Foresta della Barbottina
Foresta della Barbottina | |
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La foresta nel tardo autunno | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Superficie a terra | 224 ha |
Mappa di localizzazione | |
La foresta della Barbottina è una foresta di proprietà pubblica che si trova nelle Prealpi Liguri.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La foresta della Barbottina, una faggeta quasi in purezza, venne acquistata attorno al 1960 dalla Azienda di Stato per le foreste demaniali (A.S.F.D.). La precedente proprietaria del bosco, che veniva governato a ceduo, lo aveva lasciato invecchiare non praticando tagli per un lungo periodo. Gli enti gestori adottarono piani di assestamento nei quali il governo della faggeta passò a fustaia.[1] Successivamente l'area boscata è stata interamente inglobata nella SIC della Regione Liguria Monte Carmo - Monte Settepani[2], designato poi anche come Zona Speciale di Conservazione. La proprietà della foresta, un tempo statale, è poi passata alla Regione Liguria[3], la quale periodicamente ne mette a bando la gestione con criteri produttivi, occupazionali e della tutela del territorio, affidandola ad aziende private.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'area boscata si estende per 224 ettari a ridosso dello spartiacque padano-ligure nella zona tra il Colle del Melogno e il Giogo di Giustenice[5]. È caratterizzata da una vegetazione di alto fusto prevalentemente costituita di faggi. La rinnovazione avviene per seme, e la faggeta si presenta come una fustaia disetanea, ovvero un bosco nel quale le singole piante hanno età differenti.[6] Caratteristici sono alcuni esemplari di notevoli dimensioni e che arrivano a circa 50 metri di altezza. Per queste caratteristiche la foresta è considerata la faggeta migliore della Liguria e una delle più belle d’Italia.[7] Oltre ai faggi sono presenti, in modo sporadico, alcuni esemplari di rovere e di acero di monte, questi ultimi più frequenti alle quote più elevate della zona. Le presenza del castagno, grazie alle tecniche selvicolturali utilizzate, si è progressivamente ridotta fino alla quasi scomparsa della specie dall'area forestale.[8]
Fruizione
[modifica | modifica wikitesto]La faggeta è raggiungibile a piedi seguendo il percorso dell'alta via dei Monti Liguri, nella sua tappa che collega il Giogo di Giustenice con il Colle del Melogno.[9] All'interno della foresta esistono anche altri sentieri di facile percorribilità.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV., Annali, vol. 29-30, Accademia italiana di scienze forestali, 1980, p. 106. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ SIC e ZPS in Liguria » Savona » M. Carmo - M. Settepani, su natura2000liguria.it, Regione Liguria, 4 settembre 2007. URL consultato il 10 giugno 2020.
- ^ Raccolta funghi nelle foreste di proprietà regionale, su agriligurianet.it, Regione Liguria. URL consultato il 25 gennaio 2022.
- ^ Liguria: assegnate in gestione aree forestali, su adnkronos.com, https://www.adnkronos.com/, 27 agosto 2014. URL consultato il 25 gennaio 2022.
- ^ AA.VV., 6. Il Finale, in Liguria, collana Guida d'Italia, Touring club italiano, 1982, p. 401. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Lorenza Russo, Camminare nei boschi, Hoepli, 2013, ISBN 9788820357580. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ La natura nel Comune di Calizzano, su comunedicalizzano.it, Comune di Calizzano. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ a b R. Marchisio, I boschi del savonese – Capitolo VIII, Boschi di particolare interesse, su cairomontenotte.com, Comune di Calizzano. URL consultato il 28 gennaio 2022.
- ^ AA.VV., Secondo giorno: Colle del Melogno - Giogo di Giustenice (h 3,00), in Alta Via dei Monti Liguri, Genova, Galata Edizioni, 2016, p. 116. URL consultato il 2 dicembre 2021.
Altri progetti
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