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Juan García Esquivel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Juan García Esquivel
NazionalitàMessico (bandiera) Messico
GenereEasy listening
Space age pop
Periodo di attività musicale1957 – 1968
1979 – 1981
1994 – 2002
EtichettaRCA, Reprise

Juan García Esquivel, noto anche semplicemente come Esquivel o Esquivel![1] (Tampico, 20 gennaio 1918Jiutepec, 3 gennaio 2002), è stato un compositore e pianista messicano.

Oltre ad essere considerato il maggiore esponente dello Space age pop (noto anche come Space Age Bachelor Pad Music),[2][3][4] uno stile musicale emerso lungo la fine degli anni cinquanta, Esquivel riuscì, secondo le testimonianze, a "trasformare la figura e il profilo professionale dell'arrangiatore d'orchestra in una sorta di alchimista sonoro perfezionista e sofisticato, a conoscenza di tutte le innovazioni tecnologiche da sfruttare al massimo per ottenere sonorità mai ascoltate prima."[1]

Esquivel nacque a Tampico (Messico) nel 1918, dove si diplomò in pianoforte, studiò composizione, arrangiamento, e imparò a dirigere le orchestre. Successivamente iniziò a lavorare come arrangiatore e showman durante le esibizioni nelle sale da ballo e da concerto.[1]

Dopo essersi dedicato a comporre jingle radiofonici, attività che mise in pratica lavorando per l'emittente radio messicana XEW, Esquivel si trasferì nel 1958 ad Hollywood, città dove iniziò una collaborazione con l'etichetta RCA e registrò le canzoni presenti in Other Worlds Other Sounds. Durante le sessioni di quell'album, durate alcune ore, Esquivel ebbe tempo a sufficienza per comporre altri brani raccolti in un altro disco che verrà intitolato Four Corners of the World.[1] Nel 1962 pubblicò l'album Latin-Esque che, oltre ad essere considerato uno dei suoi capolavori,[1][5] introdusse alcune innovazioni nell'utilizzo delle tecnologie di registrazione stereofoniche.[6] Durante l'anno seguente iniziò a registrare la propria musica anche durante le sue esibizioni dal vivo, tutte caratterizzate da forti presenze sceniche, balli e coreografie elaborate.[6] Dopo aver composto dodici album per la RCA, incluso More of Other Worlds, Other Sounds che non venne mai pubblicato, Esquivel ruppe il contratto con la casa discografica nel 1968.[1] Gli anni sessanta segnarono di fatto il momento di maggiore popolarità del musicista.[3]

In seguito allo scioglimento della sua orchestra avvenuto durante gli anni settanta, Esquivel ritornò in Messico riprendendo la propria attività di compositore di colonne sonore televisive e cinematografiche.[1] Sempre nello stesso periodo compose Burbujas, album pubblicato nel 1979 e contenente le tracce tratte un'omonima serie televisiva per bambini. Questa uscita vendette oltre un milione di copie.[1][6]

Durante gli anni novanta, il compositore godette di una rinnovata popolarità grazie al revival della musica lounge,[3][6] genere del quale fu uno dei precursori.[7]

Morì a causa di un ictus nel 2002, all'età di ottantatré anni.[3][6]

Stile e ispirazione

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Lo stile musicale di Esquivel, ispirato a compositori quali Carl Stalling, Glenn Miller, Alvino Rey e Stan Getz, è sempre stato caratterizzato dalla presenza di arrangiamenti insoliti accostati a quelli orchestrali (essi potevano includere strumenti quali l'ondioline, il theremin, il clavicembalo e strumenti musicali esotici).[1][2][8] Oltre a presentare spesso cambi di tempo, la musica di Esquivel, che è considerata audace,[1] incorpora ritornelli orecchiabili, generalmente cantati attraverso sillabe, espressioni accentate e borbottii.[1][8] Inoltre, il musicista è stato definito da parte di Randy Van Horne:[1]

«un grande innovatore, uno sperimentatore... una sorta di Stan Kenton messicano.»

Discografia parziale

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  • 1957 - Las Tandas de Juan Garcia Esquivel (RCA Victor Mexico)
  • 1957 - To Love Again (RCA Victor)
  • 1958 - Cabaret Tragico (RCA Victor Mexico), registrato nel mese di aprile
  • 1958 - Other Worlds Other Sounds (RCA Victor, LP)
  • 1958 - Four Corners of the World (RCA Victor), registrato nel mese di dicembre
  • 1959 - Exploring New Sounds in Hi-Fi/Stereo (RCA Victor), registrato nel mese di maggio
  • 1959 - The Ames Brothers: Hello Amigos (RCA Victor)
  • 1959 - Strings Aflame (RCA Victor), registrato nel mese di agosto
  • 1959 - The Merriest of Christmas Pops (RCA Victor)
  • 1960 - Infinity in Sound, Vol. 1 (RCA Victor), registrato nel mese di agosto
  • 1961 - Infinity in Sound, Vol. 2 (RCA Victor), registrato nel mese di aprile
  • 1962 - Latin-Esque (RCA Victor)
  • 1962 - More of Other Worlds Other Sounds (Reprise Records)
  • 1962 - The Living Strings: In a Mellow Mood (RCA Camden)
  • 1967 - The Genius of Esquivel (RCA Victor)
  • 1968 - 1968 Esquivel!! (RCA Mexico)
  • 1979 - Burbujas
  • 1980 - Odisea Burbujas
  • 1981 - Vamos al Circo
  • 1994 - Space-Age Bachelor Pad Music (Bar/None Records)
  • 1995 - Music From a Sparkling Planet (Bar/None Records)
  • 1996 - Cabaret Mañana (BMG Entertainment)
  • 1996 - Merry Christmas from the Space-Age Bachelor Pad (Bar/None Records)
  • 1998 - See It in Sound (House of Hits Records), registrato nel 1960
  • 2005 - The Sights and Sounds of Esquivel (Bar/None Records)
  • 2006 - Esquivel! Remixed (SonyBMG Mexico)

Partecipazioni

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  • 2010 - The Unforgettable Sounds of Esquivel (con Mr. Ho's Orchestrotica)
  • 2013 - Perfect Vision: The Esquivel Sound (con Metropole Orkest) (Basta Music), registrato nel mese di giugno
  1. ^ a b c d e f g h i j k l Francesco Gazzara, Lounge Music, Il blues dell'uomo bianco, Castelvecchi, 1999, pp. 105-113.
  2. ^ a b Matthew Brown, Debussy Redux: The Impact of His Music on Popular Culture, Indiana University Press, 2012, p. 75.
  3. ^ a b c d Nick Talevski, Rock Obituaries - Knocking On Heaven's Door, Omnibus Press, 2011, p. 161.
  4. ^ Francesco Adinolfi, Mondo Exotica: Sounds, Visions, Obsessions of the Cocktail Generation, Duke University Press, 2008, p. 151.
  5. ^ Secondo quanto riportato da Francesco Adinolfi, Latin-Esque è stato definito "una gemma dello space age pop", di conseguenza è molto probabile che sia da lui considerato uno dei suoi album migliori. Francesco Adinolfi, Mondo Exotica: Sounds, Visions, Obsessions of the Cocktail Generation, Duke University Press, 2008, p. 154.
  6. ^ a b c d e (EN) Space Age Pop Music: Juan Garcia Esquivel, su spaceagepop.com. URL consultato il 4 giugno 2014.
  7. ^ (EN) AllMusic: Best of Esquivel - Esquivel, su allmusic.com. URL consultato il 4 giugno 2014.
  8. ^ a b (EN) The History of Rock Music. Esquivel, su scaruffi.com. URL consultato il 4 giugno 2014.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN140149196629974792759 · ISNI (EN0000 0000 6656 3472 · Europeana agent/base/55140 · LCCN (ENn95028276 · GND (DE133710696 · BNE (ESXX1361128 (data) · BNF (FRcb14175587t (data)