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Manuel Rosenthal

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Manuel Rosenthal

Manuel Rosenthal, all'anagrafe Rosenthal Emmanuel (Parigi, 18 giugno 1904Parigi, 5 giugno 2003), è stato un compositore e direttore d'orchestra francese.

Di madre russa e padre francese, Rosenthal fu un musicista assai precoce; ebbe in regalo dalla madre un violino all'età di nove anni. Aveva soltanto 14 anni quando perse il padre ed egli per far fronte alle necessità della famiglia iniziò a suonare nelle orchestrine dei cinema.

Entrò al Conservatoire de Paris nel 1918 ed intraprese gli studi di contrappunto e fuga con Jean Hure e fu allievo del violinista Jules Boucherit. Incontrò Maurice Ravel nel 1925 (questo incontro si rivelerà determinante per la sua carriera futura di compositore) e per un certo periodo ne divenne uno dei suoi rari allievi.[1] Negli anni venti suonò nelle orchestre dei Concerts Lamoureux e Pasdeloup debuttando quindi come direttore nel 1928. Dal 1934 al 1939, divenne direttore aggiunto di Désiré-Emile Inghelbrecht allora direttore principale de l'Orchestre national de France.

Durante l'occupazione nazista, durante la seconda guerra mondiale, fece parte della resistenza e venne fatto prigioniero dai tedeschi.

Dal 1944 al 1947 succedette a Désiré Inghelbrecht come direttore principale dell'Orchestre National de France. Dal 1948 al 1951 fu a capo dell'Orchestra Sinfonica di Seattle. Nello stesso tempo intraprese numerose tournée in tutto il mondo dirigendo musiche di Stravinskij, Béla Bartók, Schöenberg, Milhaud, Richard Strauss, Francis Poulenc, Ravel e Debussy.

Diresse le orchestre dei maggiori teatri d'opera come la Metropolitan Opera di New York e dell'Opéra comique di Parigi. Dal 1962 al 1974 fu professore di direzione d'orchestra al Conservatoire de Paris, e dal 1964 al 1967 direttore permanente dell'Orchestre de Liège.

Nella sua lunga carriera gli vennero conferite diverse onorificenze e fra le quali quella di Commandeur dell'ordine della Légion d'honneur.

Morì a Parigi all'età di 98 anni.

  • Le Naufrage.
  • La souris d'angleterre sur une poesie de Nino.
  • 1923. Sonatine pour deux violons
  • 1923-1926. Rayon de soiries, opéra bouffes
  • 1927. Sérénade pour orchestre
  • 1928-1929. Un baiser pour rien (balletto del 1936 al Palais Garnier di Parigi)
  • 1934-1936. Jeanne-d'Arc (orchestre)
  • 1937-1937. La Poule Noire, délicieuse et suptile petite comédie chantée
  • 1936-1939. St François d'assise
  • 1938. Gaîté Parisienne (ballet)
  • 1941. Musique de table (orchestre)
  • 1942. Les soirées du Petit Juas (quatuor cordes)
  • 1943-1944. Cantate pour le temps de la Nativité
  • 1947. Symphonie de Noël
  • 1947-1948. Aesopi Convinium (violons pino orchestre)
  • 1948. Magic Manhattan
  • 1948. Que le diable l'emporte (ballet)
  • 1949. Symphonie
  • 1952-1953. A choeur Vaillant
  • 1953. Missa de Gratias
  • 1955. Rondes Françaises
  • 1956. Les femmes au tombeau (drame lyrique)
  • 1957-1961. Hop Signor! (drame lyrique)
  • 1970. Aeolus (quintete vent et cordes)
  • 1975. 2 Etudes en camaïeu

Gaîté Parisienne

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L'opera più celebre di Rosenthal è senza dubbio il balletto Gaîté Parisienne. Essa è costituita dall'arrangiamento di pezzi, spesso molto popolari, di Jacques Offenbach (1819-1880). Questi pezzi sono tratti da diverse opere buffe e operette di Offenbach. I movimenti sono:

  • Ouverture
  • 1.Allegro brillante
  • 2.Polka (Voyage dans la lune)
  • 3.Poco allegro- A tempo de ländler (Liszchen et Fritschen)
  • 4.Mazurka
  • 5.Valse
  • 6.Allegro (La vie parisienne)
  • 7.Polka
  • 8.Valse lente (Orphée aux enfers)
  • 9.Tempo di marcia
  • 10.Valse moderato (La Belle Hélène)
  • 11.Vivo (La vie parisienne)
  • 12.Valse (Les contes d'Hoffmann)
  • 13.Allegro molto
  • 14.Valse (La Périchole)
  • 15.Allegro
  • 16.Cancan (Orphée aux enfers)
  • 17.Quadrille (Orphée aux enfers)
  • 18.Allegro (Orphée aux enfers)
  • 19.Allegro moderato
  • 20.Allegro (Orphée aux enfers)
  • 21.Allegro (Orphée aux enfers)
  • 22.Vivo (Orphée aux enfers)
  • 23.Barcarolle (Les fées du Rhin, Les contes d'Hoffmann)
  1. ^ Enzo Restagno, Ravel e l'anima delle cose, Milano, Il Saggiatore, 2009, p. 100.

Collegamenti esterni

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