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Locomotori STEL serie 106-109

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

STEL 106 ÷ 109
dal 1939 ATM 106 ÷ 109
Motrice tranviaria interurbana
Tram al deposito di Desio
Anni di costruzione 1931
Anni di esercizio 1931-1983
Quantità prodotta 4
Costruttore OM
Lunghezza 13.120 mm
Larghezza 2.300 mm
Altezza 4.360 mm
Capacità 26 posti a sedere
50 posti in piedi
Scartamento 1.445 mm
Interperno 5.800 mm
Passo dei carrelli 2.000 mm
Massa in servizio 33,64 t
Massa a vuoto 28,7 t
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote 854 mm
Potenza continuativa 4 x 105 CV
Velocità massima omologata 60 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
600 V / 1200 V cc
Tipo di motore 4 x TIBB GDTM 133
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit., pp. 167 e segg.

I locomotori serie 106 ÷ 109 erano una serie di vetture tranviarie che la STEL pose in servizio nel 1931, per l'esercizio delle tranvie dell'Adda.

I locomotori "tipo OM" furono costruiti in 4 esemplari nel 1931 in occasione del completamento dell'elettrificazione delle linee Gorgonzola-Vaprio e Villa Fornaci-Cassano; poiché tali linee erano elettrificate a 1200 V cc, mentre il resto della rete interurbana milanese aveva una tensione di 600 V, le vetture ricevettero equipaggiamenti elettrici bitensione, ultime motrici STEL ad averli[1].

Nel 1939 i locomotori entrarono nel parco ATM, mantenendo la stessa numerazione[2]. Secondo una statistica del 1948 risultavano tutti in servizio[3].

In periodo postbellico, i locomotori vennero rimodernati: la modifica più consistente fu quella di sostituire le originarie porte a battente con le più comode e rapide porte a comando pneumatico (modifica di cui non godé il 108)[4].

Cessato nel 1951 il servizio merci sulle linee dell'Adda, le motrici furono assegnate esclusivamente al servizio viaggiatori[5]. Nel 1966, con la chiusura della Milano-Monza, il locomotore 107 fu radiato[6] e demolito in seguito nel deposito Monza Borgazzi, mentre nel gennaio 1973 le motrici 106 e 109 furono trasferite dalla Milano-Vimercate alle linee della Brianza, ovvero alla Milano-Limbiate e alla Milano-Carate. Assegnati al deposito di Desio, furono destinati al traino dei treni più pesanti nelle ore di punta[7]; in questi mesi, il 109 venne privato del pantografo per la captazione a 1200 volt, mentre sul 106 ci si limitò a renderlo inservibile. Il 108, inoltre, a fine 1974 passò dal deposito di Vimercate a quello di Gorgonzola[4], per essere poi demolito nel 1978[8].

Tra il 1982 e il 1983 il locomotore 109 venne revisionato e riverniciato, operazione alquanto inutile, poiché nello stesso 1983 i due locomotori superstiti (106 e 109) vennero radiati[9], e dopo un accantonamento presso il deposito di Desio furono demoliti a fine anni '80.

Caratteristiche

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Nonostante la definizione ufficiale di "locomotori", gli OM erano in realtà vetture tranviarie per il trasporto di passeggeri (con 26 posti a sedere) con un ampio bagagliaio centrale, utilizzato per il trasporto delle merci, che all'epoca della costruzione non era ancora scomparso. Nel bagagliaio era anche posta la cabina di alta tensione[10].

Le vetture erano equipaggiate con 4 motori TIBB GDTM 133 da 105 HP ciascuno, e montavano carrelli Brill identici alle "Reggio Emilia"[11]. Sul tetto vi erano due trolley per l'alimentazione a 600 V, e un pantografo per quella a 1200 V[12].

Cassa (metallica) e parte elettrica riprendevano quelle dei locomotori "Costamasnaga" del 1927-1928[11].

I locomotori entrarono in servizio nella livrea bianco gesso tipica dei mezzi STEL. Con il passaggio all'ATM, le vetture assunsero una colorazione a due toni di verde, simile a quella dei tram urbani, ma con un caratteristico disegno frontale "a scudo"[13].

  1. ^ Cornolò, op. cit., pp. 174-175
  2. ^ Cornolò, op. cit., p. 193
  3. ^ Cornolò, op. cit., p. 216
  4. ^ a b Cornolò, op. cit., p. 323
  5. ^ Cornolò, op. cit., p. 226
  6. ^ Cornolò, op. cit., p. 274
  7. ^ Cornolò, op. cit., p. 322
  8. ^ Cornolò, op. cit., p. 333
  9. ^ Paolo Zanin, ATM Milano. Tram elettrici interurbani, Editrice Trasporti su Rotaie, Salò (BS), 2013, ISBN 978-88-85068-41-4, p. 76
  10. ^ Cornolò, op. cit., p. 170
  11. ^ a b Cornolò, op. cit., p. 175
  12. ^ Cornolò, op. cit., p. 171
  13. ^ Cornolò, op. cit., p. 192
  • Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\SBL\0312057.

Voci correlate

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Altri progetti

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