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Showbiz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Showbiz
album in studio
ArtistaMuse
Pubblicazione7 settembre 1999
Durata49:28
Dischi1
Tracce12
GenereRock progressivo[1]
EtichettaMaverick Stati Uniti (bandiera)
Taste Media, Mushroom Regno Unito (bandiera)
ProduttoreJohn Leckie, Paul Reeve, Muse
RegistrazioneRegno Unito:[2]
FormatiCD, 2 CD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[3]
(vendite: 35 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[4]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[5]
(vendite: 300 000+)
Muse - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2001)
Singoli
  1. Uno
    Pubblicato: 14 giugno 1999
  2. Cave
    Pubblicato: 6 settembre 1999
  3. Muscle Museum
    Pubblicato: 22 novembre 1999
  4. Sunburn
    Pubblicato: 21 febbraio 2000
  5. Unintended
    Pubblicato: 30 maggio 2000
  6. Muscle Museum (US Mix)
    Pubblicato: 9 ottobre 2000

Showbiz è il primo album in studio del gruppo musicale britannico Muse, pubblicato negli Stati Uniti d'America il 28 settembre 1999 dalla Maverick Records e il 4 ottobre dello stesso anno dalla Taste Media nel Regno Unito.[6][7] Prima era stato reso disponibile in Francia (il 7 settembre dalla Naïve Records) e in Germania, Russia, Turchia e Ucraina (il 20 settembre dalla Motor Music).[6]

L'album ha venduto 300 000 copie nel Regno Unito, venendo certificato disco di platino dalla British Phonographic Industry.[5]

Nell'album sono presenti brani facenti già parte del repertorio del gruppo risalenti al 1996 al 1999, ovvero dalle pubblicazioni del demo Newton Abbot Demo e degli EP Muse e Muscle Museum EP. Il produttore John Leckie vide i Muse esibirsi in alcuni concerti nel Devon nella seconda metà del 1998. Leckie collaborava con lo studio di registrazione Sawmills Studio di Dennis Smith che aveva già messo a disposizione lo studio al trio per la realizzazione del loro primo EP.

Nel 1998 comincia il rapporto tra Leckie e il trio e questo sodalizio portò alla realizzazione di gran parte del disco che venne registrato nell'aprile 1999 presso i RAK Studios a Londra.[8] Le registrazioni aggiuntive avvennero il mese successivo presso i sopracitati Sawmills Studio sotto la produzione di Paul Reeve, sede in cui presero vita anche i brani Muscle Museum, Unintended, Uno e Sober.[8]

Nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America l'edizione promozionale dell'album è stata realizzata con confezione in plexiglas con il logo del gruppo inciso mentre altri dischi promozionali sono stati realizzati con una stampa in oro in copertina. Dopo alcuni mesi dall'uscita dell'album, è stata pubblicata un'edizione limitata nel Benelux contenente un disco aggiuntivo che contiene otto tracce che appariranno l'anno successivo nell'EP Random 1-8.

Nel 2006 l'album venne ristampato nel Regno Unito sotto l'etichetta East West Records. In occasione del decimo anniversario dell'uscita dell'album, il 18 agosto 2009 uscì nel formato LP sotto l'etichetta Warner Music Group in Europa e in Nord America.

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[9]
Pitchfork[10]6,7/10
Rolling Stone[1]

La critica specializzata ha accostato il debutto dei Muse ai lavori dei Radiohead (complice anche la presenza di John Leckie, produttore di The Bends). In particolar modo, secondo Tom Demalon di AllMusic, ciò risulta evidente «sin dallo scoppiettante brano d'apertura Sunburn» ma nel complesso risulta un disco «forte di voci piene di angoscia, testi esoterici e cambiamenti drammatici nelle dinamiche sonore», elogiando la prestazione vocale di Bellamy.[9] Anche Neva Chonin di Rolling Stone ha evidenziato similitudini tra lo stile vocale di Bellamy e quello di Thom Yorke, notando comunque che Showbiz presenta «un tocco più bizzarro e decisamente più irregolare» rispetto ai Radiohead.[1] In una recensione mista, Brent DiCrescenzo di Pitchfork sottolinea come l'album mostri «tutti i piaceri e i difetti del marchio "promettente primo album". Da un lato, ottieni lo zelo meno stanco e la scrittura diretta dei brani. D'altra parte, ottieni titoli prevedibili di una sola parola, mancanza di profondità emotiva e l'impronta dell'A&R».[10]

Testi e musiche di Matthew Bellamy.

  1. Sunburn – 3:53
  2. Muscle Museum – 4:22
  3. Fillip – 4:01
  4. Falling Down – 4:33
  5. Cave – 4:46
  6. Showbiz – 5:17
  7. Unintended – 3:57
  8. Uno – 3:38
  9. Sober – 4:04
  10. Escape – 3:31
  11. Overdue – 2:26
  12. Hate This & I'll Love You – 5:09
Traccia bonus nell'edizione giapponese
  1. Spiral Static – 4:43
CD bonus nell'edizione speciale
  1. Host – 4:17
  2. Coma – 3:36
  3. Pink Ego Box – 3:30
  4. Forced In – 5:09
  5. Agitated – 2:21
  6. Yes Please – 3:06
  7. Fillip (Live) – 3:48
  8. Do We Need This (Live) – 4:13

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[8]

Gruppo
Altri musicisti
  • Boris Aldridge – tape abuse (traccia 5)
  • Paul Reeve – cori (tracce 7, 8, 11 e 12)
  • John Leckiecrickets (traccia 12)
Produzione
  • John Leckie – produzione (eccetto tracce 2, 7-9), missaggio, registrazione (eccetto tracce 2, 7 e 9), produzione aggiuntiva (tracce 2 e 7)
  • Paul Reeve – registrazione, produzione (tracce 2, 7-9), missaggio (traccia 8)
  • Safta Jaffrey – produzione esecutiva
  • Dennis Smith – produzione esecutiva
  • Adrian Scarfe – assistenza al missaggio (eccetto traccia 8)
  • Mark Thomas – assistenza tecnica (Sawmills Studio)
  • Boris Aldridge – assistenza tecnica (RAK Studios)
  • Muse – produzione (tracce 2, 7-9)
Classifica (1999-2000) Posizione
massima
Australia[11] 28
Belgio (Fiandre)[11] 29
Belgio (Vallonia)[11] 41
Finlandia[11] 45
Francia[11] 59
Giappone[12] 69
Irlanda[13] 46
Norvegia[11] 38
Paesi Bassi[11] 53
Regno Unito[14] 29
  1. ^ a b c (EN) Neva Chonin, Showbiz, su Rolling Stone, 14 ottobre 1999. URL consultato il 24 settembre 2023.
  2. ^ Beaumont, p. 61.
  3. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2008 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2008).
  4. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  5. ^ a b (EN) Showbiz, su British Phonographic Industry. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  6. ^ a b Beaumont, p. 81.
  7. ^ (EN) Dominic Pride, U.K.'s Muse Gains Initial Support In U.S., in Billboard, 28 agosto 1999, p. 96.
  8. ^ a b c (EN) Note di copertina di Showbiz, Muse, Mushroom Records, MUSH59CD, CD, 1999.
  9. ^ a b (EN) Tom Demalon, Showbiz, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 settembre 2023.
  10. ^ a b (EN) Brent DiCrescenzo, Showbiz - Muse, su Pitchfork, 28 settembre 1999. URL consultato il 24 settembre 2023.
  11. ^ a b c d e f g (NL) Muse – Showbiz, su Ultratop. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  12. ^ (JA) ミューズのCDアルバムランキング、ミューズのプロフィールならオリコン芸能人事典-ORICON STYLE, su Oricon. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  13. ^ (EN) Discography Muse, su irish-charts.com. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  14. ^ (EN) Official Albums Chart: 5 March 2000 - 11 March 2000, su Official Charts Company. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  • (EN) Mark Beaumont, Out of This World: The Story of Muse, Londra, Omnibus Press, 2008, ISBN 978-1-84772-377-2.

Collegamenti esterni

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