Furipterus horrens
Furia del Brasile | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Furipteridae |
Genere | Furipterus Bonaparte, 1837 |
Specie | F.horrens |
Nomenclatura binomiale | |
Furipterus horrens Cuvier, 1828 | |
Sinonimi | |
Furia | |
Areale | |
La furia del Brasile (Furipterus horrens Cuvier, 1828) è un pipistrello della famiglia dei furipteridi, unica specie del genere Furipterus (Bonaparte, 1837), diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 33 e 39 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 33 e 37 mm, la lunghezza della coda fino tra 21 e 27 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 9 mm, la lunghezza delle orecchie tra 8 e 12 mm e un peso fino a 4 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio è corto, circa la metà della scatola cranica, la quale è molto grande, alta con la regione frontale quasi verticale. Gli incisivi superiori sono accoppiati, con l'esterno leggermente più piccolo dell'interno. Gli incisivi inferiori sono trifidi. I canini superiori sono piccoli.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
3 | 3 | 1 | 3 | 3 | 1 | 3 | 3 |
Totale: 36 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è soffice. Le parti dorsali sono grigio-bluastre, cosparse di alcuni peli con la punta bruno-grigiastra. Il mento ha dei riflessi bruno-rossastri. Le parti ventrali sono grigio-biancastre. Il muso è leggermente schiacciato e rivolto all'insù. Le orecchie sono corte, a forma di imbuto, rivolte in avanti e con un trago piccolo, largo e triangolare. Gli occhi sono piccoli e nascosti nella pelliccia. Le vibrisse sono poste sui lati del muso. Il pollice è notevolmente ridotto, incluso interamente nella membrana alare tranne il piccolo artiglio non funzionale. L'uropatagio è molto grande, profondo come la lunghezza della testa e del corpo e quando è ripiegato raggiunge abbondantemente i piedi. La parte ventrale è finemente ricoperta di piccoli peli. La lunga coda è interamente inclusa in quest'ultimo, mentre il calcar è lungo circa quanto la tibia. Le membrane alari sono marroni scure e traslucide, ricoperte di striature trasversali e attaccate posteriormente all'altezza dei tarsi delle dita dei piedi. Gli arti sono lunghi, con il femore lungo come la tibia. Le femmine sono più grandi dei maschi. Il cariotipo è 2n=34 FN=62.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Forma gruppi fino a 60 individui all'interno di alberi cavi, di grotte e nei crepacci. L'attività predatoria inizia al crepuscolo, sebbene fuoriescono dai rifugi al calare del buio. Il suo volo è lento ed ondeggiante.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti, particolarmente di lepidotteri.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide sono state osservate a settembre mentre altre in allattamento sono state osservate in gennaio, nei primi di febbraio e in aprile. Danno alla luce un piccolo alla volta. I giovani, durante l'allattamento, assumono un'insolita posizione con la testa all'insù, probabilmente a causa della disposizione addominale delle mammelle.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nella Costa Rica centrale, Panama meridionale e nell'America meridionale dalla Colombia, Venezuela, Guyana, Guyana francese, Suriname, Perù centro-orientale, fino al Brasile settentrionale, centrale e orientale. Si trova anche sull'isola di Trinidad.
Vive nelle foreste pluviali di pianura.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, sebbene sia raramente catturato a causa delle difficoltà di stabilirne i comportamenti, classifica F.horrens come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Miller, B., Reid, F., Arroyo-Cabrales, J., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Furipterus horrens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Furipterus horrens, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Reid, 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerrit Smith Miller, The Families and genera of Bats, Washington, USA, 1907.
- A.M.Husson, The Bats of Suriname, in Zoologische Verhandelingen, vol. 58, 1962, pp. 1-282.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
- Alfred L.Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
- Fiona A.Reid, A Field Guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Furipterus horrens
- Wikispecies contiene informazioni su Furipterus horrens
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) thumbless bat, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.