Merope (Iliade)
Merope | |
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Saga | Argonautiche e Ciclo Troiano |
Nome orig. | Μέροψ |
1ª app. in | Iliade di Omero |
Caratteristiche immaginarie | |
Luogo di nascita | Percote |
Professione | Indovino in oniromanzia |
Merope (in greco antico Μέροψ) è un personaggio della mitologia greca, legato al ciclo troiano. Viene menzionato in diverse opere, tra cui l'Iliade di Omero.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Di famiglia aristocratica, Merope era un indovino di Percote, nella Troade,[1] se non addirittura il re della città. Ebbe almeno quattro figli:
- Arisbe, la primogenita, che divenne la prima moglie di Priamo e dopo essere stata da lui ripudiata sposò il troiano Irtaco
- Adrasto, che fu re di Adrastea, città da lui fondata
- Anfio, che fu re di Pitiea, città da lui fondata
- Clite, che sposò giovanissima il coetaneo Cizico re dei Dolioni
Arisbe rese Merope nonno di Esaco, che fu anch'egli chiaroveggente[2], Asio, Niso, Ippocoonte. Esaco fu l'unico figlio che la donna ebbe da Priamo e anche l'unico che morì prima della guerra di Troia, cui presero parte i suoi fratellastri, insieme ad Adrasto e Anfio[3][4]. Merope esortò i due figli maschi a non intervenire in quel conflitto, avendo previsto la loro morte: egli doveva dunque aver raggiunto un'età veneranda ed è plausibile che fosse ancora vivo dopo la caduta della città, sopravvivendo pertanto non solo a tre dei suoi figli - ovvero i due maschi e Clite - ma anche all'ex genero Priamo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Strabone, Geografía XIII.1.7
- ^ Pseudo-Apolodoro, Biblioteca, Libro III.12.5
- ^ Apollonio Rodio, Argonautiche
- ^ Omero, Iliade I.828 ff & XI.328 ff