Sentenza Bosman
Sentenza Bosman | |
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Tribunale | Corte di giustizia dell'Unione europea |
Caso | Regolamentazione del trasferimento degli sportivi professionisti |
Data | 1995 |
La sentenza Bosman fu un provvedimento giurisdizionale adottato dalla Corte di giustizia dell'Unione europea nel 1995 per regolamentare il trasferimento dei calciatori professionisti tra le squadre di calcio appartenenti alle federazioni dell'Unione Europea.[1]
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990 il calciatore belga Jean-Marc Bosman giocava nel RFC Liegi con un contratto in scadenza quell'anno.[2] Prese accordi per trasferirsi alla squadra francese del Dunkerque, ma a questa il RFC Liegi chiese un indennizzo, secondo le regole allora in vigore nel calciomercato europeo[3]. Il Dunkerque desistette dal mettere sotto contratto Bosman, che restò in forza al RFC Liegi ma fu posto però fuori rosa con uno stipendio ridotto del 60%. A quel punto, Bosman si rivolse alla Corte di giustizia dell'Unione europea, sostenendo che i calciatori avevano restrizioni superiori a quelli dei normali lavoratori dipendenti.
Sentenza
[modifica | modifica wikitesto]La sentenza fu emessa il 15 dicembre 1995, e in base all'articolo 39 dei trattati di Roma dichiarò restrittivo il sistema dell'epoca,[4] stabilendo che i calciatori dell'Unione europea possono trasferirsi gratuitamente, alla scadenza del contratto, in un altro club purché facente parte di uno stato appartenente all'Unione;[5] inoltre se il contratto corrente ha una durata residua non superiore al semestre, il calciatore può firmare un pre-contratto gratuito con la nuova società.[6]
La sentenza impedì alle varie leghe continentali di porre un tetto al numero di stranieri, qualora ciò risultasse discriminatorio verso atleti dell'Unione. L'UEFA, tra l'altro, consentiva di convocare un massimo di tre stranieri per le sue competizioni.[7] In tal senso, fu possibile imporre limitazioni soltanto ai calciatori extracomunitari ovvero di Stati non facenti parte dell'UE.[8] Ciò ebbe ripercussioni anche sui vivai, in quanto in alcuni paesi, in particolare l'Italia, le società manifestarono la tendenza a preferire l'acquisto di stranieri rispetto alla crescita dei nazionali.[9]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2009, ovvero circa un quindicennio dopo la sentenza Bosman, la FIFA, tramite l'Osservatorio per calciatori professionisti, condusse un'indagine volta a rilevare la presenza e la percentuale di calciatori "indigeni" nei vivai dei principali campionati affiliati all'UEFA.[10] Prendendo in considerazione i cinque maggiori campionati nazionali in Europa – la Serie A italiana, la Premier League inglese, la Ligue 1 francese, la Bundesliga tedesca e la Liga spagnola – ne risultò che il torneo francese fosse quello con più giovani utilizzati, ovvero il 30,3%: all'ultimo posto si collocava invece quello italiano, con il 12,8% di atleti del vivaio impiegati in prima squadra.[10] Riguardo ai singoli club, si segnalarono il 52,4% dello spagnolo Athletic Bilbao e il 19,2% dell'italiana Reggina.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bastianon.
- ^ Fulvio Bianchi, "Giocatori liberi in Europa" Sarà mercato senza limiti?, in la Repubblica, 21 settembre 1995, p. 45.
- ^ Corrado Augias, Le due verità intorno a Bosman, in la Repubblica, 27 novembre 1995, p. 35.
- ^ Ha vinto il signor Nessuno "Ma sono stato sempre solo", in la Repubblica, 16 dicembre 1995, p. 48.
- ^ Fulvio Bianchi, Un favore ai più ricchi, in la Repubblica, 16 dicembre 1995, p. 48.
- ^ Ettore Intorcia, Contratti in scadenza: la nuova regola, su corrieredellosport.it, 5 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2017).
- ^ Coppe, stranieri liberi non per tutti: è caos, in la Repubblica, 20 dicembre 1995, p. 51.
- ^ Marco De Santis, Extracomunitari tesserabili: la situazione delle 20 squadre di A, su fantagazzetta.com, 24 luglio 2015. URL consultato il 23 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2017).
- ^ Enrico Currò, Vivai e stranieri, la Fifa boccia la Serie A, su repubblica.it, 24 aprile 2013.
- ^ a b c Panini, pp. 5-8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Almanacco illustrato del calcio 2010, Modena, Panini, 2009, ISSN 1129-3381 .
- Stefano Bastianon, L'Europa e lo Sport: Profili giuridici, economici e sociali. Vent'anni della sentenza Bosman 1995-2015, Torino, Giappichelli, 2016, ISBN 9788892104631.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla sentenza Bosman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sentenza della Corte 15 dicembre 1995 (PDF), su curia.europa.eu.