Nicolò Zanon
Nicolò Zanon | |
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Vicepresidente della Corte costituzionale | |
Durata mandato | 29 gennaio 2022 – 11 novembre 2023 |
Presidente | Giuliano Amato Silvana Sciarra |
Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana | |
Durata mandato | 11 novembre 2014 – 11 novembre 2023 |
Tipo nomina | Nomina da parte del Presidente della Repubblica |
Componente del Consiglio Superiore della Magistratura | |
Durata mandato | 31 luglio 2010 – 25 settembre 2014 |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Torino |
Professione | avvocato, professore ordinario |
Nicolò Zanon (Torino, 27 marzo 1961) è un avvocato e giurista italiano, professore ordinario di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Milano[1][2], giudice della Corte costituzionale della Repubblica Italiana dal 2014 e vicepresidente dal 29 gennaio 2022 all'11 novembre 2023.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Torino il 27 marzo 1961, Nicolò Zanon si laurea in giurisprudenza con la votazione di 110 e lode alla locale Università[3] con una tesi in diritto pubblico comparato. Negli anni universitari collabora con la Nuova Destra di Marco Tarchi[4][5]. Consegue poi un dottorato di ricerca in diritto comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Firenze[3].
Dal 1991 al 1996 lavora come ricercatore in diritto costituzionale comparato presso la facoltà di scienze politiche dell'Università di Torino. Dal 1996 al 1997 è l'assistente di studio del giudice costituzionale Valerio Onida presso la Corte costituzionale a Roma[3].
Nel frattempo, incomincia la sua carriera come docente: dal 1994 al 1997, infatti, insegna istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. In seguito, insegna in molti altri atenei: Padova (nel 1996), Milano-Bicocca (nel 1997) e Milano (nel 1999 e dal 2002)[3].
Questi sono anni di intensa produzione scientifica, correlata prevalentemente ai temi connessi al diritto regionale, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali sia nell’ordinamento italiano che in quello straniero. I suoi articoli, pubblicati su riviste giuridiche italiane e straniere, si incentrano anche sulla posizione costituzionale dei parlamentari e sulla loro tradizionale libertà da vincoli di mandato[6]. Entra a far parte, inoltre, di comitati scientifici e di redazione di importanti riviste del settore, quali “Ideazione”, “Giurisprudenza costituzionale”, “Quaderni costituzionali”[7] e “Percorsi costituzionali”.
Nel 1998 ha assunto l'incarico di componente del “Gruppo di lavoro per la riforma dello Statuto regionale”.
Dal 2000 al 2010 è componente del comitato legislativo della Regione Lombardia e, per nomina dell'Università di Milano, dal 2001 al 2010 è stato membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione italiana per la ricerca sul cancro[3]. Inoltre, nel 2005 è consulente della Commissione parlamentare per le questioni regionali e dal 2008 è socio promotore dell'associazione "Italiadecide - Associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche", il cui presidente onorario è Carlo Azeglio Ciampi[3].
Nel 2009[8] è stato eletto dal Senato della Repubblica componente del Consiglio di presidenza della magistratura amministrativa, di cui ha presieduto, fino a luglio[9], la seconda commissione permanente.
Nel luglio 2010 è stato eletto, su indicazione del PdL[10], membro del Consiglio superiore della magistratura[11] con 712 voti, risultando il componente laico più votato[12]. È stato editorialista di Libero, Il Giornale e Il Sole 24 Ore. Ha fatto parte anche della Commissione dei 35 saggi scelti nel 2013 dal Quirinale per predisporre un progetto di riforma della seconda parte della Costituzione[13].
Il 18 ottobre 2014 viene nominato giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme con Daria de Pretis[14]. Ha giurato l'11 novembre 2014 al Quirinale davanti alle più alte cariche dello Stato, prendendo possesso della piena funzione del suo ufficio. Si è dimesso dall'incarico il 12 marzo 2018, in seguito ad un'indagine a suo carico per peculato[15], ma, il giorno successivo, la Corte ha respinto le sue dimissioni. Il 28 maggio 2018 cadono le accuse a suo carico, con il procedimento che viene archiviato su richiesta della Procura stessa[16].
Il 29 gennaio 2022 è stato nominato vicepresidente della Corte, insieme a Silvana Sciarra e Daria de Pretis, dal neoeletto presidente Giuliano Amato[17]. Il 20 settembre 2022 è stato confermato vicepresidente assieme a Daria de Pretis da Silvana Sciarra, appena eletta presidente.[18] L'11 novembre 2023 è cessato dalla carica di giudice costituzionale e quindi anche di vicepresidente della Corte.
Ha in più occasioni espresso il proprio favore all'introduzione dell'istituto dell'opinione dissenziente nell'ambito del processo costituzionale[19][20].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È sposato e ha tre figli.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 31 maggio 2017[21]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Ha pubblicato diversi saggi:[3]
- L’exception d’inconstitutionnalité in Francia: una riforma difficile, Giappichelli, Torino, 1990[22].
- Il libero mandato parlamentare. Saggio critico sull’art. 67 della Costituzione, Giuffré, Milano, 1991.
- Pubblico Ministero e Costituzione, Cedam, Padova 1995.
- Diritto costituzionale dell’ordine giudiziario, Giuffré, Milano 2002.
- La procreazione medicalmente assistita. Al margine di una legge controversa, Franco Angeli, Milano, 2004 (con A.Celotto)[23].
- L'incerto federalismo – Le competenze statali e regionali nella giurisprudenza costituzionale, (con A. Concaro), Giuffré, Milano 2005.
- Il sistema costituzionale della magistratura, Zanichelli, Bologna, 2006 (con F. Biondi), Bologna, 2011, Bologna, 2014, Bologna, 2019.
- Corti dell’integrazione europea e la Corte costituzionale italiana – Avvicinamenti, dialoghi, dissonanze, ESI, Napoli, 2006 (volume appartenente alla collana celebrativa per il cinquantenario della Corte costituzionale)[24].
- Nozioni di diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2007[25].
- La giustizia civile e penale in Italia, Il Mulino, Bologna, 2008 (con P. Biavati, C. Guarnieri e R. Orlandi)[26].
- L’ordinamento giudiziario a cinque anni dalla riforma: un bilancio tra spinte all’efficienza e servizio ai cittadini: atti del Convegno di Milano, 21 giugno 2011, Milano, 2012 (con M. G. Di Renzo Villata e F. Biondi)[27].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maria Antonietta Calabrò, Vanno fermate le fughe di notizie dal Csm, Corriere della Sera, 16 febbraio 2011. URL consultato il 15 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
- ^ Prof. Nicolò Zanon, su unimi.it, Università degli Studi di Milano. URL consultato il 15 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
- ^ a b c d e f g Curriculum accademico-scientifico (PDF), su associazionedeicostituzionalisti.it, Associazione Italiana dei Costituzionalisti, settembre 2009. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
- ^ Liam Brady, Il caso. Alla Corte costituzionale un giudice ex Nuova Destra, Nicolò Zanon, su Barbadillo.it, 24 ottobre 2014. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato il 13 marzo 2018).
- ^ Luciano Lanna, Il fascista libertario, Milano, Sperling & Kupfer, p. 119, ISBN 978-8820050290.
- ^ CURRICULUM ACCADEMICO, SCIENTIFICO E PROFESSIONALE
- ^ Quaderni costituzionali
- ^ COMMISSIONI PERMANENTI – anno 2009, giustizia-amministrativa.it - Sito Istituzionale della Giustizia Amministrativa, 21 maggio 2009. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
- ^ COMMISSIONI PERMANENTI – anno 2010, giustizia-amministrativa.it - Sito Istituzionale della Giustizia Amministrativa, 20 maggio 2010. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
- ^ Membri laici CSM - Anche Zanon a rischio (PDF), su giustizia-amministrativa.it, Il Mondo, 1º aprile 2011, 18-19. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2014).
- ^ Composizione del CSM, su csm.it. URL consultato il 15 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2011).
- ^ Eletti gli 8 membri laici del Csm, RaiNews24, 29 luglio 2010. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2010).
- ^ Chi è Nicolò Zanon, nuovo giudice della Consulta, su lettera43.it, 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
- ^ Claudia Fusani, Corte Costituzionale, Giorgio Napolitano nomina Daria De Pretis e Nicolò Zanon e avverte le Camere: "Ora i vostri giudici", Huffington Post, 18 ottobre 2014. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato il 25 luglio 2016).
- ^ Indagato per peculato il giudice costituzionale Zanon, ANSA, 12 marzo 2018. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato il 13 marzo 2018).
- ^ Auto blu usata dalla moglie, archiviate le accuse contro il giudice Zanon, in 28 maggio 2018, La Repubblica, 28 maggio 2018. URL consultato il 28 maggio 2018.
- ^ Giuliano Amato eletto presidente della Corte costituzionale.
- ^ SILVANA SCIARRA È PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE (PDF), su cortecostituzionale.it. URL consultato il 20 settembre 2022.
- ^ Dissenting opinion: può essere una storia (anche) italiana?, in 24 novembre 2020, Radio Radicale, 24 novembre 2020. URL consultato il 18 dicembre 2020.
- ^ Zanon: «È tempo che la Corte faccia conoscere l’opinione dissenziente», su il manifesto, 28 dicembre 2020. URL consultato il 31 gennaio 2024.
- ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana - Zanon Prof. Nicolò, su quirinale.it (archiviato il 13 marzo 2018).
- ^ L'exception d'inconstitutionnalité in Francia: una riforma difficile
- ^ La procreazione medicalmente assistita. Al margine di una legge controversa
- ^ LE CORTI DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA E LA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA
- ^ Nozioni di diritto costituzionale 2007
- ^ La giustizia civile e penale in Italia, su mulino.it. URL consultato il 29 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2020).
- ^ L'ordinamento giudiziario a cinque anni dalla riforma. Un bilancio tra spinte all'efficienza e servizio ai cittadini. Atti del Convegno (Milano, 21 giugno 2011)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nicolò Zanon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Zanon, Nicolò, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9922653 · ISNI (EN) 0000 0000 3482 8173 · SBN CFIV085880 · LCCN (EN) n93045564 · GND (DE) 1194252141 · BNF (FR) cb12344209d (data) · J9U (EN, HE) 987007374033405171 |
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