[go: up one dir, main page]
More Web Proxy on the site http://driver.im/Vai al contenuto

Monte Carasso

Coordinate: 46°11′N 9°00′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Monte Carasso
frazione
Monte Carasso – Stemma
Monte Carasso – Veduta
Monte Carasso – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBellinzona
ComuneBellinzona
Territorio
Coordinate46°11′N 9°00′E
Altitudine237 e 238 m s.l.m.
Superficie9,7 km²
Abitanti2 872 (31-12-2016)
Densità296,08 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6513
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5013
TargaTI
Nome abitantimontecarassesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Monte Carasso
Monte Carasso
Sito istituzionale

Monte Carasso (in dialetto ticinese Muncherass[senza fonte]) è quartiere di 2 872 abitanti della città svizzera di Bellinzona, nel Canton Ticino (distretto di Bellinzona).

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio del comune di Monte Carasso prima degli accorpamenti comunali del 2017

Fino al 1º aprile 2017 è stato un comune autonomo che si estendeva per 9,70 km²; il 2 aprile 2017 è stato accorpato al comune di Bellinzona assieme agli altri comuni soppressi di Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio e Sementina.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

  1. ^ a b c d Graziano Tarilli, Monte Carasso, in Dizionario storico della Svizzera, 5 aprile 2017. URL consultato il 15 agosto 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera.
  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894, pp. 215-219.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, 241-255.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 28-31.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 48, 51, 52, 53, 54.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN124503242 · LCCN (ENn96076749 · GND (DE4371332-4 · BNF (FRcb14423960w (data) · J9U (ENHE987007531118105171
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino