Locomotori STEL serie 106-109
STEL 106 ÷ 109 dal 1939 ATM 106 ÷ 109 | |
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Motrice tranviaria interurbana | |
Tram al deposito di Desio | |
Anni di costruzione | 1931 |
Anni di esercizio | 1931-1983 |
Quantità prodotta | 4 |
Costruttore | OM |
Lunghezza | 13.120 mm |
Larghezza | 2.300 mm |
Altezza | 4.360 mm |
Capacità | 26 posti a sedere 50 posti in piedi |
Scartamento | 1.445 mm |
Interperno | 5.800 mm |
Passo dei carrelli | 2.000 mm |
Massa in servizio | 33,64 t |
Massa a vuoto | 28,7 t |
Rodiggio | Bo'Bo' |
Diametro ruote | 854 mm |
Potenza continuativa | 4 x 105 CV |
Velocità massima omologata | 60 km/h |
Alimentazione | elettrica da linea aerea 600 V / 1200 V cc |
Tipo di motore | 4 x TIBB GDTM 133 |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit., pp. 167 e segg. |
I locomotori serie 106 ÷ 109 erano una serie di vetture tranviarie che la STEL pose in servizio nel 1931, per l'esercizio delle tranvie dell'Adda.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I locomotori "tipo OM" furono costruiti in 4 esemplari nel 1931 in occasione del completamento dell'elettrificazione delle linee Gorgonzola-Vaprio e Villa Fornaci-Cassano; poiché tali linee erano elettrificate a 1200 V cc, mentre il resto della rete interurbana milanese aveva una tensione di 600 V, le vetture ricevettero equipaggiamenti elettrici bitensione, ultime motrici STEL ad averli[1].
Nel 1939 i locomotori entrarono nel parco ATM, mantenendo la stessa numerazione[2]. Secondo una statistica del 1948 risultavano tutti in servizio[3].
In periodo postbellico, i locomotori vennero rimodernati: la modifica più consistente fu quella di sostituire le originarie porte a battente con le più comode e rapide porte a comando pneumatico (modifica di cui non godé il 108)[4].
Cessato nel 1951 il servizio merci sulle linee dell'Adda, le motrici furono assegnate esclusivamente al servizio viaggiatori[5]. Nel 1966, con la chiusura della Milano-Monza, il locomotore 107 fu radiato[6] e demolito in seguito nel deposito Monza Borgazzi, mentre nel gennaio 1973 le motrici 106 e 109 furono trasferite dalla Milano-Vimercate alle linee della Brianza, ovvero alla Milano-Limbiate e alla Milano-Carate. Assegnati al deposito di Desio, furono destinati al traino dei treni più pesanti nelle ore di punta[7]; in questi mesi, il 109 venne privato del pantografo per la captazione a 1200 volt, mentre sul 106 ci si limitò a renderlo inservibile. Il 108, inoltre, a fine 1974 passò dal deposito di Vimercate a quello di Gorgonzola[4], per essere poi demolito nel 1978[8].
Tra il 1982 e il 1983 il locomotore 109 venne revisionato e riverniciato, operazione alquanto inutile, poiché nello stesso 1983 i due locomotori superstiti (106 e 109) vennero radiati[9], e dopo un accantonamento presso il deposito di Desio furono demoliti a fine anni '80.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la definizione ufficiale di "locomotori", gli OM erano in realtà vetture tranviarie per il trasporto di passeggeri (con 26 posti a sedere) con un ampio bagagliaio centrale, utilizzato per il trasporto delle merci, che all'epoca della costruzione non era ancora scomparso. Nel bagagliaio era anche posta la cabina di alta tensione[10].
Le vetture erano equipaggiate con 4 motori TIBB GDTM 133 da 105 HP ciascuno, e montavano carrelli Brill identici alle "Reggio Emilia"[11]. Sul tetto vi erano due trolley per l'alimentazione a 600 V, e un pantografo per quella a 1200 V[12].
Cassa (metallica) e parte elettrica riprendevano quelle dei locomotori "Costamasnaga" del 1927-1928[11].
Livree
[modifica | modifica wikitesto]I locomotori entrarono in servizio nella livrea bianco gesso tipica dei mezzi STEL. Con il passaggio all'ATM, le vetture assunsero una colorazione a due toni di verde, simile a quella dei tram urbani, ma con un caratteristico disegno frontale "a scudo"[13].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cornolò, op. cit., pp. 174-175
- ^ Cornolò, op. cit., p. 193
- ^ Cornolò, op. cit., p. 216
- ^ a b Cornolò, op. cit., p. 323
- ^ Cornolò, op. cit., p. 226
- ^ Cornolò, op. cit., p. 274
- ^ Cornolò, op. cit., p. 322
- ^ Cornolò, op. cit., p. 333
- ^ Paolo Zanin, ATM Milano. Tram elettrici interurbani, Editrice Trasporti su Rotaie, Salò (BS), 2013, ISBN 978-88-85068-41-4, p. 76
- ^ Cornolò, op. cit., p. 170
- ^ a b Cornolò, op. cit., p. 175
- ^ Cornolò, op. cit., p. 171
- ^ Cornolò, op. cit., p. 192
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\SBL\0312057.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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