENTES FOEDERA SAMMAC
- VT VIRTVS COMITATA FIDEM CONCORDET IN OMNI
- MUNERE ROMVLEIS SEMPER SOCIATA TRIVMFIS
G. Dossena (1994) riporta cinque esametri di Teofilo Folengo che sono contemporaneamente acrostici, mesostici e telestici.
- NON NECAT ULLA MAGIS NOS NEX, NON UNDA NECAT, NON
- ET NECAT IGNE MODO, NECAT ET IUPPITER IMBRE
- CUM NECOR A LINGUA, MOS CUI NESCIRE LOQUI, NEC
- ATAMEN OBTURAT TOT HYANTIA DENTIBUS ORA
- TE NECAT ORE, NECAT GESTU, NECE TOTUS ABUNDAT
L'uso simultaneo di più procedimenti di questo tipo può portare a creazioni complesse come il quadrato del Sator dove le parole si ripetono in vario senso, orizzontale e verticale.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giampaolo Dossena, Dizionario dei giochi con le parole, Milano, Vallardi, 1994 (ISBN 88-11-95505-X)