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Società Geografica Italiana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Società Geografica Italiana
Sede della Società geografica italiana, in Roma, Villa Celimontana, Palazzetto Mattei.
AbbreviazioneSGI
Tipopromozione e ricerca nel campo delle scienze naturali
Fondazione12 maggio 1867
Sede centraleItalia (bandiera) Roma
PresidenteItalia (bandiera) Claudio Cerreti
Sito web e Sito web

La Società Geografica Italiana (in sigla: SGI) è un ente morale (ONLUS) il cui oggetto è promuovere il progresso delle conoscenze geografiche, la ricerca scientifica e svilupparne la divulgazione attraverso l'organizzazione di convegni e viaggi di studio. Fondata il 12 maggio 1867 a Firenze come libera associazione e nel 1869 ebbe il riconoscimento di ente morale, la Società è un'istituzione culturale ai sensi della Legge 17 ottobre 1996, n. 534, e un'associazione ambientalista ai sensi della Legge 8 luglio 1986, n. 349 ed ha sede a Roma, nel Palazzetto Mattei presso la Villa Celimontana, tra i colli Celio e Palatino.[1]

Gli archivi fotografici della Società Geografica Italiana contengono circa 150.000 immagini del fondo storico della SGI, del fondo Giotto Dainelli e del fondo Elio Migliorini. La sala è a temperatura e umidità controllate e ad accesso riservato.

Venne fondata nel 1867 presso il capoluogo toscano con l'intento di promuove le conoscenze geografiche e finanziare esplorazioni. Nel 1869 organizzò la prima spedizione esplorativa in Africa, con una missione in Eritrea di Orazio Antinori, che ne effettuò altre due in Tunisia (1875) ed Etiopia (1876); nel 1878 vi furono spedizioni sul lago Vittoria (C. Piaggia e R. Gessi), in Marocco (G. Adamoli), al Passaggio a Nord-Est (Giacomo Bove), Carlo Piaggia dette il suo contributo nel 1871 con l'esplorazione del fiume Anseba in Eritrea, sinché le spedizioni divennero sempre più numerose e frequenti e si intensificarono sino a comprendere iniziative in Asia e in America.[2]

Nel Novecento, accantonate quelle finalità impostele governativamente dall'età coloniale, la Società si occupò di studi sull'emigrazione italiana all'estero e promosse ricerche sistematiche sull'ammodernamento dell'insegnamento della geografia nelle scuole, sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sui terremoti.

In epoca odierna l’attività della Società è principalmente concentrata sulla promozione della ricerca scientifica e sulle attività di divulgazione, le quali vengono attuate tramite programmi di studi e ricerche riguardanti il territorio e l’ambiente.[3]

La gestione della Società è affidata ad un consiglio direttivo composto di dodici membri elettivi, due vicepresidenti e il presidente, cui si aggiungono membri designati da istituzioni e amministrazioni pubbliche.

La sua importante biblioteca contiene circa 400.000 volumi (oltre a circa 2.000 periodici di interesse geografico), è la più importante d'Italia e una delle principali del mondo. Vi è anche una raccolta di più di 50.000 carte geografiche moderne.

Il Fondo Antico della biblioteca raccoglie carte ed atlanti dal XV al XIX secolo.

Il Fondo Orientale si compone di rare rappresentazioni geografiche della Cina e del Giappone, prodotte fra il XVII e il XIX secolo, che sono solo una minima parte della ricchissima collezione orientale della Società Geografica, che ammonta a circa 2000 pezzi donati fra la fine dell'Ottocento e gli anni Venti da alcuni viaggiatori italiani in Cina e Giappone.[4][5]

Sono inoltre conservate circa 150.000 immagini fotografiche.

Stele himyaritica proveniente dall'Etiopia e antecedente al II secolo a.C.; fu acquisita al patrimonio della Società Geografica Italiana durante la segreteria di Orazio Antinori. Contiene una rappresentazione di Sa' Adaw Wam, signore di Madmar. Attualmente è conservata presso la sede della SGI a Villa Celimontana.

Negli anni novanta la Società ha collaborato a ricerche sull'agricoltura in Italia, finanziate dal Consiglio nazionale delle ricerche e dal Ministero delle politiche agricole, i cui risultati sono stati compendiati in una ventina di volumi, e nel primo atlante dell'agricoltura italiana.

Ha promosso l'istituzione della Società geografica europea, EUGEO, che ha sede anch'essa a Roma nel Palazzetto Mattei, e ospita la Casa della geografia, sede del segretariato permanente dell'Unione geografica internazionale.[6]

Edita, sin dal 1868, il Bollettino della Società Geografica Italiana e pubblica le Memorie della Società Geografica Italiana.

Galleria d'immagini

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  1. ^ La Società Geografica Italiana, su societageografica.net.
  2. ^ Esplorazioni di Carlo Piaggia, su lanazione.cronistinclasse.it.
  3. ^ La SGI oggi, su societageografica.net.
  4. ^ Il fondo giapponese, su societageografica.net.
  5. ^ Il fondo cinese, su societageografica.net.
  6. ^ La Casa della geografia, su odysseo.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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