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Hati (astronomia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Hati
(Saturno XLIII)
Hati ripreso dalla sonda Cassini nel novembre 2015
Satellite diSaturno
Scoperta12 dicembre 2004
ScopritoriScott Sheppard et al.
Parametri orbitali
Semiasse maggiore19 950 000 km
Periodo orbitale1080,099 giorni
Inclinazione rispetto
all'equat. di Saturno
172°
Eccentricità0,2913
Dati fisici
Diametro medio~6 km
Massa
~2,6? × 1014 kg
Densità media~2,3? × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie~0,0019? m/s²
Inclinaz. dell'asse
sull'eclittica
163°
Temperatura
superficiale
  • ~91? k (media)
Albedo~0.06?
Dati osservativi
Magnitudine app.24,4
Magnitudine ass.24,4

Hati o Saturno XLIII (designazione provvisoria S/2004 S 14) è un satellite naturale minore del pianeta Saturno.

La denominazione ufficiale è stata assegnata nell'aprile 2007 e il suo nome deriva da Hati, un lupo gigante della mitologia norrena, figlio di Fenrir e fratello gemello di Skǫll.

Ha un diametro di circa 6 km.

Il satellite è stato scoperto il 4 maggio 2005 grazie all'analisi di una serie di osservazioni svolte tra il 12 dicembre 2004 e l'11 marzo 2005, ad opera di un gruppo di astronomi composto da Scott Sheppard, David Jewitt, Jan Kleyna e Brian Marsden.

Parametri orbitali

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Il satellite orbita ad una distanza di 19 950 000 km da Saturno con un periodo di 1080 giorni, un'inclinazione orbitale di 163° rispetto all'eclittica, un movimento retrogrado e un'eccentricità orbitale di 0,291;[1] valori molto simili a quelli dell'orbita di Mundilfari.

Nel marzo 2013 il suo periodo sinodico di rotazione è stato misurato dalla sonda Cassini in 5,45±0,04 ore. Questo valore rappresenta il più rapido periodo di rotazione misurato in modo affidabile non solo tra tutti i satelliti di Saturno, ma anche tra tutti i satelliti asteroidali.[2] Come Mundilfari, ha una forma molto allungata.[3]

  1. ^ S.S. Sheppard (2019), Moons of Saturn, Carnegie Science, on line
  2. ^ T. Denk e S. Mottola, Cassini Observations of Saturn's Irregular Moons (PDF), 50th Lunar and Planetary Science Conference, n. 2132, Lunar and Planetary Institute, 2019.
  3. ^ T. Denk, S. Mottola, W. F. Bottke e D. P. Hamilton, The Irregular Satellites of Saturn (PDF), in Enceladus and the Icy Moons of Saturn, vol. 322, University of Arizona Press, 2018, pp. 409–434, Bibcode:2018eims.book..409D, DOI:10.2458/azu_uapress_9780816537075-ch020, ISBN 9780816537488.

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