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Ruggero IV di Puglia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ruggero IV di Puglia
Duca di Puglia e Calabria
Stemma
Stemma
In carica1154 –
1161
PredecessoreGuglielmo III
SuccessoreBoemondo (?)
Ruggero V (nel 1189)
Nome completoRuggero d'Altavilla
Nascita1152
MortePalermo, 1161
Luogo di sepolturaDuomo di Monreale
DinastiaAltavilla
PadreGuglielmo I di Sicilia
MadreMargherita di Navarra e di Sicilia

Ruggero IV di Puglia (1152Palermo, 1161) è stato un nobile normanno, fu duca di Puglia e Calabria dal 1154 al 1161.

Ruggero era il figlio maggiore del re di Sicilia Guglielmo I e di sua moglie Margherita di Navarra e di Sicilia, figlia del re di Navarra García IV Ramírez. Fu nominato duca di Puglia e Calabria probabilmente quanto il padre fu incoronato nel 1154.

Durante il regno di Guglielmo, questi mise parecchi poteri nelle mani di Maione di Bari, amiratus amiratorum (emiro degli emiri), delegando a lui la maggior parte delle decisioni.

Nel 1156 i baroni della Puglia cominciarono a mostrare insofferenza al nuovo re e a Maione, chiedendo invece che Ruggero fosse incoronato al suo posto, garantendo ai baroni maggior indipendenza e libertà d'azione. I ribelli, supportati dal papato e dai bizantini, furono però sconfitti e duramente puniti[1].

Nel 1160 i baroni riuscirono ad assassinare Maione e chiedendo la successione di Guglielmo con il piccolo Ruggero. La popolazione palermitana invece si schierò per la successione di Simone, principe di Taranto, fratellastro illegittimo di Guglielmo. Il 9 marzo dell'anno successivo i nobili ribelli capeggiati da Matteo Bonello, inizialmente fedele a Guglielmo, riuscirono a catturare Guglielmo e imprigionarlo nel suo palazzo; contemporaneamente portarono il piccolo Ruggero in trionfo per le vie della città in sella ad un cavallo, presentandolo come il nuovo re e annunciandone l'incoronazione nella cattedrale di Palermo[2].

L'11 marzo la popolazione palermitana, sobillata dal clero e in particolare da Romualdo II Guarna e dal vescovo di Siracusa Richard Palmer, si ribellarono contro i cospiratori: ne seguirono degli scontri durante i quali i rivoltosi sfogarono la propria rabbia contro le minoranze musulmane e greche della città, mentre il palazzo di corte fu assalito e saccheggiato e Guglielmo liberato.

Stando ad alcune fonti nel corso dei disordini il duca Ruggero fu ucciso da una freccia vagante che lo colpì all'occhio e morì tra le braccia del Re suo padre. Secondo un'altra teoria (molto meno probabile), avanzata da Ugo Falcando, per l'appunto noto oppositore di Guglielmo, Ruggero fu ucciso a calci dallo stesso Re suo padre, dopo che questi aveva represso la sommossa e ripreso il controllo della città, infuriato per il tentativo di destituzione[3].

Ruggero fu sepolto inizialmente nella cattedrale di Palermo insieme a suo fratello Enrico, principe di Capua. In seguito i suoi resti furono spostati nella cappella di Santa Maria Maddalena nel duomo di Monreale.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ruggero I di Sicilia Tancredi d'Altavilla  
 
Fresenda  
Ruggero II di Sicilia  
Adelasia del Vasto Manfredo Incisa del Vasto  
 
 
Guglielmo I di Sicilia  
Alfonso VI di León Ferdinando I di León  
 
Sancha I di León  
Elvira di Castiglia  
Isabella di Siviglia Ahmed I di Denia  
 
 
Ruggero IV di Puglia  
Ramiro Sánchez di Monzón Sancho Garcés di Navarra  
 
Costanza Sánchez di Marañon  
García IV Ramírez di Navarra  
Cristina Díaz di Bivar Rodrigo Día de Bivar  
 
Jimena Díaz  
Margherita di Navarra e di Sicilia  
Gibert de l'Aigle  
 
 
Margherita de l'Aigle  
 
 
 
 
  1. ^ Giorgio Ravegnani, I bizantini in Italia, Bologna, Il Mulino, 2004, p. 204.
  2. ^ Guglielmo I detto il Malo, su stupormundi.it.
  3. ^ Falcandop. 62.

Collegamenti esterni

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