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Merope (Iliade)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Merope
SagaArgonautiche e Ciclo Troiano
Nome orig.Μέροψ
1ª app. inIliade di Omero
Caratteristiche immaginarie
Luogo di nascitaPercote
ProfessioneIndovino in oniromanzia

Merope (in greco antico Μέροψ) è un personaggio della mitologia greca, legato al ciclo troiano. Viene menzionato in diverse opere, tra cui l'Iliade di Omero.

Di famiglia aristocratica, Merope era un indovino di Percote, nella Troade,[1] se non addirittura il re della città. Ebbe almeno quattro figli:

  • Arisbe, la primogenita, che divenne la prima moglie di Priamo e dopo essere stata da lui ripudiata sposò il troiano Irtaco
  • Adrasto, che fu re di Adrastea, città da lui fondata
  • Anfio, che fu re di Pitiea, città da lui fondata
  • Clite, che sposò giovanissima il coetaneo Cizico re dei Dolioni

Arisbe rese Merope nonno di Esaco, che fu anch'egli chiaroveggente[2], Asio, Niso, Ippocoonte. Esaco fu l'unico figlio che la donna ebbe da Priamo e anche l'unico che morì prima della guerra di Troia, cui presero parte i suoi fratellastri, insieme ad Adrasto e Anfio[3][4]. Merope esortò i due figli maschi a non intervenire in quel conflitto, avendo previsto la loro morte: egli doveva dunque aver raggiunto un'età veneranda ed è plausibile che fosse ancora vivo dopo la caduta della città, sopravvivendo pertanto non solo a tre dei suoi figli - ovvero i due maschi e Clite - ma anche all'ex genero Priamo.

  1. ^ Strabone, Geografía XIII.1.7
  2. ^ Pseudo-Apolodoro, Biblioteca, Libro III.12.5
  3. ^ Apollonio Rodio, Argonautiche
  4. ^ Omero, Iliade I.828 ff & XI.328 ff