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Elisa Bailly de Vilmorin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Elisa Bailly de Vilmorin, anche nota come Élisa de Vilmorin, (Parigi, 3 maggio 1826Verrières-le-Buisson, 3 agosto 1868[1]) è stata una botanica, imprenditrice e agronoma francese.

Elisa Bailly era figlia di Etienne Bailly, che fu sindaco di Château-Renard e consigliere generale del dipartimento del Loiret tra il 1836 e il 1848. Era nipote di Philippe-Xavier Leschevin de Précour (1771-1814), membro di varie società scientifiche e autore di alcune opere sulla Francia dell'inizio del XIX secolo[2]. Nel 1842 sposò Louis de Vilmorin (1816-1860), anche lui botanico.[3]

Fu l'autrice (non accreditata) di alcune ricerche sulle fragole[3]. Diresse la ditta sementiera della famiglia Vilmorin tra il 1860, anno della morte di suo marito, e il 1866, quando passò il compito al figlio Henry.[3] È inoltre stata la prima donna ad essere ammessa alla Société botanique de France, e nel 1866 fu socia fondatrice della Société Scientifique d'Arcachon[4], città nella quale si era trasferita per ragioni di salute. Fu anche un'artista piuttosto abile.[1]

Ha descritto 141 taxa vegetali[5] tra i quali numerose specie di Paeonia. L'abbreviazione standard "E.Vilm." la indica come autrice quando si cita uno dei taxa che ha descritto[6].

Il nome di vari taxa ricorda Elisa de Vilmorin:

E.Vilm. è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Elisa Bailly de Vilmorin.
Consulta l'elenco delle piante assegnate a questo autore dall'IPNI.
  1. ^ a b (EN) John Hendley Barnhart, Elisa de Vilmorin, in Journal of the Horticultural Society of New York, II, n. 1, maggio 1914, p. 232. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  2. ^ (FR) Philippe-Xavier Leschevin (1771-1814), su data.bnf.fr. URL consultato il 6 luglio 2020.
  3. ^ a b c (EN) Marilyn Bailey Ogilvie e Joy Dorothy Harvey, The Biographical Dictionary of Women in Science: L-Z, Taylor & Francis, 2000, p. 1329, ISBN 978-0-415-92040-7. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  4. ^ (FR) Une institution respectable, la Société scientifique d’Arcachon (I) – shaapb, su shaapb.fr. URL consultato il 6 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2020).
  5. ^ (FR) Vilmorin, Elisa de | International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 2 luglio 2020.
  6. ^ (FR) International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 2 luglio 2020.
  7. ^ Bull. Soc. Bot. Ital. 1908, 133. (IK)
  8. ^ Rev. Hort. [Paris]. lxxx. 406. 1908 (IK)
  9. ^ in Rev. Hort. 235. in obs. 1891 (IK)
  10. ^ Bull. Soc. Dendrol. France 1908, 156. (IK)
  11. ^ Gard. & Forest iv. 1891. 51; et ex Dippel. Handb. Laubholzk ii. 318. 1892 (IK)
  12. ^ Fl. Orient. [Boissier] 4(1): 37. Sep-oct 1875 (IK)
  13. ^ Symb. Sin. Pt. vii. 736. descr. ampl. 1936 (IK)
  14. ^ Arnoldia xxiii. 64 , hybr. artef. 1963 (IK)
  15. ^ Bot. Jahrb. Syst. xlviii. 600. 1912 (IK)
  16. ^ in Rec. Hortic. 444. 1904 (IK)
  17. ^ Bull. Soc. Bot. France 46: 120. 1899 (IK)
  • Marilyn Bailey Ogilvie, Joy Harvey (Hrsg.): The Biographical Dictionary of Women in Science, Routledge 2000, S. 1329

Voci correlate

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Altri progetti

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