Fiat A.12
Fiat A.12 | |
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Fiat A.12 | |
Descrizione generale | |
Costruttore | SIA Fiat Aviazione |
Tipo | motore in linea |
Numero di cilindri | 6 |
Alimentazione | 1 carburatore doppio corpo |
Schema impianto | |
Cilindrata | 21,715 L |
Alesaggio | 160 mm |
Corsa | 180 mm |
Distribuzione | SOHC 4 valvole per cilindro |
Combustione | |
Combustibile | benzina |
Raffreddamento | ad acqua |
Uscita | |
Potenza | da 200 a 250 CV |
Dimensioni | |
Lunghezza | 1 763 mm |
Larghezza | 560 mm |
Altezza | 1 130 mm |
Rapporti di compressione | |
Rap. di compressione | 4,5;1 |
Peso | |
A vuoto | 415 kg |
Note | |
dati riferiti alla versione A.12 | |
voci di motori presenti su Wikipedia |
Il Fiat A.12 era un motore aeronautico 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua prodotto dall'azienda italiana Società Italiana Aviazione (SIA), poi Fiat Aviazione, tra il 1916 ed il 1919.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In conseguenza del coinvolgimento italiano nella prima guerra mondiale, la crescente necessità di poter disporre velivoli, e di conseguenza motori, da utilizzare nella nuova arma aerea, determinò un'accelerazione nello sviluppo dell'aviazione e molte aziende meccaniche nazionali si prodigarono nella progettazione di nuove unità motrici.
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]La FIAT, che nel 1916 aveva creato una sua controllata, la Società Italiana Aviazione, e che già aveva in produzione il Fiat A.10, si inserì nel mercato della fornitura militare con un nuovo progetto, un motore atto a sviluppare una potenza superiore e destinato ad equipaggiare velivoli di produzione nazionale.
Il nuovo motore, che assunse la designazione A.12, venne progettato sviluppando la tecnologia acquisita dall'esperienza Fiat nella realizzazione di grandi motori da competizione. Era un'unità dalle generose dimensioni, più consone ad un motore marino piuttosto che aeronautico, caratterizzata da una cilindrata complessiva pari a 21 715 cm³ e da un sensibile aumento del peso a vuoto del precedente modello.
Data la necessità di disporre al più presto di nuovi motori, la produzione in serie venne avviata, nel 1916, appena i test a terra diedero risultati positivi ma l'esperienza sul campo confermò le aspettative progettuali eccellendo in efficienza ed affidabilità.
L'anno successivo venne introdotto un ulteriore sviluppo destinato alla grande serie. L'unità, designata A.12bis, era caratterizzata da una maggiore potenza disponibile ottenuta modificando le misure di alcuni componenti interni ed innalzando il rapporto di compressione.
In totale ne furono costruiti 13 260 esemplari dal 1916 al 1919, risultando uno dei motori alleati più utilizzato.[1]
Impiego
[modifica | modifica wikitesto]I modelli A.12 ed A.12bis furono applicati con successo a numerosi modelli, principalmente di produzione nazionale, dai più leggeri aerei da ricognizione ai più pesanti bombardieri.
Altre applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1917, il motore A.12 fu prescelto come propulsore per il carro armato pesante Fiat 2000 (40 t), primo carro armato di concezione e produzione italiana, prodotto per l'Esercito Italiano in due soli esemplari tra il 1917 e 1918. Un motore A.12, recuperato dai rottami di un residuato bellico, venne montato sullo chassis di una vecchia automobile da competizione, una Fiat SB4, allo scopo di ottenere una vettura da primato. Ne risultò la celebre "Mefistofele" che condotta dal suo costruttore, il pilota britannico Ernest Eldridge, conquistò il primato mondiale di velocità sul chilometro lanciato, nel 1924, sul rettifilo di Arpajon, in Francia.
La Mefistofele non fu l'unica auto ad alte prestazioni a ricevere questo motore. Esso venne montato infatti anche sulla Fiat Botafogo.
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il Fiat A.12, come molti motori dell'epoca, presentava una configurazione a cilindri separati, collegati tra loro dalle tubature del circuito di raffreddamento, che poggiavano imbullonati sul basamento realizzato in due semigusci che conteneva l'albero a gomiti.
La distribuzione era monoalbero in testa (SOHC) comandato dall'albero a gomiti tramite una serie di ingranaggi ed alberini di trasmissione, posizionato tra i bilancieri che attuavano le quattro valvole, due di aspirazione e due di scarico.[2]
L'alimentazione era affidata ad un singolo carburatore doppio corpo, diventati due per la versione A.12bis, posizionato sul lato sinistro.[2]
La trasmissione del moto al perno dell'elica avveniva in presa diretta.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- A.12
- prima versione ad essere avviata alla produzione in serie caratterizzata dal rapporto di compressione 4,5;1, peso a secco di 390 kg, capace di sviluppare nelle sue versioni iniziali una potenza pari a 210 CV a 1 400 giri/min al livello del mare.[2]
- A.12bis
- sviluppo dell'A.12. Versione caratterizzata dall'applicazione di valvole maggiorate, rapporto di compressione 4,7:1, 2 carburatori a doppio corpo ed un peso a secco di 438 kg per una potenza 300 CV (221 kW) a 1 600 giri/min.[2]
Velivoli utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- Ansaldo A.300
- Caproni Ca.40
- Caproni Ca.5
- Caproni Ca.46
- Fiat R.2
- Macchi M.4
- Macchi M.9
- Macchi M.15
- Pomilio PC
- Pomilio PD
- Pomilio PE
- SAML S.1
- SAML S.2
- Savoia-Marchetti S.55
- Savoia-Pomilio SP.2
- Savoia-Pomilio SP.3
- SIA 7B.1
- SIAI S.9
- SIAI S.16 ed S.16bis (A.12bis)
- Airco DH.4
- Airco DH.9
- Vickers Vimy (solo un prototipo)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alata Gennaio 1959, n.164 anno XV p.29.
- ^ a b c d (EN) Selezione di motori d'aereo - Fiat A-12, in CMPR.it - Club Modellismo Plastico Ravenna, http://www.cmpr.it/home.htm. URL consultato il 20 lug 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Gunston, Bill. (1986). World Encyclopaedia of Aero Engines. Patrick Stephens: Wellingborough, pag. 62
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fiat A.12
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fiat A-12, in National Museum of the USAF, http://www.nationalmuseum.af.mil/. URL consultato il 20 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2011).
- (EN) Fiat A-12, in The History of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 19 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2010).
- (EN) Fiat A-12bis, in The History of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 20 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
- (FR) Jean-Noël Passieux, Fiat A-12, in Air et Espace, http://jn.passieux.free.fr/index.htm. URL consultato il 29 gennaio 2013.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Schema tecnico del Fiat A.12 (JPG), su arizonamodels.com. URL consultato il 3 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
- Schema tecnico del Fiat A.12bis (JPG), su arizonamodels.com. URL consultato il 3 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).