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Foresta della Barbottina

Coordinate: 44°13′01.2″N 8°10′40.8″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Foresta della Barbottina
La foresta nel tardo autunno
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Liguria
ProvinciaSavona
Superficie a terra224 ha
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Foresta della Barbottina
Foresta della Barbottina

La foresta della Barbottina è una foresta di proprietà pubblica che si trova nelle Prealpi Liguri.

Un grosso faggio

La foresta della Barbottina, una faggeta quasi in purezza, venne acquistata attorno al 1960 dalla Azienda di Stato per le foreste demaniali (A.S.F.D.). La precedente proprietaria del bosco, che veniva governato a ceduo, lo aveva lasciato invecchiare non praticando tagli per un lungo periodo. Gli enti gestori adottarono piani di assestamento nei quali il governo della faggeta passò a fustaia.[1] Successivamente l'area boscata è stata interamente inglobata nella SIC della Regione Liguria Monte Carmo - Monte Settepani[2], designato poi anche come Zona Speciale di Conservazione. La proprietà della foresta, un tempo statale, è poi passata alla Regione Liguria[3], la quale periodicamente ne mette a bando la gestione con criteri produttivi, occupazionali e della tutela del territorio, affidandola ad aziende private.[4]

La casetta della forestale a Piambello

L'area boscata si estende per 224 ettari a ridosso dello spartiacque padano-ligure nella zona tra il Colle del Melogno e il Giogo di Giustenice[5]. È caratterizzata da una vegetazione di alto fusto prevalentemente costituita di faggi. La rinnovazione avviene per seme, e la faggeta si presenta come una fustaia disetanea, ovvero un bosco nel quale le singole piante hanno età differenti.[6] Caratteristici sono alcuni esemplari di notevoli dimensioni e che arrivano a circa 50 metri di altezza. Per queste caratteristiche la foresta è considerata la faggeta migliore della Liguria e una delle più belle d’Italia.[7] Oltre ai faggi sono presenti, in modo sporadico, alcuni esemplari di rovere e di acero di monte, questi ultimi più frequenti alle quote più elevate della zona. Le presenza del castagno, grazie alle tecniche selvicolturali utilizzate, si è progressivamente ridotta fino alla quasi scomparsa della specie dall'area forestale.[8]

La faggeta è raggiungibile a piedi seguendo il percorso dell'alta via dei Monti Liguri, nella sua tappa che collega il Giogo di Giustenice con il Colle del Melogno.[9] All'interno della foresta esistono anche altri sentieri di facile percorribilità.[8]

  1. ^ AA.VV., Annali, vol. 29-30, Accademia italiana di scienze forestali, 1980, p. 106. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  2. ^ SIC e ZPS in Liguria » Savona » M. Carmo - M. Settepani, su natura2000liguria.it, Regione Liguria, 4 settembre 2007. URL consultato il 10 giugno 2020.
  3. ^ Raccolta funghi nelle foreste di proprietà regionale, su agriligurianet.it, Regione Liguria. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  4. ^ Liguria: assegnate in gestione aree forestali, su adnkronos.com, https://www.adnkronos.com/, 27 agosto 2014. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  5. ^ AA.VV., 6. Il Finale, in Liguria, collana Guida d'Italia, Touring club italiano, 1982, p. 401. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  6. ^ Lorenza Russo, Camminare nei boschi, Hoepli, 2013, ISBN 9788820357580. URL consultato il 17 gennaio 2022.
  7. ^ La natura nel Comune di Calizzano, su comunedicalizzano.it, Comune di Calizzano. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  8. ^ a b R. Marchisio, I boschi del savonese – Capitolo VIII, Boschi di particolare interesse, su cairomontenotte.com, Comune di Calizzano. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  9. ^ AA.VV., Secondo giorno: Colle del Melogno - Giogo di Giustenice (h 3,00), in Alta Via dei Monti Liguri, Genova, Galata Edizioni, 2016, p. 116. URL consultato il 2 dicembre 2021.

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